Cammino portoghese da Porto a Santiago 13 luglio

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Cammino portoghese da Porto a Santiago 13 luglio
Cammino portoghese da Porto a Santiago
13 luglio ­ 25 luglio 2009
NOTE DI VIAGGIO DI DUE PELLEGRINI
(al termine una postfazione di Romano, pellegrino dal 2 al 9 settembre 2009)
Dove trovare la possibilità di ricrearsi in sole 2 settimane di sudate ferie? Questo il problema di
Gabriella e mio. Leggiamo le relazioni di Chiara e Flavio, e scopriamo che il cammino portoghese
da Porto si percorre in dodici giorni e si arriva a destinazione il 25 luglio, la festona di Santiago.
Abbiamo diviso i 243 km di strada in 12 tappe, le prime due più corte e le successive di 20 km,
la distanza che separa un albergue dal successivo. Con la nostra media e le soste per gustare un
bel posto, significa camminare di mattina e un ricco gir­in­giro nel pomeriggio. La principale preoccupazione era di non perdersi in mezzo alla campagna: invece il cammino è
ottimamente segnato, in Portogallo con le frecce amarille ad ogni incrocio, in Spagna con le
pietre miliari.
Il viaggio si è rivelato molto bello, sia per gli aspetti naturalistici sia per il lato etno­
gastronomico: il Portogallo è la patria d’adozione dell’adorato baccalau che ben si sposa con il
vinho verde. Ad entrar in Spagna il menu si rinnova con le gustose tapas e il vinho tinto.
Gli alloggi o albergue sono molto belli e puliti, tutti dotati di docce calde; in Portogallo sono più
radi e si sostengono con il donativo del pellegrino; in Spagna diventano più numerosi e
richiedono un contributo a 3 euri la notte.
In Portogallo il clima è caldo ventilato, da maggio fiorentino: la sera fresco da felpina. In Galizia
piove.
Questo è uno schema delle tappe, a cui alleghiamo le tracce gps in formato Garmin GPX, dodici
tracce giornaliere dettagliate e una riassuntiva del cammino. Tappa 1: da Porto a Vilar de Pinheiro via metro, poi da Vilar de Pinheiro a Villarinho (10,8 km):
Per uscire dalla città e evitare la periferia industriale abbiamo preso la metro: dall’uscita della
metro al raccordo del cammino il percorso non è segnato, ma una volta raggiunta la chiesa di
Vilar la strada diventa ben marcata e non ci si perde più.
La tappa termina all’albergue di Villarinho di quattro posti letto, nella palestra della scuola: chiedere le chiavi alla vicina farmacia.
Tappa 2: da Villarinho a San Pedro de Rates (13.7 km)
Tappa di riscaldamento, termina nel grande albergue di Rates, presso il museo agricolo;
chiedere le chiavi alla drogheria dirimpetto.
Tappa 3: da San Pedro de Rates a Barcelos (18.2 km)
Arriviamo nel primo pomeriggio e i Bomberos sono già al completo, in alternativa passiamo dalla
Pensione Arantes, giusto sopra il Ristorante Arantes, elogiato dal Maestro Saramago nel Viaggio
in Portogallo. Costo della doppia: 45 euri.
Tappa 4: da Barcelos a Ponte de Lima (35.1 km)
Lunga tappa di mezza collina: a Ponte di Lima troviamo alloggio nell’Ostello della Gioventù che ci
ricordano gli anni di piombo. Le ampie vetrate e il cemento promettono notti soffocanti, ma per
fortuna oggi è piovuto. Costo dell’alloggio: 8 euri a testa, incluso colazione.
Per la cronaca ci informano che la tappa si può dividere in due parti appoggiandosi a un albergue
a metà strada: noi non lo troviamo e proseguiamo come da programma.
(**) Romano passa di qui dopo un mese e mezzo e trova uno stupendo albergue alla fine del
ponte medievale, altro che ostello cementato: prima del pellegrinaggio avrei provato invidia, ma
ora espiati i peccati e benedetto da Santiago non posso che rallegrarmi e consigliare a tutti di
visitarlo.
Tappa 5: da Ponte de Lima a Rubiaes (20.4 km)
La tappa più selvaggia e più bella: si attraversano le colline disabitate del nord del Portogallo e
tocchiamo la vetta dei 400 metri. Arrivo allo stupendo albergue di Rubiaes, ristruttato e aperto
da pochi anni, accanto alla chiesa romanica e al paesino.
Accanto alla chiesa di Rubiaes una prima pietra miliare della via romana XIX: di qui in avanti il
cammino si confonde con essa.
Tappa 6: da Rubiaes a Valença (17.9 km)
Scegliamo di fermarci nel grande e semivuoto albergue di Valença, accanto ai Bomberos e ai
piedi della Fortaleza; questo albergue non è molto frequentato perché molti pellegrini allungano
la tappa di 3 km, superano il confine e passano la notte nell’albergue di Tui.
Unico difetto: Tui è anche la prima tappa che consenta di ottener la Compostela, e si affolla
anche dei pellegrini spagnoli.
