Pierre-Antoine Martini 1739 - 1800

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Come disegnatore di vignette, Martini parte svantaggiato
agli occhi dei bibliofili, a causa delle illustrazioni per il
Decameron français e le Nouvelles françaises di
D'Ussieux, de l'Art d'aimer (1775) e della grande edizione
delle Oeuvres de Métastase (1780-82), dove si mostra
compositore a corto d'immaginazione e disegnatore
maldestro. Come incisore invece la sua reputazione è
maggiore.
Pierre-Antoine Martini, nato a Parma, giunse giovane a
Parigi alla scuola di Le Bas, che si servì molto di lui per la
preparazione delle acqueforti , ad esempio per le stampe
le Satyre et les Dryades, da Berghem, la Récréation
flamande, le Marché à faire e le Marché fait, da Téniers,
la Vue du port de Dieppe, da Vernet, e la Vue du Port du
Havre, da Cochin. Sarà sempre piuttosto difficile redigere
una lista completa di queste acqueforti, in quanto la
tiratura fu così limitata che è molto raro imbattersi in
prove, e perché nelle tirature portate a termine il nome
dell'incisore all'acquaforte non è quasi mai ricordato,
lasciando il posto a chi ha eseguito il bulino.
Per esempio una vignetta di Moreau per il racconto Zimeo, in Oeuvres de Saint-Lambert
(1775), incisa da Le Bas: l'acquaforte è firmata da Martini.
Oppure una testatina di Eisen per il Télémaque illustrato, di Drouet, incisa da Gaucher ma
resa all'acquaforte da Martini. Ancora, una splendida stampa di Moreau, capolavoro
dell'incisore Godefroy, l'Exemple d'humanité donné par la Dauphine: quante persone
sanno che l'acquaforte, che per nulla cede in merito alla qualità dell'opera, è firmata del
tutto da Martini?
Quando ci si occupa dell'incisione di quell'epoca, le sorprese sono continue.
Martini fu particolarmente legato a Moreau, per il quale realizzò quattro stampe del
Monument du costume e numerose vignette, tra le quali si segnalano due per le Chansons
de Laujon, rimarchevoli per la loro raffinatezza. Al Salon del 1785 Moreau espose, insieme
ad altri disegni, il ritratto di Martini, inciso da Rosaspina. Nel 1785 Martini intraprese un
lavoro curioso, nel quale riuscì con buon successo: riprodurre in una grande stampa l'
Exposition des tableux au Louvre in modo che si potessero riconoscere tutti i singoli
quadri. Fece lo stesso per il Salon del 1787 e, nello stesso anno, in seguito ad un viaggio
in Inghilterra, per l'esposizione dell'Accademia Reale.
Giunta la Rivoluzione, Martini si
preoccupò di abbandonare un paese
agitato da rivolte politiche, e nel
settembre del 1791 partì per la
Germania insieme all'incisore Klauber,
per ritornare poi nella nativa Parma.
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Della sua opera ricordiamo in particolare i seguenti lavori:
STAMPE
1. Sylvie délivrée par Aminte, graziosa stampa in 4, da Cochin, dedicata al Duca di
Nivernais.
2. La Vue du Port du Havre, da Cochin, che fece seguito ai Ports de France di
Vernet
3. Déclaration de la grossesse. Les précautions. La Dame du Palais de la Reine.
La Petite Toilette. 4 p. in-fol., da Moreau, nel Monument du Costume.
4. L'acquaforte de L'exemple d'humanité donné par Madame la Dauphine, stampa
in-4 per larghezza, da Moreau, terminata da Godefroy.
5. Répertoire des spectacles de la Cour, avec médaillon de Louis XVI. Aspicit et
fulgens. Da Moreau, in-Fol. , per larghezza. Per quanto questa elegante tavola
sia firmata da J.M. Moreau le Jeune, un primo stato, segnalato da Mahérault,
porta la dicitura P. Martin scul. 1779. Come incisione è comunque alla maniera di
Moreau.
