Ducati apre lo stabilimento in Thailandia i sindacati: "Vogliamo

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Ducati apre lo stabilimento in Thailandia i sindacati: "Vogliamo
Published on 14/12/2010
Ducati apre lo stabilimento in Thailandia
i sindacati: "Vogliamo rassicurazioni"
In Asia l'ultima parte della produzione delle moto, per evitare i dazi doganali.
L'assessore Muzzarelli: "Bologna farà quel che fa oggi"
Il nuovo stabilimento in Thailandia della Ducati motor solleva le preoccupazioni dei
sindacati, che temono le conseguenzee della delocalizzazione in Asia dell'ultima fase della
produzione delle moto destinate ai mercati orientali, per aggirare i dazi.
Chiedono garanzie per la fabbrica di Borgo Panigale e le aziende della filiera. L'assessore
regionale alle attività produttive Giancarlo Muzzarelli assicura che Ducati non diluirà la
propria presenza a Bologna. In un incontro a viale Aldo Moro cui ha partecipato anche l'ad
Gabriele del Torchio "è stato confermato l'impegno ad andare avanti con il nuovo
stabilimento- riferisce l'assessore- di fronte ai cambiamenti del mercato, si è affrontato con
concretezza e realismo la situazione".
I sindacati vogliono precise garanzie per Bologna e da tempi incalzano le istituzioni
affinché pretendano dall'azienda il rispetto delle clausole dell'accordo per il trasferimento
nel nuovo stabilimento (con annessa valorizzazione immobiliare dell'area che ospita
attualmente i capannoni di Ducati), in particolare laddove si specifica che la nuova fabbrica
dovrà contenere tutte le fasi del ciclo produttivo. "Vogliamo vedere se nel progetto ci sarà",
sfida Papignani, rinviando ogni valutazione al prossimo incontro, fissato per gennaio,
quando è in programma anche un'assemblea con i lavoratori. "Bologna farà quello che fa
oggi", garantisce Muzzarelli. (fonte: Dire)