Investiamo in Ticino, il momento è giusto

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Investiamo in Ticino, il momento è giusto
28. Oktober 2015
L'INTERVISTA 111 ZENO STAUB
«Investiamo in Ticino, il momento è giusto»
Il GEO di Vontobel sull'acquisto di Finter e sulle strategie della banca zurighese
LINO
TERLIZZI
1111 La banca zurighese Vontobel ha recentemente acquisito Finter Bank
Ziirich dalla Italmobiliare della famiglia
sta si tradurrà in ulteriori problemi per
il futuro. Voi come vedete questo capi-
tolo?
voluntary disclosure italiana certaitaliana Pesenti. La Finter ha una tradi- mente nel breve periodo avrà qualche
zionale presenza in Ticino. Abbiamo implicazione per la piazza finanziaria
ticinese. Ma per il lungo periodo questo
posto a Zeno Staub, chief executive offi
cer di Vontobel, alcune domande su tipo di cambiamento può portare con sé
questa operazione, sulle strategie della buone opportunità. Non tutti arriveranbanca che guida, sulle prospettive della no a cogliere queste opportunità, ma chi
piazza finanziaria ticinese e di quella sarà in grado di farlo avrà vantaggi non
indifferenti. Noi pensiamo di essere in
svizzera.
Acquistare una banca che ha Lugano grado di trarre vantaggio da questo camcome sede non secondaria viene defi- biamento. Abbiamo da tempo adeguato
nito oggi da alcuni come un atto con- le nostre attività a questa fase caratteriztrocorrente, considerando la fase non zata da nuovi standard fiscali per i clienpriva di difficoltà per la piazza ticinese. ti non residenti. Per quel che riguarda le
Sulla base di quali valutazioni vi siete autodenunce fiscali e l'emersione di capitali non dichiarati, noi abbiamo tra
mossi?
l'altro già avuto l'esperienza della Ger«In effetti con l'acquisizione della Finter
mania, altro mercato europeo che rimaBank Ziirich andiamo per alcuni aspetti
controcorrente. Al di là dello Ziirich nel
ne centrale per noi».
nome, la Finter significa soprattutto Ti- Nel complesso, come valutate le procino e Italia e sappiamo che altri riten- spettive del mercato italiano?
gono che in questa fase non sia opportu- «In Italia abbiamo sviluppato bene le
no puntare sulla piazza ticinese. Non nostre attività legate ai fondi di investimento, ma sin qui non abbiamo fatto
siamo d'accordo: l'acquisto di Finter è
per noi un passo valido e importante. veramente private banldng. Ora avremo
1; integrazione delle attività Finter ci per- la possibilità di puntare pienamente anmetterà di avere dal 2016 una filiale che sulla gestione di patrimoni. L'italia è
Vontobel a Lugano in grado di lavorare un Paese di primo piano per quel che
pienamente nel private banking con i riguarda la ricchezza privata. Ci sono
clienti ticinesi e italiani. ' A Vontobel segnali di ripresa economica in Italia e
mancava una presenza diretta in Ticino, noi speriamo che questi segnali si rafforzino. Ma il punto è che i patrimoni da
con una sufficiente massa critica. A Finter mancava la taglia necessaria. La
gestire comunque non mancano. Se la
combinazione ha senso e il timing è crescita economica è buona, meglio. Ma
giusto: con la fine della voluntary disclo- anche in mercati che ristagnano si possure inizia una nuova fase, in cui voglia- sono fare buoni affari, se si è in grado di
mo investire nella piazza ticinese, che offrire prestazioni che sono migliori di
ha un suo mercato locale interessante e quelle dei concorrenti».
che al tempo stesso è un ponte verso l'I- Tornando all'operazione Finter, con la
che è uno dei nostri mercati chiave fusione cosa accadrà per quel che riguarda i posti di lavoro?
Europa».
in
A proposito di voluntary disclosure, c'è «Per quel che concerne le strutture di
chi dice che per la piazza ticinese que- Finter che integreremo, faremo natural-
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«La
mente anche un'analisi del livello degli
organici. Può darsi che ci sia la necessità
di effettuare alcuni tagli, non credo però
che ci saranno riduzioni significative. Il
fatto principale è che vogliamo sviluppare le nostre attività in Ticino e Italia,
dunque procederemo anche ad assunzioni in alcuni segmenti. Se la nostra
operazione avrà successo, tra tre o cinque anni saremo decisamente di più in
Ticino».
Parlando della piazza finanziaria svizzera più in generale, in sintesi quale
può o deve essere la dirczione di mar-
cia?
«Per molto tempo il private banldng
svizzero ha in pratica soprattutto impor-
tato clienti. Ora dobbiamo soprattutto
esportare servizi. La sfida è saper mantenere le radici svizzere, con tutto quello
che ciò vuoi dire in termini di professio-
nalità ed affidabilità, avendo al tempo
stesso una visione internazionale, globale».
Per Vontobel quali sono i mercati principali e come volete crescere a questo
punto, sviluppando le attività che già
avete oppure acquisendo ancora?
«La Svizzera resta il nostro mercato
maggiore. Seguono gli Stati Uniti, dove
non abbiamo contenzioso fiscale e dove
abbiamo infatti scelto per il piano di regolarizzazione di collocarci nella categoria 3, quella di chi ritiene di non aver
commesso infrazioni. Poi ci sono i principali mercati europei: Gran Bretagna,
Germania, Italia. Vogliamo sviluppare le
nostre attività nel private banldng e
nell'asset management sia per linee interne, sia attraverso acquisizioni. Ne abbiamo già fatte, ma siamo aperti ad altri
acquisti. Con la famiglia Vontobel abbiamo un azionista principale che ci
aiuta a prendere le decisioni e siamo più
che ben capitalizzati. Non escludo dunque altre acquisizioni in futuro».
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28. Oktober 2015
ZURIGO La sede di Vontobel. Nel riquadro: Zeno Staub, dal 2011 chief
(Foto keystone)
executive officer.
Il gruppo e la nuova base luganese
111 Vontobel è attiva nel private banking, nell'asset management, nell'investment
banking. Al3O giugno scorso il gruppo gestiva patrimoni complessivamente per
circa 181 miliardi di franchi e contava su 1.400 addetti. La neoacquisita Finter
Bank che è presente a Zurigo, a Lugano e in altre città svizzere ha patrimoni in
gestione per circa 1,6 miliardi di franchi ed ha 65 addetti. Nella presentazione
dell'operazione è stato indicato che i patrimoni gestiti da Finter si aggiungono ai
32,5 miliardi di franchi del ramo «Private Banking's advised clients assets» di
Vontobel. Carlo Pesenti (della famiglia che attraverso Italmobiliare controllava
Finter Bank) e Vittorio Volpi (già presidente del CdA di Finter Bank) faranno parte dell'Advisory Board di Vontobel. Integrando Finter nei suoi ranghi, Vontobel
vuole puntare con maggior decisione sullo sviluppo del suo private banking
nell'area italofona, con la filiale luganese come base. Luigi Carrelli, CEO di FinLTE.
ter, sarà responsabile per i mercati Ticino e Italia.
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