La Commedia riletta
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La Commedia riletta
13 Corriere del Trentino Martedì 27 Settembre 2016 TN Cultura Tempo libero di Gabriella Brugnara Il libro Claudia Di Fonzo è docente di diritto e letteratura alla Facoltà di giurisprudenza dell’Università di Trento. Fa parte del gruppo di ricerca guidato da Diego Quaglioni Il suo libro intitolato Dante e la tradizione giuridica (Carocci, 2016), affronta un argomento ancora poco studiato nella pur sterminata bibliografia dantesca: le conoscenze giuridiche del Poeta e la loro presenza nella sua opera, in particolare nella Commedia. Il volume è stato presentato alla Libreria Claudiana di Firenze da Franco Cardini Museion Opere della collezione andranno in Cina al «Njiaf» di Nanchino Sono stati resi noti i nomi dei 315 artisti partecipanti al «Nanjing international art festival» (NJIAF) che si svolge a Nanchino, in Cina. In mostra ci saranno anche le opere di Museion. Il museo di Bolzano sarà presente con 25 lavori dalla propria collezione di diversi artisti tra cui Allora & Calzadilla (Filippine, Cuba); Miroslaw Balka (Polonia); Joseph Beuys (Germania); Philipp Messner (Alto Adige, Italia); Santu Mofokeng (Sud Africa). La selezione è stata presentata dal comitato internazionale sotto la guida del curatore Lu Peng e la co curatela di Letizia Ragaglia, direttrice del museo bolazanino. Al festival sono attesi oltre 200.000 visitatori. Informazioni: www.njiaf.com/en/ Studio Excursus della tradizione giuridica antica e medievale Di Fonzo affronta un tema ancora poco approfondito «Nella sua opera c’è teologia ma anche umanesimo civile» «D allo studio esce un’intersezione importante tra la cultura giuridica, filosofica e letteraria per cui è difficile leggere la Commedia senza avere una consapevolezza che riguarda tutti e tre gli ambiti. Si è così cercato di mettere in luce i temi che potessero interessare i tre diversi settori, temi che sono “di confine” perché quando si parla di legge ci si occupa in fondo di qualcosa che riguarda il diritto divino, cioè la posizione dell’uomo nei confronti di Dio, ma anche il suo rapporto con gli altri uomini, il suo vivere nella società». Con questo sguardo polisemico Claudia Di Fonzo — docente di diritto e letteratura alla Facoltà di giurisprudenza dell’Università di Trento, dove fa parte del gruppo di ricerca guidato da Diego Quaglioni — ci introduce a Dante e la tradizione giuridica (Carocci, 2016), il volume che affronta un argomento ancora poco studiato nella pur sterminata bibliografia dantesca: le conoscenze giuridiche del Poeta e la loro presenza nella sua opera, in particolare nella Commedia. In attesa di una presentazione nella nostra provincia, nei giorni scorsi Di Fonzo ha presentato il lavoro alla Libreria Claudiana di Firenze, relatore Franco Cardini. Professoressa Di Fonzo, ci racconta di quali aspetti si occupa la sua ricerca? «Il libro evita di entrare in un tecnicismo puro, la mia formazione è filologico-letteraria, volta dunque ad approfondire la cultura giuridica, teologica e filosofica nella quale Dante vive, e non soltanto se nella Commedia ci sia o meno la citazione di un passo del Digesto o del Decreto. L’attenzione si pone al diritto comune, sia civile sia canonico, tenendo presente che quest’ultimo stava nascendo al tempo di Dante. In giovane età, il poeta va a Bologna, e la sua formazione risente del milieu culturale di tale città, permeato anche dallo sviluppo delle facoltà giuridiche. Non dimentichiamo che l’origine della Docente Claudia Di Fonzo «Dante e il diritto» La Commedia riletta poesia italiana è legata strettamente agli ambiti dei notai». Che precedenti ha lo studio dei rapporti di Dante con la giurisprudenza antica e medievale? «L’interesse al pensiero giuridico dell’Alighieri si può dire inizi con il Risorgimento allorché Dante “ghibellin fuggiasco” parve agli italiani simbolo di unità nazionale. Il primo in Italia a occuparsi del lato giuridico delle opere di Dante è stato Giovanni Carmignani nel 1865, mentre nel corso del primo decennio del Novecento molti studiosi si sono dedicati a tale aspetto, con risultati anche distanti tra loro. In considerazione di ciò, la recente edizione dei Meridiani della Monarchia di Quaglioni è molto importante per sistematicità e ampiezza delle fonti giuridiche medievali da Azzone ad Accursio fino a Bartolo per il quale Dante diviene una fonte». Quali novità apporta il suo studio alla comprensione dell’opera di Dante? «L’obiettivo è di approfondire il contributo che la cultura giuridica ha dato a Dante, anche per reinterpretare alcu- Festival cinema archeologico Pellicole da quattordici Paesi Collaborazioni con Mart, Muse e Fondazione Ligabue «Questa manifestazione è di contenuto: ha un’anima e non è solo un tassello del piano politico-culturale», dichiara Dario Di Blasi, curatore della XVII Rassegna internazionale del cinema archeologico, che tra il 4 e l’ 8 ottobre si terrà a Rovereto. «La sua anima», continua Di Blasi, «è il cinema di tutto il mondo, che indaga storie, vite e relazioni di chi è vissuto prima di noi, nella speranza di contribuire alla conoscenza, alla