capitolo 1
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capitolo 1
Gaetano Santillo ANATOMIA E FISIOLOGIA SECONDO LA MEDICINA TRADIZIONALE CINESE Gaetano Santillo ANATOMIA E FISIOLOGIA SECONDO LA MEDICINA TRADIZIONALE CINESE A Marianna e Marialuisa I INTRODUZIONE Il libro è rivolto a tutti coloro che si avvicinano per la prima volta alla medicina tradizionale cinese, e che per la prima volta si possono trovare di fronte a concetti filosofico-culturali del tutto diversi da quelli occidentali. La stesura del testo, quindi, è scaturita dal desiderio di dare le basilari conoscenze della m.t.c. (anatomia e fisiologia) nella massima semplicità e concretezza. La metodologia su cui si fonda la m.t.c., che scaturisce dalla osservazione empirica di migliaia di anni, è totalmente differente dalla medicina occidentale. Quindi è bene che chiunque voglia cimentarsi nello studio di tale metodica, si ponga con mente libera ed eviti preconcetti. Per capire bene un metodo diverso di approccio medico, occorre conoscere bene le basi su cui si fonda tale metodo. Per questo motivo ho cercato di descrivere in maniera molto semplice “l'anatomia e la fisiologia” della m.t.c., operando una chiara forzatura anche nei termini, non per occidentalizzare la materia, ma per chiarire alcuni concetti fondamentali della cultura cinese a noi occidentali. G. Santillo Gaetano Santillo, laureato in medicina e chirurgia presso l'università di Napoli nel 1985. Specializzato in oncologia. Esperto di medicina tradizionale cinese, formatosi presso l'università di medicina tradizionale di Nanchino e l'università di medicina tradizionale di Henan. Docente di agopuntura e medicina tradizionale cinese secondo i criteri riconosciuti dall'OMS. Insegna presso il master di II livello “Integrazione tra medicina tradizionale cinese e medicina occidentale” della seconda università di Napoli, facoltà di medicina. II CAPITOLO 1 LA MEDICINA TRADIZIONALE CINESE DALLE ORIGINI AI NOSTRI GIORNI Diversi reperti archeologici fanno risalire le origini della medicina tradizionale cinese al periodo neolitico, abbracciando un arco di tempo tra gli anni 8000 e 5000 a.c.. Si ritiene, data la notevole estensione del territorio cinese, che le varie branche della M.T.C. abbiano avuto origine da zone differenti, condizionate ciascuna dalle condizioni ambientali contingenti. In particolare gli studi di archeologia fanno ritenere che – l'agopuntura abbia avuto origine dalle regioni sud-orientali, – la moxibustione dalle regioni fredde del nord, – la farmacologia e la dietetica dalle regioni occidentali (soprattutto per le influenze di India e Tibet), – la massoterapia dalle umide regioni centrali. 1.1 AGOPUNTURA La maggioranza dei reperti archeologici fa ritenere che la nascita dell'agopuntura possa ascriversi al periodo neolitico. Infatti in diverse tombe di tale periodo, soprattutto dell'area sud-orientale della Cina, sono stati rinvenuti aghi primitivi in pietra, bambù o schegge d'ossa. Facendo riferimento, invece, alle notizie riportate dalla tradizione orale e/o scritta, si fa risalire l'origine dell'agopuntura ad episodi mitici o leggendari. Si narra, infatti, che “un giorno un guerriero sofferente di sciatalgia, durante una battuta di caccia, fu colpito ad un piede da una freccia scagliata per errore da un compagno. Al momento il guerriero avvertì un 1 dolore fortissimo al piede, ma subito dopo la sciatalgia cessò. Era nata l'agopuntura, infatti, secondo la leggenda, la freccia, pungendo quel punto del piede, aveva allontanato lo spirito malvagio (demone) che torturava i nervi del guerriero. A partire da questo evento le esperienze si moltiplicarono e furono individuati in successione altri punti del corpo attraverso cui si riusciva ad eliminare i demoni che invadevano l'organismo. Si individuarono in questo modo tredici punti, pungendo i quali, si riusciva ad espellere i cosiddetti tredici demoni”. Altre leggende fanno risalire l'impiego dell'agopuntura già al periodo dei cinque imperatori dell'età aurea, i cosiddetti sovrani civilizzatori. Siamo nel periodo dei “principi leggendari”, i primi cinque imperatori della Cina, ad ognuno dei quali viene attribuito lo sviluppo di un determinato settore: Da 2852a.c. A 2205a.c. 1) Fu Xi avrebbe sviluppato l'addomesticamento degli animali. La leggenda narra che il mitico imperatore “forgiava i nove tipi di aghi”. 2) Shen Nong avrebbe sviluppato soprattutto l'agricoltura. 3) Hang Di avrebbe sviluppato l'organizzazione del governo. La leggenda gli attribuisce la fondazione dell'agopuntura e la stesura del testo “Huang Di Nei Jing So Wen” (in realtà tale testo risale all'epoca degli stati combattenti). 4) Yao avrebbe rappresentato un modello di virtù per il popolo. 5) Shu avrebbe sviluppato opere idrauliche per il controllo e lo sfruttamento dei corsi d'acqua. All' imperatore Shu successe il suo ingegnere Yu, fondatore della dinastia Xia (2205a.c.-1766a.c.), al quale viene attribuita la creazione del calendario lunare. È con la dinastia Shang (1766a.c.-1123a.c.) che le notizie riguardanti l'agopuntura assumono connotati più storiografici (come si evince da diversi testi classici). In questo periodo gli aghi già venivano costruiti in metalli vari: rame, bronzo, oro, argento. Ma è soprattutto con la dinastia Zhou (1123a.c.