Scegli nuove strade Scopri l`estate People`s

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Scegli nuove strade Scopri l`estate People`s
poker.peoples.it
numero allegato a digital society - edizioni
Scegli nuove strade
Scopri l'estate People's
copia offerta da
anno III numero 3 - giugno 2012
Arcade Game
PPT Kranjska
Con Gonzo's Quest
inizia l'avventura
Daniele Scatragli
conquista la terza tappa
Editoriale
Fiducia in
People's: la
scelta giusta
Fabrizio D’Aloia / Presidente & AD Microgame
L'
ultima tappa del People’s Poker Tour è
stata archiviata con una razione supplementare di emozioni. Al casinò Korona di
Kranjska Gora, in Slovenia, non si è respirata solo l’adrenalina della competizione,
non si è materializzato solo lo spettacolo di una kermesse in grado di coniugare poker sportivo e momenti
glamour, ma abbiamo testato ancora una volta la straordinaria qualità delle donne e degli uomini che rappresentano la spina dorsale del circuito People’s Poker.
Senza alcuna retorica di circostanza, sono stati proprio
i partecipanti al PPT ad assegnare un valore simbolico
alla tappa dedicata alla tragedia dell’Emilia, sconvolta
dai disastrosi eventi sismici di fine maggio. Una solidarietà che si è concretamente misurata attraverso le numerose azioni di beneficenza rivolte alle popolazioni di
quei territori devastati: un ponte ideale, fatto di sms, di
quote dei premi vinti, di bonifici anonimi, che ha unito
il PPT a quei luoghi impreziosendo davvero una manifestazione che ha ormai travalicato i confini standard
del gioco. C’era da aspettarselo. D’altra parte anche in
questo numero del Magazine, ospitiamo retrospettive
e interviste a player ed affezionati del PPT che mettono
bene in luce lo spessore umano di queste persone: è un
onore contribuire ad aggregare questa macchina unica
e tutta made in Italy.
Un’organizzazione sempre all’insegna della trasparenza e della sicurezza, in grado di fornire un deciso
contributo allo sdoganamento del poker sportivo da
vecchi e stantii stereotipi. Noi tutti conosciamo bene i
rischi che si annidano attorno a questo mondo, e siamo
sempre in prima linea per prevenire ogni possibile danno per chi ripone in noi la propria fiducia. Scelte, anche
molto difficili, sono state assunte per difendere il patrimonio di esperienza accumulato negli anni dal network. E se da un lato le notizie di cronaca, italiana e non
solo, ci preoccupano per le negatività e l’apprensione
che si affiancano ad uno dei segmenti ancora produttivi dell’economia nostrana, dall’altra ci confermano che
la legalità e la sicurezza sono i più importanti obiettivi
raggiunti da People’s Poker. Non c’è più grande soddisfazione di poter essere sempre a testa alta in mezzo
alle migliaia di giocatori che ci seguono, dal vivo o sul
web.
A proposito dell’on line, voglio ringraziare tutti i professionisti che hanno lavorato al nuovo client della
piattaforma. Grazie allo sforzo collettivo messo in piedi,
in queste ore sta diventando definitivo un passaggio
epocale. Si cambia l’interfaccia dedicata ai giocatori, disegnata esattamente come un vestito di sartoria sulle
esigenze precise dei protagonisti del mondo People’s
Poker: tutti voi!
Le facce pulite, l’impegno di tutti quelli che continuano a lavorare per migliorare l’offerta, la serenità di chi
ha riposto la fiducia in People’s Poker e si accorge di
aver fatto la scelta giusta, sono valori che non hanno un
prezzo definibile. E in ogni caso ci permettono di sentirci più ricchi di chiunque altro! Sono sicuro che questa
sia la strada giusta, non cambieremo anche perché, insieme, stiamo già vincendo!
People’s Poker & Lifestyle magazine
in allegato a Digital Society
Direttore editoriale e responsabile:
Donatangelo Faiella
Editore:
Microgame S.p.A.
via G. Agnelli, People’s House
82100 Benevento
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82100 Benevento
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Alba Gamma S.r.l.
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archivio foto
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Francesco Torre
ISSN 2240-5402
[testo stampato]
ISSN 2240-5410
[online]
Registrazione Tribunale di Benevento
n. 206/97 del 17/03/97
Iscritto al Registro del Tribunale di Benevento
n. 2/97
Iscrizione Registro Nazionale della Stampa
n.6061
Periodico iscritto all’USPI
6
In Slovenia vince
Daniele Scatragli
________________________________________
Prossime uscite
15 settembre
15 ottobre
15 novembre
10
Tutte le classifiche del PPT
14
Burbero ma non troppo
18Concorso Tre(me)ndy - le foto
Se vuoi ricevere una copia in formato
digitale manda una mail a:
[email protected]
20
Pokerina o Marylin?
25The Big One: sogno o WSOP ?
12
Il Texas Hold'em
oltre la superficie
16
Stu Ungar e Modì
geni a confronto
28
Back again... to People's Radio
46Gonzo’s Quest, emozioni e avventura
33
Fabrizio Rossi si racconta
50
People's Casino, cresce l'offerta
38Strategie consigliate in un MTT
52
Bingo: 180mila motivi per giocare
40
53Mini Bingo, una grande opportunità
Euro 2012, le offerte della piattaforma
42Spazio ai tavoli cash di People's Tagò
54
Scopa e Burraco finalmente online
44Arriva il live casinò: fuori lo smoking
56Drawing Live, il chiaroscuro del poker
PPT
In Slovenia vince Scatragli...
ma lo spettacolo è al primo posto
Il player aretino supera Russo all'ultima curva
Garbarino conquista la Cash Game Adventure
mentre Dario Trasi si aggiudica l’evento WSOP
A Elio Caferro il knock out, ad Antonio Failla l'Heads Up
Il People’s Poker Tour ha chiuso a
Kranjska Gora una tappa speciale.
Inaugurata con un tono diverso,
quello giusto per rivolgere la solidarietà alla popolazione dell’Emilia colpita dal sisma, la tappa si è
dipanata su un altalenante susseguirsi di emozioni concluso con
la vittoria al final table del Main
Event da parte di Daniele Scatragli. Quarantatreenne player nato
ad Arezzo e trapiantato a Budapest, Daniele Scatragli ha vinto i
centomila euro della prima moneta ma soprattutto è riuscito ad
affermarsi superando l’agguerrita
concorrenza di avversari partiti in
vantaggio. Su tutti, ovviamente,
va ricordata l’ennesima prova di
talento messa in campo da Costantino Russo, protagonista di un
altro PPT stellare dopo la tappa
di Malta. Ma anche per lui, giunto da chipleader al tavolo finale,
niente da fare contro uno Scatragli in grande spolvero. Questo alla
fine l’ordine di piazzamento degli
otto finalisti: 1.Daniele Scatragli,
2.Costantino Russo, 3.Marco Della
Tommasina, 4.Eugenio Grassano,
5.Leonardo Sassi, 6.Marco Della Monica, 7.Maurizio Barlocco ,
8.Wilfried Haselmayer. Questa volta ‘solo’ 265 gli iscritti ad un main
event dal buy in di 1.500+150: un
numero sicuramente ricollegabile
al cambio di location deciso per
ragioni tecniche a breve distanza
dallo svolgimento del torneo. Ma il
popolo del PPT ha risposto anche
questa volta con un entusiasmo
encomiabile, ed è stato così possibile assistere ad uno degli spet6 www.peoples.it
Daniele Scatragli
festeggia la vittoria
al Main Event
ppt
Gli otto finalisti giunti al tavolo più importante del People's Poker Tour
tacoli di poker live più godibili
di sempre. Spettacolo non è un
termine casuale, visto il grado
di fruibilità che viene assicurato
dai tavoli RfId, capaci di contare
le fiches e quindi realizzare una
classifica aggiornata che in sala
e via web può essere consultata anche da chi non è seduto al
tavolo. Aggiungete alla possibilità di comprendere le scelte
effettuate dai players, l’enorme
copertura mediatica assicurata
innanzitutto dalle telecamere
della People’s Tv, ed otterrete
una miscela unica che può essere gustata anche a chilometri
di distanza. Una lunghissima
diretta streaming ha rimandato
in etere non solo gli eventi in
cartellone, con tutte le analisi
e gli approfondimenti tecnici,
ma anche uno show sempre dinamico e allegro. Si sono così intrecciate le mani dei grinders con
la scuola per principianti, le performance eleganti delle pokerine
agli abbigliamenti più stravaganti,
Costantino Russo giunto all'heads up
la diretta della People’s Tv alle incursioni quotidiane di SportItalia.
Al centro di questo incredibile
show, sua maestà il poker. Gio-
cato praticamente in ogni sua
variante, il texas hold’em è stato in grado ancora una volta
di rinverdire le ragioni che lo
rendono così famoso e praticato da milioni di sportivi.
La capacità di riprodurre un sogno e materializzare nell’immediato l’adrenalina di una sfida
senza eguali, sono elementi veicolati anche da piccoli tratti simbolici. Tra questi, non c’è dubbio
che un posto d’onore sia occupato dal braccialetto delle World
Series of Poker, il trofeo più ambito per ogni giocatore. Presente in sala durante il tavolo finale
del WSOP side event, il braccialetto deve aver emozionato non
poco Dario Trasi vincitore del tavolo finale. Da Reggio Emilia, 29
anni, Trasi ha battuto nell’heads
up conclusivo Giovanni Apicella,
mentre dietro di loro si sono piazzati rispettivamente: Fausto Cheli,
Carmen Salvati, Simone Marinelli,
Gianluca Trebbi, Hermann Pippan e Davide Capirola. Al centro
People’s Poker & Lifestyle magazine giugno 2012 7
PPT
Il tavolo Cash Game Adventure
Giocarsi più di 25mila euro
in una sola mano
non capita tutti i giorni...
Il People’s Poker Tour ha scritto un’altra
pagina destinata a restare negli annali.
Questa volta è toccato alla Cash Game
Adventure entusiasmare gli animi dei
giocatori che hanno raggiunto la Slovenia per la terza tappa 2012. Al casinò Korona è stato messo in palio il Pot più alto
mai giocato in questo torneo, introdotto
lo scorso anno e confermato per il grande successo riscontrato.
Oltre 25mila gli euro che sono stati
versati nel piatto che ha visto protagonisti Maurizio Saieva e Stefano Garbarino
(nella foto). Dopo circa otto ore, delle dieci totali durante le quali si gioca la Cash
Game Adventure, con livelli 20/40 da utg
Stefano Garbarino chiama il grande buio ma riceve il raise di Saieva che
mette nel piatto 160 euro. Call di Walter Ferrero, Stefano Bianco, Vito Labarile e dello stesso Garbarino. Sul flop scendono 9♥ J♥ 6♦. Garbarino continua
con la sua azione estremamente coperta e fa chek, Saieva bet 460, fold di
Ferrero call di Bianco, fold di Labarile. Garbarino a questo punto rompe gli
indugi e fa un over pot da 2.000 euro. Continua aggressivo Saieva che tenta
di far desistere i due avversari rimasti in gioco con un reraise da 4.600. Ci
riesce solo in parte perché se Bianco fa fold, Garbarino dopo aver studiato
attentamente le carte scese, e con gli occhi che di sottecchi scrutano ogni
gesto dell’avversario, mette le altre 2.600 e va al turn. La quarta è ancora un
J♦, il termometro del piatto già segna la quota caldissima di 10.580 euro.
L’under the gun non cambia strategia e continua con il check. Per tutta risposta istantaneamente Saieva replica con un all-in. Il Pot a questo punto
è di 19.310.
Garbarino si prende il suo tempo per riflettere passano circa tre minuti e
poi decide di guardare la mano dell’avversario. Saieva e Garbarino, fino a
quel momento rispettivamente chip leader e secondo nella classifica generale, appena scoperte le carte si trovano al centro di un breve scambio di
opinioni per il tempo impiegato da Garbarino nel chiamare la vasca mandata da Saieva. Niente di grave per due top player che immediatamente
riportano il livello del confronto alla tecnica pokeristica. River ininfluente e
allo show down Saieva mostra AA, mentre Garbarino squaderna 99 che gli
valgono 25.040: la mano più ricca della storia del Cash Game Adventure…
8 www.peoples.it
della contesa, appunto, non solo
i premi in denaro ma anche un
ticket per raggiungere Las Vegas
e giocare l’evento da 2.500 dollari alle WSOP. Quasi un corollario,
dunque, il montepremi accumulato dai 77 ingressi da 500+50…
anche se abbastanza ambito.
Esclusivamente in denaro, invece,
anche se in grandi quantità, i premi
inseguiti dagli otto giocatori della
Cash Game Adventure, il campionato che mette otto player uno di
fronte all’altro per 10 ore consecutive. A disposizione 10mila euro in
contanti e una sola possibilità di re
entry: ai vincitori degli eventi disputati durante le tappe l’accesso
alla finalissima di dicembre, con
stack anche da 15 e 20mila euro,
oltre a possibilità di reingresso illimitate. Questa volta l’ha spuntata
Stefano Garbarino, vincitore anche
della mano più ricca della storia
della Cash Game Adventure (raccontata in altra sede di pagina),
che si è portato a casa 23.780 euro,
alle sue spalle Franco Guastamacchia (18.830), Salvatore Bianco
(12.070), Walter Ferrero (11.730).
Sotto average, invece, Vito Erasmo
Labarile (8.790), Gianpaolo Eramo
(4.800) e addirittura fuori prima
del gong conclusivo gli sfortunati
Mohamed Perati e Maurizio Saieva.
Avvincente anche il confronto dedicato ai testa a testa nel Heads Up
Tournament MultiChance, vinto
da Antonio Failla contro Gianluca
Mattia con il punteggio di due a
zero. Nella modalità knock out che
mette in palio una taglia per ogni
avversario eliminato, poi, ha trionfato Elio Caferro. Mentre è stato
Angelo Marrone il bounty killer
con il maggior numero di eliminati sulle spalle, piazza d’onore an-
ppt
Knock out, il vincitore è Caferro
ma il killer è Morrone
Dario Trasi vincitore al Wsop Side Event
che per Erica Parlati giunta terza.
Ed ora, in attesa che si squaderni
per la prima volta il Warm Up l’evento che a San Marino anticiperà
la tappa vera e propria con un torneo da 500+50 con struttura simile
a quella del main event, non resta
che archiviare un altro successo tra
i numerosi inanellati da People’s
Poker. Una tappa, quella giocata
nel casinò Korona di Kranjska Gora,
che come detto ha avuto tanti vincitori ma che ancora una volta ha
visto al primo posto lo spettacolo.
Elio Caferro, Angelo Morrone ed Erica Parlati, rispettivamente il vincitore, il bounty killer e la terza piazzata del side event knock out.
Partiamo da Erica: quali dei due giocatori hai temuto di più nel corso della partita?
Parlati: “Elio. Angelo Morrone è stato più carino si difendeva i bui.
Elio è stato più pericoloso e non a caso ha vinto”.
Angelo, invece, tu che hai solo eliminato più avversari…
Morrone: “Alla fine ho interpretato a pieno lo spirito del torneo ed ho
guadagnato il titolo di bounty killer”
D’accordo, ma nessuno è riuscito a strappare la prima posizione ad Elio
ed hanno dovuto tutti fare i conti con te?
Caferro: “Avevano terminato le cartucce evidentemente. E’ stato un
bel torneo. Erica ha detto di aver temuto me, anche se devo dire che io
ho temuto lei perché è stata l’unica che per le prime due ore ha avuto
uno stile molto tight. Non giocava una carta, arrivava solo al momento
giusto ti tirava una botta e ti mandava a casa. Mi ha fatto un bel double
up che ancora non scordo, a momenti mi mandava a casa, poi per fortuna sono risalito. Era il mio incubo: quando entrava lei ero terrorizzato.
Però alla fine ce l’ho fatta”
La chiusa che fa paura, Erica?
Parlati: “Ho terrorizzato gli uomini al tavolo ma non me ne ero accorta”
Angelo che ne farai dei guantoni che hai avuto in regalo?
Morrone: “Li regalo a mia figlia”.
Non li metti in bacheca?
Morrone: “No la bacheca la conservo per altre cose”
Trofei più importanti?
Morrone: “La mia apparizione al PPT non è dovuta ad una presenza
costante agli eventi live di poker. Si tratta di una cosa del tutto casuale:
mi piace divertirmi perciò sono qui”.
Chissà che questa vittoria non ti avvicinerà di più al poker…
Morrone: “Ne sono convinto”
Invece, il prossimo traguardo per il vincitore quale sarà?
