Saimir - Renata Durando
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Saimir - Renata Durando
Associazione Culturale TINA MODOTTI-Brescia Con il contributo di http://www.renatadurando.com/tinamodotti Tel. 349-6607585 [email protected] Cinema Teatro Borgo Trento-Via F.Filzi,3 - Brescia Rassegna cineforum 2015 “NAVIGARE NEL CINEMA” Giovedì 30 Aprile 2015 ore 20,50 (Ingresso libero) Italia - 2004 - Regia di Francesco Munzi Durata 88' - Con: Mishel Manoku, Xhevdet Feri, Lavinia Guglielman, Anna Ferruzzo Saimir, un sedicenne albanese emigrato in Italia, vive in un sobborgo del litorale laziale con il padre Edmond, che con il suo vecchio camioncino trasporta immigrati clandestini per conto di organizzazioni criminali feroci e senza scrupoli. Saimir compie furtarelli insieme a coetanei ROM, e collabora ai “trasporti” dell' autoritario padre, nei confronti del quale prova soggezione, timore, ma anche un iniziale desiderio di liberazione. E' un adolescente disorientato, succube di un'educazione e di un'ambiente privi di senso morale e di umanità, allettato dalla “bella vita” con i lauti illeciti guadagni verso i quali lo attirano i caporali delle organizzazioni malavitose. Anche la tentazione dell'esercizio della violenza lo sfiora. Ma Saimir inizia a scoprire che questa sua germinale struttura psico-comportamentale, costruitasi in un mondo a parte, fuori dalla realtà (o in una realtà “diversa”), gli impedisce una comunica zione culturale ed affettiva con le persone normali. Inizia ad acquisire un sensomorale, che lo condurrà inevitabilmente ad un conflitto con il padre e con le organizzazioni criminali. Conflitto il cui esito sarà determinante per la sua maturazione e il suo futuro. “Ci sono voluti tre anni per produrre un film che ha l'incanto e la pesante leggerezza dell'adolescente Doinel di Truffaut” (Marzia Gandolfi) Menzione speciale come miglior opera prima nella sezione Orizzonti della 61^ Mostra del cinema di Venezia. Premio per il miglior regista esordiente ai Nastri d'argento 2006. SAIMIR Francesco Munzi nasce nel 1969 a Roma. Laureatosi in Scienze Politiche nel 1998, diplomatosi al Centro Sperimentale di Cinematografia, inizia come documentarista, con Van Gogh (1990), La disfatta (1994) e Il neorealismo: Letteratura e cinema (1999), e con i cortometraggi Valse (1992), Tre del mattino (1994), Nastassia (1996), L'età incerta (1998), Giacomo e Lo Mua (1999). Il suo primo lungometraggio, Saimir (2004), è l'inizio del percorso di trasformazione e crescita di un adolescente albanese in Italia che inizia a ribellarsi all'ambiente disumano e privo di morale in cui è cresciuto. Il resto della notte (2008), è la storia di una domestica rumena in una famiglia borghese del Nord-Est italiano che, sospettata di furti in casa, viene licenziata e, senza un lavoro, torna a vivere con il suo ex, un piccolo trafficante di cocaina. Nel 2014 Anime nere, in concorso a Venezia, riceve recensioni entusiastiche sia dalla critica italiana che da quella internazionale. E' la storia di tre fratelli calabresi, implicati in attività criminose, che si riuniscono per affrontare i nodi irrisolti del passato. Scheda di Tita Bellini