-221a.c.) che l'agopuntura, assieme alla moxibustione, subisce un notevole impulso, e 2 compaiono gli aghi di ferro e acciaio. Durante tale dinastia, nel periodo degli stati combattenti (475a.c.-221a.c.) viene redatto il trattato “Huang Di Nei Jing So Wen”(Classico di medicina interna dell'imperatore giallo), che ancor oggi rappresenta il testo fondamentale per lo studio della medicina tradizionale cinese. La leggenda attribuisce la stesura del testo all'imperatore giallo Hang Di (età aurea). In realtà il testo risale all'epoca degli stati combattenti (450-221 a.c.) e sarebbe opera di più autori in tempi successivi. Datare il trattato So Wen nel periodo dell'imperatore giallo sarebbe stato un espediente dei suoi autori per crearsi un passato, una tradizione. Questo trattato è svolto in forma di dialogo tra l'imperatore giallo e il medico di corte Qi Bo. In esso compaiono per la prima volta in un tutt'uno organico tutte le principali teorie che sono fondamento della MTC, vengono inoltre descritti i principali meridiani, la localizzazione dei primi 160 agopunti sul corpo, i diversi tipi di aghi di metallo e le varie tecniche di infissione. Successivamente durante la dinastia Qin (221a.c.-206a.c.) e soprattutto durante la dinastia Han (206a.c.-220d.c.) si affinano la lavorazione del ferro e dell'acciaio, fioriscono scuole, università pubbliche e vengono redatti importanti testi classici di medicina: “Shen Nong Ben Cao Jing” (testo di farmacologia); “Shang Han Za Bing Lun” (trattato delle malattie febbrili e miste); “Zhen Jiu Jia Yi Jing” (classico di agopuntura e moxibustione). Nei periodi successivi periodo dei tre regni (220-265d.c.), dinastia Jin (265-420d.c.), dinastie del nord e del sud (420-581d.c.), dinastia Sui (581-618d.c.), l'agopuntura riconosce un ulteriore impulso, diviene molto popolare, ed ha inizio una più precisa localizzazione dei punti e dei canali. Il medico Sun Simiao (581-682d.c.), vissuto a cavallo tra la dinastia Sui e la successiva dinastia Tang, definisce il metodo di localizzazione dei punti e disegna la 3 “Mappa dei meridiani e dei punti”. Durante la dinastia Tang (618-907d.c.) ci sono ulteriori definizioni e miglioramenti delle mappe dei meridiani e comincia la stampa dei testi classici. La stampa dei testi classici prosegue e si affina nel successivo periodo delle cinque dinastie (907-960d.c.). Durante la dinastia Song (960-1279d.c.) continua la sistematizzazione dell'agopuntura e compaiono le prime due statue di bronzo forate in corrispondenza dei punti. In questo periodo il medico Wang Weiji scrive “il classico illustrato dei punti” a commento e illustrazione delle caratteristiche di tali statue. Intorno al 1200d.c. cominciano studi di anatomia mediante la vivisezione dei condannati a morte. Nel periodo della dinastia Yuan (1279-1368d.c.) si sviluppano ulteriormente gli studi di anatomia e le mappature dei canali e degli agopunti. Tali studi raggiungono il massimo dello sviluppo durante la dinastia Ming (1368-1644d.c.), con il formarsi di numerose correnti e scuole, e con la pubblicazione di numerosi testi. È di questo periodo la pubblicazione di “Elementi essenziali di agopuntura e moxibustione” di Gao Wu (1550), e la pubblicazione di “Compendio d'agopuntura e moxibustione” di Zhenjin Da Cheng (1601). Con l'avvento della dinastia Qing (1644-1911d.c.) ha inizio un lento e progressivo decadimento culturale e scientifico del paese, cui contribuisce in maniera determinante la dominazione coloniale dei paesi europei, avversori delle tradizioni cinesi. Nel 1822 viene disposta la chiusura di tutte le facoltà universitarie di agopuntura. Nel 1911 con la caduta dell'impero, nasce la Prima Repubblica Cinese (1911-1949), debole e assoggettata alle potenze straniere. In questo periodo la medicina tradizionale cinese viene messa al bando, e viene favorito lo sviluppo della medicina occidentale. Nel 1949, con la nascita della Repubblica Popolare Cinese, si assiste ad una prima fase in cui continua l'avversione verso la M.T.C., che continua ad essere 4 praticata ai margini della società, per lo più nelle campagne. Solo a partire dal 1954 le autorità sanitarie iniziano un parziale reintegro della M.T.C., soprattutto per le scarse disponibilità economiche e per la necessità di garantire l'assistenza medica a tutte le regioni cinesi, anche quelle più remote. Per questo motivo nel 1965 vengono istituiti dei corsi rapidi di addestramento per la formazione dei cosiddetti “medici scalzi”. Dagli anni settanta è ripreso più rigoglioso lo sviluppo della M.T.C., sia in Cina che nei paesi stranieri. Dal 1975, su richiesta dell'organizzazione mondiale della sanità, vengono istituiti in Cina dei corsi di M.T.C. per medici stranieri. Negli ultimi anni la M.T.C. è divenuta oggetto di integrazione con la medicina occidentale. Grazie ad accordi internazionali, nelle università occidentali, tra cui quelle italiane, sono stati istituiti corsi e master di M.T.C. 1.2 MOXIBUSTIONE La moxibustione prende origine dalle regioni settentrionali della Cina, dove le popolazioni, esposte ai climi umidi e freddi, apprezzavano molto le virtù del calore. In un primo tempo viene praticata la cauterizzazione diretta, cioè l'applicazione diretta sulla cute di erbette e/o rametti incandescenti per cauterizzare, a scopo terapeutico, alcune parti del corpo. Durante la dinastia Zhou (1123a.c.