Azionario USA: BENEFICI A LUNGO TERMINE DELLA GESTIONE

Transcript

Azionario USA: BENEFICI A LUNGO TERMINE DELLA GESTIONE
PRICE
PERSPECTIVE®
aprile 2016
Analisi e valutazioni approfondite
per aiutarvi a prendere decisioni
informate.
Azionario USA:
BENEFICI A LUNGO TERMINE
DELLA GESTIONE ATTIVA
SECONDO T. ROWE PRICE
ƒƒ T. Rowe Price ha dimostrato che una gestione attiva di qualità, coadiuvata da un’approfondita
ricerca sui fondamentali, può creare valore per i clienti su orizzonti temporali più estesi. Dal
momento che le strategie attive di portafoglio possono impiegare del tempo per dare i loro
frutti, porre l’accento esclusivamente sulla performance relativa di breve periodo potrebbe
rivelarsi un grave errore.
ƒƒ La ricerca ha dimostrato che certi contesti di mercato sono spesso associati a periodi di
sottoperformance e sovraperformance della gestione attiva. Un altro dato della ricerca è che
alcune caratteristiche dei gestori potrebbero contribuire al successo di lungo termine di una
gestione attiva.
ƒƒ Abbiamo esaminato la performance di 19 strategie istituzionali attive diversificate di T. Rowe
Price applicate all’azionario USA negli ultimi 20 anni fino al 2015 o dal lancio per quelle con
un track record inferiore a 20 anni. In media, le strategie oggetto dello studio hanno generato
extra-rendimenti positivi, al netto delle commissioni, nel raffronto con i rispettivi benchmark, su
periodi mobili di 1, 3, 5 e 10 anni.1
ƒƒ Le probabilità che le strategie diversificate di T. Rowe Price sull’azionario statunitense
sovraperformino i rispettivi indici di riferimento sono risultate maggiori con la progressiva
estensione degli intervalli di tempo.
ƒƒ Attribuiamo il valore che siamo riusciti a creare per i nostri clienti azionari USA ai punti di forza del
processo d’investimento e della piattaforma di ricerca sottostanti che, a nostro parere, sono in
linea con molte delle caratteristiche insite nel successo di una gestione attiva.
Dato che il mercato azionario statunitense è generalmente ritenuto il più efficiente e trasparente a livello mondiale, riteniamo che esso costituisca un banco di
prova particolarmente valido per testare le abilità dei gestori attivi. Cfr. Appendice A (pag. 10) per ulteriori informazioni sulla metodologia impiegata nello studio
delle performance.
1
Riservato agli investitori professionali. Ulteriore distribuzione non ammessa.
1 di 15
Valutare i gestori sulla base dei risultati trimestrali o anche annuali
può essere difficile e potenzialmente fuorviante. Spesso, le strategie
attive di successo hanno bisogno di tempo per dare i propri frutti.
Molti investitori esperti sono consapevoli degli
svantaggi insiti nel reagire in maniera eccessiva ai
trend di mercato di breve termine – un’abitudine che
può condurre a rendimenti di lungo termine inferiori
alle attese. I mercati dei capitali sono volatili, e gli
investitori che si affrettano a vendere o comprare
unicamente sulla base delle performance più recenti
possono scoprire di essersi assunti più rischi del
previsto.
Lo stesso principio vale per gli investimenti a gestione
attiva, ossia quelli che cercano di creare valore per
i clienti mediante la selezione dei titoli, la rotazione
settoriale, la ponderazione fattoriale o altre tecniche.
Proprio come i mercati, anche i risultati delle gestioni
attive tendono ad essere volatili. Valutare i gestori
sulla base dei risultati trimestrali o anche annuali può
essere difficile e potenzialmente fuorviante. Spesso, le
strategie attive di successo hanno bisogno di tempo
per dare i propri frutti ed è raro che le posizioni in
controtendenza siano immediatamente remunerative.
Le opportunità di crescita interessanti potrebbero
maturare in futuro, non nell’immediato, e le aziende
sottovalutate potrebbero rimanere tali per mesi o anni.
La letteratura accademica è molto chiara sul
problema cui va incontro il gestore attivo “medio”
quando cerca di generare extra-rendimenti,
soprattutto al netto delle commissioni e degli altri
costi. Nel tempo, gli extra-rendimenti positivi e
negativi dei gestori attivi a livello aggregato tendono a
compensarsi a vicenda, facendo sì che l’impatto netto
sulla performance relativa delle commissioni e delle
Periodi mobili di 1 anno terminati al
31/12/2015
Categorie eVestment Manager
U.S. Large Growth 249 gestori
U.S. Large Value 266 gestori
U.S. Small Growth 133 gestori
U.S. Small Value 181 gestori
Fonti: Zephyr StyleAdvisor ed
eVestment Alliance; analisi dei dati
a cura di T. Rowe Price.
Tuttavia, pur riconoscendo i meriti delle strategie
passive sugli indici (non a caso, alcune delle nostre
strategie di asset allocation impiegano i componenti
degli indici), crediamo fermamente che una gestione
attiva abile e consapevole dei rischi sia in grado di
creare valore per i clienti lungo orizzonti temporali più
estesi.
Per valutare la performance dei gestori attivi, gli
investitori e/o i loro consulenti finanziari devono
distinguere tra segnali e rumori di fondo, ossia
guardare oltre i molteplici fattori che possono rendere
volatili i rendimenti attivi e dipingere un quadro di
breve termine distorto (sia in positivo che negativo)
delle abilità del gestore.
Le performance attive possono
confondere nel breve termine
La prima cosa da sapere è che le performance
attive, in particolare quelle azionarie, possono essere
estremamente volatili nel breve termine, come
testimoniano i trend relativi al piazzamento dei gestori
nelle quattro categorie principali (dimensioni e stile)
del database eVestment Alliance nel corso degli ultimi
due decenni (Figura 1).2
Benché nel tempo la sovraperformance
attiva complessiva tenderà a compensare la
sottoperformance complessiva, ciò può significare
che un numero relativamente esiguo di gestori
Le performance attive possono essere molto volatili nel breve termine
Percentuale dei gestori nel database eVestment Alliance che sovraperformano i loro benchmark per categoria e stile
(al netto delle commissioni)
% gestori che
sovraperformano il benchmark
Figura 1
altre spese sia negativo.
100%
75
50
25
0
Dic. 1995
Dic. 2000
Dic. 2005
Dic. 2010
Dic. 2015
Le performance attive possono subire ampie variazioni nel breve termine per effetto delle tendenze di mercato o di altri
fattori. Ciò produce un elevato grado di volatilità o di “rumore” statistico.
In base alla performance relativa delle strategie nelle rispettive categorie all’interno del database eVestment Alliance, al netto delle commissioni, al 31 dicembre
2015. Definizione delle categorie in base a dimensioni e stili a cura di eVestment Alliance. La performance del gestori large growth è stata misurata rispetto
all’indice Russell 1000 Growth; gestori large value: indice Russell 1000 Value; gestori mid-cap growth: indice Russell Mid-cap Growth; gestori mid-cap value:
indice Russell Mid-cap Value; gestori small growth: indice Russell 2000 Growth; gestori small value: indice Russell 2000 Value.
2
Si noti che i dati relativi alle performance passate forniti nel presente materiale non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri.
2 di 15
Figura 2
Periodi mobili di 1 anno terminati al
31/12/2015
% dei gestori Large Value
USA che sovraperformano il
Benchmark
Rendimenti dell’indice Russell
1000 Value (valori invertiti)
Mercati ribassisti
Correlazione: -0,60
I gestori attivi possono sovraperformare nelle fasi
ribassiste e rimanere indietro in quelle rialziste
Performance dei gestori e performance dei benchmark a
confronto (al netto delle commissioni)
Large Value USA
100%
-50%
75
-25
50
-0
25
25
0
50
1995
2000
2005
2010
2015
batterà di netta misura il benchmark a fronte di una
vasta maggioranza che resterà lievemente indietro, o
viceversa. Questo rapporto può capovolgersi molto
rapidamente. Quando la dispersione dei rendimenti
è bassa, le performance dei gestori e dei benchmark
possono differire di qualche punto base appena,
amplificando ulteriormente la volatilità dei piazzamenti
delle performance attive una volta che i differenziali
tornano ad allargarsi.
Quando a sovraperformare sono i
gestori attivi
All’interno dei rumori di sottofondo che caratterizzano
il breve termine, è possibile trovare modelli più
prevedibili o quantomeno più ciclici. La ricerca ha
individuato diversi contesti di mercato nei quali i
gestori attivi in generale hanno maggiori probabilità di
sovraperformare.
Tra questi figurano i seguenti:
ƒƒ Mercati ribassisti Secondo la ricerca, i gestori
% dei gestori Growth Value
USA che sovraperformano il
Benchmark
Rendimenti dell’indice Russell
1000 Growth (valori invertiti)
Mercati ribassisti
Correlazione: -0,52
Fonti: Zephyr StyleAdvisor,
eVestment Alliance e Russell;
analisi dei dati a cura di
T. Rowe Price.
azionari focalizzati sull’azionario USA hanno avuto
probabilità di sovraperformare relativamente
maggiori durante le fasi ribassiste (Figura 2).
