Un cocktail che racconta una storia d`amore

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Un cocktail che racconta una storia d`amore
Un cocktail che racconta
una storia d’amore
Lo ha creato la barlady lombarda Cinzia Ferro. L’ha chiamato E raccontò...
come Amare Nanà e l’ha presentato al concorso “al femminile” Lady Amarena,
promosso da Fabbri 1905. Piazzandosi al primo posto. È la storia
di una professionista del bartendering made in Italy che unisce fantasia e spirito
romantico. «L’ispirazione per il mio cocktail? La storia d’amore fra i miei bisnonni»
Bologna, novembre 2015 – «Una creazione ispirata alla storia d’amore dei miei bisnonni.
Che racconta come si siano conosciuti e come lui l’abbia corteggiata».
Così la barlady lombarda Cinzia Ferro racconta il cocktail con cui ha appena vinto Lady
Amarena, il concorso for-women-only pensato da Fabbri 1905 per celebrare i cent’anni della
sua Amarena: E raccontò... come Amare Nanà.
Origini lombarde e formazione al liceo artistico, barlady per passione dalla solida esperienza
professionale e oggi anima dell’Estremadura Café a Verbania, sul Lago Maggiore, Cinzia ha
trionfato con il suo inedito cocktail “romantico” piazzandosi prima fra le quindici finaliste della
competition, che si è svolta lo scorso 4 novembre.
«Gli ingredienti del mio long drink sono tutti italiani e molti, in fondo, conservano un fascino
rétro dai toni romantici. Penso al liquore Strega, al Punt & Mes…» commenta Cinzia. «La mia
creazione è moderna ma ha uno spirito nostalgico. Il primo regalo che il mio bisnonno fece alla
mia bisnonna, del resto, fu una collana fatta di vere amarene: all’epoca molti innamorati non
avevano grandi mezzi economici. Per questo il mio bisnonno creò qualcosa con le sue mani».
Non è un caso che Cinzia Ferro abbia presentato un side particolarissimo per il suo cocktail
vincente: una collana e un paio di orecchini di vere Amarene Fabbri.
La sua vittoria ha messo tutti d’accordo. «Un’emozione fortissima», la definisce lei. «È stato
un onore essere scelta come Lady Amarena da una giuria così importante: una leggenda del
bartendering italiano come Mario Lotti, due mixologist del calibro di Samuele Ambrosi e Mauro
Majhoub, e Antonella Tolomelli, direttore marketing di Fabbri, anima “rosa” del quartetto che ha
giudicato le nostre creazioni».
Due i premi per la neo-eletta Lady Amarena: un prezioso shaker parisienne bilaminato in
argento, cesellato con disegni eseguiti a mano libera, e il ruolo di Fabbri Brand Ambassador
per tutto il 2016.
«Il centenario dell’Amarena Fabbri mi ricorda anche l’epoca dei miei nonni» conclude Cinzia.
«L’Amarena resta un prodotto attuale, sempre trendy nei locali più alla moda, ma la sua storia
fa tornare alla mente sentimenti forti e autentici. Ecco perché mi ha fatto pensare ai miei
bisnonni».
Amarena Fabbri nasce nel 1915, anno in cui Rachele Buriani, moglie di Gennaro Fabbri, il giovane
imprenditore che 10 anni prima aveva dato vita alla Premiata Distilleria G. Fabbri, inventava la ricetta
dell’Amarena Fabbri, la Marena con frutto, traendola dalla tradizione contadina. 100 anni dopo, la ricetta
dell’Amarena Fabbri è ancora la stessa e ha viaggiato molto: dapprima in tutta Italia, dove è considerata
un’icona amatissima e versatile – usata ormai in qualsiasi ricetta, dolce o salata –, poi varcando i confini
nazionali per arrivare ai quattro angoli del globo, dall’America all’Oriente, divenendo vero e proprio
simbolo del dolce made in Italy nel mondo.
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