6. Les Aveux sincères, o Les accords de mariage, da Quéverdo, in-4, pendant de
La Toilette de la mariée, da Le Brun, incisa da Dambrun.
7. Le Charme de la Liberté, o L'Amour vainqus (sic), da Le Brun, in-fol. incorniciato,
pendant de La Liberté perdue, da Le Brun, incisa da Dambrun.
8. L'Heureux ménage, o Les Époux vertueux – l' Épouse mal gardée, o Le Mariage
à la mode, 2 p. in-4, da Le Brun, per Martini e Dambrun.
9. La Jouissance, da Quéverdo, in-fol. con cornice
10. L'acquaforte de La vue du port de Dieppe, da Vernet. Les plaisirs de l'été, da
Vernet. In. Fol. Vue d'Avignon, Vue de Porto-Ercole, Vue de Spolète, da Vernet.
11. La Mort de Montcalm, da Watteau de Lille.
12. Coup d'oeil exact de l'arrangement des peintures au Salon du Louvre en 1785,
inciso a memoria e terminato durante l'Esposizione; in-fol., per larghezza.
Exposition au Salon du Louvre en 1787. Lauda conatum. Chez Bornet rue
Guénégaud; in-fol, in larghezza. Exhibition of the Royal Academy, 1787, da
Ramberg; in fol., in larghezza (La copia del Victoria & Albert Museum riporta però
la data 1788, n.d.t.)
13. Assemblée des États-Généraux – l'Espoir des Français – Le Présage de la
Félicité, 3 p. in forma di medaglione, chez. M.me Bergny.
Diverse acqueforti e incisioni complete, paesaggi etc. Lucius Albinus, cédant so char
aux Vestales – Prise de la ville de Veïes – Vue de la ville de Veïes, da Pajou. Le retour
d'Ulysse, da Monsiau. - Sainte-Famille, da Rembrandt. - Les vendeurs chasses du
Temple, Héliodore chassé du Temple, dal Solimena. - Le bain des Ninphes, da
Poelemburg. - Le Ménage hollandais, da A. Van Ostade, etc. - Vues de l'Ile Barbe a
Lyon, 2 p. portate a termine da Le Bas, da Olivier.
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VIGNETTE
1) Les égarements de l'amour, par Imbert. Paris, Delalain, 1776, 2 voll. in-8. 2
figure da Moreau.
2) Le mai, vignetta in-8, - Les matines de Cythére, testatina; 2 p. molto ben incise
per A-Propos de la Folie, di Laujon, 1776
3) Le Devin de village, da Moreau, per la grande edizione di Oeuvres de J.-J.
Rousseau.
4) Catalogue des tableax, desseins, terre-cuites, marbres... et autres objets
précieux, après le décès de S. A. S. Monseigneur le Prince de Conty, di Remy.
Paris, Musier, 1777. In-8. Un titolo da Moreau.
5) Poëme sacré sur la mort de Sacchini. - J. M. Moreau inc.; P.M. a.f.; in-4. Di
questo titolo conosciamo solo una prova, appartenuta a Mahérault (Collezione
Béraldi).
6) Frontespizio allegorico, figure e festoni per la Feste d'Apollo, pièce realizzata in
occasione del matrimonio dell'infante Ferdinando con Marie-Amélie, 17769, in8 grande.
7) Copie al tratto delle 27 figure per Daphnis et Chloé del 1787.
8) Vignette per l'Ariosto del Baskerville, da Moreau e altri; per l'Histoire de France,
da Moreau; per l'Histoire de France, da Cochin; Cul-de-lampe per la
Bibliothèque du Théâtre-Français, del duca de La Vallière, disegnato e inciso
da Martini. - Vignette per il Metastasio del 1780, il Décameron français e le
Nouvelles françaises di D'Ussieux, disegnate e incise da Martini. Tavole per il
Voyage à Naples di Saint-Non etc. Armi diverse da Moreau, per le dediche
delle stampe.
(Liberamente tradotto da: Les Graveurs du Dix-Huitième Siècle, di Roger Portalis e
Henri Beraldi. Vol. III. Paris, Morgand e Fatout, 1882.
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