Dalla Puglia a Cannes: Luciana Delle Donne e Paula Mitrache

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Dalla Puglia a Cannes: Luciana Delle Donne e Paula Mitrache
1 dicembre 2011
Delle Donne - Balan – Mitrache
Bari - Dalla Puglia a Cannes: Luciana Delle Donne e Paula Mitrache presentano (Kit di
sopravvivenza)²progetto di lavoro
Nei giorni scorsi (dal 23 al 25 novembre 2011), la leccese Luciana Delle Donne, (ideatrice e
realizzatrice di progetti sociali di successo) e la romena Paula Mitrache (artista nota nel mondo
come Haiducii e presidente dell’Associazione ‘Dacia Nicolaiana’) hanno presentato alla Fiera ‘Un
mare di Moda’, tenutasi a Cannes (Francia), il progetto (Kit di sopravvivenza)² : un’idea volta a
creare nuove occasioni di lavoro e di integrazione per le tante donne romene presenti sul territorio
italiano.
A illustrare il progetto è la stessa Paula Mitrache in questo resoconto inviato da Cannes:
“In un luogo d’incanto come Cannes, sulla francese Costa Azzurra, si è svolto "Mare di Moda", una
fiera di settore ma anche un incontro fra culture, valori esistenziali, professionalità, e soprattutto
un’occasione per proporre al mondo un progetto semplice e, si spera, duraturo, del quale sono
artefici Italia e Romania.
Luciana Delle Donne (creatrice del brand 'Made in carcere'), con la sua grinta e genialità, e Paula
Mitrache (artista romena nota col nome di Haiducii, nonché presidente dell’Associazione Culturale
‘Dacia Nicolaiana’), hanno ideato un progetto che parte dalla valutazione di esperienze di vita
vissuta, dalla necessità di dare una nuova opportunità di lavoro (è lo scopo di ‘Made in carcere’) e
dalla volontà di mettere in evidenza qualità di un popolo, quello romeno, forse non sufficientemente
conosciute (è uno degli scopi della Ass. Dacia Nicolaiana), sebbene i romeni in Italia rappresentino
la comunità straniera più numerosa. Le statistiche parlano di un milione di persone, ma in realtà
sono forse il doppio dato che non è stato fatto un vero censimento da quando, nel 2007, la Romania
è entrata a far parte dell’Unione Europea.
L’iniziativa di queste due donne animate da entusiasmo e spirito di squadra parte da semplicità,
riscoperta delle radici e buon senso. In Romania l’arte del cucito è ancora di grande attualità, per cui
è facile trovare donne disposte a operare in questo settore e nello stesso tempo a trasmettere questo
nobile mestiere attraverso l’insegnamento.
Molte donne romene in Italia svolgono l’attività di badanti – diciamo pure di angeli custodi di tante
famiglie – oppure lavorano negli ospedali e in diversi altri ambiti; ma tutte hanno in comune una
cosa: l’arte del cucito. Quindi è stato quasi immediato pensare a una loro partecipazione a un
progetto, a un’iniziativa di ampio respiro come quella di Luciana Delle Donne e Paula Mitrache. Ed
è proprio a Cannes che, nel corso della Fiera “Mare di moda”, il progetto è stato presentato a un
pubblico europeo.
Accanto alla testimonianza di Luciana e Paula, vi è stata quella della romena Edith Balan, membro
dell’Associazione, la quale ha dimostrato come e quanto sia bello poter aggiungere arte all’arte. Ci
riferiamo ai lavori iniziati con le macchine da cucire di ‘Made in carcere’ e rifiniti dai sapienti
interventi di Edith.
E’ vero, le macchine sono strumenti competitivi, i robot sostituiscono sempre più la mano d’opera,
ma ancora nessuno è riuscito a rimpiazzare l’anima che la manualità riesce ad imprimere a ciascuna
creazione. Quindi ago, filo, e via…si parte!
Ricordi d’infanzia dei tempi della scuola, le lezioni di cucito, la premura delle nostre madri e nonne,
le attenzioni rivolte ai mariti e ai figli, hanno permesso di non dimenticare l’uso dell’ago e del filo,
fra i tanti strumenti capaci di esprimere un mondo ancora vivo e reale.
"Made in carcere" ormai è un marchio solido, perché tante sono le anime che ne sostengono con
forza il successo. E’ vero…l’idea del carcere fa pensare a un luogo grigio, buio, circondato da
sbarre, ma Luciana Delle Donne è riuscita ad ‘alleggerire’ quelle sbarre con materiali vivi e colorati
che sembrano sventolare verso la libertà quando le finestre sono aperte e le macchine da cucire sono
in movimento.
L’anno 2012 sarà dedicato allo scambio interculturale fra Italia e Romania, momento proficuo per
valorizzare ancora una volta le radici comuni dei nostri due popoli, e per recare omaggio al nostro
passato, presente e futuro.
Il progetto di Luciana e Paula si chiama (Kit di sopravvivenza)² proprio perché mira a far
“sopravvivere” le tradizioni e anche le persone che in questo progetto potranno trovare un punto di
riferimento per far fruttare le loro capacità”.