ISTITUTO COMPRENSIVO DI MONTELABBATE
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ISTITUTO COMPRENSIVO PESARO – VILLA SAN MARTINO Via Leoncavallo 24, 61122 – PESARO C.F. 80032060412 0721 453548 fax 0721 417609 e-mail: [email protected] PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA per ALUNNI STRANIERI Approvato dal Collegio Docenti Unitario del 18 novembre 2014 (delibera n. 42) a.s.2014/2015 1 INDICE PREMESSA COSA È IL PROTOCOLLO FINALITA’ OBIETTIVI ORGANIZZAZIONE DEL PROTOCOLLO 1 FASE: AMMINISTRATIVO- BUROCRATICO- INFORMATIVO COMPITI SEGRETERIA Permesso di soggiorno e documenti anagrafici Documenti sanitari Documenti scolastici relativi al percorso dell’alunno 2 FASE: AREA COMUNICATIVA- RELAZIONALE PRIMA ACCOGLIENZA colloquio preliminare genitori / insegnanti colloquio con i genitori per l' iscrizione strumenti 3 FASE: EDUCATIVO DIDATTICO INDIVIDUAZIONE DELLA CLASSE INSERIMENTO NELLA CLASSE: Inserimento Periodo di osservazione Facilitazione ed integrazione Compiti del consiglio di classe Valutazione degli alunni stranieri e percorsi individualizzati Strumenti e risorse Azioni 2 PREMESSA La presenza di alunni stranieri ha determinato nel nostro istituto una riflessione da parte della comunità educante su procedure, modalità e prassi di inserimento dei neo-arrivati con una conseguente volontà di di superare il rischio della frammentarietà degli interventi, o delle soluzioni a problemi contingenti in un’ ottica settoriale, tenendo conto invece della complessità delle situazioni e della globalità dell’alunno. Un passaggio obbligato è stato superare la percezione di emergenza avvertita dai docenti in alcune circostanze, fonti di spiccata criticità a causa della loro ricorrenza, pressoché ciclica. Tra queste, per esempio, alcuni inserimenti nell’ultimo mese di scuola, in condizioni di assoluta impotenza davanti alla difficoltà di produrre tracce apprezzabili di scolarità pregressa e di approntare interventi adeguati; difficoltà comunicative persistenti con l’alunno, difficoltà a trovare in qualche caso un linguaggio comune con la famiglia (non ci si riferisce alla lingua per comunicare ma alla “enciclopedia” del mondo e alle aspettative della famiglia sulla base del modello scolastico del paese di appartenenza), rischio di delega al docente di italiano o di lingua straniera, mancanza di risorse e supporti stabili. Un bilancio di complessità La tabella che segue propone un quadro di sintesi degli elementi di complessità della realtà scolastica dell’Istituto Comprensivo di Villa San Martino, delle conseguenze o dei problemi aperti rilevati. DATO DI COMPLESSITÀ CONSEGUENZE E PROBLEMI APERTI -elevato numero di nazionalità diverse adeguamento della didattica a tipologie linguistiche talvolta molto distanti dalla lingua italiana all’interno della stessa classe -l’arrivo degli alunni nei momenti più diversi tempi compressi, dell’anno scolastico rischio di ripetenza soprattutto nella scuola secondaria di primo grado, disorientamento dell’alunno, necessità di attivare dispositivi e interventi -sistemi valoriali diversi e di visioni del mondo rischio di incidenti interculturali (es. gestione del diverse curricolo socio-affettivo, assunzione di cibi a mensa) -complessità delle classi accoglienti u alunni stranieri inseriti in classi che presentano: -alunni in situazione di difficoltà di apprendimento, - alunni portatori di disagio a vario titolo - alunni in situazione di difficoltà, ma in condizioni valutate come non certificabili, -alunni diversamente abili supportati da docenti di sostegno per un numero di ore talvolta al di sotto del fabbisogno -esiguo numero di ore disponibili ricavate dal Difficoltà di reperibilità di personale interno che abbiano completamento orario, maturato esperienze significative di formazione nessuna presenza di facilitatori Difficoltà di reperibilità di personale interno disponibile a Difficoltà da parte dei docenti ad effettuare interventi svolgere ore eccedenti su progetto, in ore eccedenti per il carico di lavoro globalmente ottimizzazione degli interventi, sostenuto ampliamento del numero di docenti Per cercare le risposte ai vari problemi aperti ci è sembrato utile passare alla formalizzazione del Protocollo di Accoglienza sulla scorta delle indicazioni della pedagogia interculturale e della normativa vigente. 