MEDICI SENZA FRONTIERE O.N.L.U.S.

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MEDICI SENZA FRONTIERE O.N.L.U.S.
MEDICI SENZA FRONTIERE O.N.L.U.S.
Sede legale in Roma – Via Magenta, 5
Codice fiscale 97096120585
RENDICONTO AL 31 DICEMBRE 2013
RELAZIONE SULLA GESTIONE
Introduzione
Questa Relazione sulla gestione ha l’obiettivo di integrare i documenti del rendiconto per
garantire un'adeguata informazione sull'operato di Medici Senza Frontiere Onlus e sui risultati
ottenuti nell’anno, con una prospettiva centrata sul perseguimento della missione istituzionale.
Il Rendiconto al 31 dicembre 2013 di Medici Senza Frontiere Onlus è il quarto a essere
accompagnato da una vera e propria Relazione sulla gestione: infatti, dall’esercizio 2010
l’Associazione ha adottato le “Linee guida e schemi per la redazione dei Bilanci di Esercizio
degli Enti Non Profit” pubblicate dall’Agenzia per le Onlus. Tali linee guida prevedono che il
Rendiconto sia accompagnato da una “relazione di missione” (o Relazione sulla gestione) con
queste finalità.
Questa Relazione sulla gestione è articolata in 7 capitoli: nel primo si descrivono Missione e
finalità dell’organizzazione; il secondo capitolo è dedicato ai fondi raccolti da Medici Senza
Frontiere Onlus, illustrandone la tipologia e la provenienza; nel terzo si analizza invece la
destinazione degli stessi fondi, descrivendone le diverse finalità (in particolare distinguendo
fra attività istituzionali e attività strumentali); il capitolo quarto tratta nel dettaglio delle
attività istituzionali della Associazione; in questo capitolo è anche compresa la
rendicontazione dell’utilizzo del contributo da 5 per 1000. Il quinto capitolo tratta invece
delle spese per attività di Raccolta fondi, mentre il sesto illustra le spese di carattere
generale. Il settimo e ultimo capitolo fornisce infine un quadro sulle risorse umane,
professionali e volontarie, di Medici Senza Frontiere Onlus.
1) Missione e identità
1.1)
Finalità Istituzionali
Medici Senza Frontiere (MSF)1 è la più grande organizzazione medicoumanitaria indipendente al mondo, creata in Francia nel 1971 da un gruppo di
medici e giornalisti.
Oggi MSF fornisce soccorso umanitario in circa 70 Paesi a popolazioni la cui
sopravvivenza è minacciata da violenze o catastrofi, dovute principalmente a
guerre, epidemie, malnutrizione, esclusione dall’assistenza sanitaria, o da eventi
naturali.
MSF fornisce assistenza indipendente e imparziale a coloro che si trovano in
condizioni di maggiore bisogno. MSF si riserva inoltre il diritto di denunciare
all’opinione pubblica le crisi dimenticate, di contrastare inadeguatezze o abusi nel
sistema degli aiuti e di sostenere pubblicamente una migliore qualità delle cure e dei
protocolli medici.
All’ultima rilevazione disponibile a livello consolidato, MSF concentrava in Africa il
68% dei propri programmi, il 22% in Asia/Oceania, l’8% in America e il
2% in Europa.2
1
In questa relazione si usa l’acronimo “MSF” per riferirsi generalmente alla organizzazione Medici Senza Frontiere a
livello globale. Quando ci si riferisce invece allo specifico della Sezione Italiana, si usa la denominazione specifica di
“Medici Senza Frontiere Onlus”
Medici Senza Frontiere Onlus – Bilancio 2013 - Relazione sulla Gestione
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Nel 1999 MSF ha ricevuto il premio Nobel per la Pace.
1.2)
Valori e Principi
Il lavoro di MSF si basa sui principi umanitari dell’etica medica e
dell’imparzialità. L’impegno dell’organizzazione è di portare assistenza medica di
qualità alle popolazioni in pericolo, indipendentemente da etnia, religione o credo
politico.
MSF opera in modo indipendente da qualsiasi agenda politica, militare e religiosa.
La capacità di MSF di rispondere a una crisi in modo indipendente è fondata
sull’indipendenza dei suoi finanziamenti: nel 2012 (ultimo dato disponibile), il 91%
del finanziamento globale di MSF è provenuto da fonti private, non istituzionali.
Sempre nello stesso anno i donatori individuali e finanziatori privati a livello globale
sono stati circa 4,6 milioni: un dato in aumento (+0,1 milioni) rispetto ai 4,5 milioni
registrati nell’anno precedente.
MSF è neutrale. L’organizzazione non si schiera in caso di conflitti armati; fornisce
assistenza sanitaria basandosi unicamente sui bisogni della popolazione e si batte
per incrementare l’accesso indipendente alle vittime del conflitto, come previsto dal
diritto umanitario internazionale.
L’azione di MSF prevede anche la testimonianza e la denuncia: nel corso del
proprio lavoro, le équipe sanitarie di MSF sono spesso testimoni di violazioni dei
diritti umani e del diritto umanitario, soprattutto in regioni che ricevono scarsa
attenzione da parte dell’opinione pubblica mondiale. Può accadere talvolta che MSF
faccia delle denunce pubbliche: per portare all’attenzione generale una crisi
dimenticata, per sensibilizzare l’opinione pubblica sugli abusi che accadono lontano
dalle prime pagine dei giornali, per criticare le inadeguatezze del sistema degli aiuti
o per contrastare il dirottamento di aiuti umanitari per interessi politici.
I principi dell’azione di MSF sono descritti nella Carta fondativa dell’organizzazione,
stilata nel 1971, che stabilisce un quadro di riferimento per le sue attività.
1.3)
Tipologia di attività, soggetti primariamente interessati, ambito territoriale,
caratteristiche distintive dell’attività di MSF
Ogni giorno nel mondo quasi 32.000 3 persone, di decine di nazionalità diverse,
sono impegnate con MSF a portare assistenza alle popolazioni coinvolte in vari
contesti di crisi. Sono medici, infermieri, esperti di logistica, amministratori,
epidemiologi, tecnici di laboratorio, esperti d’igiene mentale ecc. che lavorano
insieme nel rispetto dei principi che guidano l’azione umanitaria e l’etica medica.
Un contesto che permane difficile per MSF e per chi opera nell’umanitario
Il 18 luglio 2013 le nostre colleghe Montserrat Serra e Blanca Thiebaut sono state
finalmente liberate dopo 21 mesi di prigionia: erano state rapite nel campo per rifugiati
vicino a Dadaab, in Kenya, il 13 ottobre 2011 e trattenute in Somalia. Nello stesso
paese, un anno e mezzo prima, due operatori di MSF erano stati brutalmente uccisi.
All’indomani della liberazione delle nostre colleghe MSF si è interrogata su quali siano le
condizioni minime di sicurezza e di rispetto del diritto umanitario necessarie per
mantenere i nostri programmi di assistenza. Dopo una valutazione tanto complessa
quanto sofferta è stato deciso di chiudere le nostre missioni in Somalia, mettendo fine
a 22 anni di lavoro e soccorso umanitario in quel paese. MSF ha dichiarato che tornerà
in Somalia quando tutti gli attori – gruppi armati e autorità civili - dimostreranno la
volontà e la capacità di non ostacolare l’azione umanitaria e garantire il rispetto per la
sicurezza degli operatori umanitari.
L’africa orientale non è, purtroppo, l’unico contesto critico dal punto di vista dello
“spazio umanitario”: la sera del 2 gennaio 2014, cinque nostri operatori umanitari
internazionali sono stati prelevati da un’abitazione di Medici Senza Frontiere (MSF) nella
2
Le percentuali si riferiscono al budget investito nei rispettivi programmi
L’ultima rilevazione disponibile al momento della stesura di questa Relazione, quella del International Financial Report
al 31/12/12, riporta 31.820 posizioni “full time equivalent” di cui 2.592 coperte da staff internazionale e 29.229 da
staff nazionale.
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Medici Senza Frontiere Onlus – Bilancio 2013 - Relazione sulla Gestione
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Siria del nord. I cinque colleghi provengono da Belgio, Danimarca, Perù, Svezia e
Svizzera. Lavoravano in un ospedale gestito da MSF per fornire cure mediche essenziali
a persone colpite dal conflitto in Siria, dove le necessità mediche e umanitarie sono
enormi.
Negli ultimi due anni, MSF ha realizzato sei ospedali da campo e due centri medici nel
nord della Siria. Dall’inizio del conflitto in Siria e al momento del rapimento, le équipe
mediche di MSF avevano fornito 102.828 consulti, di cui 40.052 casi d’emergenza.
Malattie croniche come il diabete e l’ipertensione sono una priorità per MSF quanto le
ferite da schegge di proiettile, bombe e pallottole. Le équipe di MSF avevano compiuto
4.899 operazioni chirurgiche e hanno prestato assistenza a 1.516 parti. Inoltre, MSF
supportava più di 80 strutture sanitarie in tutta la Siria. Nei Paesi confinanti, MSF aveva
fornito 264.265 consulti medici ai rifugiati siriani.
Nel momento in cui questa relazione sulla gestione viene redatta, MSF è impegnata in
ogni modo per garantire il ritorno sicuro dei nostri colleghi.
Lo staff di MSF sul terreno è supportato dai colleghi che lavorano nelle 19 sezioni e
4 associazioni regionali dislocate in tutto il mondo, fra le quali la sezione italiana.
La stragrande maggioranza degli operatori umanitari di MSF proviene dalle comunità
locali, mentre circa il 10% delle équipe è composta da staff internazionale, fra cui
una componente importante di operatori italiani: nel 2013 la sezione italiana –
Medici Senza Frontiere Onlus – ha organizzato partenze per 318 missioni di
operatori umanitari provenienti dal nostro Paese (10 in più rispetto all’anno
precedente).
MSF rifiuta l’idea che i paesi poveri meritino un’assistenza sanitaria di categoria
inferiore e fa di tutto per fornire ai pazienti un’assistenza di qualità e migliorare le
procedure dell’organizzazione. Il lavoro fatto con la Campagna per l’Accesso ai
Farmaci Essenziali e la collaborazione con la Drugs for Neglected Diseases initiative
(DNDi) hanno contribuito ad abbassare il prezzo delle cure per l’HIV/AIDS e
stimolato la ricerca e lo sviluppo di farmaci per la cura della malaria e di malattie
dimenticate quali ad esempio la malattia del sonno e il kala azar.
MSF è un movimento internazionale organizzato in diverse entità:

MSF International, basata a Ginevra, in Svizzera, a cui fa riferimento l’ufficio
internazionale di MSF.

23 entità associative: 5 di esse – Francia, Belgio, Spagna, Olanda, Svizzera –
sono c.d. “sezioni operative” (o Centri Operativi, Operational Centers), in
quanto, oltre a svolgere attività di Raccolta fondi, selezione, testimonianza nei
rispettivi Paesi, coordinano anche le operazioni sul terreno;

le rimanenti 18 sezioni sono composte da 14 “associazioni nazionali” e
4 “associazioni regionali”. Le sezioni partenarie - Australia, Austria,
Canada, Danimarca, Germania, Grecia, Hong Kong, Italia, Giappone,
Lussemburgo, Norvegia, Svezia, Regno Unito e Stati Uniti - svolgono le
medesime attività nei rispettivi Paesi, senza però un diretto coordinamento delle
attività sul terreno. A queste, come detto più sopra, si aggiungono le 4
associazioni regionali: America latina, Brasile, Est Africa, Sud Africa.

Infine, a giugno 2012 è stata deliberata la creazione di 5 uffici distaccati
(branch offices) in Repubblica Ceca, India, Irlanda, Messico e Sud Corea.
In funzione della sua natura di sezione partenaria, Medici Senza Frontiere Onlus non
sostiene direttamente gli oneri relativi alla attività istituzionale medico-umanitaria
effettuata sul terreno; lo fa, invece, trasferendo propri fondi alle sezioni
operative che, nell’ambito del loro ruolo di coordinamento delle operazioni
sul terreno, curano anche l’amministrazione dei progetti medico-umanitari
di MSF. Ne consegue che gli oneri relativi a tali progetti sono contabilizzati nei
bilanci delle sezioni operative. E’ comunque possibile, grazie alla contabilità analitica
delle sezioni operative, documentare l’impiego dei fondi trasferiti da ogni sezione
partenaria, e quindi anche dall’Italia.
Medici Senza Frontiere Onlus – Bilancio 2013 - Relazione sulla Gestione
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Ogni sezione partenaria ha una Sezione Operativa di riferimento: la Sezione Italiana
in particolare fa riferimento al OCB - Centro Operativo Bruxelles – Belgio.
La governance internazionale del movimento
Le 23 entità associative richiamate sopra sono membri di MSF International,
l’associazione che tutela l’identità del movimento MSF.
L’autorità di livello più alto di tale movimento è la assemblea generale, costituita da
rappresentanti delle entità associative, membri individuali e dal presidente
internazionale. Il presidente internazionale è eletto dalla stessa assemblea, ed è al
momento la dottoressa Joanne Liu.
L’assemblea generale internazionale si riunisce una volta l’anno e ha la responsabilità di
tutelare la missione medico-umanitaria di MSF, e di fornire orientamento strategico alle
entità associative.
Inoltre, nomina l’International Board, il Consiglio internazionale di MSF.
A livello “esecutivo”, la governance internazionale prevede un organo, il c.d. ExCom,
che riporta al Board Internazionale.
L’Excom è strutturato a geometrie variabili: a) Full ExCom in cui sono rappresentate
tutte le Sezioni; b) Core Excom, composto dai soli rappresentanti dei centri operativi +
due membri eletti + il Segretario Medico Internazionale + il Segretario Generale di MSF
International; c) Core+ ExCom, equivalente alla composizione precedente con
l’aggiunta di alcuni componenti del Full ExCom coinvolti su specifici dossier
1.4)
Natura giuridica dell’organizzazione in Italia
La sezione italiana - l’Associazione “Medici Senza Frontiere Onlus” – è stata
costituita nel 1993, anche ai sensi del successivo Decreto Legislativo 4/12/1997,
n.460.
Medici Senza Frontiere Onlus è stata inoltre riconosciuta il 03/06/2002 idonea come
Organizzazione Non Governativa per le attività di “Selezione, formazione e impiego
dei volontari nei P.V.S.” e “Informazione”, ai sensi della Legge 26.2.1987 n. 49.
Successivamente, il 09/05/2006 Medici Senza Frontiere Onlus è stata anche
riconosciuta idonea per l’attività di “Realizzazione di programmi a breve e medio
periodo nei P.V.S.”, sempre ai sensi dell’articolo 28 della Legge 49/87.
1.5)
Sistema di governo e di controllo
Sono organi dell’Associazione “Medici Senza Frontiere Onlus”:
a) L’Assemblea degli Associati; L’Assemblea ordinaria si riunisce almeno
una volta l’anno, entro il mese di aprile, per l’approvazione della “Relazione
Morale” sulle attività presentata dal Presidente, per l’approvazione del
bilancio consuntivo presentato dal Consiglio Direttivo, per la ratifica del
bilancio preventivo approvato dal Consiglio medesimo e per la
presentazione e votazione delle mozioni presentate dai soci. L’Assemblea
straordinaria si riunisce per le delibere inerenti le modifiche statutarie, per
le delibere inerenti lo scioglimento dell’Associazione e la devoluzione del
patrimonio.
Spetta all’Assemblea ordinaria:
 l’approvazione della “Relazione Morale” sulle attività presentata dal
Presidente;
 l’approvazione del bilancio consuntivo che dovrà essere accompagnato
dalla relazione del Collegio dei Revisori dei conti;
 la ratifica del bilancio preventivo, approvato dal Consiglio Direttivo;
 l’approvazione delle linee di indirizzo e delle direttive generali per il
funzionamento, il potenziamento e l’espansione dell’Associazione;
 la decisione sulle mozioni presentate dai soci;
 la determinazione della quota associativa annuale;
 la nomina e la revoca dei componenti del Consiglio Direttivo;
Medici Senza Frontiere Onlus – Bilancio 2013 - Relazione sulla Gestione
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



