Gestione del Rischio e Compliance
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Gestione del Rischio e Compliance
Gestione del Rischio e Compliance Gestione dei rischi ambientali e sociali Una sana gestione del rischio richiede una profonda comprensione dei diversi tipi di rischio, inclusi quelli ambientali e sociali e il potenziale effetto sui risultati finanziari e sullo stato patrimoniale. Due dei nostri impegni, l’Impegno Ambientale e l’Impegno in materia di Diritti Umani di UniCredit descrivono l’approccio, i ruoli e le responsabilità, così come i principi, le norme, le procedure e i sistemi adottati da UniCredit al fine di prevenire e gestire gli impatti ambientali, sociali e sui diritti umani e i rischi nelle nostre attività e nella nostra catena del valore1. Attraverso la policy Principi Generali di Gruppo per l’Attività Creditizia e altre prassi e policy specifiche, UniCredit valuta e gestisce non solo gli impatti economici e finanziari tradizionali, ma anche quelli non finanziari, inclusi quelli legati al rischio ambientale, sociale e reputazionale e connessi alle attività e ai risultati in ambito sociale e ambientale dei clienti. A tal fine, UniCredit implementa e integra gli Equator Principles (EP) nelle transazioni di finanziamento dei progetti soggetti a tali requisiti e adotta policy dettagliate per i settori più sensibili ai rischi sociali e ambientali, monitorando al contempo l’esposizione del portafoglio e altre problematiche in tema di rischi ambientali, sociali e reputazionali con riferimento a specifici settori. In aggiunta, continuiamo a ricercare metodologie più avanzate per una migliore valutazione dei rischi finanziari connessi all’impatto ambientale e ai rischi regolamentari2. Nel 2015, abbiamo avviato un progetto dedicato per consolidare ulteriormente la nostra comprensione delle modalità con cui possiamo influire sui diritti umani e quindi la nostra capacità di gestire gli impatti e i rischi collegati. In linea con i nostri impegni ci adoperiamo per diffondere, in tutto il Gruppo, una solida cultura del rischio che pone gli aspetti ambientali e sociali tra le proprie priorità. Attuazione degli Equator Principles UniCredit ha adottato gli EP come quadro di riferimento della gestione del rischio per determinare, valutare e gestire i rischi ambientali e sociali nei diversi progetti. Gli EP mirano principalmente a fornire uno standard minimo per la due diligence a supporto di decisioni responsabili in materia di rischi. Nel 2003, UniCredit è stato tra i primi gruppi al mondo ad adottare i 10 principi che costituiscono gli EP. Da allora, il Gruppo ha contribuito attivamente allo sviluppo di tale quadro di riferimento. Queste attività hanno consentito a UniCredit di maturare un’esperienza significativa che ha agevolato l’attuazione degli stessi a livello di Gruppo e ha contribuito a un rafforzamento del nostro impegno in materia di stakeholder engagement. Gli EP3 si applicano alle attività di project finance advisory, project finance, a determinati finanziamenti correlati al progetto (project-related corporate loans) e ai prestiti ponte (bridge loans) in tutti i settori industriali. Collaboriamo con i nostri clienti per identificare, valutare e gestire i rischi ambientali e sociali e gli impatti in modo strutturato e su base continuativa. Gli EP si basano sugli standard socio-ambientali (Performance Standards) dell’International Finance Corporation (IFC) e sulle linee guida per ambiente, salute e sicurezza (Environmental, Health and Safety Guidelines) della Banca Mondiale. La funzione EP Advisory coordina e supporta l’implementazione del quadro di riferimento EP a livello di Gruppo. Gli EP sono stati integrati nelle diverse policy interne, fornendo uno standard minimo per la due diligence e un sistema di mitigazione degli impatti e di supporto a un processo decisionale a livello di Gruppo in modo sostenibile. Queste policy includono la Special Credit Policy Project Finance Transactions e la Global Policy on Structured Trade and Export Finance. Le Policy definiscono ruoli, responsabilità e principi base oltre che il processo degli EP per la valutazione dei rischi non finanziari nell’ambito di progetti specifici. In conformità con tale policy, l’Internal Equator Principles Risk Screening Tool (strumento di screening interno) per i progetti di categoria A e B e il parere non vincolante (NBO) degli EP sono stati integrati nell’ambito del processo di autorizzazione4. In conformità agli EP e, ove necessario, ci si avvale di esperti in materia ambientale e sociale indipendenti affinché assistano il nostro team. I documenti di finanziamento e le relative clausole contrattuali (covenants) sono rivisti dal team specializzato, dall’ufficio legale interno e, dove necessario, da specialisti in campo tecnico, ambientale e sociale. 1. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito web www.unicreditgroup.eu. 2. Maggiori informazioni sono disponibili nel capitolo Capitale Naturale del Bilancio Integrato 2014 e 2015. 3. Per maggiori informazioni si rimanda al quadro di riferimento degli EP - www.equator-priciples.com. 4. Progetti con potenziali impatti sociali o ambientali sfavorevoli significativi (per la Categoria A) e limitati (per la Categoria B). Per maggiori informazioni si rimanda al quadro di riferimento degli EP. 22 Bilancio Integrato 2015 • UniCredit INTRODUZIONE IL NOSTRO OBIETTIVO E LA NOSTRA IDENTITÀ Governance IL NOSTRO CONTESTO OPERATIVO LA NOSTRA STRATEGIA SOSTENIBILE Gestione del Rischio e Compliance Promuoviamo regolarmente gli EP all’interno del gruppo grazie a specifici workshop e iniziative di formazione per rafforzare la nostra capacità di attuazione degli EP all’interno della nostra organizzazione. Nel 2015, più di 140 dipendenti delle divisioni Risk Management e di Business, compreso il Corporate and Investment Banking, hanno partecipato a 7 workshop interattivi sugli EP e a sessioni di formazione personalizzate per le esigenze delle diverse funzioni. I partecipanti ricevono una formazione approfondita che introduce gli EP e gli standard della Banca Mondiale, sfruttando la condivisione delle conoscenze maturate dai colleghi e proponendo esempi pratici per la valutazione di rischi finanziari, sociali e ambientali, oltre che di altri aspetti rilevanti. La funzione EP Advisory, insieme a Group Sustainability, rappresenta UniCredit nell’Associazione degli EP (EP Association). Il mandato triennale di UniCredit come membro dello Steering Committee è scaduto a novembre 2015. Coerentemente con la strategia della EP Association e i principi della buona governance, per consentire una regolare rotazione, UniCredit ha deciso di non ricandidarsi per un ulteriore mandato. Ciò nonostante, continueremo a essere proattivi e a impegnarci nelle attività della EP Association e in quelle iniziative dei gruppi di lavoro che sono coerenti con la nostra strategia di business e la nostra presenza geografica. Equator Principles - Progetti valutati, finanziati e oggetto di servizi di advisory nel 2015 Progetti valutati 106 Progetti finanziatiA 27 Project Advisory 3 A. include 26 transazioni di Project Finance e un finanziamento Project - Related Corporate Loan. Equator Principles - Numero di progetti finanziati per categoria di rischio Categoria di rischioA Categoria A Categoria B Categoria C Totale 2015B 7 10 10 27 2014B 4 10 3 17 2013B 3 9 10 22 A. Categoria A: Progetti con impatto sociale e ambientale significativo dagli effetti irreversibili o straordinari; Categoria B: Progetti con limitato impatto sociale o ambientale dagli effetti non rilevanti numericamente, generalmente situati in specifici luoghi, ampiamente reversibili e prontamente riconducibili attraverso misure di mitigazione; Categoria C: Progetti con un impatto sociale o ambientale minimo o nullo. B. Progetti finanziati da UniCredit SpA, UniCredit Bank AG e UniCredit Bank Austria AG.; nel 2015, altre 3 transazioni di Project Finance Advisory sono state concluse. Equator Principles - Numero di progetti finanziati nel 2015 per categoria di rischio e settore Settore RisorseA Energia Infrastrutture Totale A. Compresi petrolio e gas, prodotti minerari e metalli. Categoria A 3 1 3 7 Categoria B 1 5 4 10 Categoria C 0 8 2 10 Equator Principles - Numero di progetti finanziati nel 2015 per categoria di rischio e regione Regione Europa: UE Extra UE Nord America e Messico Africa Asia e Australia Totale Categoria A 1 4 0 1 1 7 Categoria B 7 2 0 0 1 10 Categoria C 10 0 0 0 0 10 Equator Principles - Numero di progetti finanziati nel 2015 per Paese DesignatoA e con una Revisione Indipendente (Independent Review)B Paese Designato e Revisione Indipendente Paese Designato Revisione Indipendente Categoria A 1 7 Categoria B 7 10 Categoria C 10 6 A. I Paesi Designati (Designated Countries) - sono quei paesi che si ritiene dispongano di una solida governance in materia ambientale e sociale, sistemi legislativi e capacità istituzionale atte a proteggere le persone e l’ambiente. La lista dei paesi considerati come Designated Countries è disponibile sul sito web dell’Equator Principles Association. B. La Revisione Indipendente (Indipendent Review) è una revisione della Documentazione di Valutazione, inclusa la documentazione relativa al Piano di Gestione Ambientale