-221a.c.), soprattutto nel periodo degli Zhou orientali (770-221a.c.), viene introdotto l'uso dell'artemisia vulgaris per la pratica della moxibustione diretta. Nel corso degli anni la tecnica va sempre più affinandosi e già nel testo “Tradizione di Zuo”(581a.c.) sono riportate alcune controindicazioni. Nel periodo degli Han orientali (24-220d.c.) viene pubblicato il testo “Discussione dei disordini indotti dal freddo” nel quale vengono definite le indicazioni e le controindicazioni della cauterizzazione diretta. 5 Ulteriore impulso alla tecnica della moxibustione si ha nel corso della dinastia Tang (618-907d.c.). E' di questo periodo, infatti, lo svilupparsi della moxibustione indiretta, ossia l'accensione dell'erba da bruciare non a contatto diretto della pelle, ma sopra dei dischetti di aglio, zenzero, sale o altre sostanze. In seguito il destino e lo sviluppo della moxibustione è strettamente collegato a quello dell'agopuntura e delle altre tecniche della M.T.C., raggiungendo il massimo splendore durante la dinastia Ming (1368-1644d.c.). E' di questo periodo la pubblicazione di “Elementi essenziali di agopuntura e moxibustione” di Gao Wu (1550), e la pubblicazione di “Compendio d'agopuntura e moxibustione” di Zhenjin Da Cheng (1601). Gli ulteriori sviluppi nei periodi successivi seguono l'andamento già descritto per tutta la M.T.C., ossia decadimento durante la dinastia Qing, la Prima Repubblica e la prima fase della Repubblica Popolare Cinese, e ripresa nella seconda fase della R.P.C. fino ai giorni nostri. 1.3 FARMACOLOGIA E DIETETICA La fitofarmacologia e la dietetica prendono origine dalla parte più occidentale della Cina, soprattutto per le influenze delle regioni vicine di India e Tibet. I primi riferimenti all' uso della fitofarmacologia fanno parte di leggende tramandate, e attribuiscono il merito della sua nascita a personaggi mitici dell'età aurea. In particolare viene menzionato Shen Nong, il “divino agricoltore”, come il principale artefice dei primi precetti dietetici e dell'uso a scopo curativo di sostanze derivanti da animali, vegetali e minerali. Riferimenti più storiografici risalgono alla dinastia Zhou (1123a.c.-221a.c.). In particolare, dapprima nel periodo primavere ed autunni (770-446a.c.) viene redatto il “Libro delle odi” che rappresenta una vera prima raccolta di piante ed erbe medicinali; successivamente nel periodo degli stati combattenti (475a.c.-221a.c.) viene redatto il trattato “Huang Di Nei Jing So Wen”(classico di medicina interna dell'imperatore giallo), nel quale alcuni capitoli sono dedicati a precetti dietetici e rimedi fitoterapici per la prevenzione e il trattamento di diverse malattie. 6 Durante la dinastia Han (206a.c.-220d.c.) fioriscono scuole, università pubbliche e vengono redatti importanti testi classici di fitofarmacologia, tra cui va menzionato il “Classico di materia medica di Shen Nong”, un vero e proprio erbario, in cui viene fatta una accurata sistematizzazione delle piante, indicandone proprietà e indicazioni terapeutiche. Nel corso degli anni si sono susseguite diverse opere, fino ad arrivare al “Compendio di materia medica”, un'opera maestosa del medico Li Shizen (1518-1593d.c.), vissuto nel periodo della dinastia Ming (1368-1644d.c.). In tale opera sono classificate 1892 sostanze di origine animale, vegetale e minerale, indicandone meticolosamente origine, caratteristiche e indicazioni. Ancora oggi tale opera riveste un ruolo centrale nell'ambito della M.T.C. 1.4 MASSOTERAPIA La massoterapia prende origine dalle regioni centrali della Cina, molto umide perché ricche di fiumi. Quindi le popolazioni di tali regioni erano soggette soprattutto a patologie da umidità, che potevano trarre giovamento dalla massoterapia. I primi reperti archeologici risalgono al 2700a.c., e le prime tecniche vengono attribuite all'imperatore Huang Yu Fu (periodo leggendario) Durante la dinastia Shang (1765-1122a.c.) diventano più concreti i riferimenti all'uso della massoterapia, e addirittura si parla di una donna che cura le malattie con il massaggio, la sacerdotessa Bi. Un impulso ulteriore all'uso di tecniche di massoterapia si ha nel periodo degli stati combattenti (475a.c.-221a.c.). Nel “Huang Di Nei Jing So Wen” testo risalente a questo periodo, diversi capitoli sono dedicati alla massoterapia. Quindi lo sviluppo della massoterapia prosegue nei periodi successivi: durante la dinastia Qin (221a.c.-206a.c.), durante la dinastia Han (206a.c.-220d.c.), e nel periodo dei tre regni (220-265d.c.). 7 In questa fase fioriscono scuole, università pubbliche e vengono redatti importanti testi classici di massoterapia. Risale a questi periodi il “Classico sul massaggio dell'imperatore Hang Di e del suo medico Qi Pa” in 10 volumi. Lo sviluppo delle tecniche di massaggio continua durante la dinastia Sui (581-618d.c.) e durante la dinastia Tang (618-907d.c.). Il medico Sun Simiao (581-682d.c.), vissuto a cavallo tra le due dinastie, è autore del testo “Prescrizioni del valore di mille pezzi d'oro” (652d.c.), nel quale vengono descritte nuove tecniche manipolatorie oltre quelle già conosciute. Durante la dinastia Song (960-1279d.c.) la massoterapia subisce un momentaneo periodo di involuzione, per poi riacquistare nuovo splendore durante la dinastia Ming (13681644d.c.), soprattutto con testi di massoterapia pediatrica. Gli ulteriori sviluppi nei periodi successivi seguono l'andamento già descritto per tutta la M.T.C., ossia decadimento durante la dinastia Qing, la Prima Repubblica e la prima fase della Repubblica Popolare Cinese, e ripresa nella seconda fase della R.P.C. fino ai giorni nostri. 