VITA DI COMUNITA` - Parrocchia S. Maria Goretti

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VITA DI COMUNITA` - Parrocchia S. Maria Goretti
Parrocchia SS. G. Barbarigo e M. Goretti - Vicolo della Pineta, 3 Mestre - Tel. e Fax 041 611021 Email:[email protected]
VITA DI COMUNITA’
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ORARIO SS.MESSE
Domenica 26 giugno 2016
Anno XLVI
n. 25
Feriali:
8.15
- Prefestiva 18.30
Festive:
8.00 - 9.30 - 11.00
Confessioni:
Ven. e sab. 15.30 - 18.30
- Adorazione perpetua, giorno e notte
Liturgia delle Ore: I settimana
“TI SEGUIRO’ OVUNQUE TU VADA” (Luca 9,51-62)
Mentre stavano compiendosi i giorni
in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù
prese la ferma decisione di mettersi in
cammino verso Gerusalemme e mandò
messaggeri davanti a sé.
Questi si incamminarono ed
entrarono in un villaggio di Samaritani
per preparargli l’ingresso. Ma essi non
vollero riceverlo, perché era
chiaramente in cammino verso
Gerusalemme. Quando videro ciò, i
discepoli Giacomo e Giovanni dissero:
«Signore, vuoi che diciamo che scenda
un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò
e li rimproverò. E si misero in cammino
verso un altro villaggio.
GIORNATA PER
LA CARITA’ DEL PAPA
Oggi domenica 26 giugno ricorre
la giornata per la Carità del Papa.
Precisiamo che la carità non la
facciamo per il Papa, ma il Papa si
servirà della nostre offerte per aiutare
chi è nel bsogno. Ringraziamo fin
d’ora chi vorrà cont ribuire a
quest’opera di carità di Papa
Francesco.
Mentre camminavano per la strada, un
tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu
vada». E Gesù gli rispose: «Le volpi hanno
le loro tane e gli uccelli del cielo i loro
nidi, ma il Figlio dell’uomo non ha dove
posare il capo». A un altro disse:
«Seguimi». E costui rispose: «Signore,
permettimi di andare prima a seppellire
mio padre». Gli replicò: «Lascia che i
morti seppelliscano i loro morti; tu invece
va’ e annuncia il regno di Dio». Un altro
disse: «Ti seguirò, Signore; prima però
lascia che io mi congedi da quelli di casa
mia». Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che
mette mano all’aratro e poi si volge
indietro, è adatto per il regno di Dio».
GRAZIE E AUGURI AI
NOSTRI SACERDOTI
- Il 17 giugno don Narciso, 38 anni;
- il 20 giugno don Pierpaolo, 1 anno;
- il 21 giugno don Andrea Favaretto,
19 anni;
- il 22 giugno don Mauro Deppieri,
25 anni.
Questi i giorni di anniversario di
ordinazione sacerdotale dei nostri
sacerdoti ai quali va la nost ra
riconoscenza, il nostro affetto e la
collaborazione.
Porgiamo a questi sacerdoti
che testimoniano fedelmente
la loro vocazione,
i più affettuosi auguri di
buon lavoro e di ogni bene
in Gesù e Maria
DON ALESSIO E
DON MASSIMILIANO
RINGRAZIANO
I novelli sacerdoti don Alessio e
don Massimiliano desiderano ringraziare
tutta la comunità che si è stretta con
affetto attorno a loro nella ordinazione
sacerdotale di sabato 18 e nella festa
della prima Messa.
Don Alessio ringrazia per il dono del
calice e della veste liturgica.
Don Massimiliano ringrazia per il
contributo dato per l’acquisto di una
buona “quattro ruote, usata”.
Don Narciso ringrazia con loro la
“squadra” di organizzazione e servizio
che ha curato il canto, la liturgia, la
chiesa, il brindisi, il pranzo, la festa in
tutte le sue manifestazioni.