Caferro: “Esserci alla prossima tappa del PPT. Perché è già un traguardo essere qui, indipendentemente da ciò che arriverà. Poi noi siamo di
famiglia al knock out: a Malta ha vinto il fidanzato di mia figlia (Marco
Viviani), e adesso il destino ha voluto che vincesse il suocero: una famiglia di pugili.
Erica, a proposito, a quale dei tuoi avversari sferreresti un bel gancio?
Parlati: “A nessuno dei due. Sono stati dei bravi e gentili avversari”.
I tre premiati al Knock Out
People’s Poker & Lifestyle magazine giugno 2012 9
PPT
I nostri tornei
Kranjska Gora 2012 Classifica Main Event € 1.500+150
Entrants 265 Jackpot € 397.500
Position
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
Name
Surname
Daniele
Costantino
Marco
Eugenio
Leonardo
Marco
Maurizio
Wilfried
Antonio
Francesco
Biagio
Donato
Primož
Mustapha
Michele
Touria
Alessandro
Cristiano
Alfredo
Roberto
Angelo
Diego
Natale
Alessandro
Krisztina
Alberto Maria
Rosario
Davide
Diego
Mario
Mario
Andrea
Scatragli
Russo
Della Tommasina
Grassano
Sassi
Della Monica
Barlocco
Haselmayer
Failla
Prisco
Morciano
Piccoli
Adamič
Kanit
Gaudioso
Benabderrahmane
Governi
Blanco
Aliperti
Napoli
Buoncristiani
Schiariti
Albanese
Esposito
Polgar
Cusumano
Piraneo
Casano
Dumma
Lo Nano
Vojvoda
Liuzzo
Prize €
100.000
60.000
41.000
28.075
22.000
17.500
13.500
9.500
7.000
7.000
5.500
5.500
4.500
4.500
4.000
4.000
3.500
3.500
3.500
3.500
3.500
3.500
3.500
3.500
3.000
3.000
3.000
3.000
3.000
3.000
3.000
3.000
Kranjska Gora 2012 Classifica Heads Up MultiChance Side Event € 1.000+100
Entrants 6 Jackpot € 6.000
Position
1
10 www.peoples.it
Name
Surname
Antonio
Failla
Prize €
6.000
ppt
Kranjska Gora 2012 Classifica WSOP Side Event € 500+50
Entrants 87 Jackpot € 43.500 + 1 ticket WSOP Side Event da $ 2.500
Position
1
2
3
4
5
6
7
8
9
Name
Surname
Dario
Giovanni
Fausto
Carmen
Simone
Gianluca
Herman
Davide
Damiano
Trasi
Apicella
Cheli
Salvati
Marinelli
Trebbi
Pippan
Capirola
Sette
Prize €
15.225
8.700
5.220
3.480
3.045
2.610
2.175
1.740
1.305
Kranjska Gora 2012 Classifica Side Event Knock-Out € 150+50+20
Entrants 53 Jackpot € 7.950
Position
1
2
3
4
5
6
7
8
9
Name
Surname
Prize €
Elio
Angelo
Erica
Giancarlo
Giuseppe
Alesandro
Manfred
Enzo
Priscilla
Caferro
Morrone
Parlati
Gilberti
Cucchiara
De Iaco
Scherrer
Tommasone
Chiffi
2.782
1.589
954
636
557
477
398
318
239
Kranjska Gora 2012 Classifica Turbo Side Events € 150+20
Entrants 66 Jackpot € 9.900
Position
1
2
3
4
5
6
7
8
9
Name
Surname
Maurizio
Aleksandar
Nunzio
Lorenzo
Maurizio
Massimo
Giuseppe
Stefano
Giorgio
Moretto
Špadijer
Lenoci
di Santo
Martella
Di Cicco
Veneziano
Ferrara
Passalacqua
Team
1
2
3
Score
Minniebet Team Pro
Team Replatz
Team Betitaly
3.466
1.980
1.188
792
693
594
495
396
296
Kranjska Gora 2012 Risultato finale PPT4Team
PPT 2012 Classifica
PPT4Team
Position
Prize €
1465
1104
575
Team Replatz
Damiano Zonta
Day 1/A
Giuseppe Bonvini
Attilio Donato
Day 1/B
Emanuele Tagnin
Damiano Zonta
Day 2
Final Table
Emanuele Tagnin
totale
Position
17
87
97
72
108
89
Chips
41.000
OUT
15.000
30.000
NO ITM
NO ITM
Score
41
0
15
30
80
80
Kranjska Gora 2012 Risultato finale PPT4Team
Team Pro Minniebet
Vito Giovanni Pomes
Day 1/A
Salvatore Bianco
Diego Duma
Day 1/B
Carlo Savinelli
Lorenzo Adamuccio
Day 2
Final Table
Costantino Russo
totale
Position
47
72
107
142
50
2
Chips
20.400
out
10.700
OUT
NO ITM
Score
20
0
11
0
80
480
591
People’s Poker & Lifestyle magazine giugno 2012 11
Daniel Negreanu
autografa ad Ivan Fantasia
il suo 'Power Hold'Em Strategy',
uno degli innumerevoli testi
dai quali apprendere
i segreti del poker
PPT
Il Texas Hold’em
oltre la superficie
di Ivan Fantasia
Da oltre due anni “respiro” il Texas
Hold’em quotidianamente, in un
mondo che mi ha aperto le sue porte
quasi per caso, accogliendomi con
un calore inimmaginabile. Giorno
dopo giorno la mia passione per
questa disciplina è cresciuta in
maniera incontrollabile: complice,
sicuramente, la fortuna di aver visto
da vicino i più grandi campioni
al mondo. La stessa passione che
ha guidato finora le mie dita sulla
tastiera del pc, ogni volta che mi
preparavo a scrivere l’articolo per il
People’s Poker Magazine. La stessa
passione che mi spinge a leggere
ogni rigo che trovo sul Poker nella
stampa “laica”, per poi provare
ogni volta la delusione di vedere
trattato questo mondo con una
superficialità disarmante. Periodici
che oggi mi permetto di definire di
“pseudo-approfondimento”, perché
mi vengono i brividi al solo pensiero
che siano letti da quella massa di
persone che probabilmente non
si sono mai avvicinate al Poker (o
12 www.peoples.it
agli skill games più in generale)
ma soprattutto che, dopo aver
letto tali “saggi”, non potranno
che continuare a condannare un
mondo trattato allo stesso modo
in cui un matematico potrebbe
parlare di poesia. La prima
impressione è che molti non siano
mai neppure entrati in un casinò
per vivere l’atmosfera e l’ambiente
che si respira in un torneo di Texas
Hold’em, che non abbiano mai
scaricato il Client di una poker room
per fare una partita e che le loro
ricerche su internet siano durate il
tempo di un caffè: evidentemente,
per molti di loro, questo basta
per poter giudicare un mondo
che, soltanto in Italia, oggi muove
miliardi di Euro. Per completezza
vorrei dare qualche numero: solo in
Italia nell’intero settore dei giochi
online sono impegnati 120.000
addetti ai lavori, 5.000 aziende
che, solo nei primi quattro mesi del
2012 hanno versato alle casse dello
Stato 70 milioni di Euro; di questi
solo attraverso il Poker cash online
l’erario ha incassato 18 milioni
(fonte: agicoscommesse.it); si provi
a proiettare questi numeri a livello
mondiale, per avere un’idea di
quanto sia immensa questa realtà.
Che sconforto provo nel vedere il
Texas Hold’em di Daniel Negreanu,
Tom Dwan o Phil Ivey, messo nel
calderone dei videopoker con i
quali, inevitabilmente, si finisce a
parlare di frodi al fisco e di ludopatie.
La mia non vuole essere una
strenua difesa dell’intero settore
nel quale vi sono sicuramente
situazioni limite ma, a mio parere,
c’è così tanto di buono che non ci si
può limitare ad etichettare il Texas
Hold’em a “quei videogiochi che
creano dipendenze”! Comincerei
dal fatto che è un settore giovane,
in cui la prevalenza dei fruitori ha
un’età inferiore ai 25 anni ed un
livello culturale medio-alto. Molti
giocatori considerati al “top” in Italia,
infatti, sono professionisti e giovani
laureati/laureandi che nel tempo
hanno affiancato il Texas Hold’em
alla propria attività o agli studi e,
in alcuni casi, sono riusciti a fare
di questa passione un’attività che
ppt
gli consente non solo di sostenersi
negli studi ma, addirittura, di avere
un tenore di vita elevato. È troppo
facile soffermarsi sugli eccessi,
evidenziando da un lato la rovina
economica e sociale del ludopatico,
dall’altro l’estrema esaltazione di
chi è riuscito a cambiarsi la vita
come gli unici due esempi possibili,
due estremi da evitare in ogni
caso perché, alla fine, il senso di
tali affermazioni sarà che è quasi
impossibile arrivare a cambiarsi la
vita, quindi si finirà per diventare
dei ludopatici!
Un giro di parole che tiene fuori
dai giochi la nutrita schiera di quei
giocatori riusciti con dedizione,
impegno e studio a fare di questa
passione un’attività vera e propria,
trovando il proprio posto in un
mondo e in un momento storico
fatto di precarietà e incertezze
in qualunque settore. Ore ed ore
dedicate ogni giorno non a dare
sfogo ad un vizio, ma ad avere
la lucidità di gestire una decina
di tavoli contemporaneamente,
utilizzare uno stile di gioco che
risulti vincente nel lungo periodo,
calcolare le probabilità, valutare
lo stile di gioco degli avversari
e, perché no, associare a tutto
questo l’analisi statistica finale
della sessione di gioco quotidiana,
da abbinare ad una analisi su
periodi più lunghi. Tutto questo
con il continuo monitoraggio
della propria cassa, per gestire
al meglio il bankroll, ovvero la
somma destinata all’attività sui
tavoli, che non deve assolutamente
intaccare le risorse destinate alla
vita quotidiana creando, piuttosto,
i presupposti per essere una
fonte di sostentamento. Si può
etichettare quest’ultimo come un
atteggiamento estremo, o gli si
deve riconoscere la capacità - la skill,
appunto - e la dedizione di un vero
e proprio lavoro? Mentre voi cercate
la risposta, io aggiungo qualche
altra “sfumatura” come la reale,
tangibile voglia di socializzazione
- evidente anche ad un orbo ad
ogni Evento Live - contrapposta
alla teorica alienazione paventata
dai soliti “esperti”, fino ad arrivare
ad un altro estremo: la costante
presenza di un “burbero” dal
cuore grande. Impossibile non
pensare all’esempio di un uomo
che ha conquistato tutti con la sua
estroversia e la sua simpatia: tappa
dopo tappa si mette in gioco, ma
in questo caso non sto parlando di
Poker. Colore, estro, provocazione,
pur di essere presente ad ogni
tappa, per dare il buon esempio
e sensibilizzare i giocatori a fare
beneficenza (con un riscontro
sempre maggiore, aggiungo io).
Non posso negare di provare
delusione,
quando
vedo
i
“tuttologi” scrivere sulle riviste
destinate alla massa o, peggio
ancora, parlare ai talk show
dei principali media nazionali,
dimostrando di non aver alcun
interesse reale, né alcuna voglia di
approfondire un argomento, ma
solo l’intento di cavalcare l’onda
quando un argomento è in voga.
Nel mio piccolo, da una rivista di
settore, destinata a una cerchia
ben più ristretta, ho provato a dare
la mia visione: da addetto ai lavori,
quindi di parte? Non lo so. Ma so
che, pur respirando questa aria, ho
continuato a fare una vita sana ed
equilibrata, in cui mi alzo al mattino,
vado a fare un lavoro che amo e mi
regala tutti i giorni il sorriso, mi
confronto con persone alle quali ho
sempre dato consigli utili a giocare
in bankroll, mi rilasso facendo sport
e mi addormento pensando ai
momenti indimenticabili che due
anni in questo mondo mi hanno
regalato (e continuano a farlo).
Amici lettori, pensate ancora che il
Texas Hold’em sia da demonizzare?
Il salone del Casinò di Campione d’Italia, scenario dell’ultimo Evento del People's Poker Tour 2011, è gremito di giocatori,
il set dei tavoli televisivi è in allestimento e si respirano gioia e adrenalina. Questa l’atmosfera vissuta negli Eventi live
People’s Poker & Lifestyle magazine giugno 2012 13
PPT
Dietro la facciata
da Burbero si cela
anche tanta solidarietà
di Claudio Mariani
Matteo Impagliatelli, 64 anni di San Giovanni Rotondo. Dalla terra legata alla storia di uno dei Santi più
venerati d’Italia e del Mondo, arriva uno dei giocatori
più simpatici che impreziosisce il People’s Poker Tour.
Tantissimi, probabilmente quasi tutti, lo conoscono
per il suo nickname diventato un nomignolo che lo caratterizza simpaticamente nelle sue performance live:
il Burbero. Lo abbiamo incontrato al casinò Korona di
Kranjska Gora, dove con la consueta ironia intelligente
il Burbero si è raccontato, andando anche oltre il personaggio che con estro e allegria incarna al tavolo e nella
vita.
Allora, Matteo, c’è qualcuno che nell’ambiente del
poker ti chiama Matteo?
No, per la verità quasi nessuno. E sono certo che se
non te lo avessi ricordato anche tu avresti avuto qualche difficoltà…
In effetti, ormai siamo di fronte ad un soprannome che ha preso il sopravvento, sei contento per
questo fatto?
Non mi dispiace per nulla. Perché quando ci si mette
in gioco, e al tavolo e nella vita avviene sempre, non si
bada a questi dettagli. Poi io sono convinto che questo
soprannome venga usato dai miei amici, come dai miei
avversari, con enorme rispetto e già questa cosa mi riempie di gioia.
Una intelligenza brillante che tendi a mascherare,
non vuoi fornire tells?
Il mio motto, nella quotidianità come nel gioco è
questo: essere bravo, onesto e spietato. Quando poi
facendo i conti con te stesso, alla fine di una partita o
al termine di una giornata di lavoro, ti accorgi che hai
fatto le scelte giuste e non puoi recriminare nulla, allora
è giusto sentirsi gratificato. A me basta questo: poi se si
vince è molto meglio…
Da quanto tempo giochi con regolarità al texas
hold’em, e come è nata la tua passione?
Mi sono avvicinato a questo gioco per controllare
mio figlio. Mi avevano detto che il ragazzo si stava dedicando troppo al gioco d’azzardo. Preoccupato ho iniziato a seguire i suoi movimenti e a stargli dietro quando
andava a giocare: ho così scoperto un mondo nuovo,
divertente, e affascinante, nel quale ancora mi trovo.
Sono circa due anni che gioco con regolarità i live di Pe14 www.peoples.it
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Matteo Impagliatelli
durante la premiazione-spettacolo
del concorso Tre(me)ndy
ople’s Poker mentre solo di recente ho iniziato a cimentarmi anche con le sfide on line. Ho dovuto sbarcare sul
web perché sono in tanti gli amici che mi vogliono al
tavolo per la simpatia e l’affetto che ci lega: qualcuno
è anche affascinato dal mio linguaggio un po’ colorito
In effetti non le mandi a dire: io lo so… La tua
dunque è una carriera inversa a quella di tanti che
hanno iniziato sul web e sono arrivati al live. Una
prospettiva privilegiata che ti consente di fornire
giudizi interessanti. E allora schiettamente, come
sai fare tu: cosa cambieresti del PPT?
Cambierei sin da subito l’intervistatore… Ma scherzi
a parte credo che siamo di fronte ad una macchina ben
organizzata che riesce sempre a dare dei buoni frutti.
Se proprio vuoi farmi segnalare una modifica: io cambierei le modalità di votazione del concorso tremendy.
Troppo importante face book per uno come me che
non è legato a circuiti on line.
E già abbiamo assecondato le tue richieste: da
questa tappa il 75% del voto sarà nelle mani di una
giuria di esperti presente in sala. Contento?
Non prendere in giro il Burbero…
Non mi permetterei. Torniamo seri, anzi serissimi:
quanto hai vinto in carriera?
Ho vinto un live a Praga, proprio con mio figlio. Diversi Knock Out, qualche Itm e tante gare di carattere più
locale. Ma ancora niente di importantissimo
E qua casca il Burbero: so che attendi una vittoria
o un piazzamento molto importante economicamente per una ragione: ce la spieghi?
