De Castro: braccio di ferro sulla Pac
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De Castro: braccio di ferro sulla Pac
[ ATTUALITÀ ] 14 Terra e Vita n. 2/2014 11 gennaio 2014 [ RIFORMA 20142020 ] Si aprirà fra le istituzioni Ue con la traduzione dei regolamenti in norme dettagliate De Castro: braccio di ferro sulla Pac [ DI FEDERICA LEVI ] Da modificare aiuti accoppiati e sviluppo rurale L a lunga gestazione della Politica agricola comune non si esaurisce con l’ap provazione formale da parte dell’Europa. Ora si apre la fase applicativa, che inciderà non poco sul disegno definitivo del la riforma, e sulla quale è impe rativo vigilare. Questo il monito lanciato dal presidente della commissione Agricoltura del Parlamento europeo, Paolo De Castro, nel corso della presenta zione del Report annuale sulle attività svolte dalla Comagri. «Il 2013 non è stato un anno come gli altri, è stato l’anno del la Pac. Una riforma figlia di un percorso lungo e complesso, che ha rappresentato una prova de cisiva per il Parlamento. Prova, però, che non si conclude qui». Il primo ostacolo da superare, ha spiegato il presidente, sono i [ IN AGENDA Promozione e sementi cosiddetti “atti delegati” che servono a tradurre i regolamenti in norme dettagliate su come gli Stati membri devono applicare la riforma. E qui, a parere di De Castro, si aprirà un nuovo brac cio di ferro tre le istituzioni co munitarie: «Le bozze che circo lano non ci piacciono. L’impres sione è che la Commissione tenti di recuperare quanto ha perso in sede di negoziato. È dunque in tenzione della Comagri modifi care almeno 1015 punti, in par ticolare per quanto riguarda gli aiuti accoppiati». La bozza della Commissione prevederebbe che gli Stati possano applicare l’aiu to accoppiato a uno specifico comparto solo in caso di “seve ro” calo della produzione. Una scelta, per De Castro, «inaccetta bile, perché non si può aspettare la crisi». Altro nodo cruciale su cui vi gilare, lo sviluppo rurale: «Qui mi auguro che la logica territo riale non prevalga su quella set toriale. Il nostro obiettivo de v’essere difendere l’agricoltura e le aziende italiane». In tale ot L’ [ Paolo De Castro. tica, ha precisato, sarà impor tante verificare anche come in tenderanno muoversi le altre nazioni, per evitare di perdere competitività. «In questo ambi to il nostro compito è formal mente concluso. Saremo al fian co delle istituzioni in qualità di supporto». Nei prossimi mesi sono però numerose le tematiche sulle quali il Parlamento europeo sa rà chiamato a offrire il proprio contribuito. Si parte dai regola menti sulla promozione delle aziende all’estero alla lotta allo spreco alimentare, agli accordi internazionali di libero scambio. Tra le questioni di maggiore at tualità, il cosiddetto sistema di etichettatura a “semaforo”, aspramente criticato dal nostro Paese: «La Comagri è compatta agenda agricola europea si mantie ne fitta anche nel 2014: tra le novità più importanti in discussione vi sono i regolamenti sulla promozione all’estero delle imprese e sui semi e le piante da propagazione. Il primo, ha spiegato il presidente della Comagri, Paolo De Castro, è un pacchetto di proposte per favorire l’export di tutti i comparti agroalimentari, sulla scia di quanto viene fatto per il vino. «Il punto debole della proposta è la dotazione finanziaria: appena 60 milioni di euro per il primo anno, a crescere. Stiamo lavorando sulle nel respingere la proposta – ha assicurato –. Questo metodo non informa i consumatori, ma ne condiziona l’acquisto utiliz zando criteri di valutazione as sai opinabili. Sono fiducioso che la norma non passerà, anche perché spinta esclusivamente dalla Gran Bretagna e da alcuni gruppi distributivi». E a proposito di pressioni, De Castro ha ricordato come, grazie al Parlamento europeo, il bari centro degli interessi comunitari si sia spostato a Sud. «È stato un cambiamento epocale che an drebbe maggiormente sfruttato dalle nostre rappresentanze agricole, così come viene fatto da quelle ambientaliste. Certo in futuro speriamo di avere un commissario un po’ più attento e meno succube delle lobby nord europee». Il presidente ha infine voluto spostare l’attenzione sul l’Expò 2015, annunciando che il 29 gennaio si svolgerà a Bruxel les una grande assise «perché l’esposizione rappresenta un’oc casione straordinaria per l’intero continente». n risorse, anche cercando di introdurre criteri di flessibilità che per mettano il cofinanziamento nazionale. L’obiettivo è approvarlo pri ma della fine della legislatura». Il secondo riguarda la commercializzazione di sementi e mate riali di propagazione vegetale. La proposta della Commissione Ue è raggruppare le 12 direttive vigenti in un unico regolamento. Per De Castro «si tratta di un tema particolarmente delicato, che non si può affrontare con un unico testo, oltretutto particolarmente complesso. La Comagri ha presentato un emendamento di rigetto della norma e sento di poter dire che nel corso di questa legislatura non verrà approvato». nF.L.