Almeno uno studio sostiene che questo effetto
persiste anche quando si considerano le
differenze nell’esposizione al rischio di mercato
(ossia il beta), a indicazione del fatto che i gestori
attivi hanno fornito una modalità di attenuazione
del rischio di ribasso durante le fasi di mercato
più volatili.3
Large Growth USA
100%
-50%
75
-25
50
-0
25
25
0
50
ƒƒ Elevata dispersione dei rendimenti: Quando
1995
2000
2005
2010
la correlazione dei rendimenti all’interno di un
benchmark è ridotta, i gestori attivi a livello
aggregato possono avere maggiori opportunità di
creare valore mediante la selezione dei titoli o la
rotazione settoriale.
2015
In quanto categoria, i gestori attivi hanno tendenzialmente
sovraperformato nei periodi di calo borsistico limitando
la volatilità al ribasso. Per chiarire meglio questo aspetto,
la performance di mercato è stata invertita nei grafici
precedenti.
ƒƒ Mercati volatili: La Figura 3 suggerisce che, a
livello aggregato, i gestori attivi che investono
in azioni USA hanno avuto probabilità di
sovraperformare lievemente superiori nei periodi
in cui i rendimenti dei mercati sono stati più
variabili.
Lungo periodi di tempo più estesi, le fasi di profonda
sottoperformance o sovraperformance attiva tendono a
riportarsi sulla media, smussando in parte l’incertezza
Figura 3
Periodi mobili di 1 anno
terminati al 31/12/2015
% di gestori Large Core
USA che sovraperformano
l’indice Russell 1000
Dispersione media
dei rendimenti mensili
dell’indice Russell 1000
Correlazione: 0,48
Fonti: Zephyr StyleAdvisor,
eVestment Alliance e Russell;
analisi dei dati a cura di
T. Rowe Price.
Quando la dispersione dei rendimenti è elevata, i gestori attivi possono avere maggiori occasioni per creare valore
Performance dei gestori attivi rispetto alla dispersione dei rendimenti (al netto delle commissioni)
100%
16%
75%
12
50%
8
25%
4
0%
0
1995
2000
2005
2010
2015
Kosowski, “Do Mutual Funds Perform When It Matters Most? U.S. Mutual Fund Performance and Risk in Recessions and Expansions,”
Quarterly Journal of Finance, Vol. 1, N. 3, 2011.
3
3 di 15
Figura 4
Periodi mobili terminati al
31/12/2015
Categorie eVestment Manager
U.S. Large Growth
249 gestori
U.S. Large Value
266 gestori
La performance attiva è risultata essere più stabile
lungo orizzonti temporali più estesi
Percentuale dei gestori nel database eVestment
Alliance che sovraperformano i loro benchmark (al
netto delle commissioni)
L’influenza dei fattori ciclici di più lungo termine
risulta ora maggiormente visibile. Lungo l’intero
periodo di 20 anni, la percentuale di gestori che
sovraperformano i rispettivi benchmark in gran
parte delle categorie eVestment Alliance riportate
oscilla normalmente intorno alla soglia del 50%. I
gestori della categoria Small Value hanno mostrato
una tendenza alla sovraperformance nei periodi più
recenti, forse in virtù della marcata ponderazione
del settore finanziario nell’indice Russell 2000
Value (44% al 31 dicembre 2015) e dell’effetto che
ciò ha avuto sulla performance relativa durante e
all’indomani della crisi finanziaria globale.
3 anni mobili
100%
U.S. Small Growth
133 gestori
75
U.S. Small Value
181 gestori
50
25
0
Dic. 2000
Dic. 2005
Dic. 2010
Dic. 2015
5 anni mobili
100%
50
25
0
Dic. 2005
Dic. 2010
Dic. 2015
10 anni mobili
100%
75
50
25
Fonti: Zephyr StyleAdvisor ed
eVestment Alliance; analisi dei dati a
cura di T. Rowe Price.
0
Dic. 2005
Performance delle strategie
diversificate sull’azionario
USA di T. Rowe Price
Esaminare l’andamento delle performance storiche
può essere molto illuminante quando si tratta
di valutare le performance aggregate di breve
termine dei gestori attivi. Tuttavia, ciò non risponde
alla domanda probabilmente più pressante per
gli investitori: il mio gestore attivo è in grado di
generare extra-rendimenti positivi al netto delle
commissioni di gestione e degli altri costi?
75
Dic. 2000
che domina i risultati trimestrali e annuali. Questa
tendenza è illustrata nella Figura 4 (pag. 4) che
mostra la performance relativa dei gestori attivi
nelle stesse quattro categorie di eVestment
Alliance della Figura 1 (pag. 2), ma su periodi
mobili gradualmente più lunghi.4
Dic. 2010
Dic. 2015
I grafici precedenti mostrano che con l’estendersi degli
orizzonti temporali la performance attiva ha esibito
andamenti più costanti, attenuando in parte l’incertezza
che caratterizza i periodi di 1 anno.
Per gli investitori con orizzonti temporali più
estesi – come gli sponsor dei fondi pensione o i
privati cittadini che risparmiano in vista del loro
pensionamento – riteniamo che per rispondere
a questa domanda ci si debba riferire a periodi
pluriennali (o anche a più cicli di mercato) al fine
di filtrare la volatilità attiva di breve termine sopra
descritta. Ciò nonostante, i classici periodi di
performance a 1, 3, 5 e 10 anni mostrati ai clienti
e ai potenziali investitori (e utilizzati in molti studi
sulle performance del settore) forniscono solo
delle istantanee dei rendimenti storici scattate in
una determinata data. Per ottenere un’immagine
più nitida delle abilità di un gestore, c’è bisogno a
nostro avviso di un’indagine più approfondita.
In quanto gestori azionari attivi, la nostra priorità è
capire se il nostro stesso processo d’investimento
– che predilige l’analisi fondamentale bottom-up,
una ricerca approfondita e la collaborazione tra le
varie categorie definite in base a dimensioni e stili
– abbia creato valore di lungo termine per i nostri
clienti. Per andare più a fondo su questo tema,
abbiamo condotto uno studio sulla performance
delle strategie istituzionali diversificate di T. Rowe
Price riferite all’azionario USA lungo il periodo
di 20 anni terminato il 31 dicembre 2015 (o dal
rispettivo lancio per le strategie con un track
record inferiore a 20 anni).
Questo studio ha esaminato 19 delle 30 strategie
istituzionali attive diversificate riferite all’azionario
USA attualmente gestite da T. Rowe Price.
In base agli stessi raffronti tra categorie di gestori di eVestment Alliance e benchmark utilizzati nella Figura 1 (pag. 2).
4
4 di 15
Per evitare doppi conteggi, nei casi in cui un gestore di
portafoglio abbia gestito più strategie nell’ambito di uno
stile riferito a una stessa sottoclasse di attività (ad es.
Small Cap Growth USA), abbiamo considerato solo la
strategia con il maggior patrimonio gestito. Le strategie
prese in considerazione rappresentavano all’incirca il
79% di tutte le attività investite in azioni USA nell’ambito
di strategie azionarie nazionali e globali gestite dalla
società al 31 dicembre 2015. Il benchmark designato
per ciascuna strategia e la data della sua inclusione
nello studio sono mostrati nella Figura 5.5
al 31 dicembre 2015. Successivamente, abbiamo
calcolato gli extra-rendimenti (positivi o negativi) di
ciascuna strategia per ciascun periodo di tempo
rispetto al benchmark rilevante, ossia il benchmark
designato in base allo stile impiegato nei rapporti
sulle performance e nelle informative di T. Rowe
Price. I rendimenti delle strategie sono stati calcolati
al netto delle commissioni, in base alla commissione
breakpoint più elevata applicata ai clienti istituzionali
USA di T. Rowe Price che investono in azioni.
Per ciascuna strategia, abbiamo calcolato gli hit
rate (la percentuale dei periodi in cui la strategia ha
sovraperformato il suo benchmark) e i rendimenti
medi rispetto a tale benchmark per ciascuna finestra
Per ogni strategia inclusa, abbiamo esaminato la
performance lungo periodi mobili di 1, 3, 5 e 10
anni (con rolling mensile) dal 31 dicembre 1995
Figura 5
L’universo dello studio sulle performance
Strategie T. Rowe Price, benchmark e data di inclusione
Fonti: T. Rowe Price.
