Executive summary - Friuli Innovazione

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Executive summary - Friuli Innovazione
L’ANALISI DELLA DOTAZIONE
E DELLA DOMANDA ICT
NELLE IMPRESE
DEL FRIULI VENEZIA GIULIA
L’analisi della dotazione e della domanda ICT
nelle imprese del Friuli Venezia Giulia
Gruppo di Ricerca
Dipartimento di Scienze Economiche
Università di Udine
Daniel Pittino
Francesca Visintin
Giancarlo Lauto
Paola Mazzurana
Massimo Baù
Indice
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Executive summary
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Introduzione
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1. Il contesto dell analisi: specializzazione e
caratteristiche strutturali delle imprese del Friuli Venezia Giulia
1.1 La specializzazione produttiva del Friuli Venezia Giulia
e del Nord Est
1.2 Caratteristiche dimensionali e strutturali delle imprese
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2. Premessa metodologica
2.1 La metodologia
2.2 Il questionario
2.3 Il campione
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3. L organizzazione dei sistemi informativi
3.1 La collocazione organizzativa dell unità sistemi informativi
3.2 Il livello di formalizzazione delle decisioni
3.3 Le strategie di outsourcing ICT
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4. L infrastruttura tecnologica
4.1 Connettività e sito web
4.2 Informatizzazione delle attività aziendali e
utilizzo di sistemi gestionali
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5. La gestione delle risorse umane
5.1 Le dimensioni e le competenze dell organico ICT
5.2 L acquisizione di nuove risorse umane
5.3 I fabbisogni di formazione
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6. Gli investimenti in ICT
6.1. Intensità e tipologia di investimenti in ICT
6.2 Obiettivi e prospettive dell investimento in ICT
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Executive summary
Il presente studio effettua un analisi della dotazione e del fabbisogno di infrastruttura, servizi e
competenze ICT da parte delle imprese del Friuli Venezia Giulia, con l obiettivo di comprendere,
in chiave strategica, il posizionamento tecnologico attuale e prospettico degli attori del tessuto
produttivo regionale.
Lo studio si basa su una ricerca quantitativa e qualitativa condotta su un campione di 38 tra le
300 più grandi imprese della Regione per fatturato, escluse quelle operanti nei settori ICT,
bancario e assicurativo e dell intermediazione immobiliare.
Nelle imprese esaminate, il presidio delle attività ICT è garantito quasi sempre da un
responsabile dedicato che riporta in circa i tre quarti dei casi agli organi di governo strategico
dell impresa. La formalizzazione dei processi decisionali cresce all aumentare della dimensione.
Il 55% delle imprese ha realizzato strategie di outsourcing, solitamente esternalizzando
congiuntamente la parte hardware e lo sviluppo delle applicazioni. L adozione di queste strategie
è più forte nelle imprese minori.
La totalità del campione dispone di Internet e Intranet; in quasi il 90% dei casi è presente la
connessione a banda larga. L introduzione le tecnologie Wi-Fi, Mobile e VoIP sta avvenendo
rapidamente. Il 53% del campione è dotato di Extranet, utilizzata soprattutto nelle imprese più
grandi e più piccole per la gestione dei rapporti di filiera e intragruppo.
Il 94% delle imprese ha un sito web, utilizzato come vetrina a scopo di comunicazione e
promozione, soprattutto nei settori tradizionali. Nel 23% dei casi il sito è utilizzato per accedere
alla Extranet, mentre nel 21% è finalizzato all e-commerce.
Le attività primarie della catena del valore ad eccezione dell assemblaggio sono supportate
da un sistema informativo automatizzato in oltre l 80% delle imprese, con la punta del 100% per
la funzione acquisti. Il dato è omogeneo dal punto di vista dimensionale e settoriale.
La situazione è più variegata per quanto riguarda le attività di supporto: l amministrazione e
controllo è informatizzata ovunque, mentre per la progettazione e sviluppo e la gestione delle
risorse umane il valore scende al 76% e al 65,8%.
Il dato sull integrazione delle attività aziendali evidenzia un quadro eterogeneo. Il 92% delle
imprese dispone di almeno un sistema gestionale. Mentre i sistemi ERP sono molto diffusi
(73,6%), risultano decisamente meno impiegati i sistemi di integrazione rivolti alla catena del
valore esterna (SRM, CRM, SCM). La presenza cresce all aumentare delle dimensioni aziendali.
L adozione di ERP e CRM è superiore nei settori specializzati e high-tech, mentre in quelli
tradizionali si fa più ampio ricorso alle piattaforme di gestione delle relazioni con i fornitori. Tra
le imprese che gestiscono grandi commesse sono relativamente più presenti i PLM.
