309 lavoratori passeranno dal 1 settembre alla Newco di cui

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309 lavoratori passeranno dal 1 settembre alla Newco di cui
UNITÀ SINDACALE
Falcri Silcea
GRUPPO UNICREDIT
309 lavoratori passeranno dal 1 settembre alla Newco
di cui IBM detiene la quota di maggioranza.
27 e 28 agosto è proseguita la trattativa
I termini di legge per la procedura di cessione di “ICT Infrastructure management”, già parte integrante di
UBIS, sono stati da tempo superati, ma la trattativa prosegue. Dovevano essere 2 i giorni di confronto con UniCredit,
in realtà solo in data 28 agosto si è riusciti ad entrare nel vivo della trattiva per limitare le ricadute sui lavoratori
coinvolti dalla decisione aziendale già assunta: il loro passaggio da Ubis/UniCredit ad una neo costituita società del
gruppo IBM.
Dopo HP/Hewlett Packard ed Accenture ora è IBM che riceve in appalto una rilevante attività del Gruppo UniCredit
acquisendo, nel contempo, anche i contratti di lavoro delle centinaia di colleghi della neo costituita società Value
Transformer Service VTS, questo è il nome definitivo della Newco.
Dobbiamo rimarcare, come abbiamo fatto con l’Azienda, la nostra preoccupazione per l’incedere vorticoso di queste
esternalizzazioni di lavoratori ed attività dal nostro Gruppo Bancario e ribadire la totale contrarietà rispetto al
progetto Newton ed a tutto quello che queste esternalizzazioni rappresentano, sia dal punto di vista delle
ricadute sui lavoratori coinvolti, sia dal punto di vista della valutazione delle scelte manageriali del Gruppo
UniCredit.
L’obiettivo dichiarato dall’Azienda, come è scritto negli accordi, è quello di “cogliere nuove opportunità di
business”, non solo, ma anche “di garantire la creazione di valore e prospettive professionali di lungo periodo”. Al
momento dobbiamo rilevare, purtroppo, principalmente le preoccupazioni per le prospettive professionali dei colleghi
“ceduti”, dal momento che le nuove società hanno ceduto, a loro volta, parte delle attività appena loro appaltate - vedi
l’uscita di lavorazioni verso la Polonia per ES SSC/HP o verso le isole Mauritius per Abas.
Pertanto, ci troviamo di fronte ad attività italiane di back office svolte da multinazionali non italiane che cedono
attività e, quindi, posti di lavoro fuori dall’Italia, in un periodo di crisi occupazionale del nostro Paese.
Per Unità Sindacale tutta questa “catena di operazioni” non convince né sul piano imprenditoriale, né è
condivisibile sul piano etico/sociale.
E si continua ad essere scettici e preoccupati per il progetto Newton, che procede in svariati rivoli, che sta
modificando la struttura lavorativa di UniCredit e non sta nemmeno dando le risposte dichiarate.
Entrando nel merito della procedura di cessione delle attività IT a Value Transformation Service/IBM, la società alla
quale verranno trasferiti i 309 lavoratori coinvolti: il passaggio avverrà con decorrenza 1 settembre 2013.
Le aziende hanno concordato un appalto di 10 anni, inferiore di 5 anni a quello concordato per Abas/Accenture.
Abbiamo evidenziato che è necessario individuare adeguate garanzie occupazionali che non siano inferiori a quanto
già concordato nelle operazioni precedenti.
Le attuali localizzazioni dei lavoratori coinvolti nel processo sono molteplici: Ancona, Bologna, Brescia, Milano,
Palermo, Roma, Torino, Verona (che sarà sede legale della società). Abbiamo evidenziato che riteniamo necessario
garantire l’esclusione di rischi di mobilità territoriale, per ora e per il futuro.
Abbiamo evidenziati, inoltre, che riteniamo imprescindibile che i diritti esistenti vengano confermati nel tempo e che è
fondamentale l’iscrizione della società all’ABI ed al Fondo di Solidarietà di settore, per evitare discussioni già accadute
in altre cessioni.
Infine, è necessario trovare soluzioni per mantenere in capo ai colleghi, nel tempo, i diritti alla fruizione del Welfare,
della posizione previdenziale, della copertura sanitaria, delle coperture assicurative e delle condizioni finanziarie di
mutui e prestiti.
Certamente il sindacato ha l’obbligo di fare la sua parte, cercare di garantire il mantenimento nel tempo dei
diritti maturati e di ottenere il massimo delle garanzie occupazionali possibili per i lavoratori coinvolti nell’ambito di
procedure che sono previste dalla Legge. Pertanto, come Unità Sindacale non ci sottraiamo a svolgere appieno
questa funzione, ma ribadiamo che questi processi non li condividiamo e non pensiamo che possano essere la
risposta alle difficoltà del settore.
I prossimi incontri sono stati calendarizzati per i giorni 3 - 4 settembre con data ultima improrogabile del 5
settembre 2013.
Milano, 28 agosto 2013
La delegazione trattante di Unità Sindacale Falcri/Silcea
Gruppo UniCredit