8 CAPITOLO 2 I PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA MEDICINA TRADIZIONALE CINESE La medicina tradizionale cinese rappresenta il più antico sistema medico conosciuto. Essa è una medicina energetica che si fonda sul concetto che tutto in natura è energia. Già migliaia di anni fa la cultura cinese non faceva distinzione tra materia ed energia, in quanto la materia era considerata una forma concentrata di energia. Questo concetto in realtà è molto vicino a quello che noi conosciamo come teoria della relatività, formulata da Einstein nel secolo scorso: E = mc^, dove c^(velocità della luce al quadrato) rappresenta una costante, E (energia) ed m (massa) sono le due variabili interdipendenti. Quindi già migliaia di anni fa nella cultura cinese si riteneva che l'universo fosse una manifestazione di quella energia che lo costituiva, e tutti i mutamenti e le trasformazioni che avvenivano in esso fossero espressione dei mutamenti e trasformazione di questa energia. Nella medicina tradizionale cinese questo concetto è stato rapportato al corpo umano. Essendo tutto energia, anche il corpo umano è ritenuto tale, e tutte le manifestazioni materiali e non (fisiche e psichiche) del nostro organismo non sono altro che energia che assume aspetti differenti. Da questo concetto fondamentale della MTC ne scaturiscono altri due altrettanto importanti: stato di salute e malattia. Per la MTC lo stato di salute è l'equilibrio energetico esistente tra le varie parti del corpo e, nello stesso tempo, è l'equilibrio energetico esistente tra l'organismo tutto e l'ambiente circostante (importante questo concetto perché un organismo che si trova in un ambiente ostile entra in sofferenza). La malattia, invece, va intesa come uno squilibrio energetico che può consistere fondamentalmente in un difetto di energia o un eccesso di energia, 9 e tale squilibrio può interessare l'organismo nel suo insieme, o può interessare soltanto alcuni distretti di esso. 2.1 IL TAO La medicina tradizionale cinese si fonda sulla concezione taoista della vita. La parola Tao in cinese significa letteralmente la via, il sentiero, ma ha anche il significato di armonia, stile di vita. Nella filosofia cinese il Tao rappresenta il principio unico che sta alla base dell'universo e di tutte le leggi che regolano in maniera armoniosa le sue molteplici manifestazioni. Il Tao è ciò da cui tutto ha origine e a cui tutto tende. È l'armonia che tutto regola in natura e alla quale tutti debbono ispirarsi. Per i taoisti scopo della nostra esistenza è imitare la natura nelle sue spontanee e armoniose manifestazioni, cioè tendere al Tao. L'obiettivo è dunque tendere al Tao, avendo però chiara la consapevolezza di non poterlo mai raggiungere. Il nostro desiderio di conoscenza deve tendere al massimo della comprensione, ben sapendo che non potremo mai arrivare alla completa comprensione. In passato la voglia di conoscenza ha portato alla scoperta dell'atomo che fu ritenuto la parte costitutiva indivisibile della materia, quasi come se si fosse giunti ad un traguardo finale di una scoperta: l'atomo è la particella più piccola oltre la quale non si può andare. In realtà non era così, successivamente quella stessa voglia di conoscenza ha portato l'uomo a scindere l'atomo in altre particelle costitutive più piccole. E così accadrà in futuro che la voglia di conoscenza ci porterà a scindere ulteriormente quelle particelle. Il Tao, principio unico dell'universo, è un'unità inesprimibile che non può avere collocazione temporale , né spaziale. Gli antichi filosofi cinesi per spiegare le origini dell'universo si chiesero come fosse il Tao prima di iniziare a manifestarsi “C'era qualcosa senza forma e perfetto prima che si originasse l'universo. Esso è sereno. Vuoto. Immutabile. Infinito.........Esso fluisce attraverso tutte le cose,dentro e fuori , e ritorna all'origine di tutte le cose......(Tao Te Ching)”. 10 In origine l'energia del Tao era allo stato puro, non ancora differenziata, né manifestata, senza spazio, né tempo, in uno stato di calma assoluta: WU CHI. Quando l'energia allo stato Wu Chi cominciò a muoversi, diede origine ad una polarità primordiale: YIN e YANG. L'interazione tra le due polarità, definita TAI CHI, dava origine alla molteplicità dei fenomeni, visibili e invisibili, dell'universo, e quindi tale interazione era ritenuta la prima manifestazione del Tao, ovvero della forza originaria creativa dell'universo. Nella XLII tavola del Tao Te Ching si legge: “uno ha prodotto due; due hanno prodotto tre; tre hanno prodotto i diecimila esseri......” Potremmo così interpretare tale passaggio: “l'unità è la VIA (Tao), essa opera per mezzo della dualità Yin-Yang, per la determinazione della triade Terra-Uomo-Cielo.” Il Tao viene rappresentato come un cerchio nel quale prendono forma due aspetti che sono contemporaneamente complementari e opposti: lo Yin e lo Yang: 11 Lo Yin (nero) e lo Yang (bianco) sono due metà uguali separate da una linea curva. Osservandoli nella loro dinamicità ci si rende conto che quando uno dei due raggiunge l'acme, l'altro ha inizio e viceversa, espressione della ciclicità delle cose e degli eventi in natura. Si osserverà anche che in ciascuno di essi c'è un piccolo aspetto dell'altro (nello Yin nero c'è un cerchietto bianco, nello Yang bianco c'è un cerchietto nero), e ciò ci riporta ad un altro principio fondamentale del taoismo: nulla è assoluto, tutto è relativo. 