Da tempo sto seguendo un progetto di solidarietà
che vede le mie vincite dimezzate in favore di tre istituti
per bambini svantaggiati. Agape, Avas e l’Unitalsi, sono
i tre istituti che ricevono le quote delle mie vincite e i
fondi che riesco a raccogliere tra i tanti amici del circu-
ito People’s Poker. Senza salamelecchi, un mondo fatto
di grandi giocatori ma soprattutto di grandi uomini: ci
ho messo due minuti a convincere tantissimi colleghi a
versare quote di partecipazione a questi progetti. Solo
all’Enada, quando posso vantarmi di aver eliminato dal
tavolo addirittura Fabrizio D’Aloia, ho racimolato ben
settemila euro che ho dato in beneficenza. In ogni circostanza, anche lontano dai riflettori, sono stati tanti gli
amici che mi hanno incoraggiato a proseguire nel mio
impegno.
Un esempio di come sia possibile coniugare tematiche tanto importanti con la passione per il gioco. E
soprattutto di come non esistano vincoli di età per
inseguire qualunque traguardo…
Certo, mi sento un ragazzino perché gioco con l’entusiasmo della prima volta, a caccia di successi che se non
arrivano per me personalmente, so che in minima parte arrivano per chi ne ha più bisogno, e come ho detto
prima, per me va benissimo: far parte di questo circuito
mi realizza come persona. Lo consiglio a tanti miei coetanei, coltivate i vostri sogni e scoprite sempre nuove
passioni: questa è vita.
Che dire Burbero dopo la tua partecipazione
alle Wsop di Las Vegas, continui a stupirci. Ci sarai
quest’anno?
E per forza senza il Burbero non le fanno le World Series of Poker. Anche se l’anno scorso per colpa mia si
è un attimo inceppato il torneo perché volevano farmi
parlare per forza l’inglese…
Che pretese…
Bravo alla fine si sono dovuti arrendere alla mia terza
elementare… e qualche giocatore americano si è pure
dovuto arrendere alla mia capacità, o se volete, al mio
Santo Protettore: comunque li ho sbattuti fuori. Ripeto:
bravo, onesto ma anche spietato. Understand?
People’s Poker & Lifestyle magazine giugno 2012 15
life & live style
Quando il poker
diventa arte
Stu Ungar e Amedeo Modigliani,
due geni a confronto
di Romina D'Agostino
Il titolo è pretenzioso, certo. Lo è anche il concetto. Eppure,
nonostante tra i due intercorra quasi un secolo, Stuart Errol
Ungar (New York, 8 settembre 1953 – Las Vegas, 22 novembre 1998), (meglio conosciuto come Stu Ungar) soprannominato The Kid1 ed anche Stuey, il più grande giocatore di
poker di tutti i tempi, a detta di tutti un genio, un visionario
dal talento innato e Amedeo Modigliani (Livorno, 12 luglio
1884 – Parigi, 24 gennaio 1920), anche meglio conosciuto
come Modì2 o Dedo, un precursore, l'inventore di una cifra
stilistica divenuta unica, il pittore maledetto per eccellenza,
hanno più di una cosa in comune.
Entrambi sregolati, disturbati dalla propensione a dipendenze autodistruttive, come alcool e droghe, entrambi dediti alle donne ma con un solo vero amore ad accompagnarli
tutta la vita: Jeanne per il pittore livornese e Madeline per
Stu, da cui poi ebbe una figlia, Stefanie.
Entrambi colpevoli d'aver mischiato la vita reale con la propria attitudine, l'uno per il gioco l'altro per la pittura, e di non
esserne riusciti a stabilirne limiti e confini in un vortice che,
alla fine, ha finito per risucchiarli.
Entrambi non sarebbero potuti vivere in nessun altro posto se non, uno nella Parigi bohèmien di Montparnasse, e
l'altro nella scintillante Las Vegas. Ed è proprio in questi due
scenari così antitetici che va in scena il dramma della loro
vita.
Una Las Vegas ambivalente accoglie Stu come un figlio,
proteggendolo in un caldo tepore materno ma allo stesso
tempo concorrendo attivamente alla sua autodistruzione:
agli inizi l’enfant prodige (vinse il suo primo torneo di Gin
rummy all’età di 13 anni) verrà allontanato e infine bandito
con tanto di foto segnaletica da diversi Casinò per la sua
impressionante capacità di contare le carte in un sabot di
blackjack3 : gli fu infatti vietato di giocare a blackjack, sia a Las
Vegas che in qualunque altro posto.
Eppure, quella stessa città che lo respinge e lo addita
come un truffatore lo incoronerà di lì a poco, e per due volte
di seguito, quale campione di Poker nella specialità del Texas
Hold’em nelle World Series Of Poker del 1980 e 1981, consacrandolo un vero e proprio Dio del poker.
Da quel momento in poi si racconta che Stu non facesse
altro che sedere ad un tavolo da gioco, anche mangiare era
per lui considerato uno spreco di tempo, nonostante continuasse ad offrire sempre a tutti gli amici pranzi e cene. Nonostante questo era sempre il primo a divorare il cibo, perché
considerava il tempo sottratto al gioco come tempo spreca16 www.peoples.it
to e dunque non-vita. Al pari di Modigliani per cui non v'era
null'altro per cui valesse la pena vivere, se non per le tele ed
i colori.
Entrambi generosi fino all'inverosimile, nel caso di Stu
questa caratteristica diventava spesso esagerata e smodata:
si narra che pagò 30mila dollari per una prostituta una notte, che era solito organizzare feste dalle cifre astronomiche e
che regalasse soldi a barboni in strada4.
E poi, ovviamente, per entrambi, a muovere i fili della loro
esistenza, la dipendenza dalle droghe, un inferno di depressione e psicofarmaci a scandire e alternare trionfi e cadute,
successi ed abissi. Durante le WSOP del ‘90 Stuey non prese parte al terzo giorno del torneo delle WSOP, nonostante
avesse chiuso le giornate precedenti come chipleader e con
un enorme distacco dagli altri: il motivo è che fu ritrovato
svenuto in una stanza d'albergo a causa di un'overdose,
dopo una nottata passata ad assumere alcool e acidi5.
Ma in fondo per Stu, campione indiscusso anche di Gin
rummy (un gioco diffuso a quei tempi, che somiglia molto
al nostro Ramino) il texas hold’em era un gioco estremamente semplice, un modo per fare soldi facili, soprattutto
perché lui, sin dall’inizio, aveva intuito come questo non si
basasse sulle carte, bensì sulle persone. Il suo straordinario
talento del resto, oltre che nel calcolo probabilistico e nella
formidabile memoria fotografica, consisteva nell'essere in
grado di leggere l'avversario e scoprirne, da particolari dell'espressione o dall'atteggiamento al tavolo, i pensieri, e quindi
le possibili carte, e i relativi bluff. Il suo quoziente intellettivo
era quello di un "genio", ma a tutto ciò Stu era in grado di
aggiungere quella creatività necessaria che gli permetteva
di leggere negli occhi dei rivali.
Quando, 16 anni dopo la seconda vittoria delle WSOP, si
ripresenterà ai campionati del mondo, nel 1997, finanziato
dall’amico di sempre Billy Baxter, i più erano convinti che si risolvesse in un fallimento: invece Stu riuscì a compiere un'impresa prima di lui mai realizzata6 e vincere per la terza volta i
mondiali del poker, con una mano divenuta poi storica: A-4
contro A-8 che chiude scala al river, contro John Strzemp7.
Durante la finale Stu regalò delle emozioni fortissime alla sua
America, giocando un poker spettacolo che sarebbe rimasto
nella storia: nonostante partisse in vantaggio nel final table
giocò in maniera molto aggressiva, a detta di tutti sembrava
fosse capace di leggere le carte degli avversari. Al momento
della bolla rilanciò per sette mani di fila e nessuno osò vedere. Vi era la possibilità che bluffasse ma nessuno volle rischiare nemmeno una chip contro di lui. Questo “Ragazzino” di 45
anni, sotto la volta a botte della Fremont Street, e sotto gli
life & live style
occhi di migliaia di spettatori increduli stava regalando all’America intera la finale più straordinaria e folle che
la storia delle WSOP potrà mai ricordare.
Una vittoria questa che segna l’apice della sua carriera e
della sua vita, il trionfo assoluto, lo splendore che precede la
caduta, quella più rovinosa verso l’abisso della propria anima
da cui non riuscirà più a risalire inghiottito dalla sua natura
autodistruttiva. Stessa sorte toccata al pittore livornese, che
toccherà la sua punta massima, il suo apice anche lui attraverso una vittoria, seppure di natura completamente diversa.
Modì dopo una vita passata a dipingere volti anonimi
senza occhi, presenterà ad una retrospettiva dedicata ai più
grandi artisti del momento una tela dove, finalmente, un
volto femminile su di un lungo collo mostra fiero, due occhi
cerulei, così veri da far tremare le mura della galleria e mandare in lacrime tutti gli spettatori. Del resto lui lo aveva detto…“inutile cercare, il futuro è nel volto di una donna” e
ancora “se avrò fortuna un giorno dipingerò i tuoi occhi,
ma dovrò conoscere la tua anima per farlo”.
Superfluo dirlo, ma quel volto femminile ritraeva Jeanne,
l’unica persona di cui Modì aveva reso il silenzio musica e di
cui dipinse mai gli occhi.
Poesia assoluta. Modì vinse la gara ed intascò i soldi della
vincita che avrebbero dovuto, finalmente, regalare a lui e alla
sua compagna una vita “normale”, una casa vera, una famiglia.
Ma evidentemente la parola “normale” non doveva essere
scritta nel destino di Amedeo, così come in quello di Stuey.
1.
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4.
5.
6.
7.
Qualche mese dopo il giocatore
newyorkese sarà trovato morto
in una stanza d'albergo dell'Oasis Motel di Las Vegas, povero
e solo, stroncato da un attacco
cardiaco causato da anni e anni
di abusi. Ancora una volta aveva
rischiato troppo, aveva forzato
la mano e perdeva così, a soli 45
anni, la sua scommessa con la vita.
Stessa sorte o quasi, per Modigliani che, all’incirca un secolo
prima, moriva all'età di 36 anni per
una polmonite. Già malato e di salute cagionevole si era attardato,
ubriaco, sotto la fredda pioggia del
rigido inverno parigino del 1920,
ballando intorno alla statua di Honorè de Balzac.
Quella sarebbe dovuta essere
l’ultima serata, l’ultima grande festa,
l’ultimo brindisi prima di iniziare una
vita diversa, una vita uguale a tutti gli
altri. L’indomani dalla sua morte la sua
Jeanne si suicidò lanciandosi dalla finestra della loro casa,
con un grembo il loro figlio di otto mesi. “Avete mai amato
qualcuno così profondamente da condannare voi stessi
all’inferno…io l’ho fatto…” queste le sue ultime parole, le
ultime scuse.
Quasi un secolo di differenza tra i due eppure lo stesso
male di vivere a scandirne i battiti, la stessa pulsione distruttiva (quella che in greco si chiama tanathos) che finisce col
considerare la vita stessa come un gioco, anzi, come un
gioco d’azzardo. Entrambi in grado di interpretare genio e
sregolatezza, e di fare della propria vita una leggenda, ma
allo stesso tempo, entrambi, vittime del loro stesso talento.
Oggi Stu Ungar è ancora considerato il più grande giocatore
al mondo, con una vincita stimata almeno intorno ai 30 milioni di dollari.
Amedeo Modigliani, è considerato uno dei più importanti
artisti del XX secolo, con opere valutate oltre i 40 milioni di
dollari.
Entrambi, geni indimenticabili la cui vita è stata raccontata in due straordinari film: I colori dell'anima – Modigliani,
film del 2004 scritto e diretto da Mick Davis e High Roller:
The Stu Ungar Story film biografico del 2003 diretto da A.
W. Vidmer, noto anche con il titolo Stuey. Entrambi ripercorrono le vite dei due protagonisti in un montaggio alternato
tra realtà e flashback: in particolare nella pellicola sul giocatore newyorkese la vicenda della sua vita è narrata come un
racconto che lui stesso fa ad un personaggio la cui identità
verrà svelata solo alla fine.
Il soprannome è dovuto anche al suo aspetto da ragazzino: alto poco più di 1.60, pesava solo 45 chili
Il soprannome Modì, affibbiatogli in Francia, è' l'italianizzazione del vocabolo francese maudit, traducibile in maledetto, che per consonanza è identico alle
prime quattro lettere del suo cognome.
Stu Ungar, dotato di un quoziente intellettivo che lo classificava come "genio", e di una straordinaria memoria fotografica, era in grado di contare tutte le carte
presenti in un sabot di blackjack composto da sei mazzi di carte. Nel 1977 scommise 100.000 dollari con Bob Stupack, proprietario di un casinò a Las Vegas, che
sarebbe riuscito a contare tutte le carte di un sabot di blackjack composto da sei mazzi, indovinando le ultime tre carte. Ungar vinse la scommessa.
Doyle Brunson riporta l'episodio che stava passeggiando con lui per Las Vegas, quando un uomo li fermò, chiedendo a Stu dei soldi. Ungar gli diede una
banconota da 100 dollari. Brunson gli chiese chi fosse quell’uomo, e Ungar rispose: “Se lo avessi saputo gliene avrei dati duecento”.
Nonostante questo lo stack accumulato nei giorni precedenti gli permise di classificarsi al nono posto e intascare la vincita di 20.500 dollari.
Insieme a John Moss, è l'unico pokerista ad aver vinto tre volte le World Series: va però considerato che la prima vittoria di Moss fu per voto popolare, mentre le
tre vittorie di Ungar sono state conquistate al tavolo e hanno quindi tutto un altro spessore.
L’ultima mano vede il rilancio all-in di Stu sul flop A 3 5. L'avversario chiama girando A8, in vantaggio sull’ A4 di Ungar. Turn 3 e river 2 consegnano il torneo a
Stu, che per questa vittoria viene soprannominato "The Comeback Kid”.
People’s Poker & Lifestyle magazine giugno 2012 17
life & live style
Tre(me)ndy:
irrompe lo stile
Maurizio Rockfeller Cuna
Cilindro e occhiali a forma di euro per il miliardario leccese
Marcello Masotti
A metà strada tra Diabolik e l’allegro chirurgo,
certamente il più inquietante dei Tre(me)ndy
18 www.peoples.it
Paola Vella tremendamente italiana Babyjoker
osanna la festa della Repubblica
(r.d.a.) Anche nell’edizione slovena del
People’s Poker Tour si è svolto il faschion
contest de “I più tre(me)ndy”: una quindicina
i players che stavolta hanno abbracciato
l’invito, indossando un particolare d’effetto o
un travestimento per tentare di accaparrarsi il
ticket dell’evento successivo (ndr. San marino
19-23 Luglio). Stavolta vogliamo lasciarvi
senza troppi preamboli direttamente a
loro, ai giocatori, ossia i veri protagonisti
che, più degli altri hanno saputo mettersi
in gioco, e tentare così di intascarsi i 1.650
euro del premio. Prima di lasciare spazio alle
foto però, c’è solo una precisazione da fare:
stavolta il concorso ha vantato il giudizio di
una commissione Vip presente alla tappa
che ha potuto scegliere il proprio preferito
pesando per il 75% sul voto finale: la totalità
del giudizio, ancora una volta, si otteneva
attraverso le votazioni sulla pagina ufficiale di
facebook di People's Poker Network.
Medesima dinamica si terrà nel prossimo
evento live, dove, ancora una volta saranno la
giuria in loco e i voti del social network per
eccellenza a determinare il più Tre(me)ndo.
Quindi…ancora una volta…occhio al look!
life & live style
Marco Valletta
red suits rasati e colorati per chi ha in testa solo il poker.
Peccato non siano serviti ad evitargli il Pollo riservato al bubbleman
Matteo Impagliatelli - Il burbero nella sua versione
più clericale
Maurizio Barlocco - Anche senza braccioli si tiene
egregiamente a galla e conquista il tavolo finale
Ilenia Favarolo - Cappello texano oversize con tanto
di peluches sulle tese, per non passare inosservata
Alberto Cusumano
Il look anni ’80 sembra non passare mai di moda!
People’s Poker & Lifestyle magazine giugno 2012 19
PPT
I pokeristi
preferiscono
le bionde
20 www.peoples.it
ppt
Si è aperta con un omaggio alla
bellezza la tappa di Kranjska Gora
delle Pokerine.
Nel cinquantenario della morte
di Marilyn Monroe, People’s non
poteva perdere l’occasione di celebrare l’icona immortale della femminilità. E il caso ha voluto che il
primo giugno fosse proprio il giorno il cui la bionda di Hollywood nasceva nel lontano 1926.
Ecco allora arrivare Le Pokerine
in parrucca platino e fascinoso neo
sulla guancia.
Davanti ad una platea di giocatori
e ospiti del casinò, le sette ragazze,
guidate da un’insolita ma sempre
bellissima Elisabeth, hanno inter-
pretato in una coreografia corale le
canzoni più famose come Bye Bye
Baby, Diamonds are the best girl’s
friend e, per finire, l’intramontabile
I wanna be loved by you.
