COMUFFICIO

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ORIZZ NTI
COMUFFICIO
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Tradizione e innovazione
Il Convegno Nazionale Comufficio festeggia i 70 anni dell’Associazione all’insegna
del cambiamento per la crescita
Ci siamo trovati in 240 giovedì 29 ottobre al Centro Congressi
Stella Polare di Fiera Milano Rho per il nostro convegno nazionale dal suggestivo titolo ‘Cambiare per crescere’. Tattica
la scelta della location che permetteva, al termine dell’evento
previsto per fine mattinata, di vistare, con un breve percorso
a piedi, Expo per toccare con mano il grande successo di
pubblico di un’iniziativa che dopo due giorni avrebbe chiuso i battenti. Strategica invece la scelta del titolo che da una
parte ha costituito il filo conduttore di tutti gli interventi della
mattinata, tavola rotonda compresa, dall’altra è stato recepito
dall’assemblea come un forte commitment del management
dell’Associazione che suonava così: quest’anno compiamo i
70 anni e li portiamo così bene che pensiamo di continuare
a innovare per continuare a crescere!
IERI, OGGI E DOMANI
Ma veniamo a noi per parlare dei contenuti e dei contributi
del convegno che ha visto in apertura l’intervento del presidente Marco Schianchi. A lui il compito di tratteggiare i 70
anni di vita dell’associazione suddividendoli in quattro ere:
il dopo guerra dal ’45 al ’59, il boom economico dal ’60
all’81, l’Italia dall’82 al ’91 per arrivare all’era di internet
dal ‘92 ai nostri giorni. Con un intervento intrigante per una
platea attenta, ogni periodo è stato punteggiato dalle vicende del nostro Paese, da quelle tecnologiche e dalla vita di
Comufficio, evoluzioni del brand comprese.
Ha poi preso la parola Carlo Sangalli, presidente di Confcommercio e ospite d’onore della manifestazione, che si è soffermato sul significato dei 70 anni di vita di Comufficio, pro-
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Al Convegno ha partecipato un pubblico attento e numeroso
ponendo un rovesciamento del tema del convegno e cioè
‘Crescere per cambiare’, crescere nelle alleanze per essere
interlocutori più credibili anche verso il Governo, crescere nelle ambizioni e così via... E quando si cresce inevitabilmente
si cambia. Forte anche il richiamo al Governo perché cambi
il proprio ruolo verso le imprese associate da sottrattore di
risorse con un’imposizione fiscale sempre più soffocante, a
sottrattore di ostacoli, di lacci e lacciuoli al corretto sviluppo
del business aziendale.
IL RUOLO DELLA TECNOLOGIA...
Antonio Grioli dell’Università Cattolica di Milano ha trattato
il tema della tecnologia come fattore abilitante dell’innovazione soffermandosi su un concetto ormai consolidato per il
quale internet ha cambiato i parametri di tempo e spazio.
Le PMI più avvedute devono prendere coscienza di questo
straordinario cambiamento e cavalcarlo al meglio. Ha concluso il proprio intervento ricco di esemplificazioni mettendo
in guardia la platea a non confondere ‘invenzione’ con ‘innovazione’, considerando quest’ultima la sintesi nobile di un
processo che può anche partire da un’invenzione, ma che
viene arricchita da un modello di business che, con tutte le componenti necessarie, si traduce in un successo imprenditoriale.
...E QUELLO DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Ricco di contenuti non riassumibili in poche righe, l’atteso intervento di Carmelo Piancaldini, dirigente dell’Agenzia delle
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Entrate, che ha confermato il costruttivo rapporto in essere
con Comufficio quale interlocutore qualificato per approfondire le numerose tematiche in essere sulla fiscalità, attinenti le
operazioni commerciali, i modelli in uso e le nuove prassi per
la gestione e la trasmissione dei dati fiscali. La prima e ultima
slide del suo intervento hanno bene riassunto il momento storico
che sta vivendo l’Agenzia delle Entrate che sta modificando
il proprio ruolo da mero ricevitore passivo di dichiarazioni
fiscali a facilitatore attivo di ‘tax compliance’, impegnandosi
a governare e non a farsi governare dalla tecnologia che
sta crescendo in modo dirompente.
La tavola rotonda che ne è seguita e che ha visto Roberto
Rocchi di Toshiba, Roberto Stefanelli di VAR Group, Saverio
Saltini di Zucchetti e Roberto Garavaglia consulente strategico per i pagamenti innovativi, dibattere il tema ‘Attualità
e Futuro dell’innovazione tecnologica’ ha dato concretezza
agli interventi della prima parte della mattinata fornendo agli
astanti spunti interessanti di riflessione per la propria quotidiana attività.
Fabrizio Venturini
FORMAZIONE
Temi e obiettivi del 2016
Al via i corsi basati su piattaforma e-learning. Tutti benefici per gli Associati
Nel 2015 Comufficio ha erogato 288 ore di formazione per
oltre 50 corsi che hanno visto complessivamente la partecipazione di 520 persone. Nel 2016 l’obiettivo è di arrivare
a 450 ore la maggior parte delle quali sarà messa a disposizione a titolo gratuito per le Imprese che avranno aderito ai
percorsi di formazione finanziata. Molte le novità che sono
state introdotte nel piano di formazione di Comufficio per il
2016 dal punto di vista sia della proposta formativa sia delle
metodologie didattiche.
Sono state infatti condivise insieme ai nostri docenti una serie
di valutazioni che hanno portato a una revisione in generale della didattica per adattarla a un modello di erogazione
dei corsi basato anche sulle piattaforme di e-learning. Si è di
fatto, quindi, completato il passaggio da corsi frontali d’aula
a corsi, comunque frontali, ma svolti in un ambiente virtuale.
L’impegno profuso non è stato di poco conto, ma il vantaggio
conseguito è indubbio e andrà a totale beneficio di tutte le
Imprese Associate che operano nelle diverse aree del territorio nazionale. Per queste, infatti, non sarà più necessario
pianificare per le risorse coinvolte spostamenti, anche di più
giorni, da un capo all’altro della penisola. Il risparmio è consistente, in alcuni casi il costo della trasferta supera di gran
lunga quello del costo orario della persona che viene iscritta
per seguire un corso lontano dalla sede aziendale.
Per il 2016 è inoltre riconfermata, per le Imprese che hanno
aderito al progetto, la possibilità di accedere a titolo gratuito
alle attività formative finanziate.
Per quanto riguarda invece i diversi percorsi formativi offerti,
abbiamo rafforzato le tematiche che risultano corrispondeAree
INFORMATICA
COMMERCIALE
E MARKETING
AMM.NE
E GESTIONE D’IMPRESA
FORMAZIONE COLLETTIVA
E PERSONALIZZATA
L’Associazione lavora con tutti i principali fondi
interprofessionali quali Fondimpresa, Fondo Forte
e FonARCom. È inoltre in grado di supportare le
Imprese nella realizzazione di progetti formativi
personalizzati o di accoglierle in progetti collettivi
già operativi. Ricordiamo agli interessati che per
informazioni possono utilizzare l’email:
[email protected]
re ad una aspettativa consolidata nel tempo, ma abbiamo
anche inserito nuovi corsi suggeriti direttamente dalla base
associativa. Un estratto del piano formativo di Comufficio per
il 2016 è riportato nella tabella di questa pagina.