2.2 LA TEORIA YIN - YANG La teoria Yin-Yang afferma che la realtà che ci circonda scaturisce dalla azione reciproca di due forze, allo stesso tempo opposte e complementari. Si tratta cioè di due aspetti che sebbene contrari, sono anche interdipendenti, cioè l'uno non può esistere senza l'altro. Sono come le due facce della stessa medaglia: opposte ma entrambe indispensabili perché la medaglia possa avere forma. In origine il carattere che significa Yin indicava il lato in ombra di un pendio: Yin collina nuvola il carattere che significa Yang indicava il lato soleggiato di un pendio: Yang collina 12 sole raggi all'orizzonte di luce cioè i due caratteri indicavano gli aspetti che poteva assumere la stessa realtà (il pendio poteva essere in ombra o soleggiato). Lo Yin e lo Yang rappresentano il dualismo riscontrabile nel dinamismo della natura. La dinamicità delle cose e degli eventi naturali è il fondamento della vita; quindi il dualismo Yin-Yang, la loro reciproca attrazione e repulsione è alla base della vita. Ogni cosa in natura può assumere due aspetti, per esempio la giornata di 24 ore si divide in notte e giorno: la notte è Yin ed il giorno è Yang. La temperatura comprende il concetto di freddo e caldo: il freddo è Yin ed il caldo è Yang. Il peso comprende il concetto di pesante e leggero: pesante è Yin e leggero è Yang Nel capitolo 2° del So Wen si legge: il cielo è un accumulo di Yang la terra è un accumulo di Yin Lie Zi (300 a.c.) diceva: gli elementi più puri e leggeri che tendono verso l'alto hanno costituito il cielo; i più densi e pesanti, che tendono verso il basso,hanno costituito la terra. Lo Yin e lo Yang sono dei concetti relativi, non assoluti, niente è solo Yin e niente è solo Yang. Pertanto quando andiamo a definire le caratteristiche dell'uno e dell'altro dovremo dire ciò a cui tende ciascuno di essi, non potendoli definire in maniera assoluta. Caratteristiche dello Yin : - tende verso l'oscurità - tende verso l'interno - tende verso il materiale - tende verso il basso - tende a rallentare - tende a raffreddare Caratteristiche dello Yang: - tende verso la luminosità - tende verso l'esterno - tende verso l'immateriale - tende verso l'alto - tende a dinamizzare - tende a riscaldare 13 Possiamo quindi fare una classificazione della realtà che ci circonda in base ai criteri Yin e Yang: YIN YANG nero bianco materiale immateriale pesante leggero freddo caldo terra cielo luna sole profondo superficiale notte giorno immobilità dinamismo basso alto interno esterno organo funzione spazio tempo femmina maschio condensazione vaporizzazione passivo attivo .….......... …......... 14 2.3 LE LEGGI FONDAMENTALI DEL PRINCIPIO YIN-YANG La teoria Yin-Yang è governata da una serie di leggi che indicano i concetti su cui si fonda e ne definiscono le caratteristiche: – – – – – – legge di contrapposizione legge di attrazione legge di interdipendenza legge di relatività legge dell'equilibrio legge della trasformazione a) Legge di contrapposizione. Yin e Yang sono opposti. Tale legge deriva dall'osservazione che ogni concetto, applicato alla realtà che ci circonda, esiste in riferimento ad un suo opposto: scuro-chiaro, freddocaldo, basso-alto, corto-lungo e così via. Se per esempio, volendo definire la statura di una persona, diciamo che è bassa, lo diciamo in riferimento al concetto opposto di alto. b) Legge di attrazione. Yin e Yang si attraggono. Tale legge deriva dall'osservazione che in natura forze opposte si attraggono. Tutti i processi fisici e chimici si verificano in quanto esiste la polarità delle cose: il polo negativo (Yin) e il polo positivo(Yang) si attraggono; l'elettrone negativo e il protone positivo si attraggono; gli ioni di carica negativa attirano quelli di carica positiva ecc. Nelle specie animali la femmina (Yin) e il maschio (Yang) si attraggono. Se una persona ha freddo (ossia si trova in una condizione Yin) tenderà ad avvicinarsi ad una fonte di calore (Yang). c) Legge di interdipendenza. Yin e Yang sono dipendenti l'uno dall'altro. Tale legge è una diretta conseguenza della prime due enunciate. Cioè Yin e Yang opposti e complementari, in quanto tali sono indispensabili l'uno all'altro per esistere. Il concetto di freddo esiste in quanto esiste il concetto di caldo, il 15 concetto di basso esiste in quanto esiste il concetto di alto, nessuno dei due potrebbe esistere senza l'altro. Quindi in questa visione l'uno ha la sua radice nell'altro e viceversa. d) Legge di relatività. Yin e Yang non esprimono concetti assoluti. Lo Yin e lo Yang sono dei concetti relativi, non assoluti, niente è solo Yin e niente è solo Yang. Anche esaminando il simbolo del Tao potremo rilevare che nella zona nera Yin vi è un puntino bianco che ci ricorda lo Yang, mentre nella zona bianca Yang vi è un puntino nero che ci ricorda lo Yin. Quindi lo Yin e lo Yang sono delle nozioni relative al criterio di riferimento che si sta adottando. Portiamo degli esempi per rendere più chiaro il concetto: se l'oggetto A si trova ad una temperatura di 0° e l'oggetto B ad una temperatura di 10°, l'oggetto A è più freddo di B, quindi diremo in riferimento alla temperatura