3 I destinatari finali risultano essere non solo gli alunni stranieri, ma tutti gli alunni iscritti e tutta la comunità educante. COSA È IL PROTOCOLLO Il Protocollo di accoglienza è un documento che viene deliberato dal Collegio dei Docenti affinché siano attuate in maniera operativa le indicazioni normative contenute nel DPR 31/8/99, n. 394, art. 45, comma 4. Contiene criteri, principi, indicazioni riguardanti l'iscrizione e l'inserimento degli alunni immigrati, definisce i compiti e i ruoli degli insegnanti, del personale amministrativo, dei mediatori culturali Traccia le diverse possibili fasi di accoglienza e le attività di facilitazione per l'apprendimento della lingua italiana. Il protocollo costituisce uno strumento di lavoro che viene integrato e rivisto sulla base delle esperienze realizzate. FINALITA’ Tale documento intende presentare un modello di accoglienza che offra una modalità pianificata per affrontare l’inserimento scolastico degli alunni stranieri, prevedere e introdurre pratiche per l’integrazione, processo composito che comprende l’apprendimento, la padronanza della nuova lingua, la capacità di rapportarsi e di pensare al futuro, la ricchezza degli scambi con i coetanei e con gli adulti. Il protocollo vuole essere un punto di partenza comune e condiviso dai vari Consigli di Classe e in quanto strumento di lavoro e orientare i comportamenti di tutto il personale, chiarire le prassi burocratiche e favorire l’instaurarsi di relazioni educativo-didattiche improntate ad un dibattito accademico a quello pedagogico a quello linguistico, fino allo specifico dell’insegnamento dell’IL2 OBIETTIVI Il protocollo si propone di: Definire pratiche condivise all'interno delle scuole in tema di accoglienza di alunni stranieri; Facilitare l'ingresso a scuola di bambini e ragazzi di altra nazionalità nel sistema scolastico e sociale; Sostenere gli alunni neo-arrivati nella fase di adattamento al nuovo contesto, Favorire un clima d'accoglienza e di attenzione alle relazioni che prevenga e rimuova eventuali ostacoli alla piena integrazione; Costruire un contesto favorevole all'incontro con altre culture e con le " storie" di ogni alunno; Favorire un rapporto collaborativo con la famiglia Promuovere la comunicazione e la collaborazione fra scuola e territorio sui temi dell'accoglienza e dell'educazione interculturale nell'ottica di un sistema formativo integrato. ORGANIZZAZIONE DEL PROTOCOLLO Il protocollo d'accoglienza e integrazione delinea prassi condivise di carattere: Amministrativo- burocratico- informativo che riguardano l'iscrizione e l'inserimento a scuola degli alunni stranieri; 4 Comunicativo- relazionale riguardante i compiti e i ruoli degli operatori scolastici e le fasi dell'accoglienza a scuola; Educativo- didattico che traccia le fasi relative all'assegnazione della classe,insegnamento dell'italiano come seconda lingua; Sociale che individua i rapporti e le collaborazioni con il territorio Il protocollo di accoglienza: • Prevede un gruppo tecnico di lavoro con rappresentanti dei tre ordini di scuola presenti nell'Istituto Comprensivo • contiene criteri ed indicazioni relative alla procedura di iscrizione ed inserimento nelle sezioni/classi dell' alunna/o straniera/o • propone modalità di intervento per l'apprendimento della lingua italiana e dei contenuti curricolari 1 FASE: AMMINISTRATIVO- BUROCRATICO- INFORMATIVO L’obbligo scolastico, integrato nel più ampio concetto di diritto-dovere all’istruzione e alla formazione (art. 68 della Legge 17 maggio 1999, n. 144, ripreso