Strategia
Benchmark designato
Data di
inclusione
U.S. Capital Appreciation Composite
Indice S&P 500
31/12/1995
U.S. Dividend Growth Equity Composite
Indice S&P 500
31/12/1995
U.S. Growth & Income Equity Composite
Indice S&P 500
31/12/1995
U.S. Growth Stock Composite
Indice Russell 1000 Growth
31/12/1995
U.S. Large-cap Core Growth Equity Composite
Indice Russell 1000 Growth
31/12/1995
U.S. Large-cap Equity Income Composite
Indice Russell 1000 Value
31/12/1995
U.S. Large-cap Growth Equity Composite
Indice Russell 1000 Growth
30/11/2001
U.S. Large-cap Value Equity Composite
Indice Russell 1000 Value
31/12/1995
U.S. Mid-cap Growth Equity Composite
Indice Russell Mid-cap Growth
31/12/1995
U.S. Mid-cap Value Equity Composite
Indice Russell Mid-cap Value
31/07/1996
U.S. Multi-cap Growth Equity Composite
Indice Russell 1000 Growth
30/04/20007
U.S. Small-cap Core Equity Composite
Indice Russell 2000
31/12/1995
U.S. Small-cap Growth II Equity Composite
Indice Russell 2000 Growth
31/12/1995
U.S. Small-cap Value IV Equity Composite
Indice Russell 2000 Value
31/12/1995
U.S. Smaller Companies Equity Composite
Indice Russell 2500
31/07/2001
U.S. Structured Active Mid-cap Growth Equity Composite
Indice Russell Mid-cap Growth
31/12/1995
U.S. Structured Active Small-cap Growth Equity
Composite
Indice Russell 2000 Growth
30/04/1997
U.S. Structured Research Equity Composite
Indice S&P 500
31/05/1999
U.S. Value Equity Composite
Indice Russell 1000 Value
31/12/1995
ue delle strategie diversificate di T. Rowe Price sull’azionario USA sono state escluse dallo studio in virtù del track record estremamente limitato in termini di
D
performance di più lungo termine. La strategia U.S. Large-cap Core Equity è stata lanciata nel giugno 2009 e la strategia U.S. Amplified Structured Research
Equity nel dicembre 2010; pertanto erano disponibili solo periodi mobili di 5 anni (rispettivamente 19 e 1), il che avrebbe reso inaffidabile l’analisi delle
performance di lungo termine. Come molti altri gestori attivi focalizzati sul segmento large cap statunitense, le performance di queste strategie hanno risentito di
influenze negative durante la loro breve esistenza, pertanto abbiamo ritenuto inopportuna una loro inclusione. Sono state escluse dallo studio quattro strategie
socialmente responsabili (U.S. Large-cap Growth Socially Responsible Equity, U.S. Large-cap Value Socially Responsible Equity, U.S. Large-cap Core Growth
Socially Responsible Equity e U.S. Growth Stock Socially Responsible). I compositi di queste strategie sono costituiti da portafogli di clienti che richiedono
specifiche restrizioni in materia di titoli. Il gestore di portafoglio di turno altera la strategia di base, spesso trovando posizioni sostitutive per i titoli soggetti a
restrizioni. Dato che le restrizioni sono decise dai clienti e che i portafogli vengono altrimenti gestiti in linea con la strategia di base, abbiamo ritenuto appropriato
escludere queste strategie. Informazioni più dettagliate sulla metodologia dello studio sono contenute nell’Appendice A di pagina 10.
5
Gli extra-rendimenti per i periodi mobili di 3, 5 e 10 anni sono annualizzati.
6
a strategia U.S. Multi-cap Growth Equity è stata lanciata a settembre del 1985 ma è stata inserita nello studio a partire dalla data della modifica del programma
L
d’investimento che ne ha ampliato l’obiettivo per ricomprendere gli investimenti in un portafoglio diversificato di società growth statunitensi. Cfr. Appendice A
(pag. 10) per ulteriori informazioni.
7
5 di 15
temporale, ossia lungo tutti i periodi mobili di 1, 3, 5 e
10 anni).6 I risultati sono illustrati nella Figura 6 (pag. 6).
Risultati dello studio sulle
performance di T. Rowe Price
Abbiamo scoperto che per gran parte delle strategie
diversificate di T. Rowe Price riferite all’azionario
USA, gli hit rate di più breve termine (in questo
caso, su periodi mobili di 1 anno) erano in media
leggermente superiori alla soglia del 50% che, di
norma, ci si aspetterebbe dal gestore attivo medio
lungo un arco temporale più esteso, come i 20
anni coperti dal nostro studio. 14 delle 19 strategie
hanno sovraperformato in più della metà dei periodi
mobili di 1 anno, mentre cinque strategie hanno
sottoperformato più della metà delle volte.
Di contro, gli extra-rendimenti di breve termine al
netto delle commissioni tendono ad essere più
marcatamente positivi. In media, 16 delle 19 strategie
hanno mostrato extra-rendimenti positivi lungo i periodi
mobili di 1 anno esaminati. Tre strategie hanno esibito
extra-rendimenti medi negativi a 1 anno (Figura 7,
prima colonna). Hit rate ed extra-rendimenti possono
differire a seconda dell’andamento complessivo della
performance di una particolare strategia; ad esempio,
una strategia che ha nettamente battuto il suo indice
ma in un numero relativamente esiguo di periodi di
tempo può mostrare extra-rendimenti positivi ma un hit
rate negativo (sotto il 50%).
Gran parte delle strategie diversificate di T. Rowe Price per l’azionario
USA ottiene risultati positivi su orizzonti temporali più estesi
Periodi mobili dal 31/12/1995
al 31/12/2015
Figura 6
Figura 7
Hit rate: percentuale di periodi mobili con rendimenti
superiori ai benchmark (al netto delle commissioni)
Rendimenti medi annualizzati rispetto al benchmark
(al netto delle commissioni)
Periodi mobili
Periodi mobili
Strategia
1 anno
3 anni
5 anni
10 anni
1 anno
3 anni
5 anni
10 anni
U.S. Capital Appreciation
50%
63%
82%
100%
1,72%
3,37%
5,09%
5,07%
U.S. Dividend Growth Equity
51
53
73
93
-0,20
0,13
1,04
1,11
U.S. Growth & Income Equity
38
43
54
40
-0,91
-0,60
0,24
0,23
U.S. Growth Stock
62
70
85
100
1,60
2,13
2,88
2,70
U.S. Large-cap Core Growth
Equity
62
73
86
100
1,25
1,60
2,14
1,90
U.S. Large-cap Equity Income
35
46
65
64
-0,54
-0,05
0,48
0,38
U.S. Large-cap Growth Equity
63
78
95
100
2,12
1,56
1,23
1,25
U.S. Large-cap Value Equity
49
60
76
96
0,31
0,47
0,78
0,74
U.S. Mid-cap Growth Equity
67
84
99
100
1,78
2,78
3,67
3,41
U.S. Mid-cap Value Equity
46
53
72
92
0,62
1,12
1,41
1,34
U.S. Multi-cap Growth Equity
71
79
88
100
2,53
2,02
1,96
2,01
U.S. Small-cap Core Equity
67
76
86
100
2,23
2,42
2,64
2,07
U.S. Small-cap Growth II Equity
72
90
100
100
3,53
4,01
4,25
3,64
U.S. Small-cap Value IV Equity
56
77
91
100
0,91
1,46
1,87
1,99
U.S. Smaller Companies Equity
60
62
76
100
0,44
0,81
0,96
0,98
U.S. Structured Active Mid-cap
Growth Equity
51
59
80
81
1,03
1,57
2,02
1,52
U.S. Structured Active Small-cap
Growth Equity
71
74
81
100
1,17
1,70
1,74
1,37
U.S. Structured Research Equity
77
80
88
100
0,99
0,81
0,80
0,83
U.S. Value Equity
61
71
88
100
1,42
1,32
1,57
1,33
Periodi con hit rate o extra-rendimenti positivi.
Fonti: T. Rowe Price, Russell e Standard & Poor’s; analisi dei dati a cura di T. Rowe Price.
I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri.
6 di 15
Hit rate
L'hit rate registra la percentuale di
volte in cui una strategia supera
il relativo benchmark, al netto
delle commissioni e dei costi
delle operazioni, in un periodo
di tempo specificato (ad es., 10
anni). Pensatelo come una misura
della frequenza con cui un cliente
potrebbe esaminare i consueti
rapporti sulla performance e
scoprire che una strategia ha
sovraperformato.
Abbiamo definito un hit rate
positivo come una strategia che
supera il rendimento del proprio
benchmark in più della metà dei
periodi misurati.
Cfr. Figura 6 (pag. 6) per dettagli
sugli hit rate specifici per ciascuna
strategia in periodi mobili di 1, 3, 5
e 10 anni.
Una delle conclusioni emerse con maggiore chiarezza
dallo studio è che la performance della strategia è
stata tendenzialmente migliore nella maggior parte
dei periodi più estesi.
fine novembre 2001. Ciò nonostante, i risultati delle
19 strategie avrebbero avuto la stessa ponderazione
all’interno di una media semplice, a prescindere dalla
loro longevità.
