Protocollo accoglienza stranieri - Istituto Comprensivo di Cossato
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Protocollo accoglienza stranieri - Istituto Comprensivo di Cossato
ISTITUTO COMPRENSIVO di COSSATO Piazza Angiono, 24 – 13836 COSSATO (BI) Cod. Mecc. BIIC816003 - Codice Fiscale: 92017970028 Tel. 015 93019 - Fax 015 9840126 www.iccossato.gov.it E-mail: [email protected] [email protected] - [email protected] PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI Il Protocollo d’Accoglienza è un atto formale che riconosce la specificità dei bisogni delle famiglie e dei minori stranieri: bisogni di accoglienza, di valorizzazione, di promozione culturale e sociale, di appartenenza. Consente alla scuola di dare una risposta pedagogica progettuale e di superare una gestione dell’inserimento degli alunni stranieri segnata dalla casualità, dalla discrezione e dalla frammentarietà degli interventi. La sua adozione consente di attuare in modo operativo le seguenti indicazioni C.M. n. 2 dell'8 gennaio 2010 Indicazioni e raccomandazioni per l'integrazione di alunni con cittadinanza non italiana Documento di indirizzo La via italiana per la scuola interculturale e l'integrazione degli alunni stranieri - Ottobre 2007 C.M. n. 24 del 1/3/2006 Linee guida per l'accoglienza e l'integrazione degli alunni stranieri Definisce: - criteri e indicazioni riguardanti l’iscrizione e l’inserimento a scuola degli alunni stranieri - compiti e ruoli degli operatori scolastici - le fasi dell’accoglienza - modalità di interventi per favorire l’apprendimento della lingua italiana - le risorse e gli strumenti necessari per tali interventi Si propone di: - facilitare l’ingresso a scuola dei bambini stranieri e sostenerli nella fase di adattamento - favorire un clima d’accoglienza scolastica e sociale che rimuova eventuali ostacoli alla piena integrazione, con il coinvolgimento delle famiglie e delle risorse del territorio - promuovere la collaborazione tra le scuole e tra scuola e territorio sui temi dell’accoglienza e dell’educazione interculturale per costruire un contesto favorevole all’incontro con altre culture e con le “storie” di ogni bambino LE TAPPE DEL PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA 1. L’ISCRIZIONE L’iscrizione è il primo passo del percorso di accoglienza dell’alunno straniero e della sua famiglia. La Scuola individua tra il personale di segreteria un incaricato che segua il ricevimento delle iscrizioni degli alunni stranieri in modo continuativo, al fine di affinare abilità comunicative e relazionali che facilitino l’interazione con i genitori stranieri. Per garantire un'adeguata chiarezza nel passaggio delle informazioni scuola-famiglia la segreteria sarà dotata di modulistica in più lingue COMPITI DELLA SEGRETERIA: - iscrivere l’alunno - raccogliere la documentazione relativa alla scolarità pregressa - fornire ai genitori modulistica in più lingue per una prima informazione sul sistema scolastico - Fornire ai genitori la modulistica bilingue (quando presente) per facilitare la comunicazione con gli insegnanti (assicurazione, uscite, assenze, discipline, progetti, materiali necessari - contattare il referente o un docente della classe per concordare il primo colloquio con la famiglia Curare gli aspetti organizzativo - gestionali, sulla base delle proposte dei docenti incaricati dell’accoglienza, degli eventuali laboratori affidati a facilitatori linguistici - MATERIALE: - modulo d’iscrizione in italiano o bilingue se necessario - modulistica varia multilingue 2. COLLOQUIO CON LA FAMIGLIA E’ indispensabile per raccogliere una serie d’informazioni sull’alunno che consentano di adottare decisioni adeguate, sia sulla classe in cui dovrà essere inserito, sia sui percorsi di facilitazione che dovrebbero essere attivati. Il colloquio con la famiglia permetterà di conoscere i percorsi scolastici pregressi e le competenze possedute dall’alunno, ma anche per avviare un dialogo fra la famiglia e la scuola. Dagli incontri potrà emergere un’iniziale ma significativa biografia scolastica e relazionale dell’alunno. COMPITI DEI DOCENTI: - esaminare la prima documentazione raccolta in Segreteria all’atto dell’iscrizione - effettuare un colloquio con la famiglia - raccogliere le possibili informazioni riguardanti la scolarità pregressa dell’alunno - compilare un’iniziale biografia scolastica e linguistica dell’alunno - facilitare la conoscenza della scuola - richiedere, se necessario, l’intervento del mediatore culturale - fornire, possibilmente in versione semplificata e/o in lingua madre, il regolamento, il calendario scolastico e una sintesi del POF per facilitare la comprensione della nuova realtà scolastica - sottolineare la necessità e il significato di una proficua collaborazione scuola – famiglia - esplorare la possibilità da parte della famiglia di fornire il materiale scolastico MATERIALE: - traccia del colloquio con la famiglia - informazioni sui sistemi scolastici dei paesi d’origine dei bambini immigrati - elenco dei mediatori 3. COLLOQUIO E OSSERVAZIONE DELL’ALUNNO Il colloquio, l’osservazione e le prove d’ingresso rappresentano il primo passo per conoscere le esperienze scolastiche e familiari, le competenze linguistiche, i percorsi cognitivi e relazionali del nuovo alunno, tuttavia è un momento significativo di presa di contatto con la nuova realtà scolastica, perciò è importante creare un clima rassicurante in cui egli si senta accolto. COMPITI DEL DOCENTE INCARICATO: • • • • facilitare