PERÙ MIGRANTE - Progettomondo Mlal
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PERÙ MIGRANTE - Progettomondo Mlal
PERÙ MIGRANTE Il compito di ProgettoMondo Mlal è lavorare perché si riducano questi squilibri L’ECONOMIA CRESCE RAPIDAMENTE NON CALANO POVERTÀ E INGIUSTIZIE Carissimi Sostenitori, l’economia peruviana cresce a “ritmi asiatici”, con un Pil salito di quasi 9 punti percentuali e un reddito annuo procapite che ha raggiunto la soglia dei 5 mila dollari. Sono aumentati di circa il 6% i consumi, del 18% gli investimenti privati e addirittura del 31% quelli pubblici, per nuove strutture e nuovi servizi. Tutto ciò senza causare tensioni inflazionistiche, con un incremento dei prezzi nel 2010 contenuto al 2%, e con un aumento di oltre il 3% dell’occupazione. Permangono comunque nel Paese profondi squilibri, come la forte disuguaglianza sociale: il numero delle persone che vivono sotto la soglia della povertà, nelle città, è lievemente calato nello scorso quinquennio, mentre nelle zone rurali andine e amazzoniche supera il 65%. Restano così elevate le tensioni sociali, con scontri frequenti e sanguinosi tra polizia e comunità indigene e rurali. Il compito di ProgettoMondo Mlal è quindi di lavorare affinché questi squilibri si riducano. Perciò operiamo in due ambiti sociali di forte vulnerabilità: il lavoro minorile e l’emigrazione. Il Progetto Il Mestiere di crescere sta rendendo concreto in Perù il diritto dei minori a un lavoro dignitoso, compatibile con la scuola, e sta creando le condizioni perché una sana alimentazione, e la possibilità di curarsi, siano ogni giorno garantiti ai bambini lavoratori. Perù Migrante, Progetto sul tema della migrazione, ha avviato invece con Forum Solidaridad Perù, Defensoria del Pueblo e Fondazione ISMU, le attività finalizzate a promuovere i diritti dei migranti e a rafforzare la lotta al traffico di esseri umani, purtroppo molto diffuso. Intanto il Perù attende l’esito delle elezioni presidenziali che non sarà ininfluente sulle stabilità e sulle prospettive del Paese, con una conferma o meno delle linee di risanamento finanziario del settore pubblico e dell’apertura ai mercati oltre che con una maggiore o minore propensione agli interventi in materia di politiche educative e sociali. In ogni caso il vincitore dovrà tenere conto della maggioranza della popolazione peruviana che, soddisfatta pur in misura differenziata dalla crescita economica, vuole che i benefici della crescita si traducano in un più diffuso miglioramento della condizione sociale. Ivana Borsotto Programmi Area Andina ProgettoMondo Mlal GIUGNO 2011 PROGETTO Secondo le ultime stime i peruviani e le peruviane presenti in Italia sono circa 100mila, di cui oltre 13mila sono irregolari PERù MIGRANTE: UN PROGETTO PER I DIRITTI DEI MIGRANTI E CONTRO IL TRAFFICO ILLEGALE Piú di 3 milioni di peruviani e peruviane vivono fuori dal loro Paese d’origine: la migrazione internazionale costituisce un’alternativa alle proprie condizioni di vita e, dunque, un’opportunità per avere un miglior progetto di vita, anche se non sempre questo processo è sgombro da difficoltà e pericoli. Il processo migratorio non è infatti mai privo di contraddizioni e vi alberga facilmente la violazione dei diritti umani più elementari: le persone coinvolte sono più vulnerabili nelle decisioni, maggiormente vittime di inganni o del disinteresse delle autorità, e parallelamente, il fenomeno può essere sottostimato per mancanza di solidarietà o per la risposta insufficiente che offre in questo caso la società civile e lo Stato. Grazie, o a causa di queste contraddizioni, la trappola-attrazione della migrazione clandestina o della tratta di migranti è ovviamente dietro l’angolo. L’Italia è ad esempio uno dei Paesi che riceve una maggior quantità di migranti peruviani. Secondo stime recenti, i peruviani e le peruviane attualmente presenti in Italia, sono circa 100mila, di cui oltre 13mila sono irregolari. Circa la metà si trova in Lombardia dove, nel luglio del 2010, si