Infine è doveroso sottolinerae il fatto che l’’Accademia di Comufficio’, resa operativa nell’arco del 2015 per dare impulso
a interventi formativi e consulenziali di alto profilo, propone
per il prossimo anno il ‘Master di Gestione d’Impresa’. Gli
operatori del settore o le Imprese interessate possono chiedere approfondimenti scrivendo a [email protected]
Titolo Corso
Networking 1: i protocolli di comunicazione della famiglia TCP/IP
Networking 2: realizzare LAN e WAN
Networking 3: le reti senza fili ( WiFi)
Networking 4: la risoluzione di problemi di connettività di rete
Networking 5: le reti locali miste (s.o. Windows, Linux e Mac)
Windows Server 2012: Installazione e configurazione del DC e di AD
Windows Server 2012: Amministrare Active Directory e uso delle Group Policy
Windows Server 2012: Configurazione avanzata dei servizi
Basi di dati 1: studio e progettazione di un database relazionale
Basi di dati 2: il linguaggio SQL
Programmare in Java, corso introduttivo al mondo ad oggetti
Programmare in Java, corso avanzato al mondo ad oggetti
Migliorare le capacità di presentazione e vendita in un contesto di fidelizzazione del cliente
Introduzione alla professione di consulente tecnico di vendita
Orientamento ai risultati, motivazione, comunicazione, gestione del tempo e del sé.
Parlare in pubblico
SEO (Search Engine Optimization) e la Web Reputation
Il posizionamento aziendale all’interno dei social media per la promozione del proprio brand
Mod. 1 – Accreditarsi al MePA e promuoversi verso la Pubblica Amministrazione.
Mod. 2 – Corso avanzato di gestione del MePA.
Mod. 3 – la Fatturazione elettronica nell’ambito della PA.
Formazione generale per lavoratori
Formazione specifica per lavoratori – rischio basso
Formazione specifica per lavoratori – rischio medio
Aggiornamento per RLS – rischio medio
Giacomo Biemmi
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La parola agli associati
CONTO-GRAPH
Antonio Di Pietro,
Amministratore Conto-Graph
La società si trova a Viterbo, dove dal 1979 è concessionaria Olivetti per la zona, sotto la guida
dell’Amministratore Antonio Di Pietro. Fortemente radicata sul territorio, attualmente opera nel settore
IT e nel web offrendo prodotti, servizi e soluzioni per le PMI, i professionisti, gli enti pubblici, gli
artigiani e i commercianti. “In questi decenni di attività, il comune denominatore di crescita e successi
della nostra azienda è stato il forte legame con Olivetti, un rapporto si commerciale ma anche etico/
culturale di cui siamo molto fieri”. Un mercato in continua evoluzione impone all’azienda una costante
implementazione della propria offerta, nuovi brand, partner specializzati, certificazioni e soluzioni
software con servizi mirati. Dal 2002, per esempio, è operativa InfoMyWeb, la business unit di ContoGraph dedicata al mondo web la cui mission è fornire un approccio innovativo e soluzioni digital
marketing personalizzate alle attività che intendono sfruttare e crescere nella Grande Rete.
I PUNTI DI FORZA
Conto-Graph pone il Cliente al centro della sua attività, ricevendo apprezzamento per la capacità di
seguirlo, ascoltarlo e assecondare le sue esigenze, aiutandolo a trovare risposte utili alle sue richieste.
Nello specifico, per esempio, soluzioni ottimali per il noleggio costo copia, software gestionali
verticalizzati, senza dimenticare la tempestività nella risposta per interventi di ripristino, manutenzione
su prodotti di office automation in generale. “Oggi sempre di più ci stiamo orientando verso servizi
e soluzioni pre e post vendita ad alto valore aggiunto con un’assistenza qualitativa, tempestiva e
risolutiva con orari flessibili. Conto-Graph mira anche, e soprattutto, alla fidelizzazione del cliente
attraverso la sua profonda conoscenza, l’ascolto e il supporto continuo. Altri plus che ci caratterizzano
sono: lo spirito di squadra, le risorse umane, il vero capitale dell’azienda e la ricerca”.
PERCHÉ COMUFFICO
Associata da molti anni Conto-Graph riconosce a Comufficio il valore aggiunto che offre in termini di
rappresentanza, di consulenza, di innovazione e contenuti. “Far parte di questa grande ‘FAMIGLIA’
consente di avere tutti i suggerimenti, le idee e i chiarimenti sui tanti temi di nostro interesse”.
SEVERI
Portare l’innovazione nel territorio è la vocazione di Severi Srl fin dall’inizio degli Anni ’70, quando
il padre di Stefano Severi, attuale Amministratore Unico dell’azienda, fondò una delle prime
concessionarie della storia di Olivetti. Ma proprio sul tema del cambiamento la dialettica tra figlio
e padre a un certo punto ha portato a una separazione: “Negli Anni ’80 agli albori del digitale ho
aperto una mia concessionaria dove ho fatto nuove esperienze e dove ho potuto sviluppare le mie
idee”, dice Stefano Severi. Nel tempo, successivamente, le due società sono confluite nell’azienda
Severi Srl di oggi, una realtà di 24 persone che opera prevalentemente in Toscana, ma che ha
sviluppato soluzioni a tecnologia avanzata adottate da imprese di tutti i settori operative in tutta Italia.
I PUNTI DI FORZA
Dallo sviluppo software a Internet, dalla vendita dei prodotti a un’ampia e articolata offerta di
servizi. L’azienda ha sempre guardato avanti, prima degli altri, rifacendosi ai modelli di successo
internazionali, un esempio su tutti: “All’inizio degli Anni ’90 abbiamo aperto il primo Internet Point e
quindi un POP in provincia di Pistoia, e tra i primi in Italia, perché convinti che il web doveva essere
portato alle imprese”. Oggi Severi compie un altro passo importante: “Apriremo a breve la nostra
nuova sede di Monsummano Terme, in provincia di Pistoia, pensata come un vero e proprio ‘Hub’, un
elemento centrale che funge da ‘fulcro’, dove si sviluppa un’ampia offerta di servizi. Per ogni esigenza
il cliente troverà la risposta adeguata fornita da noi o da una nostra terza parte. Sposiamo in pieno la
logica del sevizio e, infatti, anche le nostre aule saranno aperte alle iniziative dei clienti”.
PERCHÉ COMUFFICIO
Severi è un associato storico, ha sempre apprezzato la capacità di interlocuzione ad alto livello che
contribuisce a rendere chiare e applicabili le tante norme di legge rilevanti per gli Associati. Stefano
Severi negli ultimi anni è stato anche Consigliere Direttivo: “Vivere da dentro l’Associazione mi ha fatto
apprezzare ancora di più il lavoro delle persone di Comufficio. Sulla formazione viene già fatto molto,
ma credo che ci sia ancora potenziale da sviluppare su temi inesplorati. Come quello dell’etica nel
business: è importante agire sul mercato con quei valori che il cliente riconosce di alta qualità”.
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Stefano Severi, Amministratore
Unico Severi Srl
ATTUALITÀ
Bandi di Finanziamento: nuove opportunità
Comufficio da diversi anni promuove il servizio di informazione e supporto agli Associati che fossero interessati a partecipare a bandi di finanziamento destinati alle PMI. La nostra
Associazione con l’ausilio di consulenti specializzati comunica periodicamente le caratteristiche dei bandi pubblicati
rivolti allo sviluppo e alla formazione delle imprese italiane.
Durante l’anno 2015 Comufficio, in particolare la società partecipata Comservizi srl, ha visto l’aggiudicazione dei bandi
di gara pubblicati dalla Regione Lombardia e dalla Camera
di Commercio, quali: bando per la costituzione di reti d’impresa, bando per la comunicazione digitale, bando per la
selezione di progetti di crescita e consolidamento di reti e il
bando Community Open Innovation.
