Con l`entrata in vigore dell`edizione 2007 la BS OHSAS 18001

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Con l`entrata in vigore dell`edizione 2007 la BS OHSAS 18001
CERTIFICAZIONE E QUALITÀ
Articolo
IGIENE E SICUREZZA
La nuova versione è stata pubblicata dal British Standards Institution il 1° luglio 2007
Con l’entrata in vigore dell’edizione 2007
la BS OHSAS 18001 diventa “norma”
di Fabio Fortunati, docente e responsabile gruppo di audit per sistemi di gestione della sicurezza
sul lavoro (qualifica CEPAS e IRCA)
Il 1° luglio 2007 è stata pubblicata
dal British Standards Institution
(BSI) la norma BS OHSAS
18001:2007 sui sistemi di gestione
della salute e sicurezza sul lavoro
(SGSL). Dopo otto anni di
crescente successo della
certificazione volontaria, le
aziende hanno oggi un
riferimento internazionale più
riconosciuto e aggiornato con le
considerazioni derivate
dall’applicazione dello standard
da parte di migliaia di aziende
nel mondo intero. La sua
pubblicazione è particolarmente
significativa, in quanto la
precedente OHSAS 18001:1999
non aveva, in realtà, la
connotazione di “norma”
riconosciuta, bensì di “specifica”,
vale a dire di documento che può
essere oggetto di un rapporto di
natura contrattuale tra le parti
ma non costituisce una regola
stabilita. Per meglio comprendere
la nuova versione vengono
proposte alcune tabelle di
confronto tra le due versioni
(1999 e 2007) e con le altre
principali norme sui sistemi di
gestione quali l’ISO 9001:2000
e l’ISO 14001:2004.
42
L
a specifica OHSAS 18001:1999
è stata sostituita dalla prima
emissione della norma BS OHSAS 18001:2007. L’atto stesso della
pubblicazione costituisce un elemento
importante da sottolineare; infatti, la
OHSAS 18001, il documento più diffuso a livello internazionale a fronte del
quale richiedere la certificazione del
proprio sistema di gestione della salute
e sicurezza sul lavoro (SGSL), non
aveva, in realtà, la connotazione di
“norma” riconosciuta bensì di “specifica”, ovvero di un documento che poteva essere oggetto di un rapporto di natura contrattuale tra le parti pur non
costituendo una regola stabilita. Non a
caso, nonostante il progressivo successo dei SGSL nelle aziende negli ultimi
anni, questo “status” minore si è rivelato un ostacolo al pieno riconoscimento
di tale standard. Al contrario, oggi la
norma BS OHSAS 18001:2007 costituisce uno standard ufficiale in materia
di salute e sicurezza sul lavoro, la cui
accresciuta importanza è deducibile anche dall’elevato numero di enti che
hanno partecipato alla sua stesura.
Mentre nell’edizione precedente gli enti di certificazione erano presenti in misura rilevante, in quella del 2007 il numero degli organismi legati al mondo
della normazione è notevolmente aumentato, avendo compreso enti di diversi paesi europei ed extra.
L’aspetto più peculiare, ma anche
più critico, di questo standard, ovvero
le importanti interrelazioni tra i requisiti normativi volontari e le legislazioni
nazionali in materia, è affrontato già
nella premessa nella quale è precisato
che «la realizzazione di un SGSL conforme a questa norma deve prendere in
considerazione tutti gli aspetti previsti
dalle normative cogenti, con particolare riferimento alla valutazione dei rischi ed alle misure di prevenzione e
protezione».
È anche, ovviamente, ribadito il
concetto che «la conformità al presente
standard non può conferire alcuna immunità verso gli obblighi legali».
Leggendo l’introduzione è evidente
l’eco delle molte discussioni generate
in questi anni sull’esistenza di una
“certificazione della sicurezza”, in un
certo senso parallela ai controlli degli
organi pubblici deputati.
