Articoli apparsi sui quotidiani [19.12.2009] - Cc-Ti

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Articoli apparsi sui quotidiani [19.12.2009] - Cc-Ti
Corriere del Ticino 12/19/2009
Page : 28
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December 21, 2009 8:49 am / Powered by TECNAVIA
Un anno meno nero del previsto
Le imprese ticinesi hanno resistito alla crisi anche se le prospettive rimangono a tinte fosche
di Generoso Chiaradonna
Lugano – Malgrado le difficoltà e le preoccupazioni per
l’evoluzione dell’occupazione,
le aziende ticinesi resistono
bene alla crisi, anche se le prospettive per il 2010 restano incerte e contraddistinte dalla
prudenza. Sono le conclusioni
a cui giunge il primo rilevamento congiunturale condotto
dalla Camera di commercio in
collaborazione con le consorelle dei Cantoni di Ginevra,
Neuchâtel e Vaud.
«All’inchiesta hanno partecipato 261 aziende industriali,
commerciali, artigianali e dei
servizi, in rappresentanza di
13’187 posti di lavoro in Ticino»,
ha spiegato il direttore della
Camera di commercio del cantone Ticino, Luca Albertoni.
Una conseguenza diretta
della crisi è ravvisabile nella
politica d’investimenti delle
aziende. Il livello generale
d’investimenti previsto per il
2010 è infatti inferiore a quello
registrato nel 2009: solo il 37%
delle imprese prevede di effettuare investimenti, contro il
45% del 2009.
Nell’industria/artigianato il
calo è del 10% (dal 57 al 47%)
mentre nella categoria commerci/servizi la diminuzione
è del 7% (dal 38 al 31%).
«Non è sorprendente che la
maggior predisposizione al-
l’investimento sia delle strutture aziendali grandi, con oltre 10 collaboratori», spiega
Albertoni. Dall’indagine, inoltre, emerge che il 67% di esse
progetta investimenti per il
2010, mentre il tasso percentuale scende al 54% per le
aziende di media grandezza
(fra 30 e 100 collaboratori) e al
26% per piccole aziende (con
meno di 30 collaboratori)
Per quanto riguarda l’evoluzione dell’effettivo del personale nel 2009 si è registrata
una stabilità dell’effettivo del
personale per il 61% delle imprese, a fronte di un aumento
per il 19% e una diminuzione
per il 21% delle aziende.
Per il 2010, malgrado il generale clima di incertezza, una
ripresa appena abbozzata e le
preoccupazioni per l’occupazione, il 74% delle imprese prevede una stabilità dell’effettivo del personale per il 2010. Il
13% segnala un incremento e
solo il 13% prevede una diminuzione. «Sembra quindi esserci una tendenza alla stabilità, a dimostrazione del fatto
che le aziende cercano di mantenere il capitale umano, strategicamente decisivo», spiega
Albertoni il quale precisa che
il calo delle esportazioni nel
settore industriale quest’anno
è stato pari al 20% rispetto al
2008. «A livelli però leggermente più alti del 2007», affer-
ma. A conferma che il 2008 è
stato un anno eccezionale sotto tutti i punti di vista. Nel
mese di dicembre, che non si è
ancora concluso, si sono comunque registrati dei miglioramenti rispetto ai mesi trascorsi. Per la prima volta dopo
mesi si ha l’impressione che la
crisi stia – anche se leggermente – regredendo.
Dall’inchiesta
comunque
emergono preoccupazioni per
quanto riguarda i termini di
pagamento giudicati troppo
lunghi dalla maggioranza degli intervistati. «Si è comunque
sotto la media di altri Paesi che
registrano termini di pagamento a 90-120 giorni», spiega il direttore della Camera di commercio. «Nel nostro caso la
maggior parte dei pagamenti
(oltre il 50%) avviene sotto i 45
giorni per quanto riguarda i
privati. Le imprese hanno comunque registrato una tendenza a procrastinare il pagamento delle fatture. Per quanto riguarda gli enti pubblici i termini sono simili».
