Capitolato - Maggiore della Carità

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Capitolato - Maggiore della Carità
SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE
REGIONE PIEMONTE
“AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA MAGGIORE
DELLA CARITÀ DI NOVARA”
-------------------------------------C.so Mazzini 18 -28100 Novara
Codice Fiscale e P. IVA 01521330033
Tel. centralino 0321- 373.1
PROCEDURA APERTA
PER L’AFFIDAMENTO DELLA FORNITURA ED INSTALLAZIONE DI UN
ACCELERATORE LINEARE COMPLETO DI ACCESSORI OCCORRENTE ALLA
SCDU RADIOTERAPIA DELL’AZIENDA OSPEDALIERO UNIVERSITARIA MAGGIORE
DELLA CARITA’ DI NOVARA
NUMERO GARA: 4195705
CIG N. 422583120F
CUP: C11J12000100009
Struttura Complessa Provveditorato/Economato
Tel. 0321/3733467-473
Fax 0321/3733547
E-mail: [email protected]
ANNO 2012
Regione Piemonte – AOU Maggiore della Carità di Novara
INDICE
ART. 1 - NORMATIVA DI RIFERIMENTO
5
ART. 2 - OGGETTO DELL’APPALTO
5
2.1 Descrizione
5
2.2 Tipo di appalto e luogo di esecuzione del lavoro
6
2.3 Numero di riferimento CPV
6
2.4 Numero CIG: 422583120F
6
2.5 Numero CUP: C11J12000100009
6
2.6 Varianti: non ammesse
6
2.7 Termini di esecuzione dell’appalto:
6
ART. 3 - IMPORTO DELL’APPALTO
7
ART. 4 - SUBAPPALTO
7
ART. 5 - DESCRIZIONE DELLA FORNITURA
8
5.1
N° 1 acceleratore lineare per radioterapia oncologica completo di accessori per la tecnica IMRT
volumetrica e la tecnica “IMAGE GUIDED”, così costituito:
8
5.1.1.
Unità radiante
8
5.1.2
Collimatore multilamellare
9
5.1.3
Sistema per immagini portali elettroniche
9
5.1.4
Sistema di ricostruzione tridimensionale immagini paziente per tecniche IGRT
9
5.1.5
Accessori
10
5.1.6
Requisiti del progetto di Radioprotezione.
10
5.1.7
Dispositivi di sicurezza e segnalazione
12
5.1.8
Dettagli Strutturali
12
5.1.9
Attivazione
12
5.1.10
Produzione di Ozono
12
5.1.11
Planimetrie
12
5.2
Redazione di progetto al livello “definitivo”
Capitolato Speciale – Fornitura di un acceleratore” chiavi in mano” occorrente alla SCDU Radioterapia
12
2
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5.3
Lavori accessori al contratto di fornitura inquadrabili nelle seguenti Categorie e Classifiche ai sensi del
D.P.R. 207/2010:
14
ART.6 - COLLAUDO
51
ART.7 – MANUTENZIONE IN GARANZIA
53
ART. 8 - ASSISTENZA E MANUTENZIONE POST GARANZIA
56
ART. 9 - FORMAZIONE DEL PERSONALE
56
ART. 10 - OBBLIGHI IN MATERIA DI SICUREZZA
57
10.1 Tutela della salute dei lavoratori ed azioni di coordinamento per la sicurezza nella realizzazione
dell’intervento di adeguamento del Bunker.
57
10.2 Tutela della salute dei lavoratori ed azioni di coordinamento per la sicurezza nelle attività di assistenza e
manutenzione.
60
ART. 11 – SOPRALLUOGO OBBLIGATORIO
61
ART. 12 - SOGGETTI AMMESSI ALLA GARA
61
ART. 13 - RAGGRUPPAMENTO DI IMPRESE
61
ART. 14 - REQUISITI DI PARTECIPAZIONE
62
ART. 15 - REQUISITI DI ORDINE GENERALE E DI IDONEITÀ PROFESSIONALE
62
ART. 16 - CAPACITÀ ECONOMICA E FINANZIARIA
64
ART. 17 - CAPACITÀ TECNICA E PROFESSIONALE
64
17.1 Relativamente alla fornitura di attrezzatura:
64
17.2 Relativamente alla progettazione degli interventi:
65
17.3 Relativamente alla esecuzione degli interventi:
66
ART. 18 - AVVALIMENTO
67
ART. 19 – TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
68
ART. 20 - CAUZIONE PROVVISORIA
68
ART. 21 - DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA
68
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ART. 22 - DOCUMENTAZIONE TECNICA
70
ART. 23 - MODALITÀ DI COMPILAZIONE DELL’OFFERTA ECONOMICA
71
ART. 24 - VALIDITÀ DELLE OFFERTE
72
ART. 25 - COMPOSIZIONE DEL PLICO E MODALITÀ DI TRASMISSIONE
DELL’OFFERTA E DEI DOCUMENTI
72
ART. 26 - PROCEDURA E CRITERIO DI SCELTA DEL CONTRAENTE
73
ART. 27 - MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELLA GARA
75
ART 28 - OFFERTE ANORMALMENTE BASSE
77
ART. 29 – CAUZIONE DEFINITIVA
77
ART. 30 - CONTROLLO DEL POSSESSO DEI REQUISITI DELL’AGGIUDICATARIO ED
AVVIO DELL’ESECUZIONE DEL CONTRATTO
78
ART. 31 - MODALITÀ E TERMINI DI PAGAMENTO
78
ART. 32 - CESSIONE DEI CREDITI
78
ART. 33 - PENALITA’
78
ART. 34 - RISOLUZIONE DEL CONTRATTO
79
ART.35 RESPONSABILITA’
79
ART.36 - GARANZIA ASSICURATIVA DELLA RESPONSABILITA’ CIVILE E CAR
80
ART 37 - CLAUSOLA RISOLUTIVA ESPRESSA
81
ART. 38 - ADEMPIMENTI NECESSARI ALL’AGGIUDICAZIONE ED ALLA STIPULA
DEL CONTRATTO
81
ART. 39 - SPESE CONTRATTUALI
82
ART. 40 - CHIARIMENTI RICHIESTI DAI CONCORRENTI
82
ART. 41 - FORO COMPETENTE
83
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Art. 1 - NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Il presente appalto è regolato, oltre che dal bando di gara e dal presente capitolato:
dalla Direttiva Comunitaria 2004/18/CEE
dal Decreto Legislativo 12 aprile 2006, n° 163 e s .m.i.
dal Codice Civile e dalle altre disposizioni normative in vigore in materia di contratti di
diritto privato
dal R.D. 23 maggio 1924, n° 827 in quanto applicab ile
dal R.D. 18 novembre 1923, n° 2440
dal Decreto Legislativo n. 81 del 9 aprile 2008 e s.m.i.
dal Decreto Legislativo n. 53 del 20/3/2010
dalla L.136 del 13/08/2010 e s.m.i. (tracciabilità dei flussi)
dal D.P.R. 207 del 5/10/2010 (regolamento attuativo)
dal Decreto Legislativo n. 70 del 13/5/2011 (decreto sviluppo, convertito in L. n. 106 del
12/7/2011)
da tutta la normativa comunitaria, nazionale, regionale e locale in materia.
Art. 2 - OGGETTO DELL’APPALTO
2.1 Descrizione
Il capitolato ha per oggetto:
1. la fornitura e l’installazione chiavi-in-mano di n. 1 acceleratore lineare dual energy
per tecniche avanzate di “Radioterapia adattativa”, “Radioterapia ad Intensità
modulata Volumetrica” completo di accessori e composto da:
unità radiante e lettino porta paziente.
collimatore multilamellare integrato.
IMRT volumetrica.
sistema per immagini portali elettroniche.
sistema di acquisizione e ricostruzione tridimensionale immagini paziente per
tecniche IGRT.
accessori.
sistemi e apparati per la radioprotezione.
2. L’ Integrazione hardware e software del sistema di pianificazione del trattamento
Pinnacle - Philips già in dotazione al reparto con fornitura del modulo per inverse
planning di tecniche ad intensità modulata volumetrica (VMAT o similari) e modulo
di dose tracking per radioterapia adattativa. Il tutto deve essere completamente
interfacciato, al meglio dello stato dell’arte e senza ulteriore aggravio per l’AOU
appaltante, tramite protocolli standard, con le apparecchiature già installate presso
la SCDU Radioterapia;
3. Progettazione a livello di definitivo (ex art. 24 e ss. D.P.R.207/2010) e di
eventuale esecutivo (ex art. 33 e ss. D.P.R. 207/2010), nonché il Coordinamento
della Sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione di tutte le opere,
provviste ed impianti di adeguamento del bunker necessarie alla corretta
installazione del sistema di nuova fornitura, compresi ogni apprestamento e attività
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anche di natura provvisoria per consentire il regolare svolgimento delle autorità
sanitarie nei locali adiacenti;
4. Direzione ed esecuzione degli interventi di rimozione e di smaltimento
dell’acceleratore Saturno 42 –CGR/GE attualmente installato presso la S.C.D.U
Radioterapia;
5. Realizzazione di tutte le opere, provviste ed impianti di adeguamento del bunker
necessarie all’installazione del sistema di nuova fornitura, compresi ogni
apprestamento e attività anche di natura provvisoria per consentire il regolare
svolgimento delle attività sanitarie nei locali adiacenti.
N.B.
L’apparecchiatura fornita dovrà essere messa in rete con:
sistema informatico per la gestione della Radioterapia in corso di acquisizione per il
reparto (ARIA – Varian);
sistema di pianificazione del trattamento Pinnacle - Philips già in dotazione al
reparto.
2.2 Tipo di appalto e luogo di esecuzione del lavoro
“Appalto pubblico di fornitura” ai sensi dell’art. 14 comma 1 e 2 lettera a) del D.Lgs.
163/2006 e s.m.i. per fornitura di attrezzatura sanitaria, prestazione intellettuale di
progettazione ed esecuzione di opere ed impiantistiche a corredo.
Il contratto avrà esecuzione presso la sede dell’A.O.U. Maggiore della Carità in Novara,
C.so Mazzini 18.
2.3 Numero di riferimento CPV
2.4 Numero CIG: 422583120F
2.5 Numero CUP: C11J12000100009
2.6 Varianti: non ammesse
2.7 Termini di esecuzione dell’appalto:
L’aggiudicatario dovrà eseguire tutte le obbligazioni assunte con la sottoscrizione del
relativo contratto dell’appalto nel rispetto delle seguenti tempistiche:
1. nomina del Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione ed Esecuzione:
gg.15 decorrenti dalla data di sottoscrizione del contratto d’appalto
2. presentazione progetto ESECUTIVO delle opere di adeguamento delle strutture ,
degli impianti e delle opere di unamizzazione degli ambienti interessati
dall’intervento: gg. 30 decorrenti dalla data di emissione dell’ordine di
esecuzione da parte del R.U.P.;
3. esecuzione delle opere di adeguamento delle strutture, degli impianti e delle opere
di radioprotezione e di unamizzazione degli ambienti interessati dall’intervento: gg.
90 decorrenti dalla data di consegna del cantiere ;
4. fornitura e posa in opera dell’attrezzatura: entro gg. 45 decorrenti dalla data di
emissione del verbale di conclusione lavori;
5. collaudo dell’attrezzatura: entro gg. 15 dalla data di emissione del verbale di
conclusione della fornitura;
6. effettuazione dei corsi di formazione al personale
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Per quanto sopra illustrato si desume che il tempo complessivo per l’esecuzione
delle forniture e delle opere previste dal presente C.S.A. viene stabilito in totali
giorni 195 naturali e consecutivi decorrenti dalla data di sottoscrizione del
contratto d’appalto.
Art. 3 - IMPORTO DELL’APPALTO
L’importo complessivo dell’appalto, non superabile, posto a base d’asta viene così
suddiviso:
1.€ 2.300.000,00 oltre ad IVA per la sola fornitura dell’attrezzatura sanitaria completa
di accessori, così come definitivo al precedente punto 2.1.1 e 2.1.2;
2.€ 30.000,00 oltre ad IVA per le prestazioni intellettuali relative alla progettazione al
livello “definitivo” (ex art. 24 e ss. D.P.R.207/2010) e di eventuale esecutivo (ex
art. 33 e ss. D.P.R. 207/2010), nonché il Coordinamento della Sicurezza in fase
di progettazione ed esecuzione di tutte le opere edili, impiantistiche e di
umanizzazione necessarie alla corretta installazione dell’attrezzatura sanitaria;
3.€ 352.500,00 oltre ad IVA per la puntuale realizzazione di tutte le opere edili,
impiantistiche e di umanizzazione necessarie alla corretta installazione
dell’attrezzatura sanitaria, così come previsto dal progetto preliminare redatto
dalla Stazione Appaltante e posto a base di gara;
4. € 44.500,00 ( di cui € 17.500,00 per oneri diretti + € 27.000,00 per oneri da
interferenza) oltre ad IVA per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso d’asta
così suddivisi:
- € 17.500,00 per oneri diretti della sicurezza;
- € 27.000,00 per oneri della sicurezza imputabili alle interferenze
Ovvero per totali € 2.727.000,00 ( duemilionisettecentoventisettemila/00)
Art. 4 - SUBAPPALTO
Il subappalto è ammesso a condizione che la Ditta concorrente indichi in offerta le parti
dell’appalto che intende eventualmente subappaltare a terzi. L’eventuale subappalto verrà
regolato ai sensi dell’art. 118 D. Lgs. 163/2006 e s.m.i. e dovrà essere dichiarato in sede
di presentazione dell’offerta.
Il subappalto non autorizzato, costituisce per l’Amministrazione appaltante, valido motivo
di risoluzione del contratto.
Se durante l’esecuzione dell’intero appalto, e in qualsiasi momento, inclusi i periodi di
manutenzione in garanzia, l’AOU accerterà che il subappaltatore è inadempiente,
l’appaltatore, ricevutane comunicazione scritta, dovrà provvedere immediatamente alla
risoluzione del subappalto ed all’allontanamento del subappaltatore dal luogo di lavoro. La
risoluzione del subappalto non da all’appaltatore alcun diritto di pretendere
dall’Amministrazione indennizzi, risarcimenti di danni o lo spostamento dei termini di
ultimazione dell’intero appalto.
Ai sensi dell’art. 118, comma 3 del D.Lgs 163/2006 s.m.i, i pagamenti relativi ai lavori
svolti da eventuali subappaltatori o cottimisti verranno effettuati dall’aggiudicatario
che, entro 20 giorni da ciascun pagamento effettuato, avrà l’obbligo di trasmettere
alla stazione appaltante copia delle fatture quietanzate dei citati pagamenti
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corrisposti ai subappaltatori con indicazione delle ritenute di garanzia effettuate e
degli oneri di sicurezza corrisposti. Qualora l’affidatario non trasmetta tali fatture
quietanzate entro il predetto termine, saranno sospesi i successivi pagamenti.
Art. 5 - DESCRIZIONE DELLA FORNITURA
Le caratteristiche minime e opzionali tecnico/clinico/operative sono le seguenti:
5.1
N° 1 acceleratore lineare per radioterapia onco logica completo di accessori
per la tecnica IMRT volumetrica e la tecnica “IMAGE GUIDED”, così costituito:
5.1.1.
5.1.1.2
5.1.1.3
5.1.1.4
5.1.1.5
Unità radiante
Acceleratore lineare per uso medicale con disponibilità di almeno due energie
con emissione fotonica nell’intervallo da 6MV a 15 MV;
Distanza fuoco-isocentro: 100 cm;
Dimensioni dei campi per fotoni: da un minimo non superiore a 0.5 x 0.5 cm² ad
un massimo non inferiore a 20 x 40 cm² alla distanza fuoco-isocentro di 100 cm;
Esecuzione di terapie volumetriche ad intensità modulata con tecniche ad arco;
L’apparecchiatura dovrà essere dotata di:
5.1.1.5
5.1.1.6
5.1.1.7
5.1.1.8
5.1.1.9
5.1.1.10
5.1.1.11
5.1.1.12
5.1.1.13
5.1.1.14
5.1.1.15
collimatore principale asimmetrico;
sistema dosimetrico indipendente dalle condizioni ambientali;
filtri fisici e virtuali, da un minimo di 10° a 60°;
intervallo di regolazione del dose-rate su più livelli in un intervallo il più ampio
possibile;
consolle di comando a microprocessori con tastiera alfanumerica, tale da
consentire la predisposizione dei parametri di trattamento, la registrazione dei
dati, i controlli di sicurezza e con sistema di controllo e verifica integrato;
completa di interfaccia DICOM-RT per connessione a TPS della SCDU
RADIOTERAPIA al meglio dello stato dell’arte;
interfaccia della consolle di comando in grado di gestire le diverse funzioni
dell’acceleratore (R&V, EPID, Cone Beam CT, IMRT statica e volumetrica) e di
mostrarle in maniera immediata ed intuitiva preferibilmente su un unico monitor
LCD widescreen. La consolle deve inoltre essere in grado di gestire il
riposizionamento automatico del lettino di trattamento (remote control);
lettino di trattamento isocentrico, a controllo remoto del posizionamento, con
ampia escursione verticale, dei movimenti laterali, longitudinali, di rotazione
isocentrica e rotazione della piattaforma; completo di table top radiotrasparente
(in fibra di carbonio). Il carico massimo non dovrà essere inferiore a 150kg;
sistema di centratura a 3 laser;
catena televisiva a circuito chiuso con zoom e brandeggio per controllo sia del
corridoio di accesso che della sala stessa; interfono bidirezionale;
sistema di controllo delle condizioni ambientali (igrometro, barometro e
termometro);
monitor in sala trattamento da 21" a colori;
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5.1.2
Collimatore multilamellare
5.1.2.1
Collimatore multilamellare con spessore delle lamelle non superiore a 5 mm su
un campo di vista di almeno 20X40 cm2;
Il software e l’hardware necessario per eseguire tecniche conformazionali di
IMRT statiche e/o dinamiche;
Il sistema proposto dovrà poter eseguire tecniche di trattamento IMRT
volumetriche (VMAT Volumetric Modulated Arc Therapy o similari).
5.1.2.2
5.1.2.3
5.1.3
5.1.3.1
Sistema per immagini portali elettroniche
Il sistema deve includere un dispositivo Hardware e software per una corretta
verifica del trattamento radiante in tutte le situazioni anatomiche trattate che deve
garantire la sicurezza del paziente e dell’operatore mediante sistemi di sicurezza;
5.1.3.2 Il sistema hardware deve essere al silicio amorfo retrattile;
5.1.3.4 Il sistema deve essere gestito da personal computer di caratteristiche adeguate
in grado di archiviare le immagini portali sia su dispositivi di archiviazione locali
mediante protocolli DICOM-RT al meglio dello stato dell’arte e sul sistema
informatico di gestione dell’attività di radioterapia in dotazione;
5.1.3.5 Il software deve consentire:
a. connettività DICOM RT con sistema di pianificazione dei trattamenti radianti
Pinnacle per import “DICOM RT Image”;
b. deve disporre di tutti gli strumenti utili per l’analisi ed il contornamento delle
immagini e la loro coregistrazione con le DRR di riferimento inviate dal TPS
per la verifica del posizionamento del paziente.
5.1.4
Sistema di ricostruzione tridimensionale immagini paziente per tecniche
IGRT
Il sistema di ricostruzione delle immagini del paziente nella posizione di trattamento dovrà
essere solidale all’acceleratore e costituito da:
5.1.4.1
5.1.4.2
5.1.4.3
5.1.4.4
5.1.4.5
5.1.4.6
5.1.4.7
5.1.4.8
sorgente radiogena kV con braccio retrattile completa di relativo generatore;
sistema di acquisizione a Silicio Amorfi;
workstation di controllo della sorgente radiogena completa di software per
l’acquisizione e la ricostruzione delle immagini; dovrà essere possibile l’impiego
di immagini volumetriche per la verifica IGRT nella pratica clinica, con matching
anatomico kV-kV e kV-MV;
il detettore non deve interferire con i componenti dell’unità di trattamento per
qualunque trattamento impostato, a tal fine devono essere previsti opportuni
sistemi di sicurezza;
set di fantocci per controlli di qualità (Cathphan 600, CT Phantom, The Phantom
Laboratory, Salem, NY);
l’acquisizione delle immagini dovrà essere effettuata in modo dinamico tramite
una rivoluzione del gantry dell’unità di trattamento (Cone-beam CT);
licenze DICOM di import ed export per consentire la verifica delle immagini
DICOM RT con le immagini del piano di trattamento;
La workstation deve essere dotata di tutti gli strumenti utili per l’analisi ed il
contornamento delle immagini e la loro coregistrazione con le immagini di
riferimento inviate dal TPS per la verifica del posizionamento del paziente.
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5.1.5
Accessori
5.1.5.1
accessori standard per il lettino di trattamento con top lettino indicizzato;
5.1.5.2 presidi di immobilizzazione dedicati, completamente integrati e solidali con il
lettino di trattamento, e compatibili con quelli già in uso nella fase di planning,
limitatamente al trattamento di lesioni dei distretti cervico-cefalico, toracico, addominale
con materiale radiotrasparente (fibra di carbonio);
5.1.5.3 elementi di arredo (armadi, tavoli, sedie, …) per bunker : saranno valutati
positivamente elementi ambientali di umanizzazione della sala di trattamento
(pannelli luminosi, luci, luci naturali etc.);
5.1.5.4 sistema a diodi per la dosimetria ed il controllo di qualità con tecniche di IMRT
rotazionale volumetrica (ArcCheck-Sun Nuclear) comprensivo di software
3DVH;
5.1.5.5 Profilometro con camere a ionizzazione per controlli di qualità sui fasci (IC
Profiler – Sun Nuclear).
Per la fornitura di tutti i sistemi applicativi installati e le relative apparecchiature fornite si
richiede la seguente documentazione e procedura:
esecuzione delle attività di installazione e attivazione di tutti i sistemi applicativi nel
rispetto dello standard IEC-80001-1:2010;
redazione di uno schema architetturale e del progetto info/telematico della soluzione
fornita, in particolare relativamente agli applicativi installati, alle configurazione
implementate ed alle relative apparecchiature fornite.
Dal punto di vista informatico e telematico per tutti i sistemi applicativi installati e le relative
apparecchiature fornite si richiede quanto segue:
installazione del sistema antivirus aziendale centralizzato, se compatibile con
certificazione del sistema fornito, oppure installazione e successivo aggiornamento a
carico del Fornitore di un sistema antivirus compatibile con certificazione;
integrazione degli applicativi e delle apparecchiature installate con utilizzo di
credenziali del dominio aziendale;
autorizzazione all’aggiornamento aziendale centralizzato del software di base oppure
aggiornamento periodico del software di base a carico del Fornitore;
sincronizzazione con il sistema aziendale dell’ora di sistema operativo di tutte le
apparecchiature installate;
obbligo di poter rinominare l’utente amministratore locale di tutte le apparecchiature
fornite con assegnazione della password al personale I&T., e di creazione per il
Fornitore di utente con privilegi di amministrativi per l’assistenza.
5.1.6
Requisiti del progetto di Radioprotezione.
5.1.1.40 Limiti di progetto, carico di lavoro, fattori di occupazione, fattori d’uso e criteri di
cautela
Il limite di progetto da rispettare a valle delle barriere è di 1 mSv/anno ovvero di 0,02
mSv/settimana
Il carico di Lavoro da adottare è di 1000 Gy/settimana ad 1 m dal target.
Si dovrà considerare l’impiego dell’acceleratore ripartito per il 50% del carico di lavoro a 6
MeV e per il 50% all’energia superiore presente nella configurazione offerta.
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Regione Piemonte – AOU Maggiore della Carità di Novara
I fattori d’uso per le pareti interessate dal fascio primario sono quelli riportati
pubblicazione NCRP 151 (tabella 3.1)
Direzioni (intervalli di 90°)
0° (Direzione pavimento)
90° e 270°
180° (direzione soffitto)
nella
Fattore d’uso, U(%)
31
21.3 (ciascuno)
26.3
Il soffitto nella porzione investita dal fascio primario è ad accesso interdetto.
I fattori di occupazione da adottare per le aree e i locali adiacenti al bunker sono riportati di
seguito:
Aree /locali
Postazione di
Linac e cobalto
Sala di attesa
Sala Klystron
Postazione di
Linac
Parete
Fattore di occupazione, T
comando C
1
D
A
comando A
1/4
1/20
1
Nel seguito sono indicate le ipotesi cautelative da adottare nella formulazione del progetto:
- punto dose a valle delle barriere ad una distanza di 0.3 m dalla barriera stessa;
- schermature dimensionate trascurando l’attenuazione del paziente
- la radiazione dispersa dall’acceleratore dovrà essere assunta pari al valore massimo
raccomandato dalle norme IEC, tenendo inoltre conto dell’introduzione di fattori di cautela
per tenere conto di procedure di IMRT, cfr NCRP 151 paragrafo 3.2.2
5.1.1.41 Schermature in essere
L’acceleratore Saturno CGR dual Energy da 6 MV e 18 MV è installato in un bunker che
presenta gli spessori delle barriere primarie e secondarie indicati di seguito:
Barriera
Parete verso corridoio Cobalto – primario
(C1-C2)
Parete verso corridoio Cobalto – secondario
(C2-D)
Parete verso corridoio Cobalto – secondario
(C1-C)
Parete verso sala Klystron – primario (A1A2)
Parete verso sala comando – secondario (AA1)
Parete verso sala Klystron – secondario
(A2-B)
Braccio Labirinto
Schermatura
165 cm cls baritico + 45 cm cls
125 cm cls + 55 cm cls + 90 cm terra
125 cm cls + 50 cm cls
165 cm cls baritico
125 cm cls
125 cm cls
100 cm cls
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Regione Piemonte – AOU Maggiore della Carità di Novara
Parete verso sala attesa – secondario (D- 100 cm cls
D1)
Soffitto - primario
79 cm cls baritico + 30 cm ferro + 25
cm cls
Soffitto - secondario
85 cm cls baritico + 25 cm cls
Porta
8 cm ferro + 11 cm politene
Densità calcestruzzo baritico = 3,5 g/cm3
Densità calcestruzzo ordinario = 2,3 g/cm3
Il dettaglio è riportato nelle planimetrie che saranno rese disponibili dall’Azienda
Ospedaliera.
5.1.7
Dispositivi di sicurezza e segnalazione
I requisiti minimi sono indicati di seguito:
- 2 microinterruttori di sicurezza sulla porta (non sarà consentito erogare radiazioni con la
porta aperta; a erogazione iniziata l’apertura della porta dovrà interrompere l’emissione di
radiazioni).
- la porta si dovrà poter chiudere solo dall’esterno
- la porta dovrà essere apribile dall’interno
- luci di segnalazione, presenti nella sala di trattamento e presso la consolle (con almeno
l’indicazione di apparecchiatura accesa e di erogazione di radiazioni in corso);
- pulsanti di emergenza nella sala trattamenti e presso la consolle (se attivati, dovranno
interrompere l’erogazione delle radiazioni; quelli all’interno della sala di trattamento
dovranno essere in numero di almeno uno per parete)
- devono essere previsti sistemi di comunicazione visiva e audio tra la consolle e il
paziente; in particolare i sistemi visivi dovranno essere tali da consentire, all’operatore
presso la consolle, di controllare tutto il bunker.
5.1.8
Dettagli Strutturali
Dovrà essere assicurata la continuità delle schermature, in particolare per giunzioni e
condotti.
5.1.9
Attivazione
Dovranno essere fornite indicazioni con l’eventuale attivazione dell’aria
5.1.10 Produzione di Ozono
La ventilazione necessaria per ridurre la concentrazione di ozono al limite raccomandato
0.1 ppm deve garantire almeno 3 ricambi/ora (cfr. NCRP 151, paragrafo 5.5);
5.1.11 Planimetrie
Dovranno essere predisposti e forniti disegni e planimetrie in pianta e sezione.
5.2
Redazione di progetto al livello “definitivo”
di tutte le opere edili, impiantistiche e di umanizzazione necessarie alla corretta
installazione dell’attrezzatura sanitaria – successiva redazione di progetto al livello
“esecutivo”, nonché assunzione dell’incarico di Coordinamento della Sicurezza in
fase di Progettazione e di Esecuzione
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In fase di presentazione dell’offerta economica, i concorrenti dovranno produrre un
documento progettuale rispondente ai requisiti definiti dall’art. 24 e successivi del D.Lgs.
163/2006 ( Progetto Definitivo) e s.m.i.. Il progetto relativo alle opere di adeguamento delle
aree e degli impianti di asservimento all’attrezzatura dovrà essere redatto in conformità e
congruenza allo studio di fattibilità posto a base di gara. L’opera progettuale dovrà
contenere i seguenti documenti tecnici:
-
Relazione descrittiva;
Relazioni tecniche specialistiche;
Elaborati grafici;
Calcoli preliminari delle strutture e degli impianti;
Disciplinare descrittivo e prestazionale degli elementi tecnici;
Piano particellare di esproprio;
Computo metrico estimativo;
Quadro economico.
La ditta aggiudicataria dovrà, entro i termini previsti dal contratto e dal cronoprogramma
dell’intervento, predisporre un progetto di adeguamento dei locali, degli impianti e delle
opere di umanizzazione delle aree oggetto dell’intervento rispondente ai requisiti definiti
dall’art. 33 e successivi del D.Lgs. 163/2006 e s.m.i. ( Progetto Esecutivo). Il progetto
relativo alle opere di adeguamento delle aree e degli impianti di asservimento
all’attrezzatura dovrà essere redatto in conformità e congruenza al progetto definitivo
approvato dalla Stazione Appaltante in sede di aggiudicazione. L’opera progettuale dovrà
contenere i seguenti documenti tecnici:
-
Relazione generale;
Relazioni specialistiche;
Elaborati grafici comprensivi anche di quelli delle strutture, degli impianti e di
ripristino e miglioramento ambientale;
Calcoli esecutivi delle strutture e degli impianti;
Piani di manutenzione dell’opera e delle sue parti;
Computo metrico estimativo definitivo e quadro economico;
Cronoprogramma ;
Elenco dei prezzi unitari e eventuali analisi;
Quadro dell’incidenza percentuale della quantità di manodopera per le
diverse categorie di cui si compone l’opera o il lavoro;
Schema di contratto e capitolato speciale d’appalto.
N.B.
In avvio della presente fase procedurale la ditta aggiudicataria dovrà nominare il
Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione che dovrà essere formalmente
incaricato dalla S.A.
Le classi e categorie dei lavori oggetto della progettazione esecutiva , individuate sulla
base del disposto del D.M. 04.04.2001 ( esclusivamente al fine di stabilire il base d’asta ),
sono:
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13
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Descrizione opere
Importo
categoria
€. 213.800,00
€. 86.700,00
€. 52.000,00
Opere edili
Impianti idrotermosanitari
Impianti elettrici, elettronici e
speciali
Coordinamento Sicurezza in
prog. e in esecuzione
Adempimenti relativi al
nullaosta VV.F.
SOMMANO €. 352.500,00
5.3
Classe
I
III
IV
Categorie
c
a
c
Compenso
professionale
€. 11.000,00
€. 7.000,00
€. 6.000,00
€. 4.000,00
€. 2.,000,00
€. 30.000,00
Lavori accessori al contratto di fornitura inquadrabili nelle seguenti Categorie
e Classifiche ai sensi del D.P.R. 207/2010:
5.3.1 Categoria prevalente OG1: “Edifici civili ed industriali”
Incidenza: 60,7%
Importo:€ 213.800,00
Classifica richiesta: I
Subappaltabilità: max 30%
5.3.2 Categorie scorporabili a classificazione obbligatoria e super specializzate:
- OS28: “Impianti termici e di condizionamento”
Incidenza: 25,26 %
Importo: €. 86.700,00
Classifica richiesta: I
N.B. Categoria subappaltabile nei limiti previsti dall’art. 11 del D.Lgs. 152/2008
-
OS30: “Impianti interni elettrici, telefonici, radiotelefonici e televisivi”
Incidenza: 14,8
Importo: € 52.000,00
Classifica richiesta: I
N.B. Categoria subappaltabile nei limiti previsti dall’art. 11 del D.Lgs. 152/2008
5.3.3 Descrizione delle opere da eseguire
Si elencano di seguito le prescrizioni ed indicazioni generali per la progettazione e
realizzazione degli interventi di adeguamento del bunker esistente nonché del locale ed
impianti accessori e si descrivono le caratteristiche ed i requisiti minimi richiesti per
elementi e lavorazioni edili ed impiantistiche, connessi alla installazione della nuova
apparecchiatura presso la SCDU Radioterapia dell’AOU Maggiore della Carità di Novara.