ƒƒ Anche se 17 strategie su 19 hanno registrato hit
Per correggere queste potenziali distorsioni, abbiamo
diviso le 19 strategie esaminate in tre categorie di
capitalizzazione – grande, media e piccola – sulla base
dei rispettivi benchmark. Successivamente, abbiamo
calcolato gli hit rate medi e gli extra-rendimenti medi
di ciascuna categoria. Queste medie sono state
ponderate in funzione del tempo, ossia i risultati
sono stati ponderati per la percentuale dei periodi
di performance totali di ciascuna categoria forniti
dalle varie strategie.9 I risultati della nostra analisi per
categorie sono riportati nella Figura 8 (hit rate medi) e
nella Figura 9 (extra-rendimenti) di pagina 9.10
rate positivi (ossia superiori al 50%) su periodi
mobili di tre anni, 19 hanno conseguito hit rate
positivi a cinque anni e 18 hit rate positivi a 10
anni.
ƒƒ Più dei due terzi delle strategie (13 su 19) hanno
sovraperformato il rispettivo benchmark in tutti i
periodi mobili di 10 anni.
ƒƒ In media, 16 strategie su 19 hanno registrato
extra-rendimenti positivi su periodi mobili di 1
anno, e 17 su periodi mobili di tre anni, mentre
19 strategie (il 100%) hanno conseguito extrarendimenti medi positivi sia su periodi mobili di
cinque che di 10 anni.
ƒƒ Come è logico presumere, le performance
ponderate in funzione del tempo dei gestori
small cap di T. Rowe Price sono state, in media,
superiori a quelle dei gestori large cap, mentre
i gestori mid cap, come prevedibile, si sono
collocati più o meno nel mezzo.
ƒƒ Gli extra-rendimenti hanno mostrato una tendenza
ad aumentare nella maggior parte dei periodi di
tempo più estesi, ma non in tutti. Per 16 delle 19
strategie, gli extra-rendimenti annualizzati a cinque
anni sono stati mediamente superiori a quelli
registrati su 1 anno.
ƒƒ I risultati dei gestori small cap ponderati su base
temporale sono stati particolarmente robusti
(rispetto ai gestori mid e large cap) sui periodi di
tempo più brevi. Tuttavia, gli extra-rendimenti medi
dei gestori large, mid e small cap si sono tutti
lievemente indeboliti sulla finestra decennale.
ƒƒ Gli extra-rendimenti medi annualizzati a 10 anni,
inoltre, hanno superato quelli a 1 anno in 13 casi
su 19.
Il nostro studio indica che negli ultimi vent’anni la
maggioranza delle strategie istituzionali diversificate
di T. Rowe Price riferite all’azionario USA ha
generato una performance attiva positiva, al netto
delle commissioni e dei costi delle operazioni. Nello
studio, tuttavia, abbiamo dovuto far fronte ad alcune
distorsioni potenziali.
L’insieme variegato di obiettivi d’investimento esaminati,
ad esempio, rende inappropriato il calcolo di semplici
medie delle performance per tutte e 19 le strategie.
Di norma, l’universo dei titoli di minori dimensioni è
oggetto di una ricerca meno approfondita rispetto
al mercato large cap, e ciò può consentire ai gestori
small cap di generare più facilmente extra-rendimenti
sfruttando le asimmetrie informative.
Pertanto, gli extra-rendimenti dei
Una delle conclusioni
gestori small cap oggetto dello studio
emerse con maggiore
potrebbero aver distorto al rialzo le
medie, celando risultati relativamente
chiarezza dallo studio
scarsi per i gestori large cap.
ƒƒ Gli hit rate ponderati in funzione del tempo dei
gestori large cap di T. Rowe Price sono stati
positivi (sopra il 50%) su tutti i periodi di tempo.
Gli extra-rendimenti medi sono risultati positivi su
tutti gli orizzonti temporali.
ƒƒ Gli hit rate ponderati su base temporale per tutte
e tre le categorie di gestori aumentano sempre
con l’allungarsi dei periodi di tempo.
Investimenti disciplinati in un’ottica
di lungo termine
Le performance medie, inoltre,
avrebbero potuto essere distorte
dal fatto che sei delle 19 strategie
esistevano da meno di 20
anni, cosicché alcune strategie
presentavano un numero
estremamente esiguo di periodi di
performance più estesi.8
Anche se lo studio sembra confermare che i gestori di
T. Rowe Price focalizzati sull’azionario USA sono stati
mediamente in grado di creare valore al netto delle
commissioni e dei costi operativi, soprattutto lungo gli
orizzonti temporali più estesi, è chiaro che lo stesso
non si può dire per tutte le nostre strategie lungo tutti
i periodi di tempo considerati. Al pari di altri gestori
attivi, abbiamo incontrato fasi di mercato protratte che
sono risultate ostili o alla nostra filosofia complessiva
o ai vari approcci legati a dimensioni e stili. Alcune
strategie growth di T. Rowe Price, ad esempio, hanno
sottoperformato negli anni ’90 poiché i gestori,
preoccupati dalle valutazioni esose, non hanno voluto
compensare le ponderazioni sempre più stellari
dei titoli tecnologici all’interno degli indici growth
ponderati per la capitalizzazione.
Al 31 dicembre, 2015, ad esempio, la strategia US
Large-cap Growth Equity aveva completato solo 50
periodi mobili di 10 anni dal suo lancio risalente a
Per alcune strategie, tuttavia, la sottoperformance si è
trasformata in sovraperformance attiva una volta che i
mercati si sono normalizzati e i benchmark ponderati
“
è che la performance
della strategia è stata
tendenzialmente
migliore nella
maggior parte dei
periodi più estesi.
Cinque strategie disponevano di un track record inferiore a 20 anni per il periodo esaminato: U.S. Large-cap Growth Equity, U.S. Mid-cap Value Equity,
U.S. Multi-cap Growth Equity, U.S. Smaller Companies Equity, U.S. Structured Active Small-cap Growth Equity e U.S. Structured Research Equity. Una sesta
strategia, U.S. Multi-cap Growth Equity, non aveva un track record completo di 20 anni per il suo attuale obiettivo d’investimento (cfr. nota 5).
8
Le ponderazioni temporali di ciascuna strategia sono riportate nell’Appendice A (Figura A2), pagina 12.
9
Le categorie basate sulle capitalizzazioni di ciascuna strategia sono riportate nell’Appendice A (Figura A2), pagina 12.
10
7 di 15
19 su 19
strategie diversificate per l’azionario
USA presentavano hit rate positivi su
periodi mobili di 5 anni
13
strategie diversificate per l’azionario
USA hanno sovraperformato il
relativo benchmark in ogni periodo
mobile di 10 anni.
100%
delle strategie azionarie hanno
registrato extra-rendimenti positivi su
periodi mobili di 5 e 10 anni.
per le capitalizzazioni sono stati trascinati in basso
dalla loro pesante esposizione ai titoli tecnologici
in caduta libera. Questo episodio suggerisce che
un approccio d’investimento disciplinato può
dare i suoi frutti nel lungo periodo. D’altro canto,
la consapevolezza che i fattori ciclici di mercato
possono avere effetti così persistenti induce a
interpretare con cautela anche la performance delle
singole strategie, soprattutto di quelle con track
record inferiori ai 20 anni coperti dal nostro studio.
Enfasi sulla creazione di valore di
lungo termine
Se, come suggerisce il nostro studio, è possibile
per i gestori attivi che investono nell’azionario USA
creare valore lungo orizzonti temporali più estesi,
quali sono i fattori in grado di incidere sul loro grado
di successo? La ricerca accademica indica che ci
sono alcune caratteristiche comuni associate alla
sovraperformance dei gestori attivi.11
Uno dei fattori più importanti, ovviamente, è il costo.
Anche se gli studi hanno indicato che alcuni gestori
attivi dimostrano di riuscire a battere il mercato
al lordo dei costi, questo margine positivo tende
mediamente a scomparire al netto delle spese
operative e delle commissioni.12 Pertanto, i gestori
attivi che riescono a contenere i costi sembrano avere
un chiaro vantaggio rispetto ai loro concorrenti. Ma
vi sono anche fattori più rilevanti che attengono agli
investimenti e che sono collegati alla solidità delle
performance attive.
Tra questi figurano i seguenti:
ƒƒ Abilità di selezione dei titoli: Alcuni ricercatori
hanno concluso che, a livello aggregato e al lordo
dei costi, i gestori azionari attivi hanno la capacità
di selezionare i titoli che sovraperformano il
mercato più ampio.13
ƒƒ Durata dell’incarico dei gestori: Le strategie
attive dotate di team di gestori stabili ed esperti
che sono rimasti in carica da tempo sembrano
avere maggiori probabilità di sovraperformare.14
ƒƒ Strutture direttive: I team che presentano chiare
linee gerarchiche sembrano conseguire risultati
superiori a quelli con ruoli organizzativi meno
definiti.15
A nostro avviso, le ottime performance attive di
lungo termine generate negli ultimi due decenni
dalle strategie diversificate di T. Rowe Price dedicate
all’azionario USA, al netto delle commissioni,
sono da ascrivere alla solidità del nostro processo
d’investimento in queste aree chiave.
