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10 Impresa & territori
Il Sole 24 Ore
Martedì 5 Agosto 2014 - N. 213
STILI&TENDENZE
In breve
EYEWEAR
Un evento a Parigi
per Alain Mikli
DORSOESTRAIBILE
Accessori. La stilista di origini brasiliane Paula Cadermatori crea e produce le sue borse di lusso a Milano
«Credo nel made in Italy»
In sole quattro stagioni i ricavi della start up sono arrivati a 2 milioni
Giulia Crivelli
Per presentare le numerose
novità per il prossimo
autunno-inverno, Alain
Mikli, storico marchio
francese di occhiali
acquisito dal gruppo
Luxottica nel 2012, ha scelto
di organizzare un evento a
Parigi a metà tra moda e
design, in cui gli ospiti
hanno potuto indossare i
modelli da sole e da vista
delle nuove collezioni
(nella foto, l’occhiale da
vista Trait d’union).
PELLETTERIA
«Shopper» charity
da Coccinelle
Attenti a non farsi (piacevolmente) ingannare dalla primissima impressione: Paula Cadermatori ha un’estrema dolcezza di modi e parole ed è una ragazza di poco più di trent’anni
graziosa e con uno sguardo intenso e affascinante. Ma è anche
una giovane donna dalla volontà di ferro, con obiettivi e ambizioni molto chiare, coltivati fin
da quando era bambina.
«Sononata ecresciutainBrasile ma credo di aver amato l’Italia
da sempre, da quando qualcuno
menehaparlato per laprimavolta–racconta nelloshowroommilanese, a due passi da piazza San
Babila –. Mi sono trasferita qui
quasi dieci anni fa, avevo poco
più di vent’anno e una laurea in
industrial design. Mi sono iscritta al master in Fashion accessories dell’Istituto Marangoni e a
seguire ho preso un altro master,
alla Bocconi, perché sapevo che
prima o poi avrei aperto una mia
attività, magari creato un mio
marchio e sapevo che non avrei
potuto farlo senza avere competenze manageriali».
Par di vederla, Paula, che men-
L’ELOGIO DI VOGUE AMERICA
Il numero di agosto
della rivista diretta
da Anna Wintour definisce
le collezioni della designer
«una ventata di aria fresca»
tre trova lavoro nell’ufficio stile
diVersacecontinuaalavorareanche ai suoi sogni e alle sue borse
(prima o poi, c’è da scommetterci, disegnerà anche abbigliamento, ma la passione restano gli accessori), iscrivendosi a concorsi
per giovani talenti e proponendo
i suoi schizzi e prototipi a chiunque possa consigliarla o darle fiducia. «Il marchio l’ho depositato nel 2009 e l’anno dopo ho presentato la mia prima collezione a
Parigi, che forse, spiace dirlo, resta più aperta alle novità e agli
emergenti rispetto all’Italia. Ma
hosemprepensatocheiltraguardo fosse una vetrina milanese e
infattioggi ho uno showroom qui
e in un altro vengo distribuita.
Poi ci sono i social network, che
seguo personalmente, e l’e-commerce, che sta già funzionando
molto bene, persino con le anteprime della collezione autunnoinverno 2014-2015».
Di Paula si è accorta anche Anna Wintour: il numero di agosto
di Vogue America, in edicola da
pochi giorni, ha definito la stilista «una ventata di aria fresca» e
le sue borse «cultish», termine
intraducibile che indica qualcosa che – quasi incredibilmente –
si impone grazie al passaparola
e diventa oggetto di culto in pochissimo tempo.
Nel 2014 il fatturato del marchio supererà i 2 milioni di euro e
leborsesonogià vendutein31Paesi:«InItaliasiamoinquasi50negozi e quasi tutti, all’inizio, li ho
contattati io, insistendo con
chiunque mi rispondesse al centralino per parlare con il proprietario o con il responsabile degli
acquisti – racconta Paula –. Siamo cresciuti in fretta: oggi con
me, nell’ufficio stile, ci sono altre
tre persone e abbiamo ampliato
molto la gamma. All’inizio creavo quasi esclusivamente borse
piccoleomedie,ora abbiamoclutch da sera, shopper e tanti altri
modelli. Il prossimo passo potrebbe essere la piccola pelletteria, poi sarebbe naturale pensare
alle scarpe e poi chissà...»
