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«Ampliare la Ztl in piazza Erbe e verso
S. Biagio»
CLAUDIO CICERO. Il candidato sindaco della lista “Impegno a 360°”
«Servirà una nuova rotatoria lungo viale del Sole Trasformare i vecchi capannoni in
alloggi popolari. Il cavalcaferrovia ad Anconetta? Si farà in 6 mesi»
Si chiama flussostato e si legge con l'accento sulla prima “o”. È
l'ultimo coniglio estratto dal cilindro di Claudio Cicero, che dal
marchingegno per regolare i fluidi si è fatto ispirare per disegnare
la sua ultima creatura: una rotatoria - giusto per non perdere il
ritmo - in viale del Sole, nell'incrocio più pericoloso della
circonvallazione. Il “signore degli anelli”, candidato della lista civica “Cicero... Impegno a 360°”,
ancora una volta potrebbe diventare l'ago della bilancia in una competizione elettorale che
probabilmente si deciderà al ballottaggio. Lei è stato assessore in una giunta di centrodestra e
consigliere delegato in una giunta di centrosinistra. E domani? Tutti conoscono la mia storia,
sono un uomo di destra, ma chiedo di essere giudicato per quello che faccio, non per quello che
penso. L'appartenenza politica non è determinante nel governo di una città? Per tre quarti del
programma amministrativo è ininfluente. Quando ho operato nel centrodestra ho fatto cose di
sinistra, come la piattaforma per la consegna ecologica delle merci in centro storico. E quando ho
collaborato con il centrosinistra ho fatto cose di destra: cinque anni fa c'era chi diceva stop alle
rotatorie, alla fine le mie rotatorie sono state le opere migliori di questa amministrazione.
Servono ancora rotatorie a Vicenza? Certo e ho già disegnato la prossima, davanti all'ipermercato
Auchan. Al centro del suo programma ci sono solo le politiche per mobilità? In realtà abbiamo
dato priorità al sociale: mancano alloggi per padri separati o per piccoli nuclei in difficoltà
momentanea. La mia idea è di trasformare capannoni abbandonati per ospitare tanti piccoli
alloggi. Lo farà il Comune in collaborazione con i privati. E dove pensa di reperire le risorse? Il
Comune ha il diritto di superficie di migliaia di appartamenti dove chi ci vive si ritroverà con un
pugno di mosche allo scadere del contratto. Molti genitori vorrebbero lasciare qualcosa ai figli:
loro riscatteranno la proprietà e il Comune farà cassa. È un salvadanaio dormiente che va
svegliato. Il futuro di Aim è sempre nelle mani del Comune? Credo debbano essere cedute quote.
L'importante è che il Comune continui a essere proprietario del 51 per cento. Sarebbe la
dimostrazione che l'azienda è valida. Chi sarebbe interessato a diventare socio se non può
contare nulla nelle politiche di indirizzo? Chi è interessato a partecipare alla distribuzione degli
utili. Questa azienda può produrre moltissimo: per farlo deve crescere e per crescere deve
aggregarsi e allearsi. L'intesa con Variati è stata interrotta dal calendario del duce appeso nel suo
ufficio. Ce l'ha ancora? Non l'ho stracciato, ci mancherebbe altro, era un regalo. Ma è una
vicenda di cui non mi piace parlare. Però fa sorridere... Sorridere? Vorrei trovare quel codardo e
delinquente che mi ha scattato la foto alle spalle a mia insaputa. Abbia il coraggio di farsi avanti.
Sospetto che ci fosse un mandante, qualcuno che voleva fare male alla città. Senza Cicero i
cantieri si sono fermati. Anche con Cicero alcuni progetti andavano a rilento... È accaduto solo
quando si è messo di mezzo il sindaco. Per costruire tre rotatorie in via Quadri a me basta una
riunione e invece se ne fecero duecento: fosse stato per me, avrei tagliato il cedro e fatto la
rotatoria in quindici giorni. L'unica verità è che chi va in via Quadri oggi non fa più la fila. Oggi
lei ripropone il progetto del ponte per superare il passaggio a livello di Anconetta: perché non è
riuscito ad avviare il cantiere quando era in maggioranza? Perché Variati ascoltò le sirene del
direttore generale del Comune: lo convinse che ci sarebbero voluti mesi solo per ottenere le
autorizzazioni e non se ne fece nulla. Con me in sei mesi verrebbero realizzate le fondamenta
senza chiudere la strada e ci vorrebbe una settimana per installare il prefabbricato. A destra o a
sinistra l'hanno cercata per stringere un'alleanza? Finora nessuno, ma noto che non mi
attaccano. Forse potrebbero avere bisogno di me. Con chi intende apparentarsi al secondo turno:
con Variati o con Dal Lago? Non lo so ancora. Intanto cerchiamo di ottenere un buon risultato.
Poi conterà solo il programma. È ampliabile la Ztl? A sud si può studiare un ampliamento nella
zona di piazza delle Erbe, da ponte San Paolo fino a Busa San Michele. A nord la Ztl può arrivare
fino a San Biagio e in corso Fogazzaro a patto di realizzare la nuova strada lungo l'argine tra Aim
e ponte Novo. Favorevole all'ipotesi di una nuova stazione in zona Fiera per l'Alta velocità?
Avrebbe un costo enorme. Il mio progetto è migliore: tunnel sotto Altavilla, in superficie da San
Lazzaro, potenziamento della linea e la copertura con le gallerie parapioggia in acciaio e vetro,
che per inciso riducono anche i rumori. Così si risparmia. Ma le gallerie parapioggia che costi
avranno? Dieci milioni di euro. La mia idea era la più semplice, ma nel 2006 Berlusconi non
venne rieletto e il progetto si arenò, compreso il tunnel per le auto da 115 milioni di euro tra San
Lazzaro e il nuovo tribunale con connessione in stazione. Lei è un italiano nato a Tripoli: è
favorevole a una legge per garantire lo “ius soli”? No, perché diventeremmo il più grande reparto
di ostetricia del mondo. La cittadinanza è una cosa seria che va concessa a chi se lo merita.