Attrezzati per la ricerca dell`oro

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Attrezzati per la ricerca dell`oro
Applicazioni
Semestrale di informazione aziendale - Ottobre 2008 N. 28
Attrezzati per la ricerca dell’oro
di Ing. Giovanni Zinzani
Azionamenti su ruote
Trasmital serie 600
Trasmital 600 Series
wheel drives
S
enet Projects è una rinomata società sudafricana di consulenza tecnica e di gestione
progetti attiva in tutto il mondo. Due dei suoi
più recenti contratti riguardano la fornitura di
tre convogliatori via terra con stazioni di trasferimento e di un convogliatore via terra con
carro scaricatore, per una miniera d’oro in Uzbekistan, terra della leggendaria Samarcanda.
I due contratti hanno un valore totale di $
4.050.000 (USA) e fanno parte di una joint
venture tra la Newmont Mining, la Navoi Mining Combine e il Governo dell’Uzbekistan,
per l’estrazione dell’oro residuo, mediante lisciviazione in cumulo, dai depositi di superficie
di materiale di risulta proveniente dalle miniere
d’oro sfruttate negli ultimi 30 anni.
Il secondo contratto, avente un valore di $
1.050.000 (USA) e il cui completamento è
previsto per l’ottobre di quest’anno, prevede
l’installazione di un convogliatore di 1200 m di
larghezza per il trasferimento di due miliardi di
tonnellate di materiale dall’enorme complesso
di depositi al carro scaricatore mobile. Sopra a
questo nastro trasportatore, il carro scaricatore
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devierà il materiale di risulta verso una serie di
punti di lisciviazione in cumulo situati vicino al
nastro principale.
Il sistema è stato progettato in modo che il carro scaricatore possa spostarsi in due direzioni
verso qualsiasi posizione lungo il convogliatore
del prodotto per lo scarico sulle attrezzature di
accatastamento dei cumuli esistenti.
Progettazione del carro scaricatore
Il carro scaricatore è progettato per scaricare il
materiale di nuovo sul convogliatore principale
oppure, mediante un deviatore, sul convogliatore ad alette a bordo del carro scaricatore, perpendicolare ad esso. La macchina è ad azionamento idraulico e ha una massa totale di 86 t,
un’altezza di 8 m, una lunghezza di 25 m e una
larghezza di 9 m.
Il sistema di azionamento a 8 ruote, con meccanismo di sterzata anteriore e posteriore, è stato
messo a punto e installato da Denquip Hydraulics (Pty) Limited, parte di un gruppo che ha
lavorato a stretto contatto con Senet per molti
anni. Esso incorpora una centralina idraulica
speciale, collegata a otto motori di azionamento
idraulici a bassa velocità e coppia elevata Bonfiglioli Trasmital e riduttori planetari montati
all’interno dei mozzi di ciascuna ruota da 1350
m. Gli azionamenti a catena a ingranaggi planetari sono stati selezionati da Denquip, che li
ha preferiti ai riduttori a vite senza fine convenzionali perché più compatti e con un migliore
rapporto prezzo-prestazioni.
Ogni azionamento è progettato per fornire una
coppia di 10.000 Nm, che consenta all’unità di
muoversi alla velocità massima di 200 mm al
secondo. La potenza idraulica totale installata
degli azionamenti e dei meccanismi di sterzata è pari a 45 kW, con l’alimentazione elettrica
primaria fornita da un cavo posteriore.
Il carro scaricatore è stato completamente assemblato e testato presso gli stabilimenti Denquip prima di essere spedito in Uzbekistan. È
stato quindi disassemblato e inserito in un container da 40’ per la spedizione in Olanda. Da
qui viaggerà su strada attraverso l’Europa Centrale fino all’Uzbekistan, seguendo le antiche
vie carovaniere.
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Geared up and going
for Gold
S
enet projects is a well-known South African engineering and project management
consultancy that operates world wide. Two
of its most recent contracts were the supply
of three overland conveyors with transfer
stations, and an overland conveyor with
tripper car, for a gold mine in Uzbekistan,
home of the legendary Samarkand.
The two contracts have a total value of $4
050 00 (US) and are part of joint venture
between Newmont Mining, the Navoi Mining Combine and the Uzbekistan Government, to extract residual gold by the heap
leach method from surface dumps, deposited over the last 30 years.
