Guidare il motorino in sicurezza - Valtellina Security Driving Project

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Guidare il motorino in sicurezza - Valtellina Security Driving Project
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LA PROVINCIA
SONDRIO
LUNEDÌ 31 MAGGIO 2010
[ VALTELLINA SECURITY DRIVING PROJECT SCHOOL ]
Guidare il motorino in sicurezza:
corsi per 900 studenti in tutta la valle
[l’iniziativa]
Sabato l’iniziativa è approdata in piazza Garibaldi a Sondrio con un percorso ad hoc
Poco meno di 900 in una settimana:
100 a Bormio martedì, giovedì 480 a Chiavenna e sabato 258 a Sondrio dove il salotto buono si è trasformato per un giorno
in una scuola di guida a cielo aperto.
Tanti sono gli studenti di terza media e dei
primi due anni delle superiori che hanno
partecipato ai corsi di guida sicura rivolti
ai giovani dotati di patentino per motorini, promossi da Valtellina Security Driving Project School (Vsdp), onlus con sede a Tresivio presieduta da Andrea Proh.
In piazza Garibaldi sono state allestite delle aree attrezzate con tensostrutture in grado di contenere, in un percorso didattico,
tutte quelle attività, istruzioni, situazioni,
che servono a far capire all’utilizzatore di
un motociclo cosa è bene sapere e fare (ma
soprattutto non fare) prima e durante la
guida.
Un percorso che ha visto l’intervento e
la collaborazione delle forze dell’ordine
(a Chiavenna la polizia stradale), del corpo di polizia municipale di palazzo Pretorio, della sezione della Cri, delle concessionarie Fascendini e Motostore di Talamona, con il patrocinio della Provincia,
ente con il quale il sodalizio ha creato un
tavolo istituzionale sul tema della sicurezza.
L’attività che il Vsdp svolge è nata «d’intesa con l’Ufficio scolastico provinciale spiega Proh - dopo aver notato quanto impegno nello studio i ragazzi mettono per
“conquistarsi” il patentino, salvo poi ave-
VIGILI IN CATTEDRA
Gli agenti della polizia municipale hanno illustrato ai ragazzi parte
delle attrezzature che hanno in dotazione, tra cui l’etilometro e il “Rapidscan”, strumento in grado di misurare l’eventuale assunzione di stupefacenti
SALVARSI LA VITA
Ragazzi alla prova di sicurezza tra i birilli
All’interno di
un circuito
tra i birilli,
casco in
testa, i
ragazzi
hanno potuto
testare le loro
capacità
brevi
[ DOMANI ]
A Sondrio
c’è Englaro
Il Centro di Documentazione
Rigoberta Menchù organizza domani sera a Sondrio un
incontro pubblico con Beppino Englaro. L’appuntamento è alla Sala Vitali, in via
delle Pergole 10, con inizio
alle ore 20.45. Englaro presenterà il suo libro “La vita
senza limiti. La morte di Eluana in uno Stato di diritto”,
scritto con Adriana Pannitteri ed edito da Rizzoli. L’invito a pertecipare è esteso a
tutta la popolazione.
[ GIOVEDÌ ]
Poi toccherà
all’Afghanistan
A cura del Centro Rigoberta
Menchù di Sondrio, con “Testimonianze dall’Afghanistan”, Graziella Longoni e Libera Mazzoleni, donne in nero del CISDA. di ritorno dall’Afghanistan, racconteranno la loro esperienza. L’appuntamento è a Sondrio, alla Sala Vitali, giovedì 3 giugno, alle ore 20.45. Tutti sono invitati.
fissati è quella di arrivare a salvare almeno una vita nell’arco di cinque anni». Evitare cioè che succeda il peggio. «Un’iniziativa assolutamente meritoria - aggiunge Pierpaolo Corradini, vicepresidente della Provincia -, in quanto nasce dal privato e vede l’adesione volontaria (e gratuita)
degli studenti che, divertendosi, imparano».
All’interno di un circuito tra i birilli, casco in testa, i ragazzi hanno potuto testare le loro capacità sotto l’occhio di istruttori professionisti, diretti da Luca Rinaldi: imparare a fare le curve, a frenare con
consapevolezza, a zigzagare tra gli ostacoli, a mantenere l’equilibrio. «In settimana
abbiamo siglato con l’associazione - aggiunge Mauro Bradanini, comandante della polizia municipale - una convenzione
con lo scopo di sensibilizzare insieme i ragazzi sul tema della sicurezza». Gli agenti hanno illustrato ai ragazzi parte delle attrezzature in uso, tra cui l’etilometro e il
“Rapidscan”, strumento in grado di misurare l’eventuale assunzione di stupefacenti.
Daniela Lucchini
Il Centro territoriale
risorse handicap
è nato cinque mesi fa
per sostenere
il processo
di integrazione
degli alunni disabili
e dare risposte
alle famiglie
che hanno portato l’Ufficio
scolastico provinciale, d’intesa con il secondo circolo,
all’istituzione del Ctrh: l’aver
cioè constatato la frequenza
sempre più numerosa degli
alunni con diverse tipologie
d’handicap all’interno delle
scuole. Attualmente sono 493
di cui 38 nella scuola dell’infanzia, 187 nella primaria,
Sabato in piazza Garibaldi a Sondrio per i corsi promossi da Valtellina Security Driving Project School
(Vsdp), onlus con sede a Tresivio
presieduta da Andrea Proh c’erano anche i volontari della Croce rossa italiana
DIVERTENDOSI S’IMPARA
La sfida che gli organizzatori dei corsi di guida sicura si sono prefissati
è quella di arrivare a salvare almeno una vita nell’arco di cinque anni. Evitare cioè che succeda il peggio.
124 alle medie, mentre alle
superiori sono 144. Un numero che dal 2002 ad oggi ha
registrato un aumento del
55%.
Diverse le finalità del Ctrh:
«Anzitutto sostenere il processo di integrazione di tutti
gli alunni diversamente abili - ha aggiunto Marchesi -,
fornire risposte coerenti alle
esigenze poste dalla presenza nelle classi comuni di ragazzi in situazioni di handicap anche grave. Favorire
inoltre la collaborazione e le
sinergie tra le scuole del territorio con uno scambio di
esperienze e strumenti e costituire un punto di riferimento per le scuole, le famiglie e gli operatori scolastici
coinvolti nel processo di integrazione scolastica e sociale».
Tra le attività messe in cantiere da gennaio ad oggi, l’a-
pertura di uno sportello di
consulenza e la costituzione
di una biblioteca altamente
specializzata sulle tematiche
dell’handicap i cui testi sono
a disposizione delle scuole e
delle famiglie: «Progetto questo che sarà portato a termine presumibilmente per l’inizio del prossimo anno scolastico - ha detto Zanesi - e che
ha potuto contare sul sostegno della Fondazione Gruppo Credito Valtellinese, della Pro Valtellina, della Provincia e di AG&B Tirelli».
Massimo impegno anche sulla formazione del personale
docente, fondamentale per affrontare le disabilità, di qualunque natura esse siano.
Guardando al futuro, il Ctrh
mira alla costituzione di una
rete di scuole che lavori nell’ottica dell’attuazione di processi di inclusione e di apprendimento.