la nomina e la revoca dei componenti il Collegio dei Revisori dei Conti;
la nomina e la revoca dei componenti il Collegio dei Probiviri;
la nomina del Presidente dell’Assemblea;
l’ammissione dei nuovi soci e la dichiarazione di decadimento dei soci
perdenti diritto;
 ogni altro adempimento che non sia stato demandato per legge o per
statuto alla competenza di altro organo associativo.
Spetta all’Assemblea straordinaria:
 l’approvazione delle modifiche statutarie;
 lo scioglimento dell’Associazione;
 la nomina dei liquidatori;
 la devoluzione del patrimonio residuo.
Le competenze dell’Assemblea non sono delegabili salvo indicazioni di
attuazione pratica nei confronti del Consiglio Direttivo.
b)
Il Consiglio Direttivo; i membri sono nominati dall’Assemblea ordinaria
degli Associati e può essere composto da 5 o da 7 elementi. I candidati non
eletti assumono il ruolo di supplenti. Possono essere eletti membri del
Consiglio Direttivo i soci fondatori, i soci attivi e i soci onorari. La
composizione del Consiglio Direttivo dovrà sempre garantire che almeno un
terzo dei consiglieri abbia una formazione sanitaria e che la maggioranza
dei Consiglieri abbia un’esperienza di terreno maturata quale operatore
umanitario di MSF. Può avvalersi di altri soggetti, anche non soci, da
interessare in qualità di esperti e con solo parere consultivo. Il Consiglio
Direttivo si riunisce in via ordinaria almeno due volte l’anno per
l’approvazione definitiva del bilancio preventivo e dello schema di bilancio
da sottoporre all’Assemblea degli Associati. Di norma, il Consiglio Direttivo
si riunisce a cadenza bimestrale e, in via straordinaria, ogni qualvolta lo
ritenga il Presidente, o un terzo dei suoi componenti ovvero lo richieda il
Presidente del Collegio dei Revisori. Al Consiglio Direttivo spettano tutti i
poteri per la gestione ordinaria e straordinaria dell'Associazione, fatti salvi
quelli espressamente riservati per legge o per Statuto all'Assemblea degli
Associati nonché l’esecuzione e l’attuazione delle delibere di quest’ultima e
l’esercizio di ogni altra facoltà ritenuta necessaria, utile od opportuna per il
raggiungimento dei fini statutari. Il Consiglio Direttivo nomina con apposita
delibera il Direttore Generale determinandone le specifiche competenze,
funzioni e compensi. I componenti del Consiglio Direttivo durano in carica
fino all’Assemblea che approva il bilancio annuale dell’anno successivo alla
loro nomina e possono essere rieletti per un massimo complessivo di tre
mandati.
c)
Il Presidente e il vice Presidente; eletto al proprio interno dal Consiglio
Direttivo nella prima seduta successiva alla nomina, il Presidente ha la
rappresentanza legale di Medici Senza Frontiere Onlus e la firma sociale di
fronte ai terzi ed in giudizio. Al Presidente spetta, inoltre la convocazione
dell’Assemblea degli Associati, del Consiglio Direttivo di cui formula anche
l’ordine del giorno; in caso di sua assenza o impedimento, il Presidente è
sostituito dal Vice Presidente. La firma del Vice Presidente fa fede, di fronte
ai terzi, nel caso di assenza o impedimento del Presidente.
d)
Il Collegio dei Revisori dei Conti: vigila, ai sensi dell’articolo 2403 del
Codice Civile, sull’osservanza della legge e dello Statuto, sul rispetto dei
principi di corretta amministrazione ed in particolare sull’adeguatezza
dell’assetto
organizzativo,
amministrativo
e
contabile
adottato
dall’Associazione e sul suo concreto funzionamento. Inoltre, può esercitare il
controllo contabile ai sensi dell’articolo 2409 bis del Codice Civile. E’
costituito da tre componenti nominati, anche tra soci, dall’Assemblea degli
Associati tra soggetti dotati di adeguata professionalità e che non abbiano
rapporti di lavoro dipendente o di consulenza con l’Associazione.
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e)
Il Collegio dei Probiviri: esercita, a richiesta di chi abbia interesse,
l’attività giurisdizionale sulle controversie tra organi associativi, titolari di
cariche e soci.
Sono infine organi dell’Associazione il Segretario e il Tesoriere, componenti
entrambi del Consiglio Direttivo.
1.6)
Le risorse umane di Medici Senza Frontiere Onlus
Alle attività dell’Associazione “Medici Senza Frontiere Onlus” concorrono tanto una
struttura professionale che una struttura volontaria.
La struttura professionale è stata composta, nell’esercizio 2013, da 60 addetti
medi, o “full time equivalent” fra la sede nazionale di Roma e l’ufficio distaccato di
Milano.
La struttura professionale di Medici Senza Frontiere Onlus può contare sulla
collaborazione di un’importante rete di volontari dislocata sul territorio nazionale e
organizzata, a fine 2013, in 13 “Gruppi MSF”. A tale rete si affiancano altri volontari,
o “bénévoles”, che supportano le attività degli uffici di Roma e Milano.
Per una descrizione più dettagliata delle strutture professionali e volontarie si
rimanda al capitolo 7.
Il quadro delle Risorse Umane Italiane che lavorano per MSF si completa con gli
Operatori Umanitari, professionisti selezionati da Medici Senza Frontiere Onlus per
lavorare sul terreno su progetti MSF. Nel corso del 2013 Medici Senza Frontiere
Onlus ha gestito 318 partenze. Per un’analisi più dettagliata si rinvia al paragrafo
4.2)1.3.
2) I fondi raccolti nel 2013 da Medici Senza Frontiere Onlus
Il 2013 ha visto un incremento del 13% delle donazioni raccolte, da 42,1 Milioni di
Euro a 47,7. Diversi fattori hanno contribuito a questo incremento: in primo luogo, un
importante lascito di importo pari a 3,0 Milioni di Euro. In aggiunta la partecipazione alla
Fabbrica del Sorriso, iniziativa promossa da Mediafriends che per due settimane ha
coinvolto tutti i programmi TV di Mediaset raccogliendo, attraverso il meccanismo di
donazione tramite sms solidale, 1,2 Milioni di Euro a sostegno del progetto di salute
materno infantile a Gogrial, in Sud Sudan. I dati includono le donazioni da attività gruppi
MSF.
Le donazioni provenienti da Fondazioni e Aziende continuano a risentire del contesto
economico negativo; escludendo infatti l’impatto della raccolta tramite Mediafriends, il
settore registra un aumento molto contenuto rispetto al 2012 (+4%), anno in cui si era
registrato un risultato complessivamente al di sotto delle aspettative.
Nel corso dell’esercizio è stato incassato e contabilizzato il contributo riguardante la
sesta edizione del 5 per 1000, per l’anno fiscale 2011, pari a 8.758.403 Euro,
registrando una crescita del 4% rispetto all’edizione precedente. Medici Senza Frontiere è
quindi risultata essere la seconda organizzazione fra Onlus ed enti del volontariato per
importo destinato e la terza per le scelte, con 263.783 contribuenti.
Come già accaduto lo scorso anno, l’analisi dei dati evidenzia che un importo che si
aggira intorno a 0.1% del valore statisticamente attendibile non sia stato
erogato.
Nel capitolo 4 si illustra la destinazione del “5 per 1000” contabilizzato nell’esercizio, in
conformità con quanto previsto dalle “Linee guida per la predisposizione del rendiconto
circa la destinazione delle quote del “5‰ dell’Irpef”4
4
Cfr. in particolare “Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali - Direzione Generale per il Volontariato,
l’Associazionismo e le Formazioni Sociali - Divisione I Linee guida per la predisposizione del rendiconto circa la
destinazione delle quote del “5‰ dell’Irpef” – pag. 6 – “.. nel caso in cui il soggetto beneficiario abbia redatto il
bilancio di esercizio secondo le “Linee guida e schemi per la redazione dei bilanci di esercizio degli enti non profit”
fornite dall’Agenzia per le Onlus (www.agenziaperleOnlus.it>atti di indirizzo), l’obbligo di predisporre il rendiconto è
assolto con la compilazione dello stesso bilancio di esercizio, che deve essere corredato dalla delibera di approvazione
dell’organo di amministrazione. Nel bilancio di esercizio, comunque, dovrà risultare in modo chiaro ed inequivocabile la
destinazione della quota del “5‰ dell’Irpef” percepita, eventualmente anche per mezzo di una relazione che descriva
nel dettaglio le attività svolte ed i costi sostenuti.”
Medici Senza Frontiere Onlus – Bilancio 2013 - Relazione sulla Gestione
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Anche nel 2013 la grande maggioranza dei proventi da Raccolta fondi, circa il 92%,
proviene da scelte fatte da privati cittadini: per il 74% da donazioni dirette, e per il
restante 18% circa attraverso il “5 per 1000”. Le donazioni da parte di aziende e
fondazioni rappresentano l’8% del totale (include fondi provenienti dalla Fabbrica del
Sorriso).
Nel 2013 oltre 11,6 milioni di Euro dei fondi da privati cittadini sono stati raccolti attraverso
donazioni regolari con RID, domiciliazione bancaria/postali e carte di credito
automatiche. Queste forme di donazione assicurano la tempestività dei nostri interventi nei
contesti di emergenza, garantendo delle entrate sicure e stabili nel tempo.
I fondi che provengono da lasciti testamentari hanno rappresentato nuovamente un’altra
fonte molto importante di entrate per Medici Senza Frontiere. Nel 2013 i proventi da lasciti
hanno, infatti, raggiunto 6,7 milioni di Euro: il 15% circa del totale entrate da
privati.
La provenienza prevalentemente privata delle risorse garantisce il rispetto di alcuni principi
fondamentali che ispirano il lavoro di MSF: l’imparzialità, l’indipendenza, la neutralità
della nostra azione.
I proventi finanziari e patrimoniali – principalmente interessi da rapporti bancari - hanno
infine concorso per lo 0,4% al totale dei proventi, in linea con gli anni precedenti.
Nel corso del 2013 la liquidità dell’Associazione è stata gestita in coerenza con la policy
finanziaria5 approvata nel 2011; al 31 dicembre 2013 risultavano investimenti per un totale
di Euro 250.000 investiti in Buoni del tesoro poliennali Per un ulteriore dettaglio si rinvia
alla Nota Integrativa.
3) Illustrazione della destinazione dei fondi raccolti nel 2013 da Medici Senza
Frontiere Onlus
Coerentemente con le linee guida pubblicate dall’Agenzia delle Onlus, è possibile
distinguere tre categorie principali di utilizzo dei fondi raccolti da Medici Senza
Frontiere Onlus.
Esse sono:

Attività Istituzionali

Attività Strumentali - Promozione e Raccolta fondi

Attività Strumentali - Supporto Generale
Il quadro del Rendiconto Gestionale della Associazione si completa con due ulteriori
categorie di oneri:

quelli riconducibili alle c.d. “attività connesse”, ovvero quelle attività di natura
commerciale (es. merchandising) non prevalenti rispetto a quelle istituzionali;

gli oneri finanziari e patrimoniali.
Qui di seguito si descrivono i criteri di attribuzione degli oneri alle tre attività principali:

Gli oneri da Attività Istituzionali comprendono:
o
Le rimesse di fondi ai Centri Operativi per impiego nelle missioni di MSF sul
terreno: tali fondi finanziano ad es. le spese per lo staff (nazionale e
internazionale) che opera sul terreno, per materiali e apparecchiature
mediche, per la gestione logistica etc.
o
Le rimesse di fondi ai Centri Operativi per impiego in attività a diretto
supporto delle operazioni sul terreno, quali ad es. spese di ricerca, spese
relative al dipartimento medico e a quello di coordinamento delle operazioni,
spese di gestione dello staff internazionale impegnato nelle missioni, etc.
5
Nel corso del 2011 il Consiglio Direttivo della Associazione ha approvato una policy che regolamenta la gestione
finanziaria della Associazione, in particolar modo per quanto riguarda le sue attività (qui di seguito anche “policy
finanziaria”). La policy conferma e formalizza i principi a cui Medici Senza Frontiere Onlus ha da sempre improntato la
gestione dei propri investimenti. Essi sono: i) prudenza: protezione del capitale e generazione di un ritorno reddituale
coerente con una strategia di investimento conservativa, ii) rispetto rigoroso delle norme civilistiche e fiscali, iii) criteri
di eticità nella scelta delle controparti e dei prodotti; iv) diversificazione del rischio.
Medici Senza Frontiere Onlus – Bilancio 2013 - Relazione sulla Gestione
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o
Analogamente, le spese sostenute da Medici Senza Frontiere Onlus per le
attività di supporto alle operazioni sul terreno quali: spese di reclutamento e
gestione degli operatori umanitari, spese relative al proprio dipartimento
medico.
o
Fra le Attività Istituzionali rientra anche la c.d. “testimonianza”, ossia
l’attività di comunicazione finalizzata alla denuncia e alla sensibilizzazione
(advocacy).
o
Infine, in questa categoria sono ricomprese anche le c.d. spese per “Altre
attività umanitarie”, ad esempio i contributi ad entità quali la DNDi, (“Drugs
for Neglected Diseases Initiative”, vedi anche più avanti), che perseguono
una finalità coerente con gli obiettivi di MSF ma che sono al di fuori del
perimetro di MSF stessa.

Gli oneri da Attività Promozionali e di Raccolta fondi comprendono tutti gli oneri
sostenuti da Medici Senza Frontiere Onlus e riconducibili ad attività di Raccolta fondi
verso qualunque tipologia di donatore. Rientrano in questa categoria tanto le spese
sostenute per acquisire nuovi donatori, che quelle finalizzate a “fidelizzare” il
donatore e/o a aumentare la donazione media. Le spese di comunicazione
specificamente finalizzate a raccogliere fondi sono incluse in questa categoria.