The second contract, which is valued at $1
050 000 (US) and due for completion by
October this year, involves installation of
a 1 200m wide conveyor to transfer some
two billion tons of material from the huge
complex of dumps to the mobile triper car.
Straddling this conveyor belt the tripper
car, which will divert material from the
dumps to a series of heap leach pads sited
near to the main belt.
The system has been designed in such a
way that the tripper, car can move in bidirectional, to any position along the product conveyor for discharging onto existing
heap stacking equipment.
Tripper car design
The tripper car is designed to either offload
product material back onto the main conveyor or, by a diverter gate, onto the wing
conveyor fitted onboard the tripper car at
90 degrees. The machine is hydraulically
operated and has a total mass of 86 tonnes,
a height of 8m, length of 25m and a width
of 9m.
The 8-wheel drive system, with front and
rear steering mechanism, was developed
and installed by Denquip Hydraulics (Pty)
Limited, part of a Group which has worked
closely with Senet for many years. It incorporates a special purpose hydraulic power
Applicazioni
pack, linked to eight low speed, high torque
Bonfiglioli Trasmital hydraulic drive motors and planetary gear boxes mounted inside the hubs of each 1350 m wheel. The
planetary gear chain drives were selected
by Denquip in preference to conventional
worm drives because they are more compact and cost effective.
Each drive unit is geared to give 10 000
Nm of torque, enabling the unit to move at
a top speed of 200mm per second. The total
installed hydraulic power of the drives and
steering mechanisms is 45 kW, with primary electrical power supplied via a trailing
cable.
The tripper car was fully assembled and
tested at the Denquip workshops before
dispatch to Uzbekistan. It was then disassembled and put into a 40’ container for
shipping to Holland, From there it will
travel by road across central Europe to
Uzbekistan, following some of the caravan
routes of ancient times.
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Applicazioni
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Il riduttore planetario Bonfiglioli Serie 300 elimina i
tempi di inattività nel trattamento delle acque del
mulino da cellulosa
Il riduttore planetario Bonfiglioli Serie 300 sostituisce un riduttore cicloidale, migliorando la produzione del mulino da cellulosa, riducendo
i tempi di inattività, i costi per la sostituzione dell’azionamento e semplificando la manutenzione.
di Agostino Gagliardi
M
olte Lincoln Paper and Tissue è
un’azienda produttrice di carta e prodotti specialistici in tessuto con sede a Lincoln, Maine.
L’azienda produce 66.000 tonnellate/anno di
asciugamani e tovaglioli per uso giornaliero,
nonché tessuto di grado specialistico. Il mulino
produce inoltre 75.000 tonnellate/anno di carta
da stampa semplice specialistica in grande formato.
Nella lavorazione che si effettua presso Lincoln
tutti gli scarti liquidi prodotti dal mulino vengono
pompati nell’impianto di trattamento delle acque
dedicato. Nell’ultimo passaggio del trattamento
delle acque interviene una pressa per l’estrazione dell’acqua, che separa l’acqua dagli scarti
della carta, dai frammenti, da cenere, corteccia
e altri residui solidi. Scopo di questo processo
è l’eliminazione della massima quantità d’acqua
possibile, poiché Lincoln utilizza questi elementi solidi mescolandoli al carburante che alimenta
la caldaia. Quanto più asciutti diventano i residui solidi, tanto maggiore sarà l’energia termica sviluppata durante la combustione. Lincoln
produce circa la metà della corrente elettrica che
utilizza, con la combustione di morchia, legno,
corteccia e frammenti, alimentando una pentola di Papin e una turbina a vapore a pressione
contraria. L’alternativa alla combustione della
morchia è il trasporto ad un deposito locale, operazione che non è soltanto costosa, ma contraria
alla politica ambientale dell’azienda. “La pressa
a vite è un componente essenziale del nostro processo di trattamento dell’acqua”, afferma John
Sutherland, supervisore della manutenzione degli impianti presso Lincoln. “L’affidabilità del
riduttore di questa pressa è fondamentale per il
mulino.”
I tempi di inattività di questa macchina sono
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molto costosi, non soltanto con riferimento
al riduttore, ma anche in termini di ore di manodopera e perdita produttiva. L’interruzione
dell’estrazione d’acqua giornaliera da 50-60.000
libbre di morchia si può tradurre in un costo di
migliaia e migliaia di dollari.” La pressa a vite
acquistata dal mulino fu importata dal Giappone e montava un riduttore di tipo cicloidale, del
quale Sutherland dichiara “È già molto se siamo
riusciti a utilizzarlo per un anno.” E prosegue:
“Incominciavo ad essere stanco di sostituire un
riduttore dalle prestazioni inadeguate, che non
poteva essere riparato ed era troppo costoso.