Gli estensori della norma, in sostanza, hanno ribadito che la norma OHSAS 18001 costituisce un modello, basato sulla ben nota metodologia PDCA
(Plan-Do-Check-Act), finalizzato a favorire l’efficace applicazione di tutte le
norme di buona pratica, inclusi, ovviamente, gli obblighi legislativi. Lo scopo
principale della norma è di promuovere
all’interno delle organizzazioni la prevenzione nella sicurezza e consentire
l’ottenimento di risultati positivi nel
controllo dei propri rischi.
I requisiti sono applicabili a ogni
tipo di organizzazione e possono essere
adattati alle relative dimensioni e alle
diverse condizioni socio-culturali e geografiche, anche tenendo conto delle
esigenze socio-economiche e finanziarie. Le imprese medio-piccole possono
applicarlo con un livello di dettaglio
della documentazione e di complessità
del sistema adeguato alle loro esigenze.
Il testo dell’introduzione sembra poi
anche far valere l’importanza di uno
standard completo e certificabile, basato sulle evidenze oggettive e sulle verifiche indipendenti. Si afferma, infatti,
che audit”e “riesami” eseguiti dalle or-
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LE MODIFICHE DELLA BS OHSAS 18001:2007 RISPETTO ALLA SPECIFICA PRECEDENTE
• OHSAS 18001:2007 = norma;
• allineamento con ISO 14001:2004 e cross­reference con ISO 9001:2000;
• modifiche alle definizioni (rischio accettabile, infortunio, pericolo, ecc.);
• maggiore importanza al concetto di “salute”;
• esclusione dei danni alla proprietà se non hanno influenza sulla incolumità dei lavoratori;
• definizione di una “gerarchia dei controlli” nella valutazione dei rischi;
• introduzione del concetto di “delega”;
• importanza della “gestione dei cambiamenti”;
• maggiore attenzione alla partecipazione dei lavoratori e alla loro consultazione;
• nuove prescrizioni per l’analisi degli infortuni e incidenti.
ganizzazioni per valutare i propri risultati in termini di sicurezza, in assenza
di un vero e proprio sistema che li sostenga, possono non essere sufficienti
a dare una ragionevole confidenza che
gli obblighi legali e gli interventi a favore della sicurezza siano costanti e
mantenuti nel tempo.
È degna di essere notata anche
“l’importante distinzione” tra:
l un sistema OHSAS 18001: consta
di precisi requisiti che devono essere
dimostrati mediante una completa serie di evidenze oggettive e possono
essere certificati da enti indipendenti
per dare dimostrazione a ogni parte
interessata del raggiungimento della
conformità e del suo mantenimento
nel tempo;
l le auto-dichiarazioni o l’utilizzo di
linee guida: non sono certificabili e non
possono che fornire una generica assistenza nell’applicazione di un SGSL.
I requisiti modificati della
norma OHSAS 18001:2007
Nella tabella 1 vengono commentati brevemente i requisiti della norma, focalizzando le modifiche rispetto alla precedente, senza entrare nel
merito di questi cambiamenti e dell’indicazione puntuale delle modifiche al SGSL che le aziende certificate dovranno adottare per risultare
conformi anche alla nuova revisione,
che entrerà definitivamente in vigore
il 1° luglio 2009.
l
TABELLA 1
I requisiti modificati della norma OHSAS 18001:2007
Elemento della norma
Contenuti
1. Scopo
La conformità alla norma può essere dimostrata non solo mediante auto­certificazione o
certificazione di una parte terza, ma anche da attestazioni di clienti o altre parti interes­
sate, oppure chiedendo una verifica di una terza parte a fronte di una propria auto­di­
chiarazione.
Si precisa che la norma OHSAS 18001 si occupa di salute e sicurezza sul lavoro e non deve
essere utilizzata per altre aree relative alla salute e sicurezza quali il benessere, la sicurez­
za dei prodotti, i danni alle proprietà, gli aspetti più propriamente ambientali.
2. Riferimenti
È sostituita la BS 8800:1996 con le linee guida ILO del 2001.
normativi
3. Termini
Molte sono le definizioni nuove, aggiunte rispetto alla revisione precedente, la maggior par­
e definizioni
te delle quali per consentire l’allineamento con la ISO 14001:2004 e con la ISO 9000:2005.