Sempre nel corso dell’anno 2015, gli Associati che sono stati supportati dal servizio di assistenza di Comufficio, hanno
visto l’aggiudicazione dei bandi di finanziamento pubblicati
dalla Regione Lombardia quali Open Innovation e Credito
In-Cassa B2B, e del bando della Regione Emilia Romagna
rivolto allo sviluppo innovativo delle imprese.
Inoltre dal 2013 la società Comservizi, è fornitore di servizi
di affiancamento ai percorsi di avvio e rilancio delle imprese
lombarde. L’obiettivo è quello di attestare il titolo per poter
erogare i servizi di finanziamento alle imprese.
© thinglass - Fotolia.com
Quanto abbiamo fatto nel 2015 e quello che vogliamo fare nel nuovo anno
attenzione dei seguenti temi: agroalimentare, eco-industria,
industrie creative e culturali, manifatturiero, mobilità sostenibile, industria della salute e aerospazio.
Tutte le aziende che fossero interessate ad avere informazioni
possono contattare i nostri uffici scrivendo alla Dott.ssa Luisa
Bellissimo, all’indirizzo email [email protected]
APERTURA SU RICERCA E INNOVAZIONE
Con la prospettiva di poter supportare le imprese, Comservizi risulta accreditata nella banca dati regionale lombarda
Questio, sistema di rilevazione delle competenze dei Centri
di ricerca e innovazione della Lombardia.
Non solo. Comufficio, in vista di Horizon 2020, ricorda che
saranno pubblicati diversi bandi di finanziamento con l’intendimento di sostenere la crescita delle imprese con particolare
CHE COS’È HORIZON 2020
Horizon 2020 è lo strumento finanziario di attuazione di
“Unione dell’Innovazione”, un’iniziativa faro della strategia
Europa 2020 volta a garantire la competitività globale
dell’Europa. Con un budget di 80 miliardi di euro, il nuovo programma per la ricerca e l’innovazione dell’Unione
Europea vuole dare una spinta significativa alla creazione
di nuova crescita e nuovi posti di lavoro nei Paesi della
Comunità.
Horizon 2020 è stato creato per attuare la strategia di
crescita dell’UE per il prossimo decennio, la cosiddetta
Europa 2020, secondo cui l’Europa dovrà basarsi su
un’economia intelligente, sostenibile e inclusiva. Queste
tre priorità dovrebbero aiutare l’Unione e gli Stati membri
a raggiungere alti livelli di occupazione, di produttività e
di coesione sociale.
In concreto, l’Unione si è data ambiziosi obiettivi da raggiungere entro cinque anni in queste cinque aree d’interesse
ritenute altamente strategiche: occupazione, innovazione,
istruzione, inclusione sociale e clima/energia.
I NUOVI ASSOCIATI LUGLIO-AGOSTO 2015
Ragione Sociale
A.T.E.
Advanced Trading S.r.l.
Banfi Elettronica S.a.s.
C.A.M.F.
Cesaretti Group S.r.l.
Dini Argeo S.r.l.
Dylog Italia S.p.A.
Effeerre Labo
Electronic Service Italia S.r.l.
Futura Ict S.r.l.
Generaloffice S.n.c.
Malanetto Bilance S.a.s.
Microramo S.r.l.
Ramutelefonia
Resource S.r.l.
Scloby S.r.l.
T&D S.r.l.
Tecnovision Luminarie S.r.l.
Topcontrol S.r.l.
Tuttoufficio S.r.l.
Città
Bari
Napoli
Ischia (NA)
Erbusco (BS)
Ancona
Fiorino Modenese (MO)
Torino
Acquarica Del Capo (LE)
Bovolone (VR)
Sondrio
Scalea (CS)
Saluzzo (CN)
Legnano (MI)
Vittoria (RG)
Potenza Picena (MC)
Torino
Pescara
Settimo Milanese (MI)
Terlano (BZ)
Montichiari (BS)
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INNOVAZIONE DIGITALE
Le nuove opportunità per gli Associati
nella nuova era dell’ICT
Intervista a Luigi Gola, consigliere di amministrazione di SeSa S.p.A. e membro
del Comitato Direttivo di Comufficio, promotore principale e responsabile
del nuovo Comitato Tecnico di Comufficio dedicato all’Innovazione Digitale
Grazie ai nuovi paradigmi tecnologici che oggi abilitano
quelli che in molti chiamano trasformazione digitale, se non
addirittura rivoluzione, il mondo sta cambiando e rapidamente in tutti i segmenti. A queste forti innovazioni non si
sottrae l’importante mercato retail, ovvero una delle aree di
riferimento in cui si muove la grande maggioranza degli associati di Comufficio.
Non è un caso quindi che dopo le elezioni che hanno rinnovato le cariche direttive, in questa nuova importante fase,
tra i diversi Comitati Tecnici nati per focalizzare le tematiche
di interesse di Comufficio ne abbia preso il via anche uno
dedicato al tema dell’Innovazione Digitale. L’iniziativa nasce
con lo scopo di portare la nostra associazione a confrontarsi sempre più concretamente con i temi dell’ICT che oggi
abilitano tale innovazione e quindi, tra gli altri: il cloud computing, i big data e l’internet of things. Tecnologie, ma anche
nuove modalità di utilizzo delle stesse, che già oggi sono al
centro di importanti iniziative dei principali attori del mondo
della Grande Distribuzione Organizzata e che, nel futuro,
inevitabilmente coinvolgeranno sempre di più tutti gli attori,
anche quelli di più piccole dimensioni, del segmento retail.
Luigi Gola, consigliere di amministrazione di SeSa S.p.A. e
consigliere del Comitato Direttivo di Comufficio, ci spiega
le ragioni che hanno portato alla configurazione di questa
importante iniziativa: “Dobbiamo sempre più avere la consapevolezza del fatto che il registratore di cassa così come
lo conosciamo oggi nel giro di qualche anno subirà delle
modificazioni sostanziali, e con ogni probabilità anche dal
punto di vista normativo lo stesso concetto di ‘scontrino fiscale’ non sarà più quello che vediamo tutti i giorni. Il misuratore
fiscale da strumento statico è destinato a diventare una vera
e propria piattaforma interattiva collegata al mondo esterno
e questo apre una molteplicità di scenari molto interessanti, soprattutto sul fronte dei nuovi business basati sui servizi.
Questo senza aumentare la complessità del sistema o pregiudicandone la facilità d’utilizzo”.
COMITATO INNOVAZIONE DIGITALE:
I PUNTI DI FORZA E PUNTI DI DEBOLEZZA EMERSI NELLA PRIMA RIUNIONE
Agli inizi di ottobre si è svolta la prima riunione del Comitato Tecnico ‘Innovazione Digitale’ presieduta dal Consigliere Luigi
Gola e coordinata dal Direttore Generale di Comufficio Fabrizio Venturini. In questa sede i diversi convenuti hanno preso
in esame quelli che dovranno essere gli obiettivi di questo comitato e analizzato i punti di forza, sui quali si potrà fare leva,
e quelli di debolezza che invece bisogna colmare.
Nella valutazione di tutti è emersa la consapevolezza che quella che viene chiamata oggi Rivoluzione Digitale non può
che essere nelle ‘corde’ di un’associazione come Comufficio che ha nella sua missione anche quella di coniugare l’innovazione che amplia e porta nuove opportunità di business agli Associati.
Ma Comufficio per la sua vocazione, e per la sua storia, non può non avere ben presente che la Rivoluzione Digitale in Italia
avrà successo quanto più sarà inclusiva, ovvero quanto più a questa visione si avvicineranno le piccole e medie imprese e
anche le piccolissime aziende di ogni settore merceologico. Lasciare scoperta anche solo una parte di questa importante
fascia della realtà economica del Paese significherà infatti rinunciare a priori all’obiettivo di portare tutto il Sistema Italia nel
nuovo contesto Digitale. Perdendo quindi nuovamente in competitività rispetto alle altre nazioni più avanzate.
