Fondazioni, si allarga il gap fiscale
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Fondazioni, si allarga il gap fiscale
Fondazioni, si allarga il gap fiscale L'Italia aumenta la pressione sulle rendite dei patrimoni: altrove nella Uè è zero di Antonio Quaglio I l prossimo maggio, la 26esima assembleaannuale dell'European Foundation Centre sarà uno deiprimigrandiappuntamenti ospitati dall'Expo di Milano. L'invito è partito da Giuseppe Guzzetti, presidente della Fondazione Cariplo e dell'Acri: negli ultimi anni le Fondazioni di origine bancaria italiane hanno molto ingrossato le fila della maggiore centrale globale delle grandi organizzazioni grant making. Nei padiglioni Expo convergeranno per tre giorni i vertici di 217 fondazioni (46 italiane) provenienti da 36 paesi: dalla Russia alsraele, dalla Germania al Sudafrica, dalla Gran Bretagna all'Ucraina, dal Marocco alla Turchia, agli Usa. L'Unione europea sarà presente in forze: le fondazioni continentali (come la tedesca Fondazione Volkswagen o, da una ventina d'anni, la Fondazione Cariplo e le sue 87 sorelle) sono il "secondo pilastro" della tradizione di grande filantropia evolutasi nel mondo anglosassone. Fra i fondatori dell'Efc vi sono la grande reseau Fondation de France (774 enti) elapotenteStifterverbandsfur die Deutsche Wiessenchaft (3000 associat). E questa coreEurope che, poco più di un mese fa, ha messo la firma dell'Efc sotto una dura presa di posizione contro il progetto di legge di stabilitàpresentato dal governo Renzi per il 2015: un budget che cerca risorse aggiuntive anche innalzando all'aliquota piena del26% il prelievo fiscale sulle renditefinanziarie, con un inasprimento aggregato atteso a 360 mi lioni nel 2015 rispetto ai soli 100 milioni di pressione nel 2011. «Secondo l'Efcilamisura va in controtendenza rispetto ai trend generali sulla tassazione delle fondazioni e della filantropia in Europa». Le Fondazioni di origine bancaria italiane - sottolinea l'Eie, monitor globale di esperienzelepiùdiverse-«sonosoggetti privati non profit indipendenti, che forniscono risorsefilantropichealle organizzazioni della società civile, dando così sostegno al welfare, all'integrazione sociale, allo sviluppo culturale e civile dei loro territori e regioni di riferimento. Ridurrelaloropossibilitàdirdito significa sottrarre risorse insostituibili per la ricerca, per le arti e, infine, per le categorie sociali svantaggiate come gli anziani, i disabili, i bambini in difficoltà, gli immigrati ed altre categorie della popolazione e aree ai cui bisogni le autorità pubbliche non possono più rispondere adeguatamente da sole». Chissà se al vertice di Milano, in maggio, il chief executive dell'Efc, il sudafricano Gerry Salole, sarà costretto a ripetere il suo complain? Per orai data-base del centro studiEfcparlano chiaro: su24paesi tenuti sotto costante osservazione sul versante delle regole fiscali, la maggior parte esenta totalmente soggetti cui l'Efc assimila le Fondazioni di origine bancaria italiana. Tra i paesi «zero tax» sull'asset management delle organizzazioni no-profit (vedi anche scheda in pagina) vi sono paesi fondatori della Uè come Germania e Francia: quelli con cui l'Italia si confronta da sempre, quotidianamente, sul terreno di un'armonizzazione fiscale sempre faticossima. Questa volta nelle maglie affilate della fiscal competition sono finite le Fondazioni italiane. Un gigante come la Fondazione Volkswagen - tradizionale caso di studio della filantropia made in Europe; oppure un'esperienza ioriginale come la Czech Goundation Investment Fund, che negli anni '90 ha fatto rifluire una parte degli introiti delle privatizzazioni nella Repubblica Ceca postcomunistasuunasettantinadiorganizzazionino-profitincaricatediricostruireuna«societàcivile» aPraga e dintorni: come costruire su scala europea un level playing field, per la tassazione deiredditidelle organizzazioni no-profit possibilmente quello dei paesi più aperti? L'Eie preme in due direzioni: il varo dello «Statuto europeo delle Fondazioni», benché al momento siano escluse clausole fiscali. Ma benefici sicuri - almeno sul piano politico - arriverebbero anche da accordi Uè in cui - per le fondazioni con <statuto europeo» venisse creato uno «spazio unico». L'Acri - ancora una volta in trincea in questi giorni a Roma - non è sola nella suabattaglia. ACRI - SISTEMA FONDAZIONI <pRiPRu[)UZiONERI.?ERVATA Pag. 1 LE FONDAZIONI ITALIANE IMAfJOECONOMICA 88 Il numerodelle fondazioni 49 Patrimonio contabile aggregato: 49 miliardi di euro (attività finanziarie immobilizzate 30,8 miliardi, attività finanziarie non immobilizzate 14,3 miliardi) 1,488 miliardi Proventi aggregati 1,287 miliardi Erogazioni totali Associa: di Fonde di Cosse 1 7 0 milioni Roma•30 Palazzo dE Imposte tota li Al comando. Il presidente Giuseppe Guzzetti ILCONFRONTO EUROPEO L'ESCALATION FISCALE Fondazioni grant making: tassazione dei redditi da gestione patrimoniale Da 100 a 360 milioni nell'arcodi cinque anni ilcarico tributario complessivo 2011 2012 2013 2014* 2015* 100 170 170 340 360 ACRI - SISTEMA FONDAZIONI Pag. 2