Pavia e provincia: Pavese, Oltrepò Pavese, Lomellina
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martedì, 14 marzo 2017 (508) Cinema Teatri Qual Buon Vento, navigante! » Entra Manifestazioni Monumenti Musei Oasi Associazioni Gruppi musicali Ricette tipiche Informazioni utili Inserzioni Pagina inziale » Musica » Articolo n. 430 del 9 settembre 2000 Mark Knopfler - Sailing To Philadelphia Articoli della stessa rubrica Si è sempre un po' imbarazzati nel recensire un disco "solista" di un artista quando questo ricalca la produzione del gruppo a cui apparteneva. Nel caso di Mark Knopfler il caso non sussiste in quanto si può tranquillamente affermare che i Dire Straits erano "lui". Quello che ne ha caratterizzato il sound è stata la sua voce e, soprattutto, il suono della sua chitarra e il suo stile. Ed eccolo qui il nuovo disco di Knopfler che potrebbe essere tranquillamente il nuovo dei Dire Straits; in effetti, chi ha amato i primi dischi di questo gruppo ritroverà sicuramente le atmosfere magiche di quegli album: le sonorità tra il country-blues e le colonne sonore dei westerns di Morricone. Knopfler, sempre schivo di inutili chitarrismi, cesella interventi intelligenti e ricchi di gusto che costruiscono brani affascinanti su scritture musicali semplici e dirette. Il suono della sua chitarra è immediatamente riconoscibile e riconducibile alla Fender Stratocaster degli inizi (abbandonata poi per le varie Gibson Les Paul e giapponesi varie del periodo di "Money For Nothing") anche se in una foto interna di copertina viene ritratto mentre imbraccia una Gibson 335! Nel disco compaiono anche due ospiti illustri: James Taylor (in "Sailing To Philadelphia") e Van Morrison (in "The Last Laugh") e le due canzoni loro affidate si trasformano magicamente in brani del loro repertorio in un (voluto) effetto di estraniamento dal resto del disco. "Speedway At Nazareth", con l'intervento di Paul Franklin alla pedal steel guitar, si trasforma in un brano country-western mentre "One More Matinee" è una ballata di struggente bellezza con un inatteso intervento di flicorno. Un disco che al primo ascolto rivela alcuni gioiellini ma che, al secondo ascolto vi si rivelerà nella sua intera bellezza. » Fabrizio Poggi & Chicken Mambo: Spaghetti Juke Joint » Macadam: Latitudine incrociate » Nat Soul Band: Not so bad » Ho sbagliato secolo » Far Out » Blues, Blues e ancora Blues » Shag’s Airport » Accordiamoci » Il leone nell’Arena » Francesco Garolfi: Un posto nel mondo » Alberto Tava: il nuovo disco Mediterraneo » Il matrimonio che vorrei: da oggi a Pavia » Reality: ma quando ANCHE a Pavia? » Magic Mike: quando è lui a spogliarsi... » Il rosso e il blu: scuola italiana... » I Beach Boys in Italia: c’ero anch’io! » Giorgia, che sorpresa! » Il ritorno dell'uomo armonica » Wanna Be Startin’ Somethin’. Thriller rivisitato » Un disco tutto pavese per Woody Guthrie Vedi archivio Furio Sollazzi Pavia, 09/09/2000 (430) Altri articoli attinenti RIPRODUZIONE VIETATA www.miapavia.com è testata giornalistica, il contenuto di queste pagine è protetto dai diritti d'autore. In caso di citazione o utilizzo, si prega di evidenziare adeguatamente la fonte. MiaPavia è una testata giornalistica registrata, © 2000- 2017 Buon Vento S.r.l. - P.I. IT01858930181 Tutti i diritti sono riservati - Chi siamo - Contatti » Notti Acustiche 2017 » Elisir d'Amore » Le metamorfosi della musica al Borromeo » PaviaPhone: le uscite di marzo » Carnevale in musica » VersidiVersi » Il sax di Ada Rovatti illumina Mortara » I colori della Spagna » La fiaba d'amore di Eros e Psiche » Le nuove uscite del nuovo anno » Ruben Micieli per Viaggi al TeSS » Concerto orchestra Città di Vigevano » Electromiles » Al Borromeo il duo Sollini-Barbatano » PaviaPhone: le uscite di gennaio