Immaginare nuovi business
Andando al di là dell’enfasi che viene utilizzata principalmente per ‘bucare lo schermo’, il termine Rivoluzione Digitale indica
non solo il nuovo modo in cui oggi le persone si relazionano nella loro vita privata utilizzando i nuovi device tecnologici, ma
sempre di più anche i cambiamenti che la nuova ICT apporta agli ambiti lavorativi, e quindi nelle modalità di fare in modo
nuovo i business più tradizionali, ma anche, e questa è la novità più importante, di immaginare e quindi fare nuovi business.
Naturalmente all’interno di Comufficio esistono tra gli Associati diverse sensibilità. A fronte di un gruppo di audaci promotori
sempre pronti a portare alla propria clientela i temi dell’innovazione in generale, si muovono anche realtà che agiscono
solo quando è il loro cliente a sollecitarli dal punto di vista delle novità. Ma a queste due categorie si affiancano poi coloro che invece rimangono su posizioni più conservative, magari spaventati dal fatto che novità così radicali, come il digitale,
possano essere portatrici più di svantaggi che di reali benefici.
Il compito di Comufficio sarà quindi arduo in taluni casi, perché spiegare le reali opportunità del digitale oggi non è per
niente facile. Ma non si può non partire dal valore rappresentato da tutte le 1.300 aziende associate a Comufficio che in
questi anni di crisi hanno dimostrato di essere in grado di parlare la lingua di business del cliente. Portare quindi il maggior
numero di Associati a ragionare in modo concreto ed efficace sul Digitale, non può che essere la strada per includere come
protagoniste di questa ‘rivoluzione’ il maggior numero di PMI e di piccolissime imprese del nostro Paese.
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© vladimirs - fotolia.com
Certo per cogliere queste opportunità
bisogna interpretare il cambiamento in
modo positivo, ma sono convinto che
gli imprenditori che stanno dietro alle
aziende associate quando avranno la
percezione reale del cambiamento di
scenario si muoveranno senza esitazione. Iniziare a compiere i primi passi in
questa direzione già oggi è però molto
meglio che aspettare che le motivazioni
al cambiamento arrivino da una pressione competitiva che ogni giorno si fa più
pesante. Per questo quindi con il nostro
Comitato Tecnico dedicato all’Innovazione Digitale stiamo lavorando per mettere
a disposizione di tutti gli associati, a breve, i primi strumenti utili per supportarli
nel nuovo scenario”.
QUANDO IL SUCCESSO ARRIVA
IL NUOVO SCENARIO
GRAZIE AL CAMBIAMENTO
DEL BUSINESS NEL RETAIL
A proposito di cambiamenti di scenario
In questo scenario, l’esercente avrà la
Luigi Gola, manager che ha al suo attivo
base tecnologica adeguata per costruire
una serie di importanti successi come reun’offerta di servizi ben focalizzata sulle
sponsabile di business di diverse aree in
caratteristiche della sua clientela, e tutto
IBM Italia fino al 1995 e anche succesciò potrà essere facilmente abilitato dal
sivamente in tutte le esperienze dell’ICT
cloud computing: “Anche il piccolo comitaliana nel quale ha portato un fattivo
merciante avrà la possibilità di utilizzare
contributo, ama ricordare un importansofisticate funzionalità software a sua
te episodio legato alla sua esperienza
disposizione come servizi che troverà
professionale: “Ho avuto l’opportunità
nelle ‘nuvole’ realizzate da quegli opedi portare e gestire, quando ero in IBM,
ratori che hanno la capacità di costruire
la piattaforma AS/400 in Italia e questo
soluzioni che si caratterizzeranno come
è stato un successo di business, come
assolutamente sicure e adattabili alla
singola realtà. Tengo però a sottolinea- Luigi Gola, consigliere di amministrazione di nell’ICT tutti sanno, che è durato molti
SeSa S.p.A. e membro del Comitato Direttivo
re che il vantaggio principale di questo di Comufficio. Da settembre Responsabile del anni. Ciò è stato possibile anche grazie
al fatto che siamo stati capaci di portare
approccio sta nel fatto che questi servi- Comitato Tecnico Innovazione Digitale
questo sistema dalle logiche proprietarie
zi verranno venduti con le logiche del
in cui era nato alle architetture aperte. Interpretando infatti
‘paghi per quanto tempo li usi’ o con la formula del canone
per tempo il cambiamento di scenario che stava arrivando
mensile, abbattendo quindi la tipica barriera degli elevati
nell’ICT siamo stati in grado di portare tutta una serie di
costi di licenza e manutenzione del software tradizionale”.
strutture, interne ed esterne alla società, a investire in questa
In questa situazione oggi operano già i principali operatori
radicale trasformazione, e questo ha voluto soprattutto dire
della Grande Distribuzione Organizzata anche italiani, dove
creare skill e know how nuovi adeguati allo scenario che si
le innovazioni più spinte sono abilitate da software molto
stava affermando”.
sofisticati, ma che vengono utilizzati appunto come servizio,
limitando così di gran lunga l’impatto sui costi aziendali: “Oltre
Ruggero Vota
al cloud computing c’è un forte interesse in questi operatori
sul tema dei big data, per conoscere sempre meglio il proprio cliente e per capire le opportunità di acquisto che sta
cercando nel mercato”.
LO SVILUPPO DEI NUOVI SERVIZI
E LE OPPORTUNITÀ PER GLI ASSOCIATI
Si va quindi verso un cambiamento radicale e ineluttabile anche per una parte importante degli Associati di Comufficio:
“Finalmente quella parte dei nostri Associati che oggi hanno
nella misurazione fiscale una parte consistente del loro business, in questo nuovo scenario hanno a disposizione uno
strumento per fare nuovo business in modo consistente, e
non rimanere legati solo agli obblighi normativi inerenti la
punzonatura e alle attività di manutenzione complementari.
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FOCUS ON
Brevi Spa, da 25 anni Associata a Comufficio
Presente sul mercato da più di 30 anni, Brevi Spa rappresenta uno dei principali Distributori italiani operanti nel settore
dell’Information Technology, leader in particolare nel segmento
della distribuzione “cash&carry”, ovvero tramite punti vendita
all’ingrosso riservati ai rivenditori. Nel 2014 ha fatturato circa
167 milioni di euro, rifornendo più di 14 mila rivenditori in tutta
Italia; il suo sito www.brevi.it vanta quasi 5.000 visitatori unici
al giorno. Un ruolo e un’importanza avvalorati dal recente
titolo di “Distributore dell’Anno” assegnatogli da CONTEXT,
società internazionale di rilevazioni di mercato, sulla base
di un sondaggio effettuato presso gli operatori di Canale.
L’azienda dispone di uno staff di circa 140 persone, di cui
una cinquantina operanti nella sede centrale di Grassobbio,
ove è anche ubicato il Magazzino centrale, con 5.000 metri
quadrati di superficie. Al timone dell’azienda Giambattista
Brevi, Fondatore e Presidente, nonché autentico fulcro di tutte le attività dell’azienda. Nato a Zogno nel 1954, Brevi ha
saputo trasformare il piccolo negozio aperto più di 30 anni
fa a Torre Boldone in un’azienda di vertice nel mondo IT.
Dietro questo successo, grandi intuizioni ed indubbie capacità ma anche molta passione e tanti anni di sacrifici e duro
lavoro, in puro ‘spirito bergamasco’.