Le attività in argomento sono previste presso l’attuale SCDU Radioterapia ubicata al
piano interrato del pad. C. a quota – 3,50, per la rimozione ed alienazione dell’acceleratore
attualmente esistente nel locale ed esecuzione di tutte le opere di adattamento del bunker
necessarie alla corretta installazione dell’acceleratore lineare di nuova fornitura.
Sono compresi negli interventi di adeguamento suddetto tutti i lavori ed apprestamenti di
cantiere, scavi, demolizioni, costruzioni, tutte le opere strutturali ed architettoniche anche
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14
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di finitura, la manutenzione con rimessa a nuovo della esistente porta automatica di
accesso al bunker, dei rivestimenti e controsoffitti, di apparecchi e componenti, le
installazioni e modifiche impiantistiche di natura elettrica e similare, idrico-santaria,
antincendio, l’adeguamento del sistema di distribuzione dei gas medicali, termomeccanica
e di condizionamento, comprese tutte le schermature eventualmente necessarie sulla
base di apposito studio e relazione redatti da un esperto qualificato di 3° grado, nessuno
escluso, nel rispetto delle normative tecniche vigenti e delle condizioni stabilite nel
presente capitolato. Sono incluse anche le opere di spostamento, modifica temporanea,
ripristino e/o adeguamento degli impianti esistenti per la realizzazione delle schermature
necessarie.
Progetto ed esecuzione includono le attività, provviste ed apprestamenti connessi alle
predisposizioni, al trasporto, alla rimozione della macchina esistente, al montaggio ed
installazione del nuovo acceleratore lineare, compresi tutti i componenti accessori.
Progetto ed esecuzione devono dare massimo riguardo alla limitazione delle interferenze
con l’attività di radioterapia in essere. Le residue interferenze previste devono essere
dettagliatamente ed esplicitamente indicate.
Dimensioni, ingombri e dettaglio dello stato di fatto devono essere rilevati in sede di
sopralluogo.
Sulla base delle esigenze installative dell’apparecchiatura, della propria esperienza, dei
vincoli realizzativi e delle prescrizioni del presente capitolato, delle risultanze del
sopralluogo effettuato, dei rilievi eseguiti, della necessità di mantenere - durante e dopo
l’intervento - la massima funzionalità dei locali attigui, di ottemperare ai vincoli normativi
cogenti ed ottenere la autorizzazioni, ecc. è facoltà della Ditta offerente proporre la
tipologia di installazione ed adeguamento, nonché le relative modalità esecutive che
ritiene migliori.
In ogni caso in relazione alle caratteristiche del nuovo acceleratore ed ai parametri
progettuali stabiliti ed indicati nel capitolato devono essere calcolate e realizzate tutte le
opere ed apprestamenti per la schermatura necessaria verso tutte le direzioni.
L’adeguamento del bunker per l’installazione della nuova macchina prevede almeno
i seguenti interventi tecnici di:
1. rimozione del sottofondo e rifacimento pavimentazione in pvc esistente nell’intero
bunker e nei locali oggetto d’intervento;
2. rimozione delle esistenti pannellature rivestimento delle pareti dell’intero bunker e
posizionamento di cartongesso rivestito in pvc. Adeguamento e ripristino delle
pareti esterne oggetto d’intervento;
3. modifica della fossa e realizzazione del nuovo basamento per la nuova macchina e
relativi cavedi tecnici;
4. sostituzione dell’intero controsoffitto del bunker. Adeguamento e ripristino dei
controsoffitti rimossi all’esterno del bunker.
5. realizzazione delle schermature previste dai documenti di radioprotezione;
6. modifica ed adeguamento della distribuzione interna dell’aria, con sostituzione delle
condotte e canalizzazioni esistenti all’interno del bunker, eliminazione dell’esistente
sistema di plenum corrispondente al controsoffitto e realizzazione di distribuzione
canalizzata e diffusori. Attualmente nel locale è rilevata la portata di circa 800 mc/h
che non garantiscono i ricambi richiesti dall’accreditamento. Eventuali
problematiche microclimatiche dovute a dissipazioni termiche dovranno essere
risolte dalla ditta esecutrice con soluzioni ed impianti specifici;
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15
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7. installazione degli eventuali sistemi di produzione di acqua refrigerata e di aria
compressa tecnica necessari al corretto funzionamento delle apparecchiature e
dell’intero intervento;
8. sostituzione ed integrazione dell’impianto gas medicali presente all’interno dell’area
d’intervento;
9. rifacimento dell’intero
impianto
elettrico
di distribuzione
FM,
luce,
equipotenzializzazione, illuminazione normale e di emergenza all’interno del
bunker (con mantenimento della classificazione elettrica dei locali classificato di
gruppo 2 con sistema dedicato IT-M). E’ da considerarsi compreso l’adeguamento e
ripristino degli impianti posti nell’intera area d’intervento e la sostituzione del quadro
elettrico della macchina e del locale oggetto d’intervento;
10. rifacimento degli impianti elettrici a correnti deboli (telefonici e trasmissione dati,
amplificazione sonora ed intercomuncazione, tvcc, segnalazione ed allarme);
11. adeguamento, integrazione e ripristino impianto di rilevazione fumo ed allarme
incendio;
12. installazione dei dispositivi ed attuatori di radioprotezione (spie, pulsanti,
segnalazioni luminose-otticoacustiche remote e locali, contatti, interblocchi, ecc.);
13. manutenzione straordinaria con rimessa a nuovo della esistente porta automatica
scorrevole esistente di accesso al bunker.
Sono incluse:
− le opere d’interconnessione con le strutture, reti, elementi ed impianti
aziendali esistenti con particolare riguardo alla massima limitazione delle
interferenze con l’attività di radioterapia in atto, compresi la messa in
sicurezza, lo spostamento ed il ripristino di eventuali impianti e condutture in
transito;
− le opere di rinforzo, di basamento e di ancoraggio, di esecuzione tracce, fori,
fori passanti, cavedi, cunicoli, ecc.;
− apprestamenti e opere temporanee per l’esecuzione delle opere e delle
installazioni stesse ed il relativo cantiere;
− provvedimenti e provviste atti a limitare ogni impatto o interferenza con il
regolare svolgimento delle attività del presidio che dovranno essere garantite
anche nei reparti e nelle aree adiacenti il cantiere;
− esecuzione degli impianti di segnale ed attuazione per la regolamentazione
dell’accesso presso il tetto del bunker previsto dalle specifiche di
radioprotezione;
− eventuali elementi, luci e rifiniture idonee all’umanizzazione del locale
trattamento e limitrofi.
Gli impianti elettrici nel bunker dovranno essere progettati ed eseguiti conformemente alla
caratteristiche richieste della vigente norma CEI 64-8 per locale ad uso medico classificato
di gruppo 2. Infatti è previsto mantenere l’attuale classificazione del locale in argomento.
Progetto ed opere dovranno essere conformi alle previsioni delle vigenti norme in materia
di radioprotezione, di costruzioni e antisismica, di installazione impianti, di sicurezza e
prevenzione incendi ed in particolare al DM 18/09/2002 e di pareri di conformità rilasciati
dal Comando provinciale dei VVF.
Sono inclusi in appalto il progetto e l’installazione della attrezzatura e impiantistica
antincendio per la eventuale modifica ed integrazione della dotazione esistente, che
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16
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dovesse risultare necessaria per l’intervento di adeguamento in esame, esclusi gli estintori
portatili.
Si ribadisce che le aree di cantiere e intervento in appalto sono limitrofe alle attività
sanitarie del presidio non interrompibili e sono inclusi negli oneri e previsioni a carico
dell’Appaltatore tutti i provvedimenti, anche di sfalsamento temporale, anche in giorni
prefestivi e festivi e/o in orario notturno, necessari ad eliminare o comunque limitare al
massimo ogni possibile impatto o interferenza.
Appurato che durante l'esecuzione degli interventi deve essere garantita la continuità di
erogazione di tutti i gas medicinali, degli impianti elettrici e dei fluidi impiantistici, la Ditta
assuntrice dei lavori, di comune accordo con la direzione lavori e con la stazione
appaltante, prima di interrompere la regolare erogazione di qualsiasi tipologia impiantistica
o di fluido dovrà accertarsi di tutte le utenze interessate e verificare che l'intervento non
arrechi disagio alcuno.
Progetto ed esecuzione devono consentire l’accessibilità, in condizioni di sicurezza, sia
pure limitata ai soli interventi programmati e/o sporadici di manutenzione e di controllo a
tutti i componenti, elementi e macchine esistenti e di nuova installazione.
Incluse in appalto sono previste tutte le modifiche di elementi ed impianti limitrofi necessari
per le zone di interferenza e/o per il collegamento-allacciamento ad impianti esistenti.
Per gli aspetti legati alla tutela della salute dei lavoratori e azioni di coordinamento per la
sicurezza del cantiere e per gli aspetti radioprotezionistici si rinvia all’ art. 10 del presente
Capitolato Speciale d’Appalto. Per gli aspetti radio protezionistici si rinvia all’art. 5
paragrafo 1.6.
5.3.4 Modalità di esecuzione dei lavori
L'Appaltatore rimane unico responsabile del progetto e dell’esecuzione, e a questo
proposito si rileva espressamente che da tale responsabilità l'Impresa non può in nessun
caso ritenersi esonerata.
Potranno essere stabilite e/o predeterminate limitazioni orarie al transito dei veicoli e alle
lavorazioni rumorose o comunque impattanti verso i locali adiacenti, con riferimento alla
normativa vigente ed alle attività sanitarie limitrofe, e verranno richiesti particolari ed
ulteriori accorgimenti per l’approntamento e la tenuta del cantiere, anche volti a limitare e
contenere la dispersione delle polveri, ridurre la propagazione di rumori, esalazioni e
vibrazioni. Per ridurre le interferenze residue con le attività sanitarie è possibile-opportuno
prevedere attività in giorni festivi e prefestivi e/o in orari notturni.
L’appaltatore dovrà condurre i lavori in modo continuativo secondo le indicazioni del
programma lavori e secondo le prescrizioni impartite dalla direzione lavori in funzione delle
necessità di svolgimento di tutte le attività nel presidio ospedaliero, nonché delle necessità
di funzionamento dei vari impianti del presidio stesso anche in relazione alla stagione ed
alle condizioni climatiche in cui vengono interessati, senza diritto ad alcun riconoscimento
di oneri aggiuntivi.
Per tutto il periodo intercorrente tra la conclusione degli interventi o fasi e la presa in
consegna da parte della Committenza anche per opere prese in consegna
anticipatamente ed il collaudo, e salvo le maggiori responsabilità sancite dall'art. 1669 del
Codice Civile, l'Appaltatore è comunque garante delle opere e delle forniture eseguite,
restando a suo esclusivo carico le sostituzioni ed i ripristini che si rendessero necessari ed
i danni conseguenti, con esclusione di quelli provocati da incuria o cattivo uso da parte
degli occupanti nel caso degli spazi presi in consegna dal Committente e utilizzati prima
del collaudo.
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Tutti i lavori devono essere eseguiti secondo le migliori regole d'arte, il progetto e le
prescrizioni della Direzione Lavori, in modo che le opere rispondano perfettamente a tutte
le condizioni stabilite.
L'esecuzione dei lavori deve essere coordinata secondo le prescrizioni della Direzione
Lavori (nominata dall’Ente ) e con esigenze che possano sorgere dalla contemporanea
esecuzione di altre opere nelle aree e zone d’intervento, affidate ad altre ditte.
Gli interventi potranno non essere continuativi per eventuali esigenze sanitarie specifiche.
La Ditta dovrà prevedere, senza alcun maggiore onere a carico dell'Ente Committente,
l'attuazione di opere provvisorie necessarie per non intralciare la normale attività nei
fabbricati e non potrà sollevare eccezioni per le eventuali ripercussioni negative sul rapido
svolgimento dei lavori.
La ditta assuntrice dell’appalto è pienamente responsabile degli eventuali danni arrecati,
per fatto proprio o dei propri dipendenti, alle opere degli edifici.
Tipologie di intervento per l’adeguamento delle schermatura (utilizzo o meno di cls
normale, baritico o lastre di acciaio, ecc…), e relative modalità esecutive, devono essere
opportunamente confrontate ed attentamente valutate, anche per limitare ogni interferenza
con le attività adiacenti e quindi devono essere dettagliatamente indicate già in sede di
gara nel progetto definitivo proposto.
Le attività di ristrutturazione devono sempre garantire che dal lunedì al venerdì alle 16,00
un passaggio di luce netta non inferiore ai cm. 120 per l’accesso al secondo acceleratore
adiacente al bunker in oggetto. L’area cantiere dovrà essere opportunamente segregata
con pareti in cartongesso a tutta altezza che garantiscano una totale tenuta alle polveri.
In ogni caso il cronoprogramma operativo deve prevedere che tutte le attività
maggiormente impattanti ed interferenti col il reparto (demolizioni, tagli, scavi, ecc.) e che
comunque comportano la maggiori produzioni di polveri, rumori, esalazioni e vibrazioni,
siano eseguite di sabato e domenica. Il transito nel reparto delle maestranze per accedere
all’area segregata di cantiere dovrà essere ed opportunamente regolamentato secondo
criteri condivisi con l’AOU.
L’adozione di appositi apparati e canali di ventilazione cantiere e di estrazione delle polveri
per convogliarle verso l’esterno (rampa di accesso) deve essere analizzata e riportata già
in sede di progetto definitivo, con l’indicazione dei punti terminali e del percorso della
canalizzazione.
5.3.5 Rumorosità
I livelli di pressione sonora generati dagli impianti e in prossimità dei macchinari dovranno
rispettare i limiti previsti dalle norme vigenti sia per quanto riguarda l’emissione verso
l’esterno (sia criterio differenziale che criterio assoluto) sia in materia di protezione dei
lavoratori dai rischi di esposizione al rumore.
Per quanto riguarda le emissioni sonore, dunque le varie macchine dovranno essere in
grado di rispettare singolarmente e complessivamente tutte le previsioni normative ovvero
dovranno essere adottati tutti i provvedimenti e tutti quei dispositivi (silenziatori,
insonorizzazioni alla sorgente, giunti elastici, installazione antivibrante, realizzazione di
carter insonorizzanti, barriere acustiche fonoassorbenti/fonoisolanti,…etc) atti a far si che
l’inquinamento acustico rispetti comunque i limiti di immissione, di emissione e differenziali
di immissione imposti dalla normativa vigente in materia di inquinamento acustico
ambientale (DPCM 14.11.97 e dal DM 16.03.98).
5.3.6 Tempistiche dell’intervento
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Tutti i lavori e le attività in appalto devono essere realizzati nelle tempistiche stabilite dal
cronoprogramma allegato al progetto preliminare posto a base d’asta. In particolare l’intera
esecuzione lavori ed installazione della macchina, comprese le attività di accantieramento,
rimozione ed alienazione dell’acceleratore esistente e componenti connessi, adeguamento
del bunker e degli elementi connessi, le installazioni impiantistiche, l’installazione del
nuovo acceleratore lineare e dei relativi componenti ed accessori, gli allacciamenti e le
rifiniture, la rimozione del cantiere, la trasmissione dei verbali di prova e verifica, le
certificazioni e tutte le documentazioni aggiornate as-built, deve essere completata nel
rispetto delle tempistiche contrattuali previste nell’art.2.7.
5.3.7 Livello e qualità dei materiali
I materiali, la posa in opera e in generale tutti gli impianti dovranno uniformarsi alle
prescrizioni derivanti dalla presente e dall’insieme degli elaborati progettuali approvati,
ferma restando l’osservanza delle norme di legge, delle norme UNI e CEI.
Ove previsto i componenti e le apparecchiature dovranno essere corredate di marchio CE
e di tutta la relativa documentazione e manualistica.
L’Impresa esecutrice dovrà fornire materiali corredati di marchio CEI (laddove sia previsto)
o di Marchio Italiano di Qualità (in quanto esista per la categoria di materiale considerata).
I marchi riconosciuti nell’ambito CEE saranno considerati equivalenti ai corrispondenti
marchi CEI e IMQ.
Qualora nel corso dei lavori la normativa tecnica fosse oggetto di revisione, l’Impresa è
tenuta a darne immediato avviso e a concordare quindi le modifiche per l’adeguamento
degli impianti alle nuove prescrizioni.
Le marche e i modelli di alcune apparecchiature dovranno perciò essere proposti in base
alle scelte già effettuate dall’Azienda Ospedaliera, in particolare per quanto riguarda:
apparecchiature di protezione, apparecchiature modulari, quadri elettrici, apparecchiature
civili, elementi di rifinitura, impianti e componenti di rilevazione incendi, sistema di
supervisione e di controllo degli impianti per omogeneità con gli impianti esistenti.
L’Impresa aggiudicataria dovrà definire l’elenco delle marche e dei modelli delle
apparecchiature, nonché dei componenti che intende impiegare. Le marche e i modelli
delle apparecchiature e dei componenti previsti, prima della posa in opera, saranno
approvate dall’Azienda che potrà accettarle o rifiutarle qualora non le ritenga di
caratteristiche adeguate.
I risultati delle scelte verranno regolarmente verbalizzati e saranno vincolanti per
l’Impresa.
L’approvazione dei materiali non esonera però l’Impresa dalle responsabilità inerenti a
difetti e a cattivo funzionamento che dovessero riscontrarsi durante l’esecuzione dei lavori
o all’atto del collaudo.
Qualora vengano rifiutati dei materiali, ancorché messi in opera, perché ritenuti a giudizio
insindacabile di non adeguata qualità, l’Impresa dovrà immediatamente, a sua cura e
spese, allontanare dal cantiere i materiali stessi e sostituirli con altri che soddisfino alle
condizioni prescritte.
Di seguito vengono fornite alcune prescrizioni qualitative e quantitative, da considerarsi
come ulteriori indicazioni minime da prevedere nelle opere di adeguamento del bunker in
argomento.
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5.3.8 Opere edili e strutturali
Negli elaborati allegati sono presenti le planimetrie che riportano per l’area d’interesse lo
stato attuale utilizzato per l’individuazione univoca di ciascun locale, le dimensioni rilevate.
Di seguito si riportano a titolo non esaustivo indicazioni circa le caratteristiche di alcune
tipologie di lavorazioni e materiali da utilizzare.
5.3.8.1Divisori interni e pareti in cartongesso
Tutte le pareti delimitanti atri, corridoi, disimpegni, scale, rampe, percorsi orizzontali
protetti, passaggi in genere dovranno essere realizzate in classe 0, per ottemperare a
quanto previsto dal D.M. 18 settembre 2002 (Approvazione della regola tecnica di
prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l'esercizio delle strutture
sanitarie pubbliche e private).
Le contropareti in cartongesso classe 0 previste per il tamponamento dei vani e per
l’installazione di quadri gas medicali, elettrici, ecc. saranno composte da:
- telaio metallico in lamiera zincata di spessore minimo 6/10 mm e grado minimo di
zincatura pari a 275 g/mq formanti profili a C costituenti un telaio con corrente inferiore,
intermedio e superiore, uniti a montanti disposti ad interasse massimo di 60 cm;
- nel caso di notevoli altezze della parete dovranno essere realizzati traversi orizzontali di
irrigidimento ogni 5- 6 m di sviluppo verticale della tramezza; tali irrigidimenti saranno
costituiti dell'accoppiamento di due correnti a C resi solidali tramite rivettatura, nei quali si
incastrano sia i montanti del telaio inferiore che quelli del telaio superiore;
- lastre di cartongesso dello spessore come indicato nelle successive specifiche,
larghezza standard di 120 cm ed altezza più opportuna in funzione delle esigenze
architettoniche e, comunque, per altezze fino a 4 m dovrà essere in unico elemento; le
lastre potranno anche essere tagliate e rifilate a disegno, in funzione delle specifiche
esigenze di cantiere e indicazione della Direzione Lavori o secondo disegni esecutivi
architettonici; le lastre saranno assemblate al telaio metallico mediante viti autofilettanti
con punta a chiodo e testa piatta a croce, di lunghezza pari allo spessore complessivo
delle lastre da assemblare più un margine di 10 mm circa; ad avvitatura ultimata, le teste
delle viti dovranno presentarsi a filo rispetto alla superficie delle lastre, leggermente
incassate per agevolarne la stuccatura.
Le lastre dovranno essere sigillate lungo i bordi secondo le seguente modalità:
- spalmatura dell'intonaco additivato a collante sui bordi assottigliati delle lastre;
- applicazione manuale, ad intonaco ancora fresco, di bandella di carta forte
microperforata della larghezza di 20 cm. stendendola su tutta la lunghezza ed asportando
l'intonaco in eccesso;
- ad adesione avvenuta del nastro, spalmatura di un nuovo strato di intonaco tale da
ripianare l'assottigliamento dei bordi delle lastre e ricoprire le teste delle viti;
- a completa asciugatura rasatura del giunto con intonaco a gesso addittivato con collante
avendo cura di spianare i bordi, fino ad ottenere una completa complanarità fra le lastre; la
superficie finale dovrà presentarsi perfettamente liscia ed atta a ricevere la successiva
finitura superficiale.
Gli spigoli vivi dovranno risultare, comunque, perfettamente diritti e vivi. A tal fine gli spigoli
dovranno essere protetti da paraspigoli realizzati mediante angolari metallici inseriti sotto
la stuccatura di rifinitura.
In corrispondenza di carichi pesanti sospesi dovranno essere inseriti, all'interno del
tramezzo, appropriati irrobustimenti; sarà cura dell’appaltatore verificare eventuali
esigenze ulteriori della Stazione Appaltante a tale proposito.
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Sul perimetro di contorno della tramezza (sui montanti terminali, a pavimento ed
eventualmente a soffitto nel caso in cui non sia presente un controsoffitto ribassato al
quale sia prescritto l'ancoraggio), dovrà essere prevista tra il telaio metallico della
tramezza stessa e la struttura a cui vincolarsi l'interposizione di uno strato di materiale
antivibrante a base di polistirene espanso a cellule chiuse dello spessore di 4 mm e
dimensioni più opportune in funzione del tipo di tramezza impiegata.
Per tutte le opere dovranno essere rispettate le norme tecniche previste dai produttori di
lastre in gesso rivestito.
5.3.8.2
Pavimenti e rivestimenti in PVC
Tutti i massetti e le pavimentazioni pre-esistenti dovranno essere trattate mediante stesura
di apposito primer aggrappante sulla quale verrà eseguita la doppia rasatura atta ad
accogliere il rivestimento vinilico. Particolare cura dovrà essere posta in corrispondenza
delle giunzioni tra i nuovi massetti e le pavimentazioni non oggetto di demolizione,
mediante l’adozione di eventuali reti in fibra di vetro impastata con prodotti cementizi e
lattice elasticizzante per il miglioramento della deformabilità e l’adesione in corrispondenza
delle variazioni di tipologia di superficie; in questi casi la rete dovrà interessare entrambe
le superfici per almeno 40 cm.
La rasatura verrà realizzata in cemento mediante impasto avente i seguenti principali
elementi:
- composizione con cemento grigio, cariche inorganiche, additivi e fibre organiche;
- peso specifico apparente: 1,65 Kg;
- granulometria max 0,20 mm;
- finitura superficiale liscia.
Il prodotto rasante dovrà essere steso con spatola americana a due passate con un
consumo indicativo di 1,5 Kg mq/mm.
Lo spessore totale dovrà essere non inferiore a 2 mm con un peso non superiore a 2,8
kg/mq.
Il pavimento sarà incollato al sottofondo con appositi prodotti rasanti e adesivi in grado di
garantire la perfetta tenuta allo strappo nel tempo.
Le giunzioni saranno saldate termicamente con un cordolo dello stesso colore del fondo.
Il pavimento in P.V.C. dovrà essere pressato monostrato antistatico in piastrelle 60x60 o in
teli (a seconda della localizzazione, come indicato negli elaborati grafici), dello spessore di
2 mm., riciclabile con superficie semilucida e priva di porosità, disegno passante su tutto lo
spessore, colore a scelta della D.L., con le seguenti caratteristiche:
- Peso: <=3,2 Kg/mq.;
- Reazione al fuoco classe B fl – s1;
- Resistenza elettrica: <=10 alla ottava OHM;
- Resistenza all'impronta: circa 0,035 mm impronta residua alla prova di breve durata;
- Resistenza all'usura: circa 0,17 mm (EN 660 -1);
- Stabilità dimensionale: 0,05% in ambedue i sensi (EN 434);
- Resistenza agli agenti chimici: resistente agli acidi, solventi, iodio e disinfettanti utilizzati
in ambito sanitario (mercuro cromo, ecc.) con macchie rimosse dopo 20 ore.
Dove richiesto, dovrà essere posata apposita pavimentazione vinilica antiscivolo con
strato di usura pigmentato in puro vinile plastificato con particelle di carburo di silicio e di
quarzo colorato, con strato di rinforzo in fibra di vetro e supporto in vinile pigmentato e
plastificato con l'aggiunta di riempitivi inerti, in teli, spessore mm 2, colori a scelta della
D.L., con le seguenti caratteristiche:
- Reazione al fuoco classe B fl – s1
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- Proprietà antiscivolo: R10
- Impronta residua: = < 0,02 mm
- Assorbimento acustico: 5dB
Il materiale dovrà essere prodotto in accordo con i requisiti previsti dalla norma UNI EN
ISO 9001 per la progettazione, la produzione e la rintracciabilità da aziende che
dimostrano la certificazione del proprio Sistema Qualità aziendale da parte di Enti
riconosciuti.
Il rivestimento dovrà essere almeno di classe di reazione al fuoco B fl – s1.
Tutte le lavorazioni devono essere realizzate secondo le modalità e tempistiche dettate dal
produttore in relazione alle condizioni climatiche ed igrometriche preventivamente
misurate.
Tutte le pareti in muratura e i setti in cls non inglobati nella muratura dovranno essere
rasati a due passate prima di accogliere il rivestimento vinilico.
La rasatura verrà realizzata in cemento mediante impasto avente i seguenti principali
elementi:
- composizione con cemento grigio, cariche inorganiche, additivi e fibre organiche;
- peso specifico apparente: 1,65 Kg;
- granulometria max 0,20 mm;
- finitura superficiale liscia.
Il prodotto rasante dovrà essere steso con spatola americana a due passate con un
consumo indicativo di 1,5 Kg mq/mm.
Lo spessore totale dovrà essere non inferiore a 2 mm con un peso non superiore a 2,8
kg/mq.
Il rivestimento sarà in teli incollato alla parete con appositi prodotti rasanti e adesivi in
grado di garantire la perfetta tenuta allo strappo nel tempo.
Le giunzioni saranno saldate termicamente con un cordolo dello stesso colore del fondo.
Il materiale dovrà essere prodotto in accordo con i requisiti previsti dalla norma UNI EN
ISO 9001 per la progettazione, la produzione e la rintracciabilità da aziende che
dimostrano la certificazione del proprio Sistema Qualità aziendale da parte di Enti
riconosciuti.
Il rivestimento dovrà essere almeno di euroclasse di reazione al fuoco B-s2-d0.
Sulle pareti in cui il rivestimento non è previsto a tutta altezza, lo stesso sarà rifinito nella
parte superiore attraverso l’applicazione di un profilo in PVC di finitura con lamella di
ancoraggio dello stesso colore del fondo.
I paraspigoli verranno posizionati in corrispondenza di tutti gli spigoli vivi e dovranno avere
lo stesso colore del fondo.
I materiali dovranno essere campionati per approvazione del materiale e del colore da
parte della Direzione Lavori.
5.3.8.3 Controsoffitti REI
Il controsoffitto ove previsto con caratteristiche di compartimentazione REI dovrà essere
costituito da:
- orditura portante in profili di acciaio con spessore 0,60 mm minimo e zincatura
corrispondente alla qualità Z200 di cui: profilo a C con altezza 48 mm, sospeso alla
sovrastante struttura del fabbricato mediante staffe registrabili costituite da filo in acciaio
zincato; profilo a L con altezza 48 mm vincolato mediante tasselli in acciaio zincato alla
parete;
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- pannelli in lastre di cartongesso REI 120, del tipo antiumido sagomate a disegno dello
spessore di 12,5 mm fissate all’orditura portante mediante viti in acciaio zincato a testa di
croce, posizionate ogni 30 cm tra di loro ed almeno a 1 cm dai bordi della lastra.
Il fissaggio delle lastre dovrà iniziare dal lato verso il muro di appoggio.
Nel caso in cui non vi sia un perfetto accostamento con i bordi delle lastre, gli interstizi
saranno colmati con malta adesiva.
I giunti tra le lastre dovranno essere trattati con la seguente procedura:
- spalmatura dell'intonaco addittivato a collante sui bordi assottigliati delle lastre;
- applicazione manuale, ed intonaco ancora fresco, di bandella di carta forte
microperforata della larghezza di 20 cm stendendola su tutta la lunghezza ed asportando
l'intonaco in eccesso;
- ad adesione avvenuta del nastro, spalmatura di un nuovo strato di intonaco tale da
ripianare l'assottigliamento;
- a completa asciugatura rasare il giunto con intonaco a gesso addittivato con collante
avendo cura di spianare i bordi, fino ad ottenere una completa complanarità fra le lastre; la
superficie finale dovrà presentarsi perfettamente liscia ed atta a ricevere la successiva
finitura superficiale.
La resistenza al fuoco delle lastre in cartongesso dovrà essere certificata fornendo alla
D.L. opportuno attestato di prova del materiale con relativo certificato di conformità del
prodotto.
Il controsoffitto in cartongesso REI 120 dovrà essere corredato da tutta la documentazione
necessaria, a norma di legge, per comprovare l’effettiva resistenza al fuoco dell’elemento
costruttivo realizzato, a firma di tecnico abilitato.
5.3.8.4
Controsoffitti in pannelli di fibra minerale cm 60x60
Il controsoffitto dovrà essere costituito da:
- cornice perimetrale a L e orditura portante a T, in profili di acciaio con spessore 0,60 mm
minimo e zincatura corrispondente alla qualità Z200 di cui: profilo a L con altezza 48 mm
vincolato mediante tasselli in acciaio zincato alla parete oppure a soffitto laddove le
esigenze strutturali lo richiedano; profilo a T con altezza 48 mm, verniciato nella parte a
vista, sospeso alla sovrastante struttura del fabbricato mediante staffe registrabili costituite
da filo in acciaio zincato;
- pannelli fono-assorbenti formato 60 x 60, in fibra minerale a base di silicato di calcio
idrato inerte, inorganici, autoportanti, leggeri, lavabili, con trattamento antimicrobico e
riflessione luminosa >85%;
- i giunti tra pannello e pannello e tra pannello e muratura dovranno essere a tenuta d’aria
con l’impiego di bandella sigillante in espanso o altro sistema facente parte del
controsoffitto proposto;
- ove necessario, a causa di variazioni di altezza nel medesimo controsoffitto o in caso di
controsoffitto non direttamente appoggiato a parete, dovranno essere realizzate opportune
velette in cartongesso.
5.3.8.5
Protezioni AntiX
Il bunker e l’intero intervento dovrà essere realizzato, sulla base delle indicazioni
radioprotezionistiche riportate nel presente Capitolato e redatte dall’Esperto Qualificato
dell’AOU, e secondo tutte le prescrizioni presenti nella relazione progettuale redatta da
esperto qualificato di terzo grado incaricato dalla ditta, con materiali idonei in modo da
garantire gli obiettivi di radioprotezione, rispettando l’operatività dell’apparecchiatura e dei
locali.
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5.3.8.6
Smalto all’acqua per interni
I materiali impiegati nelle opere da decoratore dovranno essere sempre della migliore
qualità e rispondenti alle caratteristiche e classificazioni riportate dalle norme UNI 10795
ed UNI EN 13300. Le vernici speciali, eventualmente prescritte in progetto o dalla DL
dovranno essere fornite nei loro recipienti originali chiusi.
Tutti i prodotti utilizzati devono riportare in etichetta tre indicazioni:
- la categoria di appartenenza del prodotto, secondo le definizioni di cui all’allegato I del
D.Lgs. n. 161 del 27 marzo 2006 (allegato A della Direttiva 2004/42/CE);
- il valore limite di COV (composti organici volatili) per quella categoria di prodotto;
- il contenuto massimo di COV, espresso in g/l, dello specifico prodotto, pronto all’uso (si
prendono i valori di diluizione riportati nelle indicazioni d’uso del prodotto).
I prodotti vernicianti sono prodotti applicati allo stato fluido, costituiti da un legante
(naturale o sintetico), da una carica e da un pigmento o terra colorante che, passando allo
stato solido, formano una pellicola o uno strato non pellicolare sulla superficie.