nell’art. 2 della Legge n. 53/2003 e nell’art..1 del Decreto Legislativo 15 aprile 2005, n. 76 relativi al diritto-dovere all’istruzione e alla formazione) concerne evidentemente anche i minori stranieri che abbiano tra i 15 e i 18 anni indipendentemente dalla regolarità della posizione in ordine al soggiorno in Italia (art. 38 del D.L.vo 25 luglio 1998, n. 286; art. 45 del D.P.R. n. 394/99). Le iscrizioni, pertanto, possono essere richieste in qualsiasi momento dell’anno scolastico (D.P.R. n. 394/99, art. 45; C.M. del 23 marzo 2000, n. 87; C.M. del 5 gennaio 2001, n. 3; C.M. del 28 marzo 2002, n. 87; C.M. del 23 dicembre 2005, n. 93). Gli alunni privi di documentazione anagrafica o in posizione di irregolarità, vengono iscritti con riserva in attesa della regolarizzazione. L'iscrizione con riserva non pregiudica il conseguimento dei titoli conclusivi dei corsi di studio delle scuole di ogni ordine e grado. (art. 45 del D.P.R. n. 394/99). L´iscrizione scolastica con riserva non costituisce un requisito per la regolarizzazione della presenza sul territorio italiano, né per il minore, né per i genitori. E’ necessario, sin dall’iscrizione, una chiara ricognizione del pregresso scolastico dell’alunno per interventi specifici e la stretta collaborazione della famiglia per la definizione del suo percorso formativo. COMPITI SEGRETERIA All’atto dell’iscrizione, devono essere richiesti i documenti appresso elencati e compilata la domanda di iscrizione predisposta dall’istituto. Questa fase viene eseguita da un incaricato della segreteria: essa rappresenta il primo approccio dei genitori stranieri con l'istituzione; quindi al fine di garantire un'adeguata cura nell'espletamento di questo incontro di carattere amministrativo e informativo, si ritiene utile dotare la segreteria di moduli bilingue, onde facilitare la raccolta delle informazioni. Acquisire agli Atti: Permesso di soggiorno e documenti anagrafici Il permesso di soggiorno viene rilasciato direttamente all’alunno straniero che abbia compiuto il 14° anno d’età, in caso contrario ad uno dei due genitori. Nell’attesa del rilascio del permesso di soggiorno, il dirigente scolastico accetterà la ricevuta della Questura attestante la richiesta. Per i documenti anagrafici (carta di identità, codice fiscale, certificato di nascita, atto di cittadinanza) la recente normativa estende ai cittadini stranieri, regolarmente soggiornanti, il diritto all’autocertificazione (Leggi n. 15/68 e n. 127/97, D.P.R. n. 403/98), fermo restando il dovere di esibire il documento di riferimento, se richiesto e se reperibile agli atti di uffici italiani. 5 In caso di eventuale discrepanza tra le informazioni contenute nell’autocertificazione e documenti di riferimento, oppure tra i dati di due documentazioni distinte – di per sé valide – (ad es. per quanto concerne i dati anagrafici), potranno essere ritenuti validi i dati del permesso di soggiorno. In mancanza dei documenti, la scuola iscrive comunque il minore straniero, poiché la posizione di irregolarità non influisce sull’esercizio di un diritto-dovere riconosciuto. Il contenuto delle norme citate nel precedente paragrafo esclude che vi sia un obbligo da parte degli operatori scolastici di denunciare la condizione di soggiorno irregolare degli alunni che stanno frequentando la scuola e, quindi, esercitano un diritto riconosciuto dalla legge. Qualora la scuola riscontri il caso di minori stranieri “non accompagnati” (ossia che risultino abbandonati o privi di nitori o di altri adulti legalmente responsabili della loro tutela) deve darne subito segnalazione all’autorità pubblica competente per le procedure di accoglienza e affido, ovvero di rimpatrio assistito (art. 32 del D.L.vo. n. 286/98). Per quanto concerne l’accertamento della cittadinanza dell’alunno, si ricorda che, secondo la normativa in vigore nel nostro Paese, chi nasce in Italia da genitori stranieri acquisisce la cittadinanza