stimavano quasi 48mila presenze, per la maggior parte donne (58,4%), con una quota di irregolari pari all’11%. E la migrazione internazionale porta necessariamente con sé tre grandi temi: la promozione dei diritti umani, la governabilità democratica e una nuova idea di solidarietà internazionale basata sulla corresponsabilità sui grandi processi globali. Tematiche che vedono impegnate il lavoro di ProgettoMondo Mlal in Perù. Il progetto Perú Migrante nasce appunto in questo contesto, e si propone di intervenire per ridurre il livello di vulnerabilità legale, sociale ed economica dei migranti attuali e potenziali; vulnerabilità derivata dal traffico illegale di migranti dal Perú verso l’Europa, e in particolare l’Italia, e altri paesi dell’America Latina. Nello specifico, Perú Migrante intende potenziare e rafforzare i meccanismi di protezione dei diritti dei migranti, regolari e non, grazie alla prevenzione della migrazione clandestina e al contrasto della tratta di migranti in Perú, attraverso iniziative promosse e condotte dalle associazioni della società civile e dagli enti pubblici naturalmente proposti alla difesa dei diritti IL PA RT N E R ISMU PER I PERUVIANI A MILANO La Fondazione ISMU, già dal 1991 Fondazione Cariplo-ISMU, è un ente scientifico autonomo e indipendente che promuove studi, ricerche e iniziative sulla società multietnica e multiculturale, con particolare riguardo al fenomeno delle migrazioni internazionali. Su spinta dell’allora Console generale del Perù a Milano che, nel 2007, chiese a Fondazione Ismu di mettere a punto strumenti e strategie per favorire l’integrazione delle cittadine e dei cittadini peruviani, attraverso una maggiore conoscenza reciproca, nasce il Progetto Perù. Da allora sono state progressivamente realizzate diverse attività: prima su tutte la creazione di un Tavolo Perù, che nel corso del tempo ha riunito, con Ismu e il Consolato Generale del Perù a Milano, istituzioni quali Regione Lombardia, Rete Italia-America Latina (RIAL), Pastorale dei Migranti della Diocesi di Milano, Fondazione Cariplo, Fondazione Verga e Civiche raccolte extraeuropee del Castello Sforzesco di Milano. In quest’ambito sono anche stati pubblicati due volumi: “Nuovi milanesi: peruviane e peruviani a Milano”, un vero e proprio vademecum su una delle comunità straniere più numerose nel capoluogo lombardo, e il volume “Vite Transnazionali? Peruviani e peruviane a Milano”di Marco Caselli, sui risultati di un progetto di ricerca sulle condizioni di vita e delle aspettative dei cittadini peruviani presenti nell’area milanese e sulle dinamiche a carattere transnazionale nell’esperienza di queste persone. Sempre in tema di migrazione e del Paese Perù, con l’obiettivo di ridurre i livelli di vulnerabilità legale, sociale ed economica dei migranti peruviani, provocata dalla migrazione clandestina e dalla tratta di persone verso Europa, Italia e altri paesi dell’America Latina, Fondazione ISMU è da quest’anno il partner italiano di ProgettoMondo Mlal per la realizzazione del progetto Perù Migrante. Altre info: www.ismu.org umani. In Perú Defensoria del Pueblo è l’Oganizzazione pubblica chiamata ad occuparsi di assistere e accogliere tutte le richieste o lamentele da parte di quei cittadini che ritengono che i loro diritti siano stati violati, o non salvaguardati, da parte dello Stato. Partner nel progetto Perú Migrante, Defensoria del Pueblo si propone di rafforzare e potenziare le capacità e competenze dei propri dipendenti nell’assistere i cittadini peruviani per quanto riguarda la violazione dei diritti dei migranti. E a questo scopo sta pianificando, proprio nell’ambito del Progetto, un corso di formazione per i suoi dipendenti e diversi scambi internazionali con organizzazioni similari e altre organizzazioni che assistono i peruviani all’estero, in particolare i consolati, in Argentina, Cile e Italia. Inoltre, Defensoria del Pueblo, intende disegnare e applicare un nuovo protocollo di attenzione ai cittadini per quanto