Si distinguono in:
- tinte, se non formano pellicola e si depositano sulla superficie;
- impregnanti, se non formano pellicola e penetrano nelle porosità del supporto;
- pitture, se formano pellicola ed hanno un colore proprio;
- vernici, se formano pellicola e non hanno un marcato colore proprio;
- rivestimenti plastici, se formano pellicola di spessore elevato o molto elevato (da 1 a 5
mm circa), hanno colore proprio e disegno superficiale più o meno accentuato.
I prodotti vernicianti devono possedere valori adeguati delle seguenti caratteristiche in
funzione delle prestazioni loro richieste:
- dare colore in maniera stabile alla superficie trattata;
- avere funzione impermeabilizzante;
- essere traspiranti al vapore d'acqua;
- impedire il passaggio dei raggi U.V.;
- ridurre il passaggio della CO2;
- avere adeguata reazione e/o resistenza al fuoco (quando richiesto);
- avere funzione passivante del ferro (quando richiesto);
- resistere alle azioni chimiche degli agenti aggressivi (climatici, inquinanti);
- resistere (quando richiesto) all'usura.
I limiti di accettazione saranno quelli prescritti nel progetto od in mancanza quelli dichiarati
dal fabbricante ed accettati dalla direzione dei lavori.
Le informazioni tecniche dei prodotti impiegati si intendono presentate in base ai criteri
definiti dalle norme UNI 8757 - 8758.
I colori saranno scelti dalla Direzione Lavori, previa campionatura da parte
dell’Appaltatore.
Caratteristiche generali:
- finitura satinata a guscio d'uovo
- ottime proprietà coprenti
- lavabile
Caratteristiche tecniche:
Smalto all'acqua a base di resine acriliche avente la seguente composizione caratteristica:
- percentuale in peso di cariche e pigmento: 25% +/- 3%;
- percentuale in peso di legante: 25% +/- 3%;
- percentuale in peso di pigmento: 20-25%;
- peso specifico < 1,2 kg/l.
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Modalità di applicazione:
La stesa in due mani potrà avvenire a pennello, rullo o a spruzzo e la scelta della modalità
potrà essere fatta in accordo con il Direttore dei Lavori in funzione del tipo di finitura che si
vorrà ottenere.
Su supporti nuovi assorbenti, prima della stesa del prodotto finale, la superficie dovrà
essere preparata tramite stuccatura, carteggiata e trattata con primer impregnante.
L’impresa ha l’obbligo di fornire alla Direzione Lavori le schede tecniche dei prodotti che
intende impiegare nelle lavorazioni, precisando che la Stazione Appaltante potrà, senza
imporre un prodotto specifico, avanzare perplessità ed eventuale diniego sull’utilizzo dei
prodotti proposti dalla Ditta Esecutrice, se ritenuti non rispondenti alle specifiche richieste.
Qualora sia ritenuto necessario da parte della DL, qualunque tinteggiatura, coloritura o
verniciatura, dovrà essere preceduta da una conveniente ed accurata preparazione delle
superfici, a mezzo di lavori di raschiatura, scrostatura, stuccatura, levigatura, rasatura,
sverniciatura, pulitura, ed eventuali riprese di spigoli, il tutto secondo le esigenze, ovvero
tutto quanto occorre per dare una superficie preparata a regola d’arte.
A preparazione avvenuta delle superfici, dovrà essere predisposta la stesura di idoneo
fissativo, come riportato da scheda tecnica di ogni prodotto, precisando che dovranno
essere impiegati Primer trasparenti o pigmentati a seconda dello stato in essere dei
supporti, tutti a base d’acqua, idrorepellenti e permeabili al vapore acqueo.
Per interventi all’interno dei presidi ospedalieri si fa assoluto divieto di impiego di fissativi
acrilici a solvente, o prodotti sgrassanti a solvente.
Per le superfici interne, le tinteggiature con caratteristiche di smalti murali acrilici all’acqua,
dovranno essere inodori ed a basso impatto ambientale, esenti da solventi ed emissioni,
con una classe di resistenza all’abrasione umida pari ad 1 (EN 13300), con elevato potere
coprente, buona permeabilità al vapore, con aspetto opaco (gloss < 5).
Per le superfici interne, le tinteggiature speciali con caratteristiche di rivestimenti plastici
bucciati, dovranno essere a base di copolimeri acrilici, polimeri vinilici, in emulsione
acquosa e di pigmenti di pregiata qualità, con caratteristiche di buona elasticità, resistenza
meccanica e riempimento, con aspetto opaco, e dovranno essere applicate secondo le
migliori norme in uso, in base alle prescrizioni delle relative schede tecniche dei materiali e
caratteristiche impartite dalla Direzione Lavori per ogni singolo lavoro ed a perfetta regola
d’arte.
Le tinteggiature, coloriture e verniciature dovranno, se richieste, essere anche eseguite
con colori diversi su una parete, zoccoli e quanto altro occorre alla perfetta esecuzione dei
lavori. In relazione a quanto sopra riportato, si precisa che la Direzione Lavori darà precise
indicazioni sulla gamma cromatica da impiegare, alle quali le Ditta Esecutrice si dovrà
attenere scrupolosamente.
Tutte le operazioni relative alla tinteggiatura e verniciature richiedono la più scrupolosa
osservanza delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro. Le pitture in genere
contengono solventi infiammabili. Occorre evitare nel modo più assoluto la presenza di
fonti potenziali di scoppio o incendio quali fiamme libere, scintille, sigarette accese,
operazioni di spazzolatura meccanica.
Debbono impiegarsi indumenti da lavoro, guanti, occhiali e maschere munite di filtro
idoneo per solventi. Sulle latte sono comunque indicati i contrassegni di avvertenza di
eventuali pericoli, secondo le più recenti norme CEE.
Tutti i contenitori delle pitture devono essere maneggiati con cura e chiusi dopo l’impiego.
L’Impresa ha inoltre l’obbligo di eseguire, nei luoghi e con le modalità che le saranno
prescritti, i campioni dei vari colori di rifinitura sia per la scelta delle tinte sia per il genere di
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esecuzione e ripeterli eventualmente con le varianti richieste sino ad ottenere
l’approvazione della Direzione Lavori, prima di por mano all’opera stessa.
Essa dovrà infine adottare ogni precauzione e mezzo necessario ad evitare spruzzi o
macchie di tinte o vernici sulle opere eseguite (pavimenti, rivestimenti, serramenti, ecc.)
restando a suo carico ogni lavoro necessario a ripagare i danni eventualmente arrecati.
Esecuzioni particolari dei sistemi di decorazione si intendono realizzati secondo le
prescrizioni del progetto ed in loro mancanza (od a loro integrazione) si intendono
realizzati secondo le indicazioni date dal produttore ed accettate dalla Direzione dei
Lavori; le informazioni saranno fornite secondo le norme UNI 8758 o UNI 8760 e
riguarderanno:
1. criteri e materiali di preparazione del supporto (su superfici nuove accertarsi che il
supporto sia asciutto e ben stagionato, su superfici già pitturate eseguire una
spazzolatura ed un’eventuale raschiatura per eliminare la vecchia pittura o fondo in
distacco, ripristinare la superficie da eventuali crepe con materiale cementizio);
2. criteri e materiali per realizzare l'eventuale strato di fondo, ivi comprese le
condizioni ambientali (temperatura, umidità) del momento della realizzazione e del
periodo di maturazione e le condizioni per la successiva operazione;
3. criteri e materiali per realizzare l'eventuale strato intermedio, ivi comprese le
condizioni citate all'allinea precedente per la realizzazione e maturazione;
4. criteri e materiali per lo strato di finitura, ivi comprese le condizioni citate al secondo
allinea.
Durante l'esecuzione, per tutti i tipi predetti, si curerà per ogni operazione la completa
esecuzione degli strati, la realizzazione dei punti particolari, le condizioni ambientali
(temperatura, umidità) e la corretta condizione dello strato precedente (essiccazione,
maturazione, assenza di bolle, ecc.) nonché le prescrizioni relative alle norme di igiene e
sicurezza.
Tutte le pareti interne ed i soffitti saranno tinteggiati mediante l’applicazione di una mano
di fissativo e successive due riprese di idropittura nelle tinte a scelta della Direzione
Lavori. Ad ogni ripresa ultimata ne sarà data comunicazione alla Direzione Lavori, che
potrà verificarne l’avvenuta esecuzione a regola d’arte.
Per consentire una più facile verifica dell’effettiva esecuzione delle tre stesure (una mano
di fissativo e successive due riprese di idropittura) si chiede di aggiungere al fissativo (se
di tipo trasparente) una quantità di tinteggiatura utile per rilevarne l’avvenuta stesura.
Il possibile impiego di fissativi acrilici a solvente, o prodotti sgrassanti a solvente, negli
interventi esterni su superfici particolarmente difficili, dovrà essere tassativamente
comunicato ed autorizzato dalla Direzione Lavori.
Le opere complete di rifinitura dovranno comunque eseguirsi di norma secondo le
operazioni elementari e con materiali delle migliori qualità ed applicate con la massima
cura, dovendosi con esse ottenere l’assoluta perfezione di lavoro.
Le vernici a smalto dovranno conservare il colore ed il loro lucido brillante, resistere alle
intemperie, non distaccarsi né screpolarsi.
L’Impresa dovrà garantire che sulle pareti tinteggiate non si formeranno macchie od
efflorescenze, anche successivamente all’ultimazione dei lavori e fino al collaudo finale. In
caso contrario sarà a carico dell’Impresa ogni onere per la loro immediata rimozione e per
il ripristino delle parti eventualmente deteriorate.
Il Direttore dei Lavori per la realizzazione del sistema di rivestimento opererà come segue.
a) nel corso dell'esecuzione dei lavori (con riferimento ai tempi ed alle procedure)
verificherà che i materiali impiegati e le tecniche di posa siano effettivamente quelle
prescritte ed inoltre, almeno per gli strati più significativi, verificherà che il risultato delle
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operazioni predette sia coerente con le prescrizioni di progetto e comunque con la
funzione che è attribuita all'elemento o strato realizzato.
In particolare verificherà per i rivestimenti fluidi od in pasta, il rispetto delle prescrizioni di
progetto o concordate come detto nel punto a), verificando la loro completezza, ecc.
specialmente delle parti difficilmente controllabili al termine dei lavori.
b) a conclusione dei lavori verificherà in particolare la completezza, l'assenza di difetti
locali, l'aderenza al supporto.
5.3.8.7
Idropittura lavabile per interni
I materiali impiegati nelle opere da decoratore dovranno essere sempre della migliore
qualità e rispondenti alle caratteristiche e classificazioni riportate dalle norme UNI 10795
ed UNI EN 13300. Le vernici speciali, eventualmente prescritte dalla Direzione Lavori
dovranno essere fornite nei loro recipienti originali chiusi.
Tutti i prodotti utilizzati devono riportare in etichetta tre indicazioni:
- la categoria di appartenenza del prodotto, secondo le definizioni di cui all’allegato I del
D.Lgs. n. 161 del 27 marzo 2006 (allegato A della Direttiva 2004/42/CE);
- il valore limite di COV (composti organici volatili) per quella categoria di prodotto;
- il contenuto massimo di COV, espresso in g/l, dello specifico prodotto, pronto all’uso (si
prendono i valori di diluizione riportati nelle indicazioni d’uso del prodotto).
I prodotti vernicianti sono prodotti applicati allo stato fluido, costituiti da un legante
(naturale o sintetico), da una carica e da un pigmento o terra colorante che, passando allo
stato solido, formano una pellicola o uno strato non pellicolare sulla superficie. Si
distinguono in:
- tinte, se non formano pellicola e si depositano sulla superficie;
- impregnanti, se non formano pellicola e penetrano nelle porosità del supporto;
- pitture, se formano pellicola ed hanno un colore proprio;
- vernici, se formano pellicola e non hanno un marcato colore proprio;
- rivestimenti plastici, se formano pellicola di spessore elevato o molto elevato (da 1 a 5
mm circa), hanno colore proprio e disegno superficiale più o meno accentuato.
I prodotti vernicianti devono possedere valori adeguati delle seguenti caratteristiche in
funzione delle prestazioni loro richieste:
- dare colore in maniera stabile alla superficie trattata;
- avere funzione impermeabilizzante;
- essere traspiranti al vapore d'acqua;
- impedire il passaggio dei raggi U.V.;
- ridurre il passaggio della CO2;
- avere adeguata reazione e/o resistenza al fuoco (quando richiesto);
- avere funzione passivante del ferro (quando richiesto);
- resistenza alle azioni chimiche degli agenti aggressivi (climatici, inquinanti);
- resistere (quando richiesto) all'usura.
I limiti di accettazione saranno quelli prescritti nel progetto od in mancanza quelli dichiarati
dal fabbricante ed accettati dalla direzione dei lavori. Le informazioni tecniche dei prodotti
impiegati si intendono presentate in base ai criteri definiti dalle norme UNI 8757 - 8758.
I colori saranno scelti dalla Direzione Lavori, previa campionatura da parte dell’
Appaltatore
Caratteristiche generali:
- finitura satinata a guscio d'uovo
- ottime proprietà coprenti
- lavabile
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Caratteristiche tecniche:
- peso specifico medio:/1,35/1,37 Kg/l
- essiccamento a 20 °C e 65% U.R.:/max ½ h fuori po l vere, 8 h indurito
- resa:/max 10 mq/Kg su fondo non assorbente
Modalità di applicazione:
La stesa in due mani potrà avvenire a pennello, rullo o a spruzzo e la scelta della modalità
potrà essere fatta in accordo con il Direttore dei Lavori in funzione del tipo di finitura che si
vorrà ottenere.
Su supporti nuovi assorbenti, prima della stesa del prodotto finale, la superficie dovrà
essere preparata tramite stuccatura, carteggiata e trattata con primer impregnante; la
prima mano dell'idropittura dovrà comunque essere ben diluita.
L’impresa ha l’obbligo di fornire alla DL le schede tecniche dei prodotti che intende
impiegare nelle lavorazioni, precisando che la Stazione Appaltante potrà, senza imporre
un prodotto specifico, avanzare perplessità ed eventuale diniego sull’utilizzo dei prodotti
proposti dalla Ditta Esecutrice, se ritenuti non rispondenti alle specifiche richieste.
Qualora sia ritenuto necessario da parte della DL, qualunque tinteggiatura, coloritura o
verniciatura, dovrà essere preceduta da una conveniente ed accurata preparazione delle
superfici, a mezzo di lavori di raschiatura, scrostatura, stuccatura, levigatura, rasatura,
sverniciatura, pulitura, ed eventuali riprese di spigoli, il tutto secondo le esigenze, ovvero
tutto quanto occorre per dare una superficie preparata a regola d’arte.
A preparazione avvenuta delle superfici, dovrà essere predisposta la stesura di idoneo
fissativo, come riportato da scheda tecnica di ogni prodotto, precisando che dovranno
essere impiegati Primer trasparenti o pigmentati a secondo dello stato in essere dei
supporti, tutti a base d’acqua, idrorepellenti e permeabili al vapore acqueo.
Per interventi all’interno dei presidi ospedalieri si fa assoluto divieto di impiego di fissativi
acrilici a solvente, o prodotti sgrassanti a solvente.
Per le superfici interne, le tinteggiature con caratteristiche di idropittura traspirante,
dovranno essere di qualità superiore, coprenti, con classe di resistenza alla spazzolatura
ad umido pari almeno a 4 (UNI EN 13300), con aspetto opaco, o a seguito di esplicita
richiesta con aspetto lucido o satinato, esenti da solventi, con contenuto limitato di
emissioni.
Per le superfici interne, le tinteggiature con caratteristiche di idropittura lavabile, dovranno
essere di qualità superiore, coprenti, con elevata traspirabilità, con classe di resistenza
alla spazzolatura ad umido pari almeno a 2 (UNI EN 13300), con aspetto opaco, o a
seguito di esplicita richiesta con aspetto lucido o satinato, esenti da solventi, con
contenuto limitato di emissioni.
Dove richiesto, secondo le indicazioni della Direzione Lavori, le idropitture impiegate
dovranno esercitare azione antimuffa, compreso anche l’eventuale utilizzo di specifici
disinfestanti per muffe e muschi tipici delle murature, con successiva stesura di idropittura
speciale antimuffa, lavabile e traspirante, a base di dispersioni sintetiche, con aspetto
opaco.
Le tinteggiature, coloriture e verniciature dovranno, se richieste, essere anche eseguite
con colori diversi su una parete, zoccoli e quanto altro occorre alla perfetta esecuzione dei
lavori. In relazione a quanto sopra riportato, si precisa che la Direzione Lavori darà precise
indicazioni sulla gamma cromatica da impiegare, alle quali le Ditta Esecutrice si dovrà
attenere scrupolosamente.
Tutte le operazioni relative alla tinteggiatura e verniciature richiedono la più scrupolosa
osservanza delle norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro. Le pitture in genere
contengono solventi infiammabili. Occorre evitare nel modo più assoluto la presenza di
Capitolato Speciale – Fornitura di un acceleratore” chiavi in mano” occorrente alla SCDU Radioterapia
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fonti potenziali di scoppio o incendio quali fiamme libere, scintille, sigarette accese,
operazioni di spazzolatura meccanica.
Debbono impiegarsi indumenti da lavoro, guanti, occhiali e maschere munite di filtro
idoneo per solventi. Sulle latte sono comunque indicati i contrassegni di avvertenza di
eventuali pericoli, secondo le più recenti norme CEE.
Tutti i contenitori delle pitture devono essere maneggiati con cura e chiusi dopo l’impiego.
L’Impresa ha inoltre l’obbligo di eseguire, nei luoghi e con le modalità che le saranno
prescritti, i campioni dei vari colori di rifinitura sia per la scelta delle tinte sia per il genere di
esecuzione e ripeterli eventualmente con le varianti richieste sino ad ottenere
l’approvazione della Direzione Lavori, prima di por mano all’opera stessa.
Essa dovrà infine adottare ogni precauzione e mezzo necessario ad evitare spruzzi o
macchie di tinte o vernici sulle opere eseguite (pavimenti, rivestimenti, serramenti, ecc.)
restando a suo carico ogni lavoro necessario a ripagare i danni eventualmente arrecati.
Esecuzioni particolari
I sistemi di decorazione si intendono realizzati secondo le prescrizioni del progetto ed in
loro mancanza (od a loro integrazione) si intendono realizzati secondo le indicazioni date
dal produttore ed accettate dalla Direzione dei Lavori; le informazioni saranno fornite
secondo le norme UNI 8758 o UNI 8760 e riguarderanno:
1. criteri e materiali di preparazione del supporto (su superfici nuove accertarsi che il
supporto sia asciutto e ben stagionato, su superfici già pitturate eseguire una
spazzolatura ed un’eventuale raschiatura per eliminare la vecchia pittura o fondo in
distacco, ripristinare la superficie da eventuali crepe con materiale cementizio);
2. criteri e materiali per realizzare l'eventuale strato di fondo, ivi comprese le
condizioni ambientali (temperatura, umidità) del momento della realizzazione e del
periodo di maturazione e le condizioni per la successiva operazione;
3. criteri e materiali per realizzare l'eventuale strato intermedio, ivi comprese le
condizioni citate all'allinea precedente per la realizzazione e maturazione;
4. criteri e materiali per lo strato di finitura, ivi comprese le condizioni citate al secondo
allinea.
Durante l'esecuzione, per tutti i tipi predetti, si curerà per ogni operazione la completa
esecuzione degli strati, la realizzazione dei punti particolari, le condizioni ambientali
(temperatura, umidità) e la corretta condizione dello strato precedente (essiccazione,
maturazione, assenza di bolle, ecc.) nonché le prescrizioni relative alle norme di igiene e
sicurezza.
Tutte le pareti interne ed i soffitti saranno tinteggiati mediante l’applicazione di una mano
di fissativo e successive due riprese di idropittura nelle tinte a scelta della Direzione
Lavori. Ad ogni ripresa ultimata ne sarà data comunicazione alla Direzione Lavori, che
potrà verificarne l’avvenuta esecuzione a regola d’arte.
Per consentire una più facile verifica dell’effettiva esecuzione delle tre stesure (una mano
di fissativo e successive due riprese di idropittura) si chiede di aggiungere al fissativo (se
di tipo trasparente) una quantità di tinteggiatura utile per rilevarne l’avvenuta stesura.
Il possibile impiego di fissativi acrilici a solvente, o prodotti sgrassanti a solvente, negli
interventi esterni su superfici particolarmente difficili, dovrà essere tassativamente
comunicato ed autorizzato dalla Direzione Lavori.
Le opere complete di rifinitura dovranno comunque eseguirsi di norma secondo le
operazioni elementari e con materiali delle migliori qualità ed applicate con la massima
cura, dovendosi con esse ottenere l’assoluta perfezione di lavoro.
Le vernici a smalto dovranno conservare il colore ed il loro lucido brillante, resistere alle
intemperie, non distaccarsi né screpolarsi.
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L’Impresa dovrà garantire che sulle pareti tinteggiate non si formeranno macchie od
efflorescenze, anche successivamente all’ultimazione dei lavori e fino al collaudo finale. In
caso contrario sarà a carico dell’Impresa ogni onere per la loro immediata rimozione e per
il ripristino delle parti eventualmente deteriorate.
Il Direttore dei Lavori per la realizzazione del sistema di rivestimento opererà come segue:
a) nel corso dell'esecuzione dei lavori (con riferimento ai tempi ed alle procedure)
verificherà che i materiali impiegati e le tecniche di posa siano effettivamente quelle
prescritte ed inoltre, almeno per gli strati più significativi, verificherà che il risultato delle
operazioni predette sia coerente con le prescrizioni di progetto e comunque con la
funzione che è attribuita all'elemento o strato realizzato.
In particolare verificherà per i rivestimenti fluidi od in pasta, il rispetto delle prescrizioni di
progetto o concordate come detto nel punto a), verificando la loro completezza, ecc.
specialmente delle parti difficilmente controllabili al termine dei lavori.
b) a conclusione dei lavori verificherà in particolare la completezza, l'assenza di difetti
locali, l'aderenza al supporto.
Dove previsti, dovranno essere del tipo ad assorbimento elastico dei colpi a sezione
ellittica, con altezza della sezione mm 140, diametro dell'impugnatura non inferiore a mm
35, costituito da un profilo continuo di estruso di alluminio e da una copertura acrivinilica di
spessore minimo mm 2,5, con interposta opportuna guarnizione vinilica ammortizzatrice; o
del tipo a fascia di protezione costituita da materiale acrivinilico, con colori a scelta della
D.L. Dimensioni fascia altezza mm 200, spessore mm 2,5. Completi di terminali di
chiusura delle estremità, degli angoli interni ed esterni, delle mensole di fissaggio in nylon
e di opportuni supporti distanziatori per il fissaggio.
5.3.9 Impianti elettrici e speciali
Il presente articolo ha per oggetto il rifacimento delle linee dorsali, del quadro generale di
protezione e comando, dei corpi illuminanti e delle varie apparecchiature di comando
(prese a spina, interruttori, deviatori ecc. ecc.) a servizio del nuovo acceleratore lineare e
dei locali annessi.
Tutto l’impianto oggetto dell’appalto dovrà essere realizzato secondo il disposto delle
Norme C.E.I. in generale e C.E.I. 64-8/7 in particolare.
Tutti i materiali utilizzati dovranno avere il marchio IMQ o altro marchio equipollente
nonché la marcatura CE; in fase di presentazione dell’offerta dovrà essere specificato il
tipo di materiale proposto con allegata la relativa certificazione e, prima dell’installazione,
dovranno essere presentati alla D.L. per accettazione
5.3.9.1
Designazione delle opere da eseguire
La consistenza delle opere da eseguire può essere riassunta come elencato in seguito e
dovrà tenere conto delle seguenti condizioni:
1. Sistema di distribuzione: TN-S;
2. Tutto l’impianto andrà realizzato nel più rigoroso rispetto delle norme CEI/UNI
vigenti;
3. Tutti i circuiti terminali/utenze dovranno essere protetti da interruttore
magnetotermico differenziale fatta esclusione per quelle alimentate con sistema ITM (uso di trasformatore di isolamento medicale) che andranno protette con
interruttore magnetotermico;
4. Tutte le linee andranno protette sia da corto circuito che da sovraccarico;
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5. Protezione contro i contatti diretti e indiretti ed equipotenzializzazione del locale
terapia;
6. Linea di alimentazione derivata dalla sottostazione elettrica di trasformazione
“RAGGI” realizzata in cavo FG7OM1, posato entro canale di idonea sezione
opportunamente ancorato e fissato;
7. Caduta di tensione massima ammissibile: 4% dimostrata attraverso idonei calcoli;
8. Quadro elettrico generale contenente tutti gli organi di protezione, sezionamento e
controllo dimensionato in modo da avere a disposizione almeno il 30% di moduli
oltre a quelli utilizzati (esempio usati 200, liberi 60)
9. Trasformatore di isolamento completo di controllo isolamento con potenza non
inferiore a 5 kVA per alimentare le prese “privilegiate”
10. Linea alimentazione impianto di CDZ e termoregolazione opportunamente
dimensionata
11. Interruttore generale posato sul quadro della sottostazione elettrica di
trasformazione a protezione della linea di alimentazione del QG con portata
amperometrica calcolata in modo idoneo a non sovraccaricare l’interruttore stesso,
potere di interruzione commisurato con i trasformatori presenti in sottostazione di
trasformazione;
12. Eventuale gruppo di continuità, autonomia di 1 ora, atto ad alimentare
elettricamente tutte le parte dell’acceleratore che necessitano di continuità della
alimentazione elettrica; a tale scopo la Ditta dovrà consegnare una relazione che
motivi tecnicamente la scelta di dotare o non dotare di alimentazione che garantisca
continuità di esercizio per tutta o per parte dell’apparecchiatura;
13. Impianto di illuminazione generale, realizzato con corpi illuminanti a led, in grado di
garantire un illuminamento medio non inferiore a 450 lux sul piano di lavoro,
inseribile a gradini e con regolazione a dimmer;
14. impianto di illuminazione di emergenza e sicurezza in grado di garantire un
illuminamento minimo medio pari ai minimi previsti dalle norme di legge sia per la
zona di lavoro che lungo le vie di esodo;
15. Impianto prese di servizio comprendente almeno quattro postazioni con due prese
UNEL ciascuna;
16. impianto di diffusione sonora con relativa sorgente di trasmissione con regolazione
di volume;
17. Impianto di protezione incendio collegato alla centrale di zona esistente;
18. Pulsanti per lo sgancio elettrico di emergenza sia nella sala che in zona tavolo di
comando
19. Impianto telefonico, impianto trasmissione dati e cablaggio strutturato
comprendente almeno 3 punti con due prese RJ 45 ciascuno a servizio
telefonia/dati;
20. Relazione tecnica che attesti la necessità o meno di alimentare tutto o in parte
l’impianto elettrico in epigrafe mediante gruppo elettrogeno indicando
compiutamente tutte le potenze in gioco nonché le contemporaneità (fattore di
utilizzo contemporaneo);
21. Nodo equipotenziale con collegate tutte le masse metalliche, le masse estranee, i
poli di terra delle prese a spina e quant’altro previsto dalle vigenti norme;
22. Posa di tutti i conduttori entro apposite canalizzazioni realizzate in acciaio zincato
ovvero in tubazioni di PVC rigido o flessibile; nel dimensionamento di dette
canalizzazioni/tubazioni si dovrà prestare grande attenzione al numero di conduttori
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che nelle stesse andranno posati per determinare i coefficienti di riduzione delle
portate.
In tutti i casi sopra evidenziati dove occorrerà procedere con il calcolo di sezioni di cavo,
coefficienti di illuminamento, cadute di tensione etc. si dovranno presentare i relativi
documenti di calcolo.
5.3.9.2
Caratteristiche dei materiali da utilizzarsi
I materiali che saranno impiegati dovranno avere le seguenti caratteristiche:
a) CONDUTTORI
Tutti conduttori da utilizzarsi con posa non incassata, sia del tipo unipolare che del tipo
multipolare, dovranno essere del tipo a bassissima emissione di fumi e gas tossici ( limiti
previsto da CEI 20-38 con modalità di prova previste da CEI 20-37 ) di tipo FG7(O)M1
0,6/1 kV, isolamento con gomma HEPR ad alto modulo, guaina termoplastica speciale di
qualità M1; tutti i conduttori da utilizzarsi in posa incassata entro apposite tubazioni, del
tipo unipolare, dovranno essere del tipo N07V-K con isolante in PVC di qualità R2 e
conduttore in corda di rame flessibile rosso ricotto.
Le sezioni dovranno essere idonee e comunque non inferiori a quella indicata negli schemi
allegati.
b) CORPI ILLUMINANTI NORMALI
Tutti i corpi illuminanti per illuminazione dovranno essere da 4x14 W, da
controsoffitto/soffitto a led, con ottica speculare dark light, comprese le lampade con
tonalità di colore di 3.000 °K.
c) CORPI ILLUMINANTI DI EMERGENZA
I corpi illuminanti per illuminazione di emergenza dovranno essere del tipo a lampada
fluorescente, tipo Beghelli Central Test FM da 18 W (per analogia a quelli già esistenti).
d) INTERRUTTORI AUTOMATICI MAGNETOTERMICI E MAGNETOTERMICI
DIFFERENZIALI
Gli interruttori automatici magnetotermici e magnetotermici differenziali da usare dovranno
essere modulari, onnipolari, con portata amperometrica, potere di interruzione e corrente
di intervento differenziale adeguata all’utilizzo.
Per analogia a quanto esistente nelle strutture ospedaliere, saranno accettati unicamente
interruttori ABB e SCHNEIDER.
e) QUADRI ELETTRICI GENERALI
e.1) RISPONDENZA ALLE NORME ANTINFORTUNISTICHE E TECNICHE
Per quanto omesso e non espressamente precisato nel presente capitolato, andrà
assicurata la rispondenza:
a) alla vigente legislazione antinfortunistica italiana in particolare al D.P.R. 547;
b) alle norme CEI esistenti relativamente alla tipologia di quadri di cui trattasi.
e.2) AMBIENTI DI INSTALLAZIONE
Il quadro oggetto della presente specifica sara' adatto per installazione all'interno con
condizioni di temperatura e di umidità normali.
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e.3) VALORI NOMINALI DELLE TENSIONI E DELLE CORRENTI
Tensioni e frequenze nominali (circuiti principali)
Frequenza : 50 Hz
Tensione nominale di impiego : 380 - 220
Tensione nominale di isolamento : 600
e.4) CORRENTI NOMINALI DI CORTOCIRCUITO AMMISSIBILI
e.4.1 Le correnti nominali di cortocircuito, previste per il quadro, sono quelle indicate negli
schemi e calcoli allegati.
Se non diversamente indicato, la durata delle correnti di cortocircuito è 1 secondo.
e.4.2 Tutte le parti attive, quali per esempio: derivazioni, interruttori automatici, fusibili
ecc, sopporteranno senza danno le sollecitazioni termiche e dinamiche dovute al
cortocircuito.
Le temperature raggiunte non danneggeranno gli isolanti.
Le sollecitazioni dinamiche e le sollecitazioni termiche non produrranno deformazioni
permanenti.
e.5) PRESCRIZIONI COSTRUTTIVE
e.5.1 Gradi di protezione
L'involucro esterno, ove non diversamente indicato, dovrà assicurare un grado di protezione minimo IP30. Ovviamente in caso di installazione in luoghi classificati e/o a maggior
rischio in caso di incendio il grado di protezione dovrà essere adeguato all’ambiente in cui
viene posato.
Gli schermi protettivi di separazione interni e le pareti interne degli involucri assicureranno
un grado di protezione non inferiore a IP30.
Con portelle anteriori aperte, schermi ed ostacoli impediranno i contatti accidentali con
parti in tensione di interruttori o sezionatori aperti di tipo fisso.
Nel caso di interruttori estraibili, tali contatti accidentali saranno impediti anche con
interruttore asportato dal quadro, qualora nelle vicinanze dei contatti rimasti in tensione
siano installati circuiti ausiliari cui sia necessario accedere per operazioni di
manutenzione.
e.5.2 Lamiere
Per quanto possibile le lamiere saranno unite fra loro ed alle restanti strutture metalliche a
mezzo saldatura.
Tutta la bulloneria eventualmente necessaria, sarà in acciaio al Cd. secondo UNI 4720 o
zincata secondo Norme CEI 7.6 o secondo altro sistema equivalente.
Le lamiere saranno in acciaio lucide e decapate.
Gli spessori minimi sono i seguenti:
− mm 2
per le lamiere esterne con il lato più corto inferiore a 1000 mm e per
diaframmi fissi interni e loro parti costituenti le pareti delle celle
− mm 2,5
per le lamiere esterne col lato più corto superiore a 1000 mm ed
inferiore a 1400 mm
− mm 3
per le lamiere esterne col lato più corto superiore a 1400 mm
e.5.3 Struttura metallica
La struttura metallica sarà tale che per interventi automatici, manovre di apparecchi,
operazioni di estrazioni ed inserzioni di qualsiasi apparecchio estraibile, non si verifichino
vibrazioni capaci di provocare interventi tempestivi di apparecchi o comunque
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compromettere il corretto funzionamento dei diversi organi. Nel caso siano necessari il
quadro sarà completo di telai di base, con zoccolo portante.