ATTENZIONE !!!
Da lunedì prossimo 27 giugno, per tutta l’estate, non verrà
celebrata la Messa delle 19.00 dal lunedì al venerdì.
Rimangono la prefestiva al sabato delle 18.30
e le festive ore 8.00 - 9.30 - 11.00
PAPA FRANCESCO UDIENZA GENERALE Piazza San Pietro Mercoledì, 22 giugno 2016
La Misericordia purifica il cuore (cfr Lc 5,12-16)
Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
piaghe. Ma se questo lo faccio io, potete
farlo anche voi, a casa vostra, e dire:
«Signore, se vuoi, puoi purificarmi!» (Lc “Signore, se vuoi, puoi purificarmi!” e
5,12): è la richiesta che abbiamo sentito pensare alle piaghe di Gesù e dire un
rivolgere a Gesù da un lebbroso. “Padre nostro” per ognuna di esse. E
Quest’uomo non chiede solamente di Gesù ci ascolta sempre.
essere guarito, ma di essere “purificato”,
cioè risanato integralmente, nel corpo e
nel cuore. Infatti, la lebbra era
considerata una forma di maledizione di
Dio, di impurità profonda. Il lebbroso
doveva tenersi lontano da tutti; non
poteva accedere al tempio e a nessun
servizio divino. Lontano da Dio e lontano
dagli uomini. Triste vita faceva questa
gente!
Nonostante ciò, quel lebbroso non si
rassegna né alla malattia né alle
disposizioni che fanno di lui un escluso.
Per raggiungere Gesù, non temette di
infrangere la legge ed entra in città – cosa
che non doveva fare, gli era vietato -, e
quando lo trovò «gli si gettò dinanzi,
pregandolo: Signore, se vuoi, puoi
purificarmi» (v. 12). Tutto ciò che
quest’uomo considerato impuro fa e dice
è l’espressione della sua fede! Riconosce
la potenza di Gesù: è sicuro che abbia il
potere di sanarlo e che tutto dipenda
dalla sua volontà. Questa fede è la forza
che gli ha permesso di rompere ogni
convenzione e di cercare l’incontro con
Gesù e, inginocchiandosi davanti a Lui,
lo chiama “Signore”. La supplica del
lebbroso mostra che quando ci
presentiamo a Gesù non è necessario fare
lunghi discorsi. Bastano poche parole,
purché accompagnate dalla piena fiducia
nella sua onnipotenza e nella sua bontà.
Affidarci alla volontà di Dio significa
infatti rimetterci alla sua infinita
misericordia. Anche io vi farò una
confidenza personale. La sera, prima di
andare a letto, io prego questa breve
preghiera: “Signore, se vuoi, puoi
purificarmi!”. E prego cinque “Padre
nostro”, uno per ogni piaga di Gesù,
perché Gesù ci ha purificato con le
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Gesù è profondamente colpito da
quest’uomo. Il Vangelo di Marco
sottolinea che «ne ebbe compassione,
tese la mano, lo toccò e gli disse: «Lo
voglio, sii purificato!» (1,41). Il gesto di
Gesù accompagna le sue parole e ne
rende più esplicito l’insegnamento.
Contro le disposizioni della Legge di
Mosè, che proibiva di avvicinarsi a un
lebbroso (cfr Lv 13,45-46), Gesù stende
la mano e persino lo tocca. Quante volte
noi incontriamo un povero che ci viene
incontro! Possiamo essere anche
generosi, possiamo avere compassione,
però di solito non lo tocchiamo. Gli
offriamo la moneta, la buttiamo lì, ma
evitiamo di toccare la mano. E
dimentichiamo che quello è il corpo di
Cristo! Gesù ci insegna a non avere
timore di toccare il povero e l’escluso,
perché Lui è in essi. Toccare il povero
può purificarci dall’ipocrisia e renderci
inquieti per la sua condizione. Toccare
gli esclusi. Oggi mi accompagnano qui
questi ragazzi. Tanti pensano di loro che
sarebbe stato meglio che fossero rimasti
nella loro terra, ma lì soffrivano tanto.