Gli oneri di Supporto Generale ricomprendono:
o
Gli oneri riconducibili alla Direzione Generale;
o
Gli oneri di selezione e gestione del personale e dei collaboratori della
Sezione Italiana;
o
Gli oneri di amministrazione e gestione degli uffici;
o
Le attività di comunicazione istituzionale, convenzionalmente considerate per
il 50% come relative a questa voce, e per il 50% alle Attività Istituzionali.
o
Gli oneri riconducibili al funzionamento degli organi societari, in particolare il
Consiglio Direttivo e l’Assemblea Generale.
Conformemente alle Linee guida emesse dalla Agenzia delle Onlus6, ad ognuna delle tre
aree di attività su riportate sono stati attribuiti gli oneri direttamente imputabili alle
attività nonché

i costi del personale (su base analitica in funzione del dipartimento/settore di
appartenenza)

le spese per viaggi e trasferte (su base analitica in funzione del collaboratore
che le ha sostenute)

le spese generali di affitto, utenze, postali, cancelleria, ammortamenti e
assicurazioni: ripartite sulla base dei “FTE - Full Time Equivalent” (sugli FTE vedi
anche più avanti, capitolo 6)
Nei capitoli che seguono, capitolo 4 e 5, si analizza la allocazione dei fondi in particolare fra
le categorie delle Attività Istituzionali e Attività Strumentali di Raccolta fondi e poi di
Supporto Generale. Qui di seguito, invece, si include una tabella di sintesi dei proventi e del
loro utilizzo nel corso del 2013.
6
Cfr “Linee guida e schemi per la redazione dei Bilanci di Esercizio degli Enti Non Profit “ - Pag. 13 “Si fa inoltre
presente che la suddivisione degli oneri e proventi tra diverse aree gestionali può comportare difficoltà nella
ripartizione dei componenti economici “comuni” a più aree gestionali (es.: costo del personale, costi per servizi, costi
per ammortamenti, costi per affitti, ecc.). Operativamente, si ritiene che non vi siano problemi a scomporre i costi
comuni nelle diverse aree gestionali e ad indicare nella Nota Integrativa le metodologie adottate per gli enti dotati di
contabilità analitica o di un'adeguata struttura amministrativa. Nel caso di enti che non dispongono di una contabilità
analitica, e qualora vi siano costi comuni significativi, può essere utile allegare al bilancio di esercizio una tabella che
ricostruisca tutti gli oneri in base alla loro natura.”
Medici Senza Frontiere Onlus – Bilancio 2013 - Relazione sulla Gestione
8
Tabella 1: sintesi della destinazione
dei fondi raccolti e del loro utilizzo
2013
% sul tot
proventi
Euro
Proventi da raccolta fondi e istituzionali
2012
% sul tot
proventi
Euro
47.729.044
99,5%
42.123.451
99,6%
62.730
0,1%
72.360
0,2%
173.368
0,4%
97.661
0,2%
47.965.142
100,0%
42.293.472
100,0%
38.987.655
81,3%
34.680.176
82,0%
di Raccolta Fondi
6.603.608
13,8%
5.635.912
13,3%
di supporto generale
2.134.995
4,5%
1.754.836
4,1%
21.079
0,0%
38.773
0,1%
217.805
0,5%
183.775
0,4%
47.965.142
100,0%
42.293.472
100,0%
Proventi da attività connesse
Proventi finanziari e patrimoniali
Totale proventi
loro impiego per oneri da attività:
Istituzionali (*)
accessorie: attività connesse
finanziarie e patrimoniali
Totale oneri
Risultato netto
-
0,0%
-
0,0%
(*) nella terminologia MSF dette anche attività di "social mission"
4) Attività Istituzionali
L’81% dei fondi raccolti nel 2013 è stato utilizzato per finalità istituzionali (nella
terminologia MSF questo è il “social mission ratio”). Queste attività possono essere in
primo luogo distinte fra:

Fondi raccolti da Medici Senza Frontiere Onlus nel 2013 e trasferiti alle Sezioni
Operative e all’Ufficio Internazionale attraverso le c.d. “rimesse”.

Fondi raccolti da Medici Senza Frontiere Onlus nel 2013 e utilizzati per Attività
Istituzionali in Italia.
All’interno di queste due categorie è possibile poi operare ulteriori analisi. Nei due capitoli
che seguono, e nei relativi sotto capitoli, si analizzano in dettaglio gli utilizzi per finalità
istituzionali.
4.1)
Fondi raccolti da Medici Senza Frontiere Onlus nel 2013 e trasferiti alle
Sezioni Operative e all’Ufficio Internazionale
I fondi raccolti da Medici Senza Frontiere Onlus destinati a essere trasferiti ai Centri
Operativi, Ufficio Internazionale ed altre entità ammontano complessivamente a
Euro 37.206.252, contro Euro 32.812.845 nel 2012: + 13%. L’incremento del
valore delle rimesse per attività istituzionali si spiega essenzialmente con l’aumento
della raccolta commentato al punto 2.
Qui di seguito un prospetto riepilogativo dei fondi raccolti (già trasferiti o da
trasferire al 31/12/2013) e il relativo Centro Operativo / entità internazionale di
destinazione
Tabella 2 – dettaglio delle rimesse verso le Sezioni operative e altre entità
Sezioni operative e altre entità
Ufficio Int e
altre entità
Belgio
Olanda
Totale
Da 5 per 1000
Da altre donazioni
8.758.403
8.758.403
27.277.119
189.350
981.380
28.447.849
36.035.522
189.350
981.380
37.206.252
Totale
Medici Senza Frontiere Onlus – Bilancio 2013 - Relazione sulla Gestione
9
Nei quattro paragrafi che seguono si analizzano:

I fondi trasferiti al centro Operativo Bruxelles – OCB

I fondi trasferiti ad altri Centri Operativi

I fondi trasferiti all’Ufficio Internazionale e ad altre entità (in particolare: DNDi)
4.1)1. I fondi trasferiti all’OCB:
Il Rendiconto 2013 di Medici Senza Frontiere Onlus vede rimesse verso il proprio
Centro Operativo di riferimento – MSF Belgio – pari a Euro 36.035.522
Questa cifra comprende:
Tabella 3 - dettaglio delle rimesse verso la sezione operativa MSF Belgio
Eur
a.
rimesse volte a finanziare le Attività Istituzionali dell’OC B
b.
fondi raccolti per emergenza Filippine - progetti coordinati da OC B
c.
fondi raccolti per emergenza Syria - progetti coordinati da OC B
d.
donazioni per il fondo emergenze
e. proventi derivanti dalla terza edizione del “5 per 1000” ed incassati nel corso del
2013
Totale
24.790.340
750.400
1.466.965
269.414
8.758.403
36.035.522
Qui di seguito, l’analisi di dettaglio di queste quattro voci.
a. In primo luogo, Medici Senza Frontiere Onlus ha contribuito con rimesse per
Euro 24.790.340 volte a finanziare i progetti e le attività istituzionali
della sezione operativa MSF Belgio7. Tale importo ha concorso a finanziare
interventi di MSF sul terreno in molti paesi (nel 2012 i paesi erano stati 37). Al
momento della chiusura di questo Rendiconto, MSF Belgio non aveva ancora
ufficializzato il dettaglio definitivo d’impiego per paese delle rimesse da parte di
Medici Senza Frontiere Onlus. Questi dati saranno comunque disponibili entro il
mese
di
maggio
2014,
e
verranno
quindi
pubblicati
sul
sito
www.medicisenzafrontiere.it non appena possibile.
b. Fondi raccolti per emergenza Filippine - progetti coordinati da OCB
I fondi raccolti e trasferiti alla sezione belga per questa emergenza ammontano
a Euro 750.400.
Emergenza Filippine
L’8 novembre 2013 il tifone Haiyan ha devastato una parte delle Filippine cambiando la
vita di 16 milioni di persone.
Le équipe di MSF hanno rapidamente cominciato a fornire assistenza umanitaria,
spostandosi con barche, elicotteri, aerei o via terra verso le zone più colpite e remote.
Nei primi 3 mesi MSF ha effettuato 81.261 visite mediche, ricoverato 1.639 persone in
ospedale, effettuato 516 operazioni chirurgiche, assistito la nascita di 589 bambini e
distribuito 94.033 kit di aiuti, compresi acqua potabile, cibo, materiali per costruire
ripari e barche, reti anti-zanzara, kit igienici e kit da cucina.
A Guiuan le nostre squadre si sono impegnate nella prevenzione di malattie
potenzialmente riconducibili alla situazione post-tifone, e nella fornitura di acqua e
7
Da questo importo sono esclusi i fondi destinati alla emergenza Sud Sudan e al fondo emergenze, commentati più
avanti ai punti b. e c.
Medici Senza Frontiere Onlus – Bilancio 2013 - Relazione sulla Gestione
10
servizi igienici. Sempre nei primi tre mesi, hanno riabilitato 85 pozzi e distribuito
372.800 pastiglie per la potabilizzazione dell’acqua. MSF ha anche distribuito cibo a
11.000 famiglie nell’arcipelago nordorientale di Panay Island. Nella stessa area, 14.999
bambini sono stati vaccinati contro il morbillo e 4.654 contro la polio.
Gli interventi di MSF si sono sviluppati sull’isola di Samar nell’area di Guiuan; sull’isola
di Leyte a Tacloban, Ormoc, Sante FE e Burauen; Estancia e l’arcipelago nordorientale
di Panay Island.
All’indomani del tifone, MSF ha montato un ospedale gonfiabile di oltre 400 metri
quadrati per fornire assistenza sanitaria, tra cui un servizio di chirurgia.
c. Fondi raccolti per emergenza Siria - progetti coordinati da OCB
I fondi raccolti e trasferiti alla sezione belga per questa emergenza ammontano
a Euro 1.466.965.
Emergenza Siria:
A tre anni dall’inizio del conflitto, la situazione umanitaria in Siria è catastrofica e
l’assistenza è inadeguata per far fronte ai bisogni.
Il sistema sanitario siriano, funzionante prima del conflitto, è oramai al collasso.
La mancanza di cibo è costante; le forniture di acqua e di elettricità sono interrotte in
continuazione. Nel marzo del 2013 si stimava che in Siria ci fossero ormai 2.5 milioni di
sfollati, che fossero stati danneggiati il 57% degli ospedali e il 36% non fossero in grado
di funzionare. Questi dati non includono le cliniche private o gli ospedali di fortuna che
sono stati distrutti o danneggiati.
Centinaia di migliaia di siriani sono fuggiti dal paese. La maggior parte di loro si trova
nei paesi vicini, dove i programmi di assistenza sono insufficienti.
Tra il 2012 e il 2013, MSF ha operato in sei ospedali da campo e due centri
medici nel nord della Siria. Le nostre équipe mediche hanno realizzato più di
100.000 visite, fornendo assistenza medica a più di 40.000 casi urgenti.
Malattie croniche come il diabete e l’ipertensione sono una priorità per MSF quanto le
ferite da schegge di proiettile, bombe e pallottole. Le équipe di MSF hanno compiuto
quasi 5.000 operazioni chirurgiche e hanno prestato assistenza in più di 1.500 parti.
Inoltre, MSF supporta più di 80 strutture sanitarie in tutta la Siria.
Nei Paesi confinanti, MSF ha fornito oltre 260.000 visite mediche ai rifugiati siriani.
d. Fondo Emergenze: nel corso del 2013 Medici Senza Frontiere Onlus ha
raccolto donazioni pari a Euro 269.414 destinate al “fondo emergenze” dell’OCB
– Centro Operativo Belga. Questo fondo raccoglie risorse destinate a interventi
da portare in situazioni di emergenza (ad es. interventi non programmabili nel
piano di azione annuale). Questo fondo è particolarmente utile in occasioni di
emergenze che non hanno ampio risalto presso i media internazionali, e per le
quali difficilmente sono attivate operazioni specifiche di Raccolta fondi.
e. 5 per 1000: infine, nel corso del 2013 Medici senza Frontiere Onlus ha
incassato e integralmente trasferito a MSF Belgio il contributo derivante dal “5
per 1000”. Nel box che segue si rendiconta l’utilizzo del contributo, anche ai fini
di quanto previsto dalle linee guida ministeriali - “Ministero del Lavoro e delle
Politiche Sociali - Direzione Generale per il Volontariato, l’Associazionismo e le
Formazioni Sociali - Divisione I Linee guida per la predisposizione del rendiconto
circa la destinazione delle quote del “5‰ dell’Irpef” 8.
8
Vedi più sopra, nota a piè di pagina (2)
Medici Senza Frontiere Onlus – Bilancio 2013 - Relazione sulla Gestione
11
5 per 1000 2013 (sesta edizione, anno fiscale 2011) - rendicontazione
dell’utilizzo del contributo
Nel mese di maggio 2013, l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato sul proprio sito internet
l’elenco definitivo dei soggetti beneficiari della destinazione del 5 per mille operata dai
contribuenti con la dichiarazione dei redditi presentata nell’anno 2011. Medici Senza
Frontiere Onlus è risultata il secondo soggetto beneficiario nella categoria delle
Onlus per quota attribuita, pari ad Euro 8.758.403,32, e il terzo soggetto per
numero di preferenze, che sono state 263.783.
Nel mese di luglio 2013 il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha effettuato il
pagamento del suddetto importo. Il contributo è stato interamente trasferito nel
corso dello stesso esercizio al Centro Operativo Bruxelles – OCB per essere
utilizzato in progetti di MSF sul terreno; nonostante, infatti, Medici Senza Frontiere
Onlus sostenga degli investimenti per promuovere il “5 per 1000”, questi sono
interamente finanziati con fondi propri dell’Associazione. Come per le precedenti
edizioni, quindi, la totalità del contributo ricevuto è stata destinata al finanziamento di
progetti sul terreno.
Qui di seguito, come richiesto dalle “Linee guida per la predisposizione del rendiconto
circa la destinazione delle quote del 5 per 1000 dell’Irpef”, la rendicontazione relativa
alla destinazione del contributo.
Tabella 4
Missione
.
Progetto
Afghanistan
Lashkar Gah: accesso a cure mediche di secondo livello
Burundi
Kabezi: emergenza ostetrica
C ar-Repubblica
C entrafricana
Accesso alle cure e Bangassou e Uango
Guinea
C onakry : HIV / AIDS
Haiti
Ospedale di Tabarre: chirurgia generale e ortopedica in contesto
urbano violento
India
C ure mediche alla popolazione vittima del conflitto in C hhattisgarh
Italy
C ure mediche ai migranti e ai senza fissa dimora
Malawi
Attività di mentoring HIV/AIDS alle autorità locali nel distretto di
Nsanje
Mauritania
Accesso cure mediche a rifugiati e popolazione locale
Pakistan
Karachi: cure mediche di primo livello
Pakistan
Lower Dir : cure mediche di secondo livello a Timiurgara
RDC -Repubblica
Democratica del
C ongo
Massissi : cure mediche per popolazione sfollata e vittme di
violenze in zone di conflitto
Ukraine
Progetto Tubercolosi multiresistente e HIV nella prigione di
Donetsk
Zimbabwee
Progetto HIV/AIDS nei distretti di Gutu e C hikomba
TOTALE 5 per 1000
Importo (Euro)
500.000
500.000
500.000
600.000
900.000
800.000
150.000
700.000
1.150.000
600.000
700.000
858.403
200.000
600.000
8.758.403
Medici Senza Frontiere Onlus – Bilancio 2013 - Relazione sulla Gestione
12
1. Afghanistan – Lashkar Gah - Khost
Progetto
Afghanistan
Lashkar Gah: accesso a cure mediche di secondo livello
Totale spese sostenute per il progetto nell'anno 2013
4.650.660
Di cui:
porzione finanziata con proventi "5 per 1000" da MSF Onlus:
500.000
Incidenza del contributo "5 per 1000" da MSF Onlus sul totale delle
spese sostenute per il progetto nell'anno 2013:
Analisi delle spese sostenute per categoria di spesa
Staff Internazionale
Staff Nazionale
Costi di gestione operativi
Spese mediche / nutrizionali
Spese di logistica e trattamento acque
Formazione
Trasporti e magazzinaggio
Consulenze e altri servizi
TOTALE
11%
Euro
Incidenza %
298.568
6%
2.295.577
49%
83.126
2%
1.256.086
27%
391.127
8%
1.090
0%
323.558
7%
1.528
0%
4.650.660
100%
Lashkar Gah si trova nella provincia di Helmand, il cuore e la culla del movimento
Talebano. Anche per questo, l’area è teatro di un conflitto molto acceso tra le forze
della coalizione e i gruppi armati di opposizione.
Nel corso del 2013, MSF ha analizzato l’offerta di cure mediche nella zona di Lashkar
Gah. Nonostante le strutture in città fossero aperte e funzionanti, l’accesso alle cure era
problematico a causa della situazione di insicurezza e della mancanza di personale,
soprattutto di sesso femminile.
L’accesso a cure mediche di secondo livello è ancora più problematico, soprattutto per i
servizi ostetrico-ginecologici (anche per semplici parti fisiologici), ma anche per la
chirurgia d’urgenza e traumatologica.
In supporto al Ministero della Sanità afghano, MSF opera quindi nell’ospedale
provinciale di Boost con l’obiettivo di garantire accesso a cure mediche di secondo
livello in contesto di conflitto. I servizi di maternità e di chirurgia per traumi e ustioni
rappresentano il focus principale; oltre a ciò, MSF vuole migliorare le cure per i casi di
malnutrizione acuta e Tubercolosi. Al fine di migliorare l’accesso alle strutture
ospedaliere, MSF sta anche lavorando per garantire un sistema di trasporto che
permetta ai casi urgenti di essere presi in cura in tempi rapidi.
Medici Senza Frontiere Onlus – Bilancio 2013 - Relazione sulla Gestione
13
2. Burundi – Kabezi
Progetto
Burundi
Kabezi: emergenza ostetrica
Totale spese sostenute per il progetto nell'anno 2013
1.291.255
Di cui:
porzione finanziata con proventi "5 per 1000" da MSF Onlus:
500.000
Incidenza del contributo "5 per 1000" da MSF Onlus sul totale delle
spese sostenute per il progetto nell'anno 2013:
Analisi delle spese sostenute per categoria di spesa
39%
Euro
Incidenza %
Staff Internazionale
235.318
18%
Staff Nazionale
679.157
53%
42.788
3%
188.839
15%
45.527
4%
1.196
0%
Trasporti e magazzinaggio
96.065
7%
Consulenze e altri servizi
2.365
0%
Costi di gestione operativi
Spese mediche / nutrizionali
Spese di logistica e trattamento acque
Formazione
TOTALE
1.291.255
100%
Il progetto di Kabezi si concentra sulle urgenze ostetriche. Il “CURGO” (Centre
d’Urgence Gynéco-Obstétricale) offre accesso gratuito alle cure a donne con
complicazioni ostetriche e/o a rischio nell’area del Distretto di Kabezi, nella zona rurale
di Bujumbura, che comprende 11 Centri di Salute. Oltre a questo, il Centro offre un
servizio di neonatologia e assicura un sistema di trasporto per i pazienti tutti i giorni 24
ore su 24.
La zona è relativamente tranquilla, con alcune sporadiche incursioni dei gruppi armati
operanti nella vicina Repubblica Democratica del Congo oppure atti di banditismo legati
alla povertà della popolazione locale.
Inizialmente il progetto includeva anche i distretti di Rwibaga e Isale; un piano
concordato con le autorità sanitarie burundesi ha portato nel febbraio 2013 a
concentrare le attività nel distretto di Kabezi.
Il numero di urgenze ostetriche e di pazienti in neonatologia è andato diminuendo nel
corso degli anni, in linea con il progressivo passaggio di consegne al Ministero della
Sanità locale. L’assorbimento da parte del sistema pubblico delle strutture MSF non ha
compromesso l’accesso e fornitura di cure mediche alla popolazione, e alla fine del 2013
anche il centro di Kabezi è stato trasferito sotto la responsabilità del Ministero della
Sanità burundese.
Medici Senza Frontiere Onlus – Bilancio 2013 - Relazione sulla Gestione
14
3. Repubblica Centrafricana – Accesso alle cure e Bangassou e Uango
Progetto
Central African Republic
Accesso alle cure e Bangassou e Uango
Totale spese sostenute per il progetto nell'anno 2013
1.928.565
Di cui:
porzione finanziata con proventi "5 per 1000" da MSF Onlus:
500.000
Incidenza del contributo "5 per 1000" da MSF Onlus sul totale delle
spese sostenute per il progetto nell'anno 2013:
Analisi delle spese sostenute per categoria di spesa
Staff Internazionale
26%
Euro
Incidenza %
147.356
8%
24.844
1%
Costi di gestione operativi
115.239
6%
Spese mediche / nutrizionali
762.097
40%
Spese di logistica e trattamento acque
187.199
10%
390
0%
691.440
36%
0
0%
Staff Nazionale
Formazione
Trasporti e magazzinaggio
Consulenze e altri servizi
TOTALE
1.928.565
100%
Dopo anni di violenze, crisi politica e instabilità sociale, la crisi nella Repubblica
Centrafricana sembrava essere arrivata a un punto di svolta con le elezioni del 2011. Le
irregolarità nel processo elettorale e una serie di tensioni interne al partito di
maggioranza portarono però già nel 2012 ad un nuovo clima di instabilità.
Seleka, una coalizione di gruppi armati opposta al Presidente, è arrivata così al potere
nel marzo del 2013 con un colpo di Stato. Nei mesi seguenti alla presa di potere, il
Paese è piombato nel caos, con ripetuti saccheggi e violenze di cui le vittime principali
sono stati i civili.
La Prefettura di Bangassou, nella parte orientale del Paese, è stata una delle zone più
colpite dopo l’ascesa al potere dei Seleka. La quasi totalità delle strutture sono state
fatte oggetto di saccheggi e distruzione, incluse quelle medico-sanitarie: oltre a questo,
il già poco personale medico presente nella zona è fuggito, abbandonando a se stesse
migliaia di persone.
Già presente in Repubblica Centrafricana dal 1997, MSF ha visitato Bangassou
nell’ottobre 2013 e deciso un intervento mirato a ridurre la mortalità morbilità nella
zona. In particolare, MSF ha avviato le sue attività negli ospedali di Uango e Bangassou
così come nei Centri di Salute di Mbalazimi e nella clinica di Bangonde.
L’obiettivo del progetto è quello di assicurare l’accesso alle cure mediche di secondo
livello alle circa 200.000 persone che vivono nei distretti di Bangassou e Uango. Per
quest’ultima area, MSF ha iniziato anche delle attività mediche di primo livello.
Considerata la fragilità del sistema sanitario locale e le condizioni igienico-sanitarie, MSF
è preparata a rispondere anche a delle eventuali epidemie.
Medici Senza Frontiere Onlus – Bilancio 2013 - Relazione sulla Gestione
15
4. Guinea – HIV/AIDS a Conakry
Progetto
Guinea
Conakry : HIV / AIDS
Totale spese sostenute per il progetto nell'anno 2013
2.323.385
Di cui:
porzione finanziata con proventi "5 per 1000" da MSF Onlus:
600.000
Incidenza del contributo "5 per 1000" da MSF Onlus sul totale delle
spese sostenute per il progetto nell'anno 2013:
Analisi delle spese sostenute per categoria di spesa
26%
Euro
Incidenza %
Staff Internazionale
505.118
22%
Staff Nazionale
376.570
16%
65.895
3%
1.052.967
45%
110.838
5%
22.260
1%
188.876
8%
861
0%
Costi di gestione operativi
Spese mediche / nutrizionali
Spese di logistica e trattamento acque
Formazione
Trasporti e magazzinaggio
Consulenze e altri servizi
TOTALE
2.323.385
100%
Nella città di Conakry, capitale della Guinea, vivono oggi circa 2,1 milioni di persone. Il
Paese viene classificato come uno dei dieci più poveri al mondo, con un’incidenza della
povertà che è andata aumentando nel corso degli ultimi 10 anni (un guineano su due
vive con meno di 1 dollaro al giorno).
