MAMMA! - Progettomondo Mlal
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MAMMA! - Progettomondo Mlal
Progetto MAMMA! DICEMBRE 2012 Ottimi i risultati ottenuti nella lotta alla malnutrizione infantile MALNUTRIZIONE, NON È PIÙ EMERGENZA ATTESTATO UNICEF AL NOSTRO LAVORO Carissimi sostenitori, c’è grande soddisfazione per i risultati ottenuti nella lotta alla malnutrizione infantile (in particolare nei bambini da 0 a 2 anni) nella regione di Cascades, dove lavoriamo da oltre 7 anni. Oggi i dati del Ministero della Salute Burkinabè ci dicono che la regione non è più “zona rossa” per la malnutrizione e che, anzi, in questa regione la malnutrizione infantile può considerarsi sotto controllo. Un risultato importante al quale hanno contributo più iniziative e tanti attori. Pur tuttavia, secondo l’Unicef nostro partner in Burkina Faso, un contributo decisivo è giunto proprio dai nostri progetti! La chiave del nostro risultato sta sicuramente nelle due parole d’ordine che contraddistinguono la nostra azione: “epidemiologia comunitaria”, un approccio assolutamente speciale che stiamo promuovendo con convinzione proprio nei programmi di lotta alla malnutrizione infantile, sia con il lavoro sul campo della nostra equipe di medici e infermieri nei villaggi rurali più esposti a questa malattia, sia sensibilizzando e coinvolgendo anche gli infermieri dei Centri di Salute e le Direzioni Distrettuali del sistema sanitario pubblico burkinabe. L’epidemiologia comunitaria nasce da un’idea semplice: il controllo di malattie come quella della malnutrizione può essere ottenuto facendo diventare le comunità protagoniste della cura. Insomma i malati, con il proprio contorno di familiari, amici e concittadini, non sono più “pazienti” passivi del sistema sanitario ma artefici della propria guarigione. E questo può avvenire quan- do la comunità prende coscienza di queste sue potenzialità e si organizza per poterle esprimere. Da parte nostra, sosteniamo questo processo formando i leader locali e offrendo strumenti di lavoro efficaci per una lotta alla malnutrizione a livello comunitario. In 5 anni abbiamo attivato quasi 100 “cellule nutrizionali”, cioè 100 gruppi organizzati di donne che, in altrettanti villaggi, hanno imparato a monitorare il peso dei bambini, seguirne la crescita, rilevare i casi di malnutrizione “nascosta”, cioè la malnutrizione cronica, preparare pappette arricchite efficaci per il recupero dei casi di malnutrizione rilevati. Dunque un grazie di cuore a tutta la nostra equipe locale che lavorando con immensa dedizione ci ha permesso di ottenere questi importantissimi risultati. Valentino Piazza direttore ProgettoMondo Mlal L’approccio scelto dalla nostra equipe consente di coinvolgere direttamente la comunità nel processo di guarigione MALNUTRIZIONE, QUANDO IL VILLAGGIO CURA SE STESSO Con la stagione delle piogge, che ha il suo picco nei mesi di luglio e agosto, l’attività agricola ha subìto un forte rallentamento soprattutto a causa dell’inacessibilità della maggior parte dei villaggi e ai lavori campestri che occupano la popolazione per tutta la giornata. In effetti è con i prodotti di questa stagione che si soddisferanno i bisogni di tutto l’anno! Quindi diventa investimento indispensabile che non lascia tempo a nient’altro. L’équipe ha ripreso il lavoro a pieno ritmo a partire da metà settembre, ritrovandosi quindi al mese di ottobre in piena attività nella rielaborazione dei dati dei villaggi sull’ultimo screening effettuato dalle animatrici in settembre. Dopo diverse riflessioni e procedure sperimentate, tutti gli esperti concordano che è soltanto con uno screening trimestrale che si possono evidenziare, e al tempo stesso curare, i casi di malnutrizione. Lo screening consiste nel misurare l’avambraccio dei bambini tra 0 e 59 mesi con una fettuccia apposita che ha tre bande, verde, gialla e rossa. La banda verde corrisponde a uno stato di buona nutrizione, quella gialla segnala che il bambino è ad uno stadio di malnutrizione moderata (MAM) e infine il rosso indica lo stadio di malnutrizione severa (MAS). Si tratta di un metodo più semplice, intuitivo e permette alle animatrici, o alle persona risorsa del villaggio, di svolgere lo screening pur non avendo una formazione