che A è Yin e B è Yang, A B 0° 10° Yin Yang se, però, lo stesso oggetto A alla temperatura di 0° lo confrontiamo con l'oggetto C ad una temperatura di di -10°, avremo che A è più caldo di C, quindi in questo caso A è Yang e C è Yin, A C 0° -10° Yang Yin 16 quindi l'oggetto A non è definibile in maniera assoluta se è Yin o Yang, ma si può dire che è Yin o Yang a seconda del criterio di riferimento che si sta adottando. Altro esempio lo potremmo fare in riferimento ai concetti di scuro e chiaro: se l'oggetto A è di colore marrone e l'oggetto B è di colore bianco, diremo che A è più scuro di B; siccome lo Yin tende verso l'oscurità e lo Yang tende verso la luminosità, A è Yin e B è Yang, A B Yin Yang se, però, lo stesso oggetto A è confrontato con l'oggetto C di colore nero, in questo caso A è più chiaro di C, quindi A è Yang e C è Yin A C Yang Yin risulta quindi evidente che l'oggetto A non può essere definito Yin o Yang in maniera assoluta, ma può essere definito Yin o Yang a seconda dei casi in rapporto ad un criterio di riferimento. Altro esempio lo possiamo fare considerando i costituenti dell'atomo. Se facciamo riferimento alla carica, diremo che i protoni di carica positiva sono Yang, mentre gli elettroni di carica negativa sono Yin. Se, invece, facciamo riferimento alla disposizione spaziale, diremo che gli elettroni più esterni sono Yang, mentre i protoni interni al nucleo sono Yin. 17 e) Legge dell'equilibrio. Yin e Yang si fanno equilibrio l'un l'altro. In un sistema se lo Yin tende ad aumentare, lo Yang tende a diminuire e viceversa, raggiungendo un nuovo equilibrio. Se per esempio in una stanza abbastanza fredda, l'equilibrio tra Yin e Yang è quello della figura: Yang Yin riscaldando la stanza con una fonte di calore, faremo aumentare lo Yang; se nella stanza aumenta lo Yang, lo Yin diminuisce, si ristabilisce quindi un nuovo equilibrio: Yang Yin secondo tale legge crescita e diminuzione saranno sempre in equilibrio, un equilibrio dinamico, così come si osserva in natura: in inverno fa freddo e l'equilibrio è nettamente spostato verso lo Yin. Man mano che ci si sposta verso l'estate si passerà per periodi in cui progressivamente diminuisce lo Yin e di conseguenza aumenta lo Yang. Per semplificare al massimo, supponendo che un sistema di capienza 100 sia dovuto all'equilibrio Yin 30 + Yang 70, se lo Yang diminuisce a 40, per raggiungere la capienza 100, cioè per equilibrare il sistema lo Yin si porterà a 60. f) Legge della trasformazione. Yin e Yang si trasformano l'uno nell'altro. Tale legge contempla fondamentalmente due tipi di trasformazioni: le trasformazioni armoniose e le trasformazioni brusche. 1) le trasformazioni armoniose si spiegano facilmente se si considerano gli eventi ciclici della natura. Se per esempio consideriamo il ciclo giornaliero vedremo che nell'arco di 24 ore si passerà dalla notte Yin, all'alba inizio Yang, al giorno Yang, al tramonto inizio Yin e così via, quindi si ha una continua 18 trasformazione dello Yin in Yang e dello Yang in Yin: giorno Yang alba inizio Yang tramonto inizio Yin notte Yin La stessa cosa potremo osservare se consideriamo il ciclo annuale: dall'inverno Yin si passa alla primavera inizio Yang, estate Yang, autunno inizio Yin, inverno Yin...........in questo modo la continua trasformazione dell'uno nell'altro consentirà l'armonioso susseguirsi delle stagioni. estate Yang primavera inizio Yang autunno inizio Yin inverno Yin 2) le trasformazioni brusche sono quelle che si verificano in condizioni di estrema disarmonia. Cioè può accadere che per una estrema disarmonia dello Yang, quest'ultimo si può trasformare bruscamente in Yin e viceversa. Un esempio di tale situazione ci può essere dato nella pratica clinica dal quadro delle febbri settiche (meningiti fulminanti, setticemie). Si tratta di quadri che si manifestano con febbri altissime, sudorazioni intense, agitazioni, cioè una estrema disarmonia da eccesso di Yang. Tali quadri, però, possono evolvere improvvisamente verso una condizione di shock con ipotensione, raffreddamento, perdita di coscienza, che è una condizione Yin. Quindi lo Yang in estrema disarmonia si trasforma bruscamente in Yin. 19 2.4 YIN-YANG E LA LOGICA BINARIA Il concetto Yin-Yang compare per la prima volta nel “libro dei mutamenti” o “Yi Jing”. Il libro dei mutamenti è un antichissimo libro/oracolo cinese che veniva consultato non soltanto per predire il futuro, ma anche per organizzare al meglio la propria esistenza e per prendere le giuste decisioni sulla base della situazione presente. La leggenda vuole che sia stato l'imperatore Fu Xi il creatore del libro (XXIV sec. a.c.). In quel periodo non esistendo ancora la scrittura, il testo era una semplice raccolta di simboli: gli otto trigrammi, nucleo centrale dell'opera, che Fu Xi posizionò secondo una data logica per la rappresentazione del cielo anteriore. Una fase importante per un ulteriore sviluppo del libro dei mutamenti si ebbe nel 1150 a.c. ad opera del re Wen, che riposizionò gli otto trigrammi dando luogo alla rappresentazione del cielo posteriore, e li combinò in coppie formando i 64 esagrammi. Il re, però, non portò a termine l'opera che fu ultimata dal duca di Chou, suo figlio. Confucio, che visse tra il 551 e il 479 a.c., fu significativamente influenzato dal libro e portò avanti un intenso lavoro di completamento che si concluse secoli