Saranno consentite, senza che si verifichino rotture o deformazioni permanenti o lesioni
delle strutture metalliche o delle parti elettriche, le seguenti operazioni:
sollevamento del quadro o delle parti in cui risulta meccanicamente suddiviso per il
trasporto a mezzo di appositi golfari.
spostamento a mezzo di rulli.
Le eventuali precauzioni da prendere per le operazioni di sollevamento e trasporto
risulteranno dalle istruzioni di montaggio.
I quadri ad armadio saranno costituiti da più pannelli verticali dei quali i due di estremità
saranno completamente chiusi da elementi asportabili per consentire l'ampliamento.
Avranno il fondo completamente aperto per consentire l'arrivo dei cavi dai cunicoli o dai
cavidotti a pavimento.
I pannelli frontali saranno tutti apribili a cerniera invisibile all'esterno e saranno corredati di
apposita serratura con chiave asportabile, o dispositivo apribile con apposito attrezzo
I vani morsettiere saranno completamente segregati dai vani contenenti le
apparecchiature.
Salvo dove e' esplicitamente richiesta l'ispezione dal retro, tutte le apparecchiature
saranno facilmente accessibili solamente dal fronte. Tutte le apparecchiature saranno
fissate su guide o su pannelli fissati sul fondo del quadro.
La carpenteria dovrà essere realizzata in modo che si possano in futuro ampliare le
apparecchiature fino ad un massimo del 30% delle apparecchiature di progetto. Pertanto
dovranno essere lasciati spazi vuoti predisposti per ricevere altre apparecchiature.
e.5.4 Accessibilità
Saranno accessibili a mezzo pannelli incernierati e chiudibili operando su maniglie le celle
del quadro contenenti:
a)
apparecchi dei circuiti di potenza
b)
apparecchi dei circuiti ausiliari
c)
terminazione dei collegamenti esterni
I pannelli non incernierati saranno con viteria imperdibile. Se l'apertura dei pannelli
incernierati è necessaria per poter rimuovere dal quadro apparecchiature, essi saranno
provvisti di un fermo che ne limiti l'apertura in modo da impedire l'urto contro i pannelli
adiacenti ed al tempo stesso da rendere agevole la rimozione ed il ripristino degli
apparecchi interni alla cella od eventualmente applicati sui pannelli stessi.
Le cerniere di tutti i pannelli apribili avranno le parti striscianti di materiale non ossidabili.
e.5.5 Sicurezza nelle operazioni di manovra
Con tutti i circuiti di comando e potenza attivi si potrà eseguire senza pericolo, dall'esterno
del quadro, il comando elettrico e/o meccanico di apertura e chiusura degli apparecchi di
interruzione e sezionamento, mantenendo la continuità dell'involucro ed il grado di
protezione per esso prescritto.
Ogni sezione del quadro con alimentazione propria e indipendente dovrà essere
completamente separata dalle altre mediante separatori interni in lamiera e munita di
portella di accesso.
Per impedire che persone vengano accidentalmente in contatto con parti in tensione
saranno usati sezionatori generali del tipo che impediscono l'apertura delle portelle in
posizione di "chiuso" e diaframmi di protezione sui morsetti di entrata del sezionatore.
Potranno essere altresì impiegati interruttori con bobine di sgancio azionate da
microswitch sulle portelle.
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Le apparecchiature o i complessi di apparecchiature che saranno singolarmente
accessibili per i controlli e l'eventuale asportazione, dovranno essere installate in cubicoli
segregati da tutti i lati.
Ogni quadro ad armadio sarà dotato di un'adeguata illuminazione interna derivata dalla
fonte di energia più affidabile.
e.6
APPARECCHIATURE
Il fronte dei quadri dovrà raggiungere un buon effetto estetico, pertanto le apparecchiature
affioranti, anche se di differenti marche dovranno rispettare un'unica modularità ed una
facile individuazione funzionale delle manovre da eseguire.
All'interno dovrà essere possibile un'agevole ispezionabilità ed una facile manutenzione in
modo particolare per le parti di più frequente controllo, quali fusibili, relè, ecc.
In ogni caso le caratteristiche saranno quelle di seguito precisate:
e.6.1 Apparecchiature di manovra
Interruttori, contatori, sezionatori, avranno le caratteristiche generali e i valori nominali
indicati di volta in volta negli schemi allegati. Tutti gli interruttori automatici magnetotermici,
avranno il polo del neutro protetto e possibilmente tarabile in modo da ottenere sempre il
coordinamento con il conduttore di neutro anche quando quest’ultimo avrà sezione pari
alla metà del filo di fase.
Le distanze tra le singole apparecchiature e le eventuali diaframmature dovranno impedire
che interruzioni di elevate correnti di cortocircuito o eventuali avarie alle apparecchiature
stesse possano interessare le apparecchiature vicine.
Trasformatori di corrente e di tensione
I terminali primari e secondari saranno marcati in modo indelebile. I trasformatori di
corrente da infilare sulle sbarre, porteranno il contrassegno di una faccia del nucleo. Le
carcasse metalliche dei trasformatori saranno protette con vernici adatte alle condizioni
ambientali.
e.6.2
Strumenti di misura
Gli strumenti indicatori e registratori saranno del tipo da incasso e avranno dimensioni
normalizzate.
Gli strumenti potranno essere del tipo per montaggio sporgente o incasso. In ogni caso il
peso delle apparecchiature non dovrà essere mai sopportato dal pannello frontale se
incernierato.
Gli amperometri ed i voltmetri saranno del tipo elettromagnetico per correnti alternate.
e.6.3 Apparecchiature ausiliarie
I rele' ausiliari, i contatti ausiliari, i piccoli interruttori saranno adatti a trasferire ed
interrompere la massima corrente ipotizzabile. I pulsanti avranno i contatti a doppia
interruzione, con portata non inferiore a 5A protetti da custodia antipolvere. Le testine dei
pulsanti avranno i seguenti colori:
*
pulsante di arresto, apertura ed emergenza : rosso
*
pulsante di marcia, chiusura ed inserzione : verde.
Tutte le apparecchiature interne saranno contraddistinte con targhette
intercambiabili.
e.7
CIRCUITI DI POTENZA E LORO COMPONENTI
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e.7.1 Terminali dei cavi
L'ammarraggio dei terminali dei cavi di potenza sarà previsto mediante morsetti fissacavo
o sistemi. Quando si prevedono più cavi a terminali in parallelo collegati ad una stessa
unità funzionale, sarà possibile smontare singolarmente dal quadro ognuno di essi senza
rimuovere gli altri.
Gli attacchi dei cavi saranno segregati e coperti da apposito tegolo per evitare contatti
accidentali.
e.7.2 Sbarre e Cavi
Le sbarre conduttrici dovranno essere dimensionate per i valori delle correnti nominali del
sistema di circuito. Saranno di rame elettrolitico ricotto ed avranno gli spigoli arrotondati.
Sarà prevista una protezione contro l'ossidazione mediante trattamento superficiale di
nichelatura o verniciatura.
Giunzioni e derivazioni saranno realizzate con bulloni passanti provvisti di rondelle
elastiche.
Le sbarre saranno sostenute con supporti stampati o stratificati, adatti alla tensione del
quadro.
Sbarre e supporti saranno dimensionati ed ammarati in modo da sopportare senza
deformazioni permanenti la massima corrente di cortocircuito per un secondo.
Si potranno impiegare nei collegamenti i conduttori in cavo.
Le corde saranno dimensionate per la corrente nominale del tipo di interruttore a
prescindere dalla sua taratura e alimenteranno singolarmente ogni interruttore a partire dal
sistema sbarra ubicato a valle dell'interruttore generale. Ogni derivazione sarà munita
singolarmente di capocorda mentre non sono ammessi cavallotti sulle apparecchiature.
e.7.3 Materiali isolanti dei circuiti di potenza
Tutti i materiali isolanti impiegati nel quadro saranno non igroscopici, resistenti
all'invecchiamento e non propaganti la fiamma. In particolare i cavi risponderanno alle
prescrizioni di prova delle norme CEI 20-22 ed a bassa emissioni di gas tossici.
e.8)
CIRCUITI AUSILIARI E LORO COMPONENTI
e.8.1 Conduttori dei circuiti ausiliari
I circuiti ausiliari saranno eseguiti con cavi unipolari raccordati eventualmente a barrette
collettrici, con le seguenti prescrizioni:
a)
i cavetti saranno isolati in PVC CEI 20-22; le barrette saranno nastrate o protette da
guaine termorestringenti e supportate da elementi isolanti in vetronite, steatite o materiali
di caratteristiche analoghe con tensioni nominali di isolamento 3000V
b)
la sezione dei conduttori non sarà inferiore a 2,5 mmq se sono derivati da TA; 1,5
mmq negli altri casi
c)
tutti i conduttori saranno muniti di fascette o di boccole numerate per facilitarne
l'individuazione dei diversi circuiti
d)
i conduttori dei cavetti saranno di norma cordati, quelli di sezione superiore a 6
mmq saranno muniti di capicorda del tipo a pressione ove consentito dalle caratteristiche
dei morsetti ai quali vanno connessi.
e)
negli attraversamenti delle lamiere metalliche di divisione tre le varie celle, i fili e le
sbarrette ausiliarie avranno il rivestimento isolante non direttamente a contatto della
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lamiera ma saranno muniti di boccolette od attraverseranno diaframmi non metallici, di
materiale resistente all'invecchiamento e che non propaghi la fiamma
f)
i cavetti unipolari dei collegamenti agli apparecchi montati sui pannelli incernierati
saranno raggruppati in fasci flessibili disposti, ancorati e protetti (per esempio con tubo
flessibile), in modo tale da escludere deterioramento meccanico dei cavetti stessi e
sollecitazioni sui morsetti.
E8.2
Morsettiere dei circuiti ausiliari
a)
Le morsettiere esterne agli apparecchi saranno isolate in melammina od in
materiale di analoghe caratteristiche.
Saranno del tipo con viti a serraggio autobloccato oppure con viti provviste di ranella
elastica. Saranno munite di targhette indelebili per la rapida individuazione dei circuiti.
Tutte le viti saranno protette contro l'ossidazione
b)
Saranno riportati a morsettiera i contatti ausiliari degli apparecchi come previsto nei
singoli schemi funzionali delle case costruttrici.
c)
La disposizione delle morsettiere rispetto alle lamiere ed agli apparecchi dello
scomparto nel quale sono montate sarà tale da consentire senza difficoltà il montaggio ed
il corretto alloggiamento delle terminazioni dei cavetti.
d)
Sono preferite le morsettiere in melammina o in materiali con caratteristiche
equivalenti.
E8.3 Lampade di segnalazione e pulsanti
Le lampade di segnalazione, i pulsanti, gli strumenti di misura od altre apparecchiature
montate sulle portelle, se sono a tensione superiore a 25V, avranno le parti in tensione dei
frutti sporgenti verso l'interno schermate in modo da proteggere l'operatore contro i contatti
accidentali a celle aperte.
8.4
Protezione dei circuiti ausiliari
Le bobine dei contattori e dei relè saranno protette a mezzo di adeguati fusibili
appositamente previsti anche nel caso di alimentazione derivata a valle dei fusibili di
potenza.
Inoltre, l'eventuale alimentazione generale dei circuiti ausiliari sarà munita di fusibili od
interruttore automatico qualunque sia la fonte da cui è derivata.
E9)
CIRCUITI DI MESSA A TERRA
E9.1 Generalità
Lungo tutto il quadro sarà prevista una barra collettrice di terra, in rame, alla quale
saranno collegati:
la struttura metallica fissa
i conduttori di protezione delle linee in partenza
gli avvolgimenti secondari dei TA.
Essa sarà predisposta almeno in due punti per il collegamento di corde di rame per
connessione alla rete di terra dell'impianto.
E9.2 Resistenza alle sollecitazioni termiche e dinamiche
I circuiti di terra saranno dimensionati ed ancorati in modo tale che le correnti di
guasto che possono percorrerli non determinino la loro rottura o deformazione
permanente.
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A titolo indicativo ci si riferisce alle massime correnti di guasto a terra che possono
percorrere la sbarra di terra in relazione alle caratteristiche dei trasformatori unificati che
alimentano il quadro.
E9.3 Disposizioni e sezioni minime dei conduttori di terra
E9.3.1 I circuiti di terra interni al quadro saranno disposti in modo da rendere agevole il
collegamento con i rivestimenti metallici dei cavi e l'eventuale conduttore di protezione
incorporato nel cavo.
E9.3.2 La barra collettrice di terra sarà fissata in posizione tale da non ostacolare i
collegamenti dei conduttori attivi dei cavi in partenza ed ausiliari.
E9.3.3 I conduttori di messa a terra non avranno sezione inferiore a quelle prescritte dalle
Norme.
E10) PRESCRIZIONI VARIE
E10.1 Contrassegni dei collegamenti e targhette indicatrici
Per colori e contrassegni saranno rispettate le prescrizioni della vigente normativa.
Tutte le targhette indicatrici, saranno fissate a mezzo viti e non con adesivi.
E10.2 Fusibili
Per "In" inferiore a 63A, saranno impiegati fusibili con protezione mediante apposite porta
cartuccia avvitato, montati in modo che, ad elemento sostituibile estratto, la ghiera non
risulti in tensione;
A montaggio completamente avvenuto le parti sotto tensione saranno inaccessibili ai
contatti accidentali.
Per "In" superiori a 63A, saranno impiegati fusibili a coltello; l'elemento porta cartuccia e la
base saranno in materiale ceramico;
Le basi multipolari, o più basi unipolari affiancate, avranno setti isolanti di materiale non
propagante la fiamma fra le singole fasi in modo che sia ridotto il pericolo dell'innesco fra
le fasi in caso di guasto. In genere però verranno usati apparecchi a manovra simultanea.
E10.3 Pitturazione
Le vernici, sia esterne che interne, saranno ignifughe e a basso potere calorifico
Salvo indicazioni più precise o diverse, fornite dalla Committente, il quadro sarà
verniciato esternamente con una mano di vernice antiruggine e due di vernice antiacida di
colore grigio.
internamente il quadro sarà verniciato con vernice anticondensa di colore grigio.
saranno applicate alle superfici esterne del quadro prima della sua spedizione,
opportune protezioni da rimuovere ad installazione avvenuta, per limitare i rischi di
asportazione della vernice durante le normali operazioni di trasporto e montaggio.
Prima della verniciatura tutte le parti metalliche saranno opportunamente trattate con
sgrassatura, decappaggio, fosfatizzazione e passivazione delle lamiere.
Limitatamente alle sole lamiere è accettata la zincocromatura in luogo della verniciatura.
E10.4 Attrezzi speciali
Nel caso siano previsti attrezzi speciali per l'esercizio e/o la manutenzione del quadro, la
fornitura ne comprenderà sempre una serie per ogni quadro
Tutti i componenti dovranno comunque avere il marchio IMQ e la marcatura CE.
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F) SCATOLE DI DERIVAZIONE E PORTA APPARECCHI.
Le scatole di derivazione dovranno avere caratteristiche adeguate alle condizioni di
impiego, essere in materiale isolante, resistenti al calore anormale e al fuoco secondo
Norme C.E.I. 64-8; dovranno poter essere installate a parete o a incasso con sistema che
consenta planarità e parallelismi; nella versione da parete le scatole devono avere grado
di protezione almeno IP 44. I coperchi devono essere rimossi solo con attrezzo; sono
esclusi i coperchi con chiusura a pressione. Tutte le scatole devono contenere i morsetti di
giunzione e derivazione nonché gli eventuali separatori fra circuiti appartenenti a sistemi
diversi; tutti i materiali dovranno avere comunque il marchio IMQ.
G) SERIE CIVILE DA INCASSO (INTERRUTTORI, PRESE ECC.)
La serie civile da incasso, dovrà essere del tipo Bticino serie Living International, completi
di placche realizzate in tecnopolimeri nei colori standard.
3. 9.3 Gruppo di continuità
Nel caso in cui le tecnologie impiegate necessitino, ai soli fini dell’operatività delle stesse,
di un’alimentazione ausiliaria di riserva con tempi di intervento classificabili come di
“continuità” o comunque non inferiori a 15 secondi, la ditta aggiudicataria dovrà
provvedere a proprie spese e senza alcun contributo da parte della S.A., all’installazione di
un gruppo di continuità (che per analogia e completamento dell’analogo parco macchine
esistente in altre S.C. dell’Azienda Ospedaliero universitaria, dovrà essere di produzione
EMERSON CHLORIDE SILECTRON) avente caratteristiche tecniche/strutturali idonee alle
potenze in gioco.
5.3.9.3
Osservanza di leggi, regolamenti, capitolato generale ecc.
Al termine dei lavori la Ditta dovrà presentare, anche ai sensi delle Legge 37/2008, quanto
segue:
a. una dichiarazione di conformità degli impianti eseguiti;
b. documentazione as built riportante in modo esatto quanto realizzato e
comprendente tutte le indicazioni e le caratteristiche dei vari impianti in modo
da rendere agevole ogni futuro intervento sugli stessi; inoltre dovranno
essere presentati i seguenti documenti:
c. registro dei controlli con riportate tutte le prove eseguite e i valori eseguiti (ai
sensi della norma CEI 64-8);
d. manuale con indicate chiaramente tutte le opere di manutenzione da
effettuarsi sull’impianto
5.3.10 Impianto idrico antincendio
Per la protezione attiva contro l’incendio nella SCDU RADIOTERAPIA è presente un
impianto di spegnimento idrico con idranti a parete UNI 45. La posizione indicativa degli
idranti è riportata nel relativo elaborato grafico.
In relazione alle massime distanze di copertura di ciascun idrante, secondo le norme e
regole vigenti ,occorre calcolare e prevedere l’eventuale integrazione dell’impianto idrico
antincendio mediante appositi idranti in posizione idonea. Incluso nell’intervento è il
calcolo dell’eventuale integrazione dell’ impianto idrico, l’installazione degli idranti
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necessari entro apposite cassette a parete con vetro frangibile, manichetta e lancia
erogatrice a getto parzializzabile, cartellonistica e segnalazione, conformi alle norme.
5.3.11 Climatizzazione, ventilazione e filtraggio aria
Fermo restante la necessità di progettare e prevedere ogni impianto meccanico integrativo
(condizionamento, raffreddamento, pneumatico, ecc..) necessario al regolare
funzionamento della macchina (che deve essere esplicitamente indicato come tale e
conseguentemente essere incluso negli interventi per l’adeguamento e successivamente
nelle specifiche attività di manutenzione dell’apparecchiatura di radioterapia) sono inclusi
anche gli interventi di adeguamento degli impianti di ventilazione e condizionamento
riscaldamento presenti nei locali oggetto d’intervento secondo la regola dell’arte, i requisiti
di accreditamento istituzionale e le prescrizioni di radioprotezione, ecc.
In considerazione del fatto che nell’area d’interesse non sono attualmente presenti circuiti
disponibili di distribuzione di fluidi ed in particolare di acqua refrigerata, la relativa
produzione dovrà essere prevista a carico ed onere dell’intervento mediante apposita
macchina, per la quale dovranno essere considerati anche gli aspetti relativi alle emissioni
acustiche. La AOU si riserva comunque la possibilità di indicare e rendere disponibile dei
punti di connessione ai sistemi di distribuzione dei fluidi tecnici esistenti e/o in corso di
esecuzione.
A tal fine le necessità impiantistiche dovranno essere preventivamente indicate
dettagliatamente già in sede di progetto in termini qualitativi e quantitativi, evidenziando le
necessità energetiche e le caratteristiche dei fluidi. In ogni caso la ditta dovrà comunque
attestare preliminarmente la effettiva adeguatezza dei punti di connessione alle effettive
esigenze e realizzare tutti gli apprestamenti necessari al collegamento stesso, garantendo
il corretto funzionamento degli impianti limitrofi.
Di seguito sono riportate le principali prescrizioni tecniche da rispettare in sede di progetto
ed esecuzione per l’adeguamento dell’impianto esistente.
5.3.12 Canalizzazioni e accessori per la distribuzione e diffusione dell’aria.
a) Canali
Le canalizzazioni di mandata e ripresa dell’impianto a servizio dei locali oggetto
d’intervento, dovranno essere in lamiera zincata a sezione quadra o rettangolare a giunto
flangiato, complete di pezzi speciali per canali flangiati anch’essi in lamiera zincata quali
braghe, curve, tronchetti, coni, ecc.. Lo spessore delle lamiere dovrà essere di almeno 6
mm per canali con lato maggiore inferiore a 300 mm, ed almeno 8 mm per canali con lato
maggiore compreso tra 300 e 750 mm. Tali canali dovranno essere coibentati tramite
lastre di polietilene espanso a cellule chiuse a struttura reticolata aventi caratteristiche di
protezione condensa, campo di temperatura -80 °C + 90 °C autoestinguente classe “ 1”.
Lo spessore da porre in opera è stabilito dall’art 12 del D.P.R. 1052/77. L’applicazione
avverrà mediante incollaggio e sarà finita mediante idoneo nastro adesivo in PVC e ove
necessario con rete metallica a maglie larghe.
b) Serrande tagliafuoco.
Qualora previste dovranno essere del tipo con certificazione classe resistenza al fuoco
REI 120 per installazione sia a canale che a muro, con involucro e parti di comando in
lamiera di acciaio zincato 20/10, pala con interposta ceramica amianto, dispositivo
portafusibile estraibile dall’esterno, relè termico con fusibile a 72 °C, leva di ritorno
manuale, cuscinetti in bronzo autolubrificanti, fine corsa elettrico, profondità 300 mm.
Inoltre lo standard aziendale per i nuovi impianti di condizionamento prevede anche
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serrande con sgancio elettromagnetico, alimentato mediante apposito sistema gestito
dalla UTA con comando a distanza completo di cablaggio ed accessori.
c) Serrande di regolazione.
Le serrande di regolazione portata saranno del tipo in acciaio verniciato di sezione
quadrata, rettangolare, o circolare, con possibilità di funzionamento manuale, aventi
indicatore di posizione, tempo di escursione 110”, corsa angolare 95° , complete di
comando a due posizioni aperto/chiuso o flottante, coppia di contatti ausiliari e ritorno a
molla opzionale grado di protezione IP 54, complete se previsto di attuatore per serranda
modulante 0/10V alimentazione 24V 50 Hz, coppia sviluppata sul mozzo 20 Nm.
d) Diffusori di mandata.
Diffusori di costruzione in alluminio anodizzato verniciato, con deflettori regolabili
manualmente con effetto elicoidale orizzontale in esecuzione quadrata, certificati da ente
come richiesto da normativa tecnica. Su ogni diffusore dovrà essere prevista idonea
serranda di regolazione e taratura della portata.
e) Bocchette di estrazione.
Bocchette di ripresa aria in alluminio anodizzato regolabili, a doppia fila di alette
contrapposte complete di serranda di taratura.
f) Griglie di transito.
Eventuali bocchette di transito , dovranno essere del tipo in acciaio verniciato a forno
colore bianco o comunque di scelta della Stazione appaltante, con alette fisse a labirinto.
5.3.12.1
Prescrizioni e prestazioni previste
Il dimensionamento delle canalizzazioni sia in mandata che in ripresa e delle tubazioni dei
circuiti chiusi deve seguire il rispetto dei seguenti limiti massimi di velocità, derivati sia
dalle normative vigenti che dalle buone regole dell’arte.
Velocità aria nei canali
6 m/sec per le canalizzazioni di mandata in centrale o in cavedio
4,5 m/sec per le canalizzazioni principali di mandata nel controsoffitto
3 m/sec per le canalizzazioni terminali di mandata nel controsoffitto
6,5 m/sec per le canalizzazioni di ripresa in centrale e in cavedio
6 m/sec per le canalizzazioni di mandata in centrale o in cavedio
4,5 m/sec per le canalizzazioni principali di ripresa nel controsoffitto
3,5 m/sec per le canalizzazioni terminali di ripresa nel controsoffitto
2,5 m/sec sulle sezioni d’uscita dei diffusori e delle bocchette di mandata
2 m/sec sulle sezioni delle griglie di ripresa, di presa aria esterna ed’espulsione
2,5 m/sec sulle sezioni delle batterie di raffreddamento e deumidificazione.
Velocità dei fluidi nelle tubazioni
2,5 m/sec per le tubazioni principali
1,2 m/sec per le tubazioni secondarie
Perdite di carico massime nelle canalizzazione
0,8 Pa/m per le canalizzazioni di distribuzione e ripresa dell’aria a bassa velocità
2 Pa/m per le canalizzazioni di distribuzione e ripresa dell’aria ad alta velocità
Perdite di carico massime nelle tubazioni
250 Pa/m per le tubazioni d’acqua calda di riscaldamento
200 Pa/m per le tubazioni d’acqua refrigerata
Rendimento delle apparecchiature
Tutte le apparecchiature dovranno essere scelte nella curva di massimo rendimento, si
indicano di seguito i rendimenti minimi accettabili per le principali apparecchiature:
Pompe non inferiori al 75%
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Motori non inferiori al 75-85%
Ventilatori a pale rovesce non inferiori al 75%
Ventilatori a pale in avanti non inferiori al 60%
5.4
Impianti gas medicali
5.4.1 Prescrizioni generali e contesto normativo
In appalto è inclusa la realizzazione dell’impianto di distribuzione terminale dei gas
medicinali (Ossigeno, Aria nonché Vuoto) a servizio dei locali oggetto d’intervento per
l’adeguamento del Bunker del nuovo acceleratore lineare, esistente presso il reparto di
Radioterapia a quota -3.50 nel presidio ospedaliero. In particolare è previsto:
- il nuovo impianto nel locale bunker oggetto d‘intervento, con un gruppo prese ARIA,
VUOTO,OSSIGENO;
- l’integrazione dell’impianto con un gruppo prese ARIA, VUOTO, OSSIGENO esterno al
locale bunker;
L’impianto dovrà essere realizzato nel rispetto delle normative vigenti di settore nonché
delle compartimentazioni antincendio, derivandosi dall’impianto di distribuzione principale
esistente. Durante l'esecuzione degli interventi deve essere garantita la continuità di
erogazione di tutti i gas medicinali nell’intero presidio.
L’esecuzione di lavorazioni relative agli impianti gas medicinali dovrà essere eseguita da
una ditta obbligatoriamente in possesso del sistema completo di garanzia della qualità
approvato da organismo notificato ai sensi di quanto previsto dall’allegato 2 del Decreto
Legislativo 24/02/1997 n. 46 “Attuazione della Direttiva 93/42/CEE, concernente i
Dispositivi Medici”.
Si riportano di seguito alcune normative di riferimento:
- D.Lgs. del 24.02.1997 n. 46 – Attuazione della direttiva 93/42/CEE, concernente i
dispositivi medici;
- D.P.R 14.01.1997 e D.P.C.M. 20.01.2000 – Requisiti minimi di accreditamento per
ospedali e hospice;
- D.M. del 18.09.2002 - Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la
progettazione, la costruzione e l’esercizio di strutture sanitarie pubbliche e private;
- UNI EN ISO 7396-1 – Impianti di distribuzione dei gas medicali.
L’impianto nello specifico dovrà essere rispondente alla Direttiva 93/42 CEE, che
considera la distribuzione dei gas medicinali e del vuoto come Dispositivi Medici che
devono:
- soddisfare i requisiti riguardanti la progettazione, la fabbricazione, i materiali utilizzati e le
informazioni fornite;
- essere stati oggetto di un processo di certificazione da parte di un Organismo Notificato;
- recare la marcatura CEE seguita dal numero di identificazione dell’Organismo Notificato
che ha eseguito i controlli richiesti;
- richiedere l’effettuazione della manutenzione da parte di operatori abilitati dal fabbricante.
La conformità del dispositivo medico ai Requisiti essenziali dovrà essere fatta rispetto alla
norma armonizzata di riferimento (UNI EN ISO 7396-1 ex UNI EN 737-3). Inoltre gli
impianti di distribuzione dei gas medicali, del vuoto e di evacuazione che si andranno ad
installare ai sensi del D.M. 20/02/2007 dovranno essere stati, da parte dell’esecutore,
registrati ed iscritti nel Repertorio dei Dispositivi del Ministero della Salute e dovrà essere
prodotto prima della loro posa in opera insieme alla restante documentazione tecnica per
approvazione da parte della D.L. e dell’AOU, il numero di repertorio che identifica in modo
univoco il singolo impianto.
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L’esecutore degli impianti dovrà altresì comprovare di essere in possesso delle seguenti
certificazioni di conformità alle norme:
- UNI EN ISO 9001:00 - Sistemi di gestione per la qualità. Requisiti
- UNI EN ISO 13485:04 - Dispositivi medici – Sistemi di gestione della qualità – Requisiti
per scopi regolamentari per le attività di progettazione, fabbricazione, installazione,
assistenza, manutenzione degli impianti di distribuzione dei gas medicali, di aspirazione
endocavitaria (vuoto), nonché di evacuazione dei gas anestetici.
Il medesimo esecutore dovrà altresì essere autorizzato ad apporre la marcatura CE dei
dispositivi medici classe II B e II A “Impianti di distribuzione dei gas medicali ed altri gas ad
uso terapeutico” sugli impianti da lui progettati e fabbricati, secondo la direttiva 93/42/CEE.
L’esecutore degli impianti dovrà poi rilasciare, se richiesto dalla committente, una
Dichiarazione di Conformità Parziale, qualora l’impianto necessiti di una messa in servizio
limitata degli impianti.
L’esecutore degli impianti dovrà altresì realizzare tutti gli allacci e le dismissioni
necessarie, per la parte di propria pertinenza, con le reti di distribuzione centralizzata dei
vari servizi coordinandosi con la Direzione Sanitaria e con la D.L. in modo da garantire
sempre la continuità del servizio all’intero Ospedale. La ditta esecutrice dovrà sottoporre
all’approvazione della DL e dell’AOU il materiale scelto per la realizzazione dell’impianto
con fornitura di campionatura specifica.
Si precisa, inoltre, che i quadri di intercettazione e riduzione, i relativi quadri di allarme e
rimando, le unità terminali, ecc. dovranno essere installati ad altezza d’uomo ed essere
visibili e accessibili in ogni momento.
Appurato che durante l'esecuzione degli interventi deve essere garantita la continuità di
erogazione di tutti i gas medicinali, la Ditta, di comune accordo con la direzione lavori,
prima di programmare ed operare qualsivoglia eventuale interruzione della regolare
erogazione di qualsiasi tipologia di gas medicale dovrà analizzare le condizioni di
intervento, accertando tutte le utenze effettivamente interessate e verificando che
l'intervento non arrechi disagio alcuno.
5.4.2 Collegamenti ed opere elettriche
E’ incluso l’approntamento delle alimentazioni elettriche e dei collegamenti di
equipotenzializzazione e di messa a terra delle apparecchiature costituenti l’impianto gas
medicinali, e tutte quelle opere e forniture necessarie per dare l’opera finita alla perfetta
regola d’arte.
Sulla base dell’art. 5 del D.M. n. 37 del 22 gennaio 2008, gli impianti elettrici da installare a
servizio dell’attività sono soggetti a progettazione redatta da un professionista iscritto
all’albo. Tale progettazione è compresa nell’appalto. Per gli impianti di produzione del
vuoto e dei gas medicinali prodotti da fonti dipendenti da energia elettrica, dovrà essere
necessario il collegamento a sistemi di alimentazione di emergenza, al fine di garantire la
continuità di erogazione anche in caso di interruzione dell’alimentazione elettrica
principale. Anche per i sistemi di monitoraggio, anche se dotati di batteria tampone, dovrà
essere necessario il collegamento alla linea elettrica di emergenza ovvero circuiti derivati
dalla sezione di continuità dei quadri di zona.
I collegamenti alle centraline di segnalazione (di allarme o di indicazione dello stato delle
valvole di compartimento) dovranno essere costituiti da un circuito in bassa tensione di
tipo SELV o equivalente in quanto le stesse, oltre ad essere dotate di batteria tampone a
12Vdc 1,2 Amph dovranno essere munite di trasformatore di sicurezza (CEI 96-2).
I quadri elettrici predisposti alla gestione delle apparecchiature elettriche ed elettroniche
dovranno essere provvisti di idonei sistemi di protezione da massima corrente conformi
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alle norme CEI, onde evitare danneggiamenti alle apparecchiature installate. La verifica
dell’effettiva installazione e del corretto funzionamento dei sistemi di protezione dovrà
essere effettuata in fase di collaudo dell’impianto dal fabbricante della centrale.
