afghanistan, 7 anni e 7 mesi di guerra - Vittorio Agnoletto

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afghanistan, 7 anni e 7 mesi di guerra - Vittorio Agnoletto
AFGHANISTAN, 7 ANNI
E 7 MESI DI GUERRA
La deputata
afgana
Malalai
Joya
GIOVEDÌ 22 MAGGIO 2008 - Ore 21
SALA CONSILIARE DEL COMUNE
CORSO VITTORIO EMANUELE II, 15 - VIGEVANO
NE PARLIAMO CON
MALALAI JOYA
Deputata afgana sospesa dal Parlamento
per aver denunciato la presenza di signori della guerra e narcotrafficanti
VITTORIO AGNOLETTO
❞
Europarlamentare e membro della delegazione Ue-Afghanistan
Quando, quattro anni fa, presi la parola alla Loya Jirga (il tradizionale gran consiglio afgano) per denunciare la
presenza dei signori della guerra e dei comandanti fondamentalisti nei posti di potere, realizzai in un attimo che
la mia vita da quel giorno sarebbe cambiata per sempre. Venni trascinata fuori dall’aula, fra le grida e gli insulti
dei cinquecento membri riuniti. Fui minacciata e costretta a ritrattare, ma non lo feci. Da quel momento la mia voce doveva
diventare quella degli uomini e delle donne afgane, del mio popolo muto, oppresso e ingannato…
Dopo di allora sono sfuggita a quattro attentati e a continue minacce di morte. Hanno raso al suolo il mio ufficio, attaccato
la mia casa, non ho mai più potuto avere una fissa dimora né un posto stabile dove lavorare… Hanno cercato di togliermi la
parola, censurato i miei interventi sui mass media, ma non hanno mai ottenuto il mio silenzio, nè che mi piegassi al potere dei
tanti politici che hanno le mani sporche di sangue…
Porterò la bandiera della mia battaglia in ogni luogo, e continuerò a far conoscere le sofferenze delle donne e degli uomini
della mia terra. Quello che gli Stati Uniti hanno presentato al mondo come un progetto di pace e di democrazia è diventato
un massacro, in tutto e per tutto simile alle sofferenze da cui dicevano di volerci salvare. E’ necessario che l’Europa prenda le
distanze da tutto questo. Le nostre strutture legislative, giudiziarie, esecutive sono infettate dal virus del fondamentalismo e
dalla mafia del narcotraffico. La vita è sempre più dura per la popolazione e soprattutto per le donne, che continuano a morire
di parto, che perdono i loro figli per la mancanza di servizi sanitari. Il numero di casi di suicidio tra le donne afgane non è mai
stato così alto, i matrimoni forzati costringono molte di loro a preferire il suicidio a una vita intollerabile. E vedete come in
effetti, in una situazione come questa, non sia certo il burqa il problema principale…
Molte donne si danno fuoco per sottrarsi alla loro condizione. Sono ragazze vendute a uomini anziani, barattate
per soldi o sottratte con la forza alle famiglie…
VERRÀ PROIETTATO IL FILM
“ENEMIES OF HAPPINESS”
❞
di Eva Mulvad e Anja Al. Erhayem - 2006 - 58’ - Sott. It.
“I nemici della felicità” - Vincitore
dell’“International human rights film award” di Berlino
SEZIONE “ROSA LUXEMBURG” - VIGEVANO
GRUPPO CONFEDERALE
DELLA SINISTRA UNITARIA EUROPEA
- SINISTRA VERDE NORDICA (GUE/NGL)
PARLAMENTO EUROPEO
In collaborazione con il gruppo consiliare di Vigevano del Partito della Rifondazione Comunista - Sinistra Europea
F.i.p. Punto Rosso - Via Boldrini, 1 - Vigevano - 05/2008