dei genitori. Si segnala, altresì, che i figli di coppie miste possono avere doppia cittadinanza. Documenti sanitari Il documento attestante le vaccinazioni obbligatorie effettuate deve essere tradotto in italiano. Di recente è stato chiarito che i dirigenti degli istituti di istruzione statale, o non statali, sono tenuti ad accertare se sono state praticate agli alunni le vaccinazioni obbligatorie, richiedendo la presentazione della relativa certificazione. Se il minore ne è privo, la famiglia può rivolgersi ai servizi sanitari perché rilevino la situazione vaccinale ed eseguano l’intervento sanitario eventualmente necessario. In ogni caso, la mancanza di vaccinazioni non può precludere l’ingresso a scuola, né la regolare frequenza. Se il minore non è vaccinato e la famiglia dichiara di non volerlo vaccinare, il Capo d’istituto comunica la circostanza alla ASL di competenza (Circolare Ministero della Sanità e della Pubblica Istruzione del 23 settembre 1998). E’ stato, infatti, di recente chiarito che i dirigenti degli istituti di istruzione statale o non statale sono tenuti ad accertare se siano state praticate agli alunni le vaccinazioni obbligatorie, richiedendo la presentazione della relativa certificazione. Documenti scolastici relativi al percorso dell’alunno E’ richiesto il certificato attestante gli studi compiuti nel paese d´origine, o la dichiarazione del genitore dell’alunno o di chi ha la responsabilità del minore, attestante la classe e il tipo d´istituto frequentato. Il dirigente scolastico, per le informazioni e le conferme del caso, può prendere contatto con l´autorità diplomatica o consolare italiana che rilascia una dichiarazione sul carattere legale della scuola estera di provenienza dell’alunno. Il documento scolastico - qualora redatto in una lingua non facilmente comprensibile nel nostro Paese, può essere tradotto da traduttori ufficiali accreditati presso il tribunale. 2 - Consegnare : Modulistica di base bilingue per facilitare la comunicazione con gli insegnanti: ( assicurazione, uscite, assenze, discipline, progetti, materiali necessari., presenza del genitore Materiale informativo sulla sull'organizzazione della scuola Italiana consegnando, se possibile, note informative nella lingua d'origine; Modulo Acquisire l'opzione di avvalersi o non avvalersi della religione cattolica; Informare i genitori del tempo che intercorrerà tra l'iscrizione e l'effettivo inserimento nella classe ( circa una settimana); Fissare il primo incontro tra le famiglie e la Commissione Accoglienza; Avvisare la Commissione Accoglienza interessata. 2 FASE: AREA COMUNICATIVA- RELAZIONALE La gestione dell’accoglienza implica all’interno dell’istituto un lavoro costante di formazione del personale, attraverso gli strumenti che la scuola nella sua autonomia riterrà di adottare. E’ utile il lavoro svolto dalla Commissione Accoglienza. 6 I genitori sono la risorsa fondamentale per il raggiungimento del successo scolastico: pertanto le diverse culture di appartenenza richiedono alla scuola di individuare gli strumenti migliori di dialogo. Di particolare importanza risulta la capacità della scuola di facilitare la comunicazione con la famiglia dell’alunno, prestando attenzione anche agli aspetti non verbali, facendo ricorso, ove possibile a mediatori culturali o ad interpreti. La segreteria invita la famiglia a fissare un colloquio con le insegnanti della scuola con la presenza, se necessaria, di un mediatore linguistico Il colloquio deve avvenire prima dell'inizio della frequenza dell'alunna/o alla scuola La segreteria terrà un apposito elenco delle/degli alunne/i straniere/i e lo aggiornerà in base alle nuove iscrizioni,unitamente ad altre informazioni utili. (Allegato 1: Doc. alunni stranieri) Il Dirigente scolastico individuerà una figura tra il personale di segreteria che si occupi in modo continuativo dell'iscrizione delle/degli alunne/i straniere/i in modo da fornire