Gli impianti elettrici dovranno essere posti ad almeno 50 mm dalle tubazioni dei gas
medicinali, inoltre i corpi elettrici (prese, punti luce, interruttori, ecc.) dovranno distare
almeno 200 mm dalle unità terminali. Tali tubazioni non potranno essere utilizzate come
supporto per altre tubazioni, condutture o servizi, ivi compreso l’eventuale tubo corrugato o
canalina di cui sopra.
La normativa di riferimento per gli impianti di distribuzione dei gas medicinali compressi,
del vuoto e dell’evacuazione dei gas anestetici (norme serie EN ISO 7396), prescrive che
ciascuna rete di distribuzione deve essere collegata alla rete di terra
(equipotenzializzazione). Dovranno essere collegate all’impianto di terra, utilizzando cavi
opportunamente dimensionati (almeno 6 mm2), tutte le masse estranee, in particolare:
- i quadri di riduzione della pressione dei gas compressi;
- le carpenterie di contenimento di valvole e riduttori di pressione;
- i gruppi presa/unità terminali. Le unità terminali che servono lo stesso posto letto/servizio
dovranno essere messe a terra realizzando un sub-nodo, tramite un morsetto a
compressione, tra le unità terminali vicine e ubicate all’interno dello stesso locale; quindi
collegate al nodo equipotenziale utilizzando un unico cavo di messa a terra, almeno di 6
mm2.
La scelta progettuale dei punti da mettere a terra dovrà tener conto della possibilità di
disconnettere parti di impianto per effettuare operazioni di manutenzione ed ampliamento
dello stesso. Anche in tali condizioni l’impianto di distribuzione dei gas medicinali dovrà
risultare protetto.
5.4.3 Tubazioni
Tutte le tubazioni dei vari impianti saranno in rame marcato CE per gas medicali e tecnici,
prodotti secondo UNI 5649-6507, DIN 1786-1787, conformi alla norma EN 737-3, con
certificazione ISO 9002, con raccorderie e materiale di apporto rispondente alla UNI 9507,
nei diametri indicati sui disegni di progetto.
Le tubazioni, impiegate per la realizzazione dell’impianto gas medicinale in oggetto,
devono essere:
- identificate con il nome del gas erogato e la direzione del flusso;
- poste in compartimenti separati oppure distare più di 50 mm, rispetto agli impianti
elettrici;
- collegate al terminale di terra, il più vicino possibile al punto di ingresso nell’edificio;
- protette da danni fisici;
- garantite contro ogni difetto di trafila o porosità;
- esenti da polvere, grassi e materiali estranei;
- sostenute, ad intervalli stabiliti dalla norma UNI EN ISO 7396-1, per prevenire il
piegamento o la distorsione.
I supporti impiegati per la staffatura delle tubazioni, devono essere realizzati con materiale
resistente alla corrosione o essere trattati per prevenirla.
Tutte le giunzioni tra le tubazioni devono essere brasate o saldate. I metodi di brasatura o
saldatura devono permettere di mantenere le caratteristiche meccaniche della giunzione
fino ad una temperatura ambiente di 600°C. I metall i d’apporto per la brasatura devono
essere nominalmente privi di cadmio.
Le tubazioni devono essere marcate con il nome del gas e/o con il simbolo, indicando la
direzione del flusso, in prossimità delle valvole di intercettazione, dei punti di collegamento
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e dei cambi di direzione, prima e dopo ogni parete o separazione ecc. ad intervalli non
maggiori di 10 metri e in prossimità delle unità terminali, secondo quanto indicato dalla
norma UNI EN ISO 7396-1.
Tutte le tubazioni dovranno essere collaudate e certificate come previsto dalla normativa
vigente con la fornitura a fine intervento delle schede di prova e tenuta previste (ved.
punto 10.7 Collaudi), in particolare dovranno essere eseguite le prove meccaniche di
tenuta, prima dell’installazione delle canalizzazioni a servizio dell’impianto di
condizionamento. Inoltre si dovranno prevedere dei collari, almeno, REI 120 in prossimità
degli attraversamenti dei comparti antincendio.
5.4.4 Unità terminali
Per ogni gruppo presa a muro dovrà essere prevista l’installazione di fondelli da incasso
e/o esterno in alluminio con pannello in acciaio inox per 3 prese per gas medicali
omologate AFNOR/UNI, rispondenti alla normativa vigente, ciascuna composta da blocco
base UNI 9507, presa rapida in ottone cromato con valvola di apertura ad innesto, dado
cromato, bocchello di collegamento alla tubazione, targhetta circolare distintiva del gas
con dicitura, accessori vari.
Le unità terminali devono essere conformi alla ISO 9170-1 e i raccordi gas-specifici
devono essere il punto di connessione gas-specifico di una unità terminale conforme alla
ISO 9170-1 oppure il corpo di un raccordo conforme alla ISO 5359. Norme di riferimento:
- Norma AFNOR NF S 90-116 "Sistema di connessione innesto"
- Norma UNI 9507: 1989 "Filettatura connessione blocco di base"
- Norma UNI EN 737-1: 1999 "Requisiti di sicurezza e prestazioni"
- Direttiva 93/42 CEE "Dispositivi Medici"
Al completamento del lavoro, dovranno essere eseguite prove specifiche per ogni singola
presa per l’identificazione del gas specifico.
5.4.5 Rete di distribuzione a servizio del Bunker
In particolare nella realizzazione dell’impianto di distribuzione dei gas medicinali
(Ossigeno, Aria e Vuoto) a servizio del Bunker oggetto di intervento, è prevista
l’installazione di due unità terminali composte ciascuna da tre prese: ossigeno, aria e
vuoto, da collocare rispettivamente una nel locale trattamento (bunker) e l’altra nella zona
esterna antistante al bunker riservata all’attesa, oltre alla fornitura con posa della relativa
rete di distribuzione, derivandosi dall’attuale impianto di distribuzione gas medicinali
esistente.
La posizione definitiva delle unità terminali sarà concordata con la DL e l’AOU.
Le tubazioni dovranno essere opportunamente dimensionate e posate nel controsoffitto,
oppure sottotraccia ove previsto.
La ditta esecutrice nel progetto esecutivo e comunque prima dell’inizio dei lavori senza
oneri aggiuntivi, dovrà produrre e anticipare alla stazione appaltante ogni relazione di
calcolo e di dimensionamento dell’impianto gas medicinali (nel suo completo) che andrà a
realizzare, con determinazione delle portate effettive e degli indici di contemporaneità
assunti, anche dell’impianto esistente da cui si eseguirà la derivazione, ai sensi della
normativa vigente di settore e sottoporre all’approvazione della Direzione Lavori il
materiale scelto per la realizzazione dell’impianto con fornitura di campionatura specifica.
E’ inoltre a carico della ditta l’eventuale dismissione e/o sostituzione delle vecchie linee
gas medicali e relativi quadri, attualmente presenti nel reparto che siano eventualmente
interferenti all’ esecuzione dell’intervento in oggetto, garantendo comunque la continuità di
esercizio degli impianti, ivi compresa la fornitura di apparecchiature mobili, di aspiratori
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portatili, di opere provvisionali per garantire tale continuità ed il ripristino di eventuali parti
degli impianti esistenti quali idranti, impianti elettrici, parafulmine, distribuzione gas,
fognature, alimentazione acqua potabile, scarico acque piovane, ecc., che venissero in
qualche modo interessati dai lavori in argomento. La ditta dovrà anche eseguire tutte le
lavorazioni ed assistenze edili necessarie alla realizzazione dell’impianto in oggetto.
5.4.6 Conformità alla normativa antincendio
L’impianto dovrà essere conforme alla normativa antincendio ed in particolare alla regola
tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l'esercizio delle
strutture sanitarie pubbliche e private di cui al D.M. 18/09/2002.
In particolare:
- l’impianto di distribuzione dei gas medicali deve essere compatibile con il sistema di
compartimentazione antincendio (con particolare attenzione agli attraversamenti), e
permettere l'interruzione della erogazione dei gas mediante dispositivi di intercettazione
manuale posti all'esterno di ogni compartimento in posizione accessibile e segnalata;
idonei cartelli, inoltre, devono indicare i tratti di impianto sezionabili a seguito delle
manovre di intercettazione;
- la rete di distribuzione dei gas medicali deve essere disposta in modo tale da non entrare
in contatto con reti di altri impianti tecnologici ed elettrici. Devono essere altresì
opportunamente protette da azioni meccaniche e poste a distanza adeguata da possibili
surriscaldamenti. La distribuzione all'interno del compartimento deve avvenire in modo da
non determinare sovrapposizioni con altri impianti. Eventuali sovrapposizioni per
attraversamenti sono consentite mediante separazione fisica dagli altri impianti ovvero
adeguato distanziamento.
Nel caso in cui le tubazioni dei gas medicinali attraversino i muri di delimitazione dei
compartimenti antincendio, dovrà essere cura dell’Appaltatore ripristinare gli
attraversamenti allo scopo di garantire una protezione al fuoco pari a quella delle pareti
attraversate. I tratti di tubazione che, per esigenze di progetto o per le caratteristiche della
struttura, attraversano uno o più compartimenti antincendio prima di raggiungere il quadro
delle valvole di intercettazione all’esterno del compartimento alimentato, dovranno essere
separate con struttura REI di classe pari ai compartimenti attraversati (ad esempio
mediante realizzazione di idonea cassonatura o altra protezione equivalente, a seguito di
autorizzazione della D.L., che consenta la ventilazione delle tubazioni sul lato cavedio).
Nello specifico, all’occorrenza, la ditta dovrà provvedere alla costruzione di cassonetti o
vani, da interno e/o esterno, in cartongesso, silicato di calcio o similare REI 120, con la
funzione di protezione passiva delle tubazioni gas medicali e della struttura di sostegno,
verificando protezioni per il fuoco sia dall’interno che dall’esterno. Tale cassonetto dovrà
essere certificato a norma di legge per il contenimento delle tubazioni gas medicali, sia
orizzontali che verticali, costituito da telaio in acciaio zincato (completo di staffe e
materiale di fissaggio) e costruito con doppia lastra di protezione ed isolante in lana di
vetro o minerale, sigillate con idoneo mastice omologato a tenuta, angolari in lamiera di
acciaio, stuccatura, rasatura, garza sulle giunzioni e spigoli, paraspigoli, verniciatura
all'acqua o a smalto a due mani, più mano di fondo del colore a scelta del committente.
I cassonetti dovranno essere classificati ai fini della resistenza al fuoco almeno REI 120 e
classe zero di reazione al fuoco, secondo la normativa specifica vigente di settore,
realizzati secondo quanto indicato dalla scheda tecnica e accompagnati dal certificato di
omologazione ministeriale, dal rapporto di prova, dalla dichiarazione di corretta posa in
opera e dalla dichiarazione di conformità, redatti secondo la modulistica predisposta dai
VV.F.
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Scopo del collaudo dell’impianto di distribuzione gas medicinale, è quello di verificare e
certificare che lo stesso soddisfi sia le prestazioni richieste dal progettista e dal
committente che i requisiti di sicurezza ed efficienza previsti dalle norme di buona tecnica
(UNI EN ISO 7396, ecc.). Tutte le prove di collaudo dovranno essere identificate prima
della realizzazione dello stesso ed eseguite in presenza dei soggetti individuati dalla
normativa e rappresentanti sia del Fabbricante che del Committente.
Le prove di collaudo da eseguire sono tutte quelle richieste dalla normativa tecnica vigente
di settore, in particolare quelle previste dalla norma UNI EN ISO 7396-1, appendice C e D.
Le prove, dopo il completamento dell’installazione, devono essere eseguite, documentate
e certificate dal fabbricante.
E’ previsto che l’esecutore degli impianti dovrà eseguire un Collaudo in Corso d’Opera e
rilasciare una Dichiarazione di Conformità Parziale, qualora l’impianto necessiti di una
messa in servizio limitata degli impianti.
La ditta dovrà rilasciare, in duplice copia, tutta la documentazione, in originale, prevista
dalla normativa vigente, timbrata e firmata da un tecnico abilitato, in particolare:
- l’attestato di fabbricazione dell’impianto gas medicinale, nel suo complesso, con il
numero di fabbricazione, la rispondenza della progettazione, della fabbricazione e del
collaudo alla norma UNI EN ISO 7396;
- documentazione comprovante il possesso delle certificazioni di conformità alle norme
UNI EN ISO 9001:00 e UNI EN ISO 13485:04;
- verbale di consegna impianto e di collaudo (parziale e complessivo);
- dichiarazione di collaudo con, in allegato, le schede di collaudo redatte sullo schema
della modelli indicati nell’appendice D della norma UNI EN ISO 7396-1;
- elaborati grafici conformi a quanto realizzato (“as built”), sia in formato cartaceo che
informatico, con l’indicazione dei diametri, della componentistica installata, dettagli e
particolari, ecc. correlati alla relazione con le tipologie dei materiali;
- elaborati grafici conformi all’installazione (“as built”), sia in formato cartaceo che
informatico, rappresentativi dell’impianto di allarme e di monitoraggio delle pressioni;
- relazione di calcolo e dimensionamento impianti gas medicinali con determinazione delle
portate effettive e degli indici di contemporaneità assunti, ai sensi della normativa vigente
di settore;
- schemi funzionali, sia in formato cartaceo che informatico, dei quadri di intercettazione e
riduzione installati;
- documentazione inerente il settore della reazione al fuoco (cartongesso, guaina, collari,
ecc.) in particolare per ogni materiale utilizzato dovranno essere consegnati i seguenti atti:
dichiarazione di conformità del produttore, atto di omologazione ministeriale, rapporto di
prova e la dichiarazione di corretta posa in opera secondo le prescrizioni del fornitore,
redatta sul modello dei VV.FF.;
- dichiarazione di conformità dell’impianto gas medicinale e di allarme secondo il Decreto
n. 37 del 22 gennaio 2008, con relativi allegati richiesti dalla norma stessa;
- dichiarazione di conformità del dispositivo medico ai sensi della direttiva 93/42/CEE;
- relazione con elenco tipologie di materiali utilizzati e relative certificazione e schede
tecniche, il tutto dovrà essere messo in relazione con gli elaborati grafici;
- manuale di servizio e manuale operativo dell’impianto gas medicinale e dell’impianto di
allarme e di ciascun componente (es. riduttori, centrale di evacuazione, ecc.);
- manuale di uso e manutenzione dell’impianto gas medicinale e dell’impianto di allarme e
di ciascun componente (es. riduttori, prese, ecc.).
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5.5
Rimozione degli impianti esistenti
La Ditta dovrà provvedere a sue spese e cura a rimuovere tutti gli impianti esistenti e
realizzare tutti i collegamenti provvisori necessari ad assicurare, in piena sicurezza,
l’esecuzione di tutte le categorie di lavori previsti.
5.6
Smaltimento attrezzature
La ditta dovrà provvedere a smaltire l’acceleratore Modello Saturno 42 CGR/GE
comprensivo dei suoi accessori. In particolare, dovranno essere smaltite come rifiuti
radioattivi le parti che risulteranno attivate secondo i controlli radiometrici effettuati dalla
SC Fisica sanitaria della stazione appaltante durante la fase di smaltimento.
Le operazioni di smontaggio, trasporto e definitivo smaltimento dovranno avvenire nel
rispetto delle norme di legge (D.Lgs 230/95) e di buona tecnica applicabili, delle
previdenze e cautele suggerite dal costruttore nel manuale d’uso dell’apparecchiatura e di
concerto con l’esperto qualificato dell’Azienda Ospedaliera.
Dovrà essere predisposta una descrizione delle modalità attraverso le quali sarà effettuato
l’intervento, indicando la ditta incaricata del trasporto e quella destinataria del materiale
radioattivo; di entrambe dovrà essere fornita copia delle autorizzazioni necessarie (al
trasposto di sostanze radioattive su strada e al ritiro/deposito di materiale radioattivo).
5.7
Ulteriori oneri a carico dell’appaltatore
Sono a carico dell'appaltatore anche gli oneri ed obblighi seguenti, il cui corrispettivo è
compreso nel prezzo di aggiudicazione:
1. i ponteggi di servizio ed ogni altra opera provvisionale;
2. gli allacciamenti idrici ed elettrici di cantiere eventuali da ente distributore;
3. l’installazione di ogni impianto tecnologico necessario al corretto funzionamento delle
apparecchiature ed accessori oggetto delle fornitura;
4. l'impiego di tutti i necessari mezzi d'opera e del personale comune e specializzato per il
trasporto, lo scarico ed il collocamento in opera delle macchine e dei materiali e per
l'esecuzione di tutti i lavori;
5. l'allontanamento ed il trasporto a pubbliche discariche dei materiali di risulta;
6. la fornitura e manutenzione di cartelli di avviso e segnalazione nei punti prescritti e
quant'altro potrà occorrere a scopo di sicurezza, indicato dalla Direzione dei lavori e/o dal
coordinatore per la sicurezza;
7. il permesso di accedere nei locali in cui si eseguono gli impianti agli operai di altre ditte
che vi debbano eseguire i lavori affidati alle medesime e la sorveglianza per evitare danni
o manomissioni ai propri materiali ed alle proprie opere, tenendo sollevata
l'Amministrazione da qualsiasi responsabilità al riguardo;
8. la prevenzione, eliminazione o limitazione al massimo delle propagazioni di rumori,
vibrazioni ed esalazioni all’interno del cantiere e, soprattutto, verso i locali ed aree limitrofe
al cantiere stesso;
9.il rispetto, nel corso delle opere, delle regole di buona tecnica per prevenire la diffusione
della polvere derivante dai vari tipi di lavorazione ed in particolare:
- lavorare mantenendo una condizione di umidità sufficiente a ridurre la dispersione di
polveri;
- utilizzare attrezzature con sistemi di aspirazione;
- costruire barriere impermeabili tra le aree di degenza dei ricoverati e le aree in cui si
svolgono i lavori, per prevenire l'ingresso di polvere nelle degenze (ad esempio di plastica
o muri a secco);
Capitolato Speciale – Fornitura di un acceleratore” chiavi in mano” occorrente alla SCDU Radioterapia
48
Regione Piemonte – AOU Maggiore della Carità di Novara
- in accordo con la Direzione Sanitaria e la S. C. Tecnico - Patrimoniale, stabilire la
tempistica di attività del cantiere con i relativi orari di lavoro, dare informazione al
personale ed ai visitatori sulle zone in cui è interdetto il passaggio, anche mediante
adeguata cartellonistica; individuare e segnalare percorsi alternativi;
- rimuovere il materiale di risulta evitando la dispersione di polvere mediante l'utilizzo di
opportuni presidi;
- dirigere il passaggio delle persone provenienti dalla zona dei lavori lontano dalle aree di
degenza, in modo da limitare al massimo l'apertura e chiusura di porte (o di altre barriere),
che possa provocare la diffusione di polveri nelle aree sanitarie;
- avvisare tempestivamente la AOU nel caso si rendano necessari spostamenti di degenti
o attività;
- pulire adeguatamente ogni giorno la zona di lavoro;
- le aree nelle quali risultano ultimate le lavorazioni devono essere pulite tempestivamente.
Dovranno essere altresì adottati tutti gli accorgimenti per far sì che gli impianti di
rilevazione incendi, esistenti all’interno dell’ospedale ed eventualmente presenti anche
nell’area di cantiere o limitrofe, possano essere mantenuti in funzione durante i lavori. Si
dovrà pertanto prevedere la posa in opera di appositi cappucci, da utilizzare solamente
quando sono in corso lavorazioni che possono danneggiare i rilevatori stessi o provocare
falsi allarmi, e che saranno invece rimossi al termine delle suddette lavorazioni e durante
la notte.
10. la fornitura e posa in opera di apposite targhette, nel numero, tipo e dimensioni da
stabilirsi da parte della Direzione lavori sentita la AOU, con le indicazioni occorrenti per
rendere facile l'esercizio degli impianti anche a chi non ne abbia seguito l'esecuzione;
11. la disponibilità di adatta mano d'opera, gli apparecchi e strumenti di controllo e misura
preventivamente tarati e quant'altro occorrente per eseguire la verifica e le prove
preliminari e collaudali degli impianti;
12. la stesura di opportuna documentazione relativa all'esito delle verifiche di cui al punto
precedente, nonché la documentazione relativa alle certificazioni ed omologazioni dei
materiali installati;
13. la conservazione presso il cantiere di una raccolta completa ed aggiornata dei
documenti relativi ai lavori eseguiti, al personale impiegato, ai materiali entrati, usciti ed
utilizzati, in modo da rendere rapida e agevole ogni operazione di conteggio e controllo da
parte della Direzione Lavori;
14. l’espletamento a propria cura e spese di tutte le opere provvisorie di recinzione,
protezione e segnalazione locale a riparo e difesa della zona ove effettivamente
avvengono i lavori, tali da soddisfare pienamente gli obblighi che in merito la legge e le
norme di sicurezza gli impongono come costruttore;
15. la fornitura del cartello di cantiere previsto dall’art. 118 del D.Lgs n.163/06 conforme
alle circolari del Ministero LL.PP.;
16. le prestazioni di personale esperto, munito degli occorrenti strumenti, per effettuare
almeno settimanalmente e comunque ogni qualvolta si renda necessario eventuali
tracciamenti, misurazioni, rilievi dei lavori e stesura dei dati contabili;
17. la nomina e l’indicazione di un Responsabile Tecnico della commessa.
5.8
Normativa di riferimento
La progettazione e la realizzazione dell’opera dovranno rispettare le norme tecniche e le
disposizioni di Legge vigenti. In particolare dovranno essere rispettate le prescrizioni
cogenti in materia di sicurezza dei luoghi di lavoro e dei cantieri, di prevenzione incendi, di
reazione e resistenza al fuoco di strutture ed elementi, realizzazione delle opere di natura
Capitolato Speciale – Fornitura di un acceleratore” chiavi in mano” occorrente alla SCDU Radioterapia
49
Regione Piemonte – AOU Maggiore della Carità di Novara
edilizia, antisismica ed urbanistica, di installazione degli impianti, di protezione contro le
scariche atmosferiche, di abbattimento delle barriere architettoniche, ambientali e di
risparmio energetico, smaltimento dei rifiuti, di limitazione delle emissioni atmosferiche ed
acustiche, di requisiti strutturali tecnologici ed organizzativi minimi delle strutture sanitarie
per l’accreditamento, ecc.
A titolo indicativo e non esaustivo si riportano alcune disposizioni vincolanti:
Legge 9/01/91 n.10 Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di
uso razionale dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di
energia e relativi regolamenti e decreti successivi D.Lgs. 19/08/2005, n. 192: "Attuazione
della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico nell'edilizia" D.lgs 311 del
29/12/06 Disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo 192/2005, Legge
07/12/1984 n. 818 M.I. del 08/03/1985 D.M. 22/01/08 n. 37 norme per la sicurezza degli
impianti e relativo regolamento di attuazione DPR 6/12/1991 n. 447 Regolamento di
attuazione della Legge 46/90 in materia di sicurezza degli impianti e successivi
aggiornamenti D.Lgs. 09/04/2008 n. 81 smi Salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e
successivi aggiornamenti D.P.R. 21/04/1993 n. 246 Regolamento di attuazione della
direttiva 89/106/CE relativa ai prodotti da costruzione e s.m.i. D.M. (M.Interno) 18/09/02
Regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione costruzione e l’esercizio delle
strutture sanitarie pubbliche e private
D.P.R.01/08/2011 n.151
D.P.R. 380/2001 e smi
D.Lgs 25/02/2000 n. 93 Attuazione della direttiva 97/23/CE in materia di attrezzature a
pressione
D.M. 14.09.2005
OPCM n. 3274 del 20.03.2003 così come modificato dall’OPCM n. 3431 03.05.2005 Ecc.
(Normativa Tecnica per le Costruzioni)
D.P.R. 24 luglio 1996 N° 503 Normativa per l’elimin azione delle Barriere Architettoniche;
Legge 10/03/68 N. 186 Impianti elettrici
D.P.R. 14/01/1997 Requisiti strutturali tecnologici ed organizzativi minimi per le strutture
sanitarie.
D.C.R. Regione Piemonte
22/01/2000 n. 616-3149 e smi
“DPR 14/01/1997 ……..in materia di requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi
per l’esercizio delle attività sanitarie da parte delle strutture pubbliche e private.
Disposizioni di attuazione”
Piano Regolatore con relative NTA, regolamento di igiene e regolamento edilizio del
Comune di Novara.
disposizioni e raccomandazioni dei Vigili del Fuoco, degli enti locali, dell’azienda sanitaria
locale, ISPESL, ARPA, ecc.
normative UNI – UNI EN, UNEL ; CEI, IEC
prescrizioni e raccomandazioni dell'Autorità e degli enti distributore dell’energia elettrica e
del gas, dell’ente fornitore del servizio telefonico
Ogni altra prescrizione, normativa, regolamentazione e raccomandazione emanata da
eventuali Enti ed applicabili agli impianti oggetto del presente documento.
5.9
Elaborati tecnici allegati
Sono allegati al presente documento, per farne parte integrante, i seguenti elaborati
tecnici, in formato digitale.
Capitolato Speciale – Fornitura di un acceleratore” chiavi in mano” occorrente alla SCDU Radioterapia
50
Regione Piemonte – AOU Maggiore della Carità di Novara
Essi forniscono alcuni elementi circa la situazione attuale nell’area d’intervento e che, fatto
salvo l’obbligo di verifica constatazione ed analisi delle condizioni effettivamente esistenti
in sede di sopralluogo, possono essere adoperati per lo sviluppo degli elaborati
progettuali.
a) Planimetria generale e schemi grafici;
b) Stato di fatto – Piano interrato quota – 3,50 m. S.C.D.U. Radioterapia – area
d’intervento;
c) Stato di fatto – Impianti condizionamento;
d) Stato di fatto – Gas medicali;
e) Stato di fatto – Schermature esistenti – Pianta
f) Calcolo sommario della spesa
ART.6 - COLLAUDO
Al completamento dei lavori, degli interventi edilizi ed impiantistici eseguiti per il
completamento del bunker e dei locali adiacenti, compresa l’installazione
dell’apparecchiatura, la ditta appaltatrice tramite il proprio Responsabile Tecnico della
Commessa e la Direzione Lavori, comunica esplicitamente la ultimazione dell’intervento e
trasmette all’AOU la documentazione tecnica finale.
Dalla data di comunicazione di fine lavori e di ultimazione dell’intero intervento, l’AOU
mediante il personale incaricato al collaudo provvede:
- Alle attività di verifica della completezza della documentazione;
- Alla programmazione delle attività di prova e di verifica dell’intero intervento
- All’inoltro delle eventuali istanze autorizzative all’esercizio delle attività (
Comune, VVF, ASL, etc).
Sarà cura della Ditta appaltatrice promuovere e favorire le condizioni per l’esecuzione
delle attività di verifica ed il buon esito delle istanze per l’avvio delle attività.
Durante l’intero periodo realizzativo l’AOU si riserva di effettuare sopralluoghi periodici,
verifiche intermedie ed attività di collaudo in corso d’opera, mediante il personale
incaricato delle attività di collaudo e il Direttore per l’esecuzione del contratto.
A tal fine la Ditta, tramite il responsabile tecnico della commessa, con il Direttore dei lavori,
dovrà preventivamente comunicare, con congruo anticipo, le varie attività principali , ed in
particolare:
- tutte le attività (getti, chiusure, ripristini, ecc. ) la cui verifica contestuale
consente di evitare l’effettuazione di prove distruttive;
- arrivo e collocazione dell’acceleratore nel bunker
- le connessioni agli impianti e strutture esistenti.
Verbale di verifica e consistenza o prova funzionale
In particolare a cura delle figure incaricate alle attività di collaudo, con il personale delle
strutture aziendali competenti (S.C. Tecnico- Patrimoniale, S.C.D.U. Radioterapia, S.C.
Tecnologie Biomediche; S.C. Informatica e Telematica) alla presenza dell’ esperto
qualificato incaricato dalla AOU insieme al Direttore dei lavori incaricato e al Direttore per
l’esecuzione del contratto ed in contraddittorio con il Responsabile tecnico della Ditta
appaltatrice e le eventuali Ditte esecutrici, verranno concordati ed eseguiti dei
sopralluoghi di verifica per il controllo di tutti gli interventi effettuati, degli apparati
installati e la compatibilità con la relativa documentazione consegnata e le previsioni
contrattuali.
Capitolato Speciale – Fornitura di un acceleratore” chiavi in mano” occorrente alla SCDU Radioterapia
51
Regione Piemonte – AOU Maggiore della Carità di Novara
A tal fine, per ciascun sopralluogo, verrà redatto il verbale di verifica e consistenza o
prova funzionale. Ogni difformità riscontrata tra il progetto originario e/ la
documentazione tecnica finale consegnata e/o quanto realizzato ed installato, dovrà
essere sanata nel più breve tempo possibile, per l’effettuazione di una nuova verifica
congiunta, fino al raggiungimento di un esito positivo, con consegna della documentazione
tecnica finale aggiornata e corretta.
In ogni caso, entro 10 giorni dalla relativa richiesta dell’AOU, devono essere apportate
le modifiche ed integrazioni richieste e conseguentemente aggiornate tutte le
documentazioni ed elaborati finali dell’intero intervento.
In generale, qualunque operazione “consigliata” nei manuali di installazione ed utilizzo dei
materiali oggetto della fornitura si intende obbligatoria per l’installazione a cura della Ditta
aggiudicataria.
Tutti i lavori e provviste occorrenti alla corretta installazione e al perfetto funzionamento
dell’apparecchiatura, nonché alle attività di verifica e prova dovranno essere eseguiti a
spese della Ditta aggiudicataria.
La Ditta dovrà fornire senza oneri aggiuntivi quelle parti non descritte e non conteggiate
nella quotazione complessiva, o comunque non previste in sede progettuale e che tuttavia
risultassero necessarie per garantire il funzionamento di tutta l’apparecchiatura.
Certificato di collaudo tecnico di accettazione dell’intero appalto
Il riscontro positivo di tutte le verifiche effettuate, riportate nei rispettivi verbali di verifica e
consistenza o prova funzionale,(su opere e impianti, su apparecchiature e su sistemi
informativi) è condizione propedeutica alla sottoscrizione del “Certificato di collaudo
tecnico di accettazione” dell’intero appalto,delle apparecchiature e dei lavori eseguiti a
cura della Stazione Appaltante tramite il Direttore dell’esecuzione del contratto e gli
incaricati al collaudo.
Con la sottoscrizione del certificato di collaudo tecnico di accettazione si attesta la
collaudabilità dell’intero appalto per la presa in consegna e accettazione da parte della
Stazione Appaltante dalla cui data decorre il periodo di manutenzione in garanzia con
assistenza tecnica full-risk.
Il collaudo si intende definitivo al termine del periodo di garanzia con esito positivo.
Si sottolinea che la sottoscrizione del certificato di collaudo tecnico di accettazione è
comunque subordinato :
1. all’ottenimento del benestare, da parte dell’esperto qualificato dell’AOU, all’esercizio in
sicurezza delle apparecchiature per quanto attiene alle implicazioni radioprotezionistiche.
A tal fine la Ditta aggiudicataria dovrà fornire all’esperto qualificato dell’AOU tutte le
informazioni tecniche necessarie all’espressione del parere, nonché provvedere a fornire e
installare tutti i dispositivi fissi di protezione che si riscontrassero necessari;
2. all’esito positivo dei vari verbali di verifica e consistenza o prove funzionali eseguiti per
le varie tipologie impiantistiche, edilizie e per le varie apparecchiature, compresa la
strumentazione dosimetrica, e componenti hardware e software;
3. all’acquisizione dell’intera documentazione tecnica aggiornata dell’intervento;
4. al parere positivo o nulla osta da parte degli Enti competenti interessati;
5. all’esecuzione da parte della Ditta aggiudicataria delle verifiche di sicurezza elettrica
sulle apparecchiature installate, eseguite con strumento dotato di certificato di taratura in
corso di validità, e consegna dei reports alla S.C. Tecnologie Biomediche.
6. alla consegna alla S.C. Tecnologie Biomediche delle certificazioni di Conformità delle
apparecchiature fornite
Capitolato Speciale – Fornitura di un acceleratore” chiavi in mano” occorrente alla SCDU Radioterapia
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Regione Piemonte – AOU Maggiore della Carità di Novara
7. alla consegna alla Struttura utilizzatrice dei manuali d’uso di tutte le apparecchiature
fornite e preferibilmente di una copia in formato elettronico (es. pdf.) alla S.C. Tecnologie
Biomediche
8. alla consegna alla S.C. Tecnologie Biomediche di una relazione tecnica che evidenzi i
collegamenti tra le masse delle apparecchiature fisse installate e il corrispondente nodo
equipotenziale nel quadro elettrico, nonché le eventuali modalità di accesso a tali masse
per l’esecuzione delle verifiche periodiche sugli impianti fissi. A tale scopo è opportuno che
i punti di collegamento dei conduttori di protezione con le masse dell’apparecchiatura
siano resi chiaramente identificabili ed accessibili, se tecnicamente possibile.