In alcuni casi, le definizioni già esistenti sono state invece modificate; ciò ha comportato
talvolta sensibili differenze di applicazione, che dovranno essere attentamente valutate
nella lettura del testo:
• rischio “accettabile”: rischio ridotto a un livello tollerabile dall’organizzazione con ri­
ferimento agli obblighi di legge e a quanto espresso nella propria politica per la sicurezza;
• audit: si introduce la definizione della ISO 9000:2005 di processo sistematico, indipen­
dente e documentato;
• miglioramento continuo: definizione con modifiche non sostanziali derivanti da un
allineamento con la ISO 14001:2004;
• azione correttiva e preventiva: introdotte le definizioni della ISO 9000:2005;
• documento: introdotte le definizioni della ISO 14001:2004;
• pericolo: fonte, situazione o atto che può provocare una ferita, una malattia profes­
sionale o una combinazione di esse;
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• malattia professionale: introdotta la definizione (assente nella precedente revisio­
ne) come condizione fisica o mentale avversa e identificabile derivante o peggiorata da
un’attività lavorativa o legata a situazioni lavorative;
• incidente/infortunio: la prima edizione non sempre è stata facilmente interpretata in Ita­
lia, per motivi di traduzione. Nell’attuale revisione, il termine “accident” (riconducibile all’in­
fortunio) non è più presente se non come “caso particolare” dell’“incident” (o “incidente”).
L’incidente è un evento collegato all’attività lavorativa che ha o avrebbe potuto portare a lesio­
ni, morte o a una malattia professionale. Nel primo caso si ha anche un “accident”, mentre nel
secondo si possono utilizzare anche i termini di “quasi­infortunio” o “situazione pericolosa”. Si
precisa che anche le situazioni di emergenza sono un particolare tipo di incidente;
• parti interessate: modifica non sostanziale della definizione precedente che precisa
come le parti interessate possano essere sia all’interno che all’esterno dei luoghi di lavoro;
• non conformità: la definizione della precedente revisione, focalizzata sugli effetti concre­
ti (infortuni, incidenti, malattie professionali) causati dalla NC, è stata (stranamente) sostitui­
ta con una definizione strettamente aderente ai sistemi di gestione. La NC è semplicemente
un “non soddisfacimento di un requisito”, come riportato anche nelle norme “gemelle” ISO
9001 e ISO 14001. Anche uno scostamento dai requisiti legali è una non conformità;
• politica per la salute e sicurezza: introdotta la definizione analoga alla ISO 14001;
• procedura: modo specificato per condurre un’attività o un processo (definizione della
ISO 9000:2005);
• registrazione: documento che attesta i risultati conseguiti o fornisce evidenza di atti­
vità svolte (analoga alla ISO 14001:2004);
• rischio: combinazione della probabilità dell’accadimento di un evento pericoloso (o
esposizione) e gravità della lesione o della malattia professionale che può essere causata
da quell’evento o esposizione;
• valutazione dei rischi: processo di valutazione del rischio che ha origine dall’identifi­
cazione dei pericoli e che tiene in considerazione l’adeguatezza dei controlli esistenti per
stabilire se il rischio sia accettabile o no;
• luogo di lavoro: ogni luogo fisico nel quale sono svolte attività collegate al lavoro sot­
to il controllo dell’organizzazione. Una specifica nota chiarisce che anche le attività svol­
te all’esterno dell’organizzazione (in auto, aereo, treno, a casa, ecc.), incluse quelle pres­
so i clienti, sono da prendere in considerazione.
4.2 Politica per la
salute e sicurezza
L’alta direzione deve definire e non solo autorizzare la politica.
La politica deve prevedere anche un impegno alla prevenzione degli infortuni e delle
malattie professionali e deve essere comunicata a tutto il personale che lavora sotto il
controllo dell’organizzazione (e non più solo ai lavoratori).
