DIREZIONE DIDATTICA DI BRA – 1° CIRCOLO
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DIREZIONE DIDATTICA DI BRA – 1° CIRCOLO
DIREZIONE DIDATTICA DI BRA – 1° CIRCOLO Progettazione annuale 2016/17 delle classi prime MATEMATICA “ … La costruzione del pensiero matematico è un processo lungo e progressivo nel quale concetti, abilità, competenze, atteggiamenti vengono ritrovati, intrecciati, consolidati e sviluppati a più riprese; è un processo che comporta anche difficoltà linguistiche e che richiede un’acquisizione graduale del linguaggio matematico” ( Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione) Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola primaria L’alunno si muove con sicurezza nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l’opportunità di ricorrere a una calcolatrice. Riconosce e rappresenta forme del piano e dello spazio, relazioni e strutture che si trovano in natura o che sono state create dall’uomo. Descrive, denomina e classifica figure in base a caratteristiche geometriche, ne determina misure, progetta e costruisce modelli concreti di vario tipo. Utilizza strumenti per il disegno geometrico (riga, compasso, squadra) e i più comuni strumenti di misura (metro, goniometro...). Ricerca dati per ricavare informazioni e costruisce rappresentazioni (tabelle e grafici). Ricava informazioni anche da dati rappresentati in tabelle e grafici Riconosce e quantifica, in casi semplici, situazioni di incertezza. Legge e comprende testi che coinvolgono aspetti logici e matematici. Riesce a risolvere facili problemi in tutti gli ambiti di contenuto, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo, sia sui risultati. Descrive il procedimento seguito e riconosce strategie di soluzione diverse dalla propria. Costruisce ragionamenti formulando ipotesi, sostenendo le proprie idee e confrontandosi con il punto di vista di altri. Riconosce e utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici (numeri decimali, frazioni, percentuali, scale di riduzione, ...). Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica, attraverso esperienze significative, che gli hanno fatto intuire come gli strumenti matematici che ha imparato ad utilizzare siano utili per operare nella realtà. Profilo d’uscita Descrivere e rappresentare con numeri, figure e grafici, quando le parole non bastano, situazioni di vita quotidiana e proprie della matematica. Padroneggiare le operazioni aritmetiche, padroneggiare strategie e strumenti di calcolo, confrontare, misurare e individuare relazioni. Rappresentare dati, effettuare valutazioni di probabilità di eventi. Esplorare, descrivere e rappresentare geometricamente lo spazio. (dal Piano dell’Offerta Formativa) Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola primaria Numeri – Contare oggetti o eventi, a voce e mentalmente, in senso progressivo e regressivo e per salti di due, tre, ... – – – – Leggere e scrivere i numeri naturali in notazione decimale, avendo consapevolezza della notazione posizionale; confrontarli e ordinarli, anche rappresentandoli sulla retta. Eseguire mentalmente semplici operazioni con i numeri naturali e verbalizzare le procedure di calcolo. Conoscere con sicurezza le tabelline della moltiplicazione dei numeri fino a 10. Eseguire le operazioni con i numeri naturali con gli algoritmi scritti usuali. Leggere, scrivere, confrontare numeri decimali, rappresentarli sulla retta ed eseguire semplici addizioni e sottrazioni, anche con riferimento alle monete o ai risultati di semplici misure. Spazio e figure – Percepire la propria posizione nello spazio e stimare distanze e volumi a partire dal proprio corpo. – Comunicare la posizione di oggetti nello spazio fisico, sia rispetto al soggetto, sia rispetto ad altre persone o oggetti, usando termini adeguati (sopra/sotto, davanti/dietro, destra/sinistra, dentro/fuori). – Eseguire un semplice percorso partendo dalla