Quaderni d`italianistica : revue officielle de la Société canadienne

Transcript

Quaderni d`italianistica : revue officielle de la Société canadienne
LUCIANO
I
Vorrei rileggere
prima
ROMANZI
romanzi
i
coerenza
la
porre poi alcune
di Natalia
vena
lei
frontabili coi
stilistiche della scrittrice, e
Ginzburg
femminile nel senso che Cesare
è
del
punto
romanzi?
Le
di vista?
E appena
a sollecitare
il
opere della Ginzburg sono con-
altre
caso di dire che
dibattito, e
il
(l'anno di Lessico famigliare) 2
non hanno
,
sono due
ci
La
ro-manzo, La
contano
e su di essa
città e la casa).
le storie di
mi soffermerò più
al
gruppi abbastanza
in città, Valentino, Tutti
i
folti di
ieri,
minestra verde e amara che mia madre
avo mia madre'
uccide, e
ai
(1:7). In casa
'si
litigava
Le
liti
Quaderni
l'ulti-
1963
il
voci della sera
la
1963
rac-
compde La strala
sono
lacer-
nostra casa. Odiavo
avergli
Un
la
sera, e odi-
giovane
mai chiesto
si
se aveva
non averlo seguito quando passeggiava solo, di
quando stava a fumare sulla panchina' (1:402).
Natalia è divisa da rancori fra genitori e
parlando delle
e
persone e ricreano
non essersi seduti con lui
Anche in Lessico famigliare, che ha un'atmosfera più
terrore quei tre
1942
sempre' (1:231).
non
familiari pare impossibile 'di
forse biso-gno di aiuto, di
il
metteva davanti ogni
ci
al
a lungo. La
formano. Le famiglie
li
nostri
La prima
1984 (quando esce
da animosità o da antipatie profonde: odiavo
trice
quan-
pretesa di con-
fasi distinte.
sette libri scritti tra
I
atmosfera in cui vivono coloro che
da che va
do con
la
risposte,
strada che va in città)
seconda va dal 1973 (l'anno di Caro Michele)
ate
mie
.
Nella storia della Ginzburg romanziera
lessa
le
1
va dal 1942 (data del suo primo libro,
mo
per
comprensione
rilevanti per la
hanno attribuito al termine? c'è in quei romanzi una
uno sviluppo, un'involuzione, o comunque un marcato
do ne dò, servono
cluderlo
tematiche e
stessa
tragica? c'è
cambiamento
Ginzburg (1916-91) per sottolineare
domande che mi sembrano
del suo lavoro: lo stile della
Garboli e
NATALIA GINZBURG
DI
fra le scelte
PARISI
figli,
serena, la famiglia di
e fra fratelli e sorelle: 'ricor-
uomini che lottavano selvaggiamente', dice
fra Alberto,
d'italianistica,
Mario
e
il
padre
Volume XXIII, No.
2,
(p.
935)
2002, 107
\
la scrit-
Luciano
La solitudine
romanzi,
ria
ma
è
uno
Parisi
d'animo ricorrente nei personaggi
stato
è attenuata dalla fìtta rete di rapporti collettivi in cui
individuale
si
za sbandata, che
ne La strada che va in
inserisce. Delia,
comunica
con
a fatica
con
familiari e amici, interagisce
il
Venne
loro:
me
pomeriggio' (1:47); 'Giovanni
entrò
il
sente
visite,
Il
padre di Anna, in Tutti
ma resta in contatto con
gli altri; parla,
quel che succede nella sua stanza; e
la
nostri
i
'vidi aprirsi
ieri,
è
chiede oggetti,
tragedia
le
opinioni di
qualche giorno dopo.
lo vidi capitare
Nini' (1:52); 'l'indomani venne mia madre e
bre' (1:56).
ragaz-
una volta Azalea. Capitò
[...]
Arrivò su in motocicletta' (1:49); poco dopo
una
città, è
Eppure, nel paese in cui
gli altri.
nasconde una gravidanza non voluta, riceve
di quei
ogni sto-
mi
il
cancello ed
trovò con la feb-
mortalmente malato
fa segni; 'tutti'
sanno
attenua su quello sfondo
si
di generale attenzione al suo male:
si
[...]
mise a
letto e
non
gli
fu più possibile alzarsi. Stava
a poco a poco e moriva, e tutti
ma
lo
faceva finta di niente lui che parlava sempre di morire prima di
ammalarsi davvero; diceva sempre meno
ma
segno ai due ragazzi che entrassero,
erano parole confuse e con
non
ci
Le
sgualciva
,
il
pigiama
si capisse,
sul letto.
[...]
collettiva.
si
.
voci della sera, osserva
in lettere 5
la
poi non diceva niente che
personaggio generalmente secondario,
dimensione
che
si
qualche volta faceva
avrebbe camminato più perché presto sarebbe morto
(1:281, corsivi miei) 4
e ne
braccia
[...]
