egitto - BPERestero
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SCHEDA PAESE A cura dell’Ufficio Studi di SACE Capitale: Il Cairo Popolazione (2013): 84,1 mil PIL nominale PPP (2013): USD 551,4 mld EGITTO SACE RISK INDEX 2014 Rischio di mancato pagamento da: Controparte sovrana 73/100 Banca 85/100 Impresa 85/100 Rischio politico-normativo Restrizioni sul trasferimento dei capitali 85/100 Esproprio 72/100 Violenza politica 71/100 HIGHLIGHTS Contesto politico. La deposizione del presidente Morsi a luglio 2013 ha portato alla costituzione di un governo tecnico di transizione. I Fratelli Musulmani, partito dell’ex presidente, sono stati successivamente dichiarati fuori legge. Una nuova costituzione è stata approvata a larga maggioranza con un referendum tenutosi a gennaio 2014, la cui partecipazione è stata tuttavia limitata. La nuova Carta introduce aspetti di maggior laicità rispetto al testo adottato durante la presidenza Morsi, ma al contempo istituzionalizza l’influenza dell’esercito sulla gestione politica del paese. Le elezioni di giugno 2014 sono state vinte, con il 97% dei voti, dal generale al-Sisi, divenuto presidente. Dal punto di vista internazionale, l’estromissione dei Fratelli Musulmani dal governo ha rafforzato i legami politico-economici con i paesi del Golfo. Contesto economico. Anche nel 2014 la crescita economica risente delle instabili condizioni politiche. I contributi di turismo e investimenti diretti esteri (principali fonti di sviluppo) all’economia del paese hanno subito una significativa riduzione a seguito degli eventi politici nel paese. Il piano di aiuti da USD 18 miliardi dai paesi del Golfo ha contribuito alla stabilizzazione economica nel breve termine. Le riserve valutarie, calate di oltre il 50% rispetto ai livelli ante-2011, mostrano segnali di ripresa grazie all’afflusso di aiuti dai paesi GCC. Contesto finanziario. Il settore bancario è fortemente esposto sul debito pubblico, pari al 44% del totale degli assets bancari (era il 26% nel 2010). Il settore bancario è tuttavia sostenuto dall’ammontare dei depositi, pari al 83% degli assets del settore e alimentati dal flusso di rimesse estere. Il dato in miglioramento sui non performing loans (al 9,3% a marzo) è sottostimato a causa dei programmi di rifinanziamento e ristrutturazione dei crediti in sofferenza. Contesto operativo. Il governo intende incoraggiare gli investimenti esteri nel paese. La Banca Centrale, costretta a misure restrittive sui trasferimenti valutari per limitare il crollo delle riserve, sta mostrando segnali di una graduale normalizzazione degli scambi valutari per le imprese estere. Le difficoltà economiche e la dipendenza dal supporto finanziario internazionale rappresentano delle criticità sulla solvibilità dello stato. RATING, BUSINESS CLIMATE, KEY FIGURES Indicatori di rischio Rating OCSE 6 S&P’s B- Indicatori di Business Climate Doing Business 2014 Index of Economic Freedom 2014 Corruption Perceptions Index 2013 2011 PIL (variazione % reale) Inflazione media annua (%) Saldo Bilancio pubblico/PIL (%) Bilancia dei pagamenti Esportazioni ($ mld) Importazioni ($ mld) Saldo transazioni correnti/PIL (%) Debito estero totale ($ mld) Debito estero totale/PIL (%) Riserve valutarie lorde ($ mld) Riserve valutarie lorde (mesi import.) Fonte: EIU, settembre 2014 2012 Moody’s CCC+ Fitch B- Attuale 128° su 189 135° su 178 114° su 177 Precedente 127° su 183 125° su 177 118° su 176 2013(s) 2014(p) COMPOSIZIONE DEL PIL (2013) Agricoltura 14,6% 2015(p) 1,8 2,2 2,1 1,8 3,3 10,1 -10,0 7,1 -10,6 9,5 -13,7 9,0 -11,9 9,9 -10,6 27,9 -56,5 -3,2 35,2 14,3 17,7 3,3 23,2 -59,9 -4,1 40,0 15,5 14,9 2,6 25,1 -55,3 -1,2 49,4 18,5 16,1 3,0 26,4 -54,8 -2,5 57,8 19,3 15,0 2,8 27,9 -57,5 -2,7 62,4 18,4 17,2 3,1 s: stime; p: previsioni Industria non