un servizio di qualità PRIMA ACCOGLIENZA 1- COLLOQUIO CON I GENITORI PER L' ISCRIZIONE (a cura della segreteria) • Fornire informazioni sul sistema scolastico italiano in generale • Fornire informazioni sul funzionamento dell'Istituto • Facilitare la compilazione dei moduli d'iscrizione • Raccogliere informazioni relative al percorso scolastico dell'alunna/o 2 - COLLOQUIO PRELIMINARE GENITORI / INSEGNANTI In questa fase è utile il compito della Commissione Accoglienza rappresentativo delle diverse figure scolastiche e dei diversi plessi o livelli di scuola dell'istituto. La Commissione si riunisce ogni qualvolta si presenti il caso d’iscrizione di alunni stranieri neoarrivati. Per gli alunni che si iscrivono durante il periodo estivo, l’inserimento effettivo nella classe avverrà, previa convocazione della Commissione di Accoglienza, nel mese di settembre, prima dell’inizio delle lezioni. COMPITI: Convoca, al primo incontro con la famiglia e l'alunno straniero fissato dalla segreteria , un insegnante del team che presumibilmente accoglierà il nuovo iscritto; utilizzo per il colloquio dell'allegato A Esamina la prima documentazione raccolta dalla segreteria all'atto dell'iscrizione; Effettua un colloquio con la famiglia nel quale raccoglie informazione su: situazione familiare, storia personale e scolastica, situazione linguistica dell'alunno; Effettua un colloquio con l'alunno per la valutazione delle abilità, delle competenze, dei bisogni specifici di apprendimento e degli interessi; fornisce informazioni sull’organizzazione della scuola; raccoglie informazioni della bambina/o - alunna/o in relazione astato di salute, situazione espressivo/comunicativo/motoria conosce la disponibilità/interesse della famiglia nei confronti della Scuola fa presente la necessità di una collaborazione continuativa tra scuola e famiglia. Propone l'assegnazione alla classe; deve. stabilisce, sulla scorta degli elementi raccolti durante il colloquio, la classe d’inserimento, tenendo conto dell’età anagrafica, dell’ordinamento degli studi del Paese di provenienza, di un primo accertamento di competenze ed abilità, delle aspettative familiari emerse dal colloquio nonchè essere effettuata tenendo conto del numero di alunni per classe, della presenza di altri alunni stranieri e delle problematiche rilevanti nella classe Fornisce le informazioni raccolte ai docenti che accoglieranno l'alunno in classe; Individua con il team docenti percorsi di facilitazione 3 - STRUMENTI 7 • Allegato A • Allegato A • Allegato 1 : • Allegato 2 : Scheda di rilevazione della situazione iniziale (infanzia) Scheda di rilevazione della situazione iniziale (primaria e secondaria I°) Doc. Alun. Stran. dalla Segreteria prove di ingresso per la determinazione dei livelli di conoscenza linguistica * per le scuola primaria e Secondaria di 1°grado scheda di rilevazione note sul percorso linguistico dell’alunno traccia di primo colloquio con la famiglia griglia di osservazione delle competenze linguistiche e del comportamento relazionale per gli alunni stranieri. • le prove di ingresso sono riferite al Quadro comune Europeo che definisce i livelli come : A1, A2, B1, B2 ai quali se n'è aggiunto uno inferiore ad A1 ossia il livello 0 che corrisponde al livello di conoscenza tipica di alunne/i giunti da poco in Italia. Non si considerano i livelli avanzati C1 e C2 in quanto non sono da ritenere bisognosi di sostegno linguistico italiano L2 Fra l’atto formale dell’iscrizione e l’effettivo inserimento in classe intercorrerà un lasso di tempo (max. 1 settimana) che permetterà di curare l’inserimento stesso (scambio di informazioni,accordi con il team docente, preparazione della classe, ....). 