Ed era solo l’inizio.
Gli eventi delle ragazze impegnate nella competizione per diventare testimonial People’s 2012 hanno
conquistato l’attenzione di tutti anche nel day 2.
La comparsa di un palo per la
pole dance sul palco del tavolo
televisivo aveva già suscitato la curiosità di molti e quando le ragazze, in mise sexy e misteriosa, hanno
attraversato le sale del Korona il
pubblico è cresciuto esponenzial-
mente.
Protagonista assoluta: Silvia. Padrona della scena, ha catalizzato
gli sguardi di tutti, ballando sinuosamente intorno al palo e confermando le doti da vera artista che
avevamo avuto già modo di apprezzare a Malta.
L’happening è continuato con il
coinvolgimento del vincitore de I
Tremendi, il concorso People’s che
premia il player con il look più improbabile .
È toccato a Matteo Impagliatelli,
meglio conosciuto come il Burbero. Legato al palo dall’affascinante
Silvia, ha dovuto “sopportare” la sfilata delle sette aspiranti pokerine
Le testimonial 2012
Silvia Gabrieli
ed Elisabeth Santoro
People’s Poker & Lifestyle magazine giugno 2012 21
PPT
e “subire” le loro seducenti moine.
Ma soprattutto ha sopportato e subito lo sguardo di invidia di tutti gli
uomini presenti in sala.
Come al solito, però, Le Pokerine
non è solo un concorso di bellezza
ma un talent vero e proprio, mirato
ad individuare le ragazze più belle
e più skillate per il nostro amato
poker.
Quello che aspettava le candidate, infatti, era un programma fitto
di attività e di prove da superare.
Innanzitutto, la Pink School: il
volto ormai noto di Cesare Calanchi di Pokerstrategy.com nelle ormai consuete vesti di docente ha
approfondito con le ragazze temi
importanti come la continuation
bet , il bluff e lo slow play. Rispetto alle lezioni precedenti, già ben
seguite, la partecipazione delle
ragazze è stata ancora più attenta
e attiva. Merito del prof, ormai un
Piero Angela del Poker, merito delle ragazze più esperte e agguerrite
come Nattasha Bratti e Valentina
Rondinelli che trascinano le altre,
e merito del poker che continua a
mietere vittime con il suo fascino.
Ne è testimone Kehin Degli Esposti
che durante i momenti di pausa ha
voluto continuamente mettere in
pratica quanto appreso a lezione.
Capacità di bluffare, resistenza e
L'esibizione di Silvia Gabrieli
Le Pokerine impegnate nella Pink School
22 www.peoples.it
ppt
C L A S S I F I C A
POS.
coraggio sono state le altre prove
che le ragazze hanno affrontato
con il piglio deciso delle vincenti.
Mai come in questa tappa, infatti, la stesura della classifica finale
è stata così complessa e incerta:
fino all’ultimo momento, quando si
sono aperte le
teche della votazione live e
di quella web,
l’individuazione delle due
vincitrici
è
stata combattutissima.
Rispettivamente con
19.000
e
18.750 punti, si sono
aggiudicate
la tappa Kehin Degli Esposti,
reggiana, e di Valentina Rondinelli,
la dealer marchigiana che a Malta
aveva avuto la fortuna di essere
abbinata al player che si è aggiudicato il wsop table.
Fortuna che stavolta è invece
toccata ad Elena Costa.
Le ritrovemo tutte e tre alla prossima tappa, con Valentina nella
possibilità di infilare la vetta della
classifica generale e puntare decisamente alla finalissima.
“Mi aspetto ragazze ancora più
agguerrite, ha commentato la neo
eletta, prove ancora più difficili e
una tappa ancora più divertente.”
Perché il Pink Poker Talent è proprio come il poker: duro, complesso ma divertente dalla prima all’ultima carta.
NOME
2 0 1 2
PUNTEGGIO
1
ELISAbETTA
38.500
2
NATTAShA
36.750
3
JACkELIN
35.500
4
VALENTINA R.
34.750
5
VALENTINA O.
31.750
6
ANTONELLA
30.750
7
kEhIN
18.750
8
CLAUDIA T.
18.000
9
MARINA
17.000
10
yOLE
15.250
11
FEDERICA
14.250
12
ELENA C.
13.500
13
ELENA P.
11.500
14
SAIEDA
10.000
15
SILVIA
9.500
16
CLAUDIA
8.000
People’s Poker & Lifestyle magazine giugno 2012 23
wsop
The Big One, alle WSOP
arriva il torneo
con buy in da 1 milione
di Claudio Zecchin
Dagli epici rasta di Bob Marley
alla testa color mortadella di Guy
Laliberté. One Drop. Così veniva
chiamata quella caratteristica del
ritmo reggae (il rullante e la grancassa battono solo nel terzo movimento su un ritmo di 4/4), che con il
suo big bang di ideali ed emotività
sembra quasi impossibile accostare
a un torneo di poker. Lo sembrava
fino a quando il magnate del Cirque
de Soleil non ha tirato fuori dal cilindro quel coniglio chiamato The Big
One for One Drop, un torneo che
fa parte del palinsesto delle World
Series of Poker e che prevede una
quota d’iscrizione da un milione di
dollari. Buona parte del montepremi (almeno l’11,11%) sarà devoluto,
infatti, in beneficenza all’associazione One Drop, fondata per portare
acqua potabile in tutti i Paesi del
mondo.
Andiamoci piano però. Un gruppo di ricconi che bruciano milioni
di dollari su un tavolo da poker non
avrà mai lo stesso valore della musica giamaicana. Si tratta al massimo
di un gruppo di Paperoni che, come
abitudine del noto personaggio
della Walt Disney, invece di farsi il
solito bagno quotidiano in una piscina ricca di monete, donerà per
un giorno parte della propria fortuna a chi quotidianamente deve
trovare acqua per vivere.
Non è un tavolo per tutti insomma, e allora, limitati nel bankroll,
riempiamo il motore di fantasia e
non potendo far parte di quel torneo proviamo a immaginarlo.
Chi sarà così audace da iscriversi
a quella partita e come si svolgerà?
Viene in mente la scena dei “megadirettori naturali”, nati dal genio
immenso di Paolo Villaggio, che
“nell’Olimpo del 18° piano” ricevono gli auguri di Natale dai figli dei
dipendenti.
«Gioite tutti, Gesù è nato e tanti auguri al Consigliere Delegato».
Un sorriso per ricambiare i “servili
auguri” e poi via con scambi di panettoni d’oro 24 carati con zaffiri
ametista al posto dei canditi. Il livel-
Doyle Brunson, Gus Hansen e Daniel Negreanu
People’s Poker & Lifestyle magazine giugno 2012 25
wsop
lo è questo e a quanto pare avrebbero già depositato la cauzione
da 50 mila dollari e confermato la
loro presenza in tanti: Guy Laliberté, Bobby Baldwin, Phil Ruffin, Tony
Guoga, Johnny Chan e Daniel Negreanu, Doyle Brunson, Andy Beal,
Patrik Antonius, Gus Hansen, Tom
Dwan. Al vincitore, nel caso venga
raggiunto il cap di 48 giocatori, andranno 20 milioni di dollari oltre a
uno speciale braccialetto di platino.
Nel caso dovessero essere confermati, quindi, sarebbe un mix tra
galline dalle uova d’oro e player che
ogni tanto lasciano nella cartella da
studenti i manuali di bankroll per
andare a giocare in un tavolo che almeno tecnicamente potrebbe avere una serie di giocatori inesperti.
C’è però anche chi sta scegliendo
la soluzione più razionale. Come
Phil Hellmuth, che sta cercando di
farsi sponsorizzare da alcuni facoltosi estimatori.
«All’inizio - ha commentato il
campione statunitense, come riportato dal blog Assopoker - non ho
neanche provato a vendere quote,
poi mi ha contattato un ragazzo e
mi ha comunicato di volermi finanziare per 250.000 dollari. Pochi giorni fa, un altro giocatore ha versato
altri 250.000 dollari. Poi, David Chesnoff, uno dei più famosi avvocati
del mondo sul campo da golf mi ha
detto che vuole acquistare una percentuale per 50.000 dollari».
In pratica lo diciamo noi. Hellmuth ci sarà.
«In questo modo – ha proseguito Hellmuth - ho preso il telefono
Johnny Chan, Patrick Antonius e Guy Lalibertè
26 www.peoples.it
e ho chiamato Laliberté dicendo
che avevo già venduto quote per
550.000 dollari. Lui mi ha risposto
con entusiasmo, dicendomi che
avrebbe fatto di tutto per vedere al
tavolo anche Doyle Brunson. Vediamo cosa succede. Fino a una settimana fa avevo il 30% di possibilità
di giocare, ora siamo all’80%. Ho
una gran voglia di vincere un braccialetto quest’anno. Potrei essere
motivato più di chiunque altro…”.
Poi c’è chi come il nostro Fabio
Coppola tenterà una maratona di
tornei satellite di qualificazione che
gli consentirebbero, con un po’ di
fortuna, di ottenere il ticket con un
investimento minimo.
La sfida, che garantirà l’11,11%
del montepremi in beneficenza, è
già iniziata.
Radio
Back Again!
Beh, i ragazzi degli anni 90 ricorderanno il titolo di un brano dei General Base…
(giba) Eccoci di nuovo insieme, quindi, per fare 4
chiacchiere sulla People’s Radio. Partiamo dalla “Famiglia” che si allarga e che ha portato Dante Bartolo Gallo (noto DJ Animatore campano, resident vocalist del
Sirius di Montesarchio) a trasformarsi in capretta per il
JumbleVillage. In verità tanti altri amici si sono prestati
a divenire “temporarygoats” per dare il proprio contributo al gregge del village, come: Valentina Melis, le
Pokerine, il gruppo di Magik Poker Events
e così via!
Torniamo al Village strampalato, ringraziando anche Ale
e Kiddo per il loro apporto
tecnico ma soprattutto
le nostre scatenate caprette che ci seguono
sempre più numerose anche dalla chat
del bingo. A tal
proposito stiamo
lavorando al “recinto”, rappresentato dal jumble
studio, per renderlo più confortevole visto
che resta valido il
motto “più siamo
e più ci divertiamo”...
Nuovo cambiamento al palinsesto della People’s
Radio, anche in virtù
dell’extension fatta al Village che apre lo steccato
nord alle 18.30 per proseguire
fino alle 20.00; con l’arrivo della
primavera è entrata anche “spring
time” che lascerà posto a breve alla più
calda playlist “summertime”. Insomma, continui avvicendamenti in palinsesto e palingenesi in programmazione musicale (“pasthits” con 30 minuti di extra
time, cosi come “made in italy”). Anche nel jumblevillage stiamo resuscitando dance anni 90…
Passiamo alla musica allora e sulle note di “Somebody
that I Used to Know” di Gotye (versione remix by Fabian
Grey!) andiamo a sbirciare nell’archivio top di gamma di
Giba per qualche breve recensione:
- Solo i cavalli potranno riportarci a casa stanotte (a
voi la traduzione in english) by ScissorSisters
28 www.peoples.it
Sapete perché gli (sono 4 maschietti e 1 femminuccia) ScissorSisters si fanno chiamare cosi? No??? That’s
a sin! Allora ve lo dico io: (prima inibite le prox righe ai
minori…) si sono praticamente rifatti ad una posizione
chiamata tribadismo (che significa sfregata) o “sforbiciata” (forbice = scissor) che è una pratica sessuale tra
due donne (per le immagini vi rimando a google); il loro
nome originale? Dead Lesbian and the Fibrillating
Scissor Sisters (che sembra il nome di una
cellula dormiente…). A parte questa
parentesi erotica, la canzoncina
promette bene in vista dell’estate…
-
Serebro con Mama
Lover; per queste ragazze provenienti dalla
Russia non ci sono
parole: guardate il
video su youtube e
poi ne riparliamo.
Unica domanda:
…ma…che macchina è?
-
Poi ci sono
i Simple Plan, i
Maroon 5, i Train,
i Coldplay con
Rihanna, i Garbage, John Legend e
Conor Maynard.
E la musica che fa
tunz-tunz? Eccola:
- Ivan Gough con In
My Mind, Deadmau5
con The Veldt, Martin
Solveig con The Night Out
(consigliamo la versione remix
cattiva di TheFatRat), Sebastian
Ingrosso con Calling, Avicii con Silhouettes, Gigi De Martino con Friends e
poi ancora, Paolo Noise, Afrojack, Eric Morillo, Star
Clubbers, DT &Mic-Line, Hardwell, Dragonette,
Congorock, David Guetta insieme a Chris Brown e
Lil Wayne, e se non mi fermo posso arrivare alla fine
del magazine…
Allora, accendete il PC/Laptop/Tablet/Smart Phone e
collegatevi a www.peoplesradio.it, poi alzate le casse!
(meglio se collegate un bell’impianto stereo al vostro
apparecchio elettronico…)
Al prox appuntamento guys! Bheeeeeeeheeeh a tutte le caprette!
replatz
Attilio Donato nel Team Replatz:
non chiamatelo manager…
Fortissimo nel cash, il giocatore milanese spiega il suo punto di vista
a proposito del regime di tassazione: “Basta con i furbi e chi vuol bastonarli,
lo Stato si confronti e riconosca la professione di poker player”
A
ttilio Donato, 48 anni di Milano ha inizia- gno.
to a giocare nel 2004, e già dall’anno sucPassare dall’on-line al live quali scelte comporta?
cessivo ha abbandonato la sua professioIo non ho mai trascurato il gioco live per cui per me
ne di manager. Direttore commerciale in è stato anche meno traumatico. Ci sono profonde difun’azienda di abbigliamento sportivo, ha ferenze. Innanzitutto on line si gioca quasi sempre six
immediatamente compreso che il suo futuro lavorativo handed, quindi il gioco è più matematico, mentre il live
più che per la scrivania poteva avere uno sbocco inte- si gioca quasi sempre ad otto, nove o anche dieci gioressante attraverso il tavolo verde. Oggi è uno dei più catori, e questa è la prima differenza fondamentale. Poi
forti e vincenti player di cash game, disciplina che prati- ovviamente il live è caratterizzato da mille indicazioni
ca sia live che on line. Reche non sono solo tecnica.
centemente entrato a far
Un’altra grande differenza
parte del team Replatz.
è che dal vivo si gioca una
it si è così avvicinato al
mano ogni 5/6 minuti, mencircuito di People’s Poker
tre nell’on-line si può partee del PPT. La sua vittoria
cipare anche 5 o 6 tavoli conpiù importante in un side
temporaneamente, e si vede
event da 2000+200, lo
una mano ogni 30 secondi:
scorso anno a Sanremo
praticamente dieci volte una
gli è valsa la consistente
sessione dal vivo. Per estrecifra di 126mila euro. Olmizzare si potrebbe dire che
tre al suo stile di gioco
un’ora di on line vale dieci
abbiamo provato a sonore di gioco live.
dare cosa si nasconde
Questo cosa implica?
dietro la sua faccia simInnanzitutto, dal vivo bipatica ed abbiamo avuto
sogna avere una tenuta psiconferma della presenza
cologica molto diversa. La
di una bella testa: bella,
selezione delle mani deve
e piena di idee niente
essere sicuramente inferiore
male…
a quella on line, non si può
Qual è il tuo Main
pretendere di giocare solo
Game?
determinate mani, ma bisoMi piacciono un po’
gna giocare un po’ tutto e
tutte le specialità del posoprattutto dopo i bad beat
ker, anche se la modalità
bisogna stare molto tranpreferita è il cash game.
quilli, visto che avendo a diQuante ore trascorre
sposizione molto tempo per
un giocatore come te al
pensare è facile tiltare, o cocomputer?
munque avere l’impazienza
Al computer ci gioco
di recuperare se le cose vansempre meno, perché
no male. Live, quando non
Attilio Donato durante il PPT ai microfoni
ritengo che poco alla
giochi deve sfruttare il temdi Daniele Interrante e Valentina Melis
volta il gioco on line dipo per studiare gli avversari,
venterà sempre meno
vedere le giocate che fanno,
profittevole a causa di
ve riuscire a percepire la loro
un affollamento sempre maggiore di giocatori di alto temperatura psicologica.
livello. Ormai la professione di poker player è diventata
Tra i giocatori italiani sei uno di quelli che non ha
molto comune. Ai livelli abbastanza alti che mi capita di avuto timore a segnalare le incertezze dell’attuale
praticare, 5/10 10/20, giocare on line diventerà sempre regime fiscale che accompagna le vincite al gioco.
meno profittevole e poi l’ho già fatto per molti anni. Dal Ma se tu avessi il potere di cambiare qualcosa, da
2005 al 2011 è stata la mia principale fonte di guada- dove partiresti?
