Incontro con Claudio Domenicali, AD Ducati Motors

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Incontro con Claudio Domenicali, AD Ducati Motors
Incontro con Claudio Domenicali, AD Ducati Motors “L'interazione sociale tra imprenditori e manager tende a generare opportunità di apprendimento, che
vanno a beneficio dell'innovazione e della produttività.” - da “La nuova geografia del lavoro” di Enrico
Moretti, economista e docente alla Berkeley University.
Quanto è importante il confronto e lo scambio di esperienze tra coloro che hanno responsabilità nella
conduzione aziendale? Noi di OPTA riteniamo questo aspetto decisivo, tanto da promuovere questo
tipo di incontri come metodo preciso per lo sviluppo della propria professionalità. Per questo, dando
seguito a numerose richieste, riportiamo alcune note per chi non ha potuto partecipare all'incontro con
Claudio Domenicali, AD di Ducati Motor, in occasione della prima edizione di CDO WordER Emilia
Romagna tenutosi lo scorso 19 Novembre a Bologna.
Non capita spesso di confrontarsi con manager bravi ed appassionati al proprio lavoro. Quando questo
confronto diventa possibile, prima di tutto nasce la necessità di ringraziare chi ha dedicato un po' di
tempo per condividere il proprio punto di vista. Prima di tutto vorrei quindi ringraziare l’ing. Domenicali
(che ha accettato il nostro invito) e la Compagnia delle Opere, che ha organizzato l’evento.
Il nome DUCATI MOTOR è senz’altro di richiamo e l’ospite di assoluto prestigio. Anche per questo la
sala era gremita. E’ valsa la pena partecipare al Question Time? Credo possiate valutare voi, anche
sulla base di alcune note che ho colto dal dialogo con il manager. Quattro i temi di cui si è discusso.
Formazione manager: come potenziarsi e come stare al passo con i tempi? Due suggerimenti, a partire da una indispensabile curiosità personale e dalla consapevolezza di “non
sapere già tutto” anche se abbiamo già alle spalle alcuni lustri di lavoro:
- l’esperienza dentro e fuori dall’azienda (“è indispensabile passare una parte del tempo fuori dai
cancelli della propria azienda, con clienti, fornitori, altri manager, anche appartenenti a settori diversi
dal proprio”)
- lo studio di nuove idee/metodologie, anche attraverso la lettura di testi e riviste (“chi non studia,
difficilmente cresce più velocemente degli altri”)
Gestione dei collaboratori, un classico Identikit del collaboratore ideale? Vietato circondarsi di persone di “buon comando” (per usare una
espressione negativa “yes men”), più facili da gestire ma che difficilmente danno contributi importanti.
Meglio prediligere persone che siano in grado di assumersi le responsabilità assegnate senza remore
e, perché no, con un pizzico di rischio imprenditoriale: certamente sono più difficili da governare e
gestire, ma spesso molto potenziali.
Riguardo alla delega, indispensabile per far crescere l’azienda: occhio a quella “cattiva”, cioè quella
attuata perdendo completamente il controllo oppure quella non coerente con il livello di autonomia del
collaboratore (“è come con i figli, se non gli consenti di sbagliare cresceranno paurosi e poco proattivi,
ma occorre mantenere attenzione vigile per evitare che possano andare completamente fuori strada”).
Sviluppo e Innovazione: solo per grandi aziende?
Il punto di partenza suggerito: la tenace attenzione ad approfondire cosa vale per il cliente. Tenendo
presente che “le innovazioni più importanti spesso nascono ricombinando cose che già esistono e la
tecnologia in questo ci dà un formidabile aiuto”. Di nuovo quindi il tema della curiosità e della
conoscenza, che ha portato anche a far nascere il corso di laurea di Ingegneria del motoveicolo
all’Università di Bologna, perché “passione e conoscenza insieme producono risultati straordinari”.
Orientamento al cliente: slogan o condizione indispensabile per lo sviluppo? Come aiutare i propri collaboratori ad orientare le proprie energie verso la soddisfazione del cliente?
Soprattutto quelli che non hanno a che fare direttamente con il cliente. Al riguardo, in DUCATI è stato
introdotto da alcuni mesi un sistema di misurazione che impatta anche sul sistema premiante, “anche
perché, ciò che non si misura, non esiste”. Il Net Promoter Score, indicatore che misura la
soddisfazione dei clienti (rimando a voi l’approfondimento della metodologia, sicuramente molto
interessante): uno dei pochi indicatori che non misura ciò che già è successo, come tanti (pure
importanti) indicatori economici, bensì ciò che sta per accadere.
Interessante: un contributo a non trascurare il medio/lungo termine nelle nostre scelte e decisioni, per
attuare quelle azioni che nel breve periodo potrebbero apparire solo onerose, ma che sono vitali per il
futuro dell’impresa (tipicamente gli investimenti, ma non solo; ciascuno potrà fare mente locale per la
propria impresa).
Infine, un'ultima domanda dal fondo della sala: “da come le parla, sembra che l’azienda sia la sua.
Come è possibile?”. Risposta: “E’ la DUCATI, impossibile che non sia così per chi ci lavora”. Sarà forse
questa la vera ricetta vincente?
Matteo Lombardi
[email protected]