Anguilla

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Anguilla
Biol. Mar. Medit. (2006), 13 (2): 124-125
G. Caruso, M.G. Denaro*, E. Donato*, L. Genovese
Istituto per l’Ambiente Marino Costiero, IAMC - Consiglio Nazionale delle Ricerche, CNR,
Spianata S. Raineri, 86 – 98122 Messina, Italia.
[email protected]
*Dip. Fisiologia Generale e Farmacologia, Università di Messina, Contrada Papardo, Messina, Italia.
ULTERIORE CONTRIBUTO ALLA CARATTERIZZAZIONE
DEGLI ENZIMI DIGESTIVI IN ANGUILLA ANGUILLA L.
FURTHER CONTRIBUTION TO THE STUDY
OF DIGESTIVE ENZYMES IN ANGUILLA ANGUILLA L.
Abstract - In order to draw a complete picture of the chronobiology of the digestion in European eel
(Anguilla anguilla), the patterns of digestive enzymes were investigated. They showed the occurrence of
high levels of total proteases, mainly represented by pepsin. Low amounts of amylase and lipase were also
measured, suggesting the good efficiency of the degradation of organic molecules in this fish species.
Key-words: enzymes, digestion, Anguilla anguilla.
Introduzione - Un’indagine su esemplari di Anguilla anguilla, Teleosteo molto
apprezzata dai consumatori, è stata avviata nell’intento di approfondire le conoscenze
sulla cronobiologia della digestione di tale specie. Nel corso di una precedente ricerca
(Mancuso et al., 2005) era stato infatti evidenziato come i livelli di attività enzimatica
si modificano durante il processo digestivo, con un aumento delle attività 4 ore dopo
ingestione di cibo. Obiettivo specifico della presente indagine è stato pertanto quello di
estendere le osservazioni sulla fisiologia digestiva di esemplari di anguilla ad intervalli
di tempo superiori a quelli finora esaminati, in modo da ottenere un quadro più completo del processo digestivo di tale specie, tuttora poco nota a differenza della specie
filogeneticamente correlata Anguilla japonica (Chiu e Pan, 2002).
Materiali e metodi - Gli esemplari di anguilla oggetto di studio (peso medio
133±2.3 g) provenienti da allevamento sono stati stabulati in vasche in PVC (volume
300 l) a flusso continuo ed alimentati “ad libitum”con mangime fresco; a digiuno e ad
intervalli di tempo progressivi dall’ingestione di cibo (8 e 24 ore) tre esemplari sono
stati sacrificati e lo stomaco e l’intestino (totale 9 campioni) prelevati ed omogeneizzati
in tampone Tris-HCl 50 mM pH 7.0. I surnatanti ottenuti dopo centrifugazione a 3000
rpm × 20 minuti sono stati adoperati come estratti enzimatici. Sono stati determinati
i seguenti enzimi: proteasi totali, pepsina, tripsina, chimotripsina, carbossipeptidasi A
e B, amilasi e lipasi, secondo quanto descritto da Mancuso et al. (2005). Tutti i valori
sono stati normalizzati rispetto al contenuto in proteine.
Risultati - I valori enzimatici misurati nelle due porzioni, stomaco ed intestino,
del tratto digerente degli esemplari di Anguilla anguilla esaminati hanno evidenziato
per le proteasi totali dello stomaco un andamento decrescente dalla fase di digiuno
(457597 U mg-1 di proteina) al termine dell’esperimento (99985 U mg-1 di proteina).
A digiuno i livelli enzimatici riscontrati nello stomaco sono risultati circa 15 volte
maggiori rispetto a quelli determinati nell’intestino. In quest’organo, il contenuto in
proteasi totali ha presentato una distribuzione opposta a quella rilevata nello stomaco,
raggiungendo 24 ore dopo ingestione un picco pari a circa 112000 U mg-1 di proteina.
Un andamento decrescente analogo a quello osservato per le proteasi totali è stato
riscontrato per i valori di pepsina, che nello stomaco sono variati da 163846 U mg-1
di proteina dalla fase di digiuno ad un valore oltre 2 volte inferiore (76450 U mg-1 di
125
proteina) misurato 24 ore dopo ingestione. I valori di tripsina rilevati nell’intestino
sono risultati elevati nella fase di digiuno (9225 U mg-1 di proteina), con una sensibile
diminuzione (in media 61% inferiore) 8 ore dopo ingestione; l’enzima si è mantenuto
su livelli abbastanza costanti (5400-5700 U mg-1 di proteina) anche nella fase digestiva
successiva. Confrontabili per ordine di grandezza con quelli della tripsina sono apparsi
i valori di chimotripsina determinati a digiuno nell’intestino (9984.12 U mg-1 di proteina). Il contenuto in carbossipeptidasi A misurato nella fase di digiuno è risultato
predominante nello stomaco (11020 U mg-1 di proteina), pari a 3.09 volte quello determinato nell’intestino. I livelli enzimatici rilevati nell’intestino hanno subito nel tempo
una lieve diminuzione (pari a 1.27 volte) 8 ore dopo ingestione, per poi raggiungere
(24 ore dopo ingestione) valori confrontabili a quelli misurati a digiuno. I valori di carbossipeptidasi B misurati in entrambi gli organi sono risultati leggermente più ridotti
rispetto a quelli della carbossipeptidasi A; l’andamento temporale dei livelli enzimatici
è apparso analogo a quanto osservato per la carbossipeptidasi A. Un picco pari a 1.47
volte il valore determinato a digiuno è stato rilevato 24 ore dopo ingestione, in sede
intestinale, mentre a livello gastrico l’enzima è prevalso a digiuno. Il contenuto in amilasi rilevato a digiuno ha presentato nello stomaco un valore più elevato (4.71 volte)
rispetto a quello misurato nell’intestino. In quest’organo l’enzima ha presentato un
aumento progressivo, raggiungendo 24 ore dopo ingestione valori (1.29 U ml-1) superiori di 1.42 volte rispetto al valore misurato a digiuno. Nello stomaco, il contenuto
di lipasi ha presentato valori non superiori a 247 U ml-1, in confronto ad un massimo
di 1209 U ml-1 rilevato nell’intestino; l’andamento di tale enzima nel tempo ha presentato un picco in entrambi gli organi 8 ore dopo l’ingestione di cibo, in particolare
a livello dell’intestino, dove sono stati raggiunti valori 4.88 volte superiori rispetto a
quelli misurati nello stomaco.
Conclusioni - Il prolungamento dei tempi di osservazione del processo digestivo
di A. anguilla ha permesso di definirne le caratteristiche salienti. L’aumento dei livelli
enzimatici osservato anche fino a 24 ore dopo ingestione è in accordo con quanto
finora noto sui lunghi tempi di digestione che caratterizzano anche A. japonica, specie
filogeneticamente correlata ad Anguilla anguilla (Chiu e Pan, 2002). I dati relativi alla
distribuzione degli enzimi lungo dell’apparato digerente di A. anguilla possono contribuire ad adeguare i protocolli nutrizionali di questa specie alle sue effettive capacità
digestive.
Bibliografia
CHIU S.T., PAN B.S. (2002) - Digestive protease activities of juvenile and adult eel (Anguilla japonica)
fed with floating feed. Aquaculture, 205: 141-156.
MANCUSO M., CARUSO G., DENARO M.G., COSTANZO M.T., MARICCHIOLO G., DE
PASQUALE, F. (2005) - Patterns enzimatici del tratto digestivo di Anguilla anguilla a digiuno e
dopo alimentazione. Biol. Mar. Medit., 12 (1): 198-200.