4.3.1 Identificazione
dei pericoli,
valutazione
dei rischi e controlli
stabiliti
Il processo di valutazione dei rischi deve considerare anche il comportamento e le capaci­
tà umane, i pericoli provenienti dall’esterno dell’organizzazione (compresi quelli circo­
stanti i luoghi di lavoro), le infrastrutture, i cambiamenti nell’organizzazione e nel SGSL,
la progettazione di luoghi di lavoro, attrezzature, processi, ecc., e ogni requisito legale.
Il risultato della valutazione dei rischi deve comprendere l’identificazione, le priorità e la
documentazione collegata ai rischi, oltre alle misure di controllo derivanti.
Per la scelta delle misure di controllo o la loro modifica, deve essere presa in considerazio­
ne la gerarchia di intervento tipica della normativa di legge (art. 3, D.Lgs. n. 626/1994),
ovvero:
• eliminazione;
• sostituzione;
• misure tecnologiche;
• segnaletica e controlli procedurali;
• dispositivi di protezione personale.
4.3.2 Prescrizioni legali
e di altro tipo
A quanto indicato nella precedente revisione, è aggiunta la prescrizione che l’organizza­
zione deve tenere in considerazione gli obblighi legali nel realizzare e mantenere il pro­
prio SGSL. Questa nuova prescrizione va considerata unitamente al nuovo requisito 4.5.2
che prevede la verifica della conformità legislativa.
4.3.3. Obiettivi
e programmi
Come ampiamente previsto, i due requisiti della precedente versione sono stati accorpa­
ti, analogamente alla ISO 14001:2004.
Si sottolinea che gli obiettivi devono essere in linea con l’impegno alla prevenzione degli
infortuni e delle malattie professionali nonché al rispetto degli obblighi legali e sotto­
scritti dall’organizzazione.
Nello stabilire gli obiettivi pare che sia stata data una prevalenza agli aspetti cogenti e ai
rischi. Devono “anche” essere considerati gli altri elementi già presenti nella precedente
revisione (quale il punto di vista delle parti interessate, purché “significative”).
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4.4.1 Risorse, ruoli,
responsabilità
ed autorità
4.4.2 Competenza,
addestramento
e consapevolezza
4.4.3 Comunicazione,
partecipazione
e consultazione
4.4.4­4.4.5 Documenti
e controllo
dei documenti
4.4.6 Controllo
operativo
4.4.7 Preparazione
alle emergenze
e risposta
4.5.1 Misurazione
e monitoraggio
dei risultati
4.5.2 Valutazione
della conformità
4.5.3.1 Indagine
su incidenti
4.5.3.2 Non conformità,
azioni correttive
e preventive
4.5.4 Controllo
delle registrazioni
4.5.5 Audit interni
4.6. Riesame
della direzione
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L’alta direzione è il responsabile ultimo del SGSL e deve dimostrare il proprio impegno
nella disponibilità di risorse (in senso assolutamente ampio, ovvero incluso risorse uma­
ne, tecnologiche, skill specialistici, infrastrutture, risorse tecnologiche e finanziarie) e
nella definizione di ruoli e responsabilità, incluso eventuali deleghe.
Si consente che il rappresentante della direzione (che deve essere membro della stessa)
possa delegare alcuni compiti a un suo collaboratore, mantenendone, tuttavia, la re­
sponsabilità.
L’organizzazione deve identificare i bisogni formativi e dare attuazione a quanto neces­
sario per colmare le carenze, dandone evidenza mediante registrazioni.
Modificato anche il titolo del requisito, con l’introduzione del termine “partecipazione”
che rende esplicita l’integrazione del requisito esistente con la richiesta di una più co­
stante partecipazione dei lavoratori e che deve essere dimostrabile nello sviluppo della
identificazione dei pericoli e valutazione dei rischi, nelle indagini sugli incidenti, nella
definizione degli obiettivi del SGSL e nella gestione dei cambiamenti.
La consultazione è estesa agli appaltatori.
Non ci sono sostanziali modifiche se non una miglior definizione delle registrazioni ri­
chieste e una terminologia più simile alla ISO 9001, incluso il riferimento ai documenti di
origine esterna.
Diversa formulazione del requisito, ma senza rilevanti modifiche. Maggior enfasi sulla
gestione dei cambiamenti e sui controlli per appaltatori e visitatori.
