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COMUNE DI SAVOCA
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UFFICIO SEGRETERIA
COMUNICAZIONE PER LA STAMPA DEL 04/10/2011
Forza D’Agrò e Savoca. Gli incontri internazionali sull’immagine cinematografica
Gli spot dei giovani film-maker hanno concluso la sette giorni di “Terre di Cinema”
A chiusura della prima edizione “Terre di Cinema. Incontri Internazionali sull’immagine cinematografica” che, per una settimana, ha impegnato giovani film-maker, esperti, autori, rappresentanti di società di
produzione e agenzie pubblicitarie nei comuni di Forza D’Agrò e Savoca, una lectio magistralis di Luciano Tovoli ha consentito di ascoltare la
voce e l’esperienza di uno dei più grandi e autorevoli maestri di fotografia cinematografica a livello mondiale. Tovoli ha lavorato a fianco di
registi italiani del calibro di Michelangelo Antonioni e Vittorio de Seta,
Valerio Zurlini, Marco Ferreri, Liliana Cavani, Dario Argento, Ettore
Scola, Nanni Moretti, e con registi stranieri come Barbet Schroeder e
Julie Taymor, ottenendo con “Titus”, diretto proprio dalla Taymor, il
Premio Da Vinci al Festival di Palm Spring. E’ Nastro D’Argento come
direttore della fotografia per i film “Professione:reporter” di Michelangelo Antonioni e “Splendor” di Ettore Scola; David di Donatello per “Il
viaggio di capitan Fracassa” e Premio OICIC alla Mostra del Cinema di
Venezia per “Che ora è?” ancora con la regia di Scola.
Ai giovani film-maker presenti a Terre di Cinema, nell’incontro moderato dal direttore artistico Vincenzo Condorelli per la sezione “Tributo
al Maestro”, Tovoli ha proposto l’analisi di una serie di clip tratte dai
film dei quali ha diretto la fotografia, - “Il deserto dei tartari” di Valerio
Zurlini, “Suspiria” di Dario Argento, “Professione: reporter” di Antonioni, “Titus” di Julie Taymor, “Formula per un delitto” di Barbet Schroeder, solo per citare alcuni titoli - , approfondendo insieme a loro scelte
e soluzioni tecniche adottate, e rivelando con generosità non pochi
“segreti” d’autore. Particolare interesse, ed emozione, ha suscitato la
sua testimonianza sulla lavorazione del documentario “Chung Kuo”,
regia di Michelangelo Antonioni, il solo documento oggi esistente sulla
Cina degli Anni Settanta. Girato con un primissimo formato digitale,
antenato dell’attuale, il documentario - cinque ore, durata totale -,
racconta donne, uomini, e vita quotidiana nelle città, nelle aree rurali,
lungo i fiumi dell’immenso Paese asiatico, a ridosso della Rivoluzione
Culturale.
Spiegazioni tecniche e commenti, consigli e suggerimenti d’oro ai giovani film-maker che, nella stessa serata, a conclusione di Terre di Cinema, hanno mostrato gli spot promozionali, realizzati durante il Cine-
Campus, al pubblico e al panel degli esperti previsto dal programma, e
composto da rappresentanti delle maggiori società nazionali di produzione cinematografica, da agenzie pubblicitarie, da autori della fotografia, da registi e creativi affermati come Ago Panini. ‹‹L’opera cinematografica – ha detto Panini durante uno dei workshop che ha accompagnato la realizzazione sul campo degli spot - è come un figlio che va
in bicicletta, prima o poi devi lasciarlo andare, non importa se saprà
stare in piedi, magari traballerà, cadrà e per questo farà i capricci. Così
è la nostra “creatura”, ad un certo punto dovrà essere lasciata, senza
infinite revisioni, soddisfatti di quello che si è realizzato››. Saper scegliere cosa raccontare e da quale angolazione farlo è la chiave “per
riuscire”, mescolata all’altro ingrediente fondamentale: la scelta della
location giusta poiché è lì che si possono trovare gli input per ideare o
per plasmare l’ambiente in funzione del proprio progetto.
