ECIRS - ospedale Mauriziano
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ECIRS - ospedale Mauriziano
Endoscopic Combined IntraRenal Surgery (ECIRS) L’approccio combinato anterogrado-retrogrado (Endoscopic Combined IntraRenal Surgery - ECIRS) è un intervento endourologico che mira alla risoluzione di calcoli renali, singoli o multipli, di dimensioni > 2 cm. Rappresenta la combinazione della PCNL (nefrolitotrissia percutanea) con la RIRS (Retrograde IntraRenal Surgery). Tale procedura viene sempre eseguita in regime di elezione ed in anestesia generale. Dapprima viene eseguita una RIRS, mediante la quale si procede a dilatazione della via escretrice per agevolare la puntura percutanea del rene. Quindi, sotto guida ecografica, si esegue la puntura percutanea del rene in corrispondenza del calcolo da trattare. Si posiziona quindi un filo guida di sicurezza dal tramite nefrostomico, lo si recupera con l’ureteroscopio e lo si esteriorizza: questa manovra permette di agire successivamente in sicurezza sia dal tramite percutaneo (via anterograda) che dal basso con l’ureteroscopio (via retrograda). Il corretto posizionamento del filo guida di sicurezza viene controllato in fluoroscopia. Dopo aver dilatato il tramite nefrostomico con appositi dilatatori, si inserisce uno strumento chiamato nefroscopio, con il quale si visualizza direttamente il calcolo. Si procede quindi alla frammentazione di quest’ultimo con energia balistica (una sorta di “martello pneumatico” endoscopico), talora combinata ad ultrasuoni. I frammenti prodotti vengono quindi estratti con un Basket idoneo alle dimensioni dei frammenti prodotti. In caso di migrazione di frammenti all’interno di altri calici renali non raggiungibili con il nefroscopio, questo possono facilmente essere raggiunti con l’ureteroscopio e polverizzati con fibra laser ad Olmio. Al termine della procedura si procede all'inserimento di catetere nefrostomico, di un'endoprotesi ureterale a doppio J (al fine di proteggere la via escretrice) ed un catetere vescicale. Il catetere vescicale viene solitamente rimosso dopo 12-24 ore, mentre il catetere nefrostomico viene solitamente mantenuto in sede per 2-3 giorni; lo stent a doppio J viene rimosso ambulatorialmente dopo 10-15 giorni. La degenza postoperatoria è solitamente breve (3 giorni circa dopo la procedura). La S.C. Urologia dell’Ospedale Mauriziano dispone di: - nefroscopi di diverso calibro ureteroscopi rigidi/semirigidi di diverso calibro ureteroscopi flessibili a fibre ottiche ureteroscopio flessibile digitale di ultima generazione sorgente di energia balistica combinata ad ultrasuoni (Swiss Lithoclast Master) di ultima generazione dispositivo laser ad Olmio (Ho:YAG) con potenza massima di 30 W per ottenere un’ottimale polverizzazione Le fasi salienti dell’intervento sono schematicamente illustrate di seguito. Fasi della PCNL. Il calcolo renale (A) viene raggiunto sia con l’ureteroscopio che con il nefroscopio (dopo accesso retrogrado con l’ureteroscopio e percutaneo con il nefroscopio) e quindi frammentato con energia combinata (balistica + ultrasuoni) (B). Eventualmente la procedura può essere perfezionata per via retrograda con laser ad Olmio. I frammenti di maggiori dimensioni vengono estretti con Basket. Al termine della procedura di posiziona un catatere nefrostomico, uno stent ureterale a doppio J all’interno dell’uretere ed un catetere vescicale (C).