Ogni volta che smontavamo l’unità cicloidale,
con la speranza di poterla riparare, trovavamo
3/4 di libbre di metallo depositato sul fondo del
riduttore e i rulli spezzati a metà. La perdita era
totale, considerato che la riparazione sarebbe
costata più di un’unità nuova. A quel punto ho
iniziato a cercare soluzioni differenti.” Randy
Bryant e Wes Archer, responsabile di progetto di Lane Conveyors and Drives, (con sede a
Brewer, Maine), fornitore di fiducia locale di
Lincoln di componenti per la trasmissione di
potenza, hanno consigliato il riduttore planetario
di Bonfiglioli Serie 300. Il consiglio si basava
sull’esperienza diretta con le unità Bonfiglioli
applicate a diversi tipi di macchinari dotati di
comandi cingolati, usati nel settore del legname.
Randy sosteneva che “gli alloggiamenti in ferro
duttile della Serie 300, i suoi cuscinetti a sfera
rastremati e le scanalature interne conferiscono
alla Serie 300 quella resistenza al carico d’urto
che la rende la scatola di comando ideale per la
pressa a vite usata nel processo Lincoln.” Lane
Conveyors and Drives ha agevolato il compito
di Lincoln, realizzando piedini speciali per la Serie 300 e per una piastra di base “a inserimento
rapido”. Grazie a queste modifiche Lincoln ha
potuto attuare una transizione rapida ed esente
da problemi dall’unità cicloidale al riduttore planetario Bonfiglioli.
“Il riduttore planetario Bonfiglioli Serie 300 ci
consente di lavorare al limite superiore di capacità della pressa, che prima corrispondeva ad
un sovraccarico per l’unità cicloidale”, afferma
Sutherland.
Grazie alla conversione in vapore ed elettricità
della biomassa solida e dei residui legnosi rimasti Lincoln risparmia oltre 9 milioni di galloni
di olio combustibile, con conseguente riduzione
annua dell’impatto sull’atmosfera e di emissioni
di gas serra. Bonfiglioli è orgogliosa del ruolo
che riveste per aiutare Lincoln Paper nella gestione efficiente e ottimale del mulino da carta.
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Bonfiglioli 300 Series Planetary Reducer
Eliminates Downtime in Pulp Mill’s Water
Treatment Processing
Bonfiglioli 300 Series Planetary replaces cycloidal reducer, improving pulp mill’s production,
while reducing downtime, drive replacement costs and simplifying maintenance.
L
incoln Paper and Tissue is a manu­facturer
of paper and specialty tissue prod­ucts headquartered in Lincoln, Maine. They produce
66,000 tons/year of commodity towel and napkins as well as speciality grade tissue. The mill
also makes 75,000 tons/yr of specialty high
bulk uncoated printing papers.
In the Lincoln process, all liquid waste produced by the mill is pumped to their water treatment plant. The last step in the treatment of this
water incorporates a dewatering screw press.
This press separates the water from paper
waste, chips, ash, bark and other solid waste.
The goal of the dewatering process is to remove
as much water as possible, as Lincoln then uses
these solids to mix with the fuel to fuel their
boil­er. The drier they get the solids, the higher
the BTUs generated.
Lincoln generates about 1/2 of their elec­tricity,
as the sludge is burned, along with wood, bark
and chips, fueling a digester and a back-pressure steam turbine. The alternative to burning
this sludge, is trucking it to a local landfill,
which is not only expensive, but it’s counter to
Lincoln’s environmental policy.
“The screw press is a vital part of our watertreatment process” according to John
Sutherland, Lincoln’s Utilities Maintenance
Superintendent, “reliability of the gearbox on
thispress is crucial for the mill”.
Downtime on this machine is very expen-sive,
not only in terms of gearbox cost, but in manhours and lost production. If the 50-60,000
pounds of sludge being dewatered each day is
interrupted, costs could reach into thousands
and thousands of dollars.”