Sono i nostri rifugiati, ma tanti li
considerano esclusi. Per favore, sono i
nostri fratelli! Il cristiano non esclude
nessuno, dà posto a tutti, lascia venire
tutti.
Dopo aver guarito il lebbroso, Gesù gli
comanda di non parlarne con nessuno,
ma gli dice: «Va’ a mostrarti al sacerdote
e fa’ l’offerta per la tua purificazione
come Mosè ha prescritto, a
testimonianza per loro» (v. 14). Questa
disposizione di Gesù mostra almeno tre
cose. La prima: la grazia che agisce in
noi non ricerca il sensazionalismo. Di
solito essa si muove con discrezione e
senza clamore. Per medicare le nostre
ferite e guidarci sulla via della santità essa
lavora modellando pazientemente il
nostro cuore sul Cuore del Signore, così
da assumerne sempre più i pensieri e i
sentimenti. La seconda: facendo
verificare ufficialmente l’avvenuta
guarigione ai sacerdoti e celebrando un
sacrificio espiatorio, il lebbroso viene
riammesso nella comunità dei credenti e
nella vita sociale. Il suo reintegro
completa la guarigione. Come aveva lui
stesso supplicato, ora è completamente
purificato! Infine, presentandosi ai
sacerdoti il lebbroso rende loro
testimonianza riguardo a Gesù e alla sua
autorità messianica. La forza della
compassione con cui Gesù ha guarito il
lebbroso ha portato la fede di
quest’uomo ad aprirsi alla missione. Era
un escluso, adesso è uno di noi.
Pensiamo a noi, alle nostre miserie…
Ognuno ha le proprie. Pensiamo con
sincerità. Quante volte le copriamo con
la ipocrisia delle “buone maniere”. E
proprio allora è necessario stare da soli,
mettersi in ginocchio davanti a Dio e
pregare: «Signore, se vuoi, puoi
purificarmi!». E fatelo, fatelo prima di
andare a letto, tutte le sere. E adesso
diciamo insieme questa bella preghiera:
“Signore, se vuoi, puoi purificarmi!”.
“La presenza del Signore abita
nella famiglia reale e concreta,
con tutte le sue sofferenze, lotte,
gioie e i suoi propositi quotidiani”
Papa Francesco
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ADORAZIONE
EUCARISTICA
Mentre ringraziamo il Signore per
il grande dono che fa alla nostra
comunità di essere esposto in modo
permanente in cappellina, ricordiamo
che sta per iniziare il tempo estivo.
Vuol dire che c’e necessità, in
questo periodo, di incrementare
il gruppo dei Jolly, cioè di chi dà
disponibilità a sostituire qualche
ora l’adoratore-custode, del
Santissimo Sacramento.
Chi può fare questo prezioso
servizio prenda contatti con la
segreteria parrocchiale. Orari:
lunedì 16-18; dal martedì al
venerdì 10 - 12 e 16 -18, al sabato
9 -12.
SANTI PIETRO E PAOLO
MERCOLEDI’ 29
DON ALESSIO SI RACCONTA
“Ho lasciato il lavoro per seguire
qualcosa che va oltre. Anche oltre me
stesso. Circa otto anni fa mi sono
riavvicinato a Dio ed è stata una
conversione radicale. Ma quando si
incontra il Signore ti riempie il cuore”.
Don Alessio Sottna, 40 anni nativo della
parrocchia di S.M. Goretti, testimonia,
con parole centellinate da cui però
traspare gioia e convinzione, la sua
“conversione”.