L’analisi fondamentale, supportata da una piattaforma
di ricerca globale ben equipaggiata, è il fulcro del
nostro approccio, perché fornisce solide basi per
la selezione dei titoli bottom-up. I nostri 161 analisti
impegnati nella ricerca azionaria seguono più di 2.300
società quotate in tutto il mondo, pari a più del 62%
della capitalizzazione di mercato globale.16 A nostro
avviso, il fatto che il nostro team di analisti copra
frequentemente una stessa società lungo tutte le fasi
del suo ciclo di vita aziendale – dall’offerta pubblica
iniziale alla leadership di mercato – conferisce ai nostri
gestori un vantaggio informativo cruciale.
I nostri gestori di portafoglio, inoltre, tendono ad avere
un’elevata anzianità di servizio, avendo trascorso in
media 16 anni presso T. Rowe Price e maturato 21
anni di esperienza nel settore degli investimenti.17
I nostri programmi di reclutamento e mentoring
interno ci aiutano ad attrarre e a formare analisti di
talento, che poi diventano una riserva di candidati
esperti cui attingere per coprire le posizioni di
gestione di portafoglio aperte. L’accento posto sullo
sviluppo professionale di lungo termine ha sempre
dato vita a team esperti con un basso turnover dei
gestori rispetto ad altre aziende del settore.
Infine, la cultura e l’impianto della ricerca di T. Rowe
Price promuovono una stretta collaborazione
tra i gestori, tra i gestori e gli analisti e tra i nostri
professionisti azionari e quelli obbligazionari.
Riteniamo che un approccio collaborativo possa
portare a una fruttuosa condivisione delle idee e a
decisioni d’investimento che fanno leva sull’intera
gamma di risorse della società. Ma la nostra
struttura organizzativa prevede anche delle chiare
linee gerarchiche, nell’ambito delle quali vengono
adeguatamente definite e comprese le responsabilità
di ciascun membro dei team di gestione di portafoglio.
Gli schemi di valutazione delle performance e di
remunerazione di T. Rowe Price – quali i bonus
annuali e gli incentivi di lungo termine – sono
saldamente associati ai risultati di lungo periodo. Essi
sono inoltre concepiti per promuovere la collegialità
I dati relativi ai NAV dei fondi comuni sono quelli più usati dai ricercatori nell’esaminare le performance dei gestori attivi. Pertanto, molti degli studi citati in
questo rapporto fanno riferimento ai veicoli comuni d’investimento. Ciò nonostante, riteniamo che la ricerca e le sue conclusioni possano essere applicate
anche ai gestori di conti separati istituzionali rappresentati dai compositi di performance utilizzati nel nostro studio.
11
fr.: Fama, French, “Luck versus Skill in the Cross-Section of Mutual Fund Returns,” Journal of Finance, Vol. 65, N. 5, ottobre 2010; Dellva, Olson, “The
C
Relationship Between Mutual Fund Fees and Expenses and Their Effects on Performance,” Financial Review, Vol. 33, N. 1, febbraio 1998; Kacperczyk, Sialm,
Zheng, “Unobserved Actions of Mutual Funds,” Review of Financial Studies, Vol. 21, N. 6, novembre 2008.
12
fr.: Grinblatt, Titman, “The Persistence of Mutual Fund Performance,” Journal of Finance, Vol. 47, N. 5, dicembre 1992; Culbertson, Nitzsche, O’Sullivan, “Mutual
C
Fund Performance: Skill or Luck?” Journal of Empirical Finance, Vol. 15, N. 4, settembre 2008; Baker, Litov, Wachter, Wurgler, “Can Mutual Fund Managers Pick
Stocks? Evidence From Their Trades Prior to Earnings Announcements,” Journal of Financial and Quantitative Analysis, Vol. 45, N. 5, ottobre 2010.
13
Golec, “The Effects of Mutual Fund Manager Characteristics on Their Portfolio Performance, Risk and Fees,” Financial Services Review, Vol. 5, N. 2, 1996.
14
uo, Qiao, “On the Team Approach to Mutual Fund Management: Observability, Incentives, and Performance,” studio presentato in occasione dell’Assemblea
L
annuale 2014 della European Financial Management Association, 12 gennaio 2014.
15
Numero di analisti di ricerca azionaria e copertura degli analisti al 31 dicembre 2015. Il team di analisi azionaria comprende 13 gestori di portafoglio settoriali,
91 analisti di ricerca, 45 analisti di ricerca associati, 6 analisti quantitativi e 6 analisti settoriali.
16
17
Al 31 dicembre 2015.
8 di 15
e la cooperazione e disincentivare atteggiamenti da
“star system”.
Rimanendo concentrati sui fattori sottostanti che
supportano la solidità delle performance attive,
T. Rowe Price continuerà a cercare di creare valore di
lungo termine per i clienti che investono nel mercato
azionario statunitense.
Gli extra-rendimenti mostrati nella Figura 9 appaiono
alquanto modesti rispetto ai rendimenti assoluti che
gli investitori sono stati generalmente in grado di
conseguire nei mercati azionari statunitensi su periodi
di tempo più estesi. Tuttavia, un miglioramento anche
piccolo dei rendimenti annualizzati può incidere
radicalmente sul valore di portafoglio terminale lungo
gli orizzonti temporali più ampi.
Si prenda, ad esempio, un ipotetico portafoglio
azionario apprezzatosi a un tasso equivalente al
rendimento totale annualizzato dell’8,19% conseguito
dall’indice S&P 500 lungo il periodo di 20 anni
coperto dal nostro studio. Un portafoglio che avesse
conseguito un miglioramento anche solo di 100 punti
base del rendimento annualizzato lungo questi 20
anni, al netto di commissioni e costi, avrebbe potuto
accrescere il suo valore di fine periodo del 20%
(Figura 10).
I dati della Figura 10 sono di natura ipotetica e
vengono riportati a soli fini illustrativi e informativi.
Non intendono stimare o prevedere gli eventi futuri,
ma piuttosto dimostrare la capacità di T. Rowe Price
di gestire i patrimoni secondo questo stile. Essi non
riflettono i rendimenti reali di un portafoglio o di una
strategia. Per elaborare i modelli sono state formulate
alcune ipotesi; non vengono rilasciate dichiarazioni
Hit rate ed extra-rendimenti di lungo termine positivi nelle categorie strategiche dell’azionario USA
Figura 8
Hit rate medi ponderati in funzione del tempo
Periodi mobili dal 31/12/1995
al 31/12/2015
1 anno
3 anni
5 anni
10 anni
Media Large cap USA
(11 strategie)
Media Mid cap USA
(3 strategie)
Media Small cap USA
(5 strategie)
55%
Figura 9
55%
Figura 10
dal 31/12/1995 al 31/12/2015
Portafoglio ipotetico
(9,19%: S&P 500 + 1%)
Indice S&P 500
(8,19%)
64%
65%
77%
79%
84%
88%
89%
91%
100%
Extra-rendimenti medi ponderati in funzione del tempo
1 anno
Fonti: T. Rowe Price, Russell e
Standard & Poor’s; analisi dei dati
a cura di T. Rowe Price.
66%
3 anni
0,86%
5 anni
1,13%
1,15%
1,74%
10 anni
1,68%
1,83%
2,18%
Risultati ipotetici di un investimento di USD 10 mln
vs. S&P 500 + 1% in 20 anni
USD 60 mln
50 mln
40 mln
30 mln
20 mln
1,62%
2,38%
2,11%
2,41%
2,16%
né garanzie circa la ragionevolezza di tali ipotesi
né circa il fatto che tutte le ipotesi formulate per
calcolare i rendimenti ipotetici sono state divulgate
o considerate integralmente. Eventuali variazioni
a livello delle ipotesi possono avere conseguenze
notevoli sui rendimenti ipotetici riportati. I dati mostrati
rappresentano l'analisi del gestore al 31/12/2015
e sono soggetti a modifiche nel corso del tempo. I
risultati effettivi conseguiti dai clienti possono variare
considerevolmente rispetto agli esempi ipotetici
riportati. Le presenti informazioni non intendono
essere una raccomandazione ad acquistare o a
vendere determinati titoli.
10 mln
Fonte: T. Rowe Price.
12/1995
12/2015
9 di 15
Appendice A:
METODOLOGIA IMPIEGATA NELLO STUDIO
Abbiamo esaminato la performance di 19 delle
strategie istituzionali diversificate attualmente offerte
da T. Rowe Price per il mercato azionario USA
lungo un arco temporale di 20 anni a partire dal
31 dicembre 1995 fino al 31 dicembre 2015, oppure
dal lancio. Sono state definite diversificate quelle
strategie che hanno potuto investire all’interno di una
o più categorie azionarie USA, come large cap growth
e large cap value, mid cap growth e mid cap value,
small cap growth e small cap value o gli universi
large, mid e small cap di base. Una delle 19 strategie,
la U.S. Capital Appreciation, è in grado di investire
anche nei mercati obbligazionari, ma si tratta di un
portafoglio a prevalenza azionaria che usa come
benchmark l’S&P 500.
