6 dicembre 2015 - q uarta domenica di avvento

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6 dicembre 2015 - q uarta domenica di avvento
Settimanale
da lunedì 7 a domenica 13 dicembre 2015
6 DICEMBRE 2015 - QUARTA DOMENICA DI AVVENTO
L'INGRESSO DEL MESSIA
Lettura del Vangelo secondo Luca 19, 28-38
In quel tempo. Il Signore Gesù camminava davanti a tutti salendo verso Gerusalemme. Quando fu vicino a Bètfage
e a Betània, presso il monte detto degli Ulivi, inviò due discepoli dicendo: «Andate nel villaggio di fronte; entrando,
troverete un puledro legato, sul quale non è mai salito nessuno. Slegatelo e conducetelo qui. E se qualcuno vi
domanda: "Perché lo slegate?", risponderete così: "Il Signore ne ha bisogno"». Gli inviati andarono e trovarono
come aveva loro detto. Mentre slegavano il puledro, i proprietari dissero loro: «Perché slegate il puledro?». Essi
risposero: «Il Signore ne ha bisogno». Lo condussero allora da Gesù; e gettati i loro mantelli sul puledro, vi fecero
salire Gesù. Mentre egli avanzava, stendevano i loro mantelli sulla strada.
Era ormai vicino alla discesa del monte degli Ulivi, quando tutta la folla dei discepoli, pieni di gioia, cominciò a
lodare Dio a gran voce per tutti i prodigi che avevano veduto, dicendo: «Benedetto colui che viene, / il re, nel nome
del Signore. / Pace in cielo / e gloria nel più alto dei cieli!».
La Parola di Dio, che non ci risponde se la interroghiamo sul "quando" e sul "dove" il Signore verrà – non
sta a noi conoscere i luoghi e i tempi della sua venuta – non è invece reticente, e lo abbiamo ascoltato,
sulle modalità della sua venuta: come viene il Signore? L'icona dell'ingresso di Gesù in Gerusalemme
sulla groppa di un asino è trasparente, non c'è posto per i fraintendimenti, racconta una modalità del
Signore, del suo venire: mitezza e umiltà. Così è venuto, pensiamo al Natale, così viene, così verrà. E non
altrimenti.
L'Evangelista Luca ci ricorderà che, qualche giorno dopo l'ingresso, Gesù pianse sulla città: "Quando fu
vicino alla vista della città, pianse su di essa, dicendo: 'Se avessi compreso in questo giorno quello che
porta alla pace, ma ora è stato nascosto ai tuoi occhi '" (Lu 19, 41-42).
Notizia straordinaria dunque che un Dio a tal punto si immedesimi che pianga sulla nostra città. E
pianga perché? Perché quel suo ingresso non è stato compreso, e proprio perché incompreso, non si è
capito ciò che veramente porta alla pace. Ho letto queste parole e mi sono sembrate di una attualità
sconcertante. Mi è sembrato di leggervi un monito. Come se Gesù ci dicesse: "Se voi non fate attenzione
alla modalità della mia venuta – sono venuto su di un asino, sono venuto in umiltà e mitezza – se voi
non capite la lezione, a rischio è la pace"( e la situazione odierna, la cosidetta "intifada dei coltelli",
conferma per l'ennesima volta la "distanza" dalla pace. Gerusalemme significa "città della pace" ma vive
una continua violenza che allontana sempre più questo processo di salvezza).
Perché questo? Perché questi, della mitezza e dell'umiltà, sono i segni dell'amore, segni concreti, segni di
un Dio che ama. Se uno ti invade, se uno ti terrorizza, se uno tiene le distanze, tu dici che ti ama? Per
questo la folla, la piccola folla del vangelo, fece festa quel giorno per le strade. Celebrava un Messia che
aveva avuto cuore per tutti, anche per i piccoli e i deboli, per i peccatori, uno che non aveva tenuto le
distanze. Così diverso dalle autorità che sorvegliano e incutono paura, che tengono le distanze, che si
illudono di tenere in pugno il mondo con la paura. Era finito il tempo della paura, era cominciato il
tempo della libertà. Un Dio che ci vuole liberi e non schiavi. Questo è il volto di Dio: la sua mitezza è per
la nostra libertà. "Io sto alla porta e busso" è scritto. Non invade.