e Sociale (ESMP), il Sistema ambientale e Sociale (ESMS) e il processo di coinvolgimento degli stakeholder a cura di un consulente ambientale e sociale indipendente. UniCredit • Bilancio Integrato 2015 23 GESTIONE DEL RISCHIO E COMPLIANCE La Turkey Aegean Refinery (STAR) di SOCAR è un progetto greenfield di una raffineria su larga scala di conversione del greggio con una capacità di distillazione di 214.000 barili al giorno (10 milioni di tonnellate l’anno) sita sulle coste dell’Egeo in Turchia. UniCredit ha operato come unico Financial Advisor. Si tratta del maggior progetto estero ad oggi in Turchia con un investimento totale pari a 5,6 miliardi di dollari, di cui 3,2 miliardi finanziati da prestiti bancari tramite una serie di Agenzie per il Credito all’Esportazione (Export Credit Agencies) e finanziatori di debiti commerciali. UniCredit ha altresì coordinato le attività di copertura (hedge coordinator) ed è stata selezionata come hedging bank. Le attività di avviamento sono previste per la fine del 2017/inizio 2018 con la produzione commerciale che dovrebbe iniziare nel 2018. Il contratto Engineering Procurement Construction (EPC) coinvolge alcuni appaltatori qualificati per progetti chiavi in mano nel settore petrolifero e del gas e un agente tecnico riconosciuto che valuta e monitora l’avanzamento del progetto. Questo progetto rientra nella Categoria A degli EP ed è pertanto necessario, tra gli altri aspetti, il rispetto dei Performance Standards dell’IFC e degli European Bank for Reconstruction and Development (EBRD) Performance Requirements. In aggiunta, un esperto esterno è stato incaricato come consulente ambientale e sociale dei finanziatori affinché provveda a un costante monitoraggio delle questioni ambientali e sociali. Il progetto Bilkent Integrated Health Campus ad Ankara, in Turchia, con una disponibilità di posti letto pari a 3.704, rappresenta uno dei 3 maggiori ospedali al mondo ed è il campus medico integrato di più grandi dimensioni in Turchia. Il contratto di partnership tra settore pubblico e operatori privati, sottoscritto con il governo turco, prevede un periodo di costruzione di 42 mesi e un successivo periodo di gestione di 25 anni, con il Ministero della Salute turco come controparte. UniCredit, insieme alla sua affiliata locale Yapi Kredi, ha avuto un ruolo chiave come unico Financial Advisor per la società del progetto, per gli sponsor e le agenzie multilaterali coinvolte nel progetto. La maggior parte dei pagamenti per il finanziamento con una durata di 18 anni deriva dalla disponibilità dei pagamenti nel corso del periodo operativo che si prevede decorrerà dal 2018, dopo il completamento dei lavori per l’intero campus medico. La valutazione dell’impatto ambientale e sociale (ESIA) del progetto, condotta da un consulente esterno, è stata realizzata sulla base degli standard socio- ambientali (performance standards) dell’IFC. Il progetto rientra nella Categoria A degli EP ed è stato analizzato per tutti i suoi potenziali impatti ambientali e sociali, ivi compresi la qualità dell’aria, la gestione dei rifiuti e la produzione di acque reflue così come i potenziali aumenti legati all’inquinamento acustico e al traffico. Il rapporto di due diligenze in materia ambientale e sociale (Environmental and Social Due Diligence Report) redatto per i Mandated Lead Arranger (MLA) ha incluso un’analisi degli scostamenti (gap analysis) per valutare la conformità del progetto: alle leggi nazionali turche, ai Performance Standards (2012) dell’IFC, agli EBRD Environmental and Social Policy and Performance Requirements (2008), alle linee guida EHS dell’IFC, alle direttive dell’Unione Europea applicabili e alle best practice internazionali. Prima della chiusura del finanziamento è stato confermato che il progetto è conforme agli Equator Principles III. La relazione mensile sul monitoraggio delle attività di costruzione redatta dal consulente tecnico e ambientale dei finanziatori contiene informazioni approfondite sul controllo degli aspetti ambientali, della salute, della sicurezza e della qualità nel periodo di rendicontazione. UniCredit, insieme ad altre 5 banche commerciali e alla Banca Europea per gli Investimenti (BEI) ha organizzato il finanziamento del progetto Ijmond Sea Lock PPP nei Paesi Bassi. Un consorzio composto da appaltatori esperti si è aggiudicato la concessione nella gara d’appalto organizzata da Rijkswaterstaat e successivamente ha raccolto oltre 540 milioni di finanziamenti a medio e lungo termine. Il progetto include essenzialmente la progettazione, la costruzione, il finanziamento e 26 anni di manutenzione, di un nuovo sistema nel