Il listino Brevi abbraccia a 360 gradi tutto ciò che riguarda
il mondo IT: notebook, autentici best seller con tutte le principali marche a listino, e device portatili di ultima generazione;
componentistica per PC, in tutte le sue molteplici espressioni
(schede madri, memorie, hard disk, ecc.); classici PC desktop,
workstation e server, con
una menzione speciale
per la linea di PC a marchio ‘Winblu’ prodotti
dalla fabbrica Brevi di
Rovigo; monitor, stampanti e relativo materiale di
consumo; software (sistemi operativi e applicativi
Microsoft, antivirus, ecc);
prodotti per il networking
e lo storage; tastiere mouse e una grandissima varietà di accessori; device Giambattista Brevi, fondatore
digitali e tanti altri articoli e presidente di Brevi Spa
ancora. Una gamma di offerta articolata e completa, per soddisfare al meglio qualsiasi
tipo di esigenza e di budget. Il modello di business di Brevi
Spa si basa su un network di cash&carry dislocati nel Nord
e Centro Italia: 29 punti vendita per rivenditori che vanno a
costituire la rete di Distribuzione IT Numero Uno in Italia per
numero di cash&carry e copertura geografica.
Il modello cash&carry sviluppato da Brevi consente la perfetta integrazione fra vendita on line e commercio tradizionale:
attraverso il sito www.brevi.it il cliente può consultare l’intero
listino e beneficiare di tutta la sua ampiezza di scelta, con
migliaia di referenze e con tutta la disponibilità del Magazzino Centrale; attraverso il cash&carry di zona, rifornito quotidianamente dalla sede centrale, può sfruttare i vantaggi di
un “supermercato” locale, ove ritirare la merce ordinata on
line o direttamente rifornirsi con il classico carrello della spesa. Con l’ausilio di personale qualificato a costante disposizione, pronto a supportarlo in tutti gli aspetti della relazione
commerciale. Un rapporto di fiducia costruito in tanti anni di
lavoro insieme che è alla base del modo di operare di ogni
cash&carry Brevi e ne rappresenta uno dei punti di forza.
DA 25 ANNI ASSOCIATI A COMUFFICIO
L’anno prossimo rappresenterà per Brevi il Venticinquesimo
di appartenenza a Comufficio. “Un traguardo di cui andiamo sicuramente orgogliosi, in un mercato molto dinamico e
selettivo, in cui la ‘longevità’ non è affatto scontata - assicura
Giambattista Brevi. Una militanza di lungo corso che si sposa
con un senso di appartenenza all’Associazione ormai radicato,
nella convinzione che Comufficio possa svolgere, al meglio
e nelle sedi che contano, quelle funzioni di rappresentanza
e di stimolo che un settore così vitale per l’economia merita,
oggi più che mai. L’auspicio è che l’Information Technology
possa essere fra i principali driver di ripresa per l’economia
del Paese e trainante per il suo sviluppo, perché il nostro domani è sempre di più direttamente legato alla tecnologia. E
che tale sviluppo avvenga in maniera virtuosa, nell’interesse
delle grandi realtà ma anche dei tantissimi operatori che da
sempre sono la vera anima pulsante del nostro tessuto economico, molti dei quali iscritti a Comufficio e molti dei quali
nostri apprezzati clienti”.
Sono 29 i cash&carry Brevi presenti sul teritorio
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ATTUALITÀ
Come cambierà la norma ISO 9001
Più attenzione al tema dei rischi aziendali nella nuova versione della norma relativa alla Qualità
LE COMPETENZE
DA METTERE IN CAMPO
Questo nuovo approccio per le aziende
significherà mettere in campo una serie
di competenze che non è detto che nella
situazione odierna siano già presenti.
Tra queste si segnalano le capacità di:
analizzare e comprendere il proprio
contesto interno ed esterno; esaminare
i bisogni e le aspettative delle parti interessate; determinare conseguentemente
i fattori e i requisiti che possono avere
impatto sul sistema di gestione della qua-
lità; e, quindi, identificare opportunità e
rischi da affrontare al fine di assicurare
l’efficacia del proprio sistema di gestione
per la qualità e il suo continuo miglioramento. L’attenzione dell’azienda dovrà
quindi focalizzarsi maggiormente sul
tema dei servizi e, al contempo, dare
meno rilevanza agli aspetti meramente
documentali.
I SERVIZI DI COMUFFICIO
In questo nuovo scenario, Comufficio
vuole offrire ai propri Associati un servizio su misura per la Consulenza e
Certificazione ISO 9001 nel percorso di adeguamento alla UNI EN ISO
9001:2015, unitamente all’erogazione
di una serie di servizi integrativi.
Tra questi: l’assistenza alla redazione della documentazione necessaria
ai Produttori e ai Laboratori; la consulenza relativa alla Linea Guida INAIL;
l’assistenza all’ottenimento degli sgravi
INAIL per l’abbattimento del tasso pagato per l’assicurazione dei dipendenti.
Ovvero la riduzione del tasso per prevenzione in materia di sicurezza da un
minimo del 5% a un massimo del 28%
(per ogni anno di mantenimento di una
OHSAS 18001 o un modello Linee Guida INAIL).
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Il tema della Certificazione del Sistema
di Qualità ISO 9001 ha avuto diverse
versioni (del 2000, del 2005 e del novembre 2008), aggiornando di volta
in volta il focus. Oggi la norma ISO
9001:2015 sposta in avanti gli ambiti di
applicazione e si concentra sull’analisi
dei rischi aziendali a 360 gradi, fino a
dimostrare l’adeguamento alle norme
e alle leggi vigenti.
È un nuovo modo di affrontare la gestione della qualità, basato sulla capacità di ciascuno nell’organizzazione,
di assumere decisioni e nell’attuare le
azioni nei processi del proprio sistema
di gestione e nel valutare l’efficacia di
tali azioni.
Inoltre Comufficio fornirà tutta l’assistenza necessaria agli associati per ottenere
le seguenti Certificazioni: Marcatura CE
e/o Autocertificazione e redazione fascicolo tecnico; Certificazione OHSAS
18001 (Sicurezza).
Ma Comufficio intende anche realizzare un percorso specifico per le aziende
che si avvalgono oggi delle Convenzioni Comufficio, con l’intendimento di
semplificare le procedure, ottimizzare i
costi e i processi e adeguare la realtà
delle imprese ai cambiamenti imposti
dalle nuove direttive.
A protezione del business
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A tutte le Imprese Associate Comufficio
presenta una proposta assicurativa per
i rischi imprenditoriali che copre diverse aree di attività delle nostre aziende
socie:
•Verificatori di misuratori fiscali, dove
l’oggetto della garanzia è conforme
a quanto indicato dall’Agenzia delle
Entrate.
•Installatori, riparatori e verificatori di
sistemi di pesatura a funzionamento
non automatico, fino a 30 chili.
•Vendita e installazione di computer
(no software). Vendita ed installazione
di attrezzature per l’ufficio.
•Sezione RCO: responsabilità civile
verso prestatori di lavoro, per esempio
per malattie professionali del personale dipendente.
•Sezione RCT: manutenzione di computer ed attrezzature elettroniche per
l’ufficio. E sempre nella sezione RCT
anche il fabbricato.
•Garanzia postuma: 1 anno da installazione e montaggio.
Per questa proposta, il premio annuo
per gli associati Comufficio è fissato in
150 euro all’anno.
Comufficio ha però convenuto con Anglo Lombarda un’ulteriore garanzia integrativa relativa alla Copertura Assicurativa di tipo Patrimoniale in conseguenza
di errori professionali, come per esempio
possono essere considerate le sanzioni imputate al terzo per responsabilità
professionale dell’assicurato.