sanitaria, così da segnalare i risultati agli agenti sanitari e poter costruire insieme le soluzioni da adottare. A volte il passo più faticoso per alcune madri è proprio il fatto di dover sottoporre il proprio bambino alla misurazione, perché, coscienti del fatto di avere un problema, sono invece ignare del fatto che possono tramite il progetto e il personale sanitario prima di tutto conoscerne l’entità e cosa più importante risolverlo. Di volta in volta a seconda del colore segnalato dalla fettuccia, le animatrici e il personale sanitario spiegano ai genitori quali sono i passi da compiere. Per i casi di MAS è prevista la presa in carico da parte del servizio sanitario quindi i genitori vengono mobilizzati così da portare nel più breve tempo possibile il bambino al Centro di Salute per poter beneficiare delle prime cure ed avere la fornitura di cereali, vitamine e farine arricchite previste per il recupero dei malnutriti severi. A volte il problema è la distanza dei centri di salute dai villaggi che quindi scoraggia i genitori ad accedere al servizio, dal momento che non possono permettersi di pagare il mezzo di trasporto. Procedura a parte invece per i casi di MAM: infatti il sistema sanitario non prevede alcun tipo di sovvenzione per la cura di questo tipo di malnutrizione, che in realtà non è altro che la porta d’ingresso per la malnutrizione severa, e a cui se non si pone subito rimedio rischia di apportare conseguenze più gravi per il bambino. A questo punto, grazie alle dimostrazioni culinarie, le mamme dei malnutriti moderati sono chiamate a mettere in pratica le ricette e i consigli delle animatrici così da limitare i danni e ristabilire nel breve termine lo stato di salute del loro bambino. Attraverso lo strumento del gruppo d’interesse sulla nutrizione, capitanato dall’UNICEF e che accoglie al suo interno le ONG e le organizzazioni che lavorano nel settore, si sta cercando di ampliare la copertura sanitaria anche alla malnutrizione moderata. In questo modo si eviterebbe di avere più casi di malnutrizione severa e quindi si eviterebbe al bambino tutta una serie di possibili complicazioni legate a questo problema. In effetti è più probabile recuperare una malnutrizione moderata di una severa, e quindi l’investimento del governo sarebbe probabilmente della stessa ampiezza, ma più efficace. L’ultimo screening dei villaggi del progetto ha evidenziato 631 casi di MAM e 76 di MAS. Adesso aspettiamo i risultati di settembre, sperando che siano migliori anche se statisticamente la stagione delle piogge è la più a rischio, vista la fine delle scorte annuali L A di cereali e l’attesa del nuovo raccolto. Oltre a quest’importante attività, gli ultimi 2 mesi hanno visto la selezione di 40 nuovi villaggi e la formazione di 120 nuove animatrici di educazione nutrizionale e 320 agenti comunitari. Per il secondo anno di progetto è infatti prevista l’apertura di 40 cellule nutrizionali in altrettanti villaggi della regione di Cascades, quindi una media di 3 animatrici e 8 agenti comunitari per villaggio. Le animatrici e gli agenti comunitari sono i pilastri portanti delle attività progettuali, l’obiettivo è quindi formare e rafforzare le persona risorsa del villaggio così da garantire continuità per le attività e degli interlocutori affidabili per il personale sanitario. Gli agenti comunitari sono responsabili di censire e seguire lo status vaccinale dei bambini tra 0 e 11 mesi e sono quindi formati sugli strumenti che gli permetteranno di svolgere il monitoraggio, ma allo stesso tempo diventano l’interfaccia tra i genitori, le famiglie e il sistema sanitario quindi sono anche formati su degli elementi di comunicazione e mobilizzazione per avere più strumenti nel mettere in pratica le loro funzioni. Marianna Mormile coordinatrice Mamma ProgettoMondo Mlal C U R I O S I T À Soprattutto nelle aree rurali dominano ancora le credenze CONTRO LE FORZE DEL MALE Gran parte delle popolazioni che vivono in un contesto rurale non conoscono, né riconoscono, la malnutrizione, e sono ancora moltissimi gli sforzi ancora da compiere, da parte del personale sanitario, in primis e anche delle Ong, affinché la malnutrizione venga riconosciuta tra le prime cause di buona parte delle malattie che colpiscono