The screw press the mill purchased was imported from Japan and used a cycloidal­type
gearbox, which Mr. Sutherland said “We’re
lucky if we could get 12 months from it.” He
continued, “I was getting tired of replacing a
gearbox that underperforms, is not repairable
and is overpriced. When ever we disassembled
the cycloidal unit, in hope of repair, we’d find
3/4 of a pound of metal sitting in the bottom of
the gearbox and rollers broken in half. It was
a total loss, as fixing it cost more than a new
one. That’s when I started looking at different
solutions.”
Randy Bryant and Wes Archer, Project manager
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of Lane Conveyors and Drives, (based in Brewer, Maine), Lincoln’s trusted local supplier for
power transmission equip­ment, recommended
the Bonfiglioli 300 Series Planetary reducer.
His recommenda­tion was based on his experience with Bonfiglioli units used on various skid
steers used in the forest products industry. Randy said “the 300 Series’ ductile iron housings,
tapered roller bearings and internal splines
give the 300 Series the shock load capability
that made it the right box for the Lincoln screw
press application.”
Lane Conveyors and Drives made the job easy
for Lincoln by fabricating special feet for the
300 Series and a “drop-in” base plate.
These modifications allowed Lincoln to make
a quick, painless transition from the cycloidal
unit to the Bonfiglioli Planetary.
“The Bonfiglioli 300 Series Planetary allows us
to run at the upper limits of the press on what
was overload for the Cycloidal unit”, said Mr.
Sutherland.
By converting the biomass solids and wood
wastes left to steam and electricity, Lincoln
saves over 9 million gallons of fuel oil, while
also reducing air impacts and greenhouse gas
emissions annually.
Bonfiglioli is proud of the part we play in helping Lincoln Paper run a highly efficient, successful paper mill.
Il riduttore planetario Bonfiglioli Serie 300 aziona
una pressa per l’estrazione dell’acqua presso
Lincoln Paper & Tissue, Lincoln, Maine.
The Bonfiglioli 300 Series planetary gearbox
drives a water extraction press at Lincoln Paper &
Tissue, Lincoln, Maine.
Lane Conveyors and Drives ha realizzato speciali piedini per la Serie
300 e per la piastra di base “a inserimento rapido”, che hanno consentito a Lincoln di attuare una rapida e agevole transizione dall’unità
cicloidale al riduttore planetario Bonfiglioli.
Lane Conveyors and Drives developed special feet for the 300 Series
and for the ‘quick fit’ base plate. These allowed Lincoln to make a
quick and trouble-free transition from the old cycloid gearbox to the
new Bonfiglioli planetary unit.
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La tecnologia della Serie A di
Bonfiglioli contribuisce al restauro
del ponte del porto di Sidney,
icona nazionale
di Sandro Tonnicchi
G
ruppi sincronizzati di riduttori industriali Bonfiglioli sono entrati in funzione sul
ponte del porto di Sydney, icona del paese, per
azionare due portali per le maestranze da 60
tonnellate, essenziali per attuare quel restauro
che si prefigge di estendere indefinitamente la
durata di questo simbolo dell’Australia.
I riduttori elicoidali conici della serie A, compatti e versatili (lo stesso tipo utilizzato nei
settori manifatturiero, minerario, per la movimentazione di materiali e applicazioni per
lavorazioni di base) vengono usati a gruppi di
otto su ogni piattaforma mobile, per guidarle
su binari sotto l’estensione dell’arco principale del ponte lungo 503 metri.
Fornite dall’importante produttore australiano
di strutture industriali Eilbeck Cranes, le piattaforme presentano encoder sofisticati, che assicurano il funzionamento sincrono uniforme
dei motoriduttori Bonfiglioli Serie A60 i quali,
con una potenza motore installata di 2.2 kW e
una coppia in uscita di 2117 Nm, azionano a
loro volta quattro gruppi di ruote su ogni lato
di ciascuna piattaforma.
Gli azionamenti compatti presentano inoltre
componenti freno in acciaio inox realizzati su
misura per i motori freno, tali da assicurare
un funzionamento affidabile in ambiente marino. Gli azionamenti sono stati studiati per
garantire il funzionamento durevole del ponte,
che fu inaugurato nel 1932 ed è uno dei punti
caratteristici australiani più noti e fotografati,
insieme alla Sydney Opera House.