Il costo della polizza comprensiva di
questa ulteriore garanzia integrativa
è complessivamente pari a 200 euro
annui.
Per maggiori informazioni contattare la
segreteria Comufficio.
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maggio
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COME FARE
Le reti d’impresa
Approfondiamo una tipologia di organizzazione poco conosciuta che può essere presa
in considerazione dagli associati che vogliono fare nuovo business
L’attuale contesto normativo offre agli imprenditori che intendono costituire formalmente una rete d’impresa - con atto pubblico o scrittura privata autenticata da notaio ovvero per atto
firmato digitalmente, a norma degli artt. 24 e 25 del codice
dell’amministrazione digitale - l’alternativa fra due differenti
forme giuridiche.
La prima è la cosiddetta Rete-Contratto senza soggettività
giuridica e con estensione a tutti gli associati della responsabilità patrimoniale per le obbligazioni assunte per nome e
per conto della rete.
La seconda è invece la Rete-Soggetto, avente soggettività
giuridica e tributaria propria.
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CARATTERISTICHE GENERALI
DELLE DUE TIPOLOGIE DI RETE
La Rete-Contratto, definita anche nel linguaggio comune
‘rete light’ è priva di soggettività giuridica, poiché rientra tra
le organizzazioni di persone e di beni prive di personalità
giuridica; rappresenta una libera aggregazione tra imprenditori; e il rapporto tra le imprese partecipanti rientra nello
schema del mandato - con o senza rappresentanza - definito
nel contratto di rete.
Non è obbligata a dotarsi di un fondo patrimoniale comune e non è obbligata a nominare un organo comune e non
deve istituire una contabilità o redigere un bilancio. È iscritta
in ognuno dei Registri delle Imprese ove hanno sede le singole imprese retiste.
La Rete-Soggetto ha invece soggettività giuridica e pertanto
è centro di attribuzione di diritti e di obblighi. Deve disporre
di un fondo comune e di un organo comune. Limita la responsabilità patrimoniale degli associati al fondo comune
istituito per le obbligazioni contratte dall’organo comune in
relazione al programma di rete. È iscritta nel Registro delle
Imprese del luogo dove ha la sede la rete ed è dotata di
codice fiscale proprio. Inoltre deve gestire una contabilità
per redigere e presentare a Registro Imprese, entro due mesi
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dalla chiusura dell’esercizio, un bilancio equivalente a quello
delle società di capitali.
Alla Rete-Soggetto si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni del Codice Civile in materia di consorzi con attività
esterna. In particolare:
• l’art. 2614, in base al quale i contributi dei singoli partecipanti (retisti) e i beni acquistati con questi contributi
costituiscono il fondo comune di dotazione. Per la durata
del contratto i partecipanti non possono pertanto richiedere la divisione del fondo ed i creditori particolari dei
partecipanti non possono far valere i loro diritti sul fondo
medesimo.
• l’art. 2615, co. 2, in base al quale per le obbligazioni
assunte dall’organo comune (della rete) per conto dei
singoli partecipanti rispondono questi ultimi solidalmente
col fondo comune. In caso di insolvenza nei rapporti tra
i partecipanti, il debito dell’insolvente si ripartisce tra tutti
gli altri in proporzione delle quote. In ogni caso, per le
obbligazioni contratte dall’organo comune in relazione al
programma di rete, i terzi possono far valere i loro diritti
esclusivamente sul fondo patrimoniale comune della rete.
CARATTERISTICHE TRIBUTARIE
DELLE DUE TIPOLOGIE DI RETE
La Rete-Contratto non ha soggettività tributaria e non possiede partita IVA e l’adesione al contratto di rete non comporta
l’estinzione, né la modificazione della soggettività tributaria
delle imprese che aderiscono all’accordo. Ai fini fiscali, i costi
e i ricavi derivanti dalla partecipazione a un contratto di rete
sono deducibili o imponibili dai singoli partecipanti secondo
le regole impositive generali fissate dal T.U.I.R. e andranno
indicati nelle rispettive dichiarazioni fiscali degli stessi.
La Rete-Soggetto ha soggettività passiva ai fini IRES/IRAP.
In particolare, essa rientra tra gli enti commerciali ovvero
tra gli enti non commerciali (a seconda che svolga o meno
attività commerciale in via principale o esclusiva) e, per effetto dell’acquisto della soggettività giuridica, è unitario ed
autonomo soggetto di imposta, non essendo la sua attività
riconducibile a soggetti terzi.
Deve quindi dotarsi di partita IVA e rispettare tutti gli obblighi
strumentali valevoli ai fini di tale imposta.
RAPPORTO DI MANDATO
E FATTURAZIONE PER LA RETE-CONTRATTO
Per quanto riguarda i temi del rapporto di mandato e della
fatturazione, nel caso della Rete-Contratto bisogna distinguere tra: rete con soggetto esecutore che non ha la rappresentanza delle imprese aderenti, ovvero mandato senza
rappresentanza; e rete con soggetto esecutore che ha la
rappresentanza delle imprese aderenti, ovvero mandato
con rappresentanza.
Nel primo caso – Rete con soggetto esecutore che non ha la
rappresentanza delle imprese aderenti - il soggetto esecutore,
definito anche come capofila, agisce per conto ma non in
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nome delle imprese contraenti, sulla base dei poteri conferiti
nel contratto di rete. Gli effetti giuridici e tributari delle attività poste in essere dall’esecutore, pertanto, non si riflettono
automaticamente nella sfera giuridica delle singole imprese
retiste, anche se è comunque previsto il successivo diritto di
rivalsa sulle imprese mandatarie. Va però rilevato che, oltre
agli obblighi del mandatario, l’esecutore assume anche gli
obblighi propri del rappresentante, restando assoggettato alla
disciplina civilistica della rappresentanza ordinaria.
L’esecutore capofila, in quanto mandatario senza rappresentanza, non risponde verso i mandanti dell’adempimento delle
obbligazioni assunte dalle persone con le quali ha contrattato, salvo diverso patto tra le parti, tranne che nei casi in cui
l’insolvenza di queste gli fosse conosciuta o conoscibile al
momento della conclusione del contratto.
Ai fini della fatturazione, nel caso in cui sia previsto il mandato
senza rappresentanza, quindi senza spendita del nome dei
singoli soggetti rappresentati da parte dell’organo comune,
bisogna tener conto dei seguenti due elementi.
Il fornitore di un bene o di un servizio sarà tenuto a emettere
una sola fattura intestata all’esecutore capofila (mandatario). L’esecutore emetterà, poi, specifiche fatture a ciascuna
impresa aderente al contratto di rete, al fine di attribuire loro
il costo di competenza. L’IVA sarà applicata a ogni passaggio di fatturazione obbligatoria tra mandatario e mandanti.
Il cliente di un bene o di un servizio riceverà una fattura unica
che verrà emessa dall’esecutore capofila. Ciascuna impresa
retista fatturerà poi all’esecutore al fine di vedersi riconosciuto
il relativo ricavo di competenza.
In fase di fatturazione, sia attiva che passiva, sarà sempre
necessario precisare che gli importi esposti riguardano attività
per lo svolgimento del programma comune della rete (per
esempio con una dicitura descrittiva nell’oggetto della fattura che richiami il nome della rete) pur rimanendo la fattura
intestata all’esecutore capofila ovvero alle singole imprese
retiste. Vi sarà inoltre una rendicontazione interna, non fiscale,
della Rete, effettuata dal soggetto esecutore, le cui voci di
ricavi e di costi andranno ripartite tra le imprese partecipanti,
secondo le regole contrattuali disposte.
