I protagonisti - Cinematografo

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I protagonisti - Cinematografo
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I protagonisti
di Marcello Giannotti
IL GRANDE SCHERMO A TU PER TU. OVVERO: FINTA INTERVISTA
A PERSONAGGI REALMENTE ESISTITI. AL CINEMA
IL PERSONAGGIO Il colonnello Dax (Orizzonti di gloria di Stanley Kubrick)
Francia, 1916. Nella lunga guerra
di posizione tra Francia e
Germania, il generale Broulard
(Adolphe Menjou) ordina
all’ambizioso Moreau (Georges
Macready) di attaccare la
roccaforte tedesca del Formicaio,
praticamente una missione
suicida. In cambio Moreau ottiene
la promessa di un avanzamento di
carriera. A guidare l’assalto è il
colonnello Dax (Kirk Douglas),
tutt’altro che convinto della buona
fede dei generali. L’assalto si rivela
un fallimento e si conclude con
l’accusa di tradimento del
battaglione francese. Nel corso del
processo vengono scelti a caso tre
soldati e condannati a morte come
punizione esemplare malgrado la
L’ATTORE Kirk Douglas
8 RdC Gennaio-Febbraio 2006
difesa appassionata di Dax. Quarto
film di Kubrick, tratto da un
romanzo di Humphrey Cobb,
Orizzonti di gloria è uno dei punti
più alti dell’antimilitarismo nel
cinema.
Colonnello Dax, lei è uno strano
tipo. Fa il colonnello ma la guerra
non le piace. E’ uno che dice: “Tra
mosche e moschetto preferisco le
mosche”
Senta, io sono un tipo così.
Prendere o lasciare. I piedi in testa
non me li faccio mettere da
nessuno. E non me li sono fatti
mettere neanche da quei due
generali, figurarsi. Qui non è
questione di pacifismo ma di
rispetto degli esseri umani.
Difendere i più deboli è qualcosa
che ho imparato quando facevo
l’avvocato e ho continuato a farlo
anche da colonnello.
Ma quando il generale Moreau le
ordinò di prendere il Formicaio alla
fine obbedì…
Mentre Moreau passava in
rassegna le truppe urlando e
dicendo idiozie sul valore sacro
della guerra, io sa come lo
aspettavo nella mia tenda? A torso
nudo.
E poi?
Poi l’ho colpito nel suo punto più
debole, in quello che spesso hanno
i generali. La cultura. E gli ho citato
Samuel Johnson, un letterato
inglese del ‘700 che aveva detto
che il patriottismo è l’ultimo
“Il potere è sempre uguale in tutte le
epoche: mette in evidenza le
peggiori meschinità dell'uomo”
rifugio delle canaglie. Quella
citazione l’ha fatto andare su tutte
le furie. Non se l’aspettava Moreau,
non sapeva neanche chi fosse
Johnson.
Alla fine riuscì ad avere la meglio.
Fu proprio grazie alla sua accusa
che il generale uscì di scena.
Guardi, il potere è sempre quello, in
tutte le epoche, non cambia: mette
in evidenza la peggiore meschinità
umana. E Broulard e Moreau
rappresentano quello. Anche se tra
Broulard e Moreau, a essere
sincero, mi fa più schifo Broulard.
Davvero?
E’ quello che neanche si sporca le
mani per andare al fronte a
guidare la battaglia, sta nei salotti
buoni a danzare e a ordinare
massacri. Mi ricorda certi politici di
adesso. Per questo quando mi ha
chiamato “figliolo” prospettandomi
la promozione gli ho detto che
tutto potevo essere ma non il suo
figliolo e che la sua promozione
poteva mettersela da un’altra
parte. Gli ho detto “vecchio, sadico
e degenerato”, proprio così. E l’ho
mandato al diavolo.
Colonnello, si è mai pentito in
tutti questi anni?
No, anzi, vedendo quel che è
accaduto poi al genere umano mi
sembra che aver detto quelle
parole pesanti come un macigno in
faccia a Broulard sia stato davvero
un motivo di orgoglio. Ce ne
fossero stati e ce ne fossero oggi
di colonnelli che dicono quel che
pensano realmente ai generali:
avremmo evitato guerre e molte
vittime.