Il laboratorio dei punti di vista

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Il laboratorio dei punti di vista
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Laboratori
Settembre 2013
UN PERCORSO FRA I TANTI MODI DI INTENDERE I
PUNTI DI VISTA
La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi
per entrare nella realtà per strade nuove” (G.Rodari).
La diversità e la molteplicità delle prospettive e dei punti di vista , nella società odierna, richiede
un’attenzione particolare dei docenti sia in termini educativi sia didattici. Dagli Orientamenti ’91 in poi, la
normativa pone l’attenzione sul coordinamento dei punti di vista, in particolare nel campo di esperienza La
Conoscenza del mondo, ma riconoscere prospettive diverse, punti di vista e vissuti molteplici riguarda tutti gli
aspetti della personalità, da quello percettivo (ad esempio riconoscere un oggetto da un particolare oppure
da una prospettiva) a quello relazionale e sociale (sperimentando il confronto fra opinioni e pareri diversi) a
quello cognitivo (ipotesi o soluzioni diverse ad una situazione o problema). Anche in termini linguistici una
storia, un vissuto può essere narrata dalla prospettiva di un personaggio piuttosto che di un altro.
Il percorso proposto, e la partecipazione al CONCORSO de La Giostra, può diventare per i bambini
l’occasione di cogliere come i punti di vista richiedono la consapevolezza di una prospettiva , di punti di
riferimento, e di conseguenza non sono l’unica realtà possibile. Sarà possibile pensare ad esperienze
diverse, come sperimentare il confronto fra opinioni diverse, la decisione comune, i sentimenti dell’altro….
Dal punto di vista percettivo-spaziale sarà possibile guardare le cose a testa in giù, da vicino e lontano,
nell’immobilità e nel movimento…. Per il mondo delle esperienze sarà possibile guardare la stessa cosa
(oggetto o animale) da punti di vista diversi, considerare una parte per il tutto, scoprire la cosa dall’ombra…
Immagini e opere d’arte potranno essere interpretate, lette e interpretate, a seconda di punti di vista diverse.
I bambini potranno creare anche personali prodotti artistici (iconici, grafici, plastici, computerizzati) in questa
logica di ricerca. Un semplice paesaggio potrà essere interpretato, narrato, illustrato da da una posizione ben
precisa, da lontano, dall’alto, guardando dal basso verso l’alto o viceversa….
Il formato del libro può essere diverso, sulla base delle esigenze didattiche e della creatività dei bambini
Nelle Indicazioni 2012 i campi di esperienza di riferimento a queste esperienze sono Indicazioni 2012
 Premessa al testo Cultura Scuola Persona
 L’organizzazione del Curricolo (per collegamento Indicazioni, POF e curricoli)
 I parte per la scuola dell’Infanzia (compreso Bambini, Famiglie, Ambiente di
apprendimento)
 Il sé e l’altro
 Il corpo e il movimento
 La conoscenza del mondo
 I discorsi e le parole
I contenuti del presente progetto non vogliono esaurire le infinite possibilità didattiche ed educative che la
creatività di ogni insegnante saprà cogliere, rappresentano un piccolo stimolo alla sperimentazione di
semplici percorsi verso il coordinamento dei punti di vista, con modalità e prospettive multiple.
Maria Antonietta Simeoli per La Giostra
© Fondazione Apostolicam Actuositatem. Nessuna parte del documento può essere riprodotta, in qualsiasi forma o mezzo,
senza citare la fonte (autore, rivista, sito e casa editrice).
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IL PROGETTO DI LABORATORIO
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TIPOLOGIA DI
PROGETTO
DESTINATARI
MOTIVAZIONE
FINALITA’
GENERALI DEL
PROGETTO
OBIETTIVI
FORMATIVI
(ogni insegnante selezionerà
gli obiettivi sulla base delle
scelte di contenuto fatte)
Progetto a carattere di laboratorio, anche intersezioni.
laboratorio interdisciplinare.
L’articolazione del percorso è strutturata in maniera non lineare al fine
di adattarsi alla specificità e alle preconoscenze del gruppo dei
bambini.
Il progetto è destinato a tutti i gruppi di età e di competenze, dei bambini.
Si adatteranno le diverse proposte sulla base delle esigenze e delle capacità.
Il progetto nasce dall’esigenza di aiutare i bambini a sviluppare, in tutti gli ambiti
della personalità, le capacità di decentramento e di coordinamento dei punti di
vista.
• Aiutare i bambini a cogliere la molteplicità di letture e posizioni di
prospettiva, nell’osservare la realtà, nell’interpretare un fatto, nel percepire
situazioni emotive e relazionali.