Nel caso invece della Rete con soggetto esecutore che ha
la rappresentanza delle imprese aderenti (mandato con
rappresentanza), l’esecutore, o l’organo comune, agisce
per conto e in nome delle imprese contraenti, sulla base del
potere di gestione e di rappresentanza conferiti nel contratto. Gli effetti giuridici e tributari delle attività poste in essere
dall’organo comune pertanto si riflettono automaticamente
nella sfera giuridica delle singole imprese retiste.
Quale mandatario con rappresentanza dell’ente, l’esecutore,
o l’organo comune, non è responsabile verso i terzi, se non
per la propria quota, dell’adempimento delle obbligazioni
derivanti dal contratto, in quanto gli effetti di quest’ultimo si
producono direttamente in capo alle imprese mandanti.
Nel caso di mandato con rappresentanza e quindi, con spendita del nome dei singoli soggetti rappresentati da parte
dell’organo comune, per quanto riguarda il tema della fatturazione bisogna tenere presente le seguenti due considerazioni.
Il fornitore per gli acquisti della rete dovrà emettere fatture
intestate alle singole imprese retiste, mandanti, per importi
proporzionati alle quote di partecipazione di ogni impresa
all’attività posta in essere.
Il cliente per le vendite della rete riceverà una serie di fattu-
re, da ogni singola impresa retista. In tale circostanza, sarà
il contratto di rete, oppure un separato accordo tra le parti
oppure un regolamento di rete, a determinare l’importo che
ciascuna impresa dovrà riportare nella fattura per la quota
di attività svolta.
RAPPORTO DI MANDATO
E FATTURAZIONE PER LA RETE-SOGGETTO
La Rete-Soggetto rientrando tra i soggetti nei cui confronti
ricorre il presupposto tributario soggettivo, ai fini IVA e delle imposte dirette, dovrà pertanto acquisire un numero di
partita IVA (come già detto), ma soprattutto adempiere a
tutti gli specifici obblighi contabili e dichiarativi previsti dalla
normativa fiscale.
Ai fini della fatturazione, la Rete-Soggetto emetterà e riceverà le relative fatture inerenti all’attività di rete, che saranno
quindi oggetto di contabilizzazione ai fini IVA e delle imposte
dirette, quali ricavi e costi, e di esposizione nelle connesse
dichiarazioni tributarie del soggetto-rete.
RIPARTIZIONE DEI COSTI E DEI RICAVI DI RETE
La ripartizione dei costi e dei ricavi di una rete, sia Contratto sia Soggetto, avviene di norma selezionando una delle
tre opzioni.
La prima prevede la ripartizione uguale pro-quota per tutte
le imprese aderenti.
In alternativa si può scegliere di effettuare la ripartizione tra
le imprese aderenti in funzione di un parametro aziendale
oggettivo, come per esempio fatturato, numero di dipendenti,
valore dell’attivo patrimoniale.
Oppure si può definire la ripartizione secondo il grado di utilizzo delle attività di rete ovvero secondo il volume di attività
sviluppata per la rete. Per esempio il valore del contributo al
prodotto comune e/o il sostenimento di costi specifici.
Adriano Manazza
Dottore Commercialista e Revisore Legale.
Collaboratore dell’Università degli Studi di Pavia
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MASTER
La gestione d’Impresa in un mondo globalizzato
La nostra associazione Comufficio nel corso degli anni ha
accumulato una notevole esperienza formativa di settore e
ha potuto identificare una serie di bisogni specifici segnalati
dagli Associati relativi alla crescita professionale. Per dare
una risposta organica, nell’ambito del progetto ‘L’Accademia
di Comufficio’, abbiamo realizzato un percorso formativo
centrato sul tema della ‘Gestione d’Impresa’ costituito da sei
moduli per un totale di 120 ore formative.
Con questa iniziativa si vuole mettere a disposizione degli Associati una opportunità di valore e di investimento per quelle
Risorse Umane che nell’Impresa rivestono un ruolo di responsabilità e si trovano spesso ad affrontare problemi complessi.
OBIETTIVO
Il corso intende accompagnare il manager e/o il consulente
d’impresa, nell’approfondimento degli aspetti basilari della
gestione aziendale, dando particolare risalto alla catena del
valore: dalla lettura del bilancio per una attenta valutazione
aziendale e secondo una prospettiva d’investimento, alla
scoperta delle ultime tecniche di marketing.
Il partecipante acquisirà nozioni per poter valorizzare al meglio le proprie competenze e strumenti da portare in azienda
per esaltarne i punti di forza che costituiscono le eccellenze
di prodotto, di servizio e di gestione.
DOCENTI
I docenti del Master hanno una pluriennale esperienza formativa in azienda e possiedono un forte profilo executive.
L’approccio didattico parte dalla analisi della realtà, per ricavare, attraverso l’esperienza acquisita sul campo, modelli
da trasferire nella propria organizzazione aziendale.
© Sergey Nivens - Fotolia.com
MODALITÀ DI FRUIZIONE
Il master, della durata complessiva di 120 ore, è stato pensato e progettato per ridurre al minimo l’impatto sulle normali
attività lavorative del partecipante e dell’Impresa.
Parte della formazione sarà erogata al di fuori dell’orario
di lavoro e parte sarà fruibile tramite una piattaforma di elearning che consentirà la partecipazione in aule virtuali e a
LA STRUTTURA DEL MASTER
Di seguito un dettaglio sugli argomenti dei sei moduli compresi nel Master ‘Gestione d’Impresa’.
Modulo I
Organizzazione aziendale. La gestione del personale. Soft
skills e change management. Reti e coopetition. Imprese
(durata 20 ore)
Modulo II
Finanza aziendale.
(durata 24 ore)
Modulo III
L’innovazione in azienda.Marketing strategico e dell’innovazione. Marketing operativo e orientamento ai mercati. Budget/forecast vendite. Web marketing e mercato
digitale. Privacy: da costo a risorsa.
(durata 24 ore)
Modulo IV
Supply chain management
(durata 20 ore)
Modulo V
Business planning. Controllo di gestione.
(durata 16 ore)
Modulo VI
Convertire un’idea in un progetto d’impresa. Strategie aziendali per un mondo globalizzato. Internazionalizzazione.
(durata 16 ore)
momenti di coaching. Si evidenza che, in ogni caso, tutti gli
incontri saranno live, cioè in presenza del docente.
Ogni modulo prevede la trattazione didattica degli argomenti,
l’esposizione di casi reali e un momento di rielaborazione,
brain storming, dei temi trattati. L’interessato potrà iscriversi
e partecipare a tutti i moduli o solo ad alcuni di questi. Per
ciascuno di essi riceverà un attestato di partecipazione. L’attestato master è rilasciato a quanti completeranno l’intero
ciclo di moduli.
CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
Al termine del percorso, oltre agli attestati di frequenza dei
singoli moduli, verrà rilasciata la certificazione delle competenze, formalizzata sulla base di un processo di validazione di conoscenze, abilità e competenze acquisite nell’arco
dell’intero master.
COSTI
È previsto un contributo privato e un co-finanziamento tramite
il fondo FonARCom.
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L’ESPERTO RISPONDE
Tessere prepagate e buoni pasto
Continua l’appuntamento con il nostro esperto Dottor Francesco Scopacasa
In questo ultimo periodo dagli Associati Comufficio sono
arrivati a questo servizio della nostra Associazione, molte
richieste di chiarimento relativo alla gestione fiscale, e non
solo fiscale, di tessere prepagate e buoni pasto. Su questo
tema abbiamo quindi aggregato i quesiti più significativi, per
fornire risposte circostanziate e complete che diano chiarimenti utili alle problematiche sollevate.