Il nostro studio ha riguardato esclusivamente le
strategie diversificate riferite all’azionario USA per due
motivi principali:
ƒƒ I prodotti azionari internazionali e globali di
T. Rowe Price dispongono di performance
storiche molto più limitate rispetto alla nostra
gamma di strategie diversificate incentrate sui
mercati azionari statunitensi. Ciò avrebbe potuto
creare forti distorsioni a livello delle performance
medie comparate per i periodi mobili più brevi e
quelli più lunghi nonché tra i primi e gli ultimi anni
ricompresi nello studio.
ƒƒ I mercati azionari statunitensi sono largamente
riconosciuti come i più efficienti, trasparenti ed
esaustivamente analizzati al mondo, il che ne fa
un banco di prova formidabile per testare le abilità
dei gestori attivi.
I portafogli settoriali più specializzati – come
le Strategie Health Sciences e Media &
Telecommunications di T. Rowe Price – sono stati
esclusi dallo studio perché i benchmark ristretti
e settoriali utilizzati per questi prodotti avrebbero
reso inappropriati i confronti diretti con le strategie
diversificate. A nostro avviso, l’inclusione di queste
strategie non avrebbe avuto un effetto materialmente
negativo sulle conclusioni dello studio, poiché gran
parte delle strategie settoriali di T. Rowe Price mostra
extra-rendimenti positivi rispetto ai benchmark
specializzati, che, in molti casi, sono più ampi di quelli
adottati dalle nostre strategie azionarie USA.
Due delle strategie diversificate di T. Rowe Price
sull’azionario USA sono state escluse dallo studio in
virtù del track record estremamente limitato in termini
di performance di più lungo termine. La strategia
U.S. Large-cap Core Equity è diventata operativa nel
giugno 2009 e la strategia U.S. Amplified Structured
Research Equity nel dicembre 2010, il che avrebbe
reso inaffidabile l’analisi delle performance di lungo
termine. Come molti altri gestori attivi focalizzati sul
segmento large cap statunitense, le performance di
queste strategie hanno risentito di influenze negative
durante la loro breve esistenza, pertanto abbiamo
ritenuto inopportuna una loro inclusione.
Sono state escluse dallo studio quatto strategie
socialmente responsabili (U.S. Large-cap Growth
Socially Responsible Equity, U.S. Large-cap Value
Socially Responsible Equity, U.S. Large-cap Core
Growth Socially Responsible Equity e U.S. Growth
Stock Socially Responsible). I compositi di queste
strategie sono costituiti da portafogli di clienti che
richiedono specifiche restrizioni in materia di titoli.
Il gestore di portafoglio di turno altera la strategia di
base, spesso trovando posizioni sostitutive per i titoli
soggetti a restrizioni. Dato che le restrizioni sono
decise dai clienti e che i portafogli vengono altrimenti
gestiti in linea con la strategia di base, abbiamo
ritenuto appropriato escludere queste strategie.
Le strategie sono state incluse nell’universo di analisi
al 31 dicembre 1995 o, nel caso delle strategie
con track record inferiori a 20 anni lungo il periodo
in esame, a partire dalla data di lancio. L’unica
eccezione riguarda la strategia U.S. Multi-cap Growth
Equity, diventata operativa il 31 ottobre 1985 ma
inclusa nell’analisi al 30 aprile 2000. Prima della data
di inserimento nello studio, U.S. Multi-cap Growth
Equity era una strategia settoriale specializzata
incentrata sui settori dei servizi statunitensi. La
strategia è stata inserita nello studio a partire dalla
data della modifica del programma d’investimento
che ne ha ampliato l’obiettivo per ricomprendere gli
investimenti in un portafoglio diversificato di società
growth statunitensi.
T. Rowe Price non ha liquidato né accorpato nessuna
delle strategie azionarie USA diversificate offerte ai
suoi clienti dopo la data di inizio del periodo oggetto
dello studio, pertanto i risultati non sono viziati dal
cosiddetto “survivorship bias”.
I dati relativi ai rendimenti delle strategie e dei
benchmark sono stati ricavati dal database interno
delle performance di T. Rowe Price, utilizzato da
T. Rowe Price per i seguenti scopi: calcolare i
rendimenti da riportare nei suoi rapporti trimestrali,
semestrali e annuali; materiali di marketing;
comunicazioni agli organi di regolamentazione. I
rendimenti dei benchmark all’interno del database di
T. Rowe Price provengono dai fornitori degli indici, in
questo caso Standard & Poor’s Corporation e Russell
Investments. Tutti i risultati dello studio si basano sui
rendimenti totali con reinvestimento dei dividendi.
Le performance sono state calcolate al netto delle
commissioni, in base alla commissione breakpoint più
elevata applicata ai clienti istituzionali di T. Rowe Price
che investono in azioni statunitensi. La data di inizio
dell’analisi è il 31 dicembre 1995 in quanto è questa
la data in cui T. Rowe Price ha cominciato a calcolare
i compositi conformi ai GIPS.
Per ciascuna strategia esaminata, gli analisti di
T. Rowe Price hanno calcolato i rendimenti su periodi
mobili di 1, 3, 5 e 10 anni, con rotazione mensile.
I rendimenti per i periodi mobili di 3, 5 e 10 anni
sono annualizzati. Per fare in modo che tutti i periodi
coprissero la finestra di venti anni corrispondente
all’andamento storico del mercato azionario USA,
ciascuna serie mobile è cominciata il 31 dicembre
1995 ed è terminata il 31 dicembre 2015.
Abbiamo così ottenuto:
ƒƒ 229 periodi mobili di 1 anno,
ƒƒ 205 periodi mobili di 3 anni,
ƒƒ 181 periodi mobili di 5 anni e
10 di 15
Figura A1:
Periodi mobili esaminati nello studio delle performance
Primo periodo in
ciascuna serie
10 anni mobili
121 periodi
5 anni mobili
181 periodi
3 anni mobili
205 periodi
1 anni mobili
229 periodi
Fonte: T. Rowe Price.
1985
1990
1995
ƒƒ 121 periodi mobili di 10 anni.18
Per ciascun periodo mobile, sono stati sottratti
dal rendimento della strategia i rendimenti dei vari
benchmark basati sulla capitalizzazione e/o sullo stile,
ottenendo in tal modo l’extra-rendimento. È stata poi
calcolata la percentuale dei periodi mobili in ciascuna
serie temporale in cui gli extra-rendimenti erano
positivi, ottenendo un hit rate per ciascuna strategia
lungo i vari orizzonti temporali. Successivamente, è
stata calcolata la media degli extra-rendimenti lungo
tutti i periodi mobili di ciascun orizzonte temporale
per ogni strategia, arrivando ai risultati mostrati nella
Figura 6 (pag. 6).
2000
2005
2010
2015
performance medie delle categorie large cap e small
cap USA. Di contro, gli extra-rendimenti medi della
categoria mid cap USA sono nettamente migliorati,
soprattutto sui periodi mobili più lunghi, per effetto del
track record relativamente breve della strategia U.S.
Large-cap Growth Equity.
In virtù delle dimensioni relativamente limitate dei
campioni in ciascuna categoria di capitalizzazione
(undici strategie large cap USA, tre strategie mid cap
USA e cinque strategie small cap USA), i risultati di
questa analisi hanno una scarsa valenza statistica e
vanno ritenuti meramente indicativi.
Sono state calcolate le performance medie a livello
societario per tre categorie di capitalizzazione
all’interno dell’universo di analisi: strategie large cap
USA, strategie mid cap USA e strategie small cap
USA. I gestori sono stati inseriti in queste categorie
sulla base del loro benchmark designato:
ƒƒ le strategie aventi come benchmark l’indice S&P
500, l’indice Russell 1000 Value o l’indice Russell
1000 Growth sono state inserite nella categoria
large cap USA;
ƒƒ le strategie aventi come benchmark gli indici
Russell Mid-cap Growth o Russell Mid-cap Value
sono state inserite nella categoria mid cap USA;
ƒƒ le strategie aventi come benchmark l’indice
Russell 2000, l’indice Russell 2000 Growth o
l’indice Russell 2000 Value sono state inserite
nella categoria small cap USA.
Per tenere conto del fatto che alcune strategie
disponevano di performance storiche
considerevolmente inferiori all’arco temporale di 20
anni coperto dallo studio, le medie delle performance
in ciascuna categoria sono state ponderate in
funzione del tempo; questo significa che i risultati
sono stati rettificati per riflettere la percentuale dei
periodi di performance totali in ciascuna categoria
forniti dalle singole strategie. Queste ponderazioni
vengono riportate nella Figura A2 (pag. 12).