3 FASE: EDUCATIVO DIDATTICO INDIVIDUAZIONE DELLA CLASSE I dati raccolti nelle fasi precedenti permettono di assumere decisioni in merito alla classe di inserimento e Con riferimento ai testi di legge riguardanti la disciplina su alunne/i straniere/i: DRP 31/08/’99 n°394. Legge 91 – 5,febbr.92 CM. 5 del 15.1.2009 risulta evidenziata come prioritaria l'assegnazione secondo la classe di competenza anagrafica. Sono possibili slittamenti di un anno su classe inferiore se legati a presunti benefici da valutare con la famiglia I minori stranieri soggetti all’obbligo scolastico in base alla normativa vigentevengono iscritti alla classe corrispondente all’età anagrafica, salvo che venga deliberata l’iscrizione ad una classe diversa, tenendo conto: a) dell’ordinamento degli studi del Paese di provenienza dell’alunno, che può determinare l’iscrizione ad una classe immediatamente inferiore o superiore rispetto a quella corrispondente all’età anagrafica; b) dell’accertamento di competenze, abilità e livelli di preparazione dell’alunno; c) del corso di studi eventualmente seguito dall’alunno nel Paese di provenienza; d) del titolo di studio eventualmente posseduto dall’alunno E’ auspicabile che ogni classe non abbia più di 5 alunni stranieri e che vengano eventualmente raggruppati a parità di età per etnie L'iscrizione del minore alla scuola dell'obbligo può essere richiesta in qualunque periodo dell'anno scolastico. Si rileva la necessità di avere la consulenza di un mediatore culturale che possa fornire informazioni sui sistemi scolastici dei paesi di provenienza, sulla tipologia dei loro curricoli, sulla durata e sul calendario scolastico 8 Per l’iscrizione ad anno scolastico iniziato e/o in presenza di corso di studi differenziato: • valutazione attenta delle variabili elencate • prevedere la possibilità di inserimento nella classe immediatamente inferiore rispetto a quella corrispondente all'età anagrafica • coinvolgimento delle famiglie nelle scelte da effettuarsi INSERIMENTO NELLA CLASSE INSERIMENTO Il Referente della Commissione Accoglienza provvede ad informare le/ i docenti di sezione/classe del nuovo Inserimento. L'Insegnante in servizio accoglie la/il nuova/o alunna/o e lo presenta alla classe. L'insegnante e il gruppo sezione/classe si impegnano a trovare forme di comunicazione e modi per facilitare l'inserimento attraverso un atteggiamento di disponibilità, accoglienza che veicoli un senso di appartenenza al gruppo PERIODO DI OSSERVAZIONE (per scuola primaria e secondaria I°) per determinare il grado di conoscenza della lingua per attivare un corso L2 adeguato. Il Consiglio di classe riceve le informazioni e il materiale utile raccolto dalla Segreteria: 1. documenti relativi alla scuola del Paese di origine 2. scheda introduttiva di rilevazione iniziale All. 2 ( per scuola primaria e secondaria I°), relativamente alle abilità linguistiche di comunicazione in italiano compilata dalle insegnanti di classe 3. copia della modulistica bilingue che servirà a comunicare alle famiglie necessità di vario tipo FACILITAZIONE ED INTEGRAZIONE Gli insegnanti del Consiglio di Classe dopo un periodo di osservazione, individueranno, sulla base delle risorse interne ed esterne disponibili, percorsi di facilitazione da attivare a livello didattico ( rilevazione dei bisogni specifici di apprendimento, uso di materiale visivi, musicali, grafici per contestualizzare la lezione, modalità do semplificazione linguistica, modalità di adattamento dei programmi curriculari, istituzione di laboratori intensivi di lingua italiana) e percorsi di facilitazione relazionale. COMPITI DEL CONSIGLIO DI CLASSE Il consiglio di Classe favorisce l'integrazione con le seguenti modalità: 1predispone un piano didattico personalizzato per l’alunno neo inserito, secondo i propri criteri di programmazione, verifica e valutazione mirati all'inserimento dell'alunna/o straniera/o nell'attività didattica della sezione/classe 2. individua i tempi di progettazione mirati alla semplificazione e facilitazione linguistica per ogni disciplina 3. prende atto dei percorsi di alfabetizzazione o consolidamento della lingua italiana a cui l'alunna/o è stata/o