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GESTIONE DELLE TESSERE PREPAGATE
Domanda: Quale titolo dovrà emettere l’esercente qualora
rilasci una tessera generica prepagata sia al momento della vendita della tessera sia in occasione della vendita delle
singole consumazioni oggetto della tessera prepagata? Dovremo far prevedere al software l’emissione di una fattura, o
ricevuta o scontrino, al momento di cessione della tessera e
di incasso del denaro e un successivo scontrino, o ricevuta
scontata interamente e a scalare della tessera, al momento
delle consumazioni? In tale caso lo scontrino dovrà essere
a zero facendo riferimento ad una prestazione già saldata
e certificata; o dovremo forse non certificare fiscalmente con
l’emissione di uno scontrino/ricevuta/fattura la vendita della
tessera e gestire soltanto i singoli scontrini emessi al momento
della vendita delle consumazioni? In tal secondo caso non
vi sarebbe però corrispondenza tra corrispettivi registrati ed
incassi giornalieri con conseguenti difficoltà di gestione per
l’esercente.
Risposta: La risposta è contenuta nella Nota Informativa Comufficio n. 59/2014 che nel punto 2 riporta le indicazioni
che l’Agenzia delle entrate ha fornito con la Consulenza giuridica prot. n. 954-8/2014. In questa si distinguono due casi.
Primo caso. Se al momento del rilascio, o della ricarica, della
tessera e dell’incasso del corrispondente importo è già stabilito l’oggetto della vendita/prestazione – per esempio tessera
per 10 caffè (cosiddetta tessera ‘monouso’) -, in questo caso
siamo di fronte a un ‘pagamento’ anticipato e quindi lo scontrino deve essere rilasciato subito, mentre nessuno scontrino
deve essere rilasciato all’atto della consegna/prestazione.
In quest’ultima ipotesi, il rilascio di uno scontrino con importo
zero rimane facoltativo, ma fiscalmente non ha alcun senso
pratico, mentre il cliente dovrebbe esibire lo scontrino che
ha ricevuto all’atto del pagamento, unitamente alla tessera,
per ottenere la prestazione.
Secondo caso. Se invece al momento del rilascio della tessera e dell’incasso dell’importo non è stabilito l’oggetto della
vendita/prestazione – per esempio tessera utilizzabile in un
supermercato per l’acquisto di qualsiasi oggetto da questo
distribuito (cosiddetta tessera multiuso) –, non si tratta di una
‘pagamento’ anticipato, ma più propriamente di una ‘cessione di denaro’, non soggetta ad IVA. In questo caso quindi
lo scontrino deve essere rilasciato solo all’atto di ciascuna
consegna dei beni o erogazione dei servizi. In questa ipotesi,
l’Agenzia delle entrate ha consentito che, all’atto dell’incasso dell’importo, possa essere rilasciato in via facoltativa uno
scontrino, contenente un’idonea descrizione, il cui importo
viene detratto a fine giornata dal totale dei corrispettivi del
giorno con la procedura normalmente utilizzata per le cessioni di tabacchi, giornali e altri beni assimilabili.
GESTIONE DEI BUONI PASTO
Domanda: Il commercialista (ex finanziere) del cliente, afferma che il bar/ristorante a cui abbiamo venduto un registratore di cassa, deve gestire il resto nel caso di pagamento con
buoni pasto. Se non ricordiamo male, la legge non prevede
che venga rilasciato resto nel caso in cui il cliente consumi
per un importo inferiore al valore del buono pasto. Potete
inviarci la legge riferita a questa gestione oppure indicarci
come risolvere il problema del cliente?
Risposta: La disciplina dei ‘buoni pasto’ è contenuta nell’art.
285 del DPR 5.10.2010, n. 207, costituente il Regolamento di esecuzione del Codice dei contratti pubblici (D.Lgs.
12.4.06, n. 163). In particolare, in merito ai contratti da stipulare con la P.A., ulteriori chiarimenti sono contenuti nella
Determinazione della competente Autorità (Determinazione
20/10/2011 n. 5).
L’art. 285 del Regolamento, che riprende sostanzialmente
la previgente disciplina del DPCM 18.11.2005, stabilisce
che, per ‘buono pasto’, deve intendersi un documento che
attribuisce al possessore il diritto di ricevere, da esercizi convenzionati, un servizio sostitutivo di mensa, di importo pari al
valore facciale del buono stesso e, al contempo, all’esercizio
convenzionato, la possibilità di comprovare l’avvenuta prestazione nei confronti delle società di emissione.
L’art. 3, comma 1, lett. zz, del Regolamento definisce il buono
pasto come il documento di legittimazione, anche in forma
elettronica, avente le caratteristiche di cui all’art. 285, comma 5, che attribuisce al possessore, ai sensi dell’art. 2002
del codice civile, il diritto ad ottenere dagli esercizi convenzionati la somministrazione di alimenti e bevande, nonché la
cessione di prodotti di gastronomia pronti per il consumo, con
esclusione di qualsiasi prestazione in denaro.
I buoni pasto non sono cedibili, commerciabili, cumulabili o
convertibili in denaro e possono essere utilizzati dai prestatori
di lavoro subordinato, a tempo pieno e parziale, nonché dai
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L’ESPERTO RISPONDE
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soggetti che hanno instaurato con le stazioni appaltanti un
rapporto di collaborazione anche non subordinato (art. 285,
commi 4 e 5, del Regolamento). I buoni pasto sono utilizzabili esclusivamente per l’intero valore facciale, comprensivo
dell’imposta sul valore aggiunto prevista per le somministrazioni al pubblico di alimenti e bevande (art. 285, commi 4 e
11, del Regolamento). Il Regolamento (art. 285, comma 10)
dispone espressamente che le stazioni appaltanti, acquirenti
dei buoni pasto, le società di emissione e gli esercizi convenzionati devono assicurare, ciascuno nell’esercizio della
rispettiva attività contrattuale e delle obbligazioni di propria
pertinenza, la utilizzabilità del buono pasto per l’intero valore
facciale. Dalle previsioni sinteticamente analizzate emerge
che, secondo la normativa vigente non è ammissibile, nella
disciplina del buono pasto, la gestione di un ‘resto’. Questa
gestione, infatti, convertirebbe la natura del buono pasto, da
semplice ‘titolo di legittimazione’ a ‘denaro contante’, cosa
che è intuitivamente vietata, essendo la sua emissione un’attività certamente riservata allo Stato. Tuttavia, la problematica
commerciale che ne deriva risulta essere superata dagli esercenti mediante ricorso a una pratica tacitamente ‘tollerata’
dagli organi di controllo. In sostanza, qualora a fronte del
ritiro di un buono avente valore facciale, per esempio di 10
euro, l’esercente eroghi un servizio per soli 8 euro, è un fatto
notorio che il medesimo esercente rilasci al cliente un proprio
‘buono-sconto’ per 2 euro il cui importo sarà riconosciuto al
cliente appunto come sconto sui corrispettivi di prestazioni da
erogare in futuro. Resta comunque fermo il divieto di dare al
cliente un resto in denaro contante e certamente tale gestione non può essere demandata al registratore di cassa né,
tantomeno, è prevista dalla normativa speciale che disciplina
le caratteristiche costruttive dei misuratori fiscali-registratori di
cassa. Va da sé che la corretta gestione dei buoni-pasto ritirati
e dei buoni-sconto rilasciati potrebbe trovare riscontro in una
‘ordinata contabilità’ tenuta dall’esercente ai fini contabili e
gestionali, anche in relazione ai volumi di operazioni eventualmente interessate e nel rispetto dei principi di proporzionalità, ma non è certamente imputabile alle prestazioni fiscali
del registratore di cassa.
Francesco Scopacasa
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