descrizione verbale o dal disegno, descrivere un percorso che si sta facendo e dare le istruzioni a qualcuno perché compia un percorso desiderato. – Riconoscere, denominare e descrivere figure geometriche. – Disegnare figure geometriche e costruire modelli materiali anche nello spazio. Relazioni, dati e previsioni – Classificare numeri, figure, oggetti in base a una o più proprietà, utilizzando rappresentazioni opportune, a seconda dei contesti e dei fini. – Argomentare sui criteri che sono stati usati per realizzare classificazioni e ordinamenti assegnati. – Leggere e rappresentare relazioni e dati con diagrammi, schemi e tabelle. – Misurare grandezze (lunghezze, tempo, ecc.) utilizzando sia unità arbitrarie sia unità e strumenti convenzionali (metro, orologio, ecc.). Competenze che dovranno possedere gli alunni alla fine dell’anno 1) Problemi 1.a Riconoscere una situazione problematica, cercare gli indizi utili per prevederne la/le soluzione/i utilizzando parole, gesti, azioni, disegni. 1.b) Riconoscere una situazione problematica, cercare gli indizi utili per prevederne la/le soluzione/i utilizzando parole, gesti, azioni, disegni e primi simboli matematici ( numeri segni di addizione e sottrazione ) 2 ) Numeri 2.a Contare oggetti e misurare proprietà (quantità continue e discrete, unità gruppo) esplicitando le azioni fatte con parole, disegni e segni. 2.b Operare trasformazioni con quantità discrete e continue in situazioni di aggiungere, mettere insieme, replicare e ripartire rappresentando con numeri e segni operazioni di addizione e di sottrazione. 3) Spazio e figure 3.a Percepire la posizione del proprio corpo nello spazio rispetto ad altre persone o a oggetti usando parole adeguate ( sopra – sotto / dentro - fuori / davanti - dietro/ destra – sinistra) e muoversi nello spazio in situazioni di gioco, fantastiche e di vita reale. 3.b Utilizzare i primi modelli di figure solide, piane e lineari in situazioni di gioco in relazione al proprio corpo, agli altri e agli oggetti. 4) Relazioni, dati, previsioni 4.a In situazioni di gioco o di vita reale compiere classificazioni di oggetti a partire da proprietà (cfr scienze). 4.b In situazioni di gioco usare adeguatamente parole come “forse, sicuro impossibile” per descrivere il verificarsi di un evento. Cosa intendiamo fare noi insegnanti Temi e argomenti sui quali vogliamo lavorare Spazio, tempo, numero (continuo e discreto, unità per contare, unità /gruppo) in contesti di storie e di esperienze di vita reale ( giochi, attività di cucina, contesti di laboratorio) Attività ricorrenti Proporre attività problematiche di vita quotidiana in cui esperienze reali permettano ai bambini di guardare, fare, scoprire, disegnare, parlare, confrontare le diverse strategie usate, utilizzare segni e simboli numerici . Costruire contesti diversi in cui i bambini possano esprimere metafore ed analogie ( è come, è come quando, è come se….) Spazi Aula, laboratori, cortile, palestra, territorio. Strumenti e materiali che vogliamo utilizzare Oggetti di uso comune e materiali di “recupero” perché ricchi di sollecitazioni e di situazioni problematiche. Computer. Dove prendiamo esempi e idee per costruire unità di lavoro da esperienze di formazione dall’esperienza professionale personale dell’insegnante dal confronto con i colleghi dalle proposte dei bambini dalle trascrizioni di interventi di esperti nel Circolo dai testi “Matematica 2001 – Capire si può - Dare i numeri al mondo”. Le esperienze prototipo fanno parte di un repertorio di esperienze validate da anni di ricerca. Come intendiamo lavorare per raggiungere gli obiettivi fissati/competenze attese e come faremo lavorare i bambini (azioni didattiche di mediazione) - Costruire contesti in cui i bambini possano fare esperienze complesse, diverse e significative, aiutare i bambini ad osservare, a ipotizzare, a fare confronti, a parlare, a disegnare e a