L’accesso alle cure mediche è molto limitato perché a pagamento, inoltre il personale
sanitario locale presenta spesso conoscenze tecniche limitate (è frequente il ricorso a
specializzandi e “stagiaires”).
La prevalenza del virus dell’HIV/AIDS in Guinea è del 1,7%, più elevato tra le donne
che tra gli uomini (2,1% e 1,2%); le donne incinte presentano un tasso addirittura
maggiore (3,2%) ed in crescita. Nella capitale Conakry la prevalenza è oltre il doppio
che in zona extra-urbana e la zona di Matam presenta valori mediamente più
preoccupanti.
Le risorse per la lotta all’HIV/AIDS provengono quasi esclusivamente da fondi e
organizzazioni internazionali e si è notata negli ultimi anni una tendenza alla
diminuzione degli investimenti. A questo si aggiunge una serie di malfunzionamenti del
sistema locale, come la mancanza di test diagnostici e di medicinali; per i pazienti in
cura che non si ripresentano per continuare il trattamento, non è previsto nessun
meccanismo di rintracciamento e il tasso di abbandono è elevato. Le cure sono offerte
soprattutto nelle grandi strutture ospedaliere, non pratiche da raggiungere per molti
pazienti.
MSF interviene per assicurare la presa in carico medica e psicosociale dei pazienti affetti
dal virus dell’HIV/AIDS nel Centro Ambulatoriale di Matam e in cinque altri centri
distaccati nella zona. Uno degli obiettivi è quello di integrare le cure per l’HIV/AIDS a
quelle di base, facendo in modo che vengano garantite a livello decentralizzato e quindi
più prossimo ai pazienti.
Alla fine di settembre 2013, MSF aveva in cura 6.445 pazienti, 3.930 dei quali nel
Centro di Matam. I farmaci antiretrovirali sono ancora forniti in toto da MSF che nel
corso dei prossimi anni passerà progressivamente questa responsabilità al Ministero
della Sanità guineano.
Medici Senza Frontiere Onlus – Bilancio 2013 - Relazione sulla Gestione
16
5. Haiti - Tabarre - chirurgia generale e ortopedica in contesto urbano violento
Progetto
HAITI
Ospedale di Tabarre
Totale spese sostenute per il progetto nell'anno 2013
5.256.013
Di cui:
porzione finanziata con proventi "5 per 1000" da MSF Onlus:
900.000
Incidenza del contributo "5 per 1000" da MSF Onlus sul totale delle
spese sostenute per il progetto nell'anno 2013:
Analisi delle spese sostenute per categoria di spesa
Staff Internazionale
17%
Euro
Incidenza %
539.108
10%
2.909.515
55%
44.821
1%
1.219.699
23%
314.310
6%
0
0%
Trasporti e magazzinaggio
213.204
4%
Consulenze e altri servizi
15.356
0%
Staff Nazionale
Costi di gestione operativi
Spese mediche / nutrizionali
Spese di logistica e trattamento acque
Formazione
TOTALE
5.256.013
100%
Port-au-Prince, la capitale di Haiti, conta ufficialmente 2,6 milioni di abitanti. La città è
esposta a un alto rischio di disastri naturali (principalmente uragani e tempeste
tropicali) e la violenza raggiunge livelli molto elevati in alcuni quartieri. Nel 1997 Haiti
ha registrato il più alto tasso di mortalità per incidenti stradali; Port-au-Prince
rappresenta la zona più a rischio.
Il terremoto del gennaio 2010 e la successiva epidemia di colera hanno esacerbato
molti dei problemi già esistenti, incrementando i bisogni medici e limitando ancor più
l’accesso alle cure. In particolare, la mancanza di strutture ospedaliere per le cure di
secondo livello è drammatica; la scelta di investire in un Trauma Center come quello di
Tabarre risponde prima di tutto a questa necessità.
L’ospedale di Tabarre ha una capacità di 107 posti letto, di cui 74 per chirurgia
ortopedica). Nel corso del 2013, in media oltre 200 nuovi casi sono stati sottoposti a
intervento chirurgico. Per fare fronte ai bisogni, a partire dal mese di giugno è stato
aumentato il numero di posti letto per i pazienti di chirurgia ortopedica e si è garantito il
funzionamento delle sale operatorie durante la notte 6 giorni su 7.
Oltre a questo, vengono realizzate attività di formazione per il personale haitiano e gli
specializzandi, migliorando la capacità del sistema locale di rispondere ai bisogni nel
medio-lungo termine.
Medici Senza Frontiere Onlus – Bilancio 2013 - Relazione sulla Gestione
17
6. India – Cure mediche alla popolazione vittima del conflitto in Chhattisgarh
Progetto
India
Cure mediche alla popolazione vittima del conflitto in
Chhattisgarh
Totale spese sostenute per il progetto nell'anno 2013
939.860
Di cui:
porzione finanziata con proventi "5 per 1000" da MSF Onlus:
800.000
Incidenza del contributo "5 per 1000" da MSF Onlus sul totale delle
spese sostenute per il progetto nell'anno 2013:
Analisi delle spese sostenute per categoria di spesa
85%
Euro
Incidenza %
Staff Internazionale
284.264
30%
Staff Nazionale
400.930
43%
35.763
4%
101.088
11%
34.836
4%
832
0%
Trasporti e magazzinaggio
79.857
8%
Consulenze e altri servizi
2.290
0%
Costi di gestione operativi
Spese mediche / nutrizionali
Spese di logistica e trattamento acque
Formazione
TOTALE
939.860
100%
Il progetto di MSF si trova nei distretti di Sukma e Bijapur, nello Stato di Chhatishark.
Nella zona vivono più di 250.000 persone.
A partire dal giugno 2005, il conflitto nell’area è drammaticamente peggiorato, con la
presenza contemporanea di forze governative, gruppi armati Maoisti e paramilitari.
Centinaia di villaggi sono andati distrutti e decine di migliaia di persone sono dovute
scappare.
Le strutture mediche statali sono quasi completamente inesistenti: è pressoché
impossibile accedere alle aree controllate dai ribelli e pochissimo personale medico è
disposto a lavorare nella zona. Le poche strutture private esistenti mancano di
medicinali e materiali. La popolazione tende a non uscire dalla zona in cui vive per non
venire stigmatizzata e rischiare di essere associata ad uno dei gruppi coinvolti nel
conflitto.
In quanto organizzazione umanitaria internazionale, MSF ha ottenuto l’autorizzazione ad
operare nella zona da parte dei diversi attori presenti. Ad oggi è l’unica organizzazione
che opera nel distretto di Sukma controllato dai gruppi Maoisti.
Le attività di MSF mirano a ridurre la mortalità e morbilità della popolazione vittima del
conflitto. L’accesso alle cure di primo livello viene garantito attraverso una serie di
cliniche fisse e mobili, operanti tanto all’interno come all’esterno di campi sfollati: in
caso di necessità, viene assicurato il trasferimento ad una struttura di secondo livello.
Come per gli anni precedenti, anche nel 2013 MSF ha dovuto chiudere e aprire nuove
attività per adattarsi ai nuovi scenari di conflitto: alla fine dell’anno, MSF operava in 4
strutture fisse e con 4 cliniche mobili.
Medici Senza Frontiere Onlus – Bilancio 2013 - Relazione sulla Gestione
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7. Italia - Cure mediche ai migranti e ai senza fissa dimora
Progetto
ITALY
Cure mediche ai migranti e ai senza fissa dimora
Totale spese sostenute per il progetto nell'anno 2013
286.336
Di cui:
porzione finanziata con proventi "5 per 1000" da MSF Onlus:
150.000
Incidenza del contributo "5 per 1000" da MSF Onlus sul totale delle
spese sostenute per il progetto nell'anno 2013:
Analisi delle spese sostenute per categoria di spesa
Staff Internazionale
52%
Euro
Incidenza %
0
0%
235.237
82%
Costi di gestione operativi
9.519
3%
Spese mediche / nutrizionali
4.455
2%
0
0%
1.389
0%
Trasporti e magazzinaggio
30.850
11%
Consulenze e altri servizi
4.886
2%
Staff Nazionale
Spese di logistica e trattamento acque
Formazione
TOTALE
286.336
100%
Progetto Tubercolosi nei CIE (centri di identificazione ed espulsione)
Il 2103 ha visto il pieno realizzarsi del progetto avviato l’anno precedente con la firma
del Protocollo d`Intesa tra Medici senza Frontiere e il Ministero dell`Interno, per il
controllo della tubercolosi (TBC) nei centri di identificazione ed espulsione per stranieri
irregolari, nelle regioni Sicilia, Lazio e Lombardia Il progetto è stato esteso nel corso
del 2013 anche ai CARA (centri aperti per richiedenti asilo) nelle stesse regioni. Sono
state svolte le seguenti attività`:
1.
Formazione al personale sanitario e al personale non sanitario degli enti gestori
per ciascun CIE coinvolto sull’identificazione e la gestione dei casi sospetti di
tubercolosi, oltre che sulla normativa di riferimento e sul ruolo della mediazione
culturale nell’approccio al paziente straniero.
E’ stato anche introdotto l’utilizzo di un questionario di screening per agevolare
l’identificazione dei casi sospetti, validato dai partner scientifici del protocollo: Istituto
Villa Marelli (Milano), Istituto Nazionale Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani (Roma),
Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni Migranti e per il
contrasto delle malattie della Povertà, sezione siciliana (Palermo).
2.
Regolari visite di affiancamento e monitoraggio per valutare la corretta
applicazione del protocollo di screening nei CIE coinvolti.
3.
Informazione e sensibilizzazione degli ospiti dei CIE su infezione e malattia
tubercolare, esigenza e modalità delle misure di screening.
L’intervento ha avuto termine a fine 2013 secondo quanto concordato con il Ministero
dell’Interno.
Progetto Chagas
La malattia di Chagas (tripanosomiasi americana) è una parassitosi endemica in
America Latina, a trasmissione vettoriale. Asintomatica per lungo tempo, provoca in
seguito complicazioni soprattutto cardiache potenzialmente mortali. Praticamente
sconosciuta nei paesi occidentali, la malattia colpisce la popolazione immigrata
proveniente dai paesi endemici e non ottiene, da parte del servizio sanitario nazionale,
Medici Senza Frontiere Onlus – Bilancio 2013 - Relazione sulla Gestione
19
un’adeguata presa in carico per indisponibilità di test diagnostici e adeguato
trattamento. Il progetto si è focalizzato sulla popolazione immigrata di origine boliviana
residente nell’area di Bergamo (la Bolivia risulta infatti tra i paesi più colpiti dalla
malattia, con una prevalenza che raggiunge il 26% in alcune aree rurali) e
successivamente si è esteso su Milano, a favore della popolazione lationo americana ivi
residente.
Obiettivo del progetto, realizzato in collaborazione con partner locali (l’ONG OIKOS e
l’Ospedale S.Cuore-Don Luigi Calabria di Negrar a Bergamo, l’Ospedale Sacco a Milano)
è stato l’accesso alla diagnosi, tramite giornate aperte di screening gratuito, ed al
trattamento dei casi positivi (tramite presa in carico da parte della struttura ospedaliera
partner). Nel corso del 2013, nella sola Bergamo sono state testate circa 1500 persone,
con una prevalenza riscontrata della malattia di circa 16%. La presa in carico dei
pazienti positivi è tuttora in corso.
Per il raggiungimento di questo obiettivo, sono state anche avviate attività di
educazione alla salute e informazione presso le comunità realizzate da 3 mediatori
culturali provenienti essi stessi dalla comunità target, i quali hanno agevolato il contatto
tra la popolazione e il servizio sanitario.
Attività di sensibilizzazione al personale sanitario e alle autorità sanitarie hanno anche
accompagnato l’intervento allo scopo di consentire una prosecuzione dell’offerta di
salute da parte del servizio pubblico una volta concluso il progetto (primo semestre
2014).
Progetto “Emergenza freddo” a Milano
Nel corso del 2013, in collaborazione con il Comune di Milano e l’associazione ARCA, ci
siamo attivati per un intervento della durata di 3 mesi (dicembre 2012-marzo2013) a
copertura della cda “Emergenza freddo”, a favore della popolazione di senza fissa
dimora (migranti e non) del Comune di Milano.
Il progetto ci ha visti impegnati nella gestione di un ambulatorio diurno e di un servizio
di assistenza medica “intensiva” (25 letti per pazienti con problematiche severe ma che
non richiedevano ospedalizzazione) all’interno della struttura di accoglienza di via Aldini
(300 posti letto) predisposta dal Comune e gestita da ARCA, e mirava, in particolare, a
fornire continuità delle cure ai senza fissa dimora dimessi dopo un ricovero ospedaliero
ma ancora in bisogno di assistenza sanitaria continuativa. Sono stati ammessi al
servizio ambulatoriale 454 nuovi casi, 30% dei quali italiani, e si sono registrati 123
ingressi ai letti di assistenza “intensiva”, i quali presentavano una varietà di patologie e
necessitavano di un’assistenza infermieristica continuativa.
Progetto Sicilia e Calabria di assistenza ai migranti
La massiccia ripresa di sbarchi sulle coste siciliane (in particolare nell’area di Pozzallo)
durante l’estate del 2013, soprattutto di popolazioni in fuga dal conflitto siriano, ha
messo in luce la difficoltà della ASP di Ragusa di far fronte alle necessità di assistenza
sanitaria dei migranti sbarcati, sia al momento dello sbarco che successivamente
attraverso le regolari attività ambulatoriali (ambulatori STP).
Da settembre 2013, è stato quindi richiesto l’intervento di MSF per supportare la ASP
nelle attività summenzionate, attraverso un’integrazione del personale MSF nei servizi
esistenti. In ottobre, una missione esplorativa ha evidenziato carenze anche all’interno
del centro di accoglienza di Pozzallo (CPSA) in termini di assistenza psicologica e
gestione delle malattie infettive.
Nel progetto, che si protrarrà per tutto il 2014, sono state quindi integrate anche queste
componenti.
Medici Senza Frontiere Onlus – Bilancio 2013 - Relazione sulla Gestione
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8. Malawi - attività di mentoring HIV/AIDS alle autorità locali nel distretto di
Nsanje
Progetto
MALAWI
Attività di mentoring HIV/AIDS alle autorità locali nel
distretto di Nsanje
Totale spese sostenute per il progetto nell'anno 2013
1.215.556
Di cui:
porzione finanziata con proventi "5 per 1000" da MSF Onlus:
700.000
Incidenza del contributo "5 per 1000" da MSF Onlus sul totale delle
spese sostenute per il progetto nell'anno 2013:
Analisi delle spese sostenute per categoria di spesa
58%
Euro
Incidenza %
Staff Internazionale
209.713
17%
Staff Nazionale
251.872
21%
50.350
4%
356.076
29%
Spese di logistica e trattamento acque
86.593
7%
Formazione
63.901
5%
196.568
16%
483
0%
Costi di gestione operativi
Spese mediche / nutrizionali
Trasporti e magazzinaggio
Consulenze e altri servizi
TOTALE
1.215.556
100%
Il distretto di Nsanje si trova all’estremo meridionale del Malawi al confine con il
Mozambico. La popolazione è stimata in circa 36.000 persone. La zona è attraversata
dal fiume Shire e oltre un terzo del distretto è difficilmente raggiungibile, specialmente
durante la stagione delle piogge. L’area è anche a rischio di inondazioni.
Il 68% della popolazione locale vive al di sotto della soglia di povertà.
Come in molte altre aree del Paese, i servizi sanitari locali sono molto limitati, a causa
della mancanza di medicine, materiale e personale. La pressione sulle già limitate
strutture mediche è aumentata dall’afflusso di mozambicani che trovano più pratico
cercare le cure a Nsanje invece che sul territorio nazionale.
Il distretto presenta la più alta prevalenza dell’infezione da HIV/AIDS a livello nazionale,
stimata nel 2012 al 16,3%; la media nel Paese si attesta al 10,6%.
L’incidenza della Tubercolosi in Malawi è tra le più alte al mondo e la malattia
rappresenta la prima causa di morte tra le persone affette da HIV/AIDS. Nel distretto di
Nsanje, il tasso di coinfezione TB-HIV raggiunge il 60%.
Al fine di limitare la diffusione del HIV/AIDS e garantire una migliore qualità della vita
del paziente è essenziale assicurare l’accesso ai farmaci e l’inserimento dei pazienti nei
protocolli di cura già in una fase precoce della malattia. L’intervento di MSF consiste
principalmente nel sostenere il Ministero della Sanità locale attraverso la fornitura di
medicinali e formazione del personale sanitario locale.
Medici Senza Frontiere Onlus – Bilancio 2013 - Relazione sulla Gestione
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9. Mauritania – Rifugiati
Progetto
MAURITANIA
Accesso cure mediche a rifugiati e popolazione locale
Totale spese sostenute per il progetto nell'anno 2013
3.396.534
Di cui:
porzione finanziata con proventi "5 per 1000" da MSF Onlus:
1.150.000
Incidenza del contributo "5 per 1000" da MSF Onlus sul totale delle
spese sostenute per il progetto nell'anno 2013:
Analisi delle spese sostenute per categoria di spesa
Staff Internazionale
34%
Euro
Incidenza %
823.768
24%
1.062.177
31%
85.599
3%
Spese mediche / nutrizionali
559.432
16%
Spese di logistica e trattamento acque
393.571
12%
6.105
0%
464.126
14%
1.756
0%
Staff Nazionale
Costi di gestione operativi
Formazione
Trasporti e magazzinaggio
Consulenze e altri servizi
TOTALE
3.396.534
100%
Nel gennaio del 2012 i combattimenti scoppiati nel nord del Mali tra le forse governative
e i gruppi armati in favore dell’indipendenza dei territori Tuareg hanno portato decine di