tolleranza e alla pace». Protagonista dello schermo sarà l’archeologia, connessa ai grandi temi della salvaguardia e della valorizzazione del patrimonio mondiale, in cinque giorni di proiezioni all’Auditorium Fausto Melotti con 50 film in concorso provenienti da 14 Paesi. «La missione della Fondazione Museo Ci- vico di Rovereto», ente organizzatore della Rassegna in collaborazione con Archeologia Viva di Firenze e con il sostegno del Comune di Rovereto e della Provincia di Trento, «è la creazione di reti a livello nazionale e sovranazionale, senza dimenticare il territorio», spiega Giovanni Laezza, presidente della Fondazione. «Attorno a questa rassegna — prosegue — si stanno creando delle nuove alleanze: con la Fondazione Giancarlo Ligabue di Venezia, che con la mostra Il mondo che non c’era a Palazzo Alberti Poja conferisce alla rassegna maggiore capacità di comunicazione, e con il Muse, dove in autunno saranno proposte le proiezioni più significative della rassegna». In particolare, il tema di quest’ultima collaborazione sarà quello delle grandi migrazioni, a cui ni passi, pensiamo ad esempio all’espressione di Ciacco: “Giusti son due, e non vi sono intesi” (If VI, 73), oppure alla posizione della filosofia morale nella concezione dantesca, e quindi all’apporto di Cicerone in quanto trait d’union tra tradizione antica e di diritto medievale. Si vanno a toccare temi cruciali quali la convivenza tra gli uomini, quindi l’importanza per Dante dell’essere “animale politico”, cioè un essere umano che vive nella società, perché rimanerne fuori significa o essere un dio o una bestia. Sono temi aristotelici Direttore Dario Di Blasi, curatore della Rassegna internazionale del cinema archeologico, dal 4 all’8 ottobre a Rovereto il Muse già dedica un’esposizione. Ulteriore «alleanza» è sicuramente quella con il Mart: qui infatti si terrà Arte, culto e spiritualità, la sezione speciale della rassegna che nelle mattinate del 56-7 ottobre prevede tre proiezioni, ognuna delle quali seguita da una conversazione con un esperto. «La speranza è che questo tipo di proposta intervenga nella quotidianità del Mart per un quotidiano coinvolgimento dei cittadini», dichiara Di Blasi. La programmazione parte dal Trentino con L’obiettivo Capire l’influenza che ha dato al Poeta su cui si torna, che conducono poi a parlare di fatto di che cosa è la legge, dell’importanza di avere delle leggi ma soprattutto di farne uso». Il suo lavoro dà spazio alla ricezione di Dante anche nell’arte figurativa, in particolare alla tavola di Domenico di Michelino «Dante con in mano la Divina Commedia» (1465) in Santa Maria del Fiore, a Firenze. «Si tratta di un’opera che testimonia come la Commedia sia diventata un libro non solo di teologia, ma anche di umanesimo civile. Dante diventa il soggetto, in mano regge un libro aperto, Firenze è sullo sfondo, con i tre regni, a indicare che quello è un tribunale. In basso c’è proprio un’iscrizione che allude al tribunale, e la città appare come il modello di urbe pacificata dove gli uomini riescono a stare insieme. Una tavola che racchiude un passaggio importantissimo: per la prima volta un poeta diventa non solo colui che rivela la natura, il divino che vi è impresso, ma anche la possibilit+à di una humana civilitas». Di che cosa si occupa precisamente l’insegnamento di diritto e letteratura? Come mai proprio a Trento e quale può essere il suo futuro? «La disciplina diritto letteratura è famosa in America grazie agli studi della filosofa Martha Nussbaum, che però concretamente si occupa di Corte di Giustizia. A Trento l’insegnamento nasce quando Quaglioni era preside della facoltà (2000-2003), ora corsi simili si stanno sviluppando in altre università italiane, certo quello di Trento è tra i più antichi, pioneristico vorrei dire». © RIPRODUZIONE RISERVATA due proiezioni di Alla scoperta del Trentino, realizzate dalla Rai su regia di Stefano Uccia, rimane in Italia con Pompei, protagonista di molte proiezioni e della conversazione Nuove scoperte nei santuari pompeiani tenuta dallo stesso Massimo Osanna, Soprintendente di Pompei; e poi il mondo, con uno sguardo particolare verso il Sudamerica e l’Egitto. «Tra le principali novità — illustra Di Blasi — vi è la creazione di una vera e propria fiction da parte di alcuni produttori tedeschi con Donne vichinghe – L’ira di Sigrun e la scoperta dell’Islanda e, in seguito, il riuscito coinvolgimento dell’unico uomo che sta lavorando sugli scavi in Sudafrica sull’Homo naledi», una delle più grandi scoperte fossili del nostro tempo, cui saranno dedicati un film e una conversazione con l’antropologo Damiano Marchi. Una bella attenzione è data anche al pubblico: non solo nella serata di premiazione al Teatro Zandonai, oltre alle menzioni Cinemamore e Archeoblogger, sarà il pubblico ad attribuire il Premio Città di Rovereto/Archeologia Viva, ma nel pomeriggio del 9 ottobre in Sala Zeni saranno proiettati nuovamente i film più graditi al pubblico in questa edizione. Una rassegna che merita la recente attribuzione da parte del Miur del premio Io merito per l’eccellenza nel settore della didattica. Codice cliente: 9834301