dopo (intorno al II sec. a.c.) da esponenti della sua scuola. Nel “libro dei mutamenti” lo Yin è rappresentato come una linea spezzata, lo Yang come una linea intera: YIN YANG combinando in coppia i due tipi di linee si ottengono quattro bigrammi: lo Yin e lo Yang massimi e i due stadi intermedi: Yin massimo Yang nello Yin Yang massimo 20 Yin nello Yang Disposizione spaziale dei quattro bigrammi Yang massimo Yang nello Yin Yin nello Yang Yin massimo Aggiungendo una terza linea ai quattro bigrammi (utilizzando i due tipi di linea: spezzata e intera), si ottengono gli otto trigrammi: 21 la prima distribuzione degli otto segni, disposta dal saggio Fu Xi, avviene secondo uno schema organico chiamato“successione del cielo anteriore”, nel quale vengono mostrate le forze dei segni come coppie di opposti. In tale disposizione è possibile rinvenire le caratteristiche fondamentali dello Yin e dello Yang: l'opposizione e la complementarità. Si potrà, infatti riscontrare che al massimo Yin si oppone il massimo Yang, all'inizio Yin si oppone l'inizio Yang..........., alla terra si oppone il cielo, al monte lo stagno, all'acqua il fuoco e così via. Ma si evidenzia anche la complementarità in un tutt'uno simmetrico: sovrapponendo i trigrammi opposti si osserverà che essi combaciano sempre perfettamente, cioè si sovrapporranno sempre una linea Yang con una Yin o viceversa, ma non accadrà mai che una linea Yang si sovrapporrà ad un'altra linea Yang o che una linea Yin si sovrapporrà ad un'altra linea Yin. Da tale rappresentazione emerge anche un'altra caratteristica della teoria Yin-Yang: le trasformazioni cicliche. Si può osservare, infatti, ruotando in senso orario, che quando si giunge al massimo Yin, subito dopo comincia a manifestarsi lo Yang; allo stesso modo quando si giunge al massimo Yang subito dopo comincia a comparire lo Yin. Quindi la 22 sequenza del cielo anteriore era utilizzata essenzialmente per descrivere la natura nascosta delle cose, le modalità con cui si susseguono gli eventi naturali, per comprendere l'intima struttura dell'universo. La seconda distribuzione degli otto segni disposta da re Wen porta alla “rappresentazione del cielo posteriore” nel grafico della rappresentazione del cielo posteriore non si evidenzia più la disposizione complementare, ma i trigrammi hanno un ordinamento che segue la progressione temporale del ciclo annuale, e sono in relazione anche con i punti cardinali. La necessità di tale ordinamento scaturiva dal bisogno di rapportarsi ad una realtà più vicina alle manifestazioni naturali della terra e dell'uomo. Il Ba Gua del cielo posteriore definisce il modo concreto di operare nel mondo accessibile ai nostri sensi. Secondo la filosofia taoista nella vita dell'uomo esistono due piani, uno antecedente la nascita, ed un altro che si colloca subito dopo. Il primo piano non ci è manifesto e corrisponde al cielo anteriore, il secondo rappresenta il mondo materiale a noi manifesto e corrisponde al cielo posteriore. 23 Sempre ad opera di re Wen il libro ebbe un'ulteriore evoluzione con la combinazione degli otto trigrammi in coppie. Ne scaturirono 64 esagrammi, in cui sono descritti tutti gli eventi della natura. In effetti secondo il libro dei mutamenti ognuno degli otto trigrammi e ognuno dei 64 esagrammi ha un suo significato e una chiave interpretativa attraverso cui ci è possibile dare risposte ad ogni settore esistenziale. La combinazione degli otto trigrammi e dei sessantaquattro esagrammi risponde ad una logica binaria. E' la stessa numerazione binaria che è alla base del funzionamento dei calcolatori elettronici e che erroneamente è stata attribuita a Leibnitz. In effetti Bouvet, un gesuita missionario in Cina, fece conoscere a Leibnitz i curiosi trigrammi ed esagrammi riportati in un testo antico molto diffuso in Cina (I-Ching). 24 Leibnitz, esaminando i curiosi segni, scoprì che se sostituiva la linea spezzata con lo 0 e la linea intera con un 1, poteva rappresentare qualsiasi numero in una progressione binaria (1679): 4 2 1 progressione binaria 0 0 0 = 0 0 0 1 = 1 0 1 0 = 2 0 1 1 = 3 1 0 0 = 4 1 0 1 = 5 1 1 0 = 6 1 1 1 = 7 25 Quando Leibnitz pubblicizzò il suo sistema binario, molti non gli diedero importanza, ritenendolo essenzialmente una bizzarria matematica. Molto più tardi Boole costruì la sua logica binaria riprendendo proprio gli studi di Leibnitz. Successivamente Zose (1936) con i relè, Atanasoff (1939) con le valvole termoioniche e Neumann (1945), utilizzando questa logica, elaborarono il linguaggio del computer mediante i commutatori elettronici (i cosiddetti circuiti flip-flop). Tali commutatori hanno due posizioni: una inserisce la corrente, l'altra la disinserisce. Queste due posizioni sono rappresentate dal numero 1 (Yang) per inserire, e dallo 0 (Yin) per disinserire: ON e OFF. 2.5 YIN E YANG IN RAPPORTO ALLO SPAZIO E AL TEMPO Il concetto di spazio e tempo, secondo il taoismo, si concretizza nel momento in cui ha inizio il dualismo Yin-Yang. L'interazione tra le due polarità (Tai Chi), infatti, dà origine alla molteplicità dei fenomeni, visibili e invisibili, dell'universo. Ha inizio il movimento, il dinamismo; ne derivano in maniera conseguenziale il concetto di spazio (qualsiasi cosa si muove nello spazio), e il concetto di tempo (il movimento non può che avvenire secondo una sequenza temporale). 