complesso di chiuse di Ijmond. La collocazione scelta è vicino al North Lock, ormai in funzione dal 1929 e che tra pochi anni raggiungerà la fine del proprio ciclo economico e di utilizzo. Con una lunghezza totale di 500 metri, una larghezza di 70 metri e una profondità di 18 metri, la nuova chiusa di Ijmond sarà la più grande al mondo nella sua categoria. Sita all’ingresso del canale del Mare del Nord, servirà tutta la regione di Amsterdam e rientrerà nel sistema di difesa delle coste olandesi. La nuova chiusa promuoverà la crescita economica nell’area aumentando la capacità di accesso al Porto di Amsterdam dagli attuali 95 milioni di tonnellate di carichi a 125 milioni di tonnellate l’anno e consentirà alle navi più grandi di raggiungere il Porto di Amsterdam. Il progetto richiede interventi di costruzione significativi sia su terraferma sia su mare ed è stato necessario analizzare i potenziali impatti sulla flora e sulla fauna. Un’analisi dettagliata dei costi-benefici sociali e una valutazione d’impatto ambientale sono state eseguite a cura delle autorità e concluse nel 2012. Sulla base degli EP, i Paesi Bassi si qualificano come “Paese Designato” (in precedenza “paese OCSE ad alto reddito”) e, pertanto, il progetto deve essere conforme alla normativa UE di riferimento che è considerata in linea o più stringente degli standard ambientali e sociali (Performance Standards) dell’IFC e delle linee guida per ambiente, salute e sicurezza (Environmental, Health and Safety Guidelines) della Banca Mondiale. 24 Bilancio Integrato 2015 • UniCredit INTRODUZIONE IL NOSTRO OBIETTIVO E LA NOSTRA IDENTITÀ Governance IL NOSTRO CONTESTO OPERATIVO LA NOSTRA STRATEGIA SOSTENIBILE Gestione del Rischio e Compliance Sono in fase di finalizzazione alcuni piani dettagliati di gestione ambientale da concordare con le autorità contraenti e le altre autorità olandesi. Sarà altresì richiesto l’ottenimento di alcuni permessi (anche ai sensi del testo unico sulle acque e delle altre normative applicabili). Il consulente tecnico dei finanziatori, Mott MacDonald, ha classificato il Progetto nella Categoria B ai sensi degli EP ed ha concluso che il progetto sarà probabilmente in grado di soddisfare i requisiti EP durante la costruzione e nelle attività di manutenzione. Tale conformità sarà attentamente monitorata dal team ambientale incaricato della società di progetto così come dalle banche e dalla BEI. Nel 2015, UniCredit ha partecipato a 2 progetti relativi alla rete della metropolitana a Milano, per la linea 5 e la linea 4. Le due operazioni, del valore di diversi miliardi di euro, sono state finanziate da un mix di capitale (equity), finanziamenti pubblici e debito non subordinato. Entrambe le concessioni sono state aggiudicate dal Comune di Milano come concedente; per la linea 4 il Comune è anche socio di maggioranza della società di progetto. Ai due progetti hanno partecipato appaltatori esperti e note società di progettazione. Un ampio gruppo di banche nazionali e internazionali, di investitori istituzionali e di banche multilaterali ha partecipato alle operazioni. Oltre ai finanziatori commerciali, alla linea 5 hanno partecipato anche investitori istituzionali tramite un’emissione obbligazionaria, mentre la linea 4 ha beneficiato dei finanziamenti della Banca Europea per gli Investimenti (BEI). Il progetto per la linea 5 è stato promosso all’inizio degli anni 2000, con una prima tratta (dalla periferia occidentale alla stazione ferroviaria Garibaldi) già finanziata nel 2007 e funzionante dal 2014. La nuova transazione ha rifinanziato il primo progetto e fornito fondi aggiuntivi per un prolungamento dalla stazione Garibaldi all’area urbana di Sempione-Fiera-San Siro. Allo stato attuale la linea 5 è pienamente operativa, liberando così la città di una parte del traffico su strada. Da un punto di vista sociale e ambientale, il progetto è stato rivisto dal consulente tecnico dei Finanziatori che lo ha classificato nella Categoria B. La linea 4 è un progetto greenfield promosso dal Comune con una gara d’appalto nel 2010; la costruzione è iniziata solo nel 2014 per una durata prevista di 8 anni. La linea 4 costituirà un elemento integrante nel sistema dei trasporti di Milano, tagliando da est a ovest la città e il centro e collegando 2 linee della metropolitana già operanti, il sistema ferroviario urbano, la rete ferroviaria nazionale e l’aeroporto cittadino di Linate. Nell’ambito degli EP, sulla base della portata dei potenziali impatti e dei rischi di questo progetto, il consulente tecnico dei Finanziatori ha classificato il progetto nella Categoria B. UniCredit • Bilancio Integrato 2015 25