Infine, sempre stando al sondaggio dell’inchiesta, non c’è
stato il tanto paventato ‘credit
crunch’. L’88% delle aziende
non ha ravvisato problemi per
ottenere nuovi crediti, il 93%
ha rilevato che non vi sono state difficoltà per rinnovare i
crediti e solo il 2% ha segnalato disdette di crediti esistenti.
Dicono che poteva andare peggio
L’analisi
Non c’è stato nessun blocco salariale
Lugano – «Non c’è stato nessun blocco salariale nel corso del 2009 e nemmeno è previsto in modo
massiccio per il 2010». Ad affermarlo sempre il
direttore della Camera di Commercio del cantone Ticino, Luca Albertoni il quale cita a termine di paragone i Cantoni di Ginevra, Neuchâtel
e Vaud dove le imprese si dimostrano un po’ più
avare nel concedere aumenti salariali per il
2010.
«Circa il 40% delle aziende da noi contattate
hanno annunciato che non concederanno adeguamenti salariali. Questo però è dovuto ad accordi tra le parti sociali e non per una cattiva vo-
lontà o da politiche aziendali restrittive, anche
perché le prospettive economiche non sono incoraggianti», spiega Albertoni. Da segnalare comunque che il restante 60% degli intervistati ha
annunciato che adeguerà le buste paga tra un
minimo dell’1% e un massimo del 3,9%.
Altro dato interessante rispetto ai tre cantoni
romandi è quello della concessione della tredicesima mensilità. Ben l’86% delle imprese del
campione ticinese hanno nel loro sistema salariale il calcolo di un tredicesimo stipendio. Percentuale che scende al 78% a Neuchâtel, al 69%
a Ginevra e al 68% nel canton Vaud.
GIORNALEdelPOPOLO
SABATO 19 DICEMBRE 2009
CAMERA COMMERCIO
+
TICINO 3
Finora nessun problema per avere le linee di credito
Le aziende resistono bene
e guardano prudenti al 2010
Le aziende ticinesi stanno resistendo abbastanza bene alla crisi. Il 2009
infatti si sta chiudendo tutto sommato in modo positivo, mentre per il
2010 la previsione deve per forza di
cose essere più prudente, soprattutto per quel che riguarda l’occupazione. È questo, in sintesi, il quadro
emerso dall’indagine congiunturale
realizzata dalla Camera di commercio industria artigianato e servizi tra
ottobre e novembre su 261 imprese.
Il direttore Luca Albertoni (accompagnato dal vicepresidente Franco Cavadini) ha illustrato i vari aspetti dell’inchiesta (eseguita in contemporanea
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40%
35%
30%
25%
20%
15%
10%
5%
0%
anche nei Cantoni di Ginevra, Neuchâtel e Vaud), mettendo l’accento
sull’andamento degli affari, la situazione salariale, l’evoluzione del personale, gli investimenti e altri aspetti legati alla crisi.
ESPORTAZIONI – Ma iniziamo con una
nota negativa. Nel 2009 le esportazioni sono diminuite del 20% rispetto
allo scorso anno. Una cifra che comunque è ancora leggermente sopra
il livello raggiunto nel 2007. E in questo ambito Albertoni segnala i primi
segnali di ripresa avvertiti proprio nel
mese di dicembre.
ANDAMENTO DEGLI AFFARI – Di tutt’altro te-
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andamento degli affari nel 2009
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Un’indagine evidenzia
come, malgrado un calo
delle esportazioni, gli
affari siano stati piuttosto
buoni. E non sono
mancati gli adeguamenti
salariali. In dicembre
i primi segnali di ripresa.
ind.art.
serv./comm.
nore gli affari. In generale sono stati giudicati buoni o eccellenti dal 23%
delle aziende, soddisfacenti dal 41%
degli interpellati, mediocri dal 23%
e negativi dal 12%. Un dato incoraggiante secondo la Camera che però
registra anche una maggiore prudenza sugli affari del 2010. Importante è
l’autofinanziamento delle aziende, in
quanto solo l’8% lo definisce negativo. «È un segnale molto positivo e
probabilmente – sottolinea Albertoni – questo può spiegare anche la
mancanza del ricorso al credito messo a disposizione da BancaStato. E
anche il fatto che non vi sono stati
particolari problemi con la politica
creditizia delle banche».
