Luigi Barni - Comune di Vigevano

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Luigi Barni - Comune di Vigevano
Luigi Barni (1877-1952)
Luigi Barni nacque a Vigevano il 1° ottobre 1877.
Frequentò la Scuola di Disegno e Decorazione all’Istituto
d’Arte Roncalli diplomandosi sotto la guida di G. B. Garberini
e V. Boniforti. Ottenuta una borsa di studio “G. B. Garberini”
si iscrisse alla reale Accademia di belle Arti di Brera di Milano,
dove ottenne il Diploma di Abilitazione all’Insegnamento del
Disegno e il Diploma della Scuola Speciale di Pittura
dell’Accademia di Brera, diretta da Cesare Tallone.
Sposatosi a Livorno con Adele Pozzi, si trasferì a Genova,
Pallanza e varie località occupandosi di decorazioni e affreschi
di chiese e ville, specie nel Gallaratese. Ritornò a Vigevano
allorché si rese disponibile una Cattedra di Disegno in un
Istituto Tecnico Professionale e nel 1906 iniziò l’attività di docente di Disegno e Calligrafia,
passando a ruolo effettivo come Professore di Disegno, fu direttore e preside di scuola, insegnando
fino ad oltre i 70 anni. Proseguì l’attività di decoratore, restauratore e pittore in Italia e all’Estero.
Numerosi furono i riconoscimenti che ricevette a Londra e in Francia. La passione per la storia
locale e l’archeologia lo portarono a ricevere nel 1928 la nomina ministeriale a Ispettore Onorario
dei Monumenti, degli Scavi e degli Oggetti di Antichità e Arte per la provincia di Pavia, rinnovata
nel 1931 per altri 3 anni. Coadiuvato da alcuni allievi affrontò lo studio della storia della Lomellina
e delle origini di Vigevano con approcci sperimentali, cioè con sondaggi e scavi alla ricerca di
reperti archeologici e paleontologici, atti a documentare le origini della Vigevano Gallica, Romana
e Medioevale.
Il prezioso e raro materiale raccolto, accuratamente catalogato, indusse il Prof. Barni a farne dono
alla città con l’intento di costituire un Museo Civico quale fonte di studio e di ricerca per i cultori
della storia e dell’arte. Avuti a disposizione alcuni locali presso il Tribunale iniziò a riordinare tutto
il materiale, con il sogno di poter avere una più degna collocazione presso Palazzo Crespi.
Si impegnò nel proporre l’istituzione di un “Museo della Calzatura e delle Arti produttive”
della Vigevano industriale dei suoi tempi, trovando la piena collaborazione dell’imprenditore
calzaturiero Pietro Bertolini. Si impegnò inoltre affinché venisse istituita una Pinacoteca Civica
da intitolare a Casimiro Ottone. Numerose furono le conferenze tenute e i saggi scritti sui materiali
raccolti corredati da disegni originali. La Fondazione Treccani nella “Storia di Milano” ne utilizzò
una parte.
Il libro “VIGESIMUM: scorci di archeologia,
storia critica e folclore vigevanesi” fu l’ultima
sua fatica, pubblicato nel 1951 un anno prima
della sua morte. In copertina vi è riprodotta
una miniatura originale concepita per la rivista
culturale “VIGLEVANUM”, organo della
Società Vigevanese di Lettere, Storia e Arte,
della quale fu tra i fondatori. Il prof. Barni fu
appassionato cultore della musica classica e
lirica tanto da essere tra i fondatori nel 1925 della Società Corale “I Maestri Cantori”, istituita con
lo scopo di provvedere alle esigenze del teatro civico Cagnoni per la stagione lirica e della quale fu
presidente fino alla scomparsa. A ricordo dell’impegno culturale profuso per la città di Vigevano,
l’Amministrazione Comunale intitolò a Luigi Barni i Musei Civici allestiti in Palazzo Crespi dopo
la sua scomparsa e gli intitolò una via cittadina.