People’s Poker & Lifestyle magazine giugno 2012 29
replatz
Io ritengo assurdo che una persona non possa praticare in maniera trasparente la propria attività. Spesso in
Italia da una parte c’è qualcuno che vuol fare il furbo e
qualcuno che vuole bastonare, cioè lo Stato. Secondo
me il metodo più giusto sarebbe quello di confrontarsi,
parlare, mettere in chiaro che fare il poker player è una
nuova professione. La prima cosa che vorrei realizzare
sarebbe una maggiore trasparenza. Per fare questo non
credo servano grandi rivoluzioni: un mondo in cui ogni
player ha il suo commercialista a cui delega il registro
delle proprie spese e dei propri profitti. A questo punto
sarebbe molto semplice individuare i guadagni ottenuti nei tornei e dedurre da questi i costi per l’iscrizione
oltre a tutte le spese che deve affrontare un giocatore, i
viaggi, gli alberghi, ecc., come in ogni lavoro, come per
un rappresentante, come per il manager... Nel sistema
attuale lo Stato impedisce al giocatore di poter praticare la propria professione, perché se quando vinco devo
pagare il 20-30 % di tasse, dovrei essere almeno il 20-30
% più forte degli altri per permettermi almeno di fare
pari. Questo è assolutamente impensabile, e diventa
non redditizio fare tornei all’estero.
E invece, a proposito dell’arrivo delle concessioni
per le sale da gioco, ti aspetti cambiamenti e di che
tipo?
La trovo una cosa estremamente positiva anche
perché a tutt’oggi in Italia si gioca in pochissimi posti.
Spesso chi vuol giocare deve andare in Svizzera, o comunque girare con i circuiti perché comunque in Italia
non ci sono casinò in cui si gioca cash game di un certo
livello. A Venezia non si va oltre un certo livello, si gioca
un po’ a Campione d’Italia, e un po’ a Sanremo ma credo solo durante i tornei. Io, ad esempio, vado qualche
volta a Campione. In questo momento la distribuzione
del gioco è molto relativa ed io la trovo un’altra caratteristica assurda perché non bisogna dimenticarsi che il
poker non è un gioco di fortuna ma un gioco di abilità e
deve essere praticato con maggior libertà, anche rispetto alle altre specialità da casinò. In generale credo che
sarebbe un utile viatico per consentire ancora di più la
diffusione del gioco, perché ci si potrebbe avvicinare al
cash game da livelli più bassi per poi crescere e maturare.
Da quest’anno sei con Replatz.it: com’è nato questo rapporto e come vanno le cose.
Ci siamo trovati un po’ casualmente perché alla tappa di Malta del PPT avrei dovuto partecipare attraverso una skin di People’s Poker che fa capo a Replatz.it e
casualmente ho incontrato i proprietari che mi hanno
chiesto di partecipare alla gara a squadre, la cosa è andata bene perché ho realizzato un decimo posto grazie
al quale Replatz ha vinto la gara a squadre. Credo siano rimasti contenti, sia del risultato che della persona,
e per questo mi hanno voluto confermare per le tappe
successive. Le persone di Replatz.it sono molto positive, gente molto in gamba oltre che serie ed umili, e comunque mi sembrano le persone giuste per impegnarsi
in un’avventura come questa.
E invece del PPT che idea ti sei fatto?
Ho partecipato per la prima volta nel 2011 con l’ultima tappa a Campione d’Italia che non è andata bene.
Poi sono stato a Malta con i risultati detti ed eccomi qui
a Kranjska Gora.
Che impressione hai maturato?
30 www.replatz.it
Attilio Donato osserva l'action al tavolo del PPT
insieme alla macchina mediatica di People's
Sono bravi nella comunicazione, ma questo vale anche per qualche altro concorrente. Lì dove sono imbattibili è nell’animazione. Tanti momenti diversi, tante
iniziative: rendono queste tappe live qualcosa in più di
un gioco e molto vicino ad uno spettacolo. Il giocatore
si sente molto protagonista perché in una maniera o in
un’altra riesce sempre ad essere parte di questo meccanismo. Questo è molto importante, perché se manca
qualcosa nel mondo del poker è proprio un pizzico di
protagonismo dei player. Se pensi che oggi i giocatori
devono sempre pagarsi il buy in, difficile che ci sia uno
sponsor, in tanti hanno dovuto smettere perché non è
facile arrivare a premio: per cui se ci fosse anche la maniera per dare ai giocatori, al di là dei pochi sponsorizzati, la possibilità di partecipare ai tornei con maggiore
leggerezza sicuramente questo movimento potrebbe
andare avanti meglio. Invece asciugando il giocatore
e costringendolo a spese sempre maggiori c’è il rischio
che si riduca tutto il settore.
Parlavi di poker e spettacolo. Sei stato a Las Vegas
per le World Series of Poker, che ne pensi?
Vegas è bellissima, bella e divertente. Parteciperei
sempre alle Wsop se non fosse per il discorso della tassazione. Quest’anno non ci vado proprio per questa
ragione. L’anno scorso ho giocato il mio primo Main
Event.
Quanto è importante studiare e quanto tempo dedichi all’approfondimento delle tecniche?
Più che studiare provo ad osservare i player che io ritengo di riferimento. Penso che il gioco sia in continua
evoluzione: basta guardare, oggi, un tavolo high stackes americano del 2004, viene quasi da ridere perché
si trattava di un gioco totalmente diverso. Quindi studiare non lo so, ma aggiornarsi è fondamentale. Il poker è la risposta alle azioni degli altri, e poiché le azioni
degli altri cambiano con l’evoluzione delle strategie e
delle tecniche, le tue contro risposte devono cambiare
di conseguenza. Direi che gioco circa 20/25 ore a settimana, non oltre.
replatz
Nelson Muhametaj
lo scorso anno alle Wsop
insieme a Replatz
Ha iniziato per caso e poi il texas è diventato il suo lavoro, a tutti consiglia: mai uscire dal bankroll!
N
elson Muhametaj è uno dei più forti player
on line che si possa avere la (s)fortuna di incrociare al tavolo da gioco. Trentadue anni
a settembre, nato in Albania, Nelson vive
da dodici a Trento. E proprio nel capoluogo
incastonato nella Valle dell’Adige, ha iniziato la sua storia
pokeristica.
Nelson Muhametaj impegnato nel Main Event
del People's Poker Tour
“Frequentavo una sala da gioco della mia città – ci ha
raccontato Muhametaj - ed ero amico di un dealer che
lavorava lì. Una sera il mio amico mi ha chiamato per
giocare una partita: mi ha scongiurato di partecipare
per poter chiudere un tavolo che altrimenti non sarebbe
partito. Non conoscevo nemmeno le regole ma da quel
momento non ho più smesso anche perché ho sfatato
un mio timore: ero convinto che con il poker si potesse
perdere ogni cosa, questo rischio mi bloccava ed invece ho scoperto come il texas hold’em offra possibilità di
divertimento e gioco anche con buy in contenutissimi.
Da studente di Economia, poi, ho subito compreso che
la dinamica di gioco del texas non era da collegare alla
fortuna, ma che per vincere erano necessarie abilità e capacità di calcolo, così ho iniziato a studiare ed approfondire per migliorare il mio stile e la mia tecnica”.
Nelsoni 2809, questo il nickname scelto casualmente da Muhametaj, intensifica così gradualmente il suo
impegno dedicato al gioco, soprattutto all’on line: “Il
momento in cui ho capito che giocare a poker poteva
diventare la mia prima attività è arrivato quasi per caso
– ci rivela il player. Lavoravo come venditore per una
ditta che produce apparecchi elettrici. Non essendomi
allontanato per tanto tempo dal lavoro avevo accumulato molti giorni di ferie, così decisi di congedarmi per
un mese e quasi per ingannare il tempo ho caricato un
conto gioco ed ho iniziato a giocare prima, e a vincere
poi. Alla fine del mese avevo racimolato un gruzzolo superiore al mio stipendio, allora ho deciso di prolungare
le mie ferie e mi sono trattenuto a casa ancora qualche
giorno: ho notato come i profitti crescessero fino a toccare somme non raggiungibili con il mio lavoro. Lì ho capito che il mio lavoro poteva diventare il gioco: ho dato le
dimissioni e ho iniziato ad incrementare le mie presenze
al tavolo”.
Un lavoro che però non si presenta privo di difficoltà,
non solo per il grande sforzo richiesto ma anche per la
crescente e sempre più agguerrita concorrenza. “Fino a
qualche anno fa – confessa Nelson – era estremamente
più profittevole ogni sessione di gioco. Oggi l’aumento
dei grinder presenti su ogni tipo di tavolo, rende più
complicato estrarre profitto dal proprio gioco. Lo sforzo
è diventato importante anche in termini di tempo impiegato: ad esempio quando gareggiavo per le classifiche
mensili ho dovuto lavorare anche per 12 ore”.
Uno sforzo assolutamente ripagato se si prendono in
People’s Poker & Lifestyle magazine giugno 2012 31
replatz
esame i premi ottenuti da Nelson attraverso la partecipazione agli eventi on line della piattaforma. Dalle sue
partite on line, ad esempio, sono arrivati anche traguardi
prestigiosi come l’iscrizione al PPT 2011 di Kranjska Gora
o il ticket per il Main Event delle World Series of Poker. “Lo
scorso anno – ricorda il giocatore – sono stato a Las Vegas per le WSOP, grazie ad un satellite vinto con People’s
Poker. Anche se non ho ottenuto risultati stratosferici
credo che sia stata un’esperienza assolutamente qualificante. Quest’anno non avendo centrato la qualificazione
non credo che ci sarò ma il mio obiettivo è ritornare anche grazie agli amici di Replatz”. Da circa 4 anni, infatti,
Muhametaj è parte del Team di Replatz concessionaria
attraverso la quale Nelson ha avuto modo di partecipare a diverse edizioni del PPT: “L’ultima partecipazione al
PPT è stata a Saint Vincent – ci spiega – anche perché
ho smesso di inseguire l’iscrizione attraverso satelliti.
Credo che presto, però, ritornerò a provarci. In ogni caso,
posso contare sul sostegno di Replatz con la quale sin
da quando ho intensificato la mia attività pokeristica, si
è instaurato un rapporto meraviglioso. Si tratta di persone splendide con le quali è davvero un piacere avere
contatti. Mi hanno sostenuto e sponsorizzato credendo
in me e infondendomi una fiducia decisiva. Il mio prossimo obiettivo è proprio centrare la partecipazione ad un
evento live per portare in alto anche i loro colori. Fino ad
oggi questo 2012 non è stato molto brillante ma credo
che a partire dall’autunno le cose cambieranno”.
Un pronostico a cui ci associamo volentieri, visto il
grande spirito di Nelson Muhametaj che quando gli
chiediamo un consiglio da girare ai nostri lettori intenzionati a far diventare il gioco il proprio lavoro, risponde
chiaro: “Pazienza, e giocare sempre e assolutamente in
bankroll”.
32 www.replatz.it
Nelson Muhametaj folda una mano sul tavolo RfId del PPT
l’intervista
Fabrizio non è
un 'Signor Rossi'
qualunque!
Il vincitore della tappa di Malta
parla del PPT e del suo stile
People’s Poker & Lifestyle magazine giugno 2012 33
l’intervista
di Massimino Russo
Ancora una volta il People’s Poker Tour consacra un
under 30 vincitore del Main Event. Dopo la travolgente
simpatia e la genuina spontaneità di Damiano Sette,
mattatore dell’evento di Saint Vincent, questa volta
è il turno di un giocatore estremamente misurato e
riflessivo. Un altro “Signor Rossi” emerge dalla massa
e si aggiunge alla schiera dei vari Valentino, Vasco e
Paolo: eccellenze nostrane che hanno scritto la storia
della propria disciplina, uscendo dall’anonimato
di un cognome simbolo dell’uomo qualunque.
Atteggiamento dimesso e un’immagine “low profile”, il
ventiseienne Fabrizio Rossi affronta il torneo di Malta
senza farsi notare: niente cappuccio, niente occhiali
scuri o cappelli stravaganti e a prima vista nulla che
si avvicini alla classica poker face. Ad un osservatore
distratto potrebbe sembrare un ragazzo qualunque,
comune anche nel cognome, ma dietro l’apparente
docilità, si nascondono denti affilati da predatore:
poche parole e occhi puntati sugli avversari, non
concede nulla allo spettacolo ma punta dritto alla
meta con la determinazione e la concentrazione del
giovane talento che si è fatto le ossa nei circoli della
provincia salernitana. Un sorriso appena accennato
durante la premiazione, il vincitore del secondo
Evento del PPT 2012 è un campione in erba che non
vuole montarsi la testa e, ripercorrendo con i ricordi
la propria esperienza nel torneo, mette in mostra un
senso critico degno dei giocatori più consumati di
questa disciplina.
Ciao Fabrizio, prima di tutto complimenti per
il risultato ottenuto, soprattutto considerando
che è arrivato alla tua prima partecipazione al
People’s Poker Tour. Proviamo a ripercorrere il tuo
cammino. Partiamo dalla fine: parlaci dell’ultima
Rossi festeggiato dal suo team
al termine del Main vinto a Malta
34 www.peoples.it
l’intervista
mano, quella che ti ha regalato la vittoria con 9 e
7 off suited.
In realtà la mano con 9♦ e 7♠ è stata molto particolare:
io apro da bottone, Aldo Costantino si difende (con
Q♣8♦, ndr). Al flop pesco la bilatera, con un flop
rainbow, mi pare 6♦8♠ e poi la Dama di cuori. A quel
punto mi aspetto la cibet, ma lui chiama solo. AL turn
(10♦, ndr) io chiudo scala, lui pusha overpot su un
piatto che tutto sommato è piccolo… e io snappo.
Una mano decisamente spettacolare, forse perché
non si vedono tutti i giorni tornei di questa
importanza vinti con carte considerate marginali.
Beh, sì, in linea di massima 9 e 7 sono due carte
marginali, ma io credo che in heads up da posizione
bisogna aprire quasi con tutto. Io ero da bottone e
così ho fatto. Poi ho visto un flop apparentemente
innocuo, non immaginavo che in realtà Aldo avesse
una top two pair Dama otto. Il fatto che abbia deciso di
giocarla in slow play, appoggiandosi alla mia apertura
per massimizzare il piatto, alla fine si è rivelato un
errore fatale, perché alla quarta è scesa la mia carta…
ed è stata la mano decisiva. Dopo il call al flop gli
avevo letto una Donna in mano e io con la bilatera, da
bottone, non potevo proprio mollare.
Hai solo 26 anni, ma da come parli sembri molto
esperto. Raccontaci come hai cominciato a giocare
a poker.
Gioco a poker da tanti anni, ormai. Da quando ho 18
anni. Ho iniziato un po’ come tutti, credo: insieme gli
amici, con il poker all’italiana, giusto per passare il
tempo.
Poi ci siamo avvicinati al Texas Hold’em, prima con
piccoli tornei, nei circoli e nelle sale di Battipaglia,
quando il poker live era ancora legale in Italia. Da
cinque o sei anni ho iniziato a giocare anche online.
Ho fatto un po’ di esperienza, ho studiato per affinare
la tecnica e questa vittoria è solo il coronamento di
questo percorso.
Valentina Melis
premia Fabrizio Rossi
con foto ricordo
People’s Poker & Lifestyle magazine giugno 2012 35
l’intervista
Domanda scontata forse, ma devo fartela: come
hanno preso i tuoi genitori questa tua passione?
Beh, all’inizio non è che l’abbiano presa molto bene. Mi
venivano a beccare nei circoli in cui andavo a giocare,
quando ancora si poteva, per riportarmi a casa. Non
è stato facile spiegare le mie ragioni, ma pian piano
sono riuscito a slegarli da quella mentalità forse un po’
antica, ma purtroppo ancora molto diffusa, legata ai
vecchi preconcetti sul mondo del poker e del gioco in
generale. Devo dire che oggi anche i mass media non
aiutano a superare questi pregiudizi e anzi spesso li
fomentano. Un vero peccato.
Circoli e sale gioco sono forse la migliore palestra
per un giocatore di poker agli inizi. Guardandoti
indietro, come giudichi la tua “carriera pokeristica”
finora?
Direi che per quel che riguarda l’esperienza al PPT non
poteva andare meglio: prima partecipazione e subito
la vittoria. Prima avevo partecipato ad altri circuiti,
qualificandomi attraverso satelliti live. Ho ottenuto
qualche buon piazzamento e sono arrivato anche a
giocare qualche tavolo finale, ma solo in eventi minori.