Il ponte del porto di Sydney è il ponte ad arco
in acciaio più grande del mondo (più corto del
Golden Gate di soli 66 cm). La parte più alta
del ponte si eleva a 134 metri di altezza sul
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porto ed è lunga complessivamente 2,3 km,
con le sue otto corsie per il traffico stradale
e due linee ferroviarie. Nel periodo della sua
costruzione 96 locomotive a vapore furono
sistemate in diverse posizioni per provarne la
robustezza.
Durante il 75° anniversario dalla sua realizzazione, l’anno scorso, il ministro dei trasporti
del Nuovo Galles del Sud, Eric Roozendaal,
ha annunciato che sarebbero stati spesi 85 milioni di dollari australiani per lavori strutturali
e di rinforzo, volti a preservare le eccellenti
condizioni del ponte e a prolungarne la durata.
“Vogliamo potere festeggiare il centesimo e
duecentesimo anniversario del ponte. I lavori
saranno tali da assicurare ciò”, ha dichiarato
Roozendaal.
L’Amministratore Delegato di Bonfiglioli
Transmission (Australia e Nuova Zelanda)
Pty Ltd, Malcolm Lewis, dichiara che il ponte
comporta attività di manutenzione industriale
e strutturale tra le più imponenti dell’Australia,
trattandosi di una quantità di acciaio (55.000
tonnellate) maggiore di quella utilizzata per
costruire la nave da crociera Titanic. La sola
verniciatura ha richiesto un totale di 270.000
litri di prodotto per i primi tre strati protettivi
e il lavoro è proseguito da allora in un ciclo
infinito, da un’estremità all’altra.
L’attuale programma di restauro, il cui completamento è previsto per l’anno prossimo,
comprende due nuovi portali, per i quali sono
stati scelti gli azionamenti Bonfiglioli.
“È un progetto di importanza nazionale; perciò
la scelta da parte di Eibeck Cranes dei nostri
azionamenti è per noi un grande onore, considerato che l’obiettivo è assicurare standard di
resa e affidabilità elevati” ha dichiarato.
La Serie A di Bonfiglioli di lunga durata (adesso disponibile in 12 misure da 0,9 – 55 Kw e
150 Nm -14000 Nm di coppia) si distingue per
il vantaggioso rapporto coppia-prezzo; dispiega la sua versatilità grazie ad un intervallo di
rapporti eccezionale, che può arrivare fino a
1700:1 in un unico riduttore.
La Serie A è in grado di soddisfare un enorme
spettro di applicazioni di dimensioni mediopiccole in settori quali: costruzione ed estrazione, cemento, ingegneria civile, produzione di
elettricità, lavorazione alimentare, produzione
di vetro e bottiglie, manifattura in generale,
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Bonfiglioli A-grade industrial technology helps
drive refurbishment of iconic Sydney Harbour
Bridge
S
ynchronised sets of Bonfiglioli industrial
gearboxes are being used on Sydney’s iconic
Harbour Bridge to drive two 60-tonne workmen’s gantries essential to an upgrade announced to extend indefinitely the lifespan of
this symbol of Australia.
The compact and versatile A series bevel helical gearboxes – the same type used in manufacturing, mining, materials handling and primary processing applications – are used in sets
of eight on each mobile platform to drive them
along rails beneath the length of the 503m long
main arch of the bridge.
Supplied by the prominent Australian Industrial
Crane manufacturer Eilbeck Cranes, the platforms feature sophisticated encoders to ensure
smooth synchronous operation of their A60 series Bonfiglioli Gearmotors, which, with 2.2
kW installed motor power and 2117 Nm output
torque, drive four sets of wheels on each side of
each platform.
The compact drives also feature stainless steel
brake components especially fitted to the brakemotors to ensure reliability of operation in marine environments . The drives are designed to
ensure longevity of service on the Bridge, which
was opened in 1932 and is one of Australia’s
most well known and photographed landmarks,
along with the Sydney Opera House.
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movimentazione materiali ingombranti, produzione dei metalli inclusa l’attività di fonderia, industria mineraria, petrolio e produzione
di gas, stampa, cellulosa e carta, trattamento
del legname, tessile, manifattura di calzature
e abbigliamento, preparazione farmaceutica e
trattamento delle acque e dei liquami. Fra le
attrezzature che possono utilizzare la Serie A
sono inclusi trasportatori, gru, elevatori, miscelatori, pompe, valvole, verricelli e attrezzature per scopi speciali.