scrivere . Ad esempio, nel percorso di “numero” partiremo dall’utilizzo di parole quantità in situazioni di vita reale e di laboratorio per arrivare consapevolmente all’idea di utilizzare parole numero per sapere quanti sono….., per dare un numero ad alcune proprietà e discretizzare materiali, spazio e tempo, per individuare proprietà d’ordine, per contare unità gruppo (scatole di …, gruppi di bambini, decine, settimane ), per descrivere e trovare regole a situazioni di togliere, di mettere, di andare avanti e indietro su piastrelle, contare per replicazione (ripetere tante volte oggetti) e per ripartizione. - Partire da ciò che i bambini sanno in contesto e avviare la nostra attività di mediazione (non rilevare le preconoscenze e poi coprirle con proposte didattiche precostruite). Le competenze numeriche dei singoli bambini costituiranno la base di partenza per costruire proposte di lavoro e, condivise con i compagni attraverso la discussione, potranno divenire la prima parte del patrimonio di conoscenze del gruppo. - Considerare l’errore come un modo di vedere, di guardare le cose e di interpretarle, domandare sempre il perché, lavorare con i bambini per cercare nuovi modi di guardare, altre spiegazioni più funzionali. - Aiutare i bambini a parlare di … ad esprimere le proprie idee su…. a cominciare a confrontarle in prime discussioni. - Porre attenzione alla funzione cognitiva della lingua per descrivere, raccontare e favorire l’uso di metafore, analogie, per favorire lo sviluppo del pensiero matematico. - Aiutare i bambini a cominciare a riflettere su cosa e come hanno imparato per far acquisire consapevolezza dei propri percorsi di crescita, delle difficoltà e dei traguardi ancora da raggiungere (cfr valutazione). Come osserveremo, verificheremo e valuteremo le competenze dei bambini (Strumenti per raccogliere dati e monitorare il percorso del gruppo e dei singoli) L’alternanza di lavoro collettivo, individuale e a piccolo gruppo, faciliterà la raccolta diversificata dei dati attraverso appunti e note sul campo dopo e durante le attività. Le osservazioni riguarderanno i prodotti dei bambini e i percorsi attraverso i quali i singoli bambini e il gruppo costruiranno competenze. La riflessione sui dati raccolti sarà utilizzata per valutare i bambini e la nostra azione didattica, costruire nuovi itinerari, percorsi diversi o paralleli. Cominceremo anche ad aiutare i bambini a riflettere su cosa hanno imparato e sulle modalità di lavoro per riuscire ad imparare in un gruppo. Perché intendiamo lavorare in questo modo e abbiamo fatto queste scelte Vogliamo lavorare in questo modo perché: si possano tradurre in azioni didattiche quotidiane le linee guida del Piano dell’Offerta Formativa; ogni bambino possa raggiungere, alla fine del percorso della scuola primaria , le competenze espresse nel profilo d’uscita; si mettano in pratica le modalità di far matematica apprese durante le esperienze di formazione /ricerca nel Circolo per il rinnovamento dell’insegnamento/apprendimento della matematica; abbiamo consapevolezza che il percorso su numero e spazio debba essere inserito in una didattica lunga organizzata in famiglie di esperienze e non articolata in pezzi staccati. Abbiamo fatto queste scelte perché : vogliamo costruire una pista di lavoro comune che rappresenti una mediazione tra le diverse esperienze professionali delle insegnanti e possa essere contestualizzata nei diversi gruppi classe; vogliamo prendere in considerazione i nuclei fondanti (numero, figure e spazio, relazioni, dati e previsioni, argomentare e congetturare, porsi e risolvere problemi) e gli orientamenti didattici del testo “Matematica 2001”; pensiamo sia importante partire dalle esperienze e dalle conoscenze dei bambini e utilizzare la discussione come una modalità per costruire conoscenze condivise attraverso il confronto delle diverse esperienze, delle diverse idee su…per