OGGETTO: modalità di valutazione degli allievi stranieri che
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OGGETTO: modalità di valutazione degli allievi stranieri che
ALLEGATO 7 Documento di pianificazione e valutazione degli allievi stranieri Il presente documento è stato redatto con l’intento di fornire un supporto ai docenti singoli e ai Consigli di classe impegnati nel compito di rendere possibile a tutti l’esercizio del diritto allo studio ed è complementare al Protocollo di accoglienza/permanenza. Nel presente documento si trovano indicazioni per la redazione dei Piani personalizzati e per la valutazione degli allievi non italofoni che manifestino difficoltà scolastiche. L'inserimento degli allievi non italofoni segue le più recenti Linee guida per l'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri emanate dal MIUR nel febbraio del 2014. Nello specifico si fa riferimento alla sezione 4. La valutazione, in cui viene messo in evidenza che “nella sua accezione formativa, la valutazione degli alunni stranieri, soprattutto di quelli di recente immigrazione o non italofoni, pone diversi ordini di questioni, che possono riguardare non solo le modalità di valutazione e di certificazione ma, in particolare, la necessità di tener conto del percorso di apprendimento dei singoli studenti. E' prioritario, in tal senso, che la scuola favorisca, con specifiche strategie e percorsi personalizzati a partire […] dalle Indicazioni e Linee guida per le scuole secondarie di secondo grado, un possibile adattamento dei programmi per i singoli alunni, garantendo agli studenti non italiani una valutazione che tenga conto, per quanto possibile, della loro storia scolastica precedente, degli esiti raggiunti, delle caratteristiche delle scuole frequentate, delle abilità e competenze essenziali acquisibili”. Inoltre “occorre anche tener conto del fatto che, […], da molti anni è emersa una riflessione sull'opportunità di prevedere una valutazione per gli alunni stranieri modulata in modo specifico ed attenta alla complessa esperienza umana di apprendere in un contesto culturale e linguistico nuovo, senza abbassare in alcun modo gli obiettivi richiesti, ma adattando gli strumenti e le modalità con cui attribuire la valutazione stessa.” Per gli studenti neoarrivati (di recente immigrazione e che non possiedono la Licenza media rilasciata da una scuola italiana) e non frequentanti classi terminali (dov'è previsto l'Esame di stato o la Qualifica regionale, quindi quinta e terza professionale) il Consiglio di classe deve compilare il Piano Didattico Personalizzato Transitorio (su modello predisposto). Il Piano è parte integrante della Programmazione educativo/didattica dell’intera classe: le caratteristiche della classe ne condizionano il contenuto e la trasmissione. Il Consiglio di classe decide, dopo un primo periodo iniziale di osservazione e di individuazione delle competenze già acquisite e dei bisogni specifici, sentito il tutor dell’allievo non italofono, quale debba essere, per l’anno scolastico in corso, il percorso possibile di apprendimento. Si rammenta che “diversi sono i tempi richiesti dall'apprendimento dell'italiano L2 per la comunicazione e dall'apprendimento dell'italiano lingua veicolare di studio per apprendere i contenuti disciplinari. Per il primo percorso, sono necessari, in genere, alcuni mesi; per il secondo percorso, il cammino è lungo e deve coinvolgere tutti i docenti della classe”. Nel Piano vengono menzionati i corsi che l’allievo deve frequentare fra le opportunità offerte dal Progetto interculturale dell’Istituto. All’interno del Piano personalizzato i docenti curricolari elaborano i Programmi disciplinari, ricordando che gli obiettivi potrebbero anche essere sostanzialmente diversi da quelli previsti per gli altri allievi della classe. a). Se l’allievo non conosce la lingua italiana per affrontare i contenuti disciplinari l’obiettivo di tutti i docenti è inizialmente l’apprendimento dell’italiano per comunicare e per studiare; b) Quando l’allievo può apprendere i contenuti, è comunque necessario individuare i nuclei fondamentali delle discipline e provvedere eventualmente a semplificare e facilitare i testi, in collaborazione con i docenti dei corsi di alfabetizzazione e/o sostegno allo studio. Il Piano di studio personalizzato deve essere considerato documento flessibile, il Consiglio di classe si riunisce per le modifiche quando lo ritiene opportuno. La valutazione scolastica del percorso personalizzato La valutazione è compito dei docenti del Consiglio di classe. La valutazione in itinere e quella sommativa devono essere coerenti e conseguenti al Piano personalizzato. Inoltre il lavoro svolto nei corsi di alfabetizzazione e di sostegno linguistico deve essere considerato parte integrante della valutazione di Italiano, in quanto l’allievo immigrato impara la sua prima lingua straniera (la lingua italiana) per comunicare e per studiare; pertanto la lingua italiana potrebbe essere assimilata alla prima lingua straniera. Il curricolo scolastico può prevedere lo studio della lingua Inglese o Francese o Tedesca che evidentemente diventa seconda o terza lingua straniera, pertanto il Consiglio di classe nella pianificazione personalizzata può prevedere che per queste discipline non venga assegnato/considerato il debito formativo. Per gli studenti dell'ultimo anno Le linee guida sottolineano che “sono da considerarsi crediti formativi eventuali percorsi di mantenimento e sviluppo della lingua d'origine”