Hai un maestro, un punto di riferimento, qualcuno
a cui ti ispiri?
Ad essere sincero non ho mai avuto un vero e proprio
maestro, un coach che mi insegnasse a giocare. Sono
autodidatta, ma ho avuto la fortuna di trovare tante
persone che mi hanno appoggiato e che hanno
creduto in me. Poi è normale che, come tutti coloro
che si avvicinano a questo gioco, anch’io ho i miei idoli,
mostri sacri che non puoi fare a meno di ammirare
come Mercier e Durrrr. Sono convinto però che, pur
avendo questi giocatori come punti di riferimento,
quando si entra in questo mondo non ci si debba
illudere, non bisogna avere fretta di arrivare. L’esempio
36 www.peoples.it
che si deve tenere in mente è quello del fenomeno
Chris Moneymaker, ( vincitore del Main Event delle World
Series of Poker 2003 dopo essersi qualificato attraverso
un satellite online da 39 dollari, ndr): chiunque con
un satellite può arrivare a partecipare ad un grande
evento e realizzare il proprio sogno.
Hai detto che, come quasi tutti, hai cominciato
con il poker all’italiana. Oggi qual è la tua variante
preferita?
Decisamente l’heads up. È così che ho cominciato
a giocare, prima con i sit&go, poi con gli heads up
cash. Oggi posso dire che heads up e tornei MTT live
siano i miei main game, mentre mi sto avvicinando
gradualmente al cash. È una specialità che mi affascina,
ma credo sia da prendere con le molle. Molti giocatori
si sono buttati nel cash troppo repentinamente, ma
così si rischia di andare rotti! Bisogna studiare molto
e non avere fretta. Secondo me questa è l’arma giusta.
Sulle tue capacità in heads up non abbiamo dubbi
e l’analisi che hai fatto dell’ultima mano del Main
Event di Malta dimostra che sei un giocatore
decisamente maturo, ma quanto credi che conti la
fortuna un MTT?
Beh, non poco. Nel PPT, ad esempio, devo ammettere
che la fortuna mi ha aiutato molto, soprattutto alla
fine del Day 1B quando, dopo un bruttissimo colpo,
ero rimasto cortissimo con 2500 chips. Poi ho vinto
quattro, cinque colpi di fila allo show down e sono
riuscito ad accedere al Day 2 con un discreto stack. Al
Final Day sono arrivato da terzo. Forse la mano della
svolta è stata quella in cui ho eliminato Costantino
Russo uno dei giocatori più temibili al tavolo e che tra
l’altro sedeva proprio alla mia sinistra. Insieme a De
Bonis, che era arrivato cortissimo, era il giocatore che
mi stava creando più fastidi al tavolo.
Io gli rilancio, lui da bottone mi tribbetta, Aldo
Costantino e Sandro Spinozzi foldano. Io allora
fourbetto all in e Costantino Russo chiama: A♣K♣
contro A♥Q♠. Il board è di quelli incredibili (che avrebbe
fatto gridare al “server truccato, ndr): K♥Q♦K♠, turn Q♥ e
river 2♥! Sono riuscito ad eliminare un giocatore molto
temibile e questo mi ha consentito di giocare con
maggiore tranquillità. Poi devo ammettere che i colpi
decisivi hanno tenuto e questo è stato fondamentale
per vincere.
A mente fredda, cosa credi ti abbia regalato questa
vittoria… a parte un bel po’ di soldi?
In realtà non è la prima volta che dispongo di una
somma così importante. Già online avevo messo
insieme un discreto bankroll. La vittoria al PPT
rappresenta soprattutto un salto di qualità in termini
di visibilità e riconoscibilità. Ogni cambiamento che
ne scaturirà sarà solo in senso positivo, uno stimolo,
una spinta per fare sempre meglio. Più che per i soldi
questa vittoria sarà fondamentale per il mio mindset.
Nei tornei grandi come il Main Event del People’s Poker
Tour la varianza è un fattore determinante. Batterla
centrando l’obiettivo più grosso è qualcosa che da
morale e ti permette di giocare con più tranquillità, e
non solo per una questione di bankroll.
Fabrizio, grazie per la disponibilità. Credi che ci
rivedremo al prossimo evento del PPT?
Credo di sì, magari per realizzare un bel back to back.
Ciao a tutti e grazie.
strategy
Come giocare in un MTT
in funzione dello stack effettivo
di Mattia Colombo
Siamo giunti al secondo capitolo
di questa rubrica dedicata alla
strategia di base nei tornei
multitavolo.
Oggi
parleremo
dell’importanza di adeguare il
proprio gioco agli stack effettivi.
Nella maggior parte dei casi i
players che troviamo ai tavoli non
prestano particolare attenzione agli
stack effettivi e questo ci porta ad
avere un vantaggio su di essi.
Dovremmo sempre considerare
quanti big blind abbiamo e quanti
ne hanno gli avversari in gioco.
Nella fascia compresa fra gli
1 ed i 13 big blinds le decisioni
che possiamo prendere sono
esclusivamente due: push or fold.
Sia nel caso in cui il nostro stack
é compreso fra questi limiti, che
quando sarà il nostro avversario
a trovarsi in questa situazione, il
risultato non deve cambiare: o
mettiamo tutte le chips nel mezzo o
ci asteniamo dal giocare.
Questo perché gli stack effettivi
non permettono spazio di manovra.
La linea raise/fold è assolutamente
la peggiore, visto che diminuirebbe
successivamente la nostra fold
equity e perché non dovremmo mai
entrare in un piatto senza essere
convinti di andare broke.
Quando ci troviamo fra i 14 ed i
20 BB la situazione cambia, anche se
non di molto.
38 www.peoples.it
Non dovremmo entrare in gioco
con mani con le quali non siamo
disposti a giocare in un piatto
3bettato e l’unico caso in cui
potremmo considerare il raise/fold
è quando ci troviamo ad affrontare
giocatori scarsi che effettueranno
una 3bet solo ed esclusivamente
con il top del loro range.
Con uno stack effettivo di
questo tipo è molto profittevole
effettuare dei resteal-push in 3bet,
perché ne risulterà un ottima fold
equity. D’altro canto è necessario
considerare che i regular sanno
bene che con questo stack
effettivo potremmo approfittarci
della situazione e quindi spesso
tenderanno a rimanere nel colpo
con un range un po’ più loose.
L’ultima linea che vorrei prendere
in esame, ma non per importanza,
è quella di poter effettuare
direttamente un push. Ciò ci
permette di massimizzare la nostra
fold equity e soprattutto quando
entrano in gioco le ante, risultando
essere una mossa con un valore
atteso positivo. Ovviamente sarà
indispensabile scegliere i giusti spot
e selezionare con cura le mani con
cui effettuare una mossa di questo
tipo.
Trovandoci fra i 21 ed i 35 BB il
nostro spazio di manovra si allarga e
quindi potremo entrare nei piatti più
frequentemente. È fondamentale
considerare lo stack effettivo
perché, se ad esempio gli avversari
che parlano dopo di noi hanno
una dotazione in chips di 20 BB,
dovremo riferirci alle considerazioni
fatte nel precedente paragrafo.
Non trovandoci più in situazione
di resteal potremo aggredire il tavolo
con un ventaglio di mani più largo
e ottenere vantaggio soprattutto
da chi è in grado effettuare le
nostre stesse valutazioni. Contro i
regular ed i giocatori nitty potremo
effettuare anche delle 3bet in
bianco, visto che contro i primi
potremo ingaggiare una lotta che
esula dal valore delle carte e contro
i secondi potremo essere certi che
se continueranno a seguirci vorrà
dire che hanno legato qualcosa di
importante.
Contro le calling station la linea
principale rimane quella di giocare
straightforward
ed
adottare
una chart di apertura tight: di
conseguenza dovremo cercare di
proseguire nell’azione quando la
nostra mano ha valore di showdown,
evitando di regalare chips a chi non
è in grado di foldare.
Quando
ci
troveremo
ad
affrontare piatti con uno stack
effettivo compreso fra i 36 ed i 50 BB
potremo prendere in considerazione
maggiormente l’idea di effettuare
dei raise/fold e delle 3bet in bluff.
Essi costano meno in funzione
del nostro stack, quindi potremo
distaccarci maggiormente dal
strategy
gioco ABC e provare a seguire linee
alternative.
Assume un valore maggiore la
propria capacità di gioco postflop e
l’edge che abbiamo sugli avversari
perché, nella maggior parte dei
casi l’azione non si chiuderà prima
di vedere le prime tre community
cards e la stima dei range avversari
può e deve portarci a valutare quali
siano le situazioni più proficue
per rappresentare i punti che si
palesano sul tavolo.
Contro alcuni giocatori può
essere
profittevole
effettuare
3barrel in bluff, ma è indispensabile
considerare lo stile e le propensioni
degli avversari coinvolti. Bluffare
su tutte le streets con air contro le
calling station risulta ovviamente
inutile, visto che questi tenderanno
a chiamare quasi con tutto. Quindi
contro di essi dovremo tendere
a giocare per valore ed evitare
di fare mosse che non possono
comprendere:
tendenzialmente
loro pensano a livello uno quindi,
non andranno oltre al fatto di vedere
cosa hanno in mano e provare a
stimare cosa potremmo avere noi.
Il gioco contro regular assume
un importanza significativa in
questo frangente, perché essi
saranno in grado di comprendere
le motivazioni che ci spingono a
mantenere l’iniziativa e potranno
metterci in difficoltà adottando
contromisure alla nostra continua
aggressione. Come noi, tenderanno
a provare a rappresentare il board
e ciò ci porterà a dover prendere
decisioni complesse. Come non mai
la stima dei range avversari riveste
un ruolo fondamentale, perché
essi adatteranno il proprio stile di
gioco al tavolo e modificheranno le
loro linee per ottenerne deception
e non darci di conseguenza punti
di riferimento. Per questo motivo
è fondamentale adottare dei
range dinamici, di modo da non
permettere agli avversari di inserirci
in una determinata categoria,
rendendogli la vita più difficile.
Trovandoci fra i 51 ed i 100
BB
potremo
estremizzare
i
concetti espressi in precedenza,
considerando
che
gli
stack
permettono
di
eseguire
delle 3bet/4bet light senza
compromettere una fetta troppo
grande del nostro stack e quindi
senza essere committed al piatto. È
necessaria una grande attenzione
nella scelta dei giusti spot, ma
il potersi muovere agilmente
permette di prendere qualche
rischio aggiuntivo.
Da late position contro i giusti
avversari potremo con grande
frequenza aprire any two cards,
contenti di poter rubare il piatto in
molti casi e di poter lasciare il colpo
con facilità se troviamo azione dopo
di noi.
L’evoluzione del poker ha
portato i giocatori più smaliziati
a sfruttare la posizione in modo
inverso, ossia tendendo ad aprire
più loose da early position, perché
il range percepito sarà molto forte
ed in contrapposizione aprire
leggermente più chiusi da late, per
sfruttare il fatto che nella maggior
parte dei casi i loro rilanci verranno
interpretati come un tentativo di
furto.
Sfruttare i momenti critici del
torneo, come ad esempio la bolla,
è fondamentale: i giocatori meno
esperti tenderanno a chiudersi a
riccio onde evitare di tornare a casa
senza bandierina e ciò ci permette
di incrementare il nostro stack
uncontested, cavalcando l’onda dei
loro timori.
Nel gioco deep, quando abbiamo
più di 100 BB le dinamiche vengono
stravolte ulteriormente, perché lo
spazio di manovra è ampissimo e
i nostri avversari tenderanno ad
entrare in gioco con mani marginali,
ad eseguire dei flat call preflop
per set value con leggerezza, ad
eseguire delle 3bet/4bet/5bet
non necessariamente per valore e
provare ad inseguire i vari progetti
a cui ambiscono.
Dovremo anche tenere in
considerazione che nei range
avversari comparirà magicamente
molta più air e che quindi anche
punti medi possono rivestire un
buon investimento.
Questo rende potenzialmente
pericoloso il gioco deep per chi
non è adeguatamente preparato
ad affrontarlo. Anche fra coloro
che vengono definiti professionisti
ci sono giocatori non predisposti
a questo tipo di gioco. Ci basti
pensare agli episodi in cui dei
giocatori sono passati dall’essere
chipleader ad uscire dal torneo nel
giro di poco tempo perché spinti a
fare azione dal cospicuo stack che
possedevano. Le chips possono
dare alla testa, portarci a dilapidare
il nostro patrimonio e vederci uscire
inesorabilmente dalle competizioni.
Le considerazioni fatte nel
precedente capitolo sull’eseguire
mosse ardite acquista infinito
valore in questo frangente, perché
potremo mettere molto spesso
sotto pressione i nostri contendenti.
Come già detto però questo ha un
rovescio della medaglia perché, se
non saremo in grado di classificare
e comprendere le tendenze
dei nostri avversari potremmo
potenzialmente trovarci in situazioni
di difficile valutazione.
Saranno maggiori le situazioni in
cui ci troveremo ad affrontare degli
stack effettivi inferiori e quindi,
varranno le indicazioni riferite ai
precedenti gradini della nostra scala
di valutazione.
Quando ci troveremo ad affrontare
situazioni con stack effettivi deep
dovremo porre grande attenzione
a come investiamo le nostre chips.
È indispensabile valutare a fondo le
dinamiche che muovono le decisioni
al tavolo e scegliere accuratamente i
nostri target, ossia i giocatori su cui
abbiamo maggiore edge postflop.
Un’ultima
importante
considerazione è data dal fatto che
molto spesso ci troveremo costretti
a giocare su tutte le streets e che le
possibilità di andare all-in saranno
alquanto limitate. La competizione
assumerà
maggiormente
le
sfaccettature di una partita di
scacchi, visto che avranno grande
valore le nostre capacità di lettura,
l’history che abbiamo al tavolo e che
anche solo un errore di valutazione
potrà portarci inesorabilmente a
concludere il nostro torneo in modo
prematuro.
Nel poker, come nella vita, ci
sono alcune certezze insindacabili,
ma nella maggior parte dei casi
dovremo affidarci al nostro spirito
interpretativo per capire quale sia la
migliore strategia da seguire. Questo
scritto vuole essere un’occasione di
confronto, volto all’accrescimento
della coscienza pokeristica collettiva
e può esser utilizzato per gettare le
basi per costruire le proprie opinioni
su un argomento tanto interessante
e delicato.
Vi ringrazio per il tempo dedicato
alla lettura di questo articolo e
spero che sia servito a qualcuno per
migliorare la propria conoscenza
del gioco.
Un saluto a tutti!
People’s Poker & Lifestyle magazine giugno 2012 39
News ed eventi
People’s Euro 2012:
le promozioni dedicate
ai campionati europei
In occasione degli europei di calcio 2012
tantissimi bonus speciali riservati agli amici
del Poker, Casinò, Bingo e Card Games
di Luigi Rubino
I campionati europei di calcio rappresentano
l’avvenimento
calcistico
internazionale
piu’
importante, assieme ai mondiali, per le squadre
delle nazioni partecipanti. Inoltre è un ottimo
banco di prova per misurare il livello di qualità e di
rinnovo dei nuovi talenti del calcio di ogni paese.
E’ indubbio che la misura della validità di una
scuola calcistica o di una prospettiva innovativa
nella modalità e negli schemi possa trovare spazio
ed attenzione proprio in queste occasioni così
seguite. In quest’ottica non può mancare uguale
attenzione in chi questa filosofia la applica ogni
giorno ai suoi prodotti. Ed ecco che la celebrazione
di eventi sportivi e di gioco legati a filo diretto con
40 www.peoples.it
le nuove capacità innovative di competizione tra
squadre non potevano che sfociare in qualcosa di
altamente rievocativo anche per il circuito game on
line piu’ importante in Italia: “People’s Euro 2012”.
E’ il nome dell’iniziativa che People’s ha lanciato in
occasione di questo fantastico torneo continentale.
Una serie di attività faranno da sfondo agli eventi
calcistici racchiudendo, in un’unica confezione,
tante attività diverse, che insieme confluiranno in
favolose occasioni e vantaggi per i giocatori del
network. E giusto per segnalarne alcune ad iniziare
dal Poker una promozione metterà in palio l’accesso
a 3 freerolls per complessivi 5.000 euro.