migliaia di persone a cercare rifugio altrove. A fine 2012, oltre 100.000 persone
avevano varcato la frontiera con la Mauritania.
La mancanza di strutture mediche adeguate e la crescita rapida ed esponenziale dei
bisogni hanno lentamente deteriorato le condizioni di vita e di salute dei rifugiati.
L’intervento di MSF si è concentrato nel distretto di Bassikounou, al confine tra la
Mauritania e il Mali, e ha come obiettivo l’accesso alle cure mediche per circa 70.000
rifugiati e la popolazione locale (oltre 40.000 persone). Nel corso del 2013 MSF ha
fornito cure ambulatoriali, vaccinazioni, programmi contro la malnutrizione, un sistema
di referenze verso strutture di secondo livello, oltre a un supporto alle organizzazioni e
strutture presenti nella zona.
Nei primi 8 mesi dell’anno MSF ha effettuato quasi 100.000 visite mediche (quasi
70.000 all’interno dei campi rifugiati), in aumento rispetto al valore registrato nello
stesso periodo dell’anno precedente.
Medici Senza Frontiere Onlus – Bilancio 2013 - Relazione sulla Gestione
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10. Pakistan – Cure mediche di primo livello a Karachi
Progetto
Pakistan
Karachi: cure mediche di primo livello
Totale spese sostenute per il progetto nell'anno 2013
1.299.396
Di cui:
porzione finanziata con proventi "5 per 1000" da MSF Onlus:
600.000
Incidenza del contributo "5 per 1000" da MSF Onlus sul totale delle
spese sostenute per il progetto nell'anno 2013:
Analisi delle spese sostenute per categoria di spesa
46%
Euro
Incidenza %
Staff Internazionale
284.253
22%
Staff Nazionale
424.238
33%
69.377
5%
314.102
24%
95.519
7%
357
0%
109.354
8%
2.196
0%
Costi di gestione operativi
Spese mediche / nutrizionali
Spese di logistica e trattamento acque
Formazione
Trasporti e magazzinaggio
Consulenze e altri servizi
TOTALE
1.299.396
100%
Le alluvioni del novembre 2010 avevano fornito a MSF una ragione per intervenire in
un’area del Pakistan affetta da una molteplicità di bisogni umanitari, da una cronica
inefficienza del sistema sanitario e gravata da un flusso migratorio costante e inasprito
dalle recenti calamità naturali. Le valutazioni condotte nel corso del 2011 avevano
portato alla conclusione che un eventuale intervento a lungo termine da parte di MSF
avrebbe rappresentato un valore aggiunto per la città di Karachi. L'attenzione per
l'assistenza sanitaria di base (PHC) con un Pronto soccorso e una Sala parto è stata
considerata una buona direzione d’avvio.
A fine 2012 l'Urban Primary Health Care Centre di Machar Colony con un Pronto
Soccorso di base ed una sala parto ha iniziato a ricevere suoi primi pazienti.
I servizi offerti includono:
- Un servizio di triage
- Un ambulatorio (OPD)
- Una sala parto
- Un servizio di assistenza psicologica e salute mentale
- Promozione della salute all'interno e all’esterno della clinica all'interno di Machar
Colony
- Una “sala di osservazione” con 2 letti da parto attiva 24h su 24, 7 giorni su 7
- Un sistema di trasferimento verso ospedali di secondo livello di Karachi
Nei primi sei mesi dell’anno, sono state effettuate 23.509 consultazioni di triage e
14.861 visite mediche ambulatoriali.
Nel corso del 2013, si proceduto ad un rafforzamento dell’utilizzo dei servizi soprattutto
tramite un’intensificazione delle attività di promozione della salute nella comunità. Si è
risposta ad una epidemia di morbillo tramite l’organizzazione di una campagna di
vaccinazione nelle scuole e con l’allestimento di un reparto di isolamento nell’ospedale
generale di Karachi. Inoltre, è stata effettuata una missione esplorativa per
l’identificazione di una seconda area di intervento, tramite la valutazione di 3 aree della
città con alto livello di violenza urbana, per l’eventuale avvio di attività nel 2014.
Medici Senza Frontiere Onlus – Bilancio 2013 - Relazione sulla Gestione
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11. Pakistan Lower Dir – cure mediche di secondo livello a Timiurgara
Progetto
Pakistan
Lower Dir : cure mediche di secondo livello a Timiurgara
Totale spese sostenute per il progetto nell'anno 2013
2.620.492
Di cui:
porzione finanziata con proventi "5 per 1000" da MSF Onlus:
700.000
Incidenza del contributo "5 per 1000" da MSF Onlus sul totale delle
spese sostenute per il progetto nell'anno 2013:
Analisi delle spese sostenute per categoria di spesa
27%
Euro
Incidenza %
Staff Internazionale
466.403
18%
Staff Nazionale
962.366
37%
41.541
2%
Spese mediche / nutrizionali
898.921
34%
Spese di logistica e trattamento acque
121.162
5%
363
0%
129.040
5%
696
0%
Costi di gestione operativi
Formazione
Trasporti e magazzinaggio
Consulenze e altri servizi
TOTALE
2.620.492
100%
Il distretto di Lower, dove MSF assicura una presenza dal 2008, continua a
rappresentare una delle localizzazioni più complesse delle nostre attività. Già nel 2008
MSF era intervenuta a supporto degli sfollati provenienti da Bajaur. A partire da quella
data ha risposto ad una emergenza dopo l'altra e continua ad essere presente al fine di:
1. Fornire gratuitamente una rapida assistenza medica all'alto livello di violenza nella
zona.
2. Fornire supporto in caso di emergenza e di massicci afflussi di feriti (vittime di
combattimenti).
3. Sviluppare un sistema di trasferimento dalla periferia verso il Lower Dir DHQ e poi a
Peshawar.
Le elezioni di maggio 2013 hanno portato ad un nuovo assetto politico, che rischia di
avere serie ripercussioni anche sul sistema sanitario, con un temuto progressivo e
ulteriore smantellamento del settore pubblico.
L’alto livello di insicurezza ha obbligato all’evacuazione del team per ben due volte nel
corso dell’anno; ciononostante, le attività all’interno dell’ospedale DHQ di Timurgara,
dove MSF supporta i servizi di pronto soccorso e osservazione, sala operatoria, di
rianimazione e materno-infantili, oltre che di salute mentale, sono state intense (nei
primi 6 mesi dell’anno: 3241 parti fisiologici realizzati, ossia 540/mese; 46,306
consultazioni di triage 966 interventi chirurgici inclusi 633 parti cesarei -66%-).
In un contesto caratterizzato da una cronica insicurezza, dall’alto costo dell'assistenza
sanitaria e dalla inefficienza della stessa, soprattutto per quanto riguarda i servizi di
emergenza, MSF rappresenta l’unico attore in grado di offrire servizi sanitari gratuiti. La
presenza di MSF assicura inoltre una rapida risposta in caso di catastrofi naturali ed
epidemie, non infrequenti nell’area.
Medici Senza Frontiere Onlus – Bilancio 2013 - Relazione sulla Gestione
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12. Repubblica Democratica del Congo - Masisi
Progetto
RD CONGO
Massissi : cure mediche per popolazione sfollata e vittme
di violenze in zone di conflitto
Totale spese sostenute per il progetto nell'anno 2013
4.091.467
Di cui:
porzione finanziata con proventi "5 per 1000" da MSF Onlus:
858.403
Incidenza del contributo "5 per 1000" da MSF Onlus sul totale delle
spese sostenute per il progetto nell'anno 2013:
Analisi delle spese sostenute per categoria di spesa
Staff Internazionale
Staff Nazionale
Costi di gestione operativi
Spese mediche / nutrizionali
Spese di logistica e trattamento acque
Formazione
Trasporti e magazzinaggio
Consulenze e altri servizi
TOTALE
21%
Euro
Incidenza %
533.484
13%
1.267.784
31%
171.201
4%
1.149.561
28%
269.653
7%
17.528
0%
680.053
17%
2.203
0%
4.091.467
100%
La zona di Masisi si trova nella provincia del Nord-Kivu, sulla frontiera orientale della
Repubblica Democratica del Congo. Si stima che nella zona vivano circa 385.000
persone.
In quest’area MSF opera dal 2007, all’inizio con attività mediche chirurgiche per le
vittime del conflitto armato. L’intervento fu in seguito ampliato e incluse attività
mediche per le vittime di violenza sessuale oltre all’assistenza delle popolazioni sfollate.
In una terza fase venne introdotto un altro elemento portante del progetto attuale: la
salute delle donne.
La zona di Masisi continua a essere caratterizzata da un contesto di violenza e di
conflitto ad intensità più o meno alta. L’area del Kivu è infatti segnata da una
complessa situazione politico-militare, con diversi gruppi armati nella regione in
conflitto fra loro che impatta significativamente l’incolumità e la sicurezza della
popolazione civile. Violenza sessuale, saccheggi, la necessità di abbandonare
rapidamente le proprie abitazioni sono fenomeni purtroppo molto frequenti nell’area.
Il dialogo con tutti gli attori armati presenti nella zona, forze governative incluse,
permette a MSF di operare e muoversi nella zona. Le attività mirano ad assicurare
accesso a cure mediche di primo e secondo livello. MSF opera nei Centri di Salute di
Masisi e Nyabondo, interviene all’interno dell’ospedale di Masisi, e gestisce delle cliniche
mobili regolari. Oltre alle attività ambulatoriali, MSF contribuisce al funzionamento dei
servizi di medicina interna, chirurgia, maternità, ginecologia, pediatria e neonatologia;
le attività di MSF includono inoltre malattie croniche, HIV/AIDS, malnutrizione,
campagne per la cura delle fistole vescico-vaginali, e un sistema di trasporto pazienti
con ambulanza. MSF risponde infine alle emergenze che si producono nella zona,
dall’afflusso massiccio di feriti a epidemie, fino a catastrofi naturali.
Solo nel primo semestre del 2013 MSF ha realizzato circa 57.000 visite mediche, delle
quali oltre 31.000 nel Centro di Salute di Masisi. Nel reparto Maternità sono state
ricoverate in media 340 pazienti al mese, mentre sono stati realizzati 938 interventi
chirurgici, oltre la metà dei quali sono stati parti cesarei.
Medici Senza Frontiere Onlus – Bilancio 2013 - Relazione sulla Gestione
25
13. Ucraina - Progetto Tubercolosi multiresistente e HIV nella prigione di
Donetsk
Progetto
Ukraine
Progetto Tubercolosi multiresistente e HIV nella prigione
di Donetsk
Totale spese sostenute per il progetto nell'anno 2013
2.802.208
Di cui:
porzione finanziata con proventi "5 per 1000" da MSF Onlus:
200.000
Incidenza del contributo "5 per 1000" da MSF Onlus sul totale delle
spese sostenute per il progetto nell'anno 2013:
Analisi delle spese sostenute per categoria di spesa
7%
Euro
Incidenza %
Staff Internazionale
354.362
13%
Staff Nazionale
476.106
17%
67.143
2%
1.674.631
60%
148.282
5%
Formazione
15.262
1%
Trasporti e magazzinaggio
62.292
2%
Consulenze e altri servizi
4.130
0%
Costi di gestione operativi
Spese mediche / nutrizionali
Spese di logistica e trattamento acque
TOTALE
2.802.208
100%
Dopo un intervento condotto dal 1999 al 2005 nelle città di Odessa, Nikolayev e
Simferopol per il trattamento delle persone affette da HIV/AIDS e la prevenzione della
trasmissione materno-fetale dell’infezione, MSF è tornata a lavorare in Ucraina a partire
dal 2010, quando una valutazione condotta nella regione di Donetsk ha portato
all’apertura, nel 2011, di un progetto mirato alla presa in carico della tubercolosi
farmaco-resistente nelle strutture carcerarie. L’Ucraina, paese che fatica ad uscire dalla
disastrosa fase seguita alla polverizzazione del blocco sovietico, conosce un significativo
gap nelle cure per la TB, dovuto all’incapacità del sistema sanitario di provvedere ad
una diagnosi rapida ed ad una altrettanto rapida fornitura di farmaci. I protocolli
nazionali, peraltro, si ispirano ad un approccio ormai superato, che prevede lunghi
periodi di ospedalizzazione, ampliamento dei regimi di trattamento per “rafforzarne” la
potenza (il che favorisce lo sviluppo e la diffusione di resistenze) e che comportano un
generale abbandono o fallimento delle cure. La qualità dei farmaci anti Tb disponibili nel
paese è peraltro molto discutibile (si tratta per la maggior parte di farmaci che non
sono prequalificati dall’OMS). Le strutture carcerarie, per la loro natura di strutture
chiuse, sono foci dove l’incidenza della malattia conosce dei picchi, in particolare per la
TB multi-resistente (l’incidenza della Tb multiresistente, pari al 16% dei nuovi casi sulla
popolazione generale, sale al 21% nella popolazione carceraria). La popolazione
carceraria è peraltro largamente rappresentata da tossicodipendenti (39% circa) e la
coinfezione con HIV e epatite C è di conseguenza particolarmente alta.
Il sistema carcerario della regione di Donetsk consta di 20 differenti strutture, che
ospitano un totale di circa 20.000 detenuti. La presa in carico sanitaria dei detenuti è
frammentata in una serie di servizi e di laboratori; una volta confermata la diagnosi, i
detenuti affetti da Tb sono ospitati tutti nella Colonia 3 (800 posti).
La strategia messa in atto da MSF prevede il supporto ai differenti livelli della presa in
carico sanitaria per assicurare: la prevenzione della diffusione dell’infezione, diagnosi e
trattamento precoci, trattamento con farmaci di qualità certificata, trattamento dell’HIV
Medici Senza Frontiere Onlus – Bilancio 2013 - Relazione sulla Gestione
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quando presente una coinfezione e screening di epatite B e C, con vaccinazione anti
epatite B in caso di negatività.
In particolare, MSF ha supportato i laboratori per il trasporto dei campioni ai centri di
riferimento esterni ed ha introdotto la diagnostica molecolare (GeneXpert,) e la tecnica
culturale per migliorare la diagnosi, ha fornito farmaci di qualità certificata, in
particolare per la MDRTb e per l’HIV, favorendo un approccio integrato delle due
malattie, ha realizzato attività di formazione per il personale sanitario e di educazione
alla salute e counselling per i pazienti; ha inoltre agito a livello istituzionale per favorire
il miglioramento dei protocolli di presa in carico e l’adozione di una più rigida
regolamentazione dei farmaci disponibili sul mercato nazionale.
14. Zimbabwe – progetto HIV/AIDS nei distretti di Gutu e Chikomba
Progetto
ZIMBABWE
Progetto HIV/AIDS nei distretti di Gutu e Chikomba
Totale spese sostenute per il progetto nell'anno 2013
1.071.595
Di cui:
porzione finanziata con proventi "5 per 1000" da MSF Onlus:
600.000
Incidenza del contributo "5 per 1000" da MSF Onlus sul totale delle
spese sostenute per il progetto nell'anno 2013:
Analisi delle spese sostenute per categoria di spesa
56%
Euro
Incidenza %
Staff Internazionale
142.236
13%
Staff Nazionale
365.424
34%
35.660
3%
262.620
25%
5.569
1%
87.736
8%
168.789
16%
3.561
0%
Costi di gestione operativi
Spese mediche / nutrizionali
Spese di logistica e trattamento acque
Formazione
Trasporti e magazzinaggio
Consulenze e altri servizi
TOTALE
1.071.595
100%
Dopo anni di profonda crisi economica, sociale e politica, indotti dalla riforma politica e
agraria del 2000, la situazione nello Zimbabwe si è orientata verso una lenta
stabilizzazione, anche grazie agli interventi in politica finanziaria del 2009.
Da un punto di vista sanitario, l’incidenza dell’infezione da HIV/AIDS raggiunge il 13,6%
ed è fra le più alte del mondo; associata alla tubercolosi, rappresenta una delle
problematiche mediche principali in un Paese in cui la crisi economica aveva spinto
molti professionisti della sanità (medici, infermieri, farmacisti) a emigrare verso Paesi
più ricchi.
Il progetto di MSF nei distretti di Gutu (provincia di Manicaland) e Chikomba (provincia
di Mashonaland Est) è stato aperto nel 2004 con una strategia di progressiva
decentralizzazione dell’intervento per poter raggiungere il maggior numero possibile di
potenziali pazienti. La popolazione residente in queste aree infatti vive prevalentemente
in campi che accolgono sfollati, distanti da strutture sanitarie.
L’obiettivo principale del progetto è la diminuzione della morbilità e mortalità legate
all’HIV/AIDS e Tubercolosi grazie all’offerta di cure di qualità in collaborazione con
diversi partner locali fra cui il Ministero della sanità e del benessere infantile; le attività
sono svolte in 19 strutture della zona di Gutu e 8 in Chikomba.
Medici Senza Frontiere Onlus – Bilancio 2013 - Relazione sulla Gestione
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La decentralizzazione della fornitura di cure in varie strutture ha permesso di
aumentare sensibilmente l’accesso ai farmaci Antiretrovirali; la copertura è passata dal
10-15% nel 2010 all’80,6% nel giugno 2013. A metà anno 8.366 pazienti erano in cura.
A partire dalla fine dell’anno è cominciato un progressivo passaggio di consegne con le
autorità locali nel distretto di Chikomba.
4.1)2. I fondi trasferiti ad altri OC’s
Come descritto più sopra nella tabella 2, la maggioranza delle rimesse da parte
di Medici Senza Frontiere Onlus sono verso il Centro Operativo di riferimento,
quello Belga. Una parte minoritaria dei fondi è stata invece versata agli altri
centri operativi, e in particolare, per il 2013:

OCA - Centro Operativo Amsterdam: le rimesse verso l’OCA sono state pari
ad Euro 189.350 riferiti alle donazioni di privati e destinati ad un progetto in
Myanmar, dove la sezione Belga non opera.
4.1)3. I fondi trasferiti ad altre entità:
Si tratta di trasferimenti nei confronti dell’Ufficio Internazionale, che
comprende il finanziamento alla DNDi - Drugs for Neglected Diseases
Initiative.

Ufficio Internazionale: come richiamato più sopra, paragrafo 1.3, MSF ha un
Ufficio Internazionale con base a Ginevra. Questa struttura non raccoglie
direttamente fondi per il proprio sostentamento, ed è quindi finanziata dalle 19
Associazioni (i 5 Centri Operativi e le 14 Sezioni Partenarie). Oltre alle proprie
attività di coordinamento intersezionale, l’Ufficio Internazionale gestisce alcuni
progetti e campagne internazionali, anche questi finanziati dalle Sezioni.
I trasferimenti di Medici Senza Frontiere Onlus nei confronti dell’Ufficio
Internazionale per l’esercizio 2013 ammontano a Euro 959.400 così
suddivisi:
o
Euro 604.150 a finanziamento delle spese operative dell’Ufficio
Internazionale.
o
Euro 209.296 come contributo alla Campagna per l’Accesso ai
Farmaci Essenziali (CAME – Campaign for Access to Essential
Medicines). Nonostante i progressi scientifici nel campo della
farmacologia, in molte zone del mondo alcuni farmaci essenziali non sono
disponibili, perché troppo cari o perché la loro produzione è stata
interrotta in quanto non sufficientemente remunerativa. Tra i principali
obiettivi della campagna c’è la promozione dell’accesso alle cure e ai
farmaci che, secondo la definizione dell’Organizzazione Mondiale della
Sanità, “soddisfano i bisogni della maggioranza della popolazione in
materia di cure sanitarie e devono dunque essere sempre disponibili in
quantità sufficiente e sotto la forma farmaceutica appropriata”. La
campagna è coordinata operativamente dall’Ufficio Internazionale di MSF,
ed è sostenuta dalle Sezioni, tra cui Medici Senza Frontiere Onlus.
o
Euro 45.796 come contributo al c.d. “International Fund”, che
finanzia progetti d’innovazione e ricerca e sviluppo in campo medico–
umanitario, coordinati sempre dall’Ufficio Internazionale.
o
Euro 122.138 come contributo alla DNDi: al momento della vittoria
del Premio Nobel nel 1999, MSF si impegnò a sviluppare un modello
alternativo di Ricerca e Sviluppo di nuovi farmaci, in particolare per le
cosiddette “malattie dimenticate”. Accanto all’azione di denuncia portata
avanti dalla CAME, MSF volle attivarsi per identificare alcune possibili reali
soluzioni; nel 2003, dopo un lungo lavoro di studio e attraverso la
collaborazione con sei diversi partner esperti in salute pubblica
internazionale, nasce la DNDi, un’organizzazione non-profit attiva nel
campo della ricerca su patologie quali malaria, Leshmaniosi viscerale,
Medici Senza Frontiere Onlus – Bilancio 2013 - Relazione sulla Gestione
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malattia del sonno, malattia di chagas. Nel corso degli anni MSF ha
contribuito a finanziare direttamente dei progetti di ricerca del DNDi; dal
2012, con delibera del Consiglio Direttivo, si è deciso di finanziare le
attività attraverso il coordinamento dell’Ufficio Internazionale.
4.2)
I fondi raccolti da Medici Senza Frontiere Onlus nel 2013 e utilizzati per
Attività Istituzionali in Italia - analisi del loro utilizzo
Come illustrato più sopra (capitolo 3), i fondi spesi nel 2013 per Attività Istituzionali
in Italia possono essere distinti in due principali categorie:
o
Spese sostenute da Medici Senza Frontiere Onlus per le attività di supporto
alle operazioni sul terreno quali: spese di reclutamento e gestione degli
operatori umanitari, spese riguardanti il dipartimento medico per le attività di
formazione e divulgazione nell’ambiente accademico e scientifico italiano,
nonché attività di lobbying presso le istituzioni.
o
Conformemente alla Carta dei Principi di MSF, fra le Attività Istituzionali
rientra anche la c.d. “testimonianza”: ad esempio, le attività di
comunicazione finalizzate alla denuncia e alla sensibilizzazione, piuttosto che
attività di relazioni istituzionali rientrano in questo ambito.
La tabella che segue illustra in sintesi le spese distinte per queste due categorie:
Tabella 5.
Supporto alle operazioni
Sensibilizzazione
Include Unità medica,
Risorse Umane terreno,
Supporto alla C ellula OC B
Include Dipartimento
C omunicazione e
C oordinamento Gruppi locali
Totale
Costo del lavoro
546.668
441.007
Altre spese
258.920
534.807
793.728
805.589
975.814
1.781.403
Totale
987.675
4.2)1. Attività di supporto alle operazioni
4.2)1.1. Supporto alla Cellula 8 OCB
Il Centro Operativo di Bruxelles (OCB) supporta le operazioni sul terreno
attraverso strutture chiamate “desk” o “cellule”. La cellula 8, che nel 2013 ha
gestito progetti in Italia, Haiti, Ucraina, Grecia (da giugno) e Bulgaria (da
novembre) è “ospitata” nella sede di Roma di Medici Senza Frontiere Onlus. Le
spese dirette della Cellula, ivi compreso il costo del lavoro, sono a carico del
Centro Operativo di Bruxelles mentre quelle indirette (ad es. la quota ripartita
delle spese per utenze, affitto etc.) restano a carico di Medici Senza Frontiere
Onlus. Queste ultime sono state di 38.217 Euro.
4.2)1.2. Unità medica di supporto alle operazioni
MSF ha proseguito nel corso del 2013 le proprie collaborazioni con molti
centri accademici italiani (Ferrara, Brescia, Verona, Novara, Roma tra gli
altri) per lo svolgimento di convegni scientifici e corsi di formazioni inerenti alle
tematiche della medicina umanitaria. Anche quest’anno, è stata presente ad
appuntamenti scientifici di rilievo (congressi scientifici nazionali e internazionali)
nell'obiettivo di contribuire a diffondere la conoscenza delle tematiche medicoumanitarie nell'ambiente medico-scientifico.
Nel corso del 2013 l'Unità Medica ha proseguito il lavoro di rafforzamento delle
competenze mediche interne a Medici Senza Frontiere Onlus, tramite un
Medici Senza Frontiere Onlus – Bilancio 2013 - Relazione sulla Gestione
29
costante dialogo e confronto con i Dipartimenti di Raccolta Fondi, Comunicazione
e Risorse Umane terrene in particolare.
A livello internazionale, l'Unità Medica ha lavorato per rafforzare il ruolo di Medici
Senza Frontiere Onlus come interlocutore valido per i centri operazionali (in
particolare con OCB e OCG) relativamente alle tematiche mediche, e con la
Campagna di Accesso ai Farmaci, intensificando la riflessione interna su
tematiche mediche di interesse per l’organizzazione, quali la medicina di
emergenza, la chirurgia, la medicina dei disastri, la medicina delle migrazioni.
In questo ambito, ha collaborato all’organizzazione di un workshop interno
per la definizione di nuovi strumenti di raccolta dati, ed ha contribuito a
pubblicazioni scientifiche.
Ha anche supportato le operazioni in Italia, tramite un affiancamento soprattutto
nelle attività di lobbying istituzionale per la problematica del Chagas e della
Tubercolosi.
Le spese complessive per questa unità hanno ammontato a Euro 157.052
4.2)1.3 Risorse Umane Terreno
Fra le attività istituzionali di una Sezione “Partenaria”9 quale è Medici Senza
Frontiere Onlus figura anche il reclutamento e la gestione degli operatori
umanitari per i progetti sviluppati sul terreno. Si tratta tanto di profili sanitari
(medici, chirurghi, anestesisti, infermieri, ostetriche, etc.) che non sanitari
(logisti, tecnici della gestione dell’acqua, amministratori, etc.).
Nel corso del 2013 sono pervenute esattamente 1.000 candidature per
lavorare in uno dei progetti di MSF. Tra queste sono state preselezionate 102
persone, il cui profilo e competenze sono state vagliate nel corso di 21
sessioni di reclutamento. Queste sessioni durano quasi un’intera giornata e
sono strutturate in diversi momenti: colloquio personale con il candidato, test di
lingua, “case study”, esercizi di gruppo, test sulle competenze tecniche.
Come risultato di questa selezione, 85 persone sono state considerate
idonee a lavorare con MSF (il 9% delle candidature inziali). Di questi, il 73%
erano di profilo sanitario (medico e paramedico).
Nel corso del 2013 Medici Senza Frontiere Onlus ha registrato 330 partenze
verso uno dei progetti dell’organizzazione; di queste, 12 sono state partenze
verso i progetti che MSF ha realizzato sul territorio italiano. Il dato segna un
leggero incremento rispetto al 2012 quando le partenze erano state 313.
I Paesi verso cui si sono avute partenze più frequenti sono stati la
Repubblica Democratica del Congo (49), la Siria (34) e il Sudan del Sud
(30). Il numero importante di operatori che hanno lavorato in questi ultimi due
Paesi è legato all’incremento delle attività in risposta all’emergenza conflitto
(Siria) e afflusso di rifugiati (Sudan del Sud). Il tifone Hayan nelle Filippine e
la crisi nella Repubblica Centrafricana hanno fatto sì che il mese di dicembre
sia stato quello con il numero di partenze più elevato (35).
La sezione italiana è una dei maggiori “fornitori” di operatori all’interno
dell’intero movimento. Oltre alle competenze tecniche, vengono apprezzate
molto positivamente la disponibilità in termini di tempo (missioni di durata
superiore ai 6 mesi) e la permanenza con l’organizzazione (oltre i 3 anni).
L’insieme di questi elementi si traduce, tra le altre cose, nella quota di partenze
in posizioni di coordinamento: nel corso del 2013, questo valore ha raggiunto il
28% del totale partenze dell’anno.
In termini di figure professionali, le partenze del personale con profilo non
sanitario sono state 119, vale a dire il 36% del totale. Le partenze del personale
con profilo medico hanno rappresentato invece il 29% (96). Le partenze del
personale paramedico, ha rappresentato invece il 35% (115).
9
La differenza fra “Sezione Partenaria” e “Sezione operativa” è illustrata più sopra al punto 1.3
Medici Senza Frontiere Onlus – Bilancio 2013 - Relazione sulla Gestione
30
Oltre all’esperienza acquisita sul campo, Medici Senza Frontiere Onlus lavora per
rinforzare le competenze tecniche e trasversali dei propri operatori.
Le attività formative sono generalmente suddivise in istituzionali, ovvero training
specifici condivisi con il centro operativo di Bruxelles e corsi realizzati
interamente da MSF Onlus per gli operatori italiani in base alle esigenze espresse
al rientro dalle missioni.
Per quanto riguarda le competenze trasversali sono stati creati specifici training
nell’ambito della comunicazione, gestione dello stress e attivazione di strategie
per migliorare la qualità del lavoro in gruppo e nella gestione delle risorse
umane. Sul versante tecnico abbiamo proseguito nella strutturazione di training
nell’ambito della rianimazione a diversi livelli e focalizzati su varie fasce di
pazienti, sulla specificità chirurgica e sulla diagnostica in emergenza.
Nelle varie attività formative sono anche stati inseriti gli incontri ‘Peer to peer’
che hanno visto la realizzazione di incontri dedicati a specifici profili professionali
(logisti/area amministrativa, GAS-ginecologi, anestesisti, chirurghi) cosi da
favorire lo scambio e la proattività all’interno di ogni categoria professionale e
creare una ricaduta positiva sul lavoro in missione.
La spesa è stata per i corsi realizzati da MSF Italia sopraelencati di 19.472€.
E’ poi importante ricordare che una parte del budget totale relativo alla
formazione è dedicato a borse di studio per corsi di formazione esterni ai
percorsi offerti dai centri operativi. L’importo totale per le 4 borse di studio
erogate nel 2013 è stato di 10.800€.
Circa 2.500€ sono poi stati dedicati alla partecipazione di alcuni operatori a
seminari formativi di eccellenza per i quali sono stati coperti i costi di
partecipazione e trasporto. Grazie a questa possibilità tre chirurghi hanno avuto
modo di partecipare al seminario di chirurgia di guerra IRC e al workshop di
chirurgia d’urgenza di MSF Germania.
4.2)2. Attività di sensibilizzazione e comunicazione
l’attività di sensibilizzazione sui temi medico umanitari rientra nel mandato di
MSF sin dalla sua creazione.
La comunicazione sulla stampa e sugli altri media (comunicati stampa,
aggiornamenti, materiali audiovisivi, web e post sui social media, interviste,
blogs, rapporti) segue le nostre priorità operative principali. Ne deriva che una
buona parte di comunicati emessi nel corso dell’anno ha riguardato l’emergenza
in Siria: abbiamo combinato aggiornamenti operativi, interviste e storie delle
persone colpite dal conflitto (i rifugiati fuori dalla Siria, gli sfollati interni, le
persone vittime di scontri) con la promozione delle nostre posizioni e le attività
di advocacy, anche per ottenere l’accesso alle cure salva vita per tutte le
persone che ne hanno bisogno (ad esempio, tramite le lettere aperte di MSF a
tutte le parti del conflitto inviate al Consiglio di Sicurezza dell’ONU, e pubblicate
dai principali giornali e media online).
Un risultato importante relativo alla nostra presenza sui media è stato raggiunto
grazie al media briefing sulla Siria, con il Presidente di MSF Italia di ritorno dalla
missione, e la partecipazione di un buon numero di giornalisti locali
Inoltre, abbiamo continuato ad aumentare la consapevolezza delle persone
rispetto alla condizione della popolazione in Repubblica Centrafricana e in
Sud Sudan, e rispetto alla nostra azione medico umanitaria in quei paesi.
Un contributo alle nostre comunicazioni sul Sud Sudan è stato dato dalla
collaborazione con Mediafriends, che è durata solo due settimane ma ha avuto
un risultato molto significativo in termini di visibilità e raccolta fondi: 299 spot
sono stati trasmessi dai canali Mediaset, sui quali è anche andato in onda un
programma speciale su MSF (intervista a quattro operatori umanitari più il film
MSF Unlimited); siamo stati presenti su Canale 5, Italia 1 e Italia 2, così come su
Radio R101. Inoltre, abbiamo registrato un alto numero di visite sul nostro sito
web e i nostri canali social.
Medici Senza Frontiere Onlus – Bilancio 2013 - Relazione sulla Gestione
31
Il lancio della 9a edizione del nostro progetto “Crisi Dimenticate” non ha
attirato molta attenzione da parte dei media, ma ha avuto particolare successo
sul web e sui social media, nei dibattiti organizzati da MSF e come strumento di
lobby, facilitando infatti l’incontro e l’apertura di una collaborazione con la RAI
(TGRai e TG2 Insieme).
Dopo i tragici eventi di Lampedusa del 3 ottobre abbiamo manifestato con forza
la nostra posizione contro le politiche restrittive dell’Unione Europea e il loro
“costo umano”, chiedendo di modificare le politiche vigenti contro l’
immigrazione irregolare, la protezione dei gruppi vulnerabili e il miglioramento
delle condizioni nei vari centri di accoglienza e detenzione, in Italia e nel resto
d’Europa.
Una comunicazione particolarmente importante è stata diffusa attraverso i nostri
canali stampa e social media: la decisione storica di lasciare la Somalia e le
ragioni di questa decisione (mettere a rischio le nostre équipe) che hanno
lasciato MSF senza scelta. Questa decisione ha causato molte reazioni da parte
del pubblico (positive e negative) e ha stimolato numerose interazioni sui nostri
canali social, dandoci l’opportunità di spiegare quali sono le grandi sfide che
affrontiamo sul campo.
Un’altra occasione – seppur diversa – è stata quella del rilascio delle nostre
colleghe, Mone e Blanca, dopo 21 mesi di prigionia. L’evento ha avuto un
impatto sulla nostra organizzazione, sui nostri sostenitori e sul nostro pubblico,
sollevati nel sapere che le due operatrici erano al sicuro ed erano tornate dalle
proprie famiglie.
Alla fine dell’anno, l’intervento di emergenza nelle Filippine è stato il filo
conduttore delle nostre comunicazioni, con testimonianze di italiani dal campo e
le storie delle persone colpite dal più grande tifone mai registrato.
Complessivamente, abbiamo avuto 3.173 uscite su stampa e media, un
incremento del 37.12 rispetto al 2012.
Per quanto riguarda la sensibilizzazione e gli eventi, MSF ha preso parte a 8
principali festival italiani: Festival della letteratura di Mantova, Festival della
Scienza di Genova, Cous Cous Fest a San Vito Lo Capo, Book City a Milano, il
Festival della Filosofia di Modena, Carpi e Sassuolo, il Festival della Scienza di
Bergamo e il Festival dell’Economia di Trento. Infine, anche quest’anno il
Festival di Internazionale a Ferrara è stato ancora una volta un’opportunità
unica per presentare i punti principali e le sfide contemporanee del lavoro di MSF
(Siria, crisi dimenticate, malattie dimenticate, migrazione, 40 anni di azione
umanitaria) e spiegare il nostro lavoro ad un pubblico molto interessato,
rafforzando il nostro network con giornalisti e media, organizzando 4 dibattiti, 1
mostra fotografica, l’”ospedale gonfiabile”, un film e un workshop di tre giorni.
L’ospedale gonfiabile
Rispondere a un’emergenza umanitaria è una corsa contro il tempo. Già dal 2005 MSF
ha cominciato ad adottare un fondamentale strumento logistico per portare azione
medica di qualità in tempi brevi, l’”ospedale gonfiabile”.
L'ospedale gonfiabile di MSF è una struttura pensata per essere immediatamente
operativa in contesti di emergenza siano esse catastrofi naturali o conflitti. È
completamente indipendente da fonti locali di energia elettrica e idrica.
Composto da una serie di tende pneumatiche può essere montato in poche ore. Grazie
all'ospedale gonfiabile, siamo riusciti a portare aiuti nelle Filippine, in Siria, Haiti, Gaza e
Sud Sudan.
Nel 2013 Medici Senza Frontiere ha portato una versione adattata dell’ospedale in 5
località italiane: Sassuolo, Bergamo, Ferrara, San Vito Lo Capo e, nella terza settimana
di dicembre, Roma per ricreare per i visitatori italiani l’esperienza sul campo in
particolare riferita ai contesti in Siria e ad Haiti, due delle più grandi sfide operative di
MSF.
Medici Senza Frontiere Onlus – Bilancio 2013 - Relazione sulla Gestione
32
L’ospedale gonfiabile si è rivelato uno strumento estremamente importante per
raccontare la nostra azione e le sfide che affrontiamo sul campo, con la presenza dei
nostri operatori umanitari e le équipe che supportano gli eventi nelle varie città: le
reazioni dei visitatori sono state estremamente positive e la visibilità è stata
significativa. Durante la tappa romana, è stato possibile anche far visitare virtualmente
l’ospedale grazie ad una diretta streaming, rivedibile al seguente link:
http://ospedalegonfiabile.medicisenzafrontiere.it/evento-live.
Sempre nel corso dell’anno è stata realizzata una nuova mostra fotografica,
insieme a MSF USA e l’agenzia fotografica VII, sulle malattie dimenticate.
Per quanto riguarda il web e i social media, la crescita su Facebook è stata
esponenziale, superando i 500.000 fan. Stiamo potenziando l’interazione tra MSF
e i “follower” online.
Anche su Twitter, abbiamo riscontrato una grande crescita, raggiungendo i
66.203 followers online.
Il nostro sito web ha attirato 915.824 visite totali, un numero non soddisfacente
ma comprensibile, visto che stiamo lavorando al lancio del nuovo sito web e
quindi non abbiamo dedicato grandi sforzi per realizzare incrementi sulle visite
del sito attuale. C’è stato un grande miglioramento, non solo quantitativo, ma
anche qualitativo, nelle interazioni con le persone connesse online.
I webinars organizzati e i numerosi sforzi dedicati ad accrescere il numero di
followers e fan, ci hanno dato la possibilità di avvicinarci a migliaia di persone,
spiegando quello che facciamo e offrendo loro la possibilità di supportare le
persone che ne hanno bisogno attraverso le operazioni di MSF sul campo.
5) Attività Strumentali - Raccolta fondi
Più sopra, al capitolo 3, è descritta la dinamica della Raccolta fondi nel corso del 2013 dal
punto di vista dei proventi. In questo capitolo si analizzano invece le spese per attività di
Raccolta fondi fatti nello stesso periodo.
Complessivamente essi ammontano a Euro 6.603.609, in aumento del 17% rispetto
all’anno precedente (Euro 5.635.912). Entrambi i dati includono anche la componente di
costo del lavoro sostenuta per le attività di Raccolta fondi. Nonostante l'aumento dei costi,
anche nel 2013 le attività di Raccolta fondi continuano ad avere un ottimo ritorno sugli
investimenti: per ogni euro investito in raccolta fondi, si raccolgono 7,2 euro. Tale
indicatore di efficienza pone la nostra Organizzazione tra le più virtuose; soprattutto in
considerazione del fatto che la totalità dei fondi raccolti nel 2013 proviene da privati, la cui
attività di sensibilizzazione risulta più onerosa rispetto al reperimento di fondi istituzionali.
La prima voce di spesa per importanza è rappresentata da oneri per Raccolta fondi da
individui, per Euro 3.243.448 (+23% rispetto al 2012); l’aumento è dovuto principalmente
al potenziamento di alcune attività di acquisizione e riattivazione donatori. Il maggiore
investimento ha portato un buon risultato sia dal punto di vista delle donazioni raccolte che
dall’acquisizione di nuovi donatori regolari e una-tantum.
Gli investimenti per la campagna “5 per 1000” sono stati pari a Euro 379.045: questi fondi
sono stati interamente sostenuti da Medici Senza Frontiere Onlus, nel senso che i fondi da
5 per 1000 ricevuti dai contribuenti italiani sono stati, e saranno, interamente destinati a
finanziamento di progetti sul terreno, come dettagliato più sopra.
La promozione della Raccolta fondi a favore di MSF presso Fondazioni e Aziende ha
comportato spese per Euro 303.662; l’incremento di circa 44.000 Euro è dovuto
principalmente all’ulteriore investimento sulle attività di fine anno nonché sulle attività di
screening etico; si ricorda infatti che MSF Onlus si è dotata di una policy etica di raccolta
fondi da aziende e che si avvale di una società specializzata per l’analisi e lo screening delle
aziende potenzialmente donatrici.
Medici Senza Frontiere Onlus – Bilancio 2013 - Relazione sulla Gestione
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Le spese associate alla promozione e alla gestione dei lasciti sono state pari a Euro
241.893; il decremento del 16% è dovuto principalmente alle minori spese legate alle
pratiche legali e notarili che ogni successione comporta, che presentano oscillazioni da un
anno all’altro. Come dettagliato anche nella Nota Integrativa, la politica di Medici Senza
Frontiere Onlus è di alienare appena possibile gli immobili ricevuti in donazione; anche nel
2013 la situazione del mercato immobiliare ha reso più lenta e difficoltosa la vendita per
carenza di offerte, il che prolunga i tempi per i quali gli immobili restano in gestione a
Medici Senza Frontiere Onlus.
La nostra Associazione sviluppa ogni anno anche una campagna “istituzionale”, non
focalizzata quindi su uno specifico progetto, ma comunque con una finalità di visibilità e di
Raccolta fondi. Per questo motivo gli oneri della campagna, che nel 2013 sono stati pari a
Euro 353.704, sono inclusi nel rendiconto fra le ”Attività Strumentali” di Raccolta fondi.
L'ottimizzazione di questo investimento ci ha permesso di potenziare la promozione sul “5
per 1000” oltre che garantire un flusso di nuovi donatori privati.
Nel 2013 sono state sostenute alcune spese eccezionali relative all'avvio del progetto volto
alla sostituzione del database donatori che verrà completato nella prima parte del 2014.
Tale investimento consentirà di ottimizzare le attività di raccolta fondi, riducendo i costi di
gestione dei donatori e aumentando la rilevanza delle azioni di raccolta fondi.
Nel 2013, infine, la voce relative alle spese per il personale della Raccolta fondi –
dipendenti e collaboratori – ha visto un aumento del 10%, da Euro 1.311.431 nel 2012 a
Euro 1.437.906 nel 2013. Questo è dovuto alla combinazione di due fattori principali: il
primo è relativo al potenziamento del programma di Raccolta fondi di acquisizione donatori
regolari tramite attività di dialogo diretto in spazi pubblici. Il secondo fattore è dovuto agli
avvicendamenti e ai rientri da congedi di maternità.
6) Attività Strumentali – Supporto Generale
Questa categoria di spese comprende gli oneri di gestione e amministrazione
generale, non riconducibili quindi né ad attività istituzionali né ad attività di Raccolta fondi.
Complessivamente essi sono aumentati dal 2012 al 2013 di circa 380.000 Euro. Tale
aumento si giustifica innanzi tutto con l’avanzamento delle attività di revisione del
sito web, sia nei contenuti che nella piattaforma tecnica; questo processo coinvolge non
solo la sezione italiana, ma l’intero movimento. Una seconda componente è data
dall’aumento del costo del lavoro, che deriva sia dal fisiologico aumento al rinnovo del
contratto, che da una risorsa che per 3 mesi ha seguito i lavori e lo spostamento nella
nuova sede ed infine dal fatto che MSF Onlus ha sostenuto gli oneri relativi a una risorsa
che per 4 mesi, da settembre a dicembre, ha seguito alcuni importanti dossier
internazionali, in particolare un lavoro di analisi finalizzato al contenimento di costi a livello
di movimento. Una terza componente che spiega l’aumento riportato sopra si ritrova
nell’acquisto di attrezzattura, mobili ed arredi per il nuovo ufficio: a tal fine si sottolinea che
alcune aziende nostre donatrici hanno contribuito cedendo i propri prodotti a prezzi molto
vantaggiosi. E’ stato inoltre necessario ripristinare gli uffici di Via Volturno con lavori di
ripulitura, in vista della riconsegna ai proprietari.
Una nuova sede per Medici Senza Frontiere Onlus
Nel corso del 2012, l’Associazione ha stipulato un contratto di locazione con la Cassa
Nazionale di Previdenza e Assistenza Forense con decorrenza settembre 2012, della
durata di anni 6 + 6 e relativo a locali siti in via Magenta, 5, Roma.
Questi locali ospitano dal mese di marzo 2013 la sede nazionale di MSF Onlus, che ha
lasciato quindi in quella data gli di via Volturno, 58. Lo spostamento nei nuovi uffici è
motivato dalla volontà di dotare l’Associazione di un ufficio più adatto al perseguimento
delle proprie finalità sociali risolvendo al tempo stesso le criticità legate al fatto che gli
uffici occupati fino ai primi mesi del 2013 facevano capo a diverse proprietà, con
contratti a scadenza differente.
I nuovi locali ci permettono anche di organizzare eventi di vario genere, dai meeting
annuali internazionali agli incontri con i donatori, alle conferenze stampa e media
Medici Senza Frontiere Onlus – Bilancio 2013 - Relazione sulla Gestione
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briefing, che in passato era necessario organizzare fuori ufficio investendo una parte del
budget a disposizione.
Nella Nota Integrativa si riporta il dettaglio analitico degli acquisti per servizi e consulenze.
Come specificato più sopra al paragrafo 3, fra gli oneri di supporto generale figurano anche
quelli riconducibili al funzionamento degli organi societari, in particolare Consiglio
Direttivo e Spese per la gestione dell’Associativo. Anche se in assoluto questi oneri
incidono marginalmente sui conti di Medici Senza Frontiere Onlus (in totale, circa 0,4%), si
ritiene opportuno dare ulteriori informazioni sulla loro evoluzione:
i)
per quanto riguarda le Spese per la gestione dell’Associativo, la voce di
maggiore peso è rappresentata dall’Assemblea Generale e del Forum di MSF
Italia: la prima si è svolta nel mese di aprile, in sede ordinaria; il secondo si è
svolto nel mese di novembre, nel quadro di un incontro più ampio, il secondo forum
di Medici Senza Frontiere Onlus, un importante appuntamento che ha visto il
coinvolgimento, accanto ai soci, anche dello staff e dei volontari dei Gruppi MSF.
ii)
gli oneri del 2013 comprendono anche spese di consulenza legale e notarile per
la revisione del ROI perché sia coerente con lo Statuto di cui l’Associazione si è
dotata nell’anno precedente, oltre ad una consulenza esterna nell’ambito della
selezione del nuovo Direttore Generale di MSF Onlus, entrato in carica a settembre
2013.
iii)
Come da statuto, l’assemblea ha deliberato la possibilità di riconoscere un
compenso al Presidente e ai membri del Collegio dei revisori e quindi dal
2013 MSF Onlus sostiene questo costo. Per i relativi dettagli si rinvia alla Nota
Integrativa.
7) La struttura e le risorse umane di Medici Senza Frontiere Onlus
Al perseguimento delle finalità istituzionali di Medici Senza Frontiere Onlus concorrono
tanto una struttura professionale che una struttura volontaria.
7.1)
Lo Staff di Medici Senza Frontiere Onlus
Medici Senza Frontiere Onlus è organizzata in una Direzione Generale e quattro
Dipartimenti: Comunicazione, Raccolta fondi, Sviluppo Organizzativo,
Supporto alle operazioni. Nel corso dell’anno, e precisamente il 1 settembre, vi è
stato l’avvicendamento alla direzione generale fra Konstantinos Moschochoritis, che
ha ricoperto questo ruolo dal febbraio 2007, e Gabriele Eminente, precedentemente
Direttore Risorse della organizzazione. Uno dei primi atti della nuova direzione
generale è stato la riorganizzazione dell’ufficio, in particolare con la creazione di due
nuovi Dipartimenti: Sviluppo organizzativo e Supporto alle operazioni, in cui sono
confluite attività precedentemente facenti capo alla Direzione Risorse (Risorse
umane sede e terreno, IT, general office) nonché alla Direzione Generale (area
medica, coordinamento dei gruppi). Il settore Finanza, Amministrazione e controllo
rimane in staff alla Direzione Generale. Nello specifico, i quattro dipartimenti sono
così organizzati:
La Direzione Comunicazione comprende le aree Public Awareness, Web and new
media, Pubblicazioni, nonché l’ufficio Stampa.
La Direzione Raccolta fondi è organizzata in 4 settori in line: One off; Acquisizione
regolari; Grandi donatori; Servizio donatori e 3 in staff: Campagne e Progetti
speciali, Marketing Analyst, Programma Donatori regolari.
La Direzione Sviluppo organizzativo comprende il settore Risorse Umane – Sede; il
settore Information Technology; il settore Servizi Generali; il coordinamento dei
Gruppi Locali
La Direzione Supporto alle operazioni comprende il responsabile Medico; il supporto
ai programmi internazionali; le Risorse Umane terreno.
Presso la sede di via Magenta c’è inoltre una struttura decentrata del OCB - Centro
Operativo Bruxelles - Belgio: la cellula operativa 2 (ex 8), che nel 2013 ha
coordinato i progetti in Haiti, Ucraina, Italia, Grecia e Bulgaria;
Medici Senza Frontiere Onlus – Bilancio 2013 - Relazione sulla Gestione
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La sede nazionale di Medici Senza Frontiere Onlus è a Roma, in via Magenta, 5.
Inoltre, l’associazione ha un ufficio a Milano, in largo Settimio Severo, 4.
Nel corso del 2013 lo Staff di Medici Senza Frontiere Onlus ha contato un totale di
60,2 “Full Time Equivalent”, dato solo di poco quindi variato rispetto ai 59
dell’esercizio precedente, se si esclude lo staff della cellula OCB e i rientri da
assenze per maternità.
Per quanto riguarda la gestione delle Risorse Umane di Sede, nel corso del 2013 è
stata portata a termine un’analisi organizzativa che ha coinvolto tutte le Direzioni e
diverse aree e che ha permesso di adottare un’organizzazione del lavoro più
efficace ed efficiente. Ad inizio anno sono state inoltre ultimate le operazioni di
trasferimento nella nuova sede di Via Magenta.
7.2)
Le Strutture volontarie e territoriali di Medici Senza Frontiere Onlus
La struttura professionale di MSF è affiancata da una rete di volontari che
collaborano tanto in gruppi locali, detti Gruppi MSF, che nelle sedi dell’Associazione.

