Chiara Rancati - USI

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Chiara Rancati - USI
Come hai iniziato la tua carriera?
Perchè hai scelto di lavorare presso l’Ansa?
In cosa consiste il tuo ruolo?
Nella tua opinione, quali sono le qualità necessarie per
Dopo la laurea all’USI, sono stata accettata all’Ifg
‘De Martino’, scuola riconosciuta dall’Ordine dei
giornalisti come praticantato, per il biennio
2007-09. Così ho potuto ottenere uno stage
presso l’ufficio di corrispondenza dell’Ansa a
Parigi. Finita la scuola, durante la quale ho
effettuato altri due stage in redazioni di
informazione finanziaria, e superato l’esame di
Stato come giornalista professionista, mi è stato
proposto un contratto da redattore nella sede
parigina, per coprire l’attualità economica.
Lavorare per un’agenzia di stampa è
un’esperienza che arricchisce molto, perché
consente
un
contatto
costante
con
l’informazione di prima mano, e sviluppa le doti
di reattività e problem solving, oltre alle capacità
di interagire con persone di contesti diversi.
Certo, offre meno visibilità professionale di un
giornale o una tv, ma permette di essere ‘sul
terreno’ in modo quasi costante.
Come redattore dell’ufficio di Parigi mi occupo di
‘raccontare’ l’economia francese ai media
italiani, e seguo l’attualità di tutte le grandi
aziende francesi che hanno interessi o
partecipazioni in Italia. Infine, seguo i lavori
dell’Ocse, l’organizzazione per la cooperazione e
lo sviluppo economico.
Rapidità di reazione, di gestione delle situazioni
fare carriera in Ansa?
Quali sono secondo te le caratteristiche/gli aspetti
positivi dell’USI?
Quali competenze e/o capacità acquisite durante il tuo
percorso di studi all’USI sono risultate utili nella tua
carriera professionale?
Cosa potresti suggerire ad un neolaureato USI che deve
entrare nel mondo del lavoro?
caotiche e degli imprevisti. Senso critico e
capacità di analisi. Semplicità e chiarezza nella
scrittura.
I master dellUSI sono più orientate al mondo del
lavoro e alla formazione professionale, pur non
trascurando la preparazione teorica e la cultura
di base. Inoltre propongono un adeguato mix tra
accademici e professionisti nel corpo docente.
Sicuramente le competenze di base in materia
economica, sull'industria dei media, i suoi
meccanismi e i trend emergenti, ma anche
l'abitudine a lavorare in un contesto
internazionale, spesso in lingua straniera, su
compiti impostati in modo simile alle reali
attività professionali e con deadline incalzanti.
Non credere mai che quello che ha insegnato
l’università sia abbastanza. Non smettere mai di
studiare, approfondire, ripensare le proprie
convinzioni. Soprattutto, non peccare di
arroganza o di supponenza.