I moduli di ERP attivati nella quasi totalità dei casi sono il marketing, la pianificazione, la
produzione, la gestione delle risorse umane, la logistica in entrata e la logistica in uscita.
Solo l 8% del campione ha attivato un software gestionale a pacchetto; la norma è invece
rappresentata da soluzioni sviluppate ad hoc (52%) o best of breed (40%). Sembrano emergere
resistenze a livello organizzativo nel recepire i cambiamenti imposti dai sistemi a pacchetto. Le
difficoltà di accettare revisioni delle procedure operative e dei processi decisionali induce ad
adattare la piattaforma tecnologica all organizzazione, piuttosto che procedere nel senso inverso.
Nelle imprese del campione l area dei sistemi informativi è presidiata in media da 4,39 addetti,
pari a circa il 2% dell organico aziendale. Il 41% del personale utilizza le tecnologie ICT.
Le competenze generalmente presenti nelle imprese riguardano il software sviluppato ad hoc e
la gestione e manutenzione del sistema operativo.
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Nei prossimi 12 mesi, più di un quinto delle imprese prevede di ampliare il numero di addetti
ICT, inserendo in media 1,25 persone. L area in cui si manifesta il fabbisogno maggiore è la
gestione del software sviluppato ad hoc, per la quale risulta difficoltoso reperire personale.
Lo specialista di ICT ricercato dalle imprese è un process owner che possiede una visione
complessiva dell impatto del sistema informativo sull organizzazione. La rilevanza delle
competenze tecniche specialistiche passa in secondo piano, lasciando spazio a competenze
trasversali quali l elasticità mentale, l autonomia, la capacità di gestire le priorità, la capacità di
interazione. In particolare, le attitudini ai rapporti interpersonali sono rilevanti per le imprese che
interpretano la funzione delle ICT in un ottica di servizio alle altre unità aziendali.
Nell ultimo anno, il 63% delle imprese ha effettuato almeno un intervento di formazione ICT;
entro il prossimo anno saranno i tre quarti. I fabbisogni di formazione continuano a mettere in
evidenza la criticità del software sviluppato ad hoc (due terzi degli interventi previsti); si registra un
aumento di interesse per il CAD/CAM, mentre si mantiene stabile la gestione degli applicativi.
L investimento medio in ICT delle imprese regionali ammonta all 1,39% del fatturato: il valore
tende a diminuire al crescere delle dimensioni dell impresa. L investimento è maggiore nei settori
dei fornitori specializzati e high-tech.
La quota preponderante è assorbita dall hardware (28,4%) e dal software (27%). Seguono il
costo del personale (circa 15%), outsourcing e servizi (13,2%), l infrastruttura tecnologica (10%) e
formazione (6,2%).
Nei prossimi tre anni metà delle imprese aumenterà gli investimenti in ICT, che
raggiungeranno l 1,88% del fatturato.
L allocazione del budget varierà nei prossimi tre anni. Metà delle imprese prevede di tagliare la
quota destinata all hardware, che cederà il primato al software con il 28,8%. Significativo il
rafforzamento degli investimenti per outsourcing e servizi (16,3%) e per la formazione, che
sfioreranno il 10%. In quasi metà delle imprese si registra un deciso orientamento a incrementare
il peso della formazione. Tendenzialmente stabile la quota destinata all infrastruttura tecnologica,
mentre si prevede una compressione della porzione di budget destinata ai costi del personale.
Nell 80% dei casi gli obiettivi dell adozione di sistemi informatici sono legati all efficienza delle
operations
integrazione tra fasi di lavorazione, miglioramento dell efficienza dei processi,
diminuzione dei consumi, seguiti da finalità legate al marketing e alla comunicazione aziendale.
L obiettivo di aumentare la velocità delle operazioni è stato raggiunto molto frequentemente,
mentre si è dimostrato più arduo migliorare il servizio al cliente e ridurre i consumi di materiali. Il
tasso di raggiungimento degli obiettivi tende a diminuire con la dimensione.
Le imprese più piccole tendono a percepire le ICT come una commodity: sembrano infatti
ricercare soluzioni standardizzate e perseguire obiettivi di contenimento dei costi e sembrano
esprimere una domanda relativamente poco sofisticata.
In generale, e nelle grandi imprese in particolare, l integrazione del sistema informativo emerge
come fabbisogno principale. Questa esigenza esplicita, unita alla robusta domanda di personale
capace di gestire il software ad hoc e alla diffusione di soluzioni gestionali ad hoc e best of breed ,
lascia trapelare uno stato dell arte dei sistemi informativi delle imprese caratterizzato da carenti
livelli di progettazione, bassa standardizzazione dei componenti e scarsa compatibilità tra le
diverse soluzioni stratificatesi nel tempo.
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