“Mi sono laureato in informatica e, dopo
la laurea, ho dato corso ai miei progetti
lavorativi. Producevo sftware per
computer, ma anche quaeto non mi
appagava completamente. Ad un certo
punto mi sono re-innamorato di Dio e
della fede. Tanto da chiedermi se il
Signore volesse chiamarmi per donare
completamente la mia vita a Lui. E sono
arrivato fin qui. La mia conversione è
avvenuta lasciando lavorare il Signore
e partecipando all’Eucaristia. Qui ho
capito quanto il Signore mi vuole bene e
mi è nato il desiderio di seguirlo per
ricambiare un po’ del suo amore”.
Don Alessio così definisce il sacerdozio:
“Un dono grande e straordinario. Perchè
porti alla gente Qualcuno più grande di
te. L’amministrazione dei Sacramenti ne
è la testimonianza più concreta e
intima.Non sarò io a consacrarmi a Dio,
ma Lui che consacra me. Ed è proprio
per questo che possiamo farcela.
Diventare prete significa incontrare la
gente e vorrei contribuire a formare una
comunità solidale e accogliente, specie
con gli ultimi e con chi ha più bisogno.
Diventare prete significa anche a non
avere preferenze
Dopo la scelta di abbandonare il
lavoro che, come detto, lo vedeva a
capo di un’azienda informatica e quindi
anche con una posizione di prestigio, la
domanda di entrare in seminario: “In
questi mesi di servizio diaconale ho già
sperimentato la Grazia di Dio. Inmodo
speciale nelle visite agli ammalati,
nell’incontro in casa di parrocchiani, ma
anche nella condivisione con i sacerdoti
del vicariato. Sono state esprienze molto
belle che, naturalmente, conto di
proseguire, con nuovo slancio, anche
quando sarò prete”.
Rispetto a pochi anni fa, certo, la sua
vita è cambiata totalmente. Ma lui non
ha paura delle rinunce e dei
cambiamenti. “Perchè da quando è
scaturita la mia decisione, dopo averla
ben verificata, le rirunce non sono tali,
in quanto ho il cuore colmo dell’amore
di Cristo e questo è totalizzanzte e
appagante”.
Se poi pensa ai due mesi trasorsi alla
missione diocesana di Ol Moran don
Alessio dice: “E’ stata un’esperienza
talmente grande, e ricca di tanti
significati, che non riesco ad individuare,
tra le tante, una sola cose che mi sono
portato a casa. Sicuramente una delle
cose di cui sono rimasto profondamente
colpito, è la grande dignità della gente
del posto che ho incontrato. La povertà,
intesa come carenza di mezzi, non
impedisce loro di vivere, impegnarsi e
di essere felici. Dunque a felicità non
dipende da ciò che si ha, ma piuttosto
da come si vive”.
Un insegnamento prezioso che certo
lui cercherà di testimoniare nella
comunità che andrà presto a servire.
Mettendosi al servizio con la sua
capacità di ascolto e cercando di
sviluppare l’accoglienza come stile di
vita.
GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTU’
25-31 LUGLIO 2016
Auguri a don Pierpaolo,
a tutti i Pietro e Paolo!
Santa Messa ore 8.15
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Si avvicna a grandi passi
l’atteso appuntamento della
Giorrnata Mondiale della
Gioventù.
Un bel gruppo di giovani (25) si
prepara a vivere l’esperienza
insieme ad oltre 400 giovani della
nostra diocesi che si uniranno ai
giovani provenienti da tutto il
mondo.Si ritroveranno tutti a
Cracovia insieme a Papa
Francesco. Auguriamo loro una
bella esperienza da ricordare per
tutta la vita.
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NOZZE “SPECIALI”
Venerdì scoso 24 giugno nella
chiesa parrocchiale di San Giorgio
martire a Chirignago, hanno
celebrato il loro matrimonio
Vincenzo Titone e Angelica
Pagan. Vincenzo che noi tutti
conosciamo perchè è stato ospite
nella nostra casa canonica per quasi
sette anni per studiare al Marcianum
di Venezia. Oltre alla frequenza al
Marcianum con ottimi risultati, ha
seguito con competenza, disponibilità
e affetto il gruppo dei nostri giovani e
ragazzi. Da alcuni anni si è trasferito
a Chirignago vicino alla fidanzata
Angelica.