Gruppi MSF: i gruppi locali di MSF Italia sono nati con lo scopo di divulgare
il mandato di MSF in ambito locale attraverso specifiche iniziative - con
l’eventuale coinvolgimento delle Istituzioni, del mondo accademico e di altre
Associazioni e Organizzazioni non profit - e di svolgere attività di
sensibilizzazione e di supporto alla Raccolta fondi. I gruppi sono aperti a
tutti, non solo al personale sanitario o con esperienza di terreno: a essi,
infatti, collaborano volontari che condividono i principi dell’associazione e
decidono di dedicare, senza alcun vincolo contrattuale, parte del proprio
tempo libero a Medici Senza Frontiere. I gruppi hanno anche uno o più
operatori umanitari di riferimento, la cui presenza è fondamentale per
organizzare testimonianze pubbliche e per mantenere un filo diretto tra le
attività del gruppo sul territorio e i beneficiari di MSF in loco. Quest’aspetto è
fondamentale perché costituisce un elemento altamente caratterizzante della
presenza di MSF sul territorio.
I gruppi MSF formalmente costituiti al 31 dicembre 2013 sono 13: nel
corso dell’anno infatti è stato formalmente costituito il gruppo di Ancona. A
questa data, quindi, i Gruppi sono presenti nelle città seguenti: Ancona;
Bergamo; Bologna; Brescia; Firenze; Genova; Milano; Napoli; Padova;
Palermo; Roma; Torino; Verona. Sempre durante il 2013 sono state avviate
le prime attività per costituire un ulteriore gruppo nella città di Bari e si è
deciso per l’accorpamento fra i gruppi di Aosta e Torino.
Nel corso del 2013 i gruppi MSF, oltre a garantire una costante presenza sul
territorio, hanno organizzato o supportato importanti eventi di
sensibilizzazione e sostegno a MSF. Solo per citarne alcuni, ricordiamo le
partecipazioni al “Cous-Cous Fest” di San Vito Lo Capo (TP), la
presentazione del libro “Noi non restiamo a guardare” in collaborazione con
le Biblioteche civiche torinesi, il supporto all’organizzazione delle tappe
dell’Ospedale gonfiabile di MSF. Il gruppo di Palermo, costituito soltanto a
febbraio 2013, ha da subito dimostrato grande capacità organizzativa e
promozionale in special modo in occasione dell’organizzazione e promozione
della prova aperta dello schiaccianoci al Teatro Massimo .
Il gruppo di Verona in occasione del decimo anno di attività, ha organizzato
un incontro al Palazzo della Gran Guardia sul tema “Quando esserci fa la
differenza”.
I Gruppi MSF sono coordinati da un team di due persone: la Coordinatrice
nazionale e l’Assistente gruppi, entrambe dello Staff nazionale.
Sempre nel corso del 2013, insieme al settore Risorse Umane della sede
nazionale di MSF Italia è stato ultimato il percorso formativo dedicato ai
volontari. In occasione del “Forum associativo” che si è tenuto a Frascati a
inizio novembre, i Gruppi hanno avuto una giornata a disposizione per
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confrontarsi fra loro e con il personale di MSF Italia per trovare nuovi modi e
spazi di collaborazione.
A fine 2013 i Gruppi MSF potevano contare sull’apporto di circa 200
volontari.

Infine, le sedi di Roma e Milano si avvalgono del supporto di “bénévoles”,
ovvero volontari che collaborano direttamente con gli uffici della Sezione. I
“bénévoles” sono persone che, a titolo volontario, dedicano parte del loro
tempo a MSF mettendo a disposizione le proprie competenze. Lo fanno
naturalmente con un impegno che cambia sulla base della propria
disponibilità, ma che è comunque tanto importante quanto apprezzato.
******************
Roma,14 marzo 2014
Medici Senza Frontiere ONLUS
Il Vice - Presidente
Luigi Montagnini
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