• Stimolare la percezione della ricchezza dei punti di vista, cioè della
posizione da cui si guarda il mondo visibile (percettivo) e invisibile
(emotivo).
• Favorire le prime forme di organizzazione delle “immagini” ottenute dai
diversi punti di vista.
• Acquisire il concetto di punto di vista, inteso come posizione da cui si
guarda e interpreta la realtà.
• Intuire e sperimentare forme di decentramento.
 Affinare le capacità espressive e comunicative.
 Dimostrare curiosità verso le idee e le conoscenze degli altri coetanei.
 Sviluppare le capacità di collegare conoscenze spontanee con il confronto
con gli altri.
 Ampliare le capacità di empatia con i coetanei.
 Ampliare le capacità cognitive che stanno alla base dei processi percettivi.
 Strutturare il concetto di simbolo, di relazione fra simbolo e significato in
contesti diversi.
 Orientarsi nello spazio, utilizzando i riferimenti relativi.
Il bambino della scuola dell’infanzia:
COMPETENZE
(ogni insegnante selezionerà le
competenze sulla base delle
scelte di contenuto fatte)
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Ha coscienza della propria identità e differenza personale;
riconosce e denomina le parti del corpo e le sue principali funzioni;
conosce usi costumi e tradizioni del proprio territorio;
identifica ed attua regole e comandi;
conosce e nomina le percezioni sensoriali;
riconosce sensazioni ed emozioni;
comprende semplici messaggi-informazioni-significati;
racconta una storia o un evento vissuto;
si orienta nel tempo della vita quotidiana;
colloca nel tempo eventi (ieri, oggi, domani);
formula riflessioni e ipotesi nel tempo futuro e passato;
usa un lessico appropriato;
legge un’immagine;
ordina in ordine cronologico le esperienze fatte;
ricostruisce o riproduce usando vari linguaggi e materiali;
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© Fondazione Apostolicam Actuositatem. Nessuna parte del documento può essere riprodotta, in qualsiasi forma o mezzo,
senza citare la fonte (autore, rivista, sito e casa editrice).
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esplora l’ambiente e si orienta in esso se conosciuto;
colloca correttamente nello spazio se stesso e gli oggetti;
usa correttamente indicatori topologici;
esegue un percorso su comandi verbali;
rappresenta graficamente percorsi svolti;
raccoglie informazioni su un tema specifico;
organizza semplici informazioni;
utilizza e comprende semplici simboli.
CONTENUTI E PERCORSO
PRIMA DI INIZIARE:
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Un incontro con i genitori per condividere il progetto e i suoi obiettivi.
Preparazione di uno spazio multifunzionale con i diversi materiali.
Allestimento di uno spazio per la lettura.
Realizzazione di cartelloni e simboli per aiutare i bambini a riconoscere e ricordare le proposte
didattiche.
Analisi delle preconoscenze dei bambini:
• conversazioni
• raccolta di materiali con l’aiuto della famiglia
• raccolta di immagini e testi
PROPOSTE
NUCLEI TEMATICI
TIPOLOGIA DI ESPERIENZE PROPONIBILI/INDICAZIONI DI
METODO
Le preferenze
- Esprimere e scegliere proposte didattiche.
- Autovalutazioni personali e discussioni di gruppo su tali valutazioni.
- I miei libri preferiti (rappresentazioni attraverso tabelloni e cartelloni).
- I giochi preferiti.
- La scelta dei colori.
- Il cibo preferito e l’educazione alimentare.
- Discussione di gruppo.
- Decidere a maggioranza, attraverso la rappresentazione delle scelte.
- Riflessioni di gruppo su situazioni vissute a scuola e nell’extrascuola.
- Riconoscimento della propria crescita fisica (misurazioni).
- Riconoscimento delle proprie competenze.
- Utilizzo della metodologia del tutoring fra pari.
- Attività con i materiali per il riconoscimento delle sensazioni.
- Utilizzo di video e spettacoli teatrali per riflettere sulle espressioni
mimiche/emozioni/situazioni.
- Lettura del mondo iconico (mostre pittoriche, fotografiche, lettura di
immagini...).
- Gioco con il trucco.
- L’angolo del travestimento e del gioco simbolico.
- Libri e sensazioni: “Oggi prendo una caramella, quindi, ho voglia di una
favola tradizionale a lieto fine”. “Io invece oggi ho voglia di acqua brillante
quindi ho bisogno di un libro che faccia ridere”.
- Verbalizzare i propri sentimenti e stati d’animo in conversazioni di gruppo e
individuali che coinvolgono la soluzione di problemi.
- La scelta attraverso le conte.
- Riflessioni su momenti di vita pratica.
- Attuare attività fatte in gruppo e valorizzare le situazioni collaborative.
- Esprimere i sentimenti attraverso espressioni pittoriche, grafiche, plastiche,