sotto l'armadio spuntavano le scarpe lunghe e aguzze del padre che
sapeva che
Un
le
poco
cose col passare dei giorni, a
a poco soltanto chiedeva quello che gli serviva
Di
sempre peggio
sapevano, e certo anche lui lo sapeva,
E una
il
ma
comportamento
degli altri, e coglie questa
giovane, generalmente diplomata o laureata
in cerca di affetto e pronta per istinto a dare
circondano; guarda
il
E stato così
principale in
mondo con
sui propri sentimenti, e su quello
il
proprio a quelli
attenzione, senza capirlo, incerta
che è giusto o
utile fare. Si stupisce, in
non si chiedono se le piacerebbe sposarpropone come consorte, e di se stessa che
Valentino, dei propri genitori, che
si
(1:231), di
un amico che
lo accetta senza esserne
con
gli
le si
E stato
innamorata (1:248). In
occhi spalancati interrogandosi sul marito:
'io
non
così
lo
passa
le
notti
saprò mai cosa
vuole davvero. Io non lo saprò mai cosa vuole davvero' (1:159). In Tutti
nostri ieri
di lui è
mondo
sposa chi crede di non amare, e s'accorge con sorpresa che
anche
la
i
casa
sua (1:462). Lo sguardo di questo personaggio rinforza nel
circostante
'nucleo', T'unita'
la
gli
elementi che
(1:920-921). Anna,
gli
danno
in Tutti
i
coesione; ne individua
nostri
ieri,
di della signora Maria, ai fidanzati della sorella, al libro che
di scrivere, alle cartoline
che Cenzo Rena
— 108 —
manda da
il
è attenta ai ricoril
tutti
padre tenta
i
punti del
romanzi
I
mondo;
e
si
rende conto dei
hanno
sentiva mortificata per tutte
'si
(1:453);
lei'
presupposti che legano fra loro queste
taciti
persone, e del bisogno che esse
Sud
Natalia Cìinxiu'rc,
Di
appena
aspettava sempre
lette le lettere
succedevano senza di
Abruzzo
si
lei'
impegnata
e
cose che succedevano così lontano da
le
sempre un
(1:466).
Anche
giovane Ginzburg, confinata
la
simile ruolo di cronista familiare, prova
un
nozze e di morti dalle quali eravamo
minile che osserva e racconta
sentimenti della
i
cui
si
trova a
lei
truffatrice sente
l'attenzione per
altri scrittori
tutti
una
i
componenti
truffata,
propria impresa.
la
Il
ad
capelli; e
mio padre non
è sviluppato
esso familiari
evante per
Leone ed
Che
il
come
è detto,
Poco dopo
andammo
Mia
e
modo
tendono
meno de
'il
si
ormai non poteva più
la
poi
si
estingue,
come
reagiscono
né sembra essere un argomento
Ginzburg annuncia:
la
'ci
ril-
sposammo,
narrazione prosegue parlando
1938
in
hanno dedicato romanzi complessi;
tato a Liegi, a lavorare in
.
even-
a vivere nella casa di via Pallamaglio' (1:1026);
evoca in due righe: 'mio padre, anche
(1:1039) 7 Questo
agli
appena sposata,
sorella,
di tutt' altro. Agli effetti delle leggi razziali del
Bassani e Rosetta Loy
Anche
in Lessico famigliare, 'tornò dal-
suo padre, aggiunge, non era contento; e
essano
la
vittima e
la
cosa ha spinto Adriano e Paola a volersi bene,
non
ed amici,
efficacia.
disse niente, perché
loro amore,
la narratrice.
io; e
ma ad esso
una
sofferma di proposito su nessun carattere, e su
si
sposò con mia sorella Paola.
dirle niente' (1:979).
si
della famiglia di
proliferare di personaggi, che in
Ginzburg accenna appena. Adriano,
l'este-ro, e si
come
di
ed anche di una famiglia che
nessun tema, e ne può perciò allineare molti con
i
riflettere
comunità
soffocherebbe romanzi della stessa lunghezza, è congeniale
Ginzburg, che non
tagliò
le
bisogno di inventare per suggestionare
il
portare a termine
la
personaggio fem-
Il
moltiplicano di continuo. Nel più breve di questi
si
trufTatrice, della famiglia di
ti
una
con notizie
vicende di questi romanzi sembra
prende da
romanzi, Sagittario, compaiono
alla
esclusi' (1:789).
in
far parte 6 .
personaggi
I
le
scrittrice, e
poi
po' mortificata per le cose che
nostalgia acuta ed amara' all'arrivo di 'lettere dalla nostra città,
di
ma
posta con un gran batticuore,
la
sentiva
in
di vedersi e di parlarsi. Trasferitasi al
un
lui
la
Giorgio
Ginzburg
li
la cattedra. Fu inviaccompagnò mia madre'
aveva perso
istituto. Partì e lo
marcato
di raccontare è più
tutte le opere della
Italia
in Lessico famigliare,
Ginzburg. Gli avvenimenti
le inter-
corso quotidiano dell'esistenza, che procede uniforme,
apparentemente senza
segreti'
(l:802-803) 8 La Ginzburg contrappone
.
la
propria visione delle cose a quella dell'amico Cesare Pavese: 'vedevamo
bene dove sbagliava: nel non
dell'esistenza,
volersi piegare
ad amare
il
corso quotidiano
che procede uniforme, e apparentemente senza
— 109 —
segreti. Gli
Luciano
dunque, da conquistare,
restava
Ginzburg
la
Parisi
con amore autori grandi
cita
(1:802-803). La
quotidiana
realtà
dà un giudizio negativo
e piccoli, e
del solo Emilio Salgari, che evoca l'avventura e gli avvenimenti straordinari
(1:249 e 1028), perché avventure e avvenimenti straordinari (o avveni-
menti tout
a casa,
(2:88);
non
rientrano nel suo orizzonte ideale:
ma
è l'ansia di conoscere,
belle,
non vedendola]
secondo
si
il
mai
uscire
dalla stanza'(2:90).
una
gia privata di
sone mangiano,
che conquista e che è
famiglia.
ai
Giustino, in Tutti
perché così fanno
Sembra un
critica dei
i
i
nostri
ieri,
aggiunge mezzo bicchiere di
grandi cuochi, ed è
'fiero della
dettaglio privo di importanza,
romanzi dove
'si
ma
fratelli.
