Pavia e provincia: Pavese, Oltrepò Pavese, Lomellina
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giovedì, 16 marzo 2017 (248) Cinema Teatri Qual Buon Vento, navigante! » Entra Manifestazioni Monumenti Musei Oasi Associazioni Gruppi musicali Ricette tipiche Informazioni utili Inserzioni Pagina inziale » Musica » Articolo n. 422 del 27 novembre 2000 U2 - All That You Can't Leave Behind Articoli della stessa rubrica Era qualche anno che non comperavo più gli album degli U2! Mi divertivano i video, sì; li trovavo delle perfette macchine da spettacolo, ma la loro musica non mi toccava più "dentro"; erano diventati faraginosi e capziosi, inutilmente barocchi nelle loro mega-costruzioni sonore che finivano con l'assomigliare sempre più al "muro del suono" del vecchio Phil Spector. L'anima, l'avevano chiusa in un cassetto. Un'avvisaglia di un possibile ritorno alle origini si era già avuta con l'album della colonna sonora The Million Dollar Hotel e l'uscita del singolo Beautiful Day aveva confermato le intenzioni; quando ho messo nel lettore il nuovo CD All That You Can't Leave Behind un grido spontaneo mi è scaturito dalla mente: Bentornati U2! Tutto, dalla grafica di copertina alla produzione (Brian Eno e David Lanois) rimanda ad album come The Unforgettable Fire e The Joshua Tree della metà degli anni '80. Intendiamoci, non è che gli U2, non avendo più nulla da dire, hanno fatto un passo indietro; semplicemente dopo l'abbuffata di sperimentazioni e colossal narcisistici con musiche che risultavano asservite alla spettacolarità degli immensi shows che portavano in giro per il mondo, sono tornati a scrivere canzoni. E che canzoni! Brani come Stuck In A Moment You Can't Get Out Of, Kite o In A Little While si commentano da sole. Tutto l'album, però, è un piccolo gioiello di concretezza rock con ballate in cui la voce di Bono torna ad esprimersi al meglio nel suo lirismo innato. La chitarra di The Edge ritorna cristallina e lucida nelle sue espressioni e il cuore, il feeling, dal cassetto in cui era stato rinchiuso è schizzato fuori, pompando energia e "buone vibrazioni". Ho già ascoltato l'album tre volte e non mi stanco di farlo. Mi sembra di aver ritrovato dei vecchi amici che erano "stati via" per tanto tempo. Bentornati U2! Furio Sollazzi » Fabrizio Poggi & Chicken Mambo: Spaghetti Juke Joint » Macadam: Latitudine incrociate » Nat Soul Band: Not so bad » Ho sbagliato secolo » Far Out » Blues, Blues e ancora Blues » Shag’s Airport » Accordiamoci » Il leone nell’Arena » Francesco Garolfi: Un posto nel mondo » Alberto Tava: il nuovo disco Mediterraneo » Il matrimonio che vorrei: da oggi a Pavia » Reality: ma quando ANCHE a Pavia? » Magic Mike: quando è lui a spogliarsi... » Il rosso e il blu: scuola italiana... » I Beach Boys in Italia: c’ero anch’io! » Giorgia, che sorpresa! » Il ritorno dell'uomo armonica » Wanna Be Startin’ Somethin’. Thriller rivisitato » Un disco tutto pavese per Woody Guthrie Pavia, 27/11/2000 (422) Vedi archivio RIPRODUZIONE VIETATA www.miapavia.com è testata giornalistica, il contenuto di queste pagine è protetto dai diritti d'autore. In caso di citazione o utilizzo, si prega di evidenziare adeguatamente la fonte. Altri articoli attinenti » Notti Acustiche 2017 » Elisir d'Amore » Le metamorfosi della musica al Borromeo » PaviaPhone: le uscite di marzo » Carnevale in musica » VersidiVersi » Il sax di Ada Rovatti illumina Mortara » I colori della Spagna » La fiaba d'amore di Eros e Psiche » Le nuove uscite del nuovo anno » Ruben Micieli per Viaggi al TeSS » Concerto orchestra Città di Vigevano » Electromiles » Al Borromeo il duo Sollini-Barbatano » PaviaPhone: le uscite di gennaio MiaPavia è una testata giornalistica registrata, © 2000- 2017 Buon Vento S.r.l. - P.I. IT01858930181 Tutti i diritti sono riservati - Chi siamo - Contatti