la conoscenza della nuova scuola articolare un colloquio con l’alunno anche in presenza dei genitori e/o del mediatore culturale somministrare le prove d’ingresso Sintetizzare i risultati delle prove MATERIALE: • • • • • • • test d’ingresso che non richiedono la conoscenza dell’italiano: prove logico – matematiche organizzate su diversi livelli di competenza prove di rilevazione di abilità extralinguistiche articolate in logica memoria funzioni di base motricità • attività grafico – manipolative • • 4. prova di comprensione, di scrittura e lettura in lingua madre, condotte dal mediatore prove di accertamento del livello di conoscenza spontanea e non dell’italiano ASSEGNAZIONE ALLA CLASSE Gli elementi raccolti durante le due precedenti fasi permettono di assumere decisioni in merito alla classe d’inserimento fermo restando quanto previsto dalla legge in merito all’età anagrafica dell’alunno. (DRP 31/08/’99 n°394.) “ I minori stranieri soggetti all’obbligo scolastico vengono iscritti alla classe corrispondente all’età anagrafica, salvo che venga deliberata l’iscrizione ad una classe diversa, tenendo conto: a. dell’ordinamento degli studi del Paese di provenienza dell’alunno, che può determinare l’iscrizione ad una classe immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella corrispondente all’età anagrafica; b. dell’accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione dell’alunno; c. del corso di studi eventualmente seguito dall’alunno nel Paese di provenienza; d. del titolo di studio eventualmente posseduto dall’alunno” Inoltre è utile prendere in considerazione alcuni fattori: • Numero degli allievi per classe • Eventuali alunni portatori di handicap presenti in classe • Distribuzione equilibrata degli alunni stranieri nelle classi • Situazione globale della classe(clima relazionale, problematiche …) • Eventuali risorse (progetti attivati, compresenze …) Per una decisione avveduta e corretta è necessario avere informazioni sui sistemi scolastici dei paesi di provenienza. È altresì importante predisporre specifici interventi di facilitazione dell’apprendimento della lingua italiana e preparare la classe prescelta ad accogliere il nuovo arrivato. 5. INSERIMENTO NELLA CLASSE E NELLA SCUOLA L’inserimento in classe viene accompagnato dall’individuazione dei percorsi di facilitazione che potranno essere attuati sulla base delle risorse disponibili. Nel protocollo vengono indicate le tipologie d’intervento che la scuola è in grado di attivare attingendo a risorse professionali ed economiche interne ed esterne. I docenti della classe programmano i percorsi di facilitazione che potranno essere attuati in base alle reali possibilità: - utilizzo delle ore di contemporaneità dei docenti - attività di recupero in orario aggiuntivo dei docenti - insegnamento individualizzato e/o classi aperte come momenti specifici di rinforzo linguistico e formativo - opportunità di avvalersi del facilitatore linguistico e/o del mediatore culturale Sarebbe opportuno non dare eccessiva enfasi alla prima accoglienza mediante attività straordinarie che potrebbero mettere a disagio l’alunno facendolo sentire estraneo e osservato. Il programma della giornata può venire modificato per dedicare alcuni momenti alla conoscenza dei nomi dei compagni e dei comandi più frequenti nel linguaggio della classe. I docenti incaricati dell’accoglienza si occupano inoltre di - formulare proposte per attività di formazione dei docenti - coordinare l’acquisto e la gestione di specifici sussidi didattici (testi per l’acquisizione dell’italiano L2, narrativa bilingue, educazione interculturale, testi per l’apprendimento, materiali multimediali, altro). COMPITI DEI DOCENTI DELLA CLASSE: - favorire l’integrazione nella classe , promuovendo attività di piccolo gruppo, di apprendimento cooperativo - osservare l’alunno e rilevare i suoi specifici bisogni di apprendimento - attivare metodologie flessibili che coinvolgano a più livelli tutti gli alunni - rivedere la progettazione di classe - individuare, in ogni ambito, esperienze che favoriscano la conoscenza di sé, il decentramento relazionale, il confronto e lo scambio di esperienze - definire il necessario adattamento dei programmi in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri adottando specifici interventi, individualizzati o per gruppi, per facilitare il processo di apprendimento della lingua italiana - individuare modalità di semplificazione o di facilitazione linguistica per ogni disciplina - affiancare all’alunno neoarrivato un compagno ( italiano e/o straniero) che svolga la funzione di tutor, di “compagno di viaggio”, soprattutto nella prima fase di inserimento MATERIALE: - “pronto soccorso” linguistico - testi per l’accoglienza - testi e strumenti didattici per l’accoglienza, per l’insegnamento dell’italiano L2, per l’educazione interculturale INTERVENTO DEL FACILITATORE LINGUISTICO Nella prima fase dell’inserimento scolastico, il facilitatore linguistico fornirà un supporto all’insegnamento della lingua italiana come seconda lingua volto a: - 1. fornire all’alunno straniero gli strumenti linguistici che gli possono permettere di partecipare ad alcune attività comuni della classe - 2. sviluppare l’italiano utile sia alla scolarizzazione che alla socializzazione 6. VERIFICA DELL’INTERVENTO EDUCATIVO- DIDATTICO Si prevedono periodici momenti di verifica dell’attività svolta avvalendosi di test, di osservazioni dirette e desunte dalla lettura dei verbali dei Consigli di Classe.