riguarda le tematiche di violazione dei diritti dei migranti. Defensoria del Pueblo non può fare leggi, ma le sue proposte e raccomandazioni non possono essere ignorate da chi governa. A tal proposito DP si propone di preparare un rapporto sulla situazione dei peruviani e delle peruviane, soggette al processo di devoluzione (espulsione) dall’Italia, con l’obiettivo di identificare le principali problematiche e i fattori di vulnerabilità derivati dalla vigente normativa europea sull’espulsione di immigrati, in maniera da poter presentare proposte e raccomandazioni al governo peruviano e influire sulle politiche internazionali. Grazie a Forum Solidaridad Perù (FSP), organizzazione non governativa peruviana partner di ProgettoMondo Mlal in qsto Progetto, saranno poi coinvolte anche le diverse associazioni della società civile. Forum Solidaridad Perù si propone appunto di creare una Rete di tutte quelle associazioni interessate al tema migratorio. Rete che vuole, e deve, avere un ruo- lo di advocacy e incidenza sulla politica nazionale per far si che il tema migratorio entri a far parte dell’agenda e del dibattito pubblico. Inoltre, per gli operatori delle diverse organizzazioni e per i funzionari pubblici interessati, verrà organizzato un corso di formazione, un Diplomato, con il supporto delle Università locali. Un ulteriore obiettivo del progetto Perú Migrante è però coinvolgere in Perú in prima persona i familiari dei peruviani già emigrati, in qualità di potenziali migranti a loro volta, ma anche quali testimoni per i propri cari dei diritti violati. A questo fine, e per tutte le attività già dette, si lavorerà anche in stretta collaborazione con la Fondazione italiana ISMU che sostiene Defensoria nella ricerca sui peruviani vittime di espulsione e che in Italia coinvolgerà i membri delle Associazioni di Peruviani, e in particolare quelle presenti nelle città di Milano, Genova e Torino, identificate come le città con maggior presenza di cittadini peruviani. In contemporanea saranno coinvolti i gruppi, formali e non, di familiari in Perú, e in particolare nelle provincie che risultano luogo di maggior partenza di peruviani verso mete internazionali, e cioè Lima, Arequipa, Trujillo e Huancayo. Essenziale infatti, per raggiungere gli obiettivi del Progetto, sarà sensibilizzare e coinvolgere l’opinione pubblica in generale, in Perú e in Italia, come negli altri Paesi coinvolti (in particolare Cile e Argentina) - così come i funzionari degli enti statali peruviani -, sulle conseguenze della migrazione illegale. Verranno poi promosse varie campagne di informazione e di sensibilizzazione, sia in Perú che in Italia, nell’ambito delle quali sarà presentato materiale informativo (cartaceo, video, radio) per illustrare pericoli e risvolti della migrazione illegale. Allo stesso modo si intende offrire un supporto concreto per quelle istituzioni, in particolare i Consolati, che hanno il compito di seguire i cittadini peruviani durante il processo migratorio. Infine, come principale strumento non solo informativo ma di vera e propria comunicazione, il Progetto prevede la creazione di una pagina web dedicata (www.perumigrante.org), in cui pubblicare le novità e i materiali di interesse, e che possa fungere anche da spazio di interazione tra i cittadini peruviani o i loro cari, dove ospitare testimonianze, storie, ma anche segnalazioni e denunce. In questo modo, proprio come recita lo slogan del Progetto, ogni singolo cittadino si fa protagonista por una migración digna con derechos. Daniela Grisi Capoprogetto Perù Migrante ProgettoMondo Mlal Perù “SFATIAMO IL MITO DELLA MIGRAZIONE” Partono per la Bolivia, l’Ecuador, e qualche volta per l’Argentina e il Cile. Ma buona parte di quei 3 milioni di peruviani che cercano fortuna fuori dai loro confini (su una popolazione di 26 milioni), raggiungono anche l’Europa, in particolare Spagna e Italia. Completamente ignorate, se non mal viste dalle ambasciate dei nuovi Paesi in cui vanno a vivere, queste persone sono