LOGO FIDAPA LOGO PLAN ITALIA

Transcript

LOGO FIDAPA LOGO PLAN ITALIA
F.I.D.A.P.A.
B.P.W. Italy
Plan Italia e FIDAPA proseguono il sodalizio in difesa delle bambine
11 Ottobre Giornata Internazionale della Bambina: Perché? “Because I am a Girl”
Plan lancia l’ultimo report della Campagna “Pathways to power”
Milano, 9 Ottobre 2014 – L’11 Ottobre è la Giornata Internazionale della Bambina, ma è anche il giorno in
cui si festeggia Because I am a Girl, la più grande campagna per i diritti delle bambine. Lanciata
ufficialmente l’11 Ottobre 2012 da Plan International, colorando di rosa i principali monumenti del mondo, è
stata ideata dopo che due direttrici nazionali di Plan andarono in un villaggio del Nepal per monitorare il
lavoro fatto dalla sede di Plan in loco; entrando in un’umilissima casa videro una donna con due bambini,
un maschio e una femmina, molto diversi tra loro: il bambino era pulito, ben tenuto, in carne, mentre la
bambina era emaciata, sporca, pelle e ossa. Una direttrice chiese alla donna come mai questa differenza e
lei rispose: “because she is a girl” e così è nata Because I am a Girl.
Plan Italia e FIDAPA colgono l’occasione della Giornata mondiale della Bambina per proseguire unite
nella loro azione contro ogni forma di discriminazione nei confronti delle bambine.
FIDAPA attraverso la Carta dei Diritti della Bambina sta svolgendo un’azione capillare di formazione
presso gli educatori, famiglia e Istituzioni. La Carta, documento unico nel panorama della cultura in
difesa dell’infanzia, sarà diffusa nel corso di 12 mesi a cavallo fra il 2014 e il 2015 su scala nazionale presso
strutture ospedaliere specialistiche e consegnato alle neomamme di figli femmine e maschi. L’educazione al
rispetto di genere è presupposto imprescindibile per una crescita armoniosa improntata alla valorizzazione
delle diverse, ma tuttavia complementari specificità. Un freno al persistere degli stereotipi che sono alla base
di molti, troppi episodi di efferata violenza nei confronti delle donne, considerate oggetto di possesso anziché
soggetto di diritti.
In parallelo, le sezioni FIDAPA effettueranno incontri, convegni e concerti per mantenere desta l’attenzione
dell’opinione pubblica e delle Istituzioni a dibattere e a far maturare le coscienze sul tema.
Plan Italia, affiliata a Plan International, sostiene la Carta dei Diritti della Bambina e ricorda che per
sconfiggere la povertà nel mondo bisogna educare le bambine.
In occasione dell'International Day of the Girl 2014 Plan Italia porta avanti sei richieste a nome di milioni di
bambine: 1) l'educazione delle bambine diventi una priorità per i leader mondiali; 2) il completamento
dell'educazione secondaria di qualità delle bambine sia il focus dell'azione internazionale; 3) si aumentino i
fondi destinati all'educazione delle bambine; 4) si metta fine alla piaga dei matrimoni prematuri; 5) si
combatta la violenza di genere a scuola e nel contesto esterno; 6) ragazze e ragazzi partecipino alle
decisioni e siano fonte di ispirazione per coloro che hanno il potere di agire.
Ogni anno viene pubblicato un report della Campagna che analizza un tema critico per le bambine, il
primo è stato pubblicato nel 2007 e riguardava l’ingiustizia tra bambina e bambino che ha profonde radici fin
nei primi anni di età, nel 2012 si è trattato il tema dell’istruzione come strumento per tenere le bambine
lontano dai matrimoni prematuri e dalle gravidanze precoci, nel 2013 ci si è focalizzati su come i disastri
minaccino due volte le bambine. Quest’anno il report è intitolato “Pathways to power”, in esso si
sottolinea che vi sono forme di potere visibili e non che incombono sulle ragazze attraverso i principali
nuclei della società: la famiglia, la comunità, il mercato economico e lo Stato. “Solo puntando sul
cambiamento di queste realtà di potere” – sostiene Tiziana Fattori, Direttore Nazionale di Plan Italia onlus –
“le bambine possono superare le barriere della discriminazione, della violenza e delle molestie sessuali. La
Campagna Because I am a Girl è un movimento mondiale che vuole mettere in evidenza la difficile realtà
che vivono le bambine nel mondo”. Una sezione importante del report è intitolata “Real Choices, Real
Lives” in cui si segue lo sviluppo di 142 bambine in 9 Paesi (Benin, Uganda, Togo, Cambogia, Vietnam,
Filippine, El Salvador, Brasile e Repubblica Dominicana) fin dai loro primi passi; nello studio, tramite
interviste e discussioni di gruppo ai familiari e ai membri della comunità, si fornisce una fotografia dettagliata
della vita delle bambine. Nell’attuale report le bambine si trovano a compiere otto anni, sono in una fase
critica per il loro ciclo di vita: frequentano la scuola primaria, ma i lavori in casa cominciano ad occupare
la maggior parte della loro giornata, le persone attorno iniziano a vederle come una “merce” e con un’identità
sessuale. In questa fase le esperienze a scuola hanno un impatto positivo sul loro sviluppo sociale,
intellettivo ed emotivo. Ma è anche il momento in cui le bambine iniziano a capire che c’è differenza tra
maschio e femmina su come entrambi spendono il loro tempo: Wemilly, un bambina brasiliana, racconta
che il fratello non ha gli stessi obblighi familiari e spende tutto il suo tempo libero giocando. La paura di
essere ostracizzate dal proprio ambiente sociale porta le bambine a mantenere stabili le norme sociali,
sebbene alcune di loro, fin da piccole, mostrano un pensiero critico: “penso che gli uomini e le donne
dovrebbero svolgere le stesse attività nello stesso modo. Mio padre non aiuta mi madre, ma credo che
dovrebbe” dice Lorena dal Brasile.
Per informazioni:
Plan Italia
Brunella Pacia
Responsabile Comunicazione, PR e Ufficio Stampa
Tel: +39 039 684870.6 - Fax: +39 039 62 60 002 - e-mail: [email protected] - www.plan-italia.org
FIDAPA: www.fidapa.com
[email protected]