Noi ci teniamo i km per il giorno successivo e spendiamo il pomeriggio a scoprire l’anima
turistica e commerciale della città, dopo una settimana di turismo rurale.
Tappa 7: da Valença a O Porrinho (23 km)
Attraversiamo il fiume Minho ed entriamo in Spagna: dopo la visita alla cattedrale gotica di Tui
inizia la lunga marcia di avvicinamento all’industriosa O Porrinho. La zona industriale è
sviluppata in lunghezza e il cammino la attraversa per il lungo, con un indimenticabile stradone
asfaltato e scevro di alberi. Al termine del rettifilo, un cartellone pubblicitario ci conforta su
quanto i Porrinhesi siano orgogliosi dei loro capannoni (mah). Comunque mancano ancora 3,5 km
di asfalto e sudore per arrivar all’albergue di Porrinho.
L’albergue è ospitato in una casa vicina al centro cittadino: bello e pulito, è più affollato per
l’arrivo dei pellegrini spagnoli. Il cammino, che prima pensavamo fosse una cosa solo nostra, da
questa tappa comincia a popolarsi e non sarà più così scontato trovare un alloggio.
Tappa 8: da O Porrinho a Redondela (16 km)
Usciti dall’industriosa città il paesaggio diventa più accettabile: passiamo per il paese di Mos e
parlando con la proprietaria della drogheria scopriamo un albergue appena aperto e poco
frequentato. Rinunciamo alla sosta e proseguiamo verso Redondela dove troviamo l’albergue
ospitato nella torre medievale della città. Tappa 9: da Redondela a Pontevedra (20.8 km)
Qui si rivela la vera natura della Galizia, la pioggia: l’acqua ci accompagna per il percorso fino
all’arrivo a Pontevedra. L’albergue, vicino alla stazione degli autobus, è al completo e dopo un
tentativo al Monastero delle Sorelle del Divino Amor, isolato sulle colline della periferia e per un
probabile 8 euro cadauno, ci decidiamo per l’Hotel della Vergine del Caminho, a 50 euri per la
camera doppia. Internet gratis, colazione compresa.
Tappa 10: da Pontevedra a Caldas de Reis (24 km)
Anche oggi diluvia: la lunga strada termina nel paese di Caldas de Reis ove ci rifugiamo subito
nell’Hotel Balneario Davila; per 50 euri una stanza doppia e la piscina di acqua termale che ci
ritempra, almeno nello spirito.
(***) Romano consiglia l’albergo Lotos, vedi in fondo Tappa 11: da Caldas de Reis a Padron (21.7 km)
Inutile sperare che si apra: camminiamo per il terzo giorno sotto l’acqua, e arriviamo a Padron.
L’albergue è nel centro città, attraversato il fiume Umìa. Siamo preoccupati di trovarlo pieno, ma
Santiago ci dà una mano: i pellegrini si allungano di qualche chilometro e passano l’ultima notte
a Teo, per poi balzare gli ultimi 12 km e arrivare per primi alla meta.
Tappa 12: da Padron a Santiago de Compostela (21.5 km)
Affrontiamo l’ultima tappa verso Santiago, divisa equamente tra la statale N550 e i sentierini di
campagna. Superato un cavalcavia nella periferia di Santiago, la visione della cattedrale lontana
ci toglie le ultime forze; provvidenziale la fermata dell’autobus linea 2, che passa ogni ora e che
ci porta senza colpo ferire a chiudere il pellegrinaggio.
In conclusione: è stato proprio bello.
Grazie e grazie ancora ai volontari e agli hospitaleros che hanno messo a disposizione Albergue,
indicazioni e calore umano. Un ringraziamento particolare a Carmine, di cui abbiamo trovato le
tracce nell’albergue di Villarinho, e al grande ispiratore José Saramago, per “Viaggio in
Portogallo”, Einaudi editore, 1999.
Ultreia a tutti,
Daniele e Gabriella, 19 agosto 2009
[email protected]
Postfazione di Romano, settembre 2009
Ho effettuato dal 2 al 10 settembre 2009 il percorso Braga­Santiago: specifico qui di seguito
qualche brevissima nota logistica, che se credete potrete aggiungere sul sito al Vs. diario, ad
utilità di futuri pellegrini.
(*) Braga: foresteria "Las Zitas", in convento Santa Zita, a 100 passi dalla cattedrale. Ottima
accoglienza, camera singola e colazione, totale 25 E. La città merita una calma visita.
(**) Ponte de Lima: nuovissimo albergue in antico nobile edificio, aperto in luglio. E' posto a 50
passi dalla chiesa che è al Termine del Ponte. Ottimo. Notte a 3 E.
(***) Caldas dos Reyes:concordo col non perdere un passaggio alle Terme. Albergo Lotos, più
che dignitoso,a buon mercato: notte 25 E, cena 15.
Per il resto condivido la vostra diagnosi di percorso godibile, talora incantevole. L'ho trovato
capace di offrire momenti veri di raccoglimento e di spiritualità.
Cordialmente. Ultreya.
Romano
[email protected]