1) Per quanto riguarda lo spazio secondo il principio Yin-Yang, possiamo ricavare la disposizione dei punti cardinali. Supponiamo di avere un osservatore al centro del sistema: O il SUD, ricordandoci delle caratteristiche dello Yin e dello Yang, è espressione di massimo calore, pertanto corrisponde al massimo Yang. Lo Yang, oltre a 26 riscaldare, tende verso l'alto, quindi il SUD sarà posizionato al di sopra dell'osservatore: Yang SUD O Il NORD è espressione di massimo freddo, pertanto corrisponde al massimo Yin. Lo Yin, oltre a raffreddare, tende verso il basso, quindi il NORD sarà posizionato in basso rispetto all'osservatore: Yang SUD O NORD Yin sarà, a questo punto, abbastanza semplice posizionare gli altri due punti cardinali. Ruotando in senso orario, l'EST rappresenta il passaggio dallo Yin verso lo Yang (o meglio l'inizio dello Yang nello Yin), e quindi sarà posizionato a sinistra dell'Osservatore; l'OVEST rappresenta il passaggio dallo Yang verso lo Yin (inizio dello Yin nello Yang), quindi sarà posizionato a destra dell'osservatore: NB. in occidente l'est Yang si trova a destra, SUD EST O NORD Yin 27 perchè l'osservatore ha il nord al disopra. Nei casi esaminati per OVEST la descrizione della teoria yin – yang in rapporto allo spazio, l'osservatore, per convenzione, ha il sud davanti e al disopra. 2) Per quanto riguarda l'applicazione del principio Yin-Yang al tempo, possiamo prendere in considerazione il ciclo giornaliero di 24 ore: il GIORNO è caldo e luminoso, quindi corrisponde al massimo Yang (lo Yang tende a riscaldare, tende alla luminosità, tende verso l'alto), pertanto il GIORNO sarà così posizionato: Yang GIORNO O La NOTTE è fredda e scura, quindi corrisponde al massimo Yin (lo Yin tende a raffreddare, tende all'oscurità, tende verso il basso), pertanto la NOTTE sarà così posizionata: Yang GIORNO O NOTTE Yin L'ALBA è il passaggio dalla notte al giorno, ossia il passaggio dallo Yin verso lo Yang (inizio dello Yang nello Yin); il TRAMONTO è il passaggio dal giorno verso la notte (inizio dello Yin nello Yang): Yang GIORNO ALBA O NOTTE Yin 28 TRAMONTO Se prendiamo in considerazione le quattro stagioni, applicando il principio Yin-Yang, l'ESTATE corrisponde al massimo Yang, l'INVERNO al massimo Yin, la PRIMAVERA all'inizio dello Yang nello Yin, l'AUTUNNO all'inizio dello Yin nello Yang. Pertanto la disposizione sarà la seguente: Yang ESTATE PRIMAVERA O AUTUNNO INVERNO Yin 2.6 IL PRINCIPIO YIN-YANG APPLICATO ALLA MEDICINA Tutto ciò che concerne la medicina tradizionale cinese è riconducibile alla teoria dello Yin e dello Yang. Quindi tutti i concetti di anatomia, fisiologia e patologia fanno riferimento a tale principio, come pure la diagnostica e la terapia. 2.6.1 Il principio Yin-Yang applicato all'anatomia. In medicina tradizionale cinese ogni parte del corpo umano è riferibile ai due concetti (Yin-Yang), sempre però in maniera relativa, mai assoluta (legge della relatività). Cioè una parte del corpo può essere considerata Yin o Yang sempre in riferimento ad un termine di paragone. Quindi nella medicina cinese non esistono delle corrispondenze anatomiche precise come nella medicina convenzionale. Portiamo degli esempi per rendere più chiaro il concetto, ricordandoci di alcune caratteristiche dello Yang (tende verso l'alto, verso l'esterno, verso l'immateriale) e dello Yin (tende verso il basso, verso l'interno, verso la materia). In base a questi concetti possiamo affermare che la parte superiore del corpo è Yang rispetto alla parte inferiore che è Yin (infatti 29 lo Yang tende verso l'alto e lo Yin tende verso il basso). Quindi, per lo stesso motivo, possiamo dire che gli arti superiori sono Yang rispetto agli arti inferiori che sono Yin; la testa è Yang rispetto al tronco che è Yin. In realtà, però nulla è Yang o Yin in maniera assoluta, infatti se consideriamo solamente gli arti superiori e suddividiamo ulteriormente questa parte del corpo, possiamo dire che le mani sono Yang rispetto alle braccia che, in questo caso, stando più in basso delle mani, sono da considerarsi Yin (la figura umana va considerata con gli arti superiori alzati). Allo stesso modo noi abbiamo detto in precedenza che la testa è Yang rispetto al tronco che è Yin; ma se suddividiamo ulteriormente il tronco, noi potremo distinguere in esso una parte sovraombelicale e una parte sottoombelicale. La parte sovraombelicale se confrontata con la testa sarà considerata Yin, se confrontata con la parte sottoombelicale sarà considerata Yang. Ricapitolando, secondo la mtc, il nostro corpo è suddivisibile in una parte superiore Yang e una parte inferiore Yin, ciascuna parte a sua volta è suddivisibile in una parte sup. Yang e inf. Yin e così via. Inoltre, nel nostro corpo, distinguiamo una parte posteriore o dorsale e una parte anteriore o ventrale. La parte dorsale è Yang rispetto a quella ventrale che è Yin. Il perchè di questa strutturazione lo si ricava facilmente se si prende in considerazione lo sviluppo embrionale: dalla parte esterna dell'embrione si sviluppa la parte posteriore (dorsale) del corpo, che quindi è considerata Yang (lo Yang tende verso l'esterno); dalla parte interna dell'embrione si sviluppa la parte anteriore (ventrale) del corpo, che quindi è considerata Yin (lo Yin tende verso l'interno). Embrione di circa 28 giorni Parte esterna dell'embrione, dalla quale si svilupperà la regione dorsale (Yang) 30