9. all’esito positivo del verbale funzionale dei sistemi applicativi (software, configurazioni,
hardware, ecc. ) e delle previste integrazioni con il sistema informativo aziendale.
Verbale di fine affiancamento
A partire dalla data di sottoscrizione del certificato di collaudo sopra descritto, saranno
completate tutte le attività necessarie alla messa in esercizio e al corretto funzionamento
dell’intero sistema (formazione personale, taratura, regolazioni, ecc……) e dei sistemi
software (configurazioni,personalizzazioni ecc. ) al termine del quale sarà redatto il
“Verbale di fine affiancamento” a cura del Direttore della S.C.D.U Radioterapia.
La Ditta dovrà rendersi parte attiva, favorire e facilitare queste attività propedeutiche
all’avviamento del nuovo acceleratore, affinché si concludano nel termini prestabiliti.
ART.7 – MANUTENZIONE IN GARANZIA
La Ditta aggiudicataria dovrà garantire un servizio di assistenza tecnica full risk durante il
periodo di garanzia richiesto per 24 mesi, con decorrenza a partire dalla data
dell’emissione del Certificato di collaudo con esito positivo.
La manutenzione dovrà riguardare tutte le attrezzature e opere fornite in appalto, ed in
particolare:
- acceleratore, compresi tutti i componenti a bordo macchina (sistemi di
raffreddamento ecc.,.)
- tutti i componenti, sistemi applicativi connessi o correlati all’acceleratore che ne
garantiscono il corretto funzionamento in condizioni di sicurezza
Detta garanzia dovrà includere:
1. garanzia per vizi e difetti di funzionamento (art. 1490 c.c.) e per mancanza di qualità
promesse o essenziali all’uso cui la cosa è destinata (art. 1497 c.c.)
2. manutenzione completa (ordinaria preventiva e correttiva) dell’intero appalto.
2 a) Manutenzione ordinaria preventiva (programmata)
La manutenzione ordinaria preventiva dell’acceleratore e dei componenti e dell’intera
opera eseguita ad esso annessi deve essere effettuata nelle giornate del sabato.
Le manutenzioni comprendono:
- secondo le prescrizioni del costruttore e le previsioni del piano di manutenzione
dell’opera, le procedure periodiche di verifica, controllo, misura , messa a punto,
sostituzioni parti di ricambio e parti soggette ad usura, pulizia, ecc.
- verifiche di sicurezza
Capitolato Speciale – Fornitura di un acceleratore” chiavi in mano” occorrente alla SCDU Radioterapia
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Regione Piemonte – AOU Maggiore della Carità di Novara
-
sostituzione di parti difettose e usurate
aggiornamento software in caso di nuove versioni
effettuare periodicamente (almeno due volte all’anno) del tuning delle
prestazioni del database
- trasmissione tempestiva delle documentazioni relative agli interventi ordinari
effettuati con relativo esito per le valutazioni di adeguatezza e congruità da parte
dell’Azienda Ospedaliera.
Il fornitore dovrà rispettare il numero previsto degli interventi dichiarati nel corso dei
quali saranno eseguite le operazioni contemplate dalle check lists fornite dal
produttore.
I rapporti di lavoro relativi agli interventi di manutenzione dovranno essere sempre
chiaramente riconducibili agli apparecchi, oltre al numero di serie o di configurazione
adottato dalla Ditta, essi dovranno riportare sempre la data di esecuzione dell’attività, il
numero di ODL indicato nelle mail o fax inviate dall’ AOU, essere controfirmati da
parte del personale dell’Azienda ospedaliera ed essere consegnati alla S.C.
Tecnologie Biomediche, sia in copia cartacea che in formato elettronico.
2b) Manutenzione correttiva (su chiamata)
La manutenzione correttiva, per l’intera opera eseguita, è riferita a guasti o
malfunzionamenti dovuti a difetti o deficienze costruttive del bene o di singole parti o
ad usura naturale e comprende la riparazione e/o sostituzione di tutte le parti,
accessori e di quant’altro componga l’attrezzatura e l’intero intervento nella
configurazione fornita, necessaria al buon funzionamento oltre che l’eliminazione di
qualsiasi malfunzionamento del sistema per tutte le componenti hardware e software
fornite.
Detta manutenzione dovrà essere effettuata nelle seguenti modalità:
- numero illimitato di interventi su chiamata
- effettuata tutti i giorni della settimana (esclusa la domenica e festivi)
- assistenza telefonica dalle ore 7,00 alle ore 19,00
- assistenza diretta presso il centro di radioterapia dalle 8,00 alle ore 19,00 (orario
riferito come orario di presenza nella sede e non come orario di partenza dalle
rispettive sedi di assistenza)
- tempo di intervento in caso di guasto non bloccante max entro le 12 ore
lavorative dalla chiamata
- tempo di intervento in caso di guasto bloccante (impossibilità a trattare i
pazienti) max entro le 8 ore lavorative dalla chiamata
- tempo max di risoluzione del guasto non bloccante entro 4 gg lavorativi dalla
chiamata
- tempo max di risoluzione del guasto bloccante (impossibilità a trattare i pazienti)
entro 4 giorni solari dalla chiamata
- trasmissione tempestiva delle documentazioni relative agli interventi straordinari
effettuati con relativo esito per le valutazioni di adeguatezza e congruità da parte
dell’Azienda ospedaliera.
Contestualmente ad ogni intervento di controllo e manutenzione, sia ordinario che
straordinario effettuato, a cura dell’esecutore tecnico, deve essere compilata (in più
esemplari) una scheda dettagliata delle attività eseguite e del relativo esito, che
comprende, oltre ai dati indicativi dell’intervento stesso (tipologia di manutenzione,
Capitolato Speciale – Fornitura di un acceleratore” chiavi in mano” occorrente alla SCDU Radioterapia
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Regione Piemonte – AOU Maggiore della Carità di Novara
eventuale ambito di competenza, data, operatore, firma, ecc..), la descrizione dei
componenti sostituiti, delle singole attività eseguite, degli strumenti di misura adoperati e
quanto altro necessario per fornire evidenza completa di quanto eseguito con il relativo
esito.
Copia della suddetta scheda, integralmente compilata in maniera leggibile, dovrà essere
rilasciata al personale dell’AOU presente, preferibilmente in formato elettronico.
La trasmissione della documentazione tecnica completa (scheda intervento, schede
materiali, esiti di campionamenti, prove e misure, ecc…) di ogni intervento manutentivo
alla Azienda Ospedaliera, debitamente vistati dal Responsabile della Ditta per la
commessa a conferma della bontà dell’intervento eseguito, è condizione propedeutica alla
accettazione dell’intervento stesso.
La ditta dovrà garantire un periodo max. di fermo sistema/annuo complessivo a causa di
guasti bloccanti non superiore a 10 giorni lavorativi, calcolati su ciascun anno solare di
attività dalla data di collaudo. Viene considerato guasto bloccante (impossibilità a trattare i
pazienti) un intervallo di fermo pari a 8 ore lavorative a partire dalla chiamata.
L’azienda durante il periodo della garanzia, dovrà anche fornire i seguenti servizi:
1. Attivazione di un servizio di tele-assistenza software remota con modalità da
concordare con la S.C. Informatica e telematica dell’Azienda Ospedaliera, in
particolare con una configurazione dell’accesso per l’assistenza da remoto
attraverso VPN IPSEC site-to-site;
2. Aggiornamento del software per eventuali adeguamenti alle normative nazionali
e regionali, a cui le Aziende sanitarie sono tenute ad adeguarsi;
3. Fornitura di nuove versioni del software, sviluppate autonomamente dalla ditta
fornitrice o in accordo con l’Azienda Sanitaria;
4. Ottimizzazione delle prestazioni del sistema e tuning del data base;
5. Aggiornamento allo stato dell’arte (ultima versione), compresa la fornitura della
relativa documentazione;
6. Per ogni nuova versione dovrà essere predisposto un documento di rilascio,
contenente le nuove funzionalità, le modifiche e le correzioni di
malfunzionamenti inseriti nella versione;
7. Esecuzione di tutti gli interventi disposti da parte del fabbricante delle
apparecchiature a seguito dell’emissione di specifici avvisi di sicurezza.
La Ditta inoltre dovrà dichiarare:
a. caratteristiche organizzative del servizio di manutenzione / assistenza tecnica
specificando la sede del Centro di assistenza competente, modalità di contatti
immediati, il numero dei Tecnici disponibili presso tale sede ed eventuali centri
alternativi in grado di soddisfare le esigenze del momento.
b. eventuali condizioni migliorative relative ai tempi di intervento rispetto a quanto
richiesto al precedente punto.
c. l’impegno a consegnare sempre alla S.C.D.U. di Radioterapia copia dei rapporti di
intervento.
Capitolato Speciale – Fornitura di un acceleratore” chiavi in mano” occorrente alla SCDU Radioterapia
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Regione Piemonte – AOU Maggiore della Carità di Novara
Si richiede garanzia della reperibilità per almeno 10 anni, con decorrenza dalla data del
collaudo tecnico di accettazione delle apparecchiature, di tutti i pezzi di ricambio.
ART. 8 - ASSISTENZA E MANUTENZIONE POST GARANZIA
L’Azienda si riserva la facoltà, al termine del periodo di garanzia, di stipulare con la
Ditta aggiudicataria contratto di manutenzione con assistenza tecnica full risk.
A tal fine la ditta concorrente dovrà specificare in offerta economica il canone annuo di
assistenza full risk comprensiva sia di manutenzione ordinaria preventiva, sia di
manutenzione correttiva su chiamata con caratteristiche analoghe a quelle indicate
precedentemente nei punti relativi alla manutenzione ordinaria e straordinaria effettuata
nel periodo di garanzia.
Detta manutenzione dovrà riguardare:
•
Acceleratore, compresi tutti i componenti a bordo macchina (sistemi di
raffreddamento ecc.,)
•
Sistemi di radioprotezione (interfono, video di sorveglianza degli ambienti)
•
Tutti i componenti e sistemi connessi o correlati all’acceleratore che ne
garantiscano il corretto funzionamento in condizioni di sicurezza (e che devono essere
indicati espressamente già in sede di progetto e poi confermati nella documentazione
tecnica finale aggiornata dell’intervento)
La ditta dovrà quindi specificare nel piano di manutenzione le caratteristiche di detto
servizio di manutenzione post garanzia che dovrà rispondere comunque ai requisiti minimi
specificati nel precedente articolo.
Relativamente agli interventi di manutenzione preventiva (programmata), la Ditta dovrà
inoltre precisare in forma di elenco sintetico la frequenza e la tipologia di verifiche e/o parti
da sostituire perché soggette a usura previste dal costruttore per il mantenimento delle
attrezzature in efficienza e sicurezza.
ART. 9 - FORMAZIONE DEL PERSONALE
Data la complessità dell’attivazione del presente appalto si ritiene indispensabile
un’adeguata formazione e supporto per l’avviamento e la messa a regime di quanto
offerto. Più specificatamente si richiede, quale condizione di minima, quanto segue:
1) formazione di Tecnico locale dipendente dall’azienda per l’assistenza di pronto
intervento.
2) corso di formazione su Linac e TPS e sul sistema di gestione informatico on-site per
Medici, Fisici e TSRM.
3) corso di formazione presso centro di riferimento internazionale per le Tecniche Speciali
(VMAT o Similari) implementate per Medico e Fisico
4) formazione di un medico, un fisico e un TSRM per realizzazione autonoma di
interrogazioni del database.
5)formazione tecnica al personale I&T finalizzata esclusivamente per l’eventuale attività di
trouble-shooting per il supporto all’assistenza tecnica del fornitore per i sistemi installati.
Capitolato Speciale – Fornitura di un acceleratore” chiavi in mano” occorrente alla SCDU Radioterapia
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Nella documentazione tecnica il fornitore dovrà proporre un dettagliato “Piano di
formazione del personale” che riporterà lo schema dei corsi previsti, con relativa
suddivisione per le diverse figure professionali (personale medico, fisico e tecnico
sanitario) con le seguenti informazioni:
o n. ore di addestramento ritenute necessarie
o modalità di tale addestramento ( in gruppo, con l’indicazione della numerosità del
gruppo, individuale…ecc, luogo di svolgimento dei corsi) o descrizione del materiale che
verrà consegnato nei corsi
L’ addestramento dovrà essere svolto previo accordo con gli operatori coinvolti con rilascio
di attestati di partecipazione ai corsi e materiale formativo di supporto.
ART. 10 - OBBLIGHI IN MATERIA DI SICUREZZA
La ditta deve provvedere alla tutela della salute dei lavoratori, proporre azioni di
coordinamento per le fasi di realizzazione del nuovo bunker e fornitura delle
apparecchiature fino alla data del collaudo.
10.1 Tutela della salute dei lavoratori ed azioni di coordinamento per la sicurezza
nella realizzazione dell’intervento di adeguamento del Bunker.
Generalità ed obblighi
L’Impresa appaltatrice assume con la propria organizzazione la gestione per il
compimento delle opere o dei servizi richiesti, a proprio rischio e necessaria autonomia,
come stabilito dall’art. 1655 del Codice Civile, rimane strettamente a carico dello stesso il
rispetto delle normative poste a tutelare la sicurezza e salute dei lavoratori presenti nei
luoghi interessati dai lavori.
Questa esigenza diviene imperativa considerando la presenza nei luoghi interessati dalle
attività oggetto dell’Appalto o in vicinanza degli stessi, dei visitatori, dei degenti, dei fruitori
dei servizi e dei lavoratori dell’Azienda Ospedaliera.
A tutti questi soggetti, qualora si trovino a transitare, operare o sostare nelle aree
eventualmente interessate dagli interventi e lavori in appalto, l’Impresa è tenuta a garantire
i medesimi livelli di sicurezza e tutela della salute previsti per i propri lavoratori, in
relazione ai rischi di natura infortunistica o di igiene del lavoro.
In particolare l’Impresa è tenuta al rispetto di quanto previsto dal D.Lgs. 09/04/08 n.81 e
s.m.i..
L’Impresa è tenuta, quindi, a predisporre, in conformità a quanto prescritto dal D.lgs
163/06 e s.m.i. e dal D.Lgs. 09/04/08 n.81, senza richiedere alcun compenso:
- il Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) con i contenuti minimi prescritti nell’allegato
XV del D.Lgs. 09/04/08 n.81, facente parte del progetto esecutivo a carico dell’appaltatore,
redatto da professionista abilitato in qualità di Coordinatore della sicurezza in fase di
progettazione.
- il Piano Operativo della Sicurezza (POS) di ogni Impresa esecutrice per quanto attiene le
proprie scelte autonome e le relative responsabilità nell’organizzazione del cantiere e
nell’esecuzione dei lavori, da considerarsi come piano complementare di dettaglio del PSC
e con i contenuti minimi prescritti nel D.Lgs. 09/04/08 n.81.
Tali documenti, da trasmettere all’Amministrazione nelle tempistiche stabilite e comunque
prima dell’inizio dei lavori ed aggiornare di volta in volta prima delle varie attività in ragione
delle effettive esigenze, dovranno inoltre comprendere l’analisi dei rischi presenti connessi
all’esecuzione dei lavori in genere e di tutte le attività previste, anche connessa alla
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rimozione dell’acceleratore esistente e alla installazione del nuovo acceleratore oggetto
della fornitura con la valutazione delle eventuali interferenze con le comuni attività
ospedaliere e l’individuazione dei provvedimenti e delle misure da adottare.
In sede di aggiudicazione dei lavori la ditta aggiudicataria individuerà un Coordinatore
della sicurezza sia per la fase di Progettazione che per la fase dell’Esecuzione
secondo quanto previsto dal D.lgs.81/2008 e s.m.i..
Tale soggetto, seppur indicato dalla Ditta sarà formalmente nominato
dall’Amministrazione.
Gli oneri relativi al compenso del Coordinatore per la Progettazione per la redazione del
PSC e del Fascicolo dell’Opera e del Coordinatore per l’Esecuzione saranno
completamente a carico della Ditta aggiudicataria.
L’Impresa è tenuta a comunicare tali informazioni ai propri dipendenti e a quelli delle
eventuali Ditte subappaltatrici.
Si sottolinea che, ai sensi dell’art. 26, comma 3 del D.Lgs. 09/04/08 n.81 e s.m.i,
l’Amministrazione, pur promuovendo la cooperazione ed il coordinamento circa
l’attuazione delle misure di prevenzione e protezione dai rischi sul lavoro incidenti
sull'attività lavorativa oggetto dell’appalto e circa gli interventi di protezione e prevenzione
dai rischi cui sono esposti i lavoratori, non è tenuta a farlo nei riguardi dei rischi specifici
propri dell’attività dell’Impresa nell’espletamento dell’appalto. Sarà comunque carico
dell’Amministrazione provvedere alla redazione del D.U.V.R.I. per la riduzione dei rischi da
interferenza tra le attività di cantiere e le attività ospedaliere.
Prima dell’inizio dei lavori la Ditta aggiudicataria è tenuta, tra l’altro, a trasmettere
all’Amministrazione per ogni Impresa esecutrice,:
- certificato di iscrizione alla CCIAA riportante dati circa l’idoneità tecnico-professionale in
relazione ai lavori affidati;
- dichiarazione dell’organico medio annuo, distinto per qualifica, corredata dagli estremi
delle denunce dei lavoratori effettuate all’INPS, all’INAIL e alle Casse Edili, nonché una
dichiarazione relativa al contratto di lavoro collettivo applicato ai lavoratori dipendenti;
- il nominativo del Responsabile tecnico dell’Impresa.
A sovrintendere le attività presso i luoghi oggetto degli interventi, lavori ed attività in
appalto sarà il Responsabile Tecnico dell’Impresa per l’intera commessa,
appositamente nominato dal Legale Rappresentante dell’Impresa appaltatrice ed,
eventualmente, una adeguata struttura gerarchica, che dovrà essere descritta in un
apposito organigramma nel PSC.
Il Responsabile Tecnico dell’Impresa avrà in particolare i seguenti obblighi:
- disporre, esigere e verificare che siano adottate le misure di sicurezza previste dalle
disposizioni di legge e dal piano di sicurezza;
- programmare gli interventi in relazione alle misure di sicurezza da adottare per
l’attuazione del piano;
- rendere edotti i lavoratori dei rischi specifici cui sono esposti nell’esecuzione dei lavori
appaltati, prima dell’inizio di ogni fase di lavoro;
- mettere a disposizione dei lavoratori i mezzi personali di protezione necessari in
relazione ai rischi previsti;
- controllare, all’inizio di ogni fase di lavoro sia i mezzi personali di protezione dati in
consegna al personale, sia le opere di prevenzione, al fine di accertare l’idoneità delle
stesse a prevenire i rischi previsti;
- controllare la idoneità all’impiego delle attrezzature di lavoro necessarie;
- mettere a disposizione dei lavoratori i presidi di pronto soccorso;
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- segnalare immediatamente all’Amministrazione ed al Coordinatore in esecuzione la
presenza di eventuali rischi non previsti nel piano di sicurezza e la eventuale impossibilità
di attuazione delle misure di prevenzione previste dal piano, sospendendo i lavori in atto,
in attesa di istruzioni;
- dotare il cantiere della prescritta cartellonistica di sicurezza e di un estratto delle
principali norme di prevenzione infortuni attinenti la lavorazione esercitata;
- collaborare con il Coordinatore in esecuzione per l’aggiornamento del piano di sicurezza
per le lavorazioni in esso non comprese ed impreviste;
- coordinare l’attività lavorativa ed il rispetto delle misure di sicurezza delle eventuali ditte
subappaltatrici
Il Responsabile Tecnico dell’Impresa è diretto responsabile, assieme al Coordinatore in
esecuzione, dell’adozione di quelle opere e di quegli accorgimenti richiesti da leggi e
regolamenti vigenti, nonché suggeriti dalla pratica atti ad evitare danni o sinistri a chi
lavora e a terzi.
L’Impresa deve, inoltre, aver adempiuto agli obblighi posti dal D.Lgs. 09/04/08 n.81 ed è
tenuta a comunicare all’Amministrazione i nominativi del RSPP, del Medico Competente
(ove previsto) e dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS); tali figure
dovranno essere disponibili, qualora sia richiesta la loro presenza, a partecipare alle
riunioni di coordinamento convocate dal Coordinatore per l’esecuzione e/o
dall’Amministrazione."
L’Impresa è informata con il Documento “Istruzioni tecniche e di sicurezza per le imprese
esterne” scaricabile dal sito www.maggioreosp.novara.it alla sezione bandi e gare alla
voce A della sezione DUVRI. L’impresa conosce le caratteristiche dell’acceleratore
esistente da rimuovere e smaltire, che dovrà essere scaricato, firmato per accettazione e
inserito nella Busta 1 – documentazione tecnica.
Rischi specifici presenti nell’area dell’Azienda Ospedaliera
Qualsiasi attività che prevede l’utilizzo di fiamme libere, l’utilizzo di gas infiammabile e/o
comburente, il deposito di materiale combustibile o infiammabile, presso l’edifico
interessato dai lavori dovrà essere concordato preventivamente ed autorizzato dalla
Committenza.
Nessuno dei percorsi d’esodo degli edifici o delle aree di pertinenza dell’Azienda potrà
essere modificato in termini di agibilità, lunghezza, larghezza ed altezza, senza previa
approvazione dell’Amministrazione.
In parte dell’area nella quale possono aver luogo i lavori vi può essere presenza di
radiazioni ionizzanti. Normalmente queste zone sono delimitate da pareti o porte indicate
dalla segnaletica idonea (Vedere relazione dell’E.Q. incaricato dall’Ente).
Qualora le aree di lavoro interessino zone così delimitate le modalità di attraversamento o
le precauzioni da adottarsi dovranno essere concordate con il Responsabile della struttura
interessata ai lavori, sentite eventuali funzioni interessate.
Normalmente tutti i rifiuti presenti nell’area, che potenzialmente potrebbero comportare
rischio biologico sono di norma contenuti in recipienti appositi che portano il contrassegno
indicante il rischio biologico:
In ogni caso, poiché non si può escludere la presenza nell’area di siringhe, rifiuti o
quant’altro da cui possa discendere un qualche rischio di natura biologica, si informa
l’Impresa di tale eventualità, che potrà anche essere presente negli impianti fognari,
materiali depositati etc.
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Conseguentemente devono essere adottati a cura dell’Impresa tutti quei provvedimenti per
la protezione contro i rischi prevedibili di danni per gli addetti ai lavori, dandone anche
notizia al proprio medico competente, in base ai rischi specifici precedentemente indicati,
associati anche con la presenza e localizzazione dei sottoservizi o la natura o attività
svolta nei luoghi ove le attività possono aver luogo.
Qualora elementi delle reti di distribuzione di elettricità, gas, acqua, vapore, gas medicali,
telefoniche e simili o della rete fognaria o canali sotterranei possono costituire pericolo per
i lavori di costruzione e dei servizi correlati, devono essere presi immediati accordi con il
Servizio Tecnico dell’Azienda Ospedaliera e/o le Società, Aziende, Enti o privati esercenti
tali reti, al fine di mettere in atto le misure di sicurezza prima dell’inizio dei lavori.
Nelle strutture ospedaliere, ove possono avvenire i lavori o nelle aree di loro pertinenza, vi
possono essere impianti di trasporto e distribuzione o deposito di gas tecnici, gas medicali,
di azoto liquido e protossido di azoto allo stato gassoso.
I contatti con gli enti o privati dovranno essere presi prima dell’inizio dei lavori al fine di
realizzare una mappatura completa dei servizi tecnici e, quindi, poter mettere in atto le
necessarie misure di sicurezza.
Si dovrà verificare le attività aeree previste, la reale presenza di eventuali servizi o
sottoservizi all’interno o confinante con l’area interessata dai lavori, potendo essere non
sufficienti o aggiornate allo stato di fatto le indicazioni riportate in questa sede.
Le attività della ditta aggiudicataria dovranno essere integrate con tutte le misure adottate
per eliminare i rischi propri derivanti dall’attività dell’Impresa esecutrice per la realizzazione
dell’opera ed installazione delle apparecchiature “chiavi in mano”.
Stima oneri della Sicurezza
Il computo metrico estimativo degli oneri della Sicurezza per rischi interferenziali(non
soggetti a ribasso), il cui importo risulta pari a Euro 27.000,00 deve essere sottoscritto
dalla ditta partecipante e inserito nella Busta n. 1 – Documentazione Tecnica.
Tutti i costi relativi agli oneri di Sicurezza interferenziale comprendono le attività di
Coordinamento, formazione, riunioni con i responsabili dell’A.O. e per delimitazione delle
aree interne con relativa cartellonistica di segnalazione .
10.2 Tutela della salute dei lavoratori ed azioni di coordinamento per la sicurezza
nelle attività di assistenza e manutenzione.
La ditta, anche in fase di assistenza e manutenzione, dovrà attenersi alle indicazioni di cui
al documento “Istruzioni tecniche e di sicurezza per le imprese interne”.
Oltre a quanto sopra previsto relativo alla tutela della salute dei lavoratori e azioni di
coordinamento per le fasi adeguamento del bunker e fornitura delle apparecchiature fino
alla data del collaudo, per le successive attività connesse allo svolgimento del servizio di
manutenzione ed assistenza in garanzia full-risk, verrà predisposto un D.U.V.R.I
(Documento Unico Valutazione Rischi da Interferenze) in quanto, sono riscontrabili
interferenze con le attività aziendali per le quali è necessario intraprendere misure di
prevenzione e protezione atte a eliminare e/o ridurre i rischi. che dovrà essere sottoscritto
dalla ditta aggiudicatrice.
La Ditta dovrà informare, formare ed addestrare i propri operatori ed eventualmente
sottoporli a sorveglianza sanitaria, preventivamente all’accesso all’Azienda Sanitaria
Ospedaliera, in relazione ai rischi, misure e norme comportamentali presenti nel citato
documento e comunque in relazione ai disposti del D. Lgs. 81/08 e s.m.i. ed
eventualmente del D. Lgs. 230/95 e s.m.i (qualora esposti al rischio radiazioni ionizzanti).
Si rammenta inoltre che l’art. 26 del D. Lgs. 81/08 e s.m.i stabilisce che il personale
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occupato dall’impresa appaltatrice o subappaltatrice deve essere munito di apposita
tessera di riconoscimento corredata di fotografia, contenente le generalità del lavoratore e
l’indicazione del datore di lavoro.
ART. 11 – SOPRALLUOGO OBBLIGATORIO
Le Ditte partecipanti dovranno prendere visione dei locali messi a disposizione dalla
Stazione Appaltante e dei percorsi di accesso per il trasporto e l’installazione
dell’apparecchiatura. Per tale motivo risulta necessario, il sopralluogo delle aree
interessate alla fornitura da parte di persona incaricata dalla ditta concorrente e munita di
delega in carta semplice.
Le persone di riferimento per fissare gli appuntamenti di sopralluogo sono:
- Ing. Giordano ANDREELLO- Tel. 0321/3733400
Al termine del sopralluogo verrà rilasciata una dichiarazione di sopralluogo per presa
visione dei locali, che dovrà essere inserita ,a pena di esclusione dalla gara,nella Busta n.
2 “Documentazione Tecnica”.
ART. 12 - SOGGETTI AMMESSI ALLA GARA
Sono ammessi a partecipare alla presente procedura di gara tutti i soggetti di cui all’art.
34, comma 1, lettere a), b), c), d), e), f) del Codice dei contratti, nonché le imprese
concorrenti con sede in altri Stati membri dell’Unione Europea, in possesso dei requisiti
come previsti nel presente Capitolato. Ai predetti soggetti si applicano le disposizioni
normative contenute negli artt. 36 e 37 del Codice dei contratti.
Secondo quanto disposto dall’art. 37, comma 7, del D. Lgs. 163/2006 e s.m.i. non è
ammesso che un’Impresa partecipi singolarmente e quale componente di un RTI o di un
Consorzio, ovvero che partecipi a RTI o Consorzi diversi, pena l’esclusione dalla gara
dell’Impresa medesima e dei RTI o Consorzi ai quali l’Impresa partecipa.
ART. 13 - RAGGRUPPAMENTO DI IMPRESE
(modalità di partecipazione e concorrenza sleale)
Alla presente gara saranno ammesse a presentare offerta anche imprese appositamente
raggruppate secondo quanto disposto dall’art. 37 e seguenti D. Lgs. 163/2006 e s.m.i.
In tal caso la documentazione di cui agli artt. 17,18,19 dovrà essere prodotta da ciascuna
impresa raggruppata o consorziata.
Qualora un soggetto candidato partecipi alla presente gara all’interno di un
raggruppamento temporaneo o consorzio ordinario di concorrenti, non può parteciparvi
anche in forma individuale o facente parte di un altro raggruppamento o consorzio
ordinario di concorrenti.
Il mancato rispetto di tale divieto comporta l’esclusione dalla gara del soggetto candidato
che ha presentato l’offerta in forma individuale oltre che all’interno del raggruppamento
temporaneo, mentre rimane valida l’offerta presentata dal raggruppamento temporaneo.
Nel caso in cui una medesima ditta partecipi contemporaneamente a due o più
raggruppamenti temporanei, l’esclusione si estende ad entrambi i raggruppamenti.
Analoghe disposizioni si applicano in caso di offerte presentate da consorzi ordinari.
I Consorzi di cui all’art. 34 comma 1 lett. b) e c) dovranno indicare, in sede di offerta, per
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quale/i consorziato/i concorre e solo a questi ultimi è fatto divieto di partecipare alla gara in
qualsiasi altra forma. In caso di violazione sono esclusi dalla gara sia il consorzio che il
consorziato.
Non possono partecipare alla medesima gara imprese che si trovino fra di loro in una delle
situazioni di controllo di cui all’art. 2359 del codice civile, ovvero esista un intreccio di
partecipazioni o di organi amministrativi che lascino sussistere la teorica possibilità di
reciproca conoscenza dei contenuti delle offerte.
ART. 14 - REQUISITI DI PARTECIPAZIONE
Per la partecipazione alla presente gara, il soggetto candidato dovrà possedere:
a) requisiti di ordine generale e di idoneità professionale (art. 38 e 39 del D.Lgs.
163/06 e s.m.i.);
b) requisiti di capacità economica e finanziaria (art. 41 del D.Lgs. 163/06 e s.m.i.);
c) requisiti di capacità tecnica e professionale (art. 42 del D. Lgs. 163/06 e s.m.i.)
ART. 15 - REQUISITI DI ORDINE GENERALE E DI IDONEITÀ PROFESSIONALE
Sono esclusi dalla partecipazione alla presente procedura di affidamento, né possono
essere affidatari di subappalto e non possono stipulare i relativi contratti i soggetti:
a) che si trovano in stato di fallimento, di liquidazione coatta, di concordato preventivo, o
nei cui riguardi sia in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni;
b) nei cui confronti è pendente procedimento per l'applicazione di una delle misure di
prevenzione di cui all'articolo 3 della legge 27 dicembre 1956, n. 1423 o di una delle
cause ostative previste dall'articolo 10 della legge 31 maggio 1965, n. 575; l'esclusione
e il divieto operano se la pendenza del procedimento riguarda il titolare o il direttore
tecnico, se si tratta di impresa individuale; i soci o il direttore tecnico se si tratta di
società in nome collettivo, i soci accomandatari o il direttore tecnico se si tratta di
società in accomandita semplice, gli amministratori muniti di poteri di rappresentanza o
il direttore tecnico o il socio unico persona fisica, ovvero il socio di maggioranza in caso
di società con meno di quattro soci, se si tratta di altro tipo di società;
c) nei cui confronti è stata pronunciata sentenza di condanna passata in giudicato, o
emesso decreto penale di condanna divenuto irrevocabile, oppure sentenza di
applicazione della pena su richiesta, ai sensi dell'articolo 444 del codice di procedura
penale, per reati gravi in danno dello Stato o della Comunità che incidono sulla moralità
professionale; è comunque causa di esclusione la condanna, con sentenza passata in
giudicato, per uno o più reati di partecipazione a un'organizzazione criminale,
corruzione, frode, riciclaggio, quali definiti dagli atti comunitari citati all'articolo 45,
paragrafo 1, direttiva Ce 2004/18; l'esclusione e il divieto operano se la sentenza o il
decreto sono stati emessi nei confronti: del titolare o del direttore tecnico se si tratta di
impresa individuale; dei soci o del direttore tecnico, se si tratta di società in nome
collettivo; dei soci accomandatari o del direttore tecnico se si tratta di società in
accomandita semplice; degli amministratori muniti di potere di rappresentanza o del
direttore tecnico o del socio unico persona fisica, ovvero del socio di maggioranza in
caso di società con meno di quattro soci, se si tratta di altro tipo di società o consorzio.