Un’altra particolarità della stilista brasiliana è che non ha volu-
to creare un logo, ma lasciare che
siano le sue fibbie a identificare
le borse: «Sono quasi dei bijoux
ed è grazie alla maestria dei laboratorichehotrovatoqui aMilano
e dintorni che riesco a realizzarle
proprio come le ho disegnate. Lo
stesso vale per i pellami e il loro
assemblaggio: a volte mi arrabbio un po’ con voi italiani, avete
delle competenze e un patrimonio di know how artigianale di
cui dovreste andare fieri. Invece
vilasciate trascinare dal pessimismo, come se i bei tempi fossero
alle spalle. Dovete reagire, lo dico a Milano e al Paese in generale e mi piacerebbe che qualcuno
lanciasse una specie di manifesto. Potremmo chiamarlo "I believe in Italy", "Credo nell’Italia". Sono sicura che in pochissimo tempo tanti stranieri che qui
hanno trovato una seconda casa
lo firmerebbero».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Fatte a mano. Ci vogliono più di 30 ore per creare una borsa Paula
Cadermatori. Nella foto grande, al centro, il modello Ana. Qui sopra, da
sinistra, le borse Dun Dun e Kate Mademoiselle, per il prossimo autunno
Il debutto
Si chiama B.Live Bag la
borsa creata da Coccinelle
per sostenere il progetto "Il
tempo magico", nato da
un’idea della Fondazione
Magica Cleme in
collaborazione con
l’Associazione Bianca
Garavaglia per creare,
all’interno di alcuni
ospedali, attività riservate
agli adolescenti a cui è stato
diagnosticato un tumore.
Le B.Live sono shopping
bag reversibili in pelle
stampa pitone metal da un
lato e nappa morbidissima
dall’altro.
RETAIL/1
NuovostoreaMosca
per Les Copains
Les Copains ha inaugurato
un nuovo store di 85 metri
nel centro di Mosca,
all’interno del prestigioso
mall Smolenskiy Passage.
Partner del nuovo
monomarca è Cashmere
and Silk, società leader nel
fashion retail di alta
gamma in Russia.
L’apertura segue quelle
recenti di Roma e Milano e
rappresenta un
importante tassello nel
piano di espansione retail
internazionale intrapreso
dall’azienda.
RETAIL/2
Golden Goose
inaugura a Tokyo
Dopo le aperture di
Milano e Seoul, Golden
Goose Deluxe Brand
(GGDB), marchio di
calzature e abbigliamento
lanciato nel 2000 dai due
giovani designer
veneziani Francesca
Rinaldo e Alessandro
Gallo, ha inaugurato un
flagship store a Tokyo,
capitale mondiale di
tendenze.
Lorenza
Pambianco,
dalla pittura
ai tessuti
Prima di entrare in un ufficio stile, Lorenza Pambianco ha studiato architettura e
per un anno ha fatto un corso
di modellista. Contemporaneamente,ha coltivatolapassione per l’arte, disegnando e
dipingendo su carta e altri
supporti. «Ho lavorato per
marchi come Armani, Ferré,
Les Copains, Burani, Brooksfield e poi ho creato la mia
società di servizi per gli uffici stile, ora mi sentivo pronta
a presentare una collezione
che porti il mio nome», spiegaLorenzaPambianco, 42 anni, cresciuta a "pane e moda"
(suo padre è Carlo Pambianco, fondatore dell’omonima
società di consulenza e analisi del settore).
La pre-collezione P-E 2015,
"Artedaindossare",ècomposta da sette modelli di t-shirt,
felpe e caban, cui si aggiunge
un modello di leggings, perfetti per un "mix and match".
Numerose però le varianti di
stampe,peruntotaledi 40capi,chediventeranno80insettembre, quando Lorenza li riproporrà durante la settimana della moda milanese dedicata alle collezioni della primavera-estate 2015.
«Ho individuato uno
showroom in cui accogliere i
buyer, italiani ma spero anche stranieri, e punto a creare
una rete di multimarca in cui
vendere i capi – racconta la
stilista–.Alcunideitessutisono veramente high tech, fatti
di un cotone rivestito di un
poliammide resistente ma
non eccessivamente rigido e
sono rigorosamente made in
Italy. Per uno stilista è fantastico lavorare con i produttori italiani, perché non c’è mai
niente di impossibile: io ad
esempio volevo "tradurre" in
stampe per abbigliamento i
mieiquadriaolioeimieidisegni a china, i miei rebus e collage vagamente surreali. E ho
trovato chi è riuscito a farlo».
G.Cr.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
TRIMESTRALI
Risultati record
per Michael Kors
Il brand americano ha
chiuso il primo quarter
con ricavi a 919 milioni di
dollari (+43%) e utili in
crescita del 50%. Online
anche le altre trimestrali
della moda e del lusso, da
BasicNet (Superga e
K-Way) a Hugo Boss.
www.moda24.ilsole24ore.com
Caban. Alcune creazioni per la
primavera-estate 2015