manifatturiera 22,8% Servizi 46,9% manifattura 15,8% Egitto RAPPORTI CON L’ESTERO: INVESTIMENTI, OPPORTUNITA’ E INTERSCAMBIO Bilancia dei pagamenti. Il ritardo nella ripresa degli afflussi turistici congiuntamente al dato relativamente debole delle esportazioni e l’aumento delle importazioni sono alla base dei saldi negativi delle partite correnti. Gli IDE sono in lenta ripresa dopo il crollo del 2011. Settori di opportunità. Il settore delle costruzioni, mantenutosi piuttosto stabile anche successivamente alla rivoluzione, presenta opportunità di investimento per le imprese estere. L’industria delle telecomunicazioni è uno dei settori maggiormente in crescita nel paese, con margini di sviluppo ulteriore nel futuro. INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI SALDO TRANSAZIONI CORRENTI 0 7 3,5 6 3 -1 5 2,5 -1,5 4 2 -2 3 1,5 2 1 -3,5 1 0,5 -4 0 0 0 -0,5 -2 -4 -6 -2,5 -8 -3 -10 -12 -4,5 2010 2011 2012 Saldo transazioni correnti (mld USD, asse sxt) 2013 2014 -1 2015 -0,5 2010 Saldo transazioni correnti / PIL (%, asse dxt) 2011 2012 2013 IDE (USD mld, asse sxt) 2014 2015 IDE (% PIL, asse dxt) Commercio e presenza italiana. L’Italia è uno dei principali partner commerciale del paese. Le imprese italiane hanno una presenza consolidata ed operano in vari settori tra cui quello delle costruzioni, degli idrocarburi, quello bancario e manifatturiero. Il saldo commerciale presenta un netto positivo per l’Italia. Nel 2013 il volume di merci italiane esportate nel paese nordafricano è stato pari a EUR 2,84 miliardi, in leggero calo rispetto ai 2,86 del 2012. Le importazioni italiane dall’Egitto sono invece diminuite del 18,4% rispetto al 2012, fermandosi a EUR 1,87 miliardi. Beni principali dell’export italiano sono meccanica strumentale, prodotti energetici raffinati e chimici. Le importazioni riguardano invece prodotti estrattivi, metalli di base e prodotti petroliferi raffinati. ESPORTAZIONI IN EGITTO PER SETTORI (2013,%) gomma, plastica, materiali da costruzione 3,4% moda 2,9% INTERSCAMBIO COMMERCIALE CON EGITTO (2003-2013), € milioni 3.500 altro 11,9% 3.000 2.500 meccanica strumentale 32,0% 2.000 1.500 app. elettrici 7,3% 1.000 500 metallurgia e prod. in metallo 8,4% 0 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 -500 prod. chimici 9,2% prod. energetici raffinati 24,9% SACE IN EGITTO Condizioni di assicurabilità Rischio sovrano: Rischio bancario: Rischio privato: Volturabilità polizza SACE -1.000 export import saldi CONTATTI Senza condizioni Senza condizioni Senza condizioni Si Servizio clienti: - [email protected] Ufficio stampa: tel. + 39 06 6736888 - [email protected] Egitto COUNTRY RISK UPDATES Maggio 2014 I flussi turistici hanno registrato un calo su base annua del 32,4% a marzo. Il settore turistico rappresenta una delle principali fonti di approvvigionamento di valuta estera. Nel 2013 gli introiti sono diminuiti del 41%, per un valore di USD 5,9 miliardi. In tale situazione la domanda di valuta estera rimane elevata: la Banca Centrale ha predisposto una nuova asta straordinaria per l’assegnazione alle banche egiziane di USD 1,1 miliardi. Il cut-off price è stato pari a EGP 7,095 per dollaro. L’asta straordinaria è la seconda del 2014, dopo la prima tenuta a gennaio. Il candidato e probabile futuro presidente Sisi ha dichiarato di voler procedere ad un ambizioso piano di sviluppo infrastrutturale se sarà eletto. Secondo il suo progetto le istituzioni pubbliche, in primis l’esercito, contribuiranno in maniera sostanziale allo sviluppo economico del paese. La situazione attuale resta tuttavia sotto osservazione: la crescita economica nel 2014 sarà superiore al 2%, ma il bilancio fiscale e il saldo delle partite correnti resteranno negativi, rispettivamente dell’11% e 1% del PIL. Il pagamento degli arretrati