Le fasi di progettazione e realizzazione degli azionamenti della Serie A di Bonfiglioli si
avvalgono della FEA (analisi degli elementi
finiti). Questa analisi consente di realizzare
costruzioni leggere, sia pure preservando la
robustezza e la durevolezza proprie dei riduttori in acciaio al nichel cromo indurito, afferma Lewis che aggiunge che le caratteristiche
principali della Serie A comprendono coppia
elevata, grande efficienza e bassa rumorosità. L’efficienza operativa è potenziata dalla
coppia di ingranaggi conici ipoidali brevettati
ad elevate prestazioni, il cui utilizzo si traduce in un notevole risparmio di energia. La
bassa rumorosità degli ingranaggi è ottenuta
collocando la coppia di ingranaggi conici in
corrispondenza della fase di uscita del motoriduttore, riducendo le emissioni rumorose a
una soglia considerevolmente minore di quella
dei motoriduttori elicoidali conici tradizionali di dimensioni analoghe. La Serie A risulta
pertanto conforme alle specifiche meccaniche
più esigenti.
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L’ampia scelta di rapporti, offerta dalla Serie A
(con i suoi quattro stadi di riduzione delle unità più grandi), consente di impiegare un’unica
Serie A nei casi in cui precedentemente due
unità di riduzione comportavano costi e dimensioni maggiori. La Serie A è inoltre disponibile
anche per i motori compatti, con conseguente
riduzione delle dimensioni complessive a aumento del rapporto costi-efficacia.
l’onorevole John ‘Jack’ T. Lang, dichiarò il
ponte ufficialmente aperto e, invece di tagliare
il nastro per sottolineare il memorabile evento,
lasciò che il capitano Francis De Groot, appartenente al gruppo politico “The New Guard”,
tranciasse il nastro con la sua spada. Secondo le sue vedute, l’unica persona che poteva
inaugurare il ponte avrebbe dovuto essere un
membro della famiglia reale.
Il recente ampliamento della gamma della Serie A fa seguito alla massima espansione mai
attuata della gamma Bonfiglioli e delle strutture dedicate all’assistenza nell’Asia australe,
un’area nella quale le dimensioni delle sue
sedi sono più che raddoppiate. La Serie A è
stoccata presso la nuova struttura del valore
di 8 milioni di dollari, ubicata presso la circonvallazione M7 nella zona occidentale di
Sydney.
Si racconta che nel 1943 una squadriglia di
24 caccia Wirraway della RAAF volò sotto
il ponte del porto di Sydney, mentre uno dei
piloti cambiò la sua traiettoria all’ultimo momento, andando a sorvolare la sommità del
ponte, mancandolo per poco.
Nel 1998 iniziarono le arrampicate pubbliche
organizzate del ponte, che hanno attirato sia
turisti sia appassionati locali. Dopo l’arrampicata attraverso passerelle, pioli e scale, la vista
è assolutamente mozzafiato. Tra le precauzioni
sono inclusi il controllo della presenza di alcool nel sangue e un simulatore di arrampicata,
che mostra ai futuri arrampicatori le condizioni che si potrebbero verificare sul ponte.
Esponenti della famiglia reali e celebrità, quali
il Principe Federico e la Principessa Maria di
Danimarca, Matt Damon, Hugo Weaving, Sarah Ferguson, Cathy Freeman, Kylie Minogue
e Kostya Tszyu, hanno tutti effettuato l’arrampicata.
In aggiunta all’investimento in capitale nelle
sue nuove sedi dell’Asia australe, Bonfiglioli
spende altri 12 milioni di dollari in scorte in
Australia e Nuova Zelanda, per assicurare una
disponibilità ad ampio raggio e consegne tempestive delle sue tecnologie di azionamento.
Una storia interessante
Denominato con affetto dai locali come “Coathanger” (appendiabiti), il ponte del porto di
Sydney ha un passato interessante, inclusa la
sua inaugurazione avvenuta il 19 marzo 1932.
Il primo ministro del Nuovo Galles del Sud,
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The Sydney Harbour Bridge is the world’s largest steel arch bridge (and is just 66cm shorter
than the Golden Gate Bridge). The top of the
bridge stands 134 metres above the harbour
and has a total length of 2.3km, carrying eight
road traffic lanes and two rail lines. At the time
of construction, 96 Steam locomotives were positioned in various ways to test the strength of
the bridge.