alla fine abbandonate a se stesse, e spesso fin dall’inizio impigliate in una schiavitù economica, che le vede debitrici di migliaia di euro al posto di finti contratti di lavoro utili solo a partire. “Le ambasciate italiane o estere trattano male chi chiede un visto, ci sono molti sospetti e solo negli ultimi anni si inizia a parlarne”, dice Romulo Torres, rappresentante di Forum Solidaridad Perù, partner locale di ProgettoMondo Mlal nel nuovo programma Perù Migrante. “La politica non riconosce il diritto di migrare o viaggiare e, a parte le ambasciate, è quindi il governo stesso che non aiuta a ragionare sul tema della migrazione”. Ma per il rappresentante di Forum anche gli stessi migranti contribuiscono a restituire in patria un’immagine errata della realtà che affrontano all’estero. “Chi parte restituisce al paese d’origine un’immagine distorta della propria nuova vita: per esempio chi fa la badante racconta di essere infermiera e in generale tutti mandano regali e soldi B R E V I l’intervista Romulo Torres di Forum Solidaridad Perù, partner locale di ProgettoMondo Mlal a casa, facendo credere alle loro famiglie che tutto procede per il meglio. Ma al momento del ricongiungimento il palco cade. Con il nuovo Progetto puntiamo a far sapere alla gente quali sono le reali condizioni del migrante e quanto sia importante, da parte di chi resta, usare bene le rimesse e non fare la bella vita in Perù, per poi ritrovarsi a una condizione di povertà al momento del ricongiungimento”. Anche se l’aspirazione ultima è quella di tornare in Perù, mutui e debiti economici rendono infatti la maggior parte delle volte impossibile il rientro. Perché la società civile sia più informata e possa aver voce in tema di difesa dei diritti umani dei migranti, e per informare appunto sulla realtà che si troverà nel paese di destinazione e sulla crisi economica mondiale, negli ultimi anni sono nati una serie di osservatori sulla migrazione in diverse città del Perù. “Negli anni ’70 quella peruviana era spesso una migrazione dovuta alla protesta politica”, continua Torres. “Dalla fine degli anni ’80 ha preso il via una seconda migrazione più generale dettata dalla povertà, la stessa che si è poi trascinata fino ai giorni nostri”. Chiara Bazzanella Comunicazione ProgettoMondo Mlal • L’EQUIPE È GIÀ AL LAVORO. Dopo aver costituito la direzione operativa, si sta procedendo alla selezione del personale ancora vacante per completare l’equipe tecnica del Progetto, e in particolare per quanto riguarda il personale che lavorerà nelle province di Arequipa, Trujillo, e Huancayo. Il Progetto è stato presentato pubblicamente a Lima lo scorso 29 aprile e prossimamente verranno organizzati eventi di presentazione anche nelle diverse province. A breve sarà anche funzionante la pagina web: www.perumigrante.org • MADRI AL TELEFONO. Come ogni anno, in giugno, viene celebrata la Settimana dei Familiari degli Immigrati. Il nostro Progetto parteciperà all’organizzazione di alcuni eventi inseriti nella manifestazione, tra i quali la presentazione della ricerca “Madres de Locutorios”, ovvero delle madri che praticamente crescono i loro figli al telefono, sentendoli cioè solo attraverso le cabine telefoniche per chiamate internazionali. • VITTIME DI ESPULSIONE. Nel mese di luglio il nostro partner Defensoria del Pueblo, con la collaborazione di Fondazione ISMU, avvierà una ricerca sulla situazione dei migrati peruviani sottoposti al processo di espulsione dall’Italia. I dati serviranno anche a valutare le situazioni che maggiormente portano all’espulsione e, eventualmente, episodi di violazione dei diritti umani. Nel mese di agosto avrà inizio il corso di formazione per i dipendenti di Defensoria del Pueblo. viale Palladio 16, 37138 Verona, tel. 045 8102105, e-mail: [email protected], www.progettomondomlal.org Versamenti (intestati a ProgettoMondo Mlal Onlus): c/c postale 12808374 c/c bancario, Banca Popolare Etica (IBAN IT 63 H 05018 12101 000000512690), causale “Progetto Perù Migrante”