Un Dio che dice, anche questo è sconcertante: "Ho bisogno". Ma come? Un Dio che ha bisogno? È il
capovolgimento dell'autosufficienza…..che ci fa despoti ! "Andate" dice Gesù "nel villaggio di fronte,
troverete un puledro, slegatelo, conducetelo qui. E se qualcuno vi domanda: perché lo slegate?'
rispondete così: 'Il Signore ne ha bisogno '". Di chi? Dell'asino, che, anche lui, animale mite, diventa quasi
un'icona. Di chi? Di noi, che potremmo mettere a disposizione, di un Dio che vuole entrare nella città e
nella vita, noi stessi.
E potremo farlo solamente coltivando mitezza, umiltà, stima reciproca e trasparenza. Così sia
PER LA PREGHIERA IN FAMIGLIA
Signore Gesù,
infaticabile camminatore
sulle strade degli uomini,
tu vieni sempre in mezzo a noi
a rivelarci la voce e il volto del nostro Dio.
Silenziosamente entri nella nostra vita,
ti offri alla curiosità del nostro sguardo,
ti esponi alla nostra accoglienza
o al nostro rifiuto.
Signore Gesù, fa' che la tua presenza
non ci lasci mai indifferenti,
ma sia piuttosto un'avventura appassionante
da vivere con tutto lo stupore
e con tutta l'emozione
che nascono da una parola sempre nuova
e da un amore che non conosce misura.
Strappaci perciò alle nostre inerzie abituali
e fa' sorgere dal nostro cuore un grido
che celebri l'esperienza gioiosa
di questo incontro.
Ma salvaci al tempo stesso
dalla retorica dei devoti
che credono di poterti onorare
con il loro vaniloquio sentimentale.
I veri servitori del tuo Regno
sono i santi umili, nascosti, concreti
che ti onorano riconoscendo la tua presenza
nel volto di ogni persona che ha bisogno.
Dona anche a noi l'intelligenza del cuore
perché possiamo salutare
ogni fratello che avviciniamo
con le parole che troviamo oggi nel tuo Vangelo
e con il dono di un sorriso:
"Benedetto sei tu,
io so che vieni nel nome del Signore".
Amen
AVVISI E APPUNTAMENTI SETTIMANALI
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Continuano le Benedizioni Natalizie
Sabato 5 e domenica 6 dicembre: due giorni di ritiro per i ragazzi di prima superiore in
preparazione alla Professione di Fede
- banco vendita di "stelle di Natale" a favore di Cascina Verde
Lunedì 7, alle ore 18: S. Messa prefestiva
Martedì 8, Solennità dell'Immacolata Concezione della beata Vergine Maria: S. Messe con orario
festivo
- in serata gli adolescenti della Professione di Fede faranno una fiaccolata: vi invitiamo a portare a
casa un lumino e ad accenderlo alla finestra dopo le ore 20.30 (passeranno dalle vie Gramsci, Carlo
Alberto Dalla Chiesa, Roma, piazza S. Francesco e via XXV Aprile)
CALENDARIO DELLE BENEDIZIONI NATALIZIE ALLE FAMIGLIE
Mercoledì 9: 17.30 - 21.30
Don Stefano
via Gramsci, dall'80 all'indietro
Don Gabriele
via Gramsci, dall'1 in avanti
Giovedì 10: 17.30 - 21.30
Don Stefano
via De Amicis
Venerdì 11: 17.30 - 21.30
Don Stefano
via don Minzoni, i pari
Don Gabriele
via don Minzoni, i dispari
Sabato 12: 10 - 12
Don Stefano
via Caravaggio (il Village) e via Giotto (A e B)
Lunedì 14: 17.30 - 21.30
Don Stefano
via Turati, dal 24 all'indietro
Don Gabriele
via Turati, dal 3 in avanti
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