La nostra comunità che lo
ricorda con riconoscenza ed
affetto augura a lui e alla sua
sposa Angelica un mondo di bene
e tanta, tanta felicità.
GREST GRAZIE
Un grande grazie da parte di tutte
le famiglie della comunità per la bella
esperienza del Grest offerta ai nostri
cento ragazzi dai giovani animatori e
dalla équipe logistica e culinaria.
Grazie anche alle mamme che hanno
provveduto alle pulizie.
Il tutto si è concluso venerdì 24
giugno con la Messa del mattino, lo
spettacolo del pomeriggio e la cena
coi genitori, nella serata.
CAMPO SCUOLA
Oggi domenica 26 giugno alle ore
14.30 ci sarà la partenza per Valle di
PRIMA MESSA DI
Cadore dei partecipanti al
DON
MASSIMILIANO
TRA NOI
Camposcuola. Ai ragazzi partecipanti
e agli animatori auguriamo una serena
Don Massimiliano celebrerà la
settimana tra simpatici amici.
sua Prima Messa qui tra noi
IN TERRA SANTA
DAL 3 AL 10 NOVEMBRE 2016
ANNIVERSARI DI
MATRIMONIO
Ieri sab. 25 hanno festeggiato il
decimo anno di matrimonioPietro
Carbonara e Arianna Duse.
Oggi alle 11 fest eggiano il
venticinquesimo anniversario di
matrimonio Alessandro ed Elisabetta
Ferian. A queste due coppie gli auguri
di ogni bene.
PELLEGRINAGGIO
A MEDJUGORJE
Dall’1 al 5 luglio p.v. si svolge
un pellegrinaggio a Medjugorje: I
pellegrini saranno accompagnati dal
parroco don Narciso. Le ultime
iscrizioni si ricevono in segreteria
parrocchiale. Presentarsi con carta
d’identità non scaduta e valida per
l’espatrio cioè con nessuna scritta a
mano sul retro.
Quota 270,00.
C’è ancora qualche posto!
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Dal 3 al 10 novembre 2016 si
svolgerà un pellegrinaggio aperto
a giovani e adulti nella terra di
Gesù guidati da don Lucio Cilia,
esperto biblista e guida
autorizzata di Terra Santa.
Potremo vivere un’esperienza
indimenticabile di fede.
Programma:
Italia-Tel Aviv-Nazareth-Lago di
Galilea-Nazareth-Gerico-MasadaBetlemme-Gerusalemme Tel AvivItalia.
- Hotel 4 stelle
- Quota partecipazione:
35 partecipanti euro 1.150
30 partecipanti euro 1.180
25 partecipanti euro 1.220
Camera singola euro 250.
Iscrizioni assolutamente entro il
24 luglio.
Acconto 200 euro a persona.
Saldo 30 giorni data partenza.
Mercoledì 6 luglio h. 20.30
Festa della nostra Patrona
Santa Maria Goretti.
Siamo tutti invitati.
ANNIVERSARI DI
MATRIMONIO
Domenica 16 ottobre p.v. alla
celebrazione delle 11.00 festeggeremo
tutti gli anniversari di matrimonio del
2016. Le coppie che ricordano i 5 - 10
- 15 ecc. anni, diano il loro nome,
indirizzo, numero di telefono e data di
matrimonio in segreteria parrocchiale.
No al lunedì mattina e sabato
pomeriggio.
GRUPPO MISSIONARIO
Il gruppo missionario parrocchiale
comunica che il ‘Pozzo di San Patrizio’
ha fruttato 170.00 euro che saranno
destinate ai missionari. Ringrazia tutti
coloro che hanno partecipato
all’iniziativa.
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