costruire competenze matematiche; vogliamo porre attenzione all’importanza della lingua e utilizzare il linguaggio verbale (metafore, analogie,...), la scrittura, il disegno per esprimere , raccontare, capire e definire le cose che si stanno guardando. IPOTESI DI SUDDIVISIONE PERIODICA La suddivisione ha carattere puramente indicativo, il lavorare per situazioni complesse conduce ad affrontare temi, concetti e unità di lavoro senza una rigida scansione temporale. PRIMO QUADRIMESTRE SECONDO QUADRIMESTRE Analisi situazione di partenza Per cercare di capire in che modo nella scuola dell’infanzia ed in famiglia i bambini abbiano iniziato a guardare il mondo da un punto di vista matematico proponiamo: esperienze (giochi in palestra, in cortile, nell’aula, attività con oggetti, piccole attività di cucina, utilizzo del tempo-mensa) che si prestino ad essere raccontate utilizzando parole che esprimano concetti di quantità: tanti, pochi, niente, abbastanza, ancora, molto, moltissimo, di più, di meno, tanti-quanti, tutti, un mucchio, una parte, ogni, ciascuno, almeno… Ipotesi di percorsi Contare quantità continue rendendole discrete per cui si attribuiscono dei numeri e si conta solo dopo aver definito l’unità di misura (l’acqua in cucchiai, la fettuccia in pezzi, la farina in tazze, il tempo in …) Trovare le azioni discretizzanti nella realtà di tipo spaziale (spezzare, tagliare, fare tacche, delimitare,…) e di tipo temporale ( battere, scandire, ritmare, cadenzare…) Discutere e trovare le parole adeguate per esprimere quanto condiviso nel gruppo Ipotesi di percorsi Raccogliere le idee dei bambini relativamente all’utilizzo dei numeri (intervista: “Dove avete visto i numeri ? A cosa servono? ) e riflettiamo insieme su quanto emerso Effettuare percorsi in palestra Costruire plastici di percorsi (trasferimento dal tridimensionale al bidimensionale disegni e lettura di disegni – mappe e costruzione di simboli condivisi) Contare per replicazione, ripetendo tante volte oggetti per fare un mucchio Leggere, riprodurre e inventare ritmi (costruzione di braccialetti, di spartiti ritmici con alternanza di colori e associazioni colore / suono ) Riconoscere unità gruppo per contare (Martina e il gigante) Contare oggetti e gesti (palline, bambini, caramelle, pupazzi, dita, passi, battute di mani…) Compiere operazioni di mettere insieme, togliere, ripetere tante volte elementi uguali, dividere tante volte elementi uguali Contare quantità continue rendendole discrete (definizione di lunghezza del passo all’interno di un gioco, definizione delle unità di misura utilizzate per eseguire semplici ricette, costruzione di calendari… ) Trovare nella realtà situazioni di mettere e togliere e rappresentarle con le parole. Costruire diversi tipi di pallottolieri Calcolare il risultato di semplici addizioni e sottrazioni usando metodi i strumenti diversi in situazioni concrete Guardare per numero favole, racconti, esperienze legate alla quotidianità, giochi Fare pacchetti Trovare modalità di rappresentazione delle operazioni di mettere e di togliere con simboli Mettere in corrispondenza le quantità a dei grafemi (cifre) utilizzando filastrocche, attività grafiche, plastiche e motorie Contare proprietà continue rendendole discrete in situazioni concrete Contare unità gruppo in situazioni concrete Riconoscere e descrivere alcune delle principali relazioni spaziali Eseguire semplici percorsi partendo da descrizioni verbali o da disegni Sviluppare strategie di confronto rilevando somiglianze e differenze e individuare i diversi significati del segno = (uguale) prima tra oggetti “uguali per” come nel gioco del domino e successivamente tra unità numeriche Eseguire semplici calcoli mentali con addizioni e sottrazioni Contare per replicazione (ripetere tante volte oggetti , gesti per fare un intero, per fare un mucchio) Contare per ripartizione (scomporre in tante unità un intero)