Le procedure per le emergenze devono tenere in considerazione le parti interessate qua­
li i servizi di soccorso esterni (vigili del fuoco, pronto soccorso, prefettura, ecc.) e le altre
aziende circostanti.
Si precisa che il monitoraggio dell’efficacia dei controlli deve riguardare anche gli aspetti
legati alla salute e non solo alla sicurezza.
Il requisito è stato introdotto ex­novo per allinearsi con la ISO 14001:2004.
Le risultanze dell’applicazione della prima revisione avevano già evidenziato, peraltro,
la difficoltà di recepire le verifiche di conformità legale all’interno di un requisito concet­
tualmente ampio quale il 4.5.1.
Deve essere prevista una procedura per valutare periodicamente la conformità alle pre­
scrizioni legali applicabili all’organizzazione e registrarne i risultati. La stessa o un’altra
procedura deve prevedere la valutazione della conformità di ogni altro aspetto cogente
collegato ad altre prescrizioni sottoscritte dall’organizzazione.
Sotto­requisito introdotto ex­novo che riguarda, in particolare, lo svolgersi delle indagi­
ni interne in caso di incidenti (inclusi, quindi, sia gli infortuni, gli incidenti senza infortu­
nio e i mancati­incidenti).
Diversa formulazione del requisito, ma senza rilevanti modifiche rispetto alla preceden­
te revisione.
È resa in termini molto più espliciti la necessità di eseguire una valutazione dei rischi pri­
ma dell’attuazione di un’azione correttiva o preventiva se le cause alla base dell’azione
evidenziano nuove fonti di pericolo oppure la modifica nella valutazione di pericoli già
considerati o anche la necessità di cambiamenti nelle misure di controllo.
Si precisa, poi, che ogni azione correttiva e preventiva deve essere commisurata ai rischi.
Diversa formulazione del requisito, ma senza rilevanti modifiche.
Si precisa che la scelta degli auditor e la conduzione degli audit deve assicurare l’obietti­
vità e l’imparzialità del processo di audit.
A differenza del precedente, il requisito elenca esplicitamente gli argomenti che devono
essere presenti nel riesame della direzione:
• input: risultati degli audit interni, risultati della partecipazione e consultazione dei la­
voratori, comunicazioni delle parti interessate (incluso reclami), risultati ottenuti dal SG­
SL; stato di attuazione degli obiettivi, risultati delle indagini sugli incidenti/azioni corret­
tive e preventive, risultati del precedente riesame, cambiamenti dell’organizzazione e
delle prescrizioni legali.
• output: decisioni su cambiamenti alla politica, agli obiettivi, alle risorse, a elementi del
SGSL.
Questi output devono essere resi disponibili per comunicazione e consultazione.
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TABELLA 2
Tabella di correlazione tra OHSAS 18001:1999 e BS OHSAS 18001:2007
OHSAS 18001:1999
4.1 Requisiti generali
4.2 Politica per la salute e sicurezza
4.3.1 Identificazione dei pericoli, valu­
tazione dei rischi e loro controllo
4.3.2 Prescrizioni legali e altre
4.33. Obiettivi
4.3.4 Programmi di gestione
4.4.1 Struttura e responsabilità
4.4.2 Competenze, addestramento e
consapevolezza
4.4.3 Consultazione e comunicazione
BS OHSAS 18001:2007
4.1 Requisiti generali
4.2 Politica per la salute e sicurezza
4.3.1 Identificazione dei pericoli, valutazione dei ri­
schi e controlli stabiliti
4.3.2 Prescrizioni legali e altre
4.33. Obiettivi e programmi di gestione
4.4.1 Risorse, ruoli, responsabilità ed autorità