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In ogni caso l'esclusione e il divieto operano anche nei confronti dei soggetti cessati
dalla carica nell'anno antecedente la data di pubblicazione del bando di gara, qualora
l'impresa non dimostri che vi sia stata completa ed effettiva dissociazione della condotta
penalmente sanzionata; l'esclusione e il divieto in ogni caso non operano quando il
reato è stato depenalizzato ovvero quando è intervenuta la riabilitazione ovvero quando
il reato è stato dichiarato estinto dopo la condanna ovvero in caso di revoca della
condanna medesima;
d) che hanno violato il divieto di intestazione fiduciaria posto all'articolo 17 della legge 19
marzo 1990, n. 55; l'esclusione ha durata di un anno decorrente dall'accertamento
definitivo della violazione e va comunque disposta se la violazione non è stata rimossa;
e) che hanno commesso gravi infrazioni debitamente accertate alle norme in materia di
sicurezza e a ogni altro obbligo derivante dai rapporti di lavoro, risultanti dai dati in
possesso dell’Osservatorio;
f) che, secondo motivata valutazione della stazione appaltante, hanno commesso grave
negligenza o malafede nell'esecuzione delle prestazioni affidate dalla stazione
appaltante che bandisce la gara; o che hanno commesso un errore grave nell'esercizio
della loro attività professionale, accertato con qualsiasi mezzo di prova da parte della
stazione appaltante;
g) che hanno commesso violazioni gravi, definitivamente accertate, rispetto agli obblighi
relativi al pagamento delle imposte e tasse, secondo la legislazione italiana o quella
dello Stato in cui sono stabiliti;
h) nei cui confronti, ai sensi del comma 1-ter, risulta l’iscrizione nel casellario informatico di
cui all’articolo 7, comma 10, per aver presentato falsa dichiarazione o falsa
documentazione in merito a requisiti e condizioni rilevanti per la partecipazione a
procedure di gara e per l’affidamento dei subappalti;
i) che hanno commesso violazioni gravi, definitivamente accertate, alle norme in materia
di contributi previdenziali e assistenziali, secondo la legislazione italiana o dello Stato in
cui sono stabiliti;
l) che non presentino la certificazione di cui all'articolo 17 della legge 12 marzo 1999, n.
68, salvo il disposto del comma 2;
m) nei cui confronti è stata applicata la sanzione interdittiva di cui all'articolo 9, comma 2,
lettera c), del decreto legislativo dell'8 giugno 2001 n. 231 o altra sanzione che
comporta il divieto di contrarre con la pubblica amministrazione compresi i
provvedimenti interdittivi di cui all'articolo 36-bis, comma 1, del decreto-legge 4 luglio
2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248;
m-bis) nei cui confronti, ai sensi dell'articolo 40, comma 9-quater, risulta l'iscrizione nel
casellario informatico di cui all'articolo 7, comma 10, per aver presentato falsa
dichiarazione o falsa documentazione ai fini del rilascio dell'attestazione SOA;
m-ter) di cui alla precedente lettera b) che, pur essendo stati vittime dei reati previsti e
puniti dagli articoli 317 e 629 del codice penale aggravati ai sensi dell’articolo 7 del
decreto-legge 13 maggio 1991, n. 152, convertito, con modificazioni, dalla legge 12
luglio 1991, n. 203, non risultino aver denunciato i fatti all’autorità giudiziaria, salvo che
ricorrano i casi previsti dall’articolo 4, primo comma, della legge 24 novembre 1981, n.
689. La circostanza di cui al primo periodo deve emergere dagli indizi a base della
richiesta di rinvio a giudizio formulata nei confronti dell’imputato nell'anno antecedente
alla pubblicazione del bando e deve essere comunicata, unitamente alle generalità del
soggetto che ha omesso la predetta denuncia, dal procuratore della Repubblica
procedente all’Autorità di cui all’articolo 6, la quale cura la pubblicazione della
comunicazione sul sito dell’Osservatorio;
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m-quater) che si trovino, rispetto ad un altro partecipante alla medesima procedura di
affidamento, in una situazione di controllo di cui all'articolo 2359 del codice civile o in
una qualsiasi relazione, anche di fatto, se la situazione di controllo o la relazione
comporti che le offerte sono imputabili ad un unico centro decisionale;
A dimostrazione del possesso dei requisiti di ordine generale e di idoneità professionale il
soggetto candidato allega obbligatoriamente all’offerta la dichiarazione redatta sulla base
del modello allegato ”A”, scaricabile dal sito aziendale http://www.maggioreosp.novara.it
– sezione BANDI E CONCORSI /BANDI E GARE, ai sensi del D.P.R. n° 445 del 28
dicembre 2000 e s.m.i., in cui il titolare od un legale rappresentante attesta, sotto la
propria responsabilità il possesso dei requisiti analiticamente indicati nello stesso modello.
Nel caso in cui tale allegato sia sottoscritto da un procuratore speciale autorizzato è
necessario allegare copia dell’atto di procura in corso di validità.
La firma in calce alla dichiarazione di cui sopra non necessita di autenticazione; la
dichiarazione dovrà essere però accompagnata da copia fotostatica di un documento di
identità del sottoscrittore della stessa.
N.B.
In caso di concorrenti raggruppati in R.T.I. e /o Consorzi e/o Avvalimento la
dichiarazione di cui trattasi dovrà essere prodotta da tutti i partecipanti, a qualsiasi
titolo, alla procedura.
ART. 16 - CAPACITÀ ECONOMICA E FINANZIARIA
I requisiti di capacità economica e finanziaria sono comprovati dal soggetto concorrente
mediante presentazione di idonee dichiarazioni bancarie da parte di almeno due istituti
bancari o intermediari autorizzati ai sensi della legge 1 settembre 1993, n° 385 e di data
non anteriore a mesi 3 o in carenza, mediante presentazione degli altri documenti di cui
all’art. 41 – 3° comma del D.Lgs 163/2006 e s.m.i.
Nel caso di offerta presentata da un raggruppamento temporaneo di imprese o
consorzio, le dichiarazioni bancarie devono essere possedute da ciascuna impresa
raggruppata o consorziata.
ART. 17 - CAPACITÀ TECNICA E PROFESSIONALE
Il concorrente, sia esso singolo che raggruppato e/o associato in qualsiasi forma, dovrà
essere in possesso dei seguenti requisiti di capacità tecnica e professionale:
17.1 Relativamente alla fornitura di attrezzatura:
a comprova del possesso dei requisiti di capacità tecnica e professionale il soggetto
concorrente dovrà presentare un elenco delle principali forniture effettuate nel triennio
2009-2010-2011 con l’indicazione degli importi, delle date e dei destinatari, pubblici o
privati. Tali contratti dovranno avere per oggetto forniture analoghe e dovranno essere
stati eseguiti senza contestazioni e applicazioni di penali da parte degli Enti utilizzatori.
I requisiti del presente articolo possono essere dimostrati mediante dichiarazione
sottoscritta in conformità alle disposizioni del decreto del Presidente della Repubblica del
28 dicembre 2000, n° 445 e s.m.i. ;
Capitolato Speciale – Fornitura di un acceleratore” chiavi in mano” occorrente alla SCDU Radioterapia
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17.2 Relativamente alla progettazione degli interventi:
attestazione di qualificazione rilasciata da una S.O.A. autorizzata ai sensi del D.P.R.
207/2010, in corso di validità alla data di presentazione dell’offerta, per prestazioni di
progettazione e costruzione cumulativamente per:
1.
Categoria prevalente OG1 - Classifica I;
2.
Categoria scorporabile OS 30 - Classifica I;
3.
Categoria scorporabile OS 28 - Classifica I;
Si precisa che, ai sensi dell’art. 53, comma 3 del D.Lgs. n. 163/2006 e delle
Determinazioni dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici n. 27/2002, 31/2002 e
deliberazione n. 147/2004 che la qualificazione per progettazione e costruzione
eventualmente risultante dall’attestazione SOA non è sufficiente a dimostrare il possesso
dei requisiti, dovendo i concorrenti produrre le dichiarazioni e, ove richiesto, la
documentazione comprovante i requisiti di seguito specificati.
Qualora l’impresa concorrente sia sprovvista dell’attestazione S.O.A. per le sole
prestazioni di progettazione per le categorie e classifiche sopraindicate, o non possieda i
requisiti di seguito elencati, potrà partecipare alla presente gara soltanto individuando o
associando uno dei soggetti di cui all’art.90, comma 1 lettera d), e), f), g) e h) del D.Lgs.
163/2006.
In tal caso il professionista associato o individuato dovrà essere in possesso, ai sensi
dell’art. 267 del D.lgs. 163/06, dei seguenti requisiti:
1.
iscrizione, ai sensi dell’art. 90, comma 7 del D.Lgs 163/2006, negli appositi albi
professionali di competenza;
2.
aver conseguito nel corso degli ultimi cinque anni di esercizio antecedenti la
data di pubblicazione del presente bando, ovvero nel corso degli anni 2007 2008 - 2009 - 2010 e 2011, un fatturato globale inerente servizi di progettazione di
opere, di cui all’art. 252 del D.lgs. 163/06, pari ad almeno cinque volte l’importo
posto a base d’asta relativamente alle prestazioni di progettazione, ovvero pari ad
almeno €. 150.000,00;
3.
aver eseguito nel corso degli ultimi dieci anni di esercizio antecedenti la data di
pubblicazione del presente bando, ovvero nel corso degli anni 2002 - 2011, servizi
di progettazioni di opere di cui all’art. 252 del D.lgs. 163/06, relativi
a
lavori
appartenenti ad ognuna delle classi e categorie a cui si riferiscono i servizi di
progettazione da affidare, per un importo globale, per ogni classe e categoria, pari o
superiore a 3 volte l’importo stimato dei lavori da progettare, ovvero:
Descrizione opere
Opere edili
Impianti
idrotermosanitari
Impianti elettrici,
elettronici e speciali
4.
Importo
categoria
€. 213.800,00
€. 86.700,00
Classe/
Catgoria
Ic
III a
IMPORTO
€. 570.000,00
€. 250.000,00
€. 52.000,00
IVc
€. 150.000,00
aver eseguito nel corso degli ultimi dieci anni di esercizio antecedenti la data di
pubblicazione del presente bando, ovvero nel corso degli anni 2002 - 2011, almeno
due servizi di progettazioni di opere di cui all’art. 252 del D.lgs. 163/06, relativi a
lavori comprendenti ognuna delle classi e categorie a cui si riferiscono i servizi di
progettazione da affidare, singolarmente di importo non inferiore al 50 %
dell’importo posto a base di gara per la progettazione definitiva, ovvero, pari ad
almeno €. 15.000,00 ciascuno;
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N.B.
I servizi di ingegneria valutabili sono quelli iniziati ed ultimati nel periodo temporale
indicato nei precedenti punti 2, 3 e 4, ovvero la parte di essi ultimata nello stesso periodo
per il caso di servizi iniziati in epoca precedente.
I requisiti di cui ai precedenti punti 2, 3, 4 e del successivo punto 5, saranno comprovati in
sede di verifica ex art. 48 D.Lgs. 163/06 e s.m.i. dai progettisti con la produzione del
Modello Unico o dei bilanci riclassificati in conformità alle direttive europee e della relativa
nota di deposito, delle dichiarazioni del committente e/o fatture, dei libri matricola e/o dei
contratti stipulati.
N.B.
Nel caso di raggruppamenti temporanei di cui all’articolo 90, comma 1, lettera g) del
D.Lgs. 163/2006 e ss.mm.ii. i requisiti finanziari e tecnici di cui ai precedenti punti 2 e 3,
lettere a) e b), devono essere posseduti in misura non inferiore al 40% dal soggetto
capogruppo, mentre la restante percentuale deve essere posseduta cumulativamente dal
o dai mandanti. I requisiti di cui al precedente punto 4, dovranno essere posseduti, per
ognuna delle classi e categorie, da almeno uno dei componenti del raggruppamento
temporaneo. Inoltre i medesimi raggruppamenti temporanei devono prevedere la presenza
di un professionista abilitato da meno di cinque anni all’esercizio della professione
secondo le norme dello stato membro dell’Unione Europea di residenza.
Il progettista, sia esso persona fisica o giuridica, non dovrà partecipare o essere
indicato da più soggetti partecipanti alla gara pena la esclusione di entrambi i
partecipanti alla gara che lo avesse associato o indicato.
L’individuazione del professionista incaricato della successiva progettazione esecutiva
dovrà essere formalizzata sin dal momento della presentazione delle offerte e dovrà
essere comunicata alla S.A., a cura del concorrente, mediante dichiarazione sottoscritta
dal Legale Rappresentante della ditta concorrente, redatta in conformità al disposto
dell’art. 21 del D.P.R. 445/00.
E’ consentita la presentazione di offerte anche da parte di associazioni temporanee di
concorrenti o da parte di consorzi, di cui all’art. 34, comma 1 lett. d) ed e) D.Lgs.
163/2006, anche se non ancora costituiti. In tale caso dovrà essere presentata, in allegato
alla documentazione di gara, apposita dichiarazione conforme all’allegato all.3, contenente
l’impegno che, in caso di aggiudicazione della gara, le stesse imprese conferiranno
mandato collettivo speciale con rappresentanza ad una di esse, qualificata come
capogruppo, che stipulerà il contratto in nome e per conto proprio e delle mandanti.
L’associazione deve comunque, nella sua totalità, possedere i requisiti nella stessa misura
richiesta per l’impresa singola.
Nel caso in cui anche all’interno della costituita o costituenda A.T.I. non si ravvisi la
presenza dei requisiti relativi alla progettazione, l’associazione dovrà provvedere a
individuare e/o associare idoneo soggetto professionale.
17.3 Relativamente alla esecuzione degli interventi:
Possono partecipare alla presente gara d’appalto i seguenti soggetti:
17.3.1 Imprese singole che alla data dell’esperimento della gara di cui trattasi, risultino in
possesso di:
attestazione di qualificazione in corso di validità rilasciata da una S.O.A.
regolarmente autorizzata ai sensi del D.P.R. 34/2000, per la realizzazione di opere
nelle seguenti categorie:
OG1: “Edifici civili ed industriali”
classifica I (sino ad €. 258.000,00);
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OS28: “Impianti termici e di condizionamento”
258.000,00);
OS30: “Impianti interni elettrici, ecc.”
258.000,00)
classifica
I
(sino
ad
€.
classifica
I
(sino
ad
€.
17.3.2 Riunione Temporanea di Imprese – Consorzi:
E’ consentita la presentazione di offerte anche da parte di associazioni temporanee di
concorrenti o da parte di consorzi, di cui all’art. 34, comma 1 lett. d) ed e) D.Lgs.
163/2006, anche se non ancora costituiti. In tale caso dovrà essere presentata, in allegato
alla documentazione di gara, apposita dichiarazione conforme all’allegato all.3, contenente
l’impegno che, in caso di aggiudicazione della gara, le stesse imprese conferiranno
mandato collettivo speciale con rappresentanza ad una di esse, qualificata come
capogruppo, che stipulerà il contratto in nome e per conto proprio e delle mandanti.
L’associazione deve comunque, nella sua totalità, possedere i requisiti nella stessa misura
richiesta per l’impresa singola.
Nel caso in cui il concorrente sia rappresentato da un consorzio partecipante in nome e
per conto di azienda consorziata, oppure, nel caso in cui il consorzio partecipi in nome
proprio ed affidi parte delle lavorazioni ad azienda consorziata, rimane fermo l’obbligo di
qualificazione residua della/e consorziata che si concretizza, nel caso specifico, nel
possesso dei seguenti requisiti minimi:
OG1: “Edifici civili ed industriali”
Art. 90 D.P.R. 207/2010
OS28: “Impianti termici e di condizionamento”
Art. 90 D.P.R. 207/2010
OS30: “Impianti interni elettrici, ecc.”
Art. 90 D.P.R. 207/2010
L’istanza di partecipazione presentata da imprese raggruppande e/o consorziate deve
essere sottoscritta dai legali rappresentanti di tutte le imprese che costituiranno i
raggruppamenti o i consorzi.
E’ vietata qualsiasi modificazione alla composizione delle associazioni temporanee
e dei consorzi di cui sopra rispetto a quella risultante dall’impegno presentato in
sede di offerta.
Nel caso di partecipazione da parte di raggruppamenti non ancora costituiti ad
aggiudicazione avvenuta la capogruppo dovrà presentare, conformemente alle prescrizioni
di cui alla vigente normativa:
mandato conferitole dall’impresa mandante
procura relativa al mandato di cui al punto a.
La procura dovrà essere conferita al legale rappresentante dell’impresa capogruppo.
I consorzi di cui all’art. 34, comma 1, lett. b) e c) del D.Lgs. n. 163/2006 sono tenuti ad
indicare, in sede di offerta, per quali consorziati il consorzio concorre.
A questi ultimi è fatto divieto partecipare in qualsiasi altra forma alla medesima gara.
ART. 18 - AVVALIMENTO
Il soggetto candidato, singolo o consorziato o raggruppato, può soddisfare la richiesta
relativa al possesso dei requisiti di carattere economico, finanziario, tecnico, organizzativo,
avvalendosi dei requisiti di un altro soggetto, ai sensi dell’art. 49 del D. Lgs. 12 aprile
2006, n° 163 e s.m.i.
Al fine di dimostrare il possesso dei requisiti di avvilimento, il concorrente allega tutta la
documentazione prevista dall’art. 49 comma 2 del D.Lgs. 163/2006 e s.m.i.
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Ogni concorrente può avvalersi di una sola Impresa ausiliaria per ciascun requisito. A
pena di esclusione non è consentito che più concorrenti si avvalgano dei requisiti di una
stessa Impresa ausiliaria.
ART. 19 – TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
Ai sensi dell’art. 13 della Legge 196/2003, il trattamento dei dati personali sarà improntato
a liceità e correttezza, nella piena tutela dei diritti delle ditte partecipanti e della loro
riservatezza con i contemperamenti previsti dalla legge 7 agosto 1990, n. 241. In
particolare il trattamento dei dati richiesti per la partecipazione alla presente gara ha la
sola finalità di consentire l’accertamento del possesso dei requisiti di idoneità e
dell’inesistenza di cause ostative.
ART. 20 - CAUZIONE PROVVISORIA
L’offerta dovrà essere corredata da una garanzia pari al 2% dell’importo complessivo della
fornitura prestata nei modi e nelle forme previste dall’art. 75 del D. Lgs.vo n. 163/2006 e
s.m.i., a scelta dell’offerente: dovrà inoltre riportare il periodo di validità che non dovrà
essere inferiore a 180 giorni dalla data di scadenza per la presentazione dell’offerta, con
impegno all’eventuale rinnovo, nel casi in cui alla scadenza non sia ancora intervenuta
l’aggiudicazione.
L’importo della garanzia e del suo eventuale rinnovo potrà essere ridotto del 50% per gli
operatori economici ai quali sia stata rilasciata da organismi accreditati la certificazione del
sistema di qualità nei casi previsti dal 7° comma d ell’art. 75 del D. Lgs 163/2006 e s.m.i.
La garanzia copre la mancata sottoscrizione del contratto per fatto dell’affidatario e viene
svincolata automaticamente al momento della sottoscrizione del contratto medesimo.
In caso d i R.T.I. o consorzio l a garanzia dovrà e s s e r e p r o d o t t a con l e modalità
d i seguito indicate:
i n caso d i R.T.I. costituito, l a garanzia dovrà e s s e r e p rodotta dal’impresa
mandataria con l’indicazione che i l sogge t t o garantito è i l r a g g ruppamento;
in caso di RTI costituendo la garanzia dovrà essere prodotta da una delle
imprese ra g g r u p p ande con l’indicazione che i sogge t t i ga ra n t it i sono t u t t e
l e imprese r a g g r u p p ande,
In caso d i
consorzio d i c u i a l l e lettere b), c), e), del’art. 34 d. lgs.
163/2006, d a l consorzio medesimo,
In caso d i
consorzio ordinario non ancora costituito, da una delle imprese
consorziande con indicazione che i soggetti garantiti sono tutte le imprese che
intendono costituirsi in consorzio.
ART. 21 - DOCUMENTAZIONE AMMINISTRATIVA
I candidati dovranno trasmettere la seguente documentazione amministrativa rispettando
l’ordine e la numerazione sottoindicata:
1. istanza di partecipazione alla gara redatta in lingua italiana ed in carta libera;
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2. Ricevuta del versamento del contributo di partecipazione alla gara ( c.d. tassa sulle
gare) pari ad € 140,000 . A dimostrazione dell’avvenuto pagamento dovrà essere
allegata copia della ricevuta di pagamento rilasciata dal nuovo “servizio riscossione”
(scontrino Lottomatica o ricevuta di pagamento on-line); nel caso di ATI il
versamento è unico ed effettuato dalla capogruppo; nel caso di Consorzio stabile il
versamento deve essere eseguito dal consorzio, quale unico soggetto interlocutore
della stazione appaltante, anche qualora faccia eseguire le prestazioni tramite
affidamento alle imprese consorziate; in caso di Consorzio ordinario si applica
quanto previsto in caso di ATI. La causale del versamento deve riportare
esclusivamente il codice fiscale del soggetto offerente e il codice CIG n. . Gli
estremi del versamento effettuato presso gli uffici postali dovranno essere
comunicati al sistema on line di riscossione all’indirizzo: http://riscossione.avlp.it;
3. Copia del presente capitolato d’oneri timbrato e firmato o siglato dal Legale
rappresentante per accettazione su ogni foglio In caso di R.T.I. (costituito o
costituendo) il capitolato dovrà essere sottoscritto da ciascuna impresa componente
il R.T.I.; in caso di consorzio ordinario non ancora costituito, da tutte le imprese che
ne prendono parte; in caso di consorzio ordinario di cui alla lettera e) dell’art. 34 del
decreto legislativo 163/2006 e s.m.i. dal consorzio medesimo e da tutte le
consorziate; in caso di consorzio di cui alle lettere b) e c) dell’art. 34 del decreto
legislativo 163/2006 e s.m.i. dal consorzio medesimo e da tutte le imprese che
partecipano alla procedura;
4. Dichiarazione redatta sulla base dello schema di cui all’ allegato “A” del presente
capitolato, in conformità alle disposizioni del decreto del Presidente della
Repubblica del 28 dicembre 2000, n° 445 e s.m.i.
5. Dichiarazione con la quale la ditta si impegna in caso di aggiudicazione, a produrre
copia della polizza assicurativa, così come indicato nell’art 37 del presente
capitolato;
6. Documentazione comprovante la capacità economica e finanziaria, di cui al
precedente art.18 del presente capitolato;
7. documentazione comprovante la capacità tecnica e professionale, di cui al
precedente art.19 del presente capitolato;
8. Documentazione di cui all’art. 49, comma 2, del D.Lgs. 12 aprile 2006, n° 163 e
s.m.i., nel caso in cui il soggetto concorrente intenda avvalersi dei requisiti tecnici e
finanziari di imprese terze;
9. Documento che comprovi la costituzione della garanzia a corredo dell’offerta, di cui
all’articolo 22 del presente capitolato;
10. Dichiarazione di avvenuto sopralluogo . Si precisa che il sopralluogo costituisce
elemento essenziale dell’offerta ai sensi dell’art. 46, comma 1- bis del codice ( cfr.
parere AVCP n. 105 del 9 giugno 2011); pertanto la dichiarazione di avvenuto
sopralluogo deve essere presentata a pena di esclusione;
11. Dichiarazione di impegno di un fideiussore a rilasciare la garanzia fideiussoria per
l’esecuzione del contratto, di cui all’art. 31 presente capitolato speciale, qualora
l’offerente risultasse aggiudicatario;
12. Dichiarazione, in caso di subappalto, attestante le parti di fornitura che si intendono
subappaltare, entro il limite del 30% dell’importo contrattuale, con riferimento alle
singole ditte suappaltanti;
13. Eventuale procura, nel caso in cui l’offerta economica sia sottoscritta da un
procuratore.
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14. Dichiarazione da cui risulti che l’offerta è stata formulata tenendo conto degli
obblighi derivanti dal CCNL di categoria e dagli accordi integrativi locali e di aver
tenuto conto degli obblighi connessi alle disposizioni in materia di sicurezza e
protezione dei lavoratori nonché alle condizioni di lavoro;
Documentazione da produrre in caso di offerta in R.T.I. o Consorzio:
1) in caso di RTI o Consorzio: dichiarazione in cui dovranno essere specificate le parti
(espresse in termini percentuali nel caso di TRI orizzontali) del servizio/fornitura che
saranno eseguite dalle singole imprese (art. 37, comma 4, D.Lgs. 163/2006);
2) in caso di RTI o Consorzio già costituito: copia autentica del mandato collettivo
irrevocabile con rappresentanza, conferito alla mandataria ovvero dell’Atto costitutivo
del Consorzio;
3) in caso di RTI o Consorzi non ancora costituiti: dichiarazione (o dichiarazione
congiunta), firmata dal Legale Rappresentante di ogni impresa raggruppanda o
consorzianda o da persona dotata di poteri di firma attestanti:
a quale impresa raggruppanda, in caso di aggiudicazione, sarà conferito mandato
speciale con rappresentanza, ovvero l’impresa che sarà designata quale referente
responsabile del Consorzio;
l’impegno, in caso di aggiudicazione, ad uniformarsi alla disciplina prevista dall’art.
37, comma 8, del D. Lgs. 163/2006.
4) in caso di Consorzio stabile:
dichiarazione relativa alle consorziate per le quali il consorzio concorre.
In presenza di documentazione resa ai sensi del D.P.R. 445/2000, la mancata
presentazione della fotocopia del documento di identità del sottoscrittore comporta
l’esclusione dalla gara.
ART. 22 - DOCUMENTAZIONE TECNICA
I candidati dovranno trasmettere la seguente documentazione tecnica rispettando l’ordine
e la numerazione sotto indicata:
1) Analitica relazione delle caratteristiche minime e opzionali tecnico/clinico/operative
della fornitura elencate agli artt. 5 ,6 del presente capitolato rispettando l’ordine e la
numerazione sopraindicata, nonché degli aspetti migliorativi;
2) Questionario tecnico debitamente compilato ( allegato B) sulle principali caratteristiche
dell’ apparecchiatura sia in forma cartacea che su supporto magnetico.
Eventuali ulteriori informazioni ritenute importanti per qualificare i prodotti potranno
esseredescritte in coda ai punti richiesti nel questionario tecnico
3) Elenco completo dell’ apparecchiatura offerta
4) Documentazione iconografica chiara e completa delle apparecchiature offerte e dei
relativi accessori;
5) Certificazione di marcatura CE rilasciata dal produttore e certificazioni inerenti alle
normative vigenti in materia di sicurezza delle apparecchiature medicali.
6) codice CIVAB;
7) Codice di Repertorio (CND)
8) Manuale d’uso in lingua italiana sia in forma cartacea che elettronica
9) Progetto tecnico a livello di “definitio” ( ex art. 24 e ss. D.lgs. 163/2006 e sm.i.) delle
opere per l’adeguamento del bunker comprensivo di una relazione di radioprotezione
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redatta da esperto qualificato di terzo grado e corredata dai disegni e dalle planimetrie
richieste all’art. 5;
10) Dichiarazione di impegno a seguire le “Istruzioni Tecniche e di Sicurezza per le
Imprese Esterne”, (scaricabile dal sito aziendale http://www.maggioreosp.novara.it –
sezione BANDI E CONCORSI / BANDI E GARE). e a partecipare, preventivamente
all’inizio della attività, ad un incontro preliminare con la S.C. Prevenzione e Protezione, il
Responsabile del Procedimento dell’A.O.U. il Direttore Lavori e il Coordinatore in
Esecuzione, per la redazione definitiva del D.U.V.R.I. ai sensi della normativa vigente;
11) Dichiarazione di impegno a redigere, in caso di aggiudicazione, senza alcun onere
aggiuntivo per la Stazione Appaltante, il progetto “esecutivo” delle opere di adeguamento
delle strutture, degli impianti e delle opere di umanizzazione dei locali oggetto d’intervento,
nonché, a nominare, senza alcun onere aggiuntivo per la Stazione Appaltante, il
Coordinatore della Sicurezza in fase di Progettazione ed Esecuzione;
12) Dettagliata descrizione delle modalità di esecuzione della manutenzione ( sia durante
il periodo di garanzia che durante il periodo di post garanzia ) così come specificato agli
Artt. 7 e 8 del presente capitolato con indicazione delle modalità di ricezione delle
richieste, dei tempi d’intervento , delle condizioni di esecuzione, degli interventi
programmati e su richiesta;
13) Documento contenente le informazioni tecniche del progetto info/telematico, lo
schema architetturale della soluzione proposta e i nominativi associati ai differenti ruoli
previsti dallo standard IEC-80001-1:2010.
14)Impegno a produrre, in caso di aggiudicazione, la dichiarazione di conformità alla
normativa D.Lgs. 196/2003 “Codice in Materia di Protezione dei Dati Personali” (in
particolare con quanto richiesto nell’Allegato B) e s.m.i.
15) Dichiarazione di impegno alla fornitura dei pezzi di ricambio di cui all’art. 7u.c.;
16)Analitica relazione illustrante le modalità di formazione del personale medico, tecnico e
informatico dell’Azienda Ospedaliera così come richiesto dall’art. 9
17) Copia dell’offerta economica senza i prezzi ; l’indicazione dei prezzi sarà motivo di
esclusione.
18)Descrizione delle modalità attraverso le quali sarà effettuato l’intervento di smaltimento
di cui all’art 5 punto 3.15.del presente capitolato
La Commissione Giudicatrice ha piena facoltà di chiedere chiarimenti ove dalla
documentazione presentata a descrizione dell’offerta tecnica non dovessero
emergere, con chiarezza e precisione, gli elementi di qualificazione dell’offerta
tecnica. I chiarimenti devono essere forniti per iscritto.
Il soggetto offerente deve dichiarare quali tra le informazioni fornite costituiscano segreti
tecnici e commerciali, pertanto coperti da segretezza ( ex art. 13 D.Lgs. n. 163/2006
s.m.i.), secondo motivata e comprovata dichiarazione.
ART. 23 - MODALITÀ DI COMPILAZIONE DELL’OFFERTA ECONOMICA
La busta sigillata e controfirmata sui lembi di chiusura dovrà riportare all’esterno la dicitura
“Offerta economica per l’affidamento della fornitura e installazione di un acceleratore
lineare completo di accessori- CIG N.422583120F .- Gara n. 4195705 e dovrà
contenere all’interno:
l’offerta economica redatta in carta legale, sia in forma sintetica che dettagliata, che
prevede l’importo della fornitura distinto come segue:
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1) fornitura di n. 1 acceleratore lineare per radioterapia oncologica completo di
accessori per la tecnica “IMRT” volumetrica e la tecnica “IMAGE GUIDED” così
come dettagliato all’Art.4
presente Capitolato ;
2) Smaltimento / alienazione dell’acceleratore “Saturno 42 CGR/GE” comprensivo dei suoi
accessori , attualmente installato presso la S.C. D.U.Radioterapia;
3) Integrazione hardware e software del sistema di pianificazione del trattamento
Pinnacle/Philips;
4) Lavori di adeguamento connessi alla sostituzione dell’acceleratore lineare;
5)Indicazione dei costi del lavoro e della sicurezza ai sensi dell’art. 86 commi 3bis e 4 del
D.lgs 163/2006 s.m.i.;
7) Manutenzione post garanzia
Deve essere presentata una sola offerta per cui verrà esclusa l’offerta che presenti delle
alternative.
Gli importi devono essere espressi in Euro (cifre e lettere). In merito alla verifica di
anomalia delle offerte, si applicherà la disciplina di cui agli art. 86, 87, 88 e 89 del D.Lgs.
n. 163/2006 e s.m.i.
L’offerta economica, a pena di esclusione dalla procedura di gara, deve essere sottoscritta
dal legale rappresentante/procuratore dell’impresa concorrente, ovvero dal legale
rappresentante/procuratore dell’impresa capogruppo in caso di RTI o consorzio già
costituito ovvero ancora nel caso di RTI o consorzio da costituire, deve essere sottoscritta
da tutti i legali rappresentanti/procuratori delle imprese costituenti, il futuro
raggruppamento temporaneo o consorzio.