preventivamente indirizzata/o. VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI E PERCORSI INDIVIDUALIZZATI Sarà cura dei Consigli di classe operare affinché l'alunna/o straniera/o di recente immigrazione che ha una conoscenza più o meno limitata della lingua italiana e che parte da un'evidente situazione di svantaggio abbia una valutazione, almeno nelle discipline pratiche e meno legate alla lingua • Nelle materie i cui contenuti sono più discorsivi e presentano maggiore difficoltà a livello linguistico, qualora alla fine del primo quadrimestre l' alunna/o non abbia raggiunto competenze linguistiche sufficienti ad affrontare l'apprendimento di contenuti anche semplificati e pertanto non possano essere valutati, solo in quel caso si potrà mettere “ non valutato” sulla scheda di valutazione spiegandone poi la motivazione nel verbale di scrutinio 9 • Il lavoro svolto dall'alunna/o nei corsi di alfabetizzazione o di sostegno linguistico, diventa parte integrante della valutazione di italiano (intesa come materia curricolare) o anche di altre discipline nel caso in cui durante tale attività sia possibile l'apprendimento di contenuti • I contenuti delle discipline curricolari dovranno essere opportunamente selezionati individuando i nuclei tematici irrinunciabili e semplificati in modo da permettere almeno il raggiungimento degli obiettivi minimi previsti dalla programmazione • nell'arco dell'anno l'Istituto Comprensivo istituirà, nei vari gradi di scuola , corsi di Italiano L2 per alunne/i stranieri che presentano difficoltà linguistiche in base ai livelli già espressi . Il corso dovrà prevedere verifiche orali/scritte predisposte dal docente referente del progetto L2 e concordate eventualmente con l'insegnante curricolare • Nel caso in cui l'alunna/o abbia una buona conoscenza di una lingua straniera (inglese, francese, tedesco o spagnolo) essa, almeno in un primo tempo, potrà essere utilizzata come lingua veicolare per l'acquisizione dei contenuti e l'esposizione degli stessi, previa la predisposizione di alcuni materiali • si precisa che per l'alunna/o straniera/o, come per ogni altra/o, il voto quadrimestrale non può essere la semplice media delle misurazioni rilevate con le varie prove ma deve tener conto del raggiungimento degli obiettivi trasversali che sono comunque disciplinari impegno, partecipazione , progressione nell'apprendimento) e di eventuali condizioni di disagio STRUMENTI E RISORSE • Alle classi con presenza di alunne/i straniere/i verranno forniti, su richiesta, materiali utili alla prima accoglienza ( vocabolario bilingue,testi facilitati, ecc. ) sulla base di quanto già reperibile nella scuola,nell'Istituto Comprensivo, e aperto a eventuali integrazioni. • Costituzione/consultazione di un archivio (cartaceo e/o informatico) al quale partecipare con progetti, testi semplificati di argomenti di varie discipline, esercitazioni, schemi, sintesi, testi di lezioni tradotti in altre lingue (inglese, francese, ecc.) , indicazioni bibliografiche . L'archivio potrà arricchirsi di anno in anno del contributo di docenti che vorranno mettere a disposizione il loro lavoro. • Disponibilità alla consultazione ed al prestito di materiali in dotazione alla singola scuola : corsi L2, testi di narrativa semplificata e/o bilingue, libri di educazione interculturale, ecc. AZIONI Aggiornamento docenti • modalità diretta: Corso di aggiornamento Progetto R.I.S.A.S • modalità indiretta: le/gli insegnanti che hanno partecipato al corso si rendono disponibili in qualità di consulenti per fornire istruzioni e/o materiali utili Laboratorio di Italiano L2 il laboratorio in fase di definizione può prevedere : • livello 0 : alfabetizzazione linguistica – basi grammaticali • livello 1 : guida alla lettura di testi - riflessione grammaticale • livello 2 : guida alla produzione di testi e approfondimento sintassi I corsi saranno tenuti da docenti dell'Istituto Comprensivo 10