Gli spot realizzati per Terre di Cinema, - cinque, durata variabile tra i
30 secondi e un minuto, - con utilizzo delle attrezzature fornite dagli
sponsor D-Vision di Roma per le riprese e Aesse Informatica di Catania per il montaggio e post-produzione -, si sono concentrati sugli aspetti paesaggistici, storici e antropologici dei territori della Valle
dell’Agrò, con un focus sui comuni di Forza D’Agrò e Savoca. Prezioso
l’apporto del regista Stefano Poletti, che ha seguito la fase della concezione dei prodotti. Immagini suggestive, emozionali, citazioni che
richiamano la vocazione cinematografica di questi luoghi, location di
opere fondamentali nella storia del cinema mondiale come “ Il Padrino”, di Francis Ford Coppola. Non a caso, “Vi ammazziamo di cultura!”, è lo slogan scelto da uno degli spot, - molto apprezzato dal
panel degli esperti -, incentrato sulla figura di un attore di provincia,
impegnato proprio in un remake de “Il Padrino” ed incapace di portare a termine le sue battute perchè interrotto continuamente da piccoli
rumori di paese e dal regista. Alla sue spalle, la Chiesa Madre di Forza
D’Agrò, stupendo esempio di arte del XIV secolo, resa famosa proprio
dal film di Coppola. Stuzzicante invece lo spot che ripercorre le stradine del piccolo comune, affidando alle mani ed al tatto di una ragazza bendata la suggestione dei luoghi. Ottimo, nel giudizio degli esperti, anche il lavoro realizzato da due giovani filmmaker di S.Teresa di
Riva che hanno dedicato il proprio spot alle strade notturne di Savoca, borgo medioevale tra i più belli d’Italia, con i suoi conventi e monasteri appollaiati sui dirupi, illuminati dalla luce dei lampioni, nel
buio delle colline tutt’intorno. Vita quotidiana a Forza D’Agrò, gioco di
carte, tavolini in piazza sullo sfondo del Convento Agostiniano, rumori
consueti e silenzi contemplativi, per uno degli spot realizzato dagli
studenti del Centro Sperimentale di Cinematografia di Palermo. Considerato dal panel degli esperti con un incipit di eccellente documentario, il lavoro potrà essere sviluppato anche in questa direzione. Infine, la Chiesa dei SS. Pietro e Paolo di Casalvecchio Siculo, proposta
all’Unesco come patrimonio dell’umanità, e protagonista dell’ultimo
spot realizzato per Terre di Cinema. Una salita selvaggia, il silenzio
rumoroso della natura, l’affanno che si stempera nella vista
dell’edificio della bellezza architettonica bizantina, araba e normanna,
unica al mondo. Lodi speciali proprio per la bella fotografia, autori gli
studenti del Centro Sperimentale di Palermo. Organizzato brillantemente da Factory Film srl, società di produzione cineaudiovisiva e
nuovi media, in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia – Sede di Palermo, il patrocinio di Aic - Associazione italiana
degli Autori di Fotografia Cinematografica e di Sicilia Film Commission, ed il sostegno dei comuni di Forza D’Agrò e Savoca, la sette
giorni di “Terre di Cinema” ha ospitato anche mostre fotografiche –
“wide open”, di Fabio Lovino -, esposizioni – “Il cinema sotto l’Etna
nell’archivio del quotidiano La Sicilia” -, incontri con gli autori – Claudio Gioè, Costanza Quatriglio intervistati rispettivamente dalle giornaliste Nella Condorelli e Maria Lombardo -, proiezioni di film, workshop
e presentazioni di attrezzature di ultimissima generazione - Arri e Canon -, richiamando un folto pubblico anche di giovani e meno giovani
non addetti ai lavori. Più che positivo dunque il bilancio finale,
l’appuntamento adesso è alla seconda edizione, settembre 2012.