La ripetizione
comuni,
legge che viene portato
Natalia
come
le, l'è le, l'è la
che
vi
staccata dalla
fila,
figli
questa casa
sapete stare a
parla della
773
mia
cagna',
'ti
fare
Una compagna
ai
te
vedet quel pan
— Ti
direttore d'orchestra,
tournée, aveva detto
Bergamo per
te
amico
ai
lì.
L'è
's'era
lo abbrac-
mia cagna (1:914).
la Barite,
'che
pane
sulla
per esempio,
il
L'è tutta barite' (1:914).
di famiglia, 'trovandosi a
campagna, bensì per dirigere
Un
Bergamo per una
cantanti distratti o indisciplinati:
fare
di
campagna') per evocare
una parente, soprannominata
vedet quel pan
lì.
tempi del collegio
L'è le, l'è le, l'è la sorella della
a
madre
e 780), perché la
correndo ad abbracciare un cane che passava:
—
suoi
i
di presupposti
l'abitudine di ridire alcune frasi spe-
c'è della barite: perciò lei indicava,
tavola, e diceva:
venuti a
i
siamo venuti a Bergamo per
Qualcuno aveva spiegato
dappertutto
non
un insieme
Giacomo Magrini
sorella della
erano collegate.
ciava, e diceva:
" senza 'nes-
scrittrice ('in
della coautrice di Lessico famigliare (pp.
tutta barite', 'non
le storie
"some food
(Voialtri
di queste frasi richiama
signora Lidia aveva diffuso fra
(Tè
sua pietanza' (1:391).
Lessico famigliare registra le parole e
da suo padre
di intese, di convenzioni.
.
latte alle frittate
gente da portare nei loghi', 1:901), da sua madre e
siete
per-
le
Natalia Ginzburg lo difende,
pronunciate più spesso dalla nonna della
Non
centro della sua opera, è
al
loro gesti, alle frasi ricorrenti nel loro linguaggio 9
fa bordello di tutto', 1:907),
tavola!
fascino
importanti solo nella mitolo-
La Ginzburg presta attenzione a ciò che
suna affettuosa specificazione' (1:818).
le frasi
il
Gozzano, Corazzini (1:840).
Pascoli,
'realtà quotidiana'
fatta di parole, gesti, abitudini, piccole storie
ciali
Le poesie più
fatte di niente; fatte delle cose
guarda[no]' (1:947). Gli autori di cui dice di aver sentito
La
sempre
pensiero che in quell'albergo potranno
Ginzburg, sono 'semplici,
la
da bambina sono
si
'io resterei
non mi muoverei mai' (1:821). Si definisce viaggiatrice maldestra
si rifugia in albergo quando viaggia, e quello che la induce ad uscire
meravigliarsi
che
non
court)
la
— Non siamo
Carmen, capola-
voro di Bizet' (1:920). Questi aneddoti assumono all'interno della famiglia
— 110 —
I
la
romanzi
Natalia Ginzburg
ni
tempo. Nel brano più citato di
sicurezza
Lessico famigliare la
Ginzburg afferma con
loro importanza:
la
noi siamo cinque
non
all'estero: e
Abitiamo
fratelli.
essere, l'uno
con
parola. Basta
una parola, una
Quando
o
l'altro, indifferenti
'Non siamo venuti
do
in città diverse, alcuni di noi
scriviamo spesso.
ci
frase:
tempo
ripetute infinite volte, nel
Ci basta
dire:
l'aci-
solfìdrico' per ritrovare a
della nostra infanzia.
tratto
i
nostri antichi rapporti, e la nos-
Una
parole.
tro,
noi
di quelle
fratelli,
saremo
mondo'
al
delle persone 10
titoli
(1:921). La
modo
al
,
fondamento
il
approfonditi, e
cà e
ai
Ginzburg
ragazzi,
no come
ma come
poesia,
migliore per avvicinarsi
ai
trama
analizzare la loro
-
/
Dalla Giulia
Una
che
scaturì
il
la
.
ai
/
poco
giudizi sono
Il
/
Del Perego
peggior dei miei
.
Non
spensierato.
è
Il
valgo-
modo
dunque quello
sono poco
o
rilevanti),
di
il
fare attenzione a questi
il
un linguaggio
colloquiale,
sem-
toni contenuti attenuano l'espressione
I
Anna
protagonista di
Banti, davanti alla malattia del
Cristo
za
la
come
La Ginzburg
nostri
si
mia
si
una
di tremiti convulsivi e di sussulti,
inarcò
come un
giunco, appena
materasso, e da quell'arco che era
poche parole
i
,
dispera. Poi,
da una tempesta
Tutti
parole 11
che diventa qui essenziale.
Alla dimensione familiare corrisponde
si
ma
sono troppi),
plificato in toni, lessico e sintassi 13
marito,
I
Filippino' 12
al
un momento
eventi, in genere,
all'inessenziale di altri
delle emozioni.
scrive.
veder di sera e di mattina
ricordo di
(gli
le
pronuncia più spesso
romanzi della Ginzburg non
carattere dei personaggi (che
dettagli
che
soprannomi
ai
deformano
(1:916); 'non è ver che sia Pierino
Tutti e sette sono pazzi,
/
versi
fa, ai
versi banali: 'bello è
i
la cantina'
l'al-
'sussisterà finché
anche
interessa
si
in cui alcuni conoscenti
giochi che
che
di un'unità,
dei libri che la gente legge, alle cose su cui
qualche giudizio,
a quelle
con
grotta, fra milioni di persone (1:920).
nel buio d'una
Quelle espressioni sono
frasi,
o parole, ci farebbe riconoscere l'uno
frasi
una
basta, fra noi,
di quelle frasi antiche, sentite e
per fare campagna' o 'De cosa spussa
Bergamo
un
a
Ma
distratti.
una
stanno
c'incontriamo, possiamo
tra infanzia e giovinezza, legata indissolubilmente a quelle
la
dun
funzione referenziale che l'epica aveva all'interno delle società
liberarono in
lei
il
la testa
.
