Che cos`è il Braccio di Ferro Sportivo
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Che cos`è il Braccio di Ferro Sportivo
Che cos’è il Braccio di Ferro Sportivo Il Braccio di Ferro in Italia come specialità sportiva è relativamente giovane, infatti nasce alla fine degli anni settanta con prevalenza al nord e al sud, mentre oggi invece viene praticato in tutta la penisola e ha molti sostenitori, specialmente fra i giovani. Lo sport del B a io di Fe o è una specialità individuale e si svolge in piedi o l’ausilio di u tavolo di ga a studiato appositamente per questa disciplina sportiva, in cui, i due atleti sono ivolti l’u o di fronte l’alt o con le mani in presa e i gomiti poggiati su due appositi cuscinetti, mentre la mano libera è in presa al piolo posto sulle due estremità laterali e centrali del tavolo. Poiché, non vi è un solo muscolo o una sola articolazione a partire dai piedi fino a giungere alla testa che non venga sollecitata durante il gesto tecnico, tutto ciò porta a far concorrere il Braccio di Ferro come uno degli sport più completi dove intervengono diverse qualità e fattori, come ad es.: 1° - le capacità coordinative (generali e speciali), 2° - la mobilizzazione articolare 3° - le capacità condizionali (forza, resistenza, velocità); 4° - la bilateralità, ciò sta a significare che il gesto tecnico può essere compiuto sia con il braccio destro che con il braccio sinistro; 5° - la partecipazione attiva di entrambi i lati del corpo durante la fase di spinta. Inoltre, ad integrare le caratteristiche prima descritte, bisogna aggiungere che il Braccio di Ferro è uno sport anaerobico di potenza, il ché sta a significare che il soggetto è sottoposto ad uno sforzo intenso e massimale in un lasso di tempo breve, che naturalmente non dev’esse e p olu gato nel tempo, allo scopo di evitare eventuali infortuni all’a to supe io e. I cardini fondamentali su cui si basa il Braccio di Ferro sono due capacità, quelle coordinative e quelle condizionali, senza la conoscenza delle quali non si potrà essere in grado di poter organizzare e programmare un qualsiasi tipo di allenamento atto al miglioramento sia fisico che tecnico. Il gesto tecnico in questo sport anche se può apparire relativamente semplice in realtà non lo è, perché implica una notevole capacità coordinativa, sia di base per quel che concerne la capacità di apprendere, controllare e organizzare (adattare e trasformare) un movimento e una coordinazione speciale propria della disciplina, il cui fine è quello di migliorarne il gesto tecnico, tramite: - una destrezza fine; - una apa ità d’equilibrio; - una elasticità di movimento; - una capacità di combinazione motoria; - una fantasia motoria; - un orientamento spazio-temporale; - una differenziazione dinamica; - u ’ anticipazione motoria; - una reazione motoria; 1 - una memorizzazione motoria. Le quali sono in stretta relazione con le capacità condizionali. In quanto, come ho già spiegato prima, non è soltanto il a io a pa te ipa e all’azio e, ma tutto il corpo, il quale deve coordinare una serie di movimenti, atti allo scopo di sviluppare una maggiore forza e velocità durante il gesto tecnico , ed è qui che entrano in gioco le capacità condizionali, che sono rappresentate dalla forza, dalla velocità, dalla resistenza e dalla flessibilità, che alloro volta esprimono il grado di condizione fisica dell’atleta e vengono influenzate dall'età, dal sesso, dalla massa muscolare, dal peso, dalla statura e dalle caratteristiche biochimiche. Tali fattori però sono limitati dalla quantità di energia che l’o ga is o produce tramite i processi energetici e metabolici, strettamente legati alle caratteristiche anatomiche e fisiologi he dell’appa ato a dio-circolatorio e respiratorio. Tali capacità possono essere incrementate soltanto i te sifi a do l’alle a e to, che, ne innalza la produzione migliorandone le prestazioni e la loro durata nel tempo (capacità che tratteremo in maniera più particolareggiata nel prossimo argomento). Il gesto tecnico, cardine, che ci permette di vincere la gara , consiste i sosta za, ell’ap i e e ell’a assa e l’ava a io dell’avve sa io ve so di noi, fino a toccare con le dita, o con il dorso della mano un apposito cuscinetto posto diagonalmente sul tavolo di gara, il ui s opo è uello di i pedi e he l’ava a io a assa dosi supe i u certo angolo e possa provocare dal semplice stiramento muscolare, alla più complessa e grave lussazione articolare della spalla, spe ial e te se l’avve sa io è più fo te e il gesto vie e po tato i a ie a epe ti a e velo e. Quindi, a detto di tutto ciò, si può api e l’i po ta za fo da e tale he iveste il tavolo di gara, il quale deve corrispondere a delle precise caratteristiche strutturali e tecniche, che gli sono state date, da perfezionamenti apportati nel tempo, dall’espe ie za di innumerevoli gare, il cui scopo fondamentale è soprattutto, quello di salvaguardarne l’i columità fisica dell’atleta. Naturalmente il tutto è subordinato ad un rigorosissimo regolamento arbitrale indetto dalla Federazione Mondiale W.A.F. (World Armwrestling Federation), il cui scopo è quello di garantirne il corretto svolgimento della gara e tutelarne gli interessi dei Giudici di Gara, degli Arbitri e degli Atleti impegnati nella competizione. Docente Scienze Motorie Prof. Salvatore Romeo 2