4.4.2 Competenze, addestramento e consapevolez­
za
4.4.3 Comunicazione, partecipazione e consulta­
zione
4.4.4 Documentazione
4.4.4 Documentazione
4.4.5 Controllo dei documenti e dei dati 4.4.5 Controllo dei documenti
4.4.6 Controllo operativo
4.4.6 Controllo operativo
4.4.7 Preparazione alle emergenze e ri­ 4.4.7 Preparazione alle emergenze e risposta
sposta
4.5.1 Misurazione e monitoraggio dei 4.5.1 Misurazione e monitoraggio dei risultati
risultati
4.5.2 Valutazione della conformità
4.5.2 Infortuni, incidenti, non confor­ 4.5.3 Non conformità, azioni correttive e preventive
mità, azioni correttive e preventive
4.5.3 Registrazioni e gestione delle re­ 4.5.4 Gestione delle registrazioni
gistrazioni
4.5.4 Audit interni
4.5.5 Audit interni
4.6 Riesame della Direzione
4.6 Riesame della Direzione
Legenda: 1 = marginale, 3 = elevata
Modifiche
NO
1
2
1
1
2
2
2
1
1
1
2
1
3
2
1
2
2
TABELLA 3
Tabella di correlazione tra BS OHSAS 18001:2007, ISO 9001:2000 e ISO 14001:2004
BS OHSAS 18001:2007
4.1 Requisiti generali
ISO 14001:2004
4.1 Requisiti generali
ISO 9001:2000
4.1 Requisiti generali
4.2 Politica per la salute e sicu­ 4.2 Politica per l’ambiente
rezza
5.3 Politica per la qualità
4.3.1 Identificazione dei pericoli, 4.3.1 Aspetti ambientali
valutazione dei rischi e controlli
stabiliti
5.2 Attenzione al cliente
7.2.1 Determinazione dei requisiti del prodotto
7.2.2 Riesame dei requisiti del prodotto
4.3.2 Prescrizioni legali ed altre
4.3.2 Prescrizioni legali ed al­ 5.2 Attenzione al cliente
tre
7.2.1 Determinazione dei requisiti del prodotto
4.33. Obiettivi e programmi di ge­ 4.33. Obiettivi e programmi 5.4.1 Obiettivi
stione
di gestione
5.4.2 Pianificazione del sistema qualità
8.5.1 Miglioramento continuo
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4.4.1 Risorse, ruoli, responsabilità 4.4.1 Risorse, ruoli, responsa­ 5.1 Responsabilità della Direzione
ed autorità
bilità ed autorità
6.1 Risorse
6.3 Infrastrutture
4.4.2 Competenze, addestramen­ 4.4.2 Competenze, addestra­ 6.2.2 Competenze, consapevolezza ed addestra­
to e consapevolezza
mento e consapevolezza
mento
4.4.3 Comunicazione, partecipa­ 4.4.3 Comunicazione
5.5.3 Comunicazione interna
zione e consultazione
7.2.3 Comunicazione con il cliente
4.4.4 Documentazione
4.4.4 Documentazione
4.2.1 Documentazione
4.4.5 Controllo dei documenti
4.4.5 Controllo dei documenti 4.2.3 Controllo dei documenti
4.4.6 Controllo operativo
4.4.6 Controllo operativo
7. Realizzazione del prodotto
4.4.7 Preparazione alle emergen­ 4.4.7 Preparazione alle emer­
ze e risposta
genze e risposta
4.5.1 Misurazione e monitoraggio 4.5.1 Misurazione e monito­ 7.6 Controllo della strumentazione di misura
dei risultati
raggio
8.2.3 Monitoraggio dei processi
8.2.4 Monitoraggio dei prodotti
8.4 Analisi dei dati
4.5.2 Valutazione della confor­ 4.5.2 Valutazione della con­ 8.2.3 Monitoraggio dei processi
mità
formità
8.2.4 Monitoraggio dei prodotti
4.5.3 Non conformità, azioni cor­ 4.5.3 Non conformità, azioni 8.3 Controllo delle non conformità
rettive e preventive
correttive e preventive
8.4 Analisi dei dati
8.5.2 Azioni correttive
8.5.3 Azioni preventive
4.5.4 Gestione delle registrazioni 4.5.4 Gestione delle registra­ 4.2.4 Controllo delle registrazioni
zioni
4.5.5 Audit interni
4.5.5 Audit interni
8.2.2 Audit interni
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4.6 Riesame della direzione 5.6 Riesame della direzione
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