Questa serie di eventi si rivolgono a tutti coloro
che hanno dimostrato la loro fedeltà durante le
partite dei Mondiali, iscrivendosi ai tornei principali
News ed eventi
dai u
n
in corso nel periodo e arrivando a premio. L’aspetto
veramente interessante ha riguardato la possibilità
di vincere un extra bonus al termine degli Europei
di calcio, aumentato a 10.000 euro nell’auspicabile
eventualità che l’Italia giochi la finale. Il Bingo
invece ha contribuito con un evento denominato
“People’s Euro 2012: gioca a Bingo, indovina la
squadra campione e vinci il bonus”. Nei primi
giorni di giugno si è aperta la partecipazione con
la possibilità di pronosticare la squadra campione
d’Europa, mettendo in palio un bonus totale di 200
euro spendibile su People’s Bingo, da dividere tra i
primi 10 utenti che avranno risposto correttamente.
I vincitori risulteranno tali al termine della finale
calcistica che, da calendario, ricordiamo si gioca a
Kiev in Ucraina alle 20:45 del 1° Luglio 2012. Per il
calc
io al
la sf
ortu
na
casinò un torneo Win to Win specifico vedrà premiati
gli utenti che avranno giocato in determinati orari e
giorni. Infine anche i Card Games parteciperanno con
ulteriori modalità che è sempre possibile verificare
nell’immediato sul blog dedicato, all’indirizzo blog.
peoples.it/cardgames.
Anche le altre attività saranno visibili ed
aggiornate sul sito blog.peoples.it che, per i
vari settori, cureranno aggiornamenti e novità a
tutt’oggi in via di definizione ma che, al momento
della lettura di questo articolo saranno certamente
in atto ed operative.
Quindi il consiglio è di dare un’occhiata per
verificare subito le possibilità di vincita e di
vantaggio destinate e riservate a tutti gli amici del
mondo People’s.
People’s Poker & Lifestyle magazine giugno 2012 41
tagò
Spazio ai tavoli cash
di People's Tagò
In linea tutte le modalità di gioco
compresi sit&go e tornei
di Rosaria De Bellis
Che il gioco abbia inizio! Finalmente è on line la versione cash game di
People’s Tagò che affianca la già presente “Play For Fun” che le ha preparato
decorosamente il terreno. In tantissimi, esperti e non, attendevano
l’attivazione di questi nuovi tavoli per sfidare gli avversari che popolano la
community di questo intrigante gioco di carte ormai da mesi.
In poche righe proveremo a definire in modo chiaro alcune differenze
sostanziali tra la versione cash game e la versione torneo o Sit&Go.
Innanzitutto per partecipare al tavolo cash non sarà più necessario
attendere che si sia conclusa l’iscrizione per un certo numero di giocatori,
in quanto non c’è un minimo di partecipanti richiesti per la partenza del
tavolo. L’importo scommesso, inoltre, non ha limiti se non quelli dettati
dall’ammontare del proprio saldo sul Conto di Gioco e
dalla tipologia di evento. Gli importi che ogni giocatore
visualizzerà sul tavolo cash, infatti, saranno indicativi del
reale valore della cifra scommessa.
Nella modalità cash, come per la modalità torneo,
è possibile decidere in qualunque momento di
abbandonare il tavolo. Ricordiamo infatti che con il
Tagò non è possibile checkare: o si gioca o si va al
cinema!
A tal proposito è importante definire e quindi
distinguere il tavolo “Heavy” dal tavolo “Light”.
Nel primo caso sarà consentita una puntata
minima e una massima, nel secondo invece,
non esisteranno limiti al rilancio, dunque la
scommessa potrà essere di qualunque valore.
In entrambi i casi, comunque, è prevista
una dotazione minima obbligatoria, il
cosiddetto stack iniziale con cui cominciare,
appunto, la partita. Ovviamente il valore di
cui stiamo parlando varia di volta in volta,
a seconda dei minimi e massimi attivi al
singolo tavolo.
...E allora?! Se avete voglia di giocare Cash
al Tagò si parte da 1 centesimo fino ad un
massimo di € 1.000. E non è finita qui perché,
se uscite dal gioco e avete perso prima
delle vostre previsioni, è possibile effettuare
il riacquisto del diritto di partecipazione,
sempre nel rispetto dei limiti previsti dal tavolo,
permettendovi di ritornare in gioco con una
seconda opportunità.
42 www.peoples.it
tagò
Live Tagò: a Kranjska Gora
per bissare il successo di Malta
Successo per il 2° appuntamento Live Tagò tenutosi a Kranjska Gora nel corso della III Tappa del People’s
Poker Tour 2012. Tre i Freeroll giocati sui tavoli dell’Area Tagò del Kasino Korona e che hanno visto susseguirsi
16 giocatori al giorno che si sono sfidati fino all’ultima cheaps. 750 euro totali di bonus sono stati distribuiti
tra i primi 2 classificati del 1, del 2 e del 3 Giugno e quattro pacchetti benessere da vivere in terra slovena.
Tra le novità proposte in questo Live, il Freeroll “Special Guest” giocato giovedì 31 maggio con tanti
rappresentanti della stampa del People’s Poker Tour. Ai tavoli anche la prima donna People’s, Valentina Melis
che fin da Malta ha apprezzato la semplicità di questo gioco e ha dichiarato di dilettarsi abilmente anche
spesso on line su tago.peoples.it. Di seguito i nomi dei vincitori a cui vanno le nostre congratulazioni e
ai quali rinnoviamo l’appuntamento con il Live Tagò in quel di San Marino: Fabio Da Re, Bruno Spatara,
Gianluigi Rosi, Andrea Piglionica, Andreas Papadopoulos ed Elena Lezzi.
Nella foto da sinistra
Fabio Da Re, 1° classificato del Freeroll
Live Tagò del 1° Giugno a Kranjska Gora,
Davide Casano e Luca Frau,
impegnati in una mano cruciale
della partita
A lato Elena Lezzi
e Andreas Papadopoulos,
1° e 2° classificato del Freeroll Live
Tago del 2 Giugno
Nella foto un particolare momento
del lungo Heads Up tra i due
People’s Poker & Lifestyle magazine giugno 2012 43
Casinò
People’s Casino’ Live:
indossare l’abito da sera
senza uscire da casa
Il fascino del casinò dal vivo riverbera nello schermo del proprio pc
senza alterare le emozioni di un gioco vissuto fisicamente.
Ancora una volta People’s in prima fila
nel proporre nuovi orizzonti innovativi del gioco on line
di Luigi Rubino
Dai primi giorni di maggio People's Casinò si
propone con la versione Live. Per capire la rivoluzione
che testimonia il valore di questa nuova offerta basta
pensare a quanto sia difficile oltrepassare la soglia fisica,
economica ed organizzativa normalmente necessaria
per avvalersi di questa forma di divertimento nella realtà.
Decidere la meta, programmare il momento giusto,
accumulare il denaro necessario: tutto ciò considerando
che può accadere qualcosa che sino all’ultimo
impedisce la partenza, rischiando di rimandare il viaggio
programmato. Quanto appena descritto è un piccolo
esempio delle difficoltà possibili per un giocatore che
decida di visitare una sala casinò di qualche località,
magari anche lontana da casa sua, per passare qualche
ora spensierata magari con l’idea di poter sfruttare un
momento di particolare fortuna. Una ricostruzione
come quella appena fatta può non essere così lontana
dalla verità vissuta da molti giocatori. Infatti, se si pensa
che in Italia i Casinò autorizzati si possono contare sulle
dita di una sola mano abbiamo l’esatta definizione di
quanto possa essere complicato e dispendioso recarsi
in un luogo in cui sia presente il casinò e prendersi la
libertà di divertirsi, trascorrendo in relax i momenti di
gioco preferiti. Il Casinò on line in versione Live permette
di rompere tutte queste barriere semplificando, in
maniera diretta ed immediata, qualsiasi tipo di ostacolo,
anche economico. Se volessimo elencare i vantaggi
di utilizzare questa modalità di gioco, oltre quelli
descritti all’inizio, ce ne sarebbero ancora tanti ma
due, in particolare, possono essere sottolineati come
i piu’ importanti. Il primo deriva certamente dal fatto
che ogni risorsa finanziaria, anche limitata, nella forma
Live on line può essere dedicata solo e soltanto al puro
gioco, senza sprechi di risorse per altri costi aggiuntivi; il
secondo vantaggio, anch’esso significativo dal punto di
vista della filosofia People’s, è quello di non precludere
a nessuno la gioia di provare il gusto del gioco, di tutti
i giochi, anche quelli solitamente dedicati ad ambienti
esclusivi, ricordando sempre di praticarli in maniera
corretta e responsabile. Gli importi fissati per i singoli
44 www.peoples.it
tavoli partono da somme minime, garantendo anche a
chi vuole impegnare solo qualche euro, di partecipare
ai tavoli di Roulette, Blackjack e Baccarat piu’ raffinati ed
esclusivi, con il beneficio di essere serviti in maniera unica
da croupiers professionisti privilegiandosi, oltremodo,
della lingua con la quale comunicare, sia in inglese che
in italiano. Per coloro che sono maggiormente diffidenti
delle garanzie delle procedure on line, anche quando,
come nel caso della People’s, sono certificate dalla legge,
l'opportunità in questo caso è quella di osservare nel
dettaglio ogni minimo gesto ed atteggiamento al tavolo
di gioco da parte del dealer, filtrando con attenzione
ogni passaggio e godendosi appieno, nel frattempo,
tutta la magia delle combinazioni e della sorte insita in
ogni mano di gioco. Ma andando al sodo, per chi non
ha ancora avuto occasione di avvicinarsi agli spazi reali
del casinò Live all’indirizzo casino.peoples.it troverà, al
centro del portale, i banner di invito ad entrare in questi
ambienti normalmente riservati ad una ristretta fascia di
persone. I giochi proposti sono quelli classici e popolari:
Roulette, Baccarat e Blackjack. Quello che colpisce
subito entrando nell'ambiente Live è il ritrovarsi subito
proiettati ai bordi del tavolo, con la presenza di un dealer
che in molte occasioni è rappresentato da una graziosa
ragazza, sempre cortese, gentile e professionalmente
formata, capace di gestire la circostanza servendo
al contempo il gioco. La scelta per la roulette è varia
e composta da tre tipi di tavoli: Venezia Roulette, in
lingua italiana con un limite che va da 1 a 1.000 euro,
la Roulette classica, in lingua inglese con gli stessi
limiti precedenti e Roulette VIP, da 2 a 1.000 euro, con
una partita ogni 90 secondi. Una interessante visione
grafica di questi tre tavoli è quella di poter scegliere tra
una visione normale o, in alternativa, in 3D. In tutte le
visualizzazioni possibili sono presenti, in risalto, i dati
essenziali come l’ultima estrazione, le statistiche, gli ID
per sessione e partecipazione ed il saldo. In particolare
nella versione in visione normale la disposizione cambia
leggermente, mettendo in risalto al primo impatto la
croupier con il suo tavolo mentre, nella parte superiore,
si riesce ad intravedere il resto della sala. E’ evidente
che la trasposizione di questo ambiente, nello spazio
Casinò
vitale della propria casa, risulta già di grande
suggestione sin dalla prima visita, comportando
una immedesimazione nel contesto che,
a seconda delle diverse sensibilità, risulta
essere totalmente avvolgente. Quanto detto
rimane valido, nella sostanza, anche per gli
altri due giochi, seppure con le differenze
che ne caratterizzano le diversità in funzione
della modalità, restando, però, nello stesso
valore di qualità grafica e d’impatto
di effetto del vissuto in forma Live. Ad
avvalorare la certezza del grande valore del
prodotto è la nomina da parte del marchio
Evolution Gaming, provider del prodotto
Live, a 'Live Casino Supplier of the Year',
ovvero fornitore di casinò Live dell'anno,
agli EGR (eGaming Review) B2B Awards di
Londra dello scorso 10 maggio. Il primato
in classifica di questo prestigioso premio
mondiale garantisce ed assicura la qualità del
prodotto rispetto a tutti gli altri presenti sul
mercato. Tra l'altro è il terzo riconoscimento
consecutivo che consolida la primazia assoluta
nel settore, rafforzando in maniera indiscutibile
la leadership acquisita. E' ormai prassi
consolidata da parte di Microgame, società
detentrice del marchio People's, andare
a ricercare a livello internazionale, con
l’esperienza conseguita nel tempo,
i prodotti piu’ vantaggiosi, sicuri e
redditizi che sappiano favorire e
migliorare tutte le piattaforme
offerte dal circuito con il massimo
di valore di prodotto. Questa
continua ricerca non può fare
altro che produrre a sua volta
giovamento nel riuscire a realizzare
prodotti efficaci ed efficienti, in
quanto a performance di crescita di
qualità e di margine di contribuzione.
L'indubbio gradimento dell’utenza è
sicuramente favorito dall’impegno di un
network costantemente rivolto a seguire, con
attenzione, le attività promosse, tenendo
sempre in considerazione, però, la giusta
attenzione per la legalità e la correttezza,
segnalando in ogni occasione qualsiasi
comportamento lesivo dell’interesse
dei giocatori, con campagne che
confermano la volontà di svolgere
la propria attività all'insegna del
gioco sicuro e responsabile.
49mila
3 maggio 2012
836mila
"In quest’area l’andamento del Casinò Live
nel corso di questo primo mese di avvio.
E’ facile notare il picco finale che prelude
ad un gradimento nei prossimi mesi
davvero favorevole per questo rivoluzionario
e travolgente approccio di gioco"
3 giugno 2012
People’s Poker & Lifestyle magazine giugno 2012 45
Casinò
Vivi l’avventura
con Gonzo’s Quest
Il primo Arcade Game con valanghe
e moltiplicatori di vincite affascina il web
e accompagna i giocatori
alla ricerca dell’oro in Perù
di Rosaria De Bellis
L’El Dorado non è mai stato così
vicino: è arrivato Gonzo’s Quest, il
primo gioco della categoria di Arcade
Games di People’s Casino. Con la
sua colorata grafica tridimensionale
e le esclusive animazioni e
funzionalità innovative, sta facendo
vivere ai giocatori un’avventura
indimenticabile. Gli utenti sono
accompagnati da Gonzalo Pizzarro
in un’esperienza ispirata ad una
missione
dei
conquistadores
spagnoli alla ricerca dell’oro al largo
della costa del Perù.
La ricerca di Gonzo e il gioco
targato NetEnt (Net Entertainment),
quindi, sono stati pensati per
intrattenere sia i nuovi giocatori che
quelli già esperti.
46 www.peoples.it
L’avventura inizia con un breve
filmato in cui Gonzo, il conquistatore
con il quale gli utenti si metteranno
alla prova per trovare la città
dell’oro, è alle prese con il suo piano
d’azione. Sarà sempre Gonzo,
poi, ad osservare attentamente il
loro gioco ed incoraggiare i loro
progressi livello dopo livello.
Sostituendo la tradizionale bobina
a rotazione, il game introduce la
funzione dell’ “Avalanche” entro la
quale vanno a sistemarsi, valanga
dopo valanga appunto, i vari simboli.
Nel momento in cui questi ultimi
vanno a comporre la linea vincente,
scompaiono in una esplosione 3D e
le lacune che lasciano si riempiono
subito con altri simboli che cadono.
Finché ci sono linee di scommessa
vincenti, ci sono valanghe.
Inestimabile il valore emozionale
che scaturisce dalle grafiche in full
HD e dagli eccezionali effetti sonori
stereo che corredano l’arcade game
ad alta tecnologia che, ricordiamo, è
fruibile su casino.peoples.it senza
alcun download.
Ma proviamo a capire come
funziona il gioco: unico nel
suo genere, è un game con un
quadrante di 5 colonne e 3 righe, per
un totale di 20 linee di pagamento.
Quindi, è sufficiente selezionare le
linee di pagamento a cui si vuole
giocare e il valore dei gettoni: la
scommessa totale sarà data dalla
moltiplicazione tra i due parametri.
Un’altra novità introdotta da
questo entusiasmante gioco, è la
riga dei moltiplicatori che è presente
in alto a destra dello schermo.
Casinò
Quella riga indica il moltiplicatore attualmente in uso
nella scommessa: 1 volta, 2 volte, 3 volte, 5 volte (ogni volta
che si vince qualcosa basterà guardare il moltiplicatore
applicato, se raggiunge x5 vorrà dire che le vincite
saranno quintuplicate). Per aumentare il moltiplicatore è
molto semplice ed accade automaticamente: aumenta
ogni volta che c’è una vincita (quindi ogni qualvolta
si ritrovano almeno 3 simboli uguali nelle prime 3
colonne) nella stessa scommessa. A questo punto
non resta che puntare, se si vince la prima volta, il
moltiplicatore sarà 1x, se nella stessa puntata, cioè
quando i simboli saranno sostituiti, si vince ancora,
allora il moltiplicatore sarà x2 e così via.