Complessivamente, la ponderazione temporale ha
avuto un effetto relativamente limitato sui calcoli delle
Poiché non tutte le strategie avevano track record di performance pari ai 20 anni ricompresi nello studio, il numero di periodi mobili per alcune strategie è
risultato inferiore.
18
11 di 15
Figura A2:
Periodi mobili terminati al
31/12/2015
Ponderazioni temporali per le strategie di T. Rowe Price
Percentuale di tutti i periodi di performance mobili all’interno delle varie categorie di capitalizzazione
Periodi mobili 1 anno
3 anni
5 anni
10 anni
Large cap USA
U.S. Capital Appreciation Composite
9,72%
9,80%
9,91%
10,37%
U.S. Dividend Growth Equity Composite
9,72
9,80
9,91
10,37
U.S. Growth & Income Equity Composite
9,72
9,80
9,91
10,37
U.S. Growth Stock Composite
9,72
9,80
9,91
10,37
U.S. Large-cap Core Growth Equity Composite
9,72
9,80
9,91
10,37
U.S. Large-cap Equity Income Composite
9,72
9,80
9,91
10,37
U.S. Large-cap Growth Equity Composite
6,71
6,41
6,02
4,28
U.S. Large-cap Value Equity Composite
9,72
9,80
9,91
10,37
U.S. Multi-cap Growth Equity Composite
7,52
7,32
7,06
5,91
U.S. Structured Research Equity Composite
7,98
7,84
7,66
6,86
U.S. Value Equity Composite
9,72
9,80
9,91
10,37
U.S. Structured Active Mid-cap Growth Equity
Composite
33,68
33,72
33,77
33,99
U.S. Mid-cap Growth Equity Composite
33,68
33,72
33,77
33,99
U.S. Mid-cap Value Equity Composite
32,65
32,57
32,46
32,02
U.S. Small-cap Core Equity Composite
21,56
21,76
22,02
23,18
U.S. Small-cap Growth II Equity Composite
21,56
21,76
22,02
23,18
U.S. Small-cap Value IV Equity Composite
21,56
21,76
22,02
23,18
U.S. Smaller Companies Equity Composite
15,25
14,65
13,87
10,34
U.S. Structured Active Small-cap Growth
Equity Composite
20,06
20,06
20,07
20,11
Mid cap USA
Small cap USA
Fonte: T. Rowe Price.
I risultati passati non costituiscono una garanzia di rendimenti futuri.
12 di 15
Informazioni importanti
PERFORMANCE STANDARDIZZATE
Rendimenti totali annualizzati per i periodi terminati il 31 dicembre 2015
Rendimenti totali
annualizzati
Al 31/12/2015
1 anno
3 anni
5 anni
10 anni
Data di
lancio
U.S. Capital Appreciation Composite (Lordi)
6,14
13,96
12,18
9,32
31/12/1995
U.S. Capital Appreciation Composite (Netti)
5,61
13,40
11,63
8,78
—
Indice S&P 500
1,38
15,13
12,57
7,31
—
U.S. Dividend Growth Equity Composite (Lordi)
3,02
15,19
12,99
8,54
31/12/1995
U.S. Dividend Growth Equity Composite (Netti)
2,50
14,62
12,44
8,00
—
Indice S&P 500
1,38
15,13
12,57
7,31
—
U.S. Growth & Income Equity Composite (Lordi)
4,80
16,82
13,14
8,21
31/12/1995
U.S. Growth & Income Equity Composite (Netti)
4,28
16,24
12,58
7,68
—
Indice S&P 500
1,38
15,13
12,57
7,31
—
U.S. Growth Stock Composite (Lordi)
11,60
19,67
15,39
9,92
31/12/1995
U.S. Growth Stock Composite (Netti)
11,04
19,08
14,82
9,37
—
Indice S&P 500
1,38
15,13
12,57
7,31
—
Indice Russell 1000 Growth
5,67
16,83
13,53
8,53
—
U.S. Large-cap Core Growth Equity Composite (Lordi)
11,95
20,63
16,44
10,14
31/12/1995
U.S. Large-cap Core Growth Equity Composite (Netti)
11,39
20,03
15,86
9,59
—
Indice S&P 500
1,38
15,13
12,57
7,31
—
Indice Russell 1000 Growth
5,67
16,83
13,53
8,53
—
Indice Lipper Large-cap Growth Funds
5,61
16,42
12,17
7,17
—
U.S. Large-cap Equity Income Composite (Lordi)
-6,06
9,94
9,42
6,38
31/12/1989
U.S. Large-cap Equity Income Composite (Netti)
-6,53
9,40
8,88
5,85
—
Indice S&P 500
1,38
15,13
12,57
7,31
—
Indice Russell 1000 Value
-3,83
13,08
11,27
6,16
—
U.S. Large-cap Core Growth Equity Composite (Lordi)
10,74
20,69
15,54
9,97
30/11/2001
U.S. Large-cap Core Growth Equity Composite (Netti)
10,19
20,10
14,97
9,42
—
Indice Russell 1000 Growth
5,67
16,83
13,53
8,53
—
U.S. Large-cap Value Equity Composite (Lordi)
-2,80
14,30
11,97
7,50
31/03/1990
U.S. Large-cap Value Equity Composite (Netti)
-3,29
13,74
11,41
6,96
—
Indice Russell 1000 Value
-3,83
13,08
11,27
6,16
—
Indice S&P 500
1,38
15,13
12,57
7,31
—
U.S. Mid-cap Growth Equity Composite (Lordi)
7,45
19,16
14,10
11,00
31/12/1995
U.S. Mid-cap Growth Equity Composite (Netti)
6,81
18,46
13,43
10,34
—
Benchmark ad hoc – collegato alla Strategia U.S. Mid-cap Growth
-0,20
14,20
11,53
8,59
—
Indice Russell Mid-cap Growth
-0,20
14,88
11,54
8,16
—
U.S. Mid-cap Value Equity Composite (Lordi)
-2,64
12,91
10,73
8,87
31/07/1996
U.S. Mid-cap Value Equity Composite (Netti)
-3,22
12,24
10,08
8,22
—
Cifre in dollari USA
La performance al netto delle commissioni tiene conto della deduzione della commissione di gestione massima applicabile (“Commissione modello netta”)
che verrebbe addebitata in base allo schema tariffario di questo mandato, senza il vantaggio dei breakpoint. Si noti che il composito può includere altri
prodotti d’investimento soggetti a commissioni di gestione che non sono applicabili a Lei ma che sono superiori alla Commissione modello netta. Pertanto,
la performance effettiva di tutti i portafogli del composito al netto delle commissioni sarà diversa, e potrebbe essere inferiore alla performance basata sulla
Commissione modello netta. Tuttavia, tale performance basata sulla Commissione modello netta intende fornire l’esempio più appropriato dell’impatto che
avrebbero le commissioni di gestione se si applicassero le commissioni di gestione di Sua pertinenza alla performance lorda del composito. I rendimenti
passati non garantiscono i risultati futuri.