SALARI – Interessante notare come per
quel che riguarda i salari il Ticino non
sfigura nel confronto con gli altri
Cantoni. «Forse a compensare un livello medio salariale più basso». Più
della metà delle aziende (il 55%) ha
concesso aumenti varianti dall’1 al
3,9%, mentre solo il 29% delle imprese non ha dato aumenti. E per quel
che riguarda la 13esima mensilità da
rilevare che ben l’86% delle imprese
la concede (una cifra nettamente superiore a quella degli altri Cantoni romandi). «Per il 2010 questi numeri
sono invece un po’ meno positivi, ma
non ci sarà un blocco generale dei salari, salvo laddove è in vigore un contratto collettivo di lavoro e si è deciso in tal senso nelle trattative tra le
parti».
PERSONALE – Nel 2009 è stata registrata una stabilità per il 61% degli interpellati, un aumento di occupati per
il 19% e un calo per il 21%. Mentre
per l’anno prossimo si segnala un
netto incremento di coloro che prevedono una stabilità (73%). «A dimostrazione che le aziende cercano di
mantenere il capitale umano, strategicamente decisivo. In questo senso
– rileva Albertoni – notiamo una certa fiducia verso il futuro».
INVESTIMENTI – La crisi si fa sentire
In alto il
direttore della
Camera di
Commercio Luca
Albertoni.
Importante, tra
le altre cose,
segnalare che la
crisi non ha
intaccato
l’assunzione di
apprendisti da
parte delle
imprese.
(fotogonnella)
maggiormente in questo campo. Infatti per il 2010 il livello generale degli investimenti sarà inferiore a quello di quest’anno. La diminuzione si
noterà soprattutto nell’industria e
nell’artigianato (-10%). Mentre d’altro canto non è sorprendente che la
maggiore predisposizione all’investimento sia propria delle strutture
più grandi.
FORMAZIONE – Nonostante le difficoltà
è molto positivo il fatto che solo il 5%
delle imprese ticinesi abbia deciso di
assumere meno apprendisti. Il restante 95% non ha cambiato la sua
politica formativa.
TERMINI DI PAGAMENTO – Preoccupa invece il 48% che dice di aver riscontrato un allungamento dei termini di
pagamento da parte dei clienti, anche se restano comunque inferiori a
quelli registrati a Vaud e Ginevra. Come precisa Albertoni «è un aspetto
che preoccupa e che cercheremo di
monitorare attentamente».
CREDITI BANCARI – Conforta infine il fatto che ben l’88% delle aziende non
ha ravvisato problemi per ottenere
nuovi crediti dalle banche. E solo il
2% ha segnalato disdette di crediti
esistenti.
NOMINATO SCHÖNHOLZER
Swisstransplant,
cambio per la
Svizzera italiana
del Monastero di Berna. Il comando
delle guardie di confine regione IV si
complimenta con tutte le nuove guardie di confine due donne e sedici uomini ed augura a tutti una entusiasmante carriera professionale. Ringrazia inoltre gli istruttori per l’impegno
profuso e per l’ottimo risultato ottenuto. Di seguito gli agenti brevettati:
Albisetti Marco, Ettorre Domenico,
Ferrara Luca, Perini Simone, Petralli
Mattia, Senese Nicola, Bernardi Denis,
Cadei Andrea, Cavadini Daniele, Croci Paolo, Federico Jacqueline, Daguati Mauro, Malingamba Roberto, Sacchi Sven, Sanfilippo Paolo, Tomini Andrea (migliore media italofono 5.0),
Zgraggen Gabriele, Züger Patrizia
Il dr med Carlo Schönholzer, caposervizio di nefrologia e emodialisti dell’Ospedale Regionale di Lugano è il nuovo rappresentate per la
Svizzera italiana del comitato direttivo di Swisstransplant. Allo scadere del mandato subentra al prof. dr
Augusto Gallino, primario di medicina all’Ospedale Regionale di Bellinzona. La fondazione Swisstransplant è il servizio nazionale che si
occupa dell’attribuzione degli organi per il trapianto. E in questo campo da segnalare che il Ticino è il primo cantone per numero di organi
donati.