Lo scopo del gioco è quello di riuscire ad
allineare almeno 3 simboli uguali in una delle 20
linee paganti, ma naturalmente maggiore sarà
il numero di simboli allineati, maggiore sarà
la vincita ottenuta. Inoltre, ogni simbolo
ha un valore differente, ed alcuni di essi
permettono la realizzazione di vincite
particolarmente ricche.
Ad incrementare le giocate
vincenti ci pensano le Free
Fall e i Wild, i simboli che
sostituiscono tutti gli altri
grazie alla funzione di
jolly di cui sono investiti.
Il Wild, infatti, è nient’altro
che una pietra con un
punto interrogativo, che
crea altre combinazioni
vincenti e attiva ulteriori
valanghe. Grazie alla funzione
di cui è investito, dunque,
sostituisce anche le Free Fall
che rappresentano i simboli che
consentono di ottenere le giocate
migliori, in quanto moltiplicano la
vincita fino a 15 volte.
Come detto, il gioco s’inserisce in
un’ambientazione particolare che
consente di familiarizzare con Gonzo
e tutti gli altri giocatori on line,
veri protagonisti della scena.
Intriganti le mimiche che lo
caratterizzano
rendendo
il personaggio simpatico
agli occhi degli utenti: tra
le azioni più interessanti,
spunta la coreografia sullo
stile Michael Jackson che
accoglie le vincite dei players.
People’s Poker & Lifestyle magazine giugno 2012 47
Casinò
Non si ferma l’offerta
di nuovi giochi
di People’s Casino
Bellezza grafica e funzionalità: questi gli elementi chiave dei
giochi che fanno il loro ingresso in piattaforma.
Si inserisce un nuovo fornitore, World Match,
con innovazioni importanti come la presenza
di una dettagliata Game Area ed il controllo dell’History
di Rosaria De Bellis
Grafiche raffinate ed eleganti accompagnano
i nuovi giochi di People’s Casino targati World
Match, fornitore di una suite completa di games
che va ad arricchire la già vasta gamma di giochi
attivi in piattaforma.
Roulette, Blackjack, Punto Banco e tante varianti
di Video Poker nelle prossime settimane andranno
ad integrare l’importante offerta People’s già
presente sul mercato. La scelta è ricaduta su
alcuni particolari giochi, dopo un attento studio
delle abitudini e delle preferenze dei giocatori,
anticipato dalla scelta dell’utilizzo di una avanzata
tecnologia per la realizzazione dei giochi stessi.
L’aspetto sicuramente più interessante e che
accomuna tutti gli ultimi arrivi è la funzione
dell’History, che fornisce al giocatore lo storico di
tutte le giocate, consentendogli di implementare
il suo stile con tecniche e strategie. Si tratta
di un’opzione che funziona un po’ come una
macchina del tempo, in grado di fornire con
estrema semplicità la cronologia dettagliata di
tutte le scommesse, le vincite e le perdite con le
rispettive date.
Ma ad innovare e rendere unica la Game Area ci
pensano anche altri elementi, tra cui ricordiamo
la forma dei tasti che è progettata proprio per
consentire al player di concentrarsi unicamente
sul gioco e goderselo, senza dover ogni volta
familiarizzare con una nuova interfaccia.
Quest’ultima, nel caso della Roulette, è presente
in una versione doppia ed è stata implementata
proprio per soddisfare sia le esigenze di giocatori
esperti che di quelli principianti. E’ per lo stesso
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Casinò
motivo che è disponibile in tre varianti di gioco
che regalano sensazioni indimenticabili.
Per chi ama l’adrenalina e ha una mente da vero
calcolatore, non poteva mancare il Blackjack,
disponibile anch’esso in tre modalità a seconda
dei limiti di puntata minimi e massimi. Cinque
zone di giocata, double, insurance e split…anche
in questo caso non manca nulla per giocare da
casa con le stesse emozioni di un vero casino!
People’s non ha saputo resistere al fascino del
Punto e Banco, un gioco che nasce nel Medioevo
ma che appassiona i giocatori di ieri come quelli
di oggi. Accattivante la grafica, anche in questo
caso, che non si limita a catturare l’attenzione
visiva del player ma anche lo spirito.
I videopoker, invece, meritano un discorso a
parte soprattutto per la particolarità dell’essere
dotati di un Jackpot Progressivo che consente di
realizzare vincite sempre più alte (come nel caso
di Mega Jack). Grafiche scintillanti e glamour al
punto giusto rappresentano la cura del dettaglio,
che conferisce un particolare appeal al videopoker.
Ce n’è uno, Aces and Faces, che presenta una
versione di gioco ispirata alle note acustiche e
stridenti della chitarra elettrica e al coinvolgente
rullo della batteria di concerti emozionanti.
Anche per questo game è attiva la modalità
Double, che offre la possibilità di raddoppiare la
vincita.
Jacks or Better, il re dei Video Poker,
conquisterà coloro che non intendono perdersi
nei dettagli ma ricercano esclusivamente il
brivido del gioco e della vincita in real time: a
conquistare il giocatore ci penserà la grafica
semplice ma curata, l’immediatezza e la fruibilità
del gioco. Tutti quelli che invece amano rivivere
le atmosfere avventurose del Far West, dovranno
scegliere Deuces Wild, il videopoker che fa
salire il brivido partita dopo partita grazie alla
possibilità di scegliere di giocare fino a 25 mani
contemporaneamente.
L’ingresso di questi nuovi elementi su People’s
Casino, conformi sicuramente ai più elevati
standard di sicurezza per tutti i players, conferma
l’alta qualità dei prodotti offerti sia in termini
di layout che di innovazione tecnologica. A
questo punto People’s Casino si può dire davvero
soddisfatto per aver raggiunto il mix ideale che
soddisfa anche gli esperti più esigenti e raffinati:
l’asso nella manica, questa volta, è rappresentato
dalla dinamica semplice, dalle vincite immediate
e dagli eleganti elementi di immagine in 3D.
People’s Poker & Lifestyle magazine giugno 2012 51
Bingo
PEOPLE’S BINGO:
180mila euro
e un sogno nel cassetto!
Ancora non ci è dato conoscere l’identità del fortunato vincitore
della somma record per il bingo on line italiano.
Una cifra che alimenta i desideri di molti giocatori
pronti a scommettere sulla cartella che cambierà la loro vita
di Daniela Del Monaco
L
asciarsi andare all’immaginazione e farsi
trasportare dal desiderio è una delle
attitudini che meglio riescono all’essere
umano. Ed è proprio questo ciò che
accade agli utenti di People’s Bingo che
ogni giorno fanno il loro ingresso nella dorata Sala
Golden: si lasciano volentieri condurre nel mondo
dei sogni, perché sognare sulla piattaforma People’s
non è mai stato così facile. Impossibile non notare,
infatti, l’importante premio promotore di desideri
per tantissimi players che giocando in questa sala
si concedono una possibilità…la possibilità di
vincere il Jackpot Bingo quantificabile, nell'attimo
in cui scriviamo, in 180mila euro, somma in grado
di cambiare radicalmente la vita del destinato
a tale fortuna la cui identità ancora non c’è dato
conoscere. Proprio così, i giochi sono ancora aperti
e le aspettative non sono mai abbastanza! Volendo
agevolare tale avvenimento, che costituirebbe il
record italiano di importo vinto on-line, People’s
Bingo contribuisce alzando il progressivo dal 32 al
35, numero di pallina estratta da non oltrepassare
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per garantirsi questa immensa gioia. Soglia prima
d’ora mai stata così alta e “manovra” destinata a
dare i suoi frutti, come nel caso di gianlues2009
che pur non consapevolmente testimonia la
tangibilità del concetto appena espresso. Il 16
Maggio, infatti, alle 21:05 si aggiudica un Bingo
Nazionale di 6.940,48 euro proprio al progressivo
35 “sbagliando” però sala: si trovava in Sala Italia
e non in Sala Golden, casistica che gli avrà fatto
“mangiare le mani”, ma che comunque merita il
nostro plauso. Ulteriore esempio che descrive il
divertimento responsabile su People’s Bingo.
Bingo
Nello spazio Poker arriva
Mini Bingo: il diversivo
che aumenta le opportunità
Nel corso di un torneo di Poker
non è facile mantenere la lucidità necessaria.
Per distendere gli animi mantenendo la concentrazione
viene offerta una nuova possibilità per sfidare la fortuna
(ddm) Sulla piattaforma People’s le sorprese non finiscono mai e la novità, questa volta, non riguarda solo gli
amanti del Bingo ma anche i cultori del poker che, se pur impegnati nei vari tornei, non potranno lasciarsi scappare
la grande occasione messa loro a disposizione. Fa il suo ingresso, all’interno della lobby del client flash di People’s
Poker, il Mini Bingo: interessante opzione in grado di mutare i giochi in tavola ampliando gli orizzonti di tutti i
players attraverso l’offerta di quegli stessi servigi ai quali l’utenza è da tempo abituata sulla piattaforma People’s
Bingo. Ulteriore prova, quindi, di un sodalizio già comprovato tra due delle grandi offerte del network: il Poker
e il Bingo. Di Mini, però, questa nuova applicazione ha solo il suo diametro. Sarà un gioco da ragazzi infatti,
avere tutto sotto controllo: acquistare le cartelle preferite, seguire le estrazioni, tenere sott’occhio
gli ultimi 5 numeri chiamati o anche visualizzare la cartella che maggiormente si avvicina
alla vincita di una cinquina o più volentieri di un bingo. Tutto questo semplicemente
utilizzando la finestrella rosa che apparirà, una volta cliccato sul bottone dedicato
in basso a sinistra, nella suddetta lobby. Due le sale protagoniste, già ai più
conosciute, che avranno modo di inebriare le infuocate serate pokeristiche:
la rassicurante Sala Family e la scintillante Sala Golden.
Inoltre visionando la sezione “Info Premi” sarà possibile visualizzare
tutte le specifiche riguardanti i Jackpots presenti nelle sale
come ad esempio, il Jackpot Bingo che ad oggi ammonta ad
oltre 180.000 euro. Una modalità di gioco semplice che non
distrarrà dal torneo di poker in corso, con il vantaggio magari
di rasserenare un po’ gli animi con qualche piccola o grande
vincita sul Bingo, contribuendo ad equilibrare i momenti
di maggiore intensità e pressione di gioco… in altre
parole un vero antistress capace di far recuperare quel
mindset essenziale ad ogni chip leader. Una fantastica
occasione con una duplice possibilità, quella che
permette di ritrovare l’equilibrio per evitare di
effettuare giocate imprudenti e la seconda, da
non sottovalutare, che auspica l’imprevedibile
eventualità di aggiudicarsi uno dei fantastici
Jackpots, con l’ulteriore incentivo di non dover
più scegliere tra le Special Price (partite speciali
con costi di cartella ridotti) e un evento di poker…
“due piccioni con una fava!” Due azioni di gioco
che seguono lo stesso passo, strade parallele che
sulla piattaforma People’s s’incontrano, rendendo
più semplice l’approcciarsi alla grandissima
quantità di offerte messe in campo e pensate
ad hoc per l’utenza. E’ doveroso a questo punto
ringraziare People’s Poker per l’ospitalità concessa,
e per ulteriori informazioni basta collegarsi sul
portale poker.peoples.it e visionare la guida
dedicata nella sezione Mini Bingo.
People’s Poker & Lifestyle magazine giugno 2012 53
card games
L'attesa è terminata...
Scopa e Burraco
sono online!
La cultura italiana dei giochi di carte approda sulla piattaforma People’s
con due passatempi ricreativi carichi di storia e tradizione
di Giuseppe Ciullo
Semplicità, intuitività, grafica evoluta, design moderno ed accattivante...non stiamo descrivendo dei
prodotti tecnologici di ultima generazione bensì i
più recenti giochi sbarcati sulla piattaforma People’s.
Signore e signori diamo ufficialmente il benvenuto
a …Scopa e Burraco!
La data del 3 maggio 2012 ha rappresentato per la
nostra piattaforma la totale integrazione con la cultura e la tradizione dei giochi di carte che, tramandati di generazione in generazione, hanno caratterizzato la nostra penisola fino ad una naturale evoluzione
che ha raggiunto il culmine con la programmazione
online.
Quaranta carte napoletane suddivise in quattro
semi corrispondenti a Spade, Coppe, Bastoni e Denari,
per la Scopa, e due mazzi di carte francesi composti
ognuno da 54 unità compresi 2 jolly, per il Burraco,
rappresentano il materiale che si ha a disposizione
per mettere in campo intuito, velocità d’azione, strategia, decisioni repentine, pazienza, tenacia ed entusiasmo.
L’immediatezza che caratterizza i nostri due ultimi
card games è stata confermata dall’afflusso di decine
di migliaia di utenti che, fin dal primo giorno, hanno
cominciato a colmare oltre il previsto i tavoli dedicati alle varie modalità di gioco presentate, strutturate
attraverso due tipologie di partecipazione: Sit&Go e
Tornei programmati.
Collegandoci a quanto appena enunciato passiamo ad una fase più descrittiva concernente ciò che
praticamente possiamo riscontrare sulle nostre piattaforme di gioco.
I Sit&Go che riguardano la Scopa prevedono un
buy-in minimo di 0,50 euro, mentre la quota minima per l’iscrizione riguardante il Burraco è di 1 euro.
Successivamente agli importi minimi appena indicati, necessari per l’iscrizione, sono presenti buy-in
che, in maniera progressiva, raggiungono una quota
comune ad entrambi i giochi pari a 100 euro.
Per quanto riguarda i Tornei c’è invece da tenere
in considerazione che si può prendere parte a quelli
giornalieri così come a quelli proposti solo nel weekend.
Per la Scopa i tornei giornalieri corrispondono
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alla ½ Scopetta (buy-in di 0,50 euro) ed alla Scopetta (buy-in di 1 euro) mentre solo il sabato, alle ore
20:00, è previsto il Torneo Primiera con buy-in da 1
euro e solo la domenica, alle ore 20:00, il Torneo Re
di Denari con buy-in da 5 euro.
La struttura è simile anche per il Burraco, con delle
variazioni riguardanti la denominazione assegnata
ai vari Tornei e gli orari di svolgimento degli stessi. Quotidianamente sono programmati i tornei ½
Pinella (buy-in di 0,50 euro) e Pinella (buy-in di 1
euro), che svolgono il ruolo di apripista per il BurracOne proposto solo il sabato alle ore 15:15 con
buy-in di 1 euro e per il Weekly Burraco proposto,
invece, la domenica sempre alle ore 15:15 con buy-in
di 2,50 euro.
Sit&Go e Tornei che soddisfano, quindi, qualsiasi
richiesta relativa a costi, durata (relativa alle smazzate) ed orari di gioco.
Per ogni ulteriore delucidazione in proposito e
per tenervi aggiornati su ogni attività legata ai nostri card games è a vostra completa disposizione il
nostro blog all’indirizzo http://blog.peoples.it/cardgames/ .
Auguriamo a tutti voi una piacevole esperienza
unita ad un sano e puro divertimento seguendo i
principi del gioco responsabile.
dietro le quinte
Drawing
Live
il chiaroscuro
del poker
Krisztina Polgar
vista da Katherine Bottellini
Il Drawing Live è un progetto di Grinder Ideas
Production Entertainment in esclusiva per People’s
Poker.
L’idea è molto semplice: disegnare il mondo di
People’s Poker.
Una matita e un foglio bianco che prende vita attraverso gli occhi di un’artista.
Un disegno è un modo diverso di vedere le cose
che siamo abituati a vedere, un modo più romantico o forse è solamente un modo più semplice.
Semplice come un’emozione: forte, diretta e memorabile.
L’obiettivo finale è proprio trasmettere l’ennesima emozione a tutti i player e appassionati di que56 www.peoples.it
sta disciplina.
Una ritrattista, Katherine Bottellini, sarà in sala
e a ridosso dei tavoli televisivi immortalerà i momenti del torneo e i suoi protagonisti per raccontare con un altro mezzo, il ritratto (oltre alle parole, le
immagini e le foto), il People’s Poker Tour.
In ogni tappa una serie di disegni scandiranno
momenti, tempi, luoghi, volti, emozioni in generale. E forniranno un altro punto di vista a chi vorrà
entrare nel variegato mondo di People’s e a chi già
ne fa parte.
Infine, durante l’ultima tappa, tutti i disegni saranno raccolti in una mostra dedicata a tutti i player di People’s e al Poker in generale. Buona visione.
dietro le quinte
Roberto 'RobyS' Sabato
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Le immagini sono coperte
dal diritto d’autore.
Ogni violazione sarà perseguita
a norma di legge.
di Tullio Musto
People’s Poker & Lifestyle magazine giugno 2012 57