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Percorso didattico di accoglienza alla classe 1^ della Scuola Primaria Insegnanti Pecchia Sabrina & Casini Caterina a.s.2011/2012 Scuola Primaria G. Dupré Siena Benvenuti in prima! Il gruppo docenti: * Claudia Boschi, Ines Galardi, Elsa Gestri, Marilena Napolitano, Sabrina Pecchia * Tutor: Prof.ssa Falleri Monica Il contesto: * Classi piuttosto numerose; * Provenienza da varie scuole dell’infanzia; * Presenza di alunni stranieri, circa 20%; Percorso condiviso interdisciplinare Motivazioni : * Coesione dei gruppi classe; * Imparare giocando e stare bene a scuola. I bambini devono sentirsi felici di imparare. Il clima della classe deve essere caratterizzato dal senso di crescere ogni volta un po’, apprendendo nuove conoscenze in modo giocoso o avendone prima sentito il bisogno. (G.Petter) Metodologia Educativa si fonda su alcuni principi fondamentali disponibilità di materiale idoneo all’attività ludica libertà espressiva organizzazione condivisa degli ambienti e dei materiali favorire l’autonomia raccogliere una documentazione educativa dei passi che sono stati fatti (P. Tonelli) Il primo mese di scuola Attività ludiche finalizzate alla valutazione delle conoscenze pregresse dei bambini In continuità con la scuola dell’infanzia Compilazione di griglie di valutazione da parte del team docenti Spazi utilizzati: aula- ambienti scolastici- palestra- cortile della scuola Perché giochiamo insieme...? Perché “giocando si impara” non facciamo perdere troppo presto ai nostri bambini il piacere del . gioco l . • la motivazione intrinseca; Secondo Piaget, il gioco è lo strumento primario per lo studio del processo cognitivo del bambino, ovvero “La più spontanea abitudine del pensiero infantile". • la priorità dei mezzi sul fine; Individua tre tipologie di gioco: • la dominanza dell’individuo rispetto alla realtà esterna; • senso motorio, dei primi anni di vita; • la non letteralità; • simbolico, tipico dell’infanzia; • la libertà dai vincoli; • quello specifico dell’età scolare Baumgartner descrive gli aspetti psicologici del gioco come la combinazione di sei componenti diverse: • il coinvolgimento attivo Caccia al tesoro dei numeri Giochiamo con i numeri Conti canti e filastrocche Contare per contare…e ricontare Caccia al tesoro Iniziare a conoscere l’ambiente scolastico cercando non solo i numeri attorno a noi, ma anche gli oggetti che possiamo contare (come le castagne). È l’avvio per creare un «tesoro» in classe, successivamente le insegnanti hanno chiesto agli alunni di cercare un po’ di tesoro anche a casa e di portarlo in sacchetti di plastica trasparenti. I bambini hanno ben accolto la richiesta perché l’hanno vissuta come un ricreare un ambiente familiare con oggetti familiari, ma che poi sarebbero stati il tesoro di classe… Caccia al tesoro Lettura animata di filastrocche numeriche Quattro pirati sul mar dei sargassi in una zattera fatta di assi; vanno remando, dicono loro, alla ricerca di un grande tesoro. Però: Uno è alto, uno basso, e uno è zoppo, ed il quarto ha la benda sull'occhio; vanno remando, dicono loro, alla ricerca di un grande tesoro. Giochiamo con i numeri Attività da fare in cortile, in palestra o in classe! gioco e conto, conto e gioco Giochiamo con i numeri gioco e conto, conto e gioco Conti canti e filastrocche Abbiamo contato e rappresentato tutto ciò che ci circonda 1 è il sole che splende di giorno 2 sono gli occhi che guardano intorno 3 sono i Magi che vanno, che vanno 4 stagioni formano un anno In una mano ci son 5 dita 6 son le zampe che ha una formica L’arcobaleno ha 7 colori, ha 7 stelle l’Orsa Maggiore, La settimana ha 7 giornate. Con 8 zampe, se voi le contate, si muove il ragno nella sua ragnatela 9 pianeti girano in cielo Due mani insieme fan 10 dita 11 e 11 fan la partita 12 mesi formano un anno; conta e riconta fino a un altr’anno. Contare per contare…e ricontare: Contare per il piacere di contare! Per me la matematica è… che cosa provano i bambini nei confronti della matematica: sentimenti ed emozioni positive o negative! ...e così via... il naturale e ludico passaggio dalle attività di accoglienza al “fare di conto”