13 di 15
Rendimenti totali
annualizzati
Al 31/12/2015
1 anno
3 anni
5 anni
10 anni
Data di
lancio
Indice Russell Mid-cap Value
-4,78
13,40
11,25
7,61
—
U.S. Mid-cap Growth Equity Composite (Lordi)
9,65
18,87
14,05
10,46
31/12/1995
U.S. Mid-cap Growth Equity Composite (Netti)
9,05
18,22
13,43
9,86
—
Indice Russell 1000 Growth
5,67
16,83
13,53
8,53
—
Indice Lipper Mid-cap Growth Funds
3,09
16,06
11,70
7,52
—
U.S. Small-cap Core Equity Composite (Lordi)
-2,31
13,65
12,02
9,61
31/12/1995
U.S. Small-cap Core Equity Composite (Netti)
-3,04
12,81
11,19
8,79
—
Indice Russell 2000
-4,41
11,65
9,19
6,80
—
U.S. Small-cap Growth I Equity Composite (Lordi)
5,01
18,32
16,82
12,67
31/12/1978
U.S. Small-cap Growth I Equity Composite (Netti)
4,23
17,44
15,96
11,84
—
Indice Russell 2000 Growth
-1,38
14,28
10,67
7,95
—
U.S. Small-cap Growth II Equity Composite (Lordi)
5,28
19,14
16,31
11,61
31/12/1995
U.S. Small-cap Growth II Equity Composite (Netti)
4,49
18,27
15,45
10,79
—
Indice Russell 2000 Growth
-1,38
14,28
10,67
7,95
—
U.S. Small-cap Value I Equity Composite (Lordi)
-4,29
8,65
8,90
7,34
30/06/1993
U.S. Small-cap Value I Equity Composite (Netti)
-5,00
7,84
8,09
6,54
—
Indice Russell 2000 Value
-7,47
9,06
7,67
5,57
—
Indice Russell 2000
-4,41
11,65
9,19
6,80
—
U.S. Small-cap Value II Equity Composite (Lordi)
-4,53
8,72
8,48
7,36
31/03/1997
U.S. Small-cap Value II Equity Composite (Netti)
-5,25
7,91
7,67
6,56
—
Indice Russell 2000 Value
-7,47
9,06
7,67
5,57
—
Indice Russell 2000
-4,41
11,65
9,19
6,80
—
U.S. Small-cap Value IV Equity Composite (Lordi)
-3,93
9,07
9,07
7,80
31/12/1995
U.S. Small-cap Value IV Equity Composite (Netti)
-4,66
8,26
8,26
7,00
—
Indice Russell 2000
-4,41
11,65
9,19
6,80
—
Indice Russell 2000 Value
-7,47
9,06
7,67
5,57
—
U.S. Smaller Companies Equity Composite (Lordi)
-0,17
16,04
13,66
10,02
31/07/2001
U.S. Smaller Companies Equity Composite (Netti)
-0,92
15,18
12,82
9,20
—
Indice Russell 2500
-2,90
12,46
10,32
7,56
—
U.S. Structured Active Mid-cap Growth Equity Composite (Lordi)
2,81
16,29
12,29
9,43
31/12/1992
U.S. Structured Active Mid-cap Growth Equity Composite (Netti)
2,19
15,61
11,62
8,78
—
Indice Russell Mid-cap Growth
-0,20
14,88
11,54
8,16
—
U.S. Structured Active Small-cap Growth Equity Composite (Lordi)
3,16
17,10
13,88
10,37
30/04/1997
U.S. Structured Active Small-cap Growth Equity Composite (Netti)
2,59
16,46
13,27
9,77
—
Benchmark ad hoc – da 100% RS2GR a 100% MUSCG l’1/10/2006
-3,05
13,62
11,17
8,88
—
U.S. Structured Research Equity Composite (Lordi)
3,58
16,03
13,20
8,21
31/05/1999
U.S. Structured Research Equity Composite (Netti)
3,16
15,57
12,75
7,78
—
Indice S&P 500
1,38
15,13
12,57
7,31
—
U.S. Value Equity Composite (Lordi)
-0,96
16,14
13,27
8,45
31/12/1995
U.S. Value Equity Composite (Netti)
-1,45
15,57
12,71
7,92
—
Indice S&P 500
1,38
15,13
12,57
7,31
—
Indice Russell 1000 Value
-3,83
13,08
11,27
6,16
—
Cifre in dollari USA
La performance al netto delle commissioni tiene conto della deduzione della commissione di gestione massima applicabile (“Commissione modello netta”)
che Le verrebbe addebitata in base allo schema tariffario di questo mandato, senza il vantaggio dei breakpoint. Si noti che il composito può includere altri
prodotti d’investimento soggetti a commissioni di gestione che non sono applicabili a Lei ma che sono superiori alla Commissione modello netta. Pertanto,
la performance effettiva di tutti i portafogli del composito al netto delle commissioni sarà diversa, e potrebbe essere inferiore alla performance basata sulla
Commissione modello netta. Tuttavia, tale performance basata sulla Commissione modello netta intende fornire l’esempio più appropriato dell’impatto che
avrebbero le commissioni di gestione se si applicassero le commissioni di gestione di Sua pertinenza alla performance lorda del composito. I rendimenti
passati non garantiscono i risultati futuri.
14 di 15
T. Rowe Price offre servizi di gestione degli investimenti votati
all’eccellenza, su cui gli investitori possono fare affidamento sia
oggi che nel lungo termine.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito troweprice.com.
Informazioni importanti
Il presente materiale, nonché eventuali dichiarazioni, informazioni, dati ivi contenuti e qualsiasi materiale, informazione, immagine, collegamento, suono,
elemento grafico o registrazione che accompagnano il presente materiale sono forniti da T. Rowe Price a scopo esclusivamente informativo. Il materiale non
è concepito per l’uso da parte di persone in giurisdizioni in cui si vieta o si limita la distribuzione di detto materiale e in determinati Paesi in cui il materiale è
fornito solo su richiesta specifica. Il materiale non è concepito per essere distribuito a investitori individuali in alcuna giurisdizione. In nessun caso è consentito
copiare o ridistribuire il materiale, in tutto o in parte, a terze persone senza il consenso di T. Rowe Price. Il materiale non costituisce pubblicazione, offerta, invito,
raccomandazione o sollecitazione a vendere o acquistare titoli in alcuna giurisdizione. Il materiale non è stato esaminato da alcun ente regolatore in alcuna
giurisdizione. Il materiale non costituisce consiglio di alcun tipo e prima di effettuare un investimento gli investitori sono invitati a richiedere un parere legale e
finanziario indipendente, anche per quanto riguarda possibili ripercussioni di natura fiscale. I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri. Il valore di un
investimento e l’eventuale reddito da esso derivante possono aumentare o diminuire. Gli investitori possono ottenere un importo inferiore a quello investito.
Le opinioni contenute nel presente documento sono aggiornate a dicembre 2015 e da allora potrebbero essere cambiate.
Russell Investment Group è fonte e titolare dei marchi commerciali, marchi di servizio e copyright relativi agli indici Russell. Russell® è un marchio commerciale
di Russell Investment Group.
Australia – Emesso in Australia da T. Rowe Price International Ltd (ABN 84 104 852 191), Level 50, Governor Phillip Tower, 1 Farrer Place, Suite 50B, Sydney,
NSW 2000, Australia. T. Rowe Price International Ltd non è soggetta al requisito di detenere una licenza australiana per la fornitura di servizi finanziari con
riferimento ai servizi finanziari forniti in Australia. T. Rowe Price International Ltd è autorizzata e regolamentata dalla Financial Conduct Authority britannica ai
sensi delle leggi britanniche, che sono diverse dalle leggi australiane. Riservato ai clienti wholesale.
Canada - Emesso in Canada da T. Rowe Price (Canada), Inc. T. Rowe Price (Canada), Inc. stipula accordi di delega scritti con le affiliate per l'erogazione di
servizi di gestione degli investimenti. T. Rowe Price (Canada), Inc. non è registrata per fornire servizi di gestione degli investimenti in tutte le province canadesi.
I servizi di gestione degli investimenti erogati da T. Rowe Price (Canada), Inc. sono destinati all’uso esclusivo da parte di Investitori accreditati, secondo la
definizione del National Instrument 45-106, in quelle province in cui è in grado di fornire tali servizi.
DIFC – Emesso nel Dubai International Financial Centre da T. Rowe Price International Ltd. Il presente materiale viene diffuso per conto di T. Rowe Price
International Ltd dall'ufficio di rappresentanza della società, che è regolamentato dalla Dubai Financial Services Authority. Riservato ai clienti professionali.
SEE - Emesso nello Spazio economico europeo da T. Rowe Price International Limited, 60 Queen Victoria Street, Londra EC4N 4TZ, che è autorizzata e
regolamentata dalla UK Financial Conduct Authority. Riservato ai clienti professionali.
Hong Kong – Emesso a Hong Kong da T. Rowe Price Hong Kong Limited, 21/F, Jardine House, 1 Connaught Place, Central, Hong Kong. T. Rowe Price Hong
Kong Limited è licenziata e regolamentata dalla Securities and Futures Commission. Riservato agli investitori professionali.
Giappone – Emesso in Giappone da T. Rowe Price International Ltd, Tokyo Branch (n. di registrazione al KLFB: 445 (Financial Instruments Service Provider),
n. di iscrizione alla JIAA: 011-01162), ubicata a GranTokyo South Tower 7F, 9-2, Marunouchi 1-chome, Chiyoda-ku, Tokyo 100-6607. Il presente materiale è
destinato all’uso esclusivo da parte di Investitori professionisti e non può essere divulgato senza l’approvazione preventiva di T. Rowe Price International Ltd,
Tokyo Branch.
Singapore – Emesso a Singapore da T. Rowe Price Singapore Private Limited, No. 501 Orchard Rd, #10-02 Wheelock Place, Singapore 238880. T. Rowe Price
Singapore Private Limited è licenziata e regolamentata dalla Monetary Authority of Singapore. Riservato agli investitori istituzionali e accreditati.
Svizzera – Emesso in Svizzera da T. Rowe Price (Switzerland) GmbH (“TRPSWISS”), Talstrasse 65, 6th Floor, 8001 Zurigo, Svizzera. Riservato agli investitori
qualificati.
USA – Emesso negli Stati Uniti da T. Rowe Price Associates, Inc., 100 East Pratt Street, Baltimore, MD, 21202, regolamentata dalla Securities and Exchange
Commission statunitense. Riservato agli investitori istituzionali.
T. ROWE PRICE, INVEST WITH CONFIDENCE e l’immagine della pecora delle Montagne Rocciose sono, collettivamente e singolarmente, marchi commerciali o
marchi commerciali registrati di T. Rowe Price Group, Inc. negli Stati Uniti, nell’Unione Europea e in altri paesi. Il presente materiale è destinato all’utilizzo solo in
determinati paesi.
CCGMCP3JB
2016-GL-3686
15 di 15
4/16