i bambini tra 0 e 59 mesi. Ancora è molto diffusa infatti la credenza popolare secondo cui malesseri e problemi siano in realtà opera delle forze del Male. Facile perciò che, soprattutto i più piccoli, se piagnucolosi o non floridi, vengano visti come “prigionieri” di uno spirito maligno e, per questo, affidati a un guaritore. Un aiuto che difficilmente sconfiggerà però la malnutrizione! Il nostro lavoro con la comunità del villaggio, e il coinvolgimento diretto dei gruppi di donne e madri, fa sì che qualcuno della famiglia interessata alla fine decida di rivolgersi a un Centro di Salute, accettando l’intervento dell’equipe sanitaria, una vera diagnosi e prese le misure necessarie. La nostra equipe d’infermieri visita periodicamente tutti i villaggi coinvolgendo i responsabili Nutrizione dei diversi Centri sanitari di riferimento, e in ogni villaggio si trova ad affrontare anche situazioni particolarmente delicate da gestire. Salimata, una delle nostre infermiere ci racconta così un caso concreto affrontato e, fortunatamente, risolto in occasione della sua visita a Niankar, villaggio a 42 chilometri da Banfora. Naturalmente, in ogni villaggio, il giorno della visita, è sempre molto importante per la popolazione e per le animatrici, che grazie al sostegno dell’equipe e del personale sanitario presente raccolgono consigli e fanno tesoro di nuove informazioni su come gestire i diversi problemi. L’ultima volta una madre, con un bambino di 7 mesi e incinta di 4, si è rivolta a Salimata perché riteneva che suo figlio fosse malnutrito, dicendo B R E V I la storia LA MAMMA E L’INFERMIERA SALIMATA però che il marito le impediva di recarsi al Centro di salute perché altrimenti avrebbe rubato tempo ai lavori nei campi obbligandola ad affidarsi alle sole cure tradizionali. In effetti le condizioni del bambino erano apparse subito critiche, visto che il suo peso non superava i 5 kg! A quel punto, Salimata e il responsabile nutrizione, si sono fatti carico del problema ed hanno deciso di andare a cercare l’uomo per convincerlo a lasciare andare moglie e bambino al Centro di salute. Fortunatamente il padre si è lasciato convincere e ha cambiato il proprio atteggiamento accettando che il figlio venisse curato. Trasportato al Centro di Salute, il piccolo è stato subito trattato con i prodotti necessari a recuperare nel miglior tempo possibile. Marianna Mormile coordinatrice Mamma ProgettoMondo Mlal • ANCHE TU MAMMA CON UN CLIK. UniCredit mette a disposizione 100.000 € per la solidarietà. Votando e facendo votare l’iniziativa che ti sta più a cuore, contribuirai a decidere le iniziative più meritevoli tra cui suddividere la donazione di UniCredit. L’iniziativa che, entro il 10 febbraio 2013, riceverà almeno 30 preferenze parteciperà alla distribuzione del premio UniCredit. Esprimere la propria preferenza è semplice e non costa nulla: basta andare sul sito “Il mio dono” scrivere il proprio nome, cognome e indirizzo mail. Riceverai via mail un codice da inserire sul link del progetto scelto... ed ecco fatto! Con un semplice click tra i progetti della campagna Io No Mangio da Solo di ProgettoMondo Mlal, potrai scegliere “Burkina Faso - Progetto Mamma!” per sostenere 50 mila madri e altrettanti bambini da 0 a 5 anni nella prevenzione e cura della malnutrizione, promuovendo l’educazione alimentare e rafforzando il ruolo del personale locale dei Centri di Salute Pubblica. www.ilmiodono.it/it/iniziative/?id_iniziativa=559 • IL GESTO PIÙ BELLO PER RICORDARE IL GIORNO PIÙ BELLO. Venticinque anni di matrimonio e la voglia di celebrarli insieme agli altri. Per festeggiare le loro nozze d’argento Flavio e Luisa hanno chiesto ad amici e parenti che il regalo per loro fosse un aiuto concreto al progetto Mamma. Da parte di ProgettoMondo Mlal le felicitazioni per il traguardo raggiunto e per la loro iniziativa solidale che, grazie alla cifra raccolta, contribuirà ad arginare il problema della malnutrizione infantile nella regione di Cascades. viale Palladio 16, 37138 Verona, tel. 045 8102105, e-mail: [email protected] www.progettomondomlal.org Versamenti Intestati a ProgettoMondo Mlal Onlus c/c postale 12808374 c/c bancario, Banca Popolare Etica (IBAN IT 07 J 05018 12101 000000511320), causale “Mamma!”