I prezzi indicati in offerta si intendono comprensivi di ogni onere dovuto al Fornitore in
relazione all’esecuzione del contratto, nonché di ogni spesa riguardante il
confezionamento, l’imballo e il trasporto fino al luogo indicato per la consegna, esclusa
l’IVA.
I prezzi indicati in offerta dovranno rimanere fissi ed invariabili per tutta la durata del
contratto, fatta salva la revisione prezzi ex art. 115 del D. Lgs.vo n. 163/2006 e s.m.i.
ART. 24 - VALIDITÀ DELLE OFFERTE
L’offerta ha natura di proposta contrattuale. La proposta contrattuale è sempre revocabile.
Il limite per l’esercizio della facoltà di revoca è costituito dal termine per la presentazione
dell’offerta. Trascorso tale termine la proposta contrattuale diventa irrevocabile ed il
soggetto candidato sarà obbligato alla propria offerta per un periodo di 180 giorni
decorrenti dalla data fissata per la presentazione dell’offerta.
Trascorso tale termine senza che sia intervenuta l’aggiudicazione, il soggetto candidato,
con espressa dichiarazione scritta da inviare al medesimo indirizzo indicato per la
presentazione dell’offerta, potrà recedere dall’offerta stessa.
ART. 25 - COMPOSIZIONE DEL PLICO E MODALITÀ DI TRASMISSIONE
DELL’OFFERTA E DEI DOCUMENTI
Il plico dovrà essere formato da un’apposita busta debitamente sigillata e siglata sui lembi
di chiusura, sulla quale dovrà essere riportata in maniera chiara e leggibile la seguente
dicitura:
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OFFERTA PER L’AFFIDAMENTO DELLA FORNITURA E INSTALLAZIONE DI UN
ACCELERATORE LINEARE COMPLETO DI ACCESSORI”
Il suddetto plico dovrà contenere al suo interno tre buste, ciascuna delle quali dovrà
essere opportunamente sigillata e siglata, e dovrà riportare la dicitura e il contenuto come
di seguito specificato:
Busta
Dicitura
Contenuto
Documentazione amministrativa
Documentazione amministrativa
prevista all’art. 21
Documentazione tecnico-qualitativa
Documentazione tecnica
prevista all’ art. 22
Offerta economica
Offerta economica
prevista all’art. 23
N. 1
N. 2
N. 3
Il plico contenente le tre buste sopra indicate dovrà pervenire a questa Amministrazione
entro il termine perentorio delle ore 13.00 del giorno 6 settembre 2012 c/o l’Ufficio
Protocollo dell’Azienda Ospedaliero - Universitaria “Maggiore della Carità” - C.so Mazzini,
18 – 28100 Novara.
L’invio del plico è ad esclusivo rischio del mittente e potrà avvenire in uno dei seguenti
modi:
-
con raccomandata a mezzo del servizio postale statale;
come auto prestazione, secondo quanto previsto dalla normativa
vigente, mediante corriere autorizzato o persona di fiducia indicata dal
mittente.
La consegna del plico resta comunque a totale rischio del mittente; nel caso non dovesse
pervenire in tempo utile, il medesimo non potrà essere preso in considerazione.
ART. 26 - PROCEDURA E CRITERIO DI SCELTA DEL CONTRAENTE
L’affidamento del contratto avverrà mediante “procedura aperta” di cui all’art. 3, comma 37
ed all’art. 55, comma 5 del D. Lgs. 12 aprile 2006, n° 163 e s.m.i.
La migliore offerta sarà selezionata mediante il criterio dell’offerta economicamente più
vantaggiosa di cui all’art. 83 del sopracitato decreto, tenendo conto che il punteggio
massimo pari a
punti 100
Sarà così ripartito:
a) QUALITA' DEL PRODOTTO
Massimo
P.TI 50
I sub-criteri di valutazione saranno i seguenti:
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Acceleratore lineare - caratteristiche meccaniche
Acceleratore lineare - caratteristiche dosimetriche
Collimatore multilamellare (MLC)
Sistemi di IGRT
Integrazione hardware e software del TPS
Integrazione con il sistema di record and verify
b) PREZZO
MAX P.TI
MAX P.TI
MAX P.TI
MAX P.TI
MAX P.TI
MAX P.TI
Massimo
8
12
15
9
4
2
P.TI 50
così suddivisi:
importo fornitura ed installazione apparecchiatura, informatizzazione, lavori max p.ti 42
• importo assistenza tecnica post-vendita (6 anni)
max p.ti 8
VALUTAZIONE TECNICO QUALITATIVA
La Commissione Giudicatrice valuterà la qualità a suo insindacabile giudizio, attribuendo
ai vari sub-criteri i punteggi a disposizione sopra riportati sino ad un massimo complessivo
di 50 punti: all’offerta ritenuta migliore per l’azienda in ciascun sub-criterio verrà assegnato
il massimo parziale previsto, alle altre offerte saranno attribuiti i punteggi parziali in
maniera proporzionale, secondo la relativa importanza tecnica.
La Commissione giudicatrice provvederà all’esclusione dalla successiva fase
dall’attribuzione dei punteggi legati al parametro prezzo, le proposte che non abbiano
raggiunto la sufficienza fissata in 26/50.
L’offerta che avrà raggiunto il punteggio più elevato, sarà parametrata a 50/50.
PREZZO E AGGIUDICAZIONE
Trasmessi i verbali da parte della Commissione Giudicatrice, si procederà all’apertura, in
seduta pubblica, delle buste contenenti le offerte economiche, previo tempestivo avviso
alle ditte concorrenti.
Data, ora e luogo di tale seduta verranno comunicati via fax (o e-mail) in tempo utile per
consentire la partecipazione dei Concorrenti interessati.
Alla ditta tra quelle ammesse che avrà proposto, in sede di apertura buste contenenti le
offerte economiche, i prezzi totali più bassi (IVA esclusa) verranno attribuiti,
rispettivamente punti 42/50 e punti 8 /50 ed ai prezzi delle altre ditte punteggi
inversamente proporzionali, secondo la seguente formula:
P1= Pe x 50
-------------PN
P1 = punteggio da attribuire
Pe = prezzo più basso offerto
PN = prezzo in esame
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Regione Piemonte – AOU Maggiore della Carità di Novara
La fornitura verrà aggiudicata alla ditta che avrà ottenuto il punteggio globale più alto
ricavato dalla sommatoria dei punteggi attribuiti in sede di prezzi offerti e di valutazione
qualitativa.
Saranno escluse dalla gara le ditte che avranno presentato offerta per un importo
superiore a quello posto a base d’asta
L’AOU. Maggiore della Carità si riserva la facoltà:
di non procedere all’aggiudicazione, nel caso in cui nessuna delle offerte presentate,
venga ritenuta conveniente o idonea;
di procedere all’aggiudicazione anche in presenza di una sola offerta purché valida e
congrua ;
di sospendere, revocare o modificare la presente gara; in ogni caso i concorrenti non
avranno diritto a compensi, indennizzi, rimborsi spese o risarcimenti.
ART. 27 - MODALITÀ DI SVOLGIMENTO DELLA GARA
Le operazioni di gara saranno suddivise nelle seguenti fasi:
1° FASE – Ammissione alla gara e sorteggio
Alle ore 10.00 del 10 settembre 2012 c/o la SALA ARCHIVIO dell’Azienda Ospedaliero
- Universitaria Maggiore della Carità, Corso Mazzini 18 – 28100 Novara, alla presenza
del seggio di aggiudicazione composto dal Direttore della S.C. Provveditorato/Economato
o suo sostituto, due testimoni e dall’Ufficiale Rogante si procederà alle operazioni di
seguito indicate:
-
-
presa d’atto del ricevimento dei plichi (contenenti le buste sopra elencate) entro
il termine sopra stabilito;
apertura dei plichi e verifica della loro formale regolarità;
apertura delle buste contenenti la Documentazione Amministrativa;
verifica della regolarità formale della Documentazione Amministrativa
presentata da ciascun concorrente;
apertura dei plichi contenenti la Documentazione Tecnica e verifica della sola
presenza di quanto richiesto dal capitolato con riserva di ulteriori valutazioni da
parte della Commissione Giudicatrice;
risigillatura del plico contenente la Documentazione Tecnica
ammissione dei concorrenti con eventuale riserva, qualora si renda necessario
richiedere chiarimenti o integrazioni documentali.
Si procederà all’esclusione dei concorrenti dalla gara nei seguenti casi:
-
qualora il plico risulti pervenuto oltre il termine fissato;
qualora l’eventuale inosservanza delle prescrizioni in materia di
confezionamento del plico comprometta l’integrità e la segretezza del contenuto;
qualora non siano state rispettate le prescrizioni previste per la presentazione
della Documentazione richiesta dal presente dal presente capitolato a pena di
esclusione dalla gara.
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Regione Piemonte – AOU Maggiore della Carità di Novara
Nella medesima seduta, ai sensi dell’art. 48 del D.Lgs. 163/2006 e s.m.i., si procederà alle
operazioni di sorteggio del 10% delle offerte presentate, arrotondato all’unità superiore,
per l’effettuazione dei controlli di legge sulle dichiarazioni sostitutive in ordine al possesso
dei requisiti di capacità tecnico/organizzativa dichiarati (Art. 42 comma 1 lettera a del
D.Lgs. 163/2006 e s.m.i.) in conformità a quanto disposto dalla legge 183/2011.
Si procederà a raccogliere eventuali osservazioni o reclami delle persone legittimate a
parlare in nome e per conto delle singole imprese.
L’esclusione dalla gara ed i relativi motivi verranno riportati dall’Ufficiale Rogante nel
Verbale di gara e successivamente notificati ai diretti interessati.
Eventuali modifiche della data della prima seduta saranno comunicate sul sito internet
aziendale (http://www.maggioreosp.novara.it – Sezione BANDI E CONCORSI/BANDI E
GARE) sino al giorno antecedente la seduta.
2° FASE – Valutazioni tecniche e attribuzione punte ggi
La S.C. Provveditorato/Economato provvederà alla trasmissione della documentazione
tecnica alla Commissione Giudicatrice appositamente costituita che provvederà alla
valutazione tecnica in sedute riservate.
3°FASE - Apertura offerte economiche
Nella seduta pubblica successiva, alla quale verranno formalmente invitate le ditte
ammesse alla gara, si procederà come segue:
-
comunicazione degli esiti dei controlli effettuati circa il possesso dei requisiti (ex
art. 48 del D.Lgs. 163/2006 e s.m.i.);
lettura del verbale e dei punteggi tecnico/qualitativi assegnati dalla
Commissione Giudicatrice;
apertura delle buste sigillate contenenti le offerte economiche delle sole ditte
ammesse e lettura dei prezzi formulati;
assegnazione ad ogni ditta ammessa del punteggio riferito al criterio di
valutazione “Prezzo”;
individuazione della miglior offerta economica
individuazione eventuali offerte anomale .
4° FASE- AGGIUDICAZIONE PROVVISORIA
Nella terza seduta pubblica, alla quale, verranno formalmente invitate le ditte ammesse, si
procederà alla comunicazione dell’esito del procedimento di verifica dell’anomalia
dell’offerta ed all’aggiudicazione provvisoria.
L’aggiudicazione provvisoria diventa definitiva quando sarà stata approvata con formale
atto dall’Organo competente dell’AOU; l’aggiudicazione definitiva non equivale ad
accettazione dell’offerta.
L’aggiudicazione definitiva è comunque condizionata alla verifica delle dichiarazioni
rilasciate in sede di gara, nonché alla verifica dell’inesistenza di cause ostative previste
dalla vigente normativa antimafia o derivate da condanna per qualsiasi reato che incida
sulla moralità professionale o per delitti finanziari, o derivanti da condanna per uno dei
Capitolato Speciale – Fornitura di un acceleratore” chiavi in mano” occorrente alla SCDU Radioterapia
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Regione Piemonte – AOU Maggiore della Carità di Novara
delitti richiamati dall’art. 32 quater c.p., ai quali consegue l’incapacità di contrattare con la
Pubblica Amministrazione.
L’ AOU provvederà altresì a verificare la veridicità in ordine al possesso dei requisiti di
capacità tecnica e professionale dichiarati in sede di gara del Soggetto aggiudicatario e
del Soggetto Concorrente secondo classificato, ai sensi dell’art. 48, comma 2, D. LGS.
163/2006.
Come previsto dall’art. 79, comma 5, lett. a), del D. LGS. 163/2006, entro cinque giorni
dall’adozione del provvedimento di aggiudicazione definitiva, l’esito della stessa sarà
comunicato all’aggiudicatario, al concorrente che segue in graduatoria, a tutti i candidati
che hanno presentato un’offerta ammessa in gara, nonché a coloro la cui offerta sia stata
esclusa, se hanno proposto impugnazione avverso l’esclusione o sono in termini per
presentare detta impugnazione.
L’Azienda si riserva comunque la facoltà,in assenza di disponibilità economiche, qualora
ricorrano motivi di opportunità e di convenienza, di non procedere all’aggiudicazione
definitiva dandone comunicazione ai concorrenti, che non avranno perciò titolo ad alcun
compenso o indennizzo.
ART 28 - OFFERTE ANORMALMENTE BASSE
Il Seggio di gara, nel corso della seconda seduta pubblica, procede ai sensi dell’art. 86 del
D. Lgs. n. 163/2006, all’individuazione di eventuali offerte anormalmente basse. La
valutazione della congruità dell’offerta sarà effettuata da una Commissione
(appositamente individuata) per quelle offerte in cui sia i punti relativi al prezzo, sia la
somma dei punti relativi agli altri elementi di valutazione, siano entrambi pari o superiori ai
4/5 dei corrispondenti punti massimi previsti (art. 86, comma 2, del D. Lgs. 163/2006).
In ogni caso l’AOU può valutare la congruità di ogni altra offerta che, in base ad elementi
specifici, appaia anormalmente bassa.
Il Presidente di gara, individuata l’offerta anormalmente bassa, dispone per la verifica
secondo il “Procedimento” di cui all’art. 88 del D. Lgs. Citato e successive modifiche ed
integrazioni.
ART. 29 – CAUZIONE DEFINITIVA
L’esecutore del contratto è obbligato a costituire garanzia fideiussoria pari al 10% del
valore dell’importo contrattuale ai sensi dell’art. 113 del D. Lgs. 163/2006 e s.m.i., con
espressa rinuncia al beneficio della preventiva escussione del debitore principale.
L’importo della garanzia potrà essere ridotto del 50% nei casi previsti dal comma 7 art. 75
del D.Lgs. 163/2006 e s.m.i..
Qualora la garanzia, provvisoria o definitiva, sia prestata con fideiussione bancaria o
polizza assicurativa, la fideiussione o polizza assicurativa dovrà espressamente prevedere
la clausola cosiddetta “pagamento a semplice richiesta”.
Con tale clausola il fideiussore si obbliga, su semplice richiesta dell’Azienda, ad effettuare
il versamento della somma richiesta anche in caso di opposizione del soggetto candidato
o aggiudicatario ovvero di terzi aventi causa.
In qualunque forma prestata, la garanzia dovrà coprire l’intero periodo di validità del
contratto, incluso il periodo di garanzia.
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ART. 30 - CONTROLLO DEL POSSESSO DEI REQUISITI DELL’AGGIUDICATARIO ED
AVVIO DELL’ESECUZIONE DEL CONTRATTO
Precedentemente alla stipula del contratto si procederà alla verifica di quanto
autocertificato nell’allegato “A”. Qualora, a seguito delle verifiche disposte ai sensi dei
commi precedenti l’Amministrazione accerti che il soggetto aggiudicatario ha fornito false
dichiarazioni, darà avvio al procedimento di esclusione dalla gara dandone comunicazione
scritta al soggetto aggiudicatario ed all’Autorità, ai sensi dell’art. 48 D. Lgs. 163/2006 e
s.m.i.
Le disposizioni legislative di riferimento sono gli artt. 302,303 e 304 del Regolamento.
Non è considerato ritardo il rifiuto dell’Azienda Committente di dare avvio all’esecuzione
contrattuale, che sia giustificato da obiettivi o ragioni di pubblico interesse.
ART. 31 - MODALITÀ E TERMINI DI PAGAMENTO
L’Amministrazione provvederà al pagamento entro 90 gg. dalla data di ricevimento della
fattura subordinatamente al collaudo definitivo positivo.
Le fatture dovranno pervenire entro 10 gg. dalla data di emissione, in caso contrario il
termine di pagamento si intenderà proporzionalmente spostato, facendo fede per la data di
ricezione da parte dell’Azienda, il protocollo fatture o protocollo generale.
Ai sensi dell’art. 3 della L.13 agosto 2010 , n. 136 e s.m.i.,tutti i movimenti finanziari relativi
alla fornitura devono essere registrati sui conti correnti bancari o postali dedicati, anche se
non in via esclusiva , accesi presso le banche o presso la società Poste Italiane SPA.
I pagamenti delle fatture verranno pertanto effettuati , esclusivamente tramite lo strumento
del bonifico bancario o postale tramite conto corrente dedicato.
ART. 32 - CESSIONE DEI CREDITI
I crediti derivanti dal presente contratto possono essere ceduti a banche o intermediari
finanziari disciplinati dalle leggi in materia bancaria e creditizia (il cui oggetto sociale
preveda l’esercizio di attività di acquisto di crediti di impresa), a condizione che:
-
il contratto di cessione venga stipulato mediante atto pubblico o scrittura privata
autentica;
sia notificato all’Amministrazione appaltante.
Le cessioni di cui al comma precedente sono efficaci e opponibili all’Amministrazione
appaltante qualora l’Azienda non le rifiuti con comunicazione da notificarsi al cedente ed al
cessionario entro 15 giorni dalla notifica della cessione.
ART. 33 - PENALITA’
L’Azienda Ospedaliera, si riserva la facoltà di applicare le seguenti penali:
Euro 1.500,00 per ogni giorno solare (24 ore) di ritardo rispetto ai termini temporali
individuati dal precedente art. 2.7..
Euro 1.500,00 per ogni giorno solare (24 ore) di ritardo rispetto ai termini temporali
specificati in offerta secondo le indicazioni del precedente Art. 7 per le prestazioni di
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garanzia con assistenza e manutenzione di tipo full-risk
Nessun compenso verrà riconosciuto all’Appaltatore per il minor tempo di esecuzione
rispetto a quello offerto.
L’incameramento di quanto dovuto a titolo di penale avverrà in via prioritaria mediante
ritenzione sulle somme spettanti al soggetto aggiudicatario in esecuzione del presente
contratto o a qualsiasi altro titolo dovute, o sulla cauzione definitiva se queste non fossero
bastanti. Nel caso di incameramento totale o parziale della cauzione la Ditta aggiudicataria
dovrà provvedere alla ricostituzione della stessa nel suo originario ammontare.
ART. 34 - RISOLUZIONE DEL CONTRATTO
La risoluzione del contratto avviene di diritto non appena la stazione appaltante deliberi di
avvalersi della clausola risolutiva espressa ex art. 1456 c.c. previa diffida da comunicarsi
con lettera raccomandata A/R al verificarsi delle seguenti ipotesi:
- gravi e/o ripetute violazioni degli obblighi contrattuali non eliminate in seguito a diffida
formale da parte della Amministrazione;
- adempimento non conforme a tempi, parametri, modalità o forme previsti nel presente
capitolato e/o offerti in sede di gara;
- arbitrario abbandono o sospensione non dipendente da cause di forza maggiore, da
parte dell’affidatario, di tutti o parte dei servizi oggetto del contratto;
- cessione parziale o totale del contratto;
- violazioni delle disposizioni in materia di subappalto;
- cessazione o fallimento dell’aggiudicatario.
- qualora fosse accertato il venir meno dei requisiti morali richiesti dall’Art. 38 del D.Lgs
163/2006 e s.m.i.
Nell'ipotesi di risoluzione del contratto la Stazione appaltante avrà il diritto di incamerare la
cauzione definitiva a titolo di penale, senza pregiudizio delle ulteriori azioni alle quali
l'inadempimento degli obblighi assunti dall'aggiudicatario possa dar luogo.
L'Amministrazione si riserva altresì la facoltà di risolvere di diritto il contratto per ragioni di
interesse pubblico, al verificarsi di circostanze che rendano non opportuna la sua
prosecuzione. Il provvedimento di risoluzione del contratto sarà oggetto di notifica alla ditta
appaltatrice secondo le vigenti disposizioni di legge.
ART.35 RESPONSABILITA’
L'Appaltatore sarà responsabile dell’appalto e dovrà rispondere degli inconvenienti di
qualunque natura, importanza e conseguenza che avessero a verificarsi. La sua
responsabilità è pertanto totale ed esclusiva.
L’appaltatore sarà responsabile dell’esatto adempimento del contratto e della perfetta
esecuzione della fornitura. Di conseguenza, risponderà nei confronti dei terzi e
dell’Amministrazione per l’inadempimento alle obbligazioni contrattuali.
Durante l’esecuzione del contratto, l’appaltatore sarà responsabile di qualsiasi danno
arrecato, per negligenza, imperizia per fatto proprio o cattivo uso da parte del personale
dipendente, agli stabili ed agli apparecchi installati e pertanto dovrà adottare tutti i
provvedimenti e le cautele necessarie, con l’obbligo del controllo.
L'Impresa sarà responsabile anche per danni arrecati a terzi (persone e cose) nel corso
Capitolato Speciale – Fornitura di un acceleratore” chiavi in mano” occorrente alla SCDU Radioterapia
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Regione Piemonte – AOU Maggiore della Carità di Novara
dell'esecuzione delle opere oggetto del presente Capitolato. E’ fatto dunque obbligo
all’appaltatore di mantenere l’Amministrazione dell’AOU sollevata ed indenne contro azioni
legali e richieste risarcitorie per danni, avanzate da terzi danneggiati.
L’appaltatore sarà in ogni modo tenuto a risarcire l’Amministrazione del danno causato da
ogni inadempimento alle obbligazioni derivanti dal presente Capitolato, ogni qualvolta
venga accertato che tale danno si sia verificato in violazione alle direttive impartite
dall’Amministrazione.
ART.36 - GARANZIA ASSICURATIVA DELLA RESPONSABILITA’ CIVILE E CAR
L’Appaltatore, prima dell’inizio dell’esecuzione della fornitura, dovrà stipulare una polizza
assicurativa della responsabilità civile verso l’Amministrazione appaltante, i suoi
dipendenti e verso i terzi e i propri addetti, per una durata comprensiva del periodo di
assistenza tecnica e manutenzione in garanzia con massimale non inferiore a €
2.500.000,00. La polizza dovrà essere presentata al fine della stipula del contratto.
La garanzia dovrà comprendere:
a) il risarcimento di tutti i danni diretti ed indiretti ai locali, ai materiali ed alle attrezzature
interessate all’esecuzione della fornitura;
b) il risarcimento di tutti i danni diretti ed indiretti che si dovessero verificare a persone o
cose a seguito di errata e/o mancata manutenzione o da difetti;
c) il risarcimento dei danni a terzi derivanti dalle responsabilità della Ditta aggiudicataria e
di tutti i soggetti, persone fisiche o giuridiche di cui si avvalga;
d) responsabilità verso il personale della Ditta aggiudicataria e dei subappaltatori, con
particolare riguardo agli infortuni sul lavoro, inclusa la copertura per viaggi effettuati con
qualsiasi mezzo di trasporto, dal personale, malattie professionali, ecc.
e) La garanzia dovrà altresì comprendere:
· i danni derivanti da incendio e/o scoppio, a cose dell’Amministrazione, a cose di terzi, a
cose di proprietà dell’assicurato o da lui comunque detenute;
· i danni da allagamento e quelli conseguenti alla rottura o al guasto di recipienti o di
tubazioni;
· i danni da esalazioni fumogene o i danni derivanti da inquinamento accidentale;
· i danni ai locali nei quali si svolge l’attività.
L’Appaltatore, prima dell’inizio dell’esecuzione delle opere di adeguamento dei locali e
degli impianti, dovrà costituire ai sensi dell’art. 129 del D.Lgs, 163/2006 e s.m.i, una
polizza assicurativa che tenga indenne l’Azienda Ospedaliero Universitaria da tutti i rischi
di esecuzione, stipulata nella forma “contractors all risk” (C.A.R.), che preveda una somma
assicurata non inferiore ad € 2.500.000,00. Detta polizza assicurativa deve inoltre
assicurare l’Azienda Ospedaliero Universitaria contro la responsabilità civile per danni
causati da terzi per un massimale non inferiore a € 1.000.000,00.
Il soggetto aggiudicatario dovrà, inoltre, prima dell’avvio della fase di redazione del
progetto esecutivo, costituire ai sensi dell’art. 111 del D.Lgs. 163/2006 e s.m.i e art. 280
del D.P.R. 207/2010 idonea garanzia assicurativa di responsabilità civile professionale per
i rischi derivanti dallo svolgimento delle attività rientranti nell’oggetto del presente C.S.A..
Tale polizza dovrà avere validità dalla data di aggiudicazione e sino alla data
dell’emissione del certificato di collaudo provvisorio. Tale garanzia dovrà prevedere un
massimale assicurato non inferiore ad € 500.000,00.
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Regione Piemonte – AOU Maggiore della Carità di Novara
ART 37 - CLAUSOLA RISOLUTIVA ESPRESSA
Si conviene che l’Amministrazione Appaltante, senza necessità di assegnare previamente
alcun termine per l’adempimento, potrà risolvere di diritto il contratto ai sensi dell’art. 1456
c.c., previa dichiarazione ricettizia, da comunicarsi al Fornitore con raccomandata a.r., nei
seguenti casi:
a)
qualora, nel corso dell’esecuzione del contratto, siano state applicate con le
modalità di cui all’articolo 34, tre penalità;
b)
venir meno dei requisiti morali richiesti dall’art. 38 del D. Lgs. 163/2006 e/o dei
requisiti richiesti per la partecipazione alla gara;
c)
mancata reintegrazione delle cauzioni eventualmente escusse entro il termine di 10
(dieci) giorni lavorativi dal ricevimento della relativa richiesta da parte della Azienda;
d)
per gravi inadempienze, frode o altro, tali da giustificare l’immediata risoluzione del
contratto;
e)
in caso di cessazione dell’attività, in caso di cessione del contratto non conseguente
alla cessione dell’azienda o del ramo di attività;
f)
in caso di violazione delle disposizioni in materia di cessione dei crediti;
g)
in caso di concordato preventivo, di fallimento o di atti di sequestro o di
pignoramento a carico del soggetto aggiudicatario;
h)
in caso di violazione delle disposizioni in materia di tracciabilità dei pagamenti;
i)
per motivate esigenze di pubblico interesse specificate nel provvedimento di
risoluzione.
Al verificarsi delle sopra elencate ipotesi la risoluzione opera di diritto quando l’Azienda ,
concluso il relativo procedimento, deliberi di avvalersi della clausola risolutiva e di tale
volontà ne dia comunicazione scritta al Fornitore.
I rimborsi per i danni provocati e le penali inflitte, saranno trattenuti sulle fatture in
pagamento e, ove queste non bastassero, sulla cauzione definitiva.
ART. 38 - ADEMPIMENTI NECESSARI ALL’AGGIUDICAZIONE ED ALLA STIPULA
DEL CONTRATTO
L’aggiudicazione dell’appalto sarà immediatamente vincolante per la Ditta aggiudicataria,
mentre non potrà considerarsi impegnativa per l’Amministrazione finché i prescritti
provvedimenti non saranno perfetti ed esecutivi ai sensi di legge.
La formalizzazione del contratto avverrà ai sensi di legge, comunque subordinata alla
presentazione della seguente documentazione, successivamente richiesta da questa
Amministrazione:
1) cauzione definitiva nella misura del 10% dell’importo contrattuale complessivo (I.V.A.
esclusa) e comunque secondo le prescrizioni previste dall’art. 113 del D. Lgs. n. 163/2006
con obbligo di eventuale adeguamento per i casi di rinnovo o proroga.
2) modello GAP debitamente compilato, datato e sottoscritto nelle parti di competenza del
Legale Rappresentante
3) polizza assicurativa di responsabilità civile stipulata con una delle imprese autorizzate
alla copertura dei rischi conseguenti al risarcimento dei danni prodotti all’Azienda
Ospedaliera, al personale dell’Azienda Ospedaliera ovvero a terzi o a cose di terzi da
dipendenti della ditta nell’espletamento dell’attività di appalto con massimale pari almeno
all’importo di fornitura.
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4) polizza assicurativa di cui all’art. 129 del D. L.vo n. 163/06 come di seguito specificata:
Sezione A della Scheda Tecnica 2.3 del D.M. 12.03.2004 n. 123, somme assicurate:
o Partita 1: importo di aggiudicazione dei lavori;
o Partita 2: Euro 200.000,00;
o Partita 3: Euro 100.000,00.
Sezione B della Scheda Tecnica 2.3 del citato D.M. n. 123/2004:
o massimale non inferiore ad Euro 500.000,00.
Copertura assicurativa manutenzione: durata di 24 mesi a decorrere dalla data del
collaudo tecnico di accettazione dell’intero appalto con esito positivo
5) mandato collettivo speciale con rappresentanza al mandatario, da parte dei
raggruppamenti temporanei, ai sensi dell’art. 37, comma 14 e ss., del D. L.vo n. 163/06 e
s.m.;
6) eventuali proposte integrative del piano di sicurezza e coordinamento ed un piano
operativo di sicurezza ai sensi dell’art. 131 del D. L.vo n. 163/06 e s. m.;
7) dichiarazione riguardante l’organico medio annuo, distinto per qualifica, con
l’indicazione del contratto collettivo applicato ai lavoratori dipendenti, ai sensi dell’art. 90,
comma 9, lett. b), del D. L.vo 09.04.2008, n. 81 e s. m.;
8) documentazione comprovante l’avvenuta denunzia di nuovo cantiere agli Enti
previdenziali ed assicurativi, prima dell’inizio dei lavori;
9) verbale di cui all’articolo 106, comma 3, del DPR n. 207/10, debitamente sottoscritto;
10) dichiarazione ai sensi di quanto disposto dalla Legge 13.08.2010, n. 136 e s.m.i.;
11) garanzia fidejussoria di cui all’art. 141, comma 9, del D. L.vo n. 163/06 e s. m.
Per tutto quanto non previsto, si rinvia alla normativa vigente in materia di appalti.
Sarà cura della stazione appaltante provvedere a richiedere ai competenti uffici i seguenti
certificati:
- Certificato del casellario giudiziale;
- Certificato di regolarità fiscale;
- Certificato di regolarità in merito alle norme che disciplinano il diritto al lavoro dei
disabili;
- Certificato unico di regolarità contributiva e previdenziale ( DURC);
- Certificato di iscrizione alla Camera di Commercio- Registro delle Imprese.
ART. 39 - SPESE CONTRATTUALI
Tutte le spese riguardanti il contratto, imposta di registro, imposta di bollo, bolli di
quietanza e simili, come ogni altra spesa inerente e conseguente il contratto, saranno ad
esclusivo carico del soggetto aggiudicatario.
ART. 40 - CHIARIMENTI RICHIESTI DAI CONCORRENTI
L’impresa concorrente può chiedere, esclusivamente in forma scritta, chiarimenti in
merito al presente capitolato speciale a l l a S.C. Provveditorato d e l ’ A.O.U.
“Maggiore della Carità” di Novara.
Le richieste, formulate in lingua italiana, dovranno essere trasmesse esclusivamente a
mezzo fax a l numero 0321/3733547, chiedendo eventuale conferma della corretta
ricezione al n. 0321/3733473 e dovranno pervenire almeno 8 giorni naturali prima
della scadenza del termine previsto per la presentazione delle offerte. Tale
indicazione temporale è cogente in quanto l’Amministrazione è tenuta, a i sensi del’art.
Capitolato Speciale – Fornitura di un acceleratore” chiavi in mano” occorrente alla SCDU Radioterapia
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72, comma 3 d e l decreto legislativo 163/2006 s.m.i, a comunicare le informazioni
complementari almeno sei giorni naturali prima della scadenza del termine stabilito per
la ricezione della offerte.
Eventuali rettifiche - modifiche e tutte le informazioni r i g uardanti i chiarimenti
richiesti dai concorrenti saranno esclusivamente pubblicate sul sito aziendale
www.maggioreosp.novara.it Quanto contenuto sul sito, pertanto, avrà valore d i
notifica agl i effetti d i legge.
G l i operatori economici interessati sono invitati a verificare periodicamente le
informazioni pubblicate sul sito medesimo, fino a l termine d i presentazione
delle offerte e durante l’ espletamento dell’intera procedura di gara.
ART. 41 - FORO COMPETENTE
Per ogni eventuale controversia è competente il Foro di Novara
Capitolato Speciale – Fornitura di un acceleratore” chiavi in mano” occorrente alla SCDU Radioterapia
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