alle compagnie petrolifere internazionali e la nuova legge sulla protezione degli investitori esteri migliorano il business climate del paese e potrebbero contribuire ad un maggior afflusso di capitali nel breve periodo. Aprile 2014 Il Ministero per gli idrocarburi ha dichiarato che entro i prossimi due mesi ripagherà alle compagnie petrolifere estere USD 1 miliardo dei debiti pregressi che, complessivamente, ammontano a USD 6,3 miliardi. In precedenza il governo si era detto intenzionato a ripagare USD 3 miliardi entro il 2017 al fine di incoraggiare le compagnie estere ad accrescere gli investimenti in esplorazione e produzione. Marzo 2014 Abdel Fattah al Sisi ha presentato le dimissioni dall’esercito e ufficializzato la propria candidatura alle elezioni presidenziali previste a metà luglio 2014. L’annuncio arriva nel mezzo delle proteste contro la sentenza che ha condannato 529 sostenitori dell’ex presidente Morsi alla pena capitale, destando pesanti critiche da parte della comunità internazionale e preoccupazioni circa una possibile escalation di violenze nel paese. Nei giorni precedenti l’ex capo dell’esercito aveva annunciato la creazione di una nuova unità di forze militari speciali per interventi rapidi in caso di minacce al paese. La Banca Centrale ha segnalato un aumento delle riserve valutarie di circa duecento milioni rispetto a gennaio. Esse ammontavano a fine febbraio a circa USD 17,3 miliardi: poco più del 50% del livello raggiunto prima della rivolta del 2011 (USD 36 miliardi). La Banca ha inoltre dichiarato di aver soddisfatto il 50% delle richieste arretrate di valuta estera provenienti da investitori stranieri intenzionati a rimpatriare capitali dal paese. Il restante 50% dovrebbe essere liquidato nel breve termine. Non è stato reso noto a quanto ammontano tali richieste. Il nuovo ministro del lavoro ha adombrato l’ipotesi di interrompere per un anno il diritto di sciopero. Le organizzazioni sindacali indipendenti hanno denunciato l’unilateralità dell’iniziativa. Essa dovrebbe porre un freno agli scioperi che dall’inizio dell’anno hanno coinvolto migliaia di lavoratori di vari settori industriali. Il deficit di bilancio superiore al 13% del PIL non permette tuttavia al Governo di accogliere le richieste di tutti i lavoratori in sciopero, mentre un aumento della repressione potrebbe aggravare i rischi di violenza tra dimostranti e forze dell’ordine. Febbraio 2014 Il primo ministro El-Beblawi ha annunciato le proprie dimissioni. La scelta potrebbe rappresentare un passo necessario per consentire la candidatura di El-Sisi - ministro della difesa e vice primo ministro nel governo dimissionario - alle elezioni presidenziali. Le dimissioni potrebbero inoltre essere una scelta strategica volta a contenere la disaffezione dei cittadini. L’esecutivo è stato recentemente oggetto del malcontento pubblico per la debole congiuntura economica. Secondo stime di Moody’s il PIL crescerà del 2,6% nel 2014 (il dato medio tra 2001 e 2010 era del 4,9%). Sotto osservazione anche il settore bancario, fortemente esposto sul debito pubblico sebbene sufficientemente liquido grazie agli elevati depositi, alimentati dal flusso di rimesse dall’estero. Il governo ad interim ha annunciato misure di stimolo all’economia per USD 4,86 miliardi. Circa USD 3 miliardi saranno destinati a finanziare progetti di sviluppo mentre USD 290 milioni serviranno per investimenti sul Canale di Suez. I restanti USD 1,6 miliardi saranno invece destinati a interventi di sostegno ai redditi minimi e ai programmi di sicurezza sociale. Migliora anche la posizione egiziana circa le riserve internazionali: le riserve nette, sostenute dagli aiuti economici dei paesi del Golfo, sono cresciute del 25,6% rispetto ad un anno fa e ammontano ora a circa USD 17,1 miliardi.