Dal mondo rurale al green iobs..

Transcript

Dal mondo rurale al green iobs..
Dal mondo rurale al green jobs..
Green jobs: Occupazioni nei settori dell’agricoltura e del manifatturiero, nell’ambito della ricerca e sviluppo, dell’amministrtazione e dei
servizi che contribuiscono in maniera incisiva a preservare o restaurare le qualità ambientali (Definizione United Nations Environment
Programme, agenzia delle Nazioni Unite operante nel campo della tutela dell’ambiente)
Agricoltore bio, si occupa di garantire un’agricoltura biologica nella propria azienda;
Agronomo, svolge attività gestionali e tecniche nel settore agricolo, forestale/ambientale;
Apicoltori geek, controllano i propri alveari a distanza tramite internet, costruiscono
community virtuali per vendere miele online, si aggiornano tramite siti, forum e blog sulle
novità del settore;
Ecoauditor o verificatore ambientale, controlla gli impianti e i processi produttivi di
un’azienda rispetto alle norme ambientali;
Ecologo vegetale, realizza censimenti floristici in ambienti naturali o antropizzati per
l’allestimento di liste di controllo territoriali;
Esperto in progettazione delle risorse agroforestali, si occupa della gestione e del
coordinamento delle opere e degli interventi del settore;
Esperto in progettazione delle energie rinnovabili dall’eolico alle biomasse fino al
solare;
Idrogeologo, si occupa di rilevamenti finalizzati all’individuazione, valutazione,
sfruttamento e salvaguardia delle risorse idriche sotterranee;
Tecnico della qualità bio, si occupa di effettuare i controlli presso le aziende agricole
che esercitano tale tipologia di coltivazione;
Tecnico degli impianti sostenibili, si occupa della messa in opera delle soluzioni
impiantistiche;
Zoonomo, si occupa della pianificazione aziendale e industriale;
Energy manager, responsabile della gestione dell'energia e dell'efficienza energetica
dell'azienda;
Project manager energie rinnovabili, segue la fase realizzativa dell'impianto;
Sales manager, ricerca e individua le opportunità di business.
Qhse manager (quality, health, safety, environment), responsabile del miglioramento
delle prestazioni ambientali dell'azienda;
Tecnico delle produzioni biologiche, si occupa di normative, sicurezza e qualità dei
prodotti;
“ecoauditor”, ovvero il responsabile per le emissioni di CO2 (Anidride Carbonica) e dei
consumi di energia, di acqua e di suolo nonché dei rifiuti e del loro riciclo;
esperto di energia rinnovabile e di certificazioni ambientali dei cicli
produttivi e dei prodotti;
“esperto di biodiversità”, di “breeder”, ovvero una sorta di tecnico che si occupa di
selezione genetica delle piante e degli animali di fattoria;
esperto di batteri e lieviti di interesse per la produzione di vino.
“narratore enogastronomico” si occupa di illustrare le origini e la storia dei cibi, dei
vini, del gusto e del benessere alimentare, professione nata di recente anche grazie all’
EXPO Milano 2015.
Cambiamenti in atto..
Accanto alle figure professionali che trovano nella tecnica e nella scienza il loro comune
denominatore, sono numerose le nuove occupazioni basate soprattutto sulla creatività e il
cambiamento delle abitudini e degli stili di vita. Infatti sempre più giovani si occupano di:
turismo enogastronomico,
orti biologici,
“Green Roof and Walls”(tetti e pareti verdi per gli edifici),
agri-asili, ovvero, asili sorti all’interno di aree agricole, fattorie e agriturismi. Negli agriasili i bambini (da 3 a 6 anni) sono coinvolti in attività educative e ricreative all’esterno:
fanno lezione all’aperto, coltivano l’orto, pranzano e fanno la merenda con prodotti
biologici, anche quelli prodotti da loro. I bambini crescono così in un ambiente ricco di
stimoli e a contatto con la natura, imparano cos’è il rispetto per gli animali e per
l’ambiente, due valori che oggi sono spesso dimenticati dai genitori. L’offerta formativa
degli agri-asili è rivolta anche ai più piccoli, ovvero quelli sotto i 3 anni, con gli agri-nidi. In
Italia, le prime Regioni ad accogliere questo tipo di iniziative sono state Veneto, Friuli
Venezia-Giulia, Piemonte e Trentino, ma ormai le richieste partono sempre più spesso
anche da Regioni del Sud, come la Sicilia e la Basilicata.
L’agricoltura viene anche utilizzata per attività terapeutiche come il recupero sociale e il
reinserimento nel lavoro e nella società, di giovani svantaggiati o con problemi di ordine
psicologico, di beauty farm agricole e di “ristorazione antica e contadina” per eventi,
matrimoni e feste di compleanno. Le piante e le fibre vegetali (ortica, canapa e soia) inoltre
vengono utilizzate dall’industria della moda per produrre capi d’abbigliamento o coloranti
anallergici estratti dalle piante mentre con le erbe palustri e le canne molti giovani hanno
ripreso lavori quasi scomparsi come la realizzazione di manufatti artigianali quali canestri,
utensili da cucina, attrezzi in legno.
Il mondo rurale è ormai un ”hub” fondamentale per l’inserimento dei giovani nel lavoro,
per le nuove professioni, per l’economia e, non ultimo, un punto di riferimento per la
formazione e l’educazione delle giovani generazioni.