During the bridge’s 75th anniversary last
year, the NSW Minister for Roads, Mr Eric
Roozendaal announced the $A85 million structural and strengthening upgrades to maintain
its excellent condition and to extend its lifespan
– “We want to be celebrating the Bridge on its
100 and 200 anniversaries. This work is designed to guarantee that,’ said Mr Roozendaal.
The Managing Director of Bonfiglioli Transmission (Aust and NZ) Pty Ltd, Mr Malcolm Lewis
says the Bridge represents one of Australia’s
biggest industrial and structural maintenance
tasks, involving more steel (55,000 tonnes) than
was used to build the ocean liner Titanic. Painting alone required a total of 270,000 litres for
the first three protective coats and the job has
continued in a never-ending sequence, from end
to end, ever since.
The current refurbishment programme, scheduled for completion next year, includes the two
new gantries for which the Bonfiglioli drives
were chosen.
“This a project of national importance, so it
was a considerable distinction to have our
drives chosen by Eilbeck Cranes to provide the
high standards of performance and reliability
required,” he said.
The highly durable Bonfiglioli A series – now
available in 12 sizes from 0.9-55Kw and
150Nm-14000Nm torque – is noted for its
torque per dollar value for money and achieves
it’s versatility by boasting a ratio range of up to
1700:1 in a single gearbox.
The A series covers an enormous range of
small-to-medium-sized applications within industries such as construction and quarrying;
cement; civil engineering; electricity generation; food processing; glass and bottle manufacture; general manufacturing; bulk materials
handling; metal production, including foundries; mining; petroleum and gas production;
printing; pulp and paper; timber processing;
textile; clothing and footwear manufacture;
pharmaceutical processing and water and sewage treatment. Equipment in which the A series
may be used includes conveyors, cranes, elevators, mixers, pumps, valves, winches and special purpose equipment.
Bonfiglioli A series drives feature FEA (Finite
Element Analysis) procedures in its design and
construction. These allow for lightweight construction whilst maintaining strength and durability from case-hardened nickel chrome steel
gears, says Mr Lewis, who added that major
features of the A series include high torque, high
efficiency and low noise. Operating efficiencies
are enhanced by Bonfiglioli’s high performance
patented hypoid bevel gear pair, which gives
significant energy savings. Low noise gearing
is achieved by locating the bevel gear pair at
the output stage of the gearmotor. This allows
noise reductions significantly below similarly
sized traditional bevel helical gearmotors. It
allows the A series to conform to the most arduous of mechanical specifications.
The A series wide ratio range (with up to four
reduction stages in the larger units) permit one
A series to be used where previously two gear
units increased dimensions and cost. The A series is also available with compact motors, to
further reduce overall dimensions and increase
cost-effectiveness.
The recent expansion of the A series range
follows the largest expansion ever of Bonfiglioli range and service facilities in Australasia, where it has more than doubled the size of
its headquarters Down Under. The A series is
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stocked at this new $8 million facility located
near the M7 Orbital in the Western Sydney.
In addition to the capital investment in its new
Australasian headquarters, Bonfiglioli is spending a further $12 million on stock inventories in
Australia and New Zealand to ensure the broad
availability, and prompt deliveries of its drive
technologies.
An interesting history
Fondly known by the locals as the ‘Coathanger,
the Sydney Harbour Bridge has an interesting
past including its opening on 19 March 1932.
The NSW Premier, the Honourable John ‘Jack’
T. Lang, officially declared the Bridge open and
instead of cutting the ribbon to signify the momentous event, Captain Francis De Groot of
the political group The New Guard slashed the
ribbon with his sword. He believed that the only
person to open the Bridge should be a member
of the Royal family.
It is reported that in 1943 a flight of 24 RAAF
Wirraway fighter aircraft flew under the Sydney
Harbour Bridge, with one of the pilots changing his flight path at the last moment to go over
the top of the Bridge, only just clearing it in
time.
Organised public climbs of the Bridge started
in 1998 and attract tourists and locals alike. After climbing through catwalks and up ladders
and stairs, the view is absolutely breathtaking.
Safety precautions taken include a blood alcohol reading and a climb simulator, which shows
climbers the climbing conditions that might be
experienced on the Bridge.
Royals and celebrities such as Prince Frederik
and Princess Mary of Denmark, Matt Damon,
Hugo Weaving, Sarah Ferguson, Cathy Freeman, Kylie Minogue and Kostya Tszyu all have
done the Climb.
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