Siamo tutti cresciuti!

Sensazioni ed emozioni

Emozioni e sentimenti

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musicali, mimico-gestuali, teatrali.
- Intervista il personaggio: i bambini a turno si travestono, poi vengono
intervistati dall’insegnante o dai compagni.
Lo spazio intorno a me

Stravolgere le storie
conosciute

- Esperienze motorie: vicino a/lontano da/fra….
- Guardare da lontano, guardare con il binocolo, osservare da vicino, usare la
lente d’ingrandimento (successiva discussione in gruppo).
- Vedere a testa in giù, osservare una situazione spaziale salendo su una
piccola scala o un tavolo, successivamente osservare la stessa situazione
stando stesi a terra ( che cosa si vede?).
- “Dettato del paesaggio”, con personaggi, animali e piccoli oggetti (potranno
essere utilizzate anche le semplici costruzioni e i giochi abitualmente utilizzati
in sezione). l’insegnante prima e poi un compagno indicherà come costruire un
paesaggio.
- Dettato topologico, tracciando un elemento indicare ai bambini che cosa
disegnare.
- Copia dal vero: posizionandosi in angoli diversi i bambini disegneranno una
parte di cortile, giardino o aula che conoscono bene (da questo punto di vista
dovranno disegnare un oggetto, un cespuglio, gioco, panca…), successivo
confronto dei prodotti realizzati.
- Dalla tridimensionalità alla bidimensionalità: la costruzione del plastico.
o Progettazione della costruzione del plastico dell’aula o di del cortile
della scuola (disegno, elencazione degli elementi discussione di
gruppo, definizione di che cosa costruire…)
o costruire dentro ad una grande scatola gli elementi (arredi) dell’aula,
con l’utilizzo di piccole scatole e materiali di recupero
o discussioni in itinere e modifiche
o applicazione sulla scatola contenente il plastico di un foglio di plastica
trasparente
o disegno degli elementi (visti dall’alto) con un pennarello indelebile
sopra il foglio di plastica
o applicazione di un foglio colorato dietro la plastica disegnata
o discussione finale e rappresentazione grafica del prodotto finito
- Lettura di storie, conosciute dai bambini, ma sbagliate (chiedere ai bambini la
versione conosciuta da tutti).
- Inserimento di un personaggio noto in una storia diversa.
- Cambiamento di caratteristiche di un personaggio oppure cambiamento di
ambiente (esempio Cenerentola maniaca della pulizia oppure Cappuccetto
che si ferma a fare un bagno in mare).
- La continuazione di una fiaba conosciuta: che cosa è successo dopo..?
- Le storie viste dagli antagonisti (esistono diverse versioni di Cappuccetto
Rosso.
- Raccontare un piccolo episodio con tonalità di voce diverse (acuta, grave,
triste allegra…). La stessa cosa si può attuare con brevi canzoni conosciute
dai bambini.
- Costruzione di carte con immagini di storie conosciute dai bambini, invenzioni
di storie utilizzando carte di narrazioni diverse.
concludere in un'altra maniera una storia.
- Io voglio fare… perchè… e allora faccio (animazioni e travestimenti per
scoprire le azioni dei protagonisti.
- Le storie con finali diversi tra cui scegliere.
- Storie da concludere.
- Modificare l’ambiente in cui accadono gli avvenimenti.
- Storie da modificare, invertendo i ruoli (è una delle attività più difficili perché
richiede un complesso decentramento emotivo e la capacità di coordinare i
punti di vista, ma molto utile sia a livello cognitivo sia relazionale).
- Ogni oggetto possiede una sua storia: ricerca in biblioteca o ricercare su
internet per conoscere come erano una volta le case, oppure i mezzi di
trasporto (l’insegnante farà una prima selezione di materiale da offrire ai
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bambini).
- I monumenti raccontano una storia (ricerca nell’ambiente sociale).
- Storie antichissime come i miti (esistono molti libri per bambini sui miti).
- Un quadro narra una storia, proviamo ad interpretare immagini d’arte.
- Sembra quello… sembra questo… trasformazioni di segni e forme
geometriche.
- Decontestualizzazione e ricontestualizzazioni d’immagini (leggere
un’immagine, scegliere un oggetto e collocarlo in un altro contesto, costruire
un nuovo contesto per l’oggetto)
- Raccontare una storia mettendosi dentro al quadro (esistono molti libri di
questo genere anche pubblicati da musei e gallerie).
- Analisi di un’opera e collocazione del disegno del bambino, o della fotografia,
su un’immagine dell’opera. Da questa posizione il bambino racconta.
Oggetti
ATTIVITA’
(ogni insegnante selezionerà le attività
sulla base delle scelte di contenuto
fatte)
ASPETTI
METODOLOGICI
PREVALENTI
(ogni insegnante selezionerà le scelte
di metodo sulla base delle scelte di
contenuto fatte)
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
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


Osservazioni
Conversazioni in gruppo e interviste
Lettura di immagini
Ricerca di libri, immagini, disegni
Esperienza manipolativa e grafico-pittoriche
Esperienze percettive, sensoriali e manipolative
Esperienze di costruzione
Attività di tipo scientifico
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Valorizzazione dell’attività ludica e del personaggio mediatore.
Stimolazione di motivazione, curiosità ed interesse.
Valorizzazione del fare, manipolare e giocare.
Utilizzo dello sfondo integratore ludico per motivare e sostenere
l’interesse dei bambini.
Conoscenza attraverso l’esperienza manipolativa-creativa.
Rielaborazione dei sapere spontanei ed individuali all’interno del
gruppo (da cui scaturisce la conoscenza del gruppo).
Alternanza di tipologie di attività di tecniche.
Collegamento fra il quotidiano di oggi con la realtà quotidiana del
passato.
Tutoring.
Stimolare, provocare dissonanza cognitiva, ricerca di soluzioni,
riflessioni in gruppo.
Valorizzazione della lettura, narrazione, ed. linguistica in tutte le sue
possibili forme.
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•
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•
DINAMICHE
ASPETTI
ORGANIZZATIVI
(ogni
insegnante
organizzerà
il
percorso sulla base delle scelte di
contenuto fatte)
SPAZI
Per le attività è auspicabile utilizzare diverse forme di
raggruppamenti (medio, piccolo e grande gruppo).
È auspicabile l’allestimento di uno spazio apposito con
immagini e materiali.
Angolo morbido dei libri, raccolto e con immagini di tanti tipi
da guardare e anche strappare.
Spazio per esporre i prodotti realizzati dai bambini e le
fotografie.
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STRUMENTI,
MATERIALI
ED
ATTREZZATU
RE
USCITE
DIDATTICHE
MODALITA’ E
STRUMENTI DI
VERIFICA/VALUTAZIONE
(le modalità e gli elementi da valutare
sono in stretta relazione con le scelte
di contenuto fatte)
- Libri, materiale ed attrezzature audiovisive.
- Immagini di diverso tipo.
- Materiale grafico e pittorico, manipolativo.
- Travestimenti (in particolare teli di tessuto) e trucco.
- Pezzi di stoffa bianchi di diverse grandezze.
- Computer e stampi.
È auspicabile almeno un’uscita didattica per una visita in
biblioteca alla ricerca di materiale fotografico ed illustrato.
 Autovalutazione dei singoli bambini individualmente e in gruppo
finale.
 Osservazione annotate dall’insegnante che conduce il gruppo
(eventuale uso di video).
 Analisi dei prodotti dei bambini e trascrizione ed analisi delle
conversazioni fra pari.
 Analisi del materiale fotografico del percorso svolto dai bambini
(sarebbe auspicabile anche la realizzazione di un breve video che
riassuma tutto il percorso svolto).
 Confronto fra docenti e i genitori (iniziale e finale).
 Confronto fra docenti di scuola dell’infanzia e primaria.
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