Fu
colta da
pensava un attimo a Amalia, a
esistessero
tifo,
Un grido,
p.
61) 14
.
Quando Cenzo,
in
sua moglie
mammina
e a
ancora tutte quelle persone, per
— Ili —
'Cristo, aiuto,
una immensa debolez-
esprime in maniera molto più dimessa.
morire di
piedi sfioravano
con estrema violenza:
vita per la sua, prendila
rischia di
forza sconosciuta
i
suo corpo teso fino a spezzarsi
se cadesse dall'alto. Forse sveniva (Banti,
ieri,
e
Giuma, com'era strano che
lei
adesso c'era solo
il
tifo, la
Luciano
Parisi
grande casa vuota e silenziosa e
Cenzo Rena sempre più
la faccia di
stralunata e più rossa (1:514).
Il
Da una
malato migliora e 'Anna era molto contenta' (1:516).
sono
le
tempeste,
faccia rossa, dei pensieri, delle stranezze.
nate; la
Ginzburg
mondo
to col
parte
si
ci
una
tremiti, le convulsioni, gli inarcamenti; dall'altra
i
La Banti adopera molte subordi-
limita alle coordinate; eppure sa esprimere 'un rappor-
esterno fatto di affetto, di stupore, d'ironia, di senso della
limitatezza propria e di ciascuno' (Calvino, 1:1089;
si
veda anche Barberi
Squarotti, p. 161).
L'insistenza della
Ginzburg
gruppi familiari
sui
polifonico. In questo contesto la parola polifonia è stata intesa in tre
stile
modi
diversi. Lessico famigliare, in
primo luogo,
è polifonico perché intrec-
costantemente due voci diverse: quella dei Levi
cia
anche in uno
riflette
si
mia
la della
('l'è le, l'è le, l'è la
sorel-
cagna'); e quella della narratrice, che fornisce ai lettori le inte-
grazioni necessarie per capire parole insolite e formulazioni stravaganti
(Simborowski).
Il
romanzo,
personaggio domina sugli
potrebbe sussistere senza
mantiene
in
secondo luogo,
le altre;
è polifonico perché
anche
la
marginalità che
nella storia è funzionale al rispetto di
che 'non ha un marchio di proprietà (soggettiva) e che
rica
semplicemente di
trasmettere' 15 .
polifoniche perché passano da
di continuo
rinnovamento dei
sono tanto amici
dalla
Le battute
significati.
moglie ('E Molière?
[...]
du
regard,
una
i
di
sono
di citazioni e
vengono
lui l'attore?
Non
figlia ('un letterato,
un
contestate
dirai
mica
si
sono
uno
critico,
.
Ginzburg ricorda quella dellV-
emerge nei due esordi
rado importanza nella Ginzburg.
sentimenti che
attaccati
ad
di Famiglia. Gli
Quando
essi
—
la
ce l'han-
misericor-
sdegno, l'emozione. Nell'arte d'avanguardia degli anni '60, secondo
Ginzburg,
'al
posto del guardare e dell'ascoltare
c'è l'attenzione votata
con meticoloso puntiglio
oggetti e alle mille voci minerali che
da un
Quel
rifiuto nasce
cui
trova' (2:42); e
si
un gioco
equivoca!')
Molière non faceva anche
cui eco specifica
hanno
no, contano per
la
inca-
rappresentava qualcosa di spregevole, di frivolo, e anche di equivoco') 16
oggetti, però,
dia, lo
la narratrice si
Le parole del professor Levi ('com'è che loro
In qualche caso la scrittura di Natalia
cole
altro, in
una persona
che era una persona equivoca?') e riprese poi dalla
scrittore,
narrante
collettivo'
di tutti questi romanzi, infine,
un personaggio ad un
di Petrolini? Dev'essere
l'io
un 'patrimonio
nessun
una non
loro voci sono intrecciate e
le
altri:
si
sono
'ribrezzo per la razza
da esso
la
al
specie degli uomini,
la
mondo
inanimato degli
sostituite alla
umana
Ginzburg prende
le
voce umana'.
e per le condizioni in
distanze.
* * *
Vorrei soffermarmi ora su quattro punti che
non sono
dibattuti in sede critica: l'atteggiamento che più
— 112 —
stati
adeguatamente
intimamente corrisponde
romanzi
I
modo
al
di narrare della
Natalia GiNZBURG
di
Ginzburg;
prevale, nei suoi romanzi;
la
lo stato
Ginzburg - concentrata
della
umano
l'agire
—
al
le
variazioni
Secondo Cesare Garboli
l'atteggia-
sui dettagli della realtà
XXV).
è tipico delPintelligenza femminile' (p.
un
In
romanzo By Grand Central Station I Sat Down and
Ginzburg condivide quest'impostazione:
'lo
quotidiana e
alla storia universale, agli eventi, agli obbiettivi del-
indirettamente attenta
gio dedicato
uno
prevale, se
qualità delle altre sue opere; e
interne alla sua produzione narrativa.
mento
d'animo che
il
sag-
Wept,
poteva scrivere solo una donna; l'identità femminile è onnipresente
ogni
(2:524).
riga'
modo
Il
la
libro di Elizabeth Smart, dice,
—
maschile di scrivere
spiega
in
Ginzburg
la
riprendendo senza saperlo una metafora di Borgese che ebbe molto succes-
—
so negli anni '20
è quello di chi architetta, edifica,
combina luoghi
e
persone spostandoli dal loro contesto originario anche quando sono 'pesanti
come
macigni'
Smart
della
non
se stessja]';
fluiscano
la
vita
Ginzburg
le
parole
vere
come una
alle
ma
'forte' e 'virile'
non
dal suo languore'
alternativa fra
(2:525-526).
Nei saggi
(2:526).
di significato; e quella
modo
maschile e
un
modo
trasloco',
'femminile' a tutti
Di
'maschile di scrivere
2:526;
modo
della
che viene pre-
femminile di
scri-
— uomini
autori
gli
maschile
sé parla al
('si
('lo scrittore',
narratrice esterna
alle 'prospettive
tematiche del pensiero debole'
sistematica del reale 18
che
il
punto
donne
e
2:189-196)
la
,T
.
(p. 2), refrattaria
Qualunque
del
cioè a
those areas'
is
now
è stata
una
dipendono anche
definizione se ne dia, però,
was once the
less
a
una scoperta
than desirable attachment to the
investigated
from
—
osserva
critical perspectives that validate
(p. 7).
Riferendosi
alla
universe of pain'
dolore' (p. 15),
(p.
Ginzburg, Henry Stuart Hughes parla di
97),
la
Marchionne Picchione
Antonia Mazza
Alba Aloia attribuisce
condition'
il
secondo
una interpretazione
domestic, the "minor", or the quotidian in women's writing
Rebecca West -
se
Secondo Gianni
Ginzburg corrisponde
di vista della
della modernità: 'what
—
Ginzburg
Caratterizzazioni così specifiche
.
come
metafìsiche assolutistiche' e 'vicina alle
dai presupposti culturali dei lettori.
è chiaro
sente a pezzi
veda anche 1:1131), ed attribuisce
si
Vattimo, più che emblematicamente femminile,
I
modo
Il
architettare nulla e restare
'debole, languid[a] e molle. Spera che la
cambiano spesso
prese col
avesse fatto
'900.
sente
evolve in una distinzione di tipo diverso. La Ginzburg descrive una
si
donna
modo
si
sente forte,
si
poesia e
sentata
scrivendo,
e,
è quello di 'non costruire nulla,
(p. 63).
alla
di
una
'a
mental
'grigia fissità del
di 'uno sconforto senza rimedio' (p. 218).
Ginzburg una grim awareness of the human
Ma questi
romanzi sono davvero
personaggi sono spesso abbandonati a se
— 113 —
pessimistici, o tragici?
stessi,
e
frustrati
nei loro
Luciano
ma
desideri;
non pronuncia mai
scrittrice
la
Parisi
(e
non implica neppure)
giudizi globalmente negativi sull'esistenza, innanzi tutto perché rifugge dai
non un
giudizi globali; e poi perché la malinconia le sembra, se
componente indispensabile
appartengono
torio:
si
ranno, sosti-tuiti da
mi';
ma
e quell'appartenenza
può prevedere un tempo
la scrittrice è fra
ha un che
in cui le famiglie e
anonime,
città
genuina (2:109)
un'esistenza
di
una comunità,
a
19
.
Tutti
di consola-
villaggi
i
una
valore,
scompari-
e sentire 'lo strazio d'essere fra gli ulti-
coloro che avvertono soprattutto
'la
grande e
un breve
era allegria e felicità di avere avuto ancora per esistere
lib-
istante'
(2:53-54)20.
Le sfumature che caratterizzano
molto
non
particolari e
realizzarle.
racconti
I
si
tutti
la
narrazione della Ginzburg sono
generi letterari, a
i
mio
permettono di
parere,
soffermano su un carattere, un evento, un tema, e
non consentono il vasto intreccio di figure e di parole 21 nelle commedie
personaggi si impegnano in confessioni prolungate, che sono poco congeniali all'estro della scrittrice 22 anche la ricerca storica sulla famiglia Manzoni
i
;
;
è alla fine
poco convincente
—
amici dell'autore de / promessi
molteplicità di voci che
di
una
non
famiglia;
ricreano
indifference
sposi,
la
testimonianze di parenti ed
le
Ginzburg evoca
un'altra volta la
mescolano nel tono fondamentalmente unitario
si
di Giulia Beccaria o di sua nipote Vittoria, però,
le lettere
'lessico' dei
il
utilizzando
Manzoni;
which lead inexorably
e
il
loro recupero su-scita 'feelings of
to intense
boredom' (Bullock,
La Ginzburg avrebbe potuto trovare spunti interessanti
Manzoni,
ma una
simile scelta andava contro
il
p.
33) 23
.
nelle opere di
suo istinto narrativo 24 e
,
la
coerenza di un'autrice è confermata anche dalle sue debolezze.
I
risultati migliori della
nica formula 25
romanzi
in
.
Come
un'epoca ad
spazzare via da noi
e 'di portarci di
e critici
essi ostile (2:52);
la viltà,
il
torpore e
hanno per
gli scrittori
la
si
il
ferma
persecuzione,
districarsi'.
potere che
sottomissione
E
la pietà, la
dono
na
si
[il
in trionfo
[...]
'di
valore che lettori
'si
trova implicat[a] in strani grovigli' e
costretta alla pazienza: scrive 'assai lenta-
impara a distinguere,
come un
le di-
che cre-
esercito di soldati, che
cammi-
e allora ciascuno s'accorgerebbe che
2:165) e da quello irreligioso
— 114 —
prendendo
una bandiera,
quelli
credere] fosse
sentirebbero tutti insieme
dall'altra parte',
hanno
alle idee collettive'
il
e a restare fedele alle proprie distinzioni. Parla di Dio,
('se
valore dei
Ginzburg, che 'non ha mai
'dieci volte a fare e disfare' (2:190);
stanze dal partito clericale
il
(2:78-82, 177-183). Negli articoli sulla con-
ingolfarsi in complicazioni',
'lentamente cerca di
mente';
la
celebra
ad un'u-
circoscritti
con forza
colpo nel cuore del vero' (2:53); spiega
dizione femminile,
amato
Ginzburg non sono però
saggista la scrittrice rivendica
('se
il
Dio
sta
esattamente
credere fosse davvero
I
romanzi
Natalia Ginzburg
di
debolezza, chi crede dovrebbe sentirsi rassicurato e tranquillo, e pro-
viltà e
non
tetto nella sua debolezza; e invece
na
una fenomenologia
in
Dio come
piace pensare a
contempla
o dei suoi
nel
un padre o
a
suo ricordo
veri fratelli e
un
a
orie di giorni e luoghi
o
fratello
a
non
un amico, ma
le
se
volto del suo proprio padre, o di sua madre,
il
amici, o dei suoi
figli, se
e precise, siano vive o morte, e contempla
con loro
cioè pensa a persone vere
suo amore per loro e
il
abitati e vissuti, e
una strana
orie pien[a] di ardenti lagrime e di
mo
impeg-
è per nulla così', 2:165). Si
del credere basata sulle proprie esperienze:
memmem-
le
sente in quelle
si
felicità, allora
per un
atti-
sente tremare e fluttuare qualcosa che subito sparisce e che era, forse,
Dio (2:166-167).
Il
divino
tori,
i
come una forma
manifesta qui
si
ha sempre
massimamente ammirato:
e
figli,
fratelli, gli
i
trasfigurata di ciò che la scrittice
l'amore per
la vita familiare;
amici; l'attenzione verso chi
ci
i
geni-
circonda.
Gli ultimi romanzi della Ginzburg sono usciti nel 1973 {Caro Michele),
nel
1977 {Famiglia
adattarli
(cinque
a
e Borghesia, raccolti nello stesso
Riproponendo
città e la casa).
i
una situazione nuova. Ritroviamo
od evento
'queste persone, io
non mi accorgo
prevale sugli
di desiderarne la
vedo per qualche giorno, ne sento
mancanza
la
cerca di
grandi famiglie
città e la casa).
Conta
altri.
1984 {La
e nel
la scrittrice
storie di
Caro Michele, cinque ne La
fratelli e sorelle in
personaggio, tema
le
volume)
suoi temi di sempre,
il
Nessun
ritrovarsi insieme:
compagnia,
ma
se
(2:486); erano, quelle
non
[...]
mondo. Stare con loro era semplice' (2:710-71 1); 'si rallegrava di essere di nuovo in quella stanza e su quella poltrona, ad ascoltare le voci dei soli amici che egli aveva al mondo'
(2:733). Conta il ripensarsi: non si amano soltanto le memorie felici. A un
le
persone con
certo
punto
le
quali
della vita, ci
nostra vita presente
lungo
il
sentiva meglio
si
accorge che
si
non
c'è nulla
si
amano
che valga
La forma
percorso' (2:496).
al
i
le
memorie' (2:380);
luoghi e
gli
o semi-epistolare
epistolare
'nella
attimi incontrati
fa risuo-
nare ancora una volta insieme molte voci: l'imprenditrice coesiste così col
giovane
terrorista, la
madre piena
di
premure,
ragazza sbandata, l'intellet-
la
tuale dalle difficili esigenze sentimentali.
L'Italia
però è cambiata: negli anni '70 e '80
un luogo che
le
Gressoney) e
i
contenga stabilmente
rapporti
al
(la
loro interno
le
famiglie
sono
irregolari.
Solo un susseguirsi
di telefonate, messaggi, lettere e cartoline tiene insieme
tanta instabilità, secondo
tudini familiari.
Anche
ragazza che aspira
al
la
Ginzburg, impedisce
la scrittrice è
non hanno più
casa di via Pastrengo, lo chalet di
cambiata:
matrimonio o fronteggia
— 115 —
il
la
il
i
personaggi, e
formarsi di solide abi-
suo alter ego non è più
maternità,
ma
la
la
madre
Luciano
anziana o
nonna che
la
senza comprendere
le
riescono ad abitarlo
[il
non
si
Parisi
ostina a fare raccomandazioni a
nuove generazioni 26
mondo]
:
'il
mai bene cosa pensano
di te, se
trovano un perfetto imbecille' (2:1435). La Ginzburg
— brontolona
—
suo punto
380)
ironia
lamento (2:410)
(2:66), facile al
e tuttavia
il
di vista
La moglie
prevale sull'indulgenza.
l'accento piemontese,
di
con un'aria da
ti
anche
sone di quella stanza, e
dipinge con
si
è incupito; l'acidità di giudizio
si
un personaggio
è 'bassa e grassa,
ha 'una
portinaia';
il
mondo non
bra, la
figlia di sedici
assai
lei [...].
il
con
anni,
marito,
Detestava tutte
La pietà sfuma
(2:714).
o 'stupisce
stupisce,
Ginzburg
due con
le altre
la stanza'
gio-
e alle lacrime (2:379-
brutta, occhialuta e pesante' (2:721); Ninetta è superficiale e
detestava. Detestava
figli
i
stimano un poco o
[...]
se
capisci
nipoti
nostri
i
e a decifrarlo ci è oscuro' (2:26); oggi
vani
ti
figli e
modo come
le
'la
per-
nell'indifferenza:
poco' (2:25) 27 Per questo,
.
mi sem-
resta la narratrice dell'Italia della sua giovinezza (2:510).
Misurandosi con quella degli anni
ha dato indicazioni
successivi, tuttavia,
preziose per la sua rappresentazione letteraria.
mondo, dice riferendosi a quello della propria infanzia, 'noi
lo amavamo, non perché lo trovassimo bello o giusto, ma perché vi spendevamo le nostre forze, la nostra vita e il nostro stupore' (2:25). Quello dei
suoi figli è pieno di gente sbandata, vagabonda e balorda, ma ognuno di
Il
nostro
noi è sbandato e balordo in una zona di sé e qualche volta fortemente
Anche quel mondo viene indagato
attratto dal vagabondare' (2:477).
con pazienza.
ciò
L'eredità più importante della
Ginzburg
costanza con cui ha amato e cercato di capire quelli che
con
le
loro assurdità e stranezze e incoerenze e
University
Exeter,
la
per-
è proprio la
circondavano,
comiche manie' (2:170).
of Exeter
Gran Bretagna
NOTE
ÏPer un'introduzione alla vita e
e le interviste
^Di
Lessico famigliare face, la
penso che
si
buona
opere della Ginzburg
Ginzburg
debba leggerlo come
nulla di più, né di
^Le comunità
le
contenute in Ginzburg,
meno,
descritte dalla
di Tutti
i
nell "Avvertenza':
vedano Pflug, Quarsiti,
di quello che
'benché tratto dalla
un romanzo:
se fosse
realtà,
e cioè senza chiedergli
un romanzo può
dare' (1:899).
Ginzburg sono eterogenee anche formalmente: per
parte del libro, ad esempio,
prima parte
si
E difficile parlare di sé.
nostri ieri e
i
un
esile filo
narrativo unisce
i
torinesi della
contadini meridionali che compaiono
nella
seconda parte.
4 Nella
Ginzburg
commento
di
la
morte
Woolf,
suscita orrore
p.
quando
254.
— 116 —
è solitaria:
si
vedano 1:792, e
il
ROMANZI
''Per un'analisi dettagliata
^'Clotilde
veda Bullock, pp. 64-91.
si
afferma inizialmente che non bisogna identificare
Bowe
Soave
Natalia Gin/.burc,
ni
questo personaggio con quello della
di vista di
poi che questa figura è per
la
Ginzburg
scrittrice (p.
'partly the projection
punto
il
ma ammette
of a retrospective
literary persona for herself (p. 795). Sul
legame
fra le varie manifestazioni di
questo personaggio e Natalia Ginzburg
vedano
le
ficile parlare di
si
futuri
- che
E dif-
Opere, 2:154 e 623;
pp. 29 e 34; Sanguined Katz, p. 123; e Puppa, pp. 153-55.
sé,
padre della Ginzburg fu un grande scienziato: a Torino ebbe
^11
789),
premi Nobel per
di lui parla a
studenti due
medicina, Renato Dulbecco e Rita Levi Montalcini
la
lungo
come
in Elogio dell'imperfezione. Lessico famigliare
non
dice
nulla di quei successi.
^In The Italians
and
appaiono anche
sione,
mo
Susan Zuccotti racconta alcuni episodi che
the Holocaust
in Lessico famigliare, la fuga di Turati in Francia, nella sua ver-
and daring'; nel libro della Ginzburg troviaand comic view of events through the eyes of a ten-year-
a stirring tale of courage
'is
invece
'a
private
old child' (Woolf, pp. 246 e 247).
^'Leggevo Ovidio in una vasta classe fredda a diciotto bambine', dice
È stato così,
soressa di
poco
(1:83); e
bine nella classe riverniciata di verde' (1:90). La
pagnata dai richiami
alla
profes-
storia di Valentino è
bam-
accom-
speranza di suo padre 'che sarebbe diventato un
grand' uomo', che 'diventasse
diventasse
la
dopo: 'leggevo Senofonte a diciotto
un grand' uomo',
un grand' uomo' (1:219, 233
'lui
che mio padre credeva che
e 261).
10 'Le sorelle del Barbison erano chiamate "le Beate", essendo molto bigotte'
(1:916); 'uno zio di
era
medico
ciata, diceva:
11
Nonna
mia madre
[...]
dei matti' (1:919); 'mia
soprannominato
madre vedendomi
"il
Demente" perché
entrare scura, imbron-
"Ecco Maria Temporala" (1:941).
Pina chiedeva:
settimanalmente
^È significativo
era
il
'ci
sono
létere
per me?' (1:916), Paola Carrara 'riceveva
"Zurnàl de Zenève" (pronunciava
che questi siano
gli
il
francese così)' (1:988)
unici versi manzoniani citati dalla
Ginzburg
ne La famiglia Manzoni (2:1243).
^Si vedano
^Anna
in proposito le osservazioni di
Marchionne Picchione,
p. 5.
Banti ammetteva l'esistenza di un'enfasi retorica che nelle
forti
emozioni
{Campi
elisi,
p. 91).
trasuda dalle
tuttavia
donne
colte
non rinunciò mai
come
l'inchiostro dai polpi'
ai palpiti e alle
affermava una 'scrittura spezzata e
lacrime: senza di esse, secondo
sterile',
che costituiva
il
nuovo
E
lei, si
'cilizio della
letteratura occidentale' {Opinioni, p. 41).
15 Minghelli,
stile della
pp. 159 e 161.
Ginzburg
Anche Clara
Borrelli fa osservazioni interessanti sullo
e la sua capacità evocative e lirica; è
però che quel lirismo non è fine a se stesso,
il
soggetto di quella storia
^Ginzburg,
,7
In
I,
non
è
un
io,
pp. 955-960. In proposito
una Nota aggiunta
alla
si
ma
ma un
bene tenere presente
funzionale ad una storia; e che
noi.
veda soprattutto Barani, pp. 151-153.
ristampa dei primi romanzi
— 117 —
la
Ginzburg racconta che
Luciano
all'inizio della
donna.
Il
smo che
sua carriera desiderava che
motivo
di quel desiderio era
ed
non riescono
agli altri
con
Il
scrivere
di cui le
Non
distacco dai sentimenti, soprattutto.
uomo'
Le
un passato
struzioni improbabili di
M.
lettori
ma
la
ha
capire:
Wood,
qualità di
un
in rico-
merito di evitare
le
visioni tragiche, san-
[...]
Ginzburg celebra Goldoni,
sottraggono
il
pp. 135-141.
e invita quei lettori a 'fe-
steggiare la fragilità, la delicatezza e la misura' (2: 143).
si
le
propria inevitabile parzialità.
la
novecenteschi vogliono 'vedere ovunque
ni eventi
capaci.
fìngendo d'essere
non indulge
Jeannet,
da
in proposito Clementelli, p. 104, e
guinose e solenni';
in
a se
dire scrivere col
donne sono raramente
significa scrivere
diffìcile
affermazioni totalizzanti, e di accettare
™I
Ginzburg
la
non sanno guardare
come una donna però con
*°La Ginzburg, osserva a sua volta Angela
vedano
dice
scrittrici,
354-55).
(Fallaci, pp.
l"Si
una
lei
sottrarsi al sentimentali-
come un uomo vuol
Scrivere
[...]
un uomo. Cosa
un uomo. Una donna deve
riconoscessero in
bisogno di
a liberarsi dei sentimenti,
ironia.
distacco, la freddezza di
non
lettori
i
il
caratterizza la letteratura femminile.
un'intervista,
stesse
Parisi
E vero
peraltro che alcu-
potere consolante della narrazione rievocatrice
al
(Woolf, pp. 254-258).
^La
Ginzburg non era soddisfatta
dei racconti che
pochi nei due volumi delle Opere.
Il
conti della Ginzburg è Gianfranco Borri
rativa
ginzburghiana
('la
ha bisogno
scrittrice
coralità [...]
sue convinzioni,
^Le commedie
romanzi,
le
il
modulo
non
efficaci
quando
Ginzburg
alla
di rappresentare
un
di
ne ha inserito
p.
la coralità della
nar-
un
gesto,
uno
ma anche le sue
idee,
volto,
un
143).
gioco dei riferimenti a personaggi
ricreare
il
miracolo evocativo dei suoi
vasto intreccio di relazioni e
una improvvisata
ricostruire lo spirito di
il
e
letterario di Natalia; la
solo la sua arte
sue valutazioni del mondo',
diventano
permette
assenti
è
di ancorarsi, di riflettersi su di
specifico episodio per poter esprimere
le
27) che nega
(p.
non
ha composto,
benevolo nei confronti dei rac-
critico più
stati
d'animo, e di
comunità moderna. Questo
e precaria
accade soprattutto in Paese di mare (2:29-68).
^Bernard Levin ha
say that
I
scritto
de La famiglia Manzoni:
'I
do not exaggerate when
have rarely read a book so entirely devoid of the novelist's
I
art', (p.
43).
^4
Nei romanzi
della
Ginzburg
ci
sono personaggi intenti a
costruire palazzi, o aziende economiche;
accenna solo perché
la
scrittrice
travaglio,
lo
Solo nei saggi
condanna'
e
(1
:853).
Può
darsi
commesso ne La famiglia Manzoni,
un personaggio de La
alla
dimensione quotidiana che
Ginzburg parla de
un padrone, un padrone capace
padrone che grida
dedicata
la
moglie
di
un
scrivere, a studiare, a
risultati delle loro attività si
strazio e la solitudine della creazione'
'è
ironia:
ai
lo sforzo fattivo è al di là della
privilegia.
mestiere di scrittore
ta dell'errore
ma
città e la casa, del
che
e
sangue,
il
(2:112); e dice che
il
'il
di frustarci a sangue,
la
Ginzburg
si
un
accor-
ne abbia parlato con auto-
1984, scrive una
commedia
altro classico della letteratura italiana,
— 118 —
sia
Gemma
I
Un amico
Donati Alighieri.
A
romanzi
Dante'
1411).
(2:
ia
Ginzburg
'ha detto che aveva
noi sottovoce ha detto che
Preferisce
Natai
di
moglie
lui della
Un
altro
mal
Gemma
Donati senza Dante' (2:1409). Per una
si
lettura
dei miei libri:
[...]
ma
la
Ginzburg un punto
certo è
il
d'arrivo: 'non so se sia
non mi domandai neppure una
il
migliore
volta se scrivevo per caso.
romanzi che
Il
caso
lo prece-
vedano Sanguineti Katz, pp. 122-152; Barberi Squarotti, pp. 162-163;
Bullock, pp. 92-1 19; Hughes, passim; e Weinstein.
Ginzburg su
Tutti
i
nostri ieri
eccessivamente strutturato
questo
ironica di questo
solo libro che io abbia scritto in stato di assoluta
era totalmente esulato da me' (1:1 133). Sul valore dei
si
non
veda Picarazzi, pp. 347-348.
^5 Lessico famigliare era per
dono
sapere.
commenta: 'povera Serena, povera
episodio
libertà.
di testa e e rimasto a casa.
Dante non ne vuole
di
il
meno
(e
( 1
:
1 1
la
)
è
Il
commento
negativo della
probabilmente dettato da quel che
di
architettonico) c'è in questo romanzo, che è per
'ginzburghiano' di
^"In Famiglia, tuttavia, e per
31
tutti.
prima
volta, Y alter ego della
Ginzburg
è
un uomo,
Carmine.
^'La vecchiaia, dice
tificati'
la
Ginzburg, è un'età in cui